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Autore: IvanaAnkhese    17/04/2021    0 recensioni
Ciao a tutti! Ricordate la serie animata"Tutenstein" prodotta negli USA nel 2003 e trasmessa su Discovery Kids e sulla Rai? Vi piaceva? Per chi non la conoscesse, trattava delle avventure di Tut-ankh-en-set-amun, un faraone bambino mummificato, e dei suoi amici Cleo e Luxor (Luxor è il gatto di Cleo). Esistono poche fanfiction su questa serie, e volevo scriverne una su Cleo e Tutenstein come coppia. Ho immaginato un sequel, ambientato parecchi anni dopo quello che accade nella serie e nel film. Mentre nel cartone animato vediamo Tutenstein per la maggior parte del tempo come mummia vivente, e solo per qualche puntata com'era realmente da vivo, nella mia fanfiction sarà riportato in vita totalmente. Riuscirà ad apparire come un ragazzo normale e ad ambientarsi nella nostra epoca, oppure i ricordi del passato riaffioreranno? Potrà stare con Cleo o ci saranno degli impedimenti? Qual'è il compito che deve portare a termine? I demoni del mondo degli Inferi capitanati dal dio Seth torneranno a dare problemi?
NOTA BENE: Nella mia storia Cleo e Tut avranno la stessa età. Se vi piacciono le storie e i cartoni animati sugli Egizi vi consiglio di leggerla!
Genere: Dark, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era notte e c'era un grande temporale. I tuoni rendevano l'atmosfera del museo ancora più sinistra, e, nonostante questa non fosse una novità, il custode Walter Jacobs doveva ancora farci l'abitudine. Non si parlava più della Maledizione del Faraone da  tempo, e la sua mummia non fu ritrovata dopo l'incendio, eppure Walter non riusciva ancora a trascorrere una notte tranquilla: tremava di paura ad ogni rumore. Cercava di leggere tranquillamente il giornale mentre addentava il suo panino, quando all'improvviso sentì una folata di vento. "Strano", pensò: aveva chiuso la porta e tutte le finestre. Da dove proveniva?? Poi alzò lo sguardo. Chissà quale orrore videro i suoi occhi, che un grido di terrore gli si strozzò in gola, e l'unica cosa che riuscì a proferire fu: <<  LUI E' TORNATO! >>, e perse i sensi.

La mattina seguente, una Cleo disfatta giaceva nel suo letto mentre la sua sveglia non cessava di suonare. Purtroppo era costretta ad alzarsi: doveva andare a studiare al museo. Con grande sforzo riuscì a togliere il cuscino che aveva usato per coprirsi la testa, e si liberò dalle coperte, così finalmente spense quella dannata sveglia. Non sopportava quel rumore assordante: era stanca, ma non solo fisicamente. Aveva passato una nottataccia: aveva fatto diversi incubi, e le era anche sembrato di avvertire un certo venticello sulla pelle mentre dormiva. "Forse per la finestra aperta", pensava. Aveva gli occhi gonfi, i capelli scompigliati e non si era neanche struccata! Forse si era dimenticata e si era addormentata per la stanchezza...oppure aveva pianto fino ad addormentarsi. Non se lo ricordava più. Ormai i giorni erano tutti uguali per lei. Nonostante fosse ancora sotto shock per tutto quello che le era successo, si mise a riflettere: Tutenstein non si separava mai dallo scettro Uas ! Era anche a causa di quello scettro che si cacciava sempre nei guai! Inoltre, era proprio grazie ad esso che lei lo aveva risvegliato dal suo Sonno Eterno! Dov'era finito?? Forse se fosse riuscita a trovarlo, avrebbe riportato tutto a posto...forse avrebbe riportato Tut indietro...di nuovo. Forse quello scettro era la chiave di tutto! Non c'era tempo da perdere: doveva controllare se era tra i reperti da restaurare! Doveva recarsi subito al museo!

Appena Cleo arrivò al museo rimase stranita: fuori c'erano un'auto della polizia e un'ambulanza. Quando entrò, vide un gruppo di persone, compresi i giornalisti, vicino al banco di Walter. Cos'era potuto accadere?? Il povero Walter era seduto, si agitava, e farfugliava qualcosa: << Era una figura demoniaca...era qui davanti a me...voleva farmi del male...! Lui è tornato, è tornato! Io lo so! Aaaah, è una catastrofe! >>. Sembrava un matto. Il Professor Behdety era in piedi accanto a lui, aveva le braccia incrociate, e un'aria spazientita: << Ah smettila di dire sciocchezze, Jacobs! Così rovini la mia reputazione e quella del museo! Che stupido che sono stato: avrei dovuto licenziarti tanto tempo fa! >>. Cleo sbuffò: sempre la stessa storia! Anche se indubbiamente era strano:  Walter era una persona molto impressionabile, e spesso quello che vedeva era solo frutto delle sue paure, ma se fosse successo davvero qualcosa? Nonostante tutto non si soffermò più di tanto: era troppo presa da quello che doveva cercare. Eppure questa volta Walter aveva ragione. Intanto la Dottoressa Vanderwheele era lì, Cleo la vide e si avvicinò a lei. << Buongiorno Dottoressa Vanderwheele, io sono già qui per il lavoro. Però volevo chiederle una cosa...>>, ma quella la interruppe: << Oh ciao Cleo...ah già! Credo che per oggi sia saltato tutto, come vedi. Non si può lavorare con tutto questo baccano! Mi dispiace tanto. Puoi tornare a casa a studiare, tranquilla! >>. Cleo però aveva tanta fretta di sapere una cosa, così le chiese: << Dottoressa, sa qualcosa dello scettro di Uas...? >>. La Dottoressa ci pensò un attimo, poi rispose: << I reperti recuperati dopo l'incendio sono molto frammentari, e stamattina il deposito è stato trovato molto in disordine, come se fosse entrato qualcuno...comunque quello sembra assente. >>. Quelle parole furono come una pugnalata per Cleo. L'ultima cosa che vide quella mattina fu un gruppo di medici che portava via Walter mentre urlava: << Dove mi portate?? Ho detto la verità!! Mettetemi giù!! >>.

Cleo si era chiusa nella sua stanza e sedeva sul suo letto con le braccia strette al suo addome, e lo sguardo triste perso nel vuoto. Improvvisamente entrò sua madre. << Oh cara, cosa è successo? Stai così da dopo il coma! Ti manca tuo padre?  E' per la scomparsa di Luxor? O forse è per quel ragazzo...Jake? >>, le chiese preoccupata accarezzandole la fronte. << Oh mamma...è per tutto...! >>, rispose la figlia facendosi scappare una lacrima. Se solo sua madre avesse saputo! Neanche Cleo si rendeva conto di quello che le stava succedendo: era in preda a un turbinio di emozioni!  Rimasta sola, notò sul suo comodino che conservava ancora delle foto-tessera che avevano fatto lei e Tut. C'era anche Luxor in quelle foto! Il dolore scoppiò nel suo cuore: aveva perso troppe cose. Strinse quelle foto nella mano ed ebbe un attacco d'ira: << E' tutta colpa tua...! Non ti bastava, eh?? Ti sei portato via tutto! Se tu fossi qui ti ucciderei di nuovo, con le mie mani!! E' possibile che non mi ascolti mai?! Ho bisogno di te! Ma insomma, sto parlando da sola?! Dove sei?! TUTENSTEIN! >>, urlò disperata. Poi, stizzita, disse: << Ah, già! O forse dovrei dire: Tut-ankh-en-set-amun?? >>. Così pronunciò quel nome. Fu come un'invocazione. Quel grido di dolore fu avvertito in un'altra dimensione. Accadde qualcosa. Improvvisamente sentì la finestra sbattere, e una folata di vento la investì. Cleo rimase sorpresa: era come se avesse sentito la sua presenza. << Tut? >>, chiese spaventata, ma non ebbe risposta.

Gli Antichi Egizi credevano che l'individuo possedesse un'entità spirituale, il ba, che poteva allontanarsi dal corpo del defunto e girovagare nel mondo dei vivi al mattino, come un fantasma. Forse quello era il ba di Tutenstein? O Cleo si era solo illusa? 



Rieccomi dopo tanto tempo! Scusate l'attesa! Solo ora ho potuto aggiornare questa storia. Vedo ancora poche letture...vi assicuro che ora si farà più interessante. Forse non avete conosciuto questa serie, ma vi consiglio comunque di leggere la mia storia, non è necessario conoscere il cartone animato per apprezzarla. Se vi piacciono il mistero, la magia e gli Antichi Egizi seguitemi!!


   
 
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