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Autore: la_pazza_di_fantasy    18/04/2021    0 recensioni
Darien e Alexis sono due gemelli che non si vedono da anni, ma quando Darien tornerà a casa scoprirà che suo fratello si è allontanato da quelli che erano stati i loro migliori amici per quello che Darien aveva sempre considerato il suo acerrimo nemico. Darien cercherà in tutti i modi di capire il perchè della scelta di Alexis senza però riuscirci e si troverà a convivere con il fratello che lo odia senza nessuna ragione valida.
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Prima storia che scrivo non fantasy e devo ancora capire come muovermi in un contesto di tutti i giorni quindi ogni consiglio/critica è ben accetta, buona lettura.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-non ero mai entrato qui- disse Alexis guardandosi intorno curioso.
-sei venuto con me solo per vedere gli alloggi?- chiese ridendo Noah chiudendo la porta della sua camera a chiave per poi girare il moro verso di se e baciarlo sulle labbra proprio come aveva fatto le ore precedenti mentre ballavano sulla pista da ballo.
-se ti dico di si mi cacci?- chiese il moro strusciandosi sul rosso. I due se ne erano andati dalla discoteca proprio perché il continuo strusciarsi l’uno sull’altro li aveva fatti eccitare troppo da costringerli ad andarsene da qualche parte più comoda per continuare quello che avevano iniziato. La scelta di andare da Noah era stata abbastanza veloce visto che era anche il posto più vicino.
-faccio questo- gli rispose Noah prendendo il moro di peso e buttandolo sul suo letto prima di salirgli sopra a cavalcioni.
-cazzo- sussurrò Alexis che non riusciva più a trattenere i gemiti. Quel rosso lo aveva attirato dal primo momento in cui lo aveva visto mentre entrava nella stanza e a niente erano valse le proteste di Morgan, lui non aveva minimamente ascoltato il suo migliore amico e si era fiondato sul ragazzo. Un po’ gli dispiaceva aver lasciato Morgan da solo ma non scopava da un mese e quel rosso era uno dei ragazzi più belli che avesse mai visto: quando gli sarebbe ricapitata un’opportunità del genere? Con Morgan si sarebbe fatto perdonare il giorno dopo, o se era già passata la mezzanotte quel giorno stesso, raccontandogli tutto quello che era successo.
-hai ancora voglia di vedere la mia stanza?- chiese Noah tra un bacio e l’altro con il ragazzo sotto di se che aveva già completamente spento il cervello.
-eh?- chiese infatti Alexis facendo ridere Noah che decise di lasciare le parole al giorno dopo e agire solo con i fatti in quel momento.
 



Alexis aveva la testa che gli pulsava, aveva bevuto troppo la sera prima e la luce che gli andava perfettamente sugli occhi non aiutava per niente. Il moro cercò di girarsi dall’altra parte del letto chiedendosi per quale assurdo motivo non aveva abbassato la tapparella il giorno prima. Poi sgranò gli occhi ricordandosi che la sera precedente aveva fatto sesso con il rosso, Noah se non ricordava male, e non si ricordava di essere tornato a casa. Infatti davanti ai suoi occhi vide lo sguardo divertito del rosso.
-cazzo vuoi- borbottò Alexis stropicciandosi gli occhi, la mattina non era mai dell’umore giusto per parlare con qualcuno.
-buongiorno anche a te- disse Noah continuando a ridacchiare per poi alzarsi dal letto, ancora nudo, e dirigersi verso quello che molto probabilmente era il bagno. E Alexis aveva indovinato visto che il rosso ritornò poco dopo con i capelli leggermente bagnati e con una maglietta e i boxer addosso.
-che ore sono- borbottò Alexis uscendo anche lui dalle calde coperte e guardandosi intorno in cerca dei suoi vestiti che la sera prima aveva buttato alla cieca nella stanza del ragazzo. Ragazzo che doveva essere arrivato da poco in città visto che le valige erano ancora aperte e piene di roba.
Noah prese il suo telefono, che la sera prima si era completamente dimenticato di mettere in carica e infatti era al 5%, per poi rispondere:
-le otto menu un quarto- e solo dopo si accorse di quello che aveva detto. Doveva muoversi perché aveva solamente un quarto d’ora per prepararsi e raggiungere l’università per la sua prima lezione. Ringraziava che l’alloggio fosse vicino alla sua sede altrimenti non era sicuro sarebbe riuscito ad arrivare in tempo a lezione. -devo muovermi- disse al moro che sgranò gli occhi.
-mi stai cacciando?- chiese Alexis, il suo cervello non aveva ancora iniziato a ragionare visto che di solito gli ci voleva un’enorme tazza di caffè per farlo.
-si se non vuoi che ti chiuda qui dentro-
-stronzo- disse solamente Alexis rivestendosi in tutta fretta lanciando occhiatacce al rosso prima di uscire dalla camera sbattendosi la porta alle spalle.
Noah sospirò per via del comportamento del ragazzo ma non aveva tempo da perdere e si mise il primo paio di jeans che trovò nella sua valigia e mise velocemente nella sua borsa a tracolla un quaderno vuoto e una penna per poi uscire dalla camera ricordandosi di chiudere la porta a chiave.
Aveva preso anche il telefono avendo in precedenza visto che Darien lo aveva chiamato parecchie volte ma non fece in tempo a richiamarlo che gli morì tra le mani. Noah gemette, non sarebbe riuscito a resistere senza telefono tutta la giornata: aveva due ore di logica e tre di geometria prima della pausa pranzo.
Fortunatamente quando arrivò nell’aula dove si sarebbe svolta la lezione del professore non c’era traccia e sorrise felice della cosa prima di sedersi, non voleva che lo prendessero già in antipatia il primo giorno.
Il professore entrò poco dopo con la borsa del computer sottomano e li guardò attentamente per un po’ prima di sedersi e iniziare a spiegare come si sarebbe svolto il suo corso e che a fine lezione erano obbligati a firmare la presenza sul foglio che successivamente avrebbe messo sulla cattedra.
Dopo le iniziali precisazioni il professore iniziò a spiegare e un ragazzo trafelato entrò nell’aula. Il professore non si sarebbe minimamente accorto del suo ritardo, visto che stava spiegando alla lavagna, se solo il ragazzo in questione non avesse urtato con la gamba il proiettore facendo rumore e attirando su di se gli sguardi di tutta la classe.
-e lei che vuole?- chiese il professore mentre Noah sgranava gli occhi. Quel ragazzo lo avrebbe riconosciuto tra mille anche se era vestito diversamente dalla sera prima. A sapere che seguivano lo stesso corso sarebbero andati insieme a lezione.
-scusi il ritardo- disse Alexis mordendosi il labbro. Si era accorto troppo tardi di che ore fossero realmente e si era dato dello stupido da solo.
-vada a sedersi o esca da qui-
Alexis non se lo fece ripetere due volte e si andò a sedere nell’unico posto libero: vicino a Noah.
-ma guarda chi si rivede- sussurrò proprio Noah attirando completamente l’attenzione del moro al suo fianco.
 

 
   
 
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