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Autore: Legeia    21/04/2021    0 recensioni
In un Presente alternativo, vari conflitti portano alla disgregazione delle nazioni in problemi interni ed esterni. In una si queste, un gruppo di persone di presenta come Agevolatori o Risolutori per le persone o enti su vari ambiti. Tuttavia cè qualcosa di più profondo e intricato che muove i personaggi principali sia tra loro che per i Continenti e le decisioni e scelte sono fondamentali per la questione cardine. Il futuro. P.S. storia scritta anni fa, mai ritoccata e modificata, così come era scritta.
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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chapter 25 chapter 25

Un anno e un mese prima
Sera, dopo cena.

Tutti gli uomini non di guardia, liberi o che erano rientrati quel giorno erano tutti riuniti alle gradinate, a vedere cose e fare casino. Se di giorno non si riunivano in gruppetti nel tempo libero, lo faevano la era ma in grande.
Se la spassavano con le loro cose, guardando, discutendo, ridendo, bevendo e alcuni mangiando, finchè troppo impegnati nello schermo centrale non notarono una figura che avanzava silenziosa da un lato della gradinata, vicino il muro dello Chateau, apparendo a fianco di quello di fronte dopo. Si era fatta dal muro alla parte della gradinata dove stavano Jd, Alaric e gli altri ma nessuno vide nulla.
Troppo impegnati a osservare e discutere dei pareri propri con gli altri.
Fu uno di loro dalla zona di Jd, che stavano su quella con le spalle verso la zona di bosco e i locali stalle più di un chilometro più in là, che si voltò per dire la sua, la vide, sbiancò e iniziò a volteggiare le mani per fermare tutti come fosse un elicottero impazzito.
Alcuni sbraitarono contro di lui, gliene dissero parecchie, credendo che volesse fare solo lo scemo o avesse bevuto troppo, finchè non fermarono gli occhi su lei. Che era fissa all'inizio della gradinata con roba in mano, a guardare gli schermi di proiezione laser a quattro facce. Teneva la testa inclinata al suo solito verso la spalla e pareva seria.
Alaric strattonò Jd che ancora non aveva visto, mentre Lubo stava fermo che se la rideva. Jd si alzò e le andò incontro mettendosi di fronte per parlarle ma Kianta allungò il malloppo di fogli sbattendoglieli sul torace, fermandolo prima che si frapponesse.

"Che programmino interessante questa sera. E io che pensavo foste più tipi da film d'azione..." con un ghigno mentre vedeva chiaramente una sorta di film troppo osè, con due donne e forse un uomo,era ogni tanto inquadrato ma in quei momenti non principalmente.

"Hanno voluto..." iniziò Jd ma Kianta lo fermò con un dito, guardando i fogli.

Mh..." fece lei con faccia non schifata ma poco ci mancava e allora Alaric ne approfittò per sfidarla. Restando seduto comodo con braccia conserte.

"Vuoi dirmi che sei una persona forte ma non da vedere un porno?"

Fece il tronfio finchè non mutò espressione perchè lei aveva lanciato un sorriso folgorante, ma maligno, tanto che Gask si sorprese di vederla sorridere così da che era là. Alaric parve confuso ma fu Jd a chiarire.

"Pensi davvero che una come lei, che sia la Marionettista di cosa facciamo, da dietro, non abbia visto certe cose?" mentre lei lo guardava con aria sorniona "Tu sai dei nostri accordi con Madame... ma tu sai cosa fa lei per davvero? Le Velvet room? Come fece chi sai tu a fare quei video falsi per intrappolare quei tipi? Secondo te, da dove li ha presi? Dalle camere in cui puoi guardare! Agli ambienti dei... gusti! Inoltre madame l'ha istruita sul mestiere così da riconoscere le persone e come sfruttarle... " poi vedendo l'occhiata del che lei gli lanciò si correse "Così come le Lezioni qui, lei ha seguito Madame tempo fa imparando molte cose sul suo mestiere, quello delle sue pupille e come trattare con certa gente senza ovviamente..."

"NOn ho capito!" si intromise Gask confusissimo "Come addestramento l'ha seguita, facendo la battona?" vedendosi guardare male da parecchi, Kianta in primis, che sembrava con l'espresisone che volesse prenderlo a cinquine in faccia.

"Ti prego dimmi qualcosa, perchè non mi butti su di lui per strozzarlo male!" disse a denti stretti lei a Jd mentre questi le ricordava di pensare a cose belle, cose positive, o di pensare a tutti quelli che aveva terrorizzato a morte e avevano fatto schifo su donne, bambini, gente in generale.

"No, CAPRA!CAPRA!" fece lei con voce greve e a Gask, e questi si scansò in uno slancio istintivo temendo che gli sputasse, per il modo in cui lo dissecon un colpo secco della testa in avanti, ma era solo l'ira che aveva in gola "Lei mi ha istruita sul suo lavoro per sapere come operare in certi settori. IMBECILLE! Non permetto ne alle nostre donne e ne agli uomini, che per gl iaccordi lei vuole per i suoi lavoretti, e pensi che io faccia 'sta roba? Sei fuori?"

"Ah" fece lui come buttando via l'aria con l'ansia "avevo paura che come tipo di lavoro avevamo pure quelle cose sotto copertura, facendo robe varie..."

"Ma chi ha fatto entrare 'sto lama? Vorrei sapere chi!" sbottò lei sbattendo le mani sulle cosce

"L'amico tuo" rispose Jd facendo finta che fosse uscito a caso, guardando altrove "resta il fatto Alaric, che è stupido, sopratutto da te, e solo per farti bello davanti agli altri, mettere in ridicolo chi ti ha slavato il culo più volte e sai, di cosa parlo. E sai le cose che ha imparato e ha affrontato per essere non al pari, ma sapere in cosa manda gli uomini..." continuò Jd, ma Kianta fece una faccia di superbia e arroganza indicandolo con la mano aperta, continuò lei.

"Tu mi conosci bene, no?, per questo non ho affatto problemi. Anzi..." si voltò perchè intanto il filmato era andato avanti e i tre attori stavano sodo, e si sentiva. Lei si voltò, guardò e chiese "Allora, Alaric. Per quanto tempo devo fissare questi tre che si incaprettano? O ci sono scene per te peggio, che secondo te io dovrei guardare? Dimmi, dimmi, avvisami tu quando la smetto" ridendo alla scena sugli schermi, facendo fumare l'altro.

"Anzi,..." fece lei prendendo dalla tasca il suo Phonvlet sempre fissando, "non sia mai che usi scuse per evitare la sfida" fece lei e smanettò portandosi l'apparecchio in alto così da vedere insieme film e questo. Lei si voltò appena in tempo perchè apparissero delle scene e guardando Alaric disse "Dimmi Alaric, tu sei uno di quelli che schifa letteralmente certe cose. Tu sei uno di quelli che non volevano donne qui, non sia mai che alterino l'equilibrio ormonale e altre cavolate, dicevi. Divertente come le donne abbiano risultati interessanti, visto che tu già stroncavi tutte come fossero fesse casalinghe,q uelle che io odio. Che no nfanno esercizio manco a letto col marito... E non hai fatto i salti mortali quando è stato detto che erano ammesse relazioni ma che almeno Milan, io, e i capitani se volevano, sapessero. Per prenderli a pedate nel culo se iniziavano le cavolate che si sentono di coppie là fuori! E quando è toccato alle coppie gay, miste gender e via dicendo, hai avuto l'ardire anche di sbraitare per i baci che si scambiavano per la tenuta..:"

Alaric sbiancò, divenne paonazzo e Kianta gl irideva in faccia, mordicchiando un angolo delle labbra con gli ncisivi prima di continuare ma lui urlò di rimando come per pararsi il didietro.

"Anche tu odi vedere la gente per mano, sbaciucchiarsi, abbracciarsi se sono..."

"NON DIRE CAZZATE!!!" fece lei con lo stesso tono gutturale con GAsk, fissandolo come se volesse infilargli degli spilli negli occhi "a me da fastidio TUTTE queste cose fatti da TUTTI! E lo sai. Che siano etero, gay, di qualunque tipo e categorie, per me sono cose private e vanno fatte per i cavoli prorpi. Spettacoli niente! Tu ricordi le parole di quella persona quando si lamentava dei matrimoni e fidanzamenti vari a cui doveva assistere, al vergognoso BACI, BACI, BACI, che doveva sentire come tanti cafoni, bisonti, buzzurri e... ma tu lo sai. Milan ancora ne parla! Io le dò ragione. Ragionissima. Gente che non voleva farlo era costertta, con urla, colpi con coltelli sui bicchieri e piatti, casino di seggiole sbattute a terra per mimare tamburi... noi facciamo questo come indicazione di apprezzare un'orazione o nelle feste, ma è una cosa diversa. Quello è essere bestie. Punto. Tutta questa poesiola sdolcinata della società là fuori, e poi appena si girano a parlare con altri ti tirano fuori certe frasi che fanno paura. Veramente! Anche io le ho sentite, quando ho fatto esprienza là fuori, ricordi? DA schifo! Davanti facevano le amiche o gli amici, baci e abbracci e poi a gruppetti appena stavano soli, volavano i . Fanno sempre a leggere di roba romnatica ma loro di romantico non hanno niente dentro, pensa farlo per gli altri. Amano però lo spettacolo beceo e quindi... facciamo snetire da schifo due persone che vorrebbero passare una giornata speciale, felici e in compagnia di gente che gli vuole bene. Seeeh, quanto gliene vuole!" facendo un giro compreto su se stessa per guardare tutti mentre parlava "ma tornando al video, così come i baci di chiunque, qualuqnue coppia al mondo èpuò essere felice, non ha importanza formata da chi, per me non ne ha, basta che lo faccia per i fatti suoi. Poi... anche i video porno devono esser considerati allo stesso modo. E quindi se trovate sexy le donne che si baciano e fanno roba, perchè non anche di altri?"

"Ah certo, io amo le donne e dovrei vedere due gay che si baciano e fanno roba? Sei matta?"

"E vedere le donne che fanno roba con cani e cavalli quello, no, normalissimo" disse lei freddissima e irata "capisci anche tu che qualcosa nella vostra testa non quadra, che ritenete una cosa schifosa uno e che ivnece è naturalecon animali.... no, quello è giusto. Complimenti..." battendogli le mani davanti "e dimmi tutti voi ritenete che sia figo un video con due donne che fanno cose, vero? Hai visto che non ho avuto problemi a guardarlo. ma dimmi tu, e con tu, intendo anche gl ialtri, vediamo con un video sul bdsm come e quanto riuscite a guardare..."

A quelle parole la gente fece versi e segni di accettare, che andava bene. QUale era il problema? In parecchi quindi dissero che accettavano e sarebbe stato facile... ma Alaric sembrava fissarla strano. Gask si accorse che Jd sembrava trattenere il respiro fissando Kianta, e ALaric stesso due posti dopo di lui alla sua sinistra, sembrava sempre di più aprire gli occhi e la bocca in una maschera di terrore.
Infatti Alaric all'inizio a veva detto che nulla, voleva fare la sborona ma si accorse che lei rideva troppo, lei rideva ma sorrideva di rado di solito, a meno che non fosse con qualcuno che le andava a genio. O che stava per combinare. ma non in mezzo agli uomini e in situazioni del genre a meno che... nel caso... Se non vi fosse qualcosa sotto. E qualcosa gl iscattò in testa, facendogli fare una maschera di orrore facendogli urlare un . Ma era tardi, lei con un sorriso alla Jocker aveva attivato il video di nuovo, che aveva stoppato, proiettando scene che sapeva sarebbe apparse.Alaric sapeva che lei quando le partiva, sapeva essere subdola e uno degli indicatori era la faccia a sorriso come se si divertisse in una sfida. Parecchio.

E così il video proseguì mentre Kianta lo fissava sorridendo, per nulla turbata dalla visione, ma ridendo. Jd si voltò subito prima di star male, e sapeva che lei rideva non per cosa appariva nel video ma per la reazione generale della gente sulle gradinate. Vociare, versi e gemiti di orrore, terrore, schifo e ribrezzo, repulsione...

"Perchè vi comportate tutti così. SEDUTI!" urlò lei intimando un ordine e pretese che ubbidissero. Ancora le sequenze procedevano e lei fissava le gradinate voltandosi a sinistra a destra, intimando di guardare. Avevano iniziato una scommessa e doveva esser eportata a compimento!
"Vi guardate di tutto. TUTTO! Donne infarcite di ogni cosa e in ogni dove, lì va tutto bene. Non importa se animali, donne, uomini, vi piace. Anche il bdsm vi piace ma questo, questo video, adesso vi mette in crisi? Militari che nella vita hanno visto di tutto? Per un video alla Two girls one cup? Esagerati perchè io non mi schifo per ninete, non come voi. Mi volete far credere che sono io l'unica che ha cercato di superare schifo e paure per questo lavoro? Alaric, si il vostro capitano Alaric che ha iniziato la cosa, era quello che diceva che tutto ciò che avete qui adesso, vi rendeva molli. Volete quindi dirmi e dimostrarvi che come per il parto, questa facezia sia peggio di omicidi, squartamenti, morti seppellitti riesumati, e altro peggio e peggio , che avete fatto e visto, prendendo a pedate la gentaglia nel culo? Siete uomini, militari o cosa? Se siete uomini significa che capite quello che siete come razza e superate la soglia quell oschifo, e il primo che dice o pensa al colore della pelle invece si specie animale vivente sul pianeta lo faccio attaccare in una stanza e..."

"Ti prego non li minaccia..." chiese Jd tra sè ma ad alta voce, facendola voltare

""perchè hai paura che si traumatizzino se dico che gli strappo gli alluci a morsi? No, forse i mignoli dei piedi, quelli fanno male" guardandolo male.
"Tornando al discorso quindi, se siete esseri umani sapete allora discrnete tra bene e male e siete corretti, siete in grado di agire diversamente in base al tipo di persone che avete davanti. Ed evitare certo schifo che schiavizza una persona a subire...! Siete pietosi e caritatevoli ma spietati e in prima linea contro chi fa solo schifo. Se siete militari allora siete addestrati anche di stomaco a tantissime cose. Se siete altro, fatti vostri ma se mi venite a dire che io reggo e voi no, vi prendo a bastonate! Ora, riflettete perchè voglio le risposte ma non adesso, abbiamo altro!" terminò, tornando calma e fissando Jd con i fogli, mentre il video procedevea e la gente chiedeva di farlo finire, mentre i risultati di un clistere si vedevano nei quattro lati.

"Tutto qui? Hai finito? Tienic ancora quella roba?"

"Perchè, volevi che li prendessi a pesci in faccia? Anche letteralmente? Pensi che io sia stata troppo buona? Avrei ancora cose da dire, molti adorano perfino il figging e video di donne, ovviamente, che vuoi mettere, di clisteri ma no, questi, fino a questo punto, fanno schifo. Gli brontola lo stomaco.... Jd, veramente?" gli disse come a chiedergli se era serio o no.

"Anzi, si ho una cosa da dire" fece lei alzando il dito indice fissando tutti "la cosa che mi diverte di voi uomini che guardate i porno! Voelte saperla? Ebbenne, rido come un caimano dopo pranzo, quando vedo tutti infervorati per queste... robe" indicando con la testa lo schermo dove aveva riportato i lvideo di prima, erano così delicati pensò "... e poi non vi accorgete, non vedere l'unica cosa che gli attori porno fanno che un uomo dovrebbe sapere, e fare, ma che è scemo e non gli arriva al cervello. E intendo quello nella testa..." trovando qualcosa sul davanti della camincetta e pulendoselo con rabbia "E' assurdo ma vero! Non imparate neanche dai porno... che tristezza! Così come la convinzione che vogliono la prostituta porca e disinibita che faccia tutto ciò che vedono nei porno, fintissimo, e intendo anche i muccheggi e che vengano, senza sapere che una vera professionista non lo farebbe mai. Veramente... la metne degli uomini è assurda... ma cosè questa roba addosso. Jd che hai gl iabiti sporchi e hai sporcato me?" diventando leggermente alterata, odiando la roba sporca, peggio sui vestiti.

"Forse... o semplicemente dove sei andata prima di venire qui?" offeso.

"non so, portandogli dei fogli... forse potrei essere andata dal maniscalco? Che sforna fogli battendoli sull'incudine? Che dici?"

"Frena, basta con ste cazzate. Come se tu non ti sporchi girando come fai per controllare tutti! Manco al grande fratello... cosa significa quella cosa che hai detto prima?"

"..." Kinta fissò Alaric contraendo le sopracciglia, poi controllando bene le maniche disse "... ho solo detto un mio parere. E' interessante sai, sentire gli sfoghi delle donne sui loro uomini e le loro incapacità. SUll'imbecillità, ne dicono già a bizzeffe. Inoltre ho letto molte cose e ho scoperto una cosa interessante. L'uomo, come ho detto, non osserva bene l'unica cosa che può apprendere da un attore porno "sorridendo con sfottò all'amico "e fa sempre, sempre lo stesso errore. Poracci, vero?" guardando Alaric come se volesse punzecchiarlo.

"Proprio tu dici queste cose? Sembra una barzelletta! Vuoi fare la morale gli uomini su cosa... tu sai di cosa parlo, capisci che detto da te è assurdo" recitando la parte del tizio figo e incurante delle frecciatine

"E tu sai di cosa parlo quando avverto eco di... mancanze da alcune persone. DAl sesso femminile, che loro sanno, per esperienza diretta, questa cosa e si chiedono come fanno gli uomini che frequentano,dopo aver visto mille porno a non saper apprendere e fare quel'unica cosa che quei filmetti insegnano..."

"Con quale faccia tosta..."

"Meglio della tua, che osi fare il saccente su cosa io so, non so, posso capire..."

"cazzo, vieni qui a dire che la gente dovrebbe prendere esmepio da un attore porno! Su cosa non si vede..."

"E te lo devo dire io? NOn sei tu il grande esperto?"

"Ma io ti avevo chiesto del fatto della prostitura professionista..."

"E io stavo riprendendo il discorso da prima. perchè ha tutto un motivo. O credi che tutti gli altri tranne te siano scemi?!?"

"E tu che prendi per scemi gli altri su cose che sai di dover tacere, e su uomini che no nvedono in un porno e su prostitute professioniste che se sono tali non vengono...."

"Visto che per ora avevate attivato il secondo cervello, per attirare la vostra attenzione..." alzando le spalle con la mani aprte per dire che poteva fare quello"

"Ragazzi, basta..." disse Jd, ma più perchè gli uomini stavano parlando tra loro e iniziavano a volare certe domande "Comunque, sono sicuro che i ragazzi, SE ci vanno e sanno, sono consapevoli dei rischi e che, lavorando con noi, quelle sono persone abusate e tutto. LORO SANNO" urlò per farsi sentire bene e far capire dall'espressione che era serio, era un consigli o ma anche un ordine velato "e non agiranno da stupidi. Anche perchè, quello che cè qui per loro è una sostituzione giusta e corretta di quelle cose. Magari erano dati vecchi, comunque...

"Cosa pensi, che io non sappia cosa fate con le nostre connessioni? Tutte? Abbiamo più tipologie e almeno la metà è usata per vedere altro, oltre le ragazze di Madame, anche per il nuovo padiglione. Oh, siete liberi di usarli..." vedendo che qualcuno si passava la mano sulla faccia "e molti di voi sanno perchè lo permetto!"

"Capo, perchè così non andiamo a signorine per davvero?" rise uno alzando la mano come a scuola.

"no, Canh" disse lei, voltandosi verso l'altra gradinata "ma... perchè voi sapete, conoscete siti, posti, luoghi, anche oltre la superficie del web normale e dove andate voi, noi ci insinuaiamo. Posso capire che ... mettiamo che si accettano le voglie di alcuni, un pò spinte, ma ricordavo che Madame proponesse un nutrito Libretto d'Opera, anche per gusti particolari e per i singoli" ghignando guardando Jd "ma voi siete anche pro causa. La nostra... sapete bene che se volete, cercate qualcosa, basta chiedere e se non è omicidi, pedo e snuff, vi accontentiamo, purchè non facciate casini! E dovreste sapere che dove andate per noi è un modo giusto e lecito per acchiappare lo shcifo che gira nella società che sfrutta, utilizza, strizza come un panno lercio le persone per i loro guardagni...! Voi siete qui perchè credete in quello che facciamo, o per cavoli vostri?"

Calò un silenzio fragoroso che si avvertiva solo il venticell oe qualche respiro troppo forte. Kianta guardò tutte le facce seria, per poi ghignare di nuovo.

""Suvvia! Non fate quelle facce, quello che avete qui non è nenache paragonabile alle Maison Close di lusso dei periodi d'oro di ogni paese. Qui cè tutto quello che personcine a modo come voi possono volere, senza aver eproblemi! Certo, se tradite le fidanzate e mogli in vari modi, sono cavoli vostri... avete fatto un giuramento, un anello per mostrare la parola data ma chi sono io per fare la paternale!" rise divertita "Ma voglio solo dirvi questo, prima di spiegare perchè sono qui a... fermare i momenti tra voi!" si fermò, mano sulle anche, a guardare quei tre che ci davano dentro "Per me potete anche andare in quei siti. Siete adulti e vaccinati, per fortuna aggiungo io perchè con i genitori che passano da una decina d'anni cè rischio davvero di qualche peste imbecilloide e finiamo tutti stecchiti perchè hanno l'autista in testa, non nel vaccino! Siete uomini, nel senso di forti, coraggiosi, preparati, con menti e si spera intenti dignitosi che..."

"Si, ma falla corta per favore. E' da mezz'ora che parli..:" sbraitò Alaric toccandosi con l'indice l'orologio al polso, muovendo il mento verso gl ischermi

"Stavo dicendo, dopo averlo mandato a cagare anzi, poi io e te ne parliamo, dopo nel mio ufficio... Ri.dicevo! Siete persone adulte, con menti e cuori giusti. Avete anche certi bisogni e non vi è mai stato negato qualche visitina in certi posti. Anche se, scusate s elo dico ma veramente..." aprendo le braccia voltandosi verso tutti "abbiamo una collaborazione con Madame, persone che... adorano, letteralmente, questo lavoro da farlo come missione! Vi si portano cose che trovate solo in luoghi dove vogliono i sacchi! Di lusso, di tutto. Potete anche avere un servizio personalizzato che sia virtuale o ... reale. E mi cercate in siti dove sfruttano le donne che possono essere, senza che voi ne sappiate nulla, chi conoscete! A causa della crisi negli ultimi anni in pochi di voi forse sanno che molte laureande, liceali, madri e mogli, per la perdita del lavoro e lo schifo nella società là fuori, sono state costrette a mettersi una cam e lavorare, col viso nascosto o meno, ma hanno pensatoc he fosse l'unico modo per portare il pane a casa. Molti di voi so che avranno figli! Anche femmine. Se non li hanno già! Forse non sapranno affatto di qualche loro lavoretto in questo settore. Molte riescono a nasconderlo. Ma ogni ragazza, donna che si vede in quei siti è una donna che non fa questo lavoro perchè le piace, perchè è la sua scelta...
Continuò a fare il solito giro ovale che stancava ALaric, odiava anche i suoi pipponi di mezz'ora o più come una discussione di quelle fatte al liceo tra altre scuole su temi importanti.

"Perchè i soldi non sono l'unico modo per tirare avanti. Madame è una delle poche che sceglie e prende persone che non sono costrette a umiliarsi e abbassarsi a fare ciò, per dare ai figli del cibo, l'elettricità, il riscaldamento d'inverno! Ci sono donne sole, perchè gli uomini sono bestie, che devono crescere figli da sole con i pochi soldi di lavori umili e giusti, ma così pagati poco che devono scegliere d'inverno se comprare carne e cibi per i figli o pagare il riscaldamento o crepano di freddo! E voi che lavorate con noi, non per noi, ma con noi, sapete in che stato sono molte di quelle persone. Perchè molti di voi vengono da quell'ambiente. E quando so che vi collegate a siti non da noi approvati, perchè macchine del sesso e basta, ci dispiace. Per voi! Perchè non potete sapere s edietro quelle donne con le mascherine o quelle ragazze sorridenti con i visi visibili non vi sia qualche parente, qualche figlia di qualcuno che conoscete, qualcuna per cui magari voi fareste di tutto per non saperle lì! Ogni donna, ragazza, bambina per giunta perchè questo accade, è figlia di qualcuno. E' qualcuno che vale esattamente come voi. E magari quelle donne in generale non possono più credere agli uomini e alla speranza, per gente che si collega per vedere i loro corpi dimenticandosi la faccia, non parlo della bellezza, che le indica come persone. Molti di voi, e intendo tutti quell iche sono anche là fuori per incarichi, mantengono le proprie famiglie. Ma cosa accade se per ipotesi scoprite che qualcuno che amate si trova là perchè i soldi non bastano e non volevano darvi dispiacere. O... tornate a casa e per parlare con qualche vostra parente, scoprite che fa questo lavoro per non essere scroccona e dare la sua parte, perchè ormai cercano lavoratori capre, non persone istruite e intelligenti. Si perchè da qualche decina d'anni il pezzo di carta come si diceva che ti elevava, ti portava al livello di dottori e gente che aveva studiato e sapeva, non serve più perchè vi indicano come, subito, troppo specializzati, troppo preparati, troppo per quei posti di lavoro pagati due soldi e che se vi prendono, sono costretti ad aumentarvi il salario. E quindi non tu ma si a quel tizio che non ha potuto studiare, è un pò ignorante e che gli va bene la paga misera, romperà poco per i suoi diritti e si sforzerà i ltriplo di te per tenersi il posto. QUindi..."

Camminò in circolo per guardare entrambe le gradinate, vedendoli faccia a faccia tutti quelli che le capitavano sotto gli occhi.

"Se conoscete siti e altro, nessuno vi vieta di entrarci. Ma se lavorate per noi, credete in cosa crediamo noi, sapete bene che quei siti finiranno non down, di più! Molti di voi, proprio, sono stati mandati in retate mascherate da Swat per prendere a sberle la gente che tratta quelle persone, quelle donne di ogni età, come mera merce. Come guadagno semovente. Gli stessi che, sempre per ipotesi, vedono in difficoltà qualche donna della vostra famiglia, non si perde in ragionamenti ma subito la mette a lavorare. La sfrutterà finchè avrà uomini interessati, poi via perchè devo prendere un'altra che Le donne che io e Milan abbiamo approvato tramite Madame, sono state controllate e fanno quel mestiere per... passione. Chiamiamolo così!"

"Dì ninfomani, amanti del sesso, del..."

"Si è capito!" sbottò lei ad Alaric "Sapete che quelle persone fanno qualcosa che vogliono fare, non hanno pudori o problemi su nulla. Sono loro e loro soltanto. E sapete che le donne che si presentano a Madame che lo fanno per soldi, perchè non vogliono fare lavori dove si è trattate peggio da uomini, ed è capitato, dove erano preda di battute sessiste, proposte schifose e peggio, hanno altre mansioni. NOn sono mandate via, ma non sono loro che... vi accolgono dove sapete. Io stessa controllo quelle persone e non approvo ragazze che necessitano di soldi e quindi si vendono. Certo, sta a loro decidere che mansione occupare nell'impresa di Madame, ma quelle donne e ragazze, maggiorenni, non fanno nulla di costretto, non sono oppresse ne schiavizzate. Anche perchè Madame sa bene che farei fare KABOOM a lei e alla sua impresa come ho fatto con molte altre! Ci metto duer secondi, e lei, voi e tutti l osapete! Mentre quelle di quei siti non sono proprio felici, perchè Madame va su nostra indicazione, una volta trovate, da quelle di questi siti che dimostrano che... amano davvero quel che fanno e non per necessità, e le arruola. Ma quei siti sono da noi oscurati e le donne aiutate come possibile..."

"E chi aveva i siti?" domandò uno, ricevendo uno sguardo vacuo da Kianta che rispose un laconico

"Insomma dobbiamo stare in quello che ci dai tu!" disse Alaric offeso.

"Davvero tu e loro vi lamentate di cosa avete? Di cosa vi viene offerto? Siete seri?" ma per fortuna, di tutti, gli altri non condividevano l'uscita del Capitano e quindi Kianta parve tranquillizzarsi.

"Vi chiedo solo di riflettere su cosa fare online, delle visite e dei soldi che date ad altra gente, perchè in qualunque situazione la società attuale mette persone davanti a scelte che danneggiano solo loro. non potete sapere se qualcuno vicino a voi non sia costretto a finire in queste reti. E non parlo oslo online. Gente che fa il protettore di tutte le donne che gli capitano, perchè con problemi e simili, ce ne sono anche in quartieri normali. E voi per lavoro lo dovreste sapere, delle retate per acchiappare i pedofili, i finanziatori di video pornografici e snuff, e altro... lo sapete! Sono delusa solo per fatto che dopo quelle esperienze ancora credete e finanziate quei posti! Chiusa questa parentesi, andiamo a cosa ho portato..." indicando Jd con il malloppo di fogli, ma una mano si alzò.

Gask, che era rimasto fermo e zitto, aveva alzato un braccio come per chiedere qualcosa come era nelle regole. Kianta fece con le labbra una linea come se no nsapesse che fare, poi gli diede parola.

"Ma poi, con tutta questa gente che acchiappiamo, che cosa ne facciamo? Dove avevo iniziato io la lapidavano o li legavano..:"

"Niente di così cruento!" sbraitò lei, poi però alznado un dito "fisicamente!!!... Trova alla fine il suo vero posto nel mondo!"

Gask la guardò tetro, passò lo sguardo sugli altri, che parevano voler essere pure vicino la bocca di un vulcano che lì. Poi fece di nuovo la domanda sperando di capirci qualcosa. Kianta sbuffò, ma Jd le mise una mano sulla spalla e spiegò.

"Noi non uccidiamo. Tranne rari casi dove ci costringono noi non siamo come loro. Noi non infliggiamo niente di fisico. A meno che non vogliamo informazioni cruciali, ma anche lì qualcuno " guardando Kianta " trova più comodo anche per eventuali denunce fare tutto non visibile fisicamente. Come disse una persona, rompi la mente, non i fisici. E così visto che non era una persona sanginaria, decise di rigirare le cose a vantaggio del mondo. NOn so se lo sai, ma nel mondo tutta la tecnologia si basa su alcuni componenti importantissimi. Cobalto e iridio mi pare, per esempio. Questi elementi sono importanti per contatti elettrici per il cobalto, e la sostituzione del rame con l'iridio per i chip r microprocessori, per migliorare i contati e la trasmissione con gli altri componenti. Questo è quello che ho capito. Ma come si estraggono? Con schiavi e miniere e processi sempre più pericolosi , e con povere anime sfruttate fino al massimo. Un esempio? Nelle miniere del Congo migliaia di bambini pagano un prezzo altissimo per estrarre il cobalto e nessuno, neanche noi, sa quanti bambini siano morti estraendolo. Questi due metalli come altri, sono in quantità abnorme nelle terre africane e sempre più gente danarosa letteralmente rastrella bambini, adolescenti e uomini molto magri per entrare nelle gallerie in maniera più agevole, e non puoi immaginare i danni di tali lavoro. Attualmente i metalli più importanti, pregiati e che usano questi disgraziati per l'estrazione sono se ricordo tutta la lista... rodio, rutenio, palladio, osmio, iridio e platino, tellurio, renio, oro, bismuto. Ogni elemento ha varie utilizzazioni, dalla farmacia, alal scientifica, gioielleria, tecnologia e via dicendo. Il valore all'oncia di tali metalli in certi momenti è alle stelle e usarli per finanziare per esempio noi... ci permette di non basarci su accordi di natura monetaria, preferendo invece quella sociale..."

"NOn capisco. Hai detto che ci sono metalli che valgono tanto, che sono estratti da bambini africani e che qui li usiamo per non dover andare avanti con i soldi della gente, ma li portiamo dalla nsotra parte in altri modi... ho capito bene?"

"Esatto!" disse Jd con un sorriso "vedi che hai capito?" guardando Kianta per indicare quanto è stato bravo, ricevendo un'espressione non positiva.

"E allora che cèntra la gnete che catturiamo? E che non uccidiamo?" portando Kianta a riguardare Jd per dire he aveva ragione lei, Gask non aveva capito.

"Noi non ucidiamo. Noi proteggiamo le persone sia nel presente ove riusciamo, che nel futuro. Molti dell'altra società ci guardarebbe con disprezzo, ci indicherebbero come incivili. Facile parlare quando quasi mai cè giustizia con i loro processi a volte a farsa, le uscite così anticipate per buona condotta e altre cose, che di fatto pagano per pochissimo e ritornano liberi. Che gente che stupra o fa cose allucinanti, viene pure protetto e salvato dall'opinione pubblica, addossando la colpa alla donna, o perchè uan persona famosa, con soldi, che sapeva apparire in un certo modo e per tutti ha più valore la loro parola che dati clinici, e la parola di una donna abusata. E parlo del fatto che è un vero atto criminoso. Ma quella gente di solito continua a lavorare, stare in mezzo alla gente come se nulla fosse successo, mentre la vittima finisce in un inferno. O ci sono così tanti altri episodi che vedono gente pericolosa sempre libera e quelli normali che finsicono male, che cè da fare una collana specialistica di libri sul tema. Ed è sicuro che giudicherebbero noi come..." ma venne scavalcato da Kianta.

"I buonisti del cavolo! sanno solo urlare che tutti sono cattivi senza pensare che a volte chi lo fa ha i suoi motivi. E quelli che finiscono nelle nostre mani se lo meritano, anzi, sarebbe il peggio del peggio e noi siamo pure più che buoni. Ma saremmo noi gli inciviliper quella gente. la stessa gente civile che tratta malissimo gli altri solo perchè ha qualcosa di diverso dalla gente lobomitazzata che la società vuole. Se sei un pò diverso, se sai fare qualcosa di diverso dal tuo sesso, se ti vedono non in linea con cosa la società vuole, ecco che sei il capro espiatorio per tutto. Dici di no? Ti dico un fatto che ancora oggi deve esser epreso come esempio per il fanatismo e bigottismo della gente. I tre di West Memphis. Tre ragazzi, che cercavano di controbattere una dura realtà in cui vivevano, vennero accusati di un delitto orribile solo perchè... diversi dai canoni mentali della gente. La lroo vita distrutta letteralmente per quei dementi. Ed è solo uno. Ci sono persone che hanno subito ogni cosa possibile per la società bacata là fuori, e sarebbero pronti ad armarsi di cartelli contro di noi per qualche cosa pro fango. Quel fango che insozzava la loro società e abbiamo tolto. La cosa che odio di più è sapere che parecchi si battono per i diritti e certi trattamenti, che sono meritati, neiriguardi di gente che ha fatto l oschifo e ci sono le prove. ma trovano sempre fan, gente che gli crede, avvocati imbecilli e si salvano il culo, i proclamatori di diritti per quelle fogne umane. E intendo gente che davvero è copevole, non a casaccio. Non uccidere Caino. No questo. No quello. Per carità, ogni forza di polizia non ha santi e tratta ogni giorno la peggior feccia, cose che queli che sbraitano con i cartelli non vedrà mai. E purtroppo sbagliano. Ma hanno ragione nel trattare come meritano certe fecce. E poi giudicano noi..."

"Ok, fin qui ci sono. Ma cosa facciamo con la gente arrestata?" domandò Gask alla fine, guardando entrambi. I quali si voltarono tra loro, tornarono su di lui e Kianta fu sibillina.

"Liberiamo tutta la gente sfruttata, diamo scuola, acqua pulta e risorse per lavoare l'ambiente in cui vivono. Tutto ciò che gli altri non fanno. Diamo semi da painatare in molti campi perchè quel paese in questione, che sia Africa, brasile, venzuela e tantissimo altri, possano partire da cosa non hanno mai avuto. E..." alzando il dito incide "portiamo quella gentaglia a fare l'unica cosa che possono dare al mondo. Olio di gomito e lavoro utile. IN pratica liberiamo schiavi e usiamo quella feccia immonda per scavare, setacciare, lavorare il materiale che ci interessa. E tu dirai !. No! Perchè gli viene impiantanto un sistema di avviso se superano un certo limite, SE per caso le guardie, i cani e i mezzi di controllo dovessero, sai, esser presi per il naso. Ma vuoi sapere chi cè che guarda quella schifezza umana? Le famiglie e le persone che hanno perso, sofferto e hanno subito proprio da quella gente. Li paghiamo e teniamo come controllori affinchè non se li lascino sfuggire. Per me, è giustizia! Tu ched ici..."chiese a JD accanto a lei, che rise.

"Hai detto che li prendete, li portate in queste...cosa, miniere,... e li fate lavorare al posto degli schiavi che avete liberato e supportato?"

"Ok, ci senti allora..." disse lei un pò triste "Comunque si, la gente che sfruttavano che abbiamo salvato in tempo, ottengono aiuto e supporto per migliorare lo sviluppo del loro territorio per cibo, materie prime, industrie ovviamente green, economia. Questo non significa che stiamo a guardare. Anche noi dobbiamo andare avanti e avere per voi ridare. Ci siamo accordati con loro secondo cui, tutto il ricavato dalla vendita di quei materiali che valgono e sono necessari alla cara Silicon Valley, questo per dire comunque tutto il panorama tecnologico e informatico, abbia necessità di quella roba. Insomma, ricaviamo il materiale facendoli lavorare, prendiamo i soldi e ne diamo una bella parte, per davvero, a quella gente che dopo decine d'anni hanno avuto acqua pulita, veri edifici, mateirali scolastici e di studio, informazioni su pulizia e igiene..."

"E se non viene da qui la lista di regole e igiene...! Se non lo insegnamo noi..." sbottò Alaric sbuffando

"ma stai zitto tu, che eri quello che usava pantaloni normali o del pigiama in bagno che gli cascavano alle caviglia pulendo il pavimento e poi rimettendoseli portando lo schifo da terra sul letto. Tutto il cavallo, le gambe dei pantaloni, tutto insozzato a terra! Nelle regole metto che dovete usare calziniper tenere ferme le gambe dei pantaloni e non farli strusciare a terra ma tu NO! Di coccio! Lo capite che anche con tutte le nostre pulizie cè sempre roba a terra? le Lezioni con le luci UV non vi ha insegnato nulla? E allora taci!" lo aggredì Kianta e Jd si mise tra lei e ALaric pregandola di tornare al discorso. E lei dopo un pò si voltò stizzita e riprese.

"... e tutto ciò che serve per avviarsi. Hanno potuto con il ricavato del lavoro di questi aiuti aprire picocli laboratori, pagare medicinali e sistemi per contrastare zanzare e mosche, malattie per noi occidentali quasi dimenticate per loro ancora presenti. Essi ora vivono sulla schiena di quella gente che ha solo ucciso, torturato, stuprato, arrecato danno in modi assurdi... controllati dai familiari e conoscenti delle loro vittime che hanno giurato sulla loro anima di essere lì, a tenerli d'occhio anche se ci vuole tutta la loro vita, sostenendo noi e gli ex schiavi con i l guadagno delle estrazioni, per vendicare anche un pò la gente africana usata prima e prima... se ti chiedi chi controlla i guardiani della feccia, noi! Che vuoi che lascio quella gente, seppur con un giuramento del genere, senza ulteriori controlli? Sarebbe un pò... brutto alzarsi e scoprire che per qualche motivo hanno accoppato uno o due tizi, o cè stato qualche accordo anche se non penso, per una fuga. Fidarsi è bene, avere piani B, c, e tutti è meglio!"

"MA quella gente non uscira mai da lì?"

"Chi lo dice che non imbocchiamo un pò di possibilità?" rispose Kianta con un sosrriso maligno "Più si cade dall'alto, più la caduta è terribile. NOn cè niente di meglio di un pò di speranza, per provocare la più grande disperazione. Sorella della disperazione è la speranza. Loro davano solo disperazione, togliendola la speranza. Noi la concediamo. Un pizzico di speranza dà il giusto gusto alla disperazione.Ma se si eccede, la cosa non è più buona. Noi non eccediamo. E' soddisfacente vederli arrabbattarsi per trovare questo o qull'altro sistema per scappare, vedendoli industriarsi mentre alle loro vittime non lasciavano neanche uno spiraglio di possibilità. Lei aveva ragione, non esiste un Dio che possa mettere correttezza nel mondo. Che amministri per davvero le cose. A volte la giustizia va corteggiata..." guardando Jd che fece facce strane.

"Tu non lo sapevi? Noi facciamo cose buone qui!" disse uno dietro Gask, abbassandosi per chiedergli questo, facendogli capire che anche loro sapevano e accettavano la cosa.

"No, ma quindi... noi sostituiamo i tribunali? La giustizia?"

"MAI!" tuonò Kianta, guardandolo duramente "Dove i trubunali e la giustizia tanto decantata non giungono, perchè anche le mele marce ci sono in quei posti, arriviamo noi. Uno dei servizi che diamo, che siano paesi di secondo e terzo mondo, che in luoghi orribili del primo, le tante glorificate città moderne e civili, è proprio quello di aiutare, proteggere e letteralmente al posto di chi dovrebbe.Facciamo al posto di altri. In quanti ci vedrebbero negativamente? Il problema è, chi se non noi, agisce come dovrebbe? Che guarda la statua della gisutizia e sa che davvero essa ha agito, anche contro soldi, potere, scambi, cose illecite... e chi per il giusto?"

Gask non disse nulla, mentre notava come intorno a lui, dalle gradinate che di fronte, tutti calavano la testa in segno di assenso.

"Torniamo a cose serie. Eccovi, diviso dal valente Capitano qui presente, i programmi per la settimana in linea generale, più per ogni singolo soggetto. Chiamerà per nome e controllerete i dati. Vi chiedo di attenervi ad essi e, nel caso vi sia qualcosa da discutere, potete chiedere di parlarne nel mio ufficio. E..."

Jd si voltò verso di lei metnre chiamava ogni persona indicata sui fogli per consegnarli, perchè si era fermata e guardava un punto particolare. Pareva attenta e all'erta, quando la chiamò lei parve sorpresa come se l'avesse distolta da qualcosa.
Kianta fece segno di non badarci e iniziò a spiegare alcuni elementi dei fogli man mano che gli uomini li ricevevano. Erano fogli fatti da loro, lavoravano anche la carta, ma per un motivo. La carta comune che si trovava in ogni negozio, che fosse quaderno, album o altro, era un tipo di scarso valore. Lo si vedeva da come si deteriorava nel tempo, dalla scarsa capacità di trattenere inchiostri più liquidi,dalla grana al tatto o controluce, a come si rovinava facilmente e la trasparenza alla luce.
La carta comune, pure da ufficio e quindi che prometteva chissà che qualità, era una fregatura. Negli ultimi dieci anni anche cartiere blasonate avevano cambiato, senza avvertire, metododi lavoro, riducendo quindi tutto ciò che davano i loro prodotti. La carta quindi era molto collata e con cariche minerali per diminuire la trasparenza, si ottenevano con pasta cellulosa di scarsa qualità e niente altro, portando a dei disagi per loro che scrivevano a mano e con inchiostri di tipo antico.
Poco assorbente, trasparente mostrando una grammatura troppo bassa o mateirali scarsi,abbastanza resistente allo strappo per una gomma da cancellare ma si rovinava facilmente e non riceveva bene l’inchiostro ferrogallico in primis. Che fosse di china, quello in barrette di puro nerofumo, ferrogallico, tempere di qualità etc la carta comune adatta epr scrivere era una fregatura. E così avevano ovviato usando prodotti e manodopera loro. Erano tutti prodotti da loro, con ricette e proporzioni date ad Hoc per ogni utilizzo. NOn esisteva infatti un inchiostro unico per tutti gli usi e per tutte le carte. ogni tipo di supporto, tipo di documento e mano avevano bisogno dell'inchiostro giusto.
Una delle cose che Milan e Lia consideravano era che ormai, la gente era così assuefatta dalla modernità, dalla tecnologia da aver dimenticato molte cose del passato, totalmente tolti come dati labili, da no nsapere che cosa fossero certi oggetti antichi, anche fino al millenovecentosessanta, utilizzo e cosa capirne. E peggio no nsapevano scrivere, che fosse grammatica o fare una bella lettera a mano. L'arte calligrafica diceva Lia, stava morendo come molte cose.
Avevano ripreso l'uso di molte pratiche antiche perchè la gente ormai si aspettava determinate cose e solo quelle.
Così che fossero messaggeri umani o animali, erano il mezzo usato per comunicare bypassando i normali contatti online.
Più sicuri e ormai dimenticati, rideva Lia, così come le segnalazioni luminose notturne. Avevano volpette e furetti, uccelli di vario tipo, cani, che erano addestrati e trattati come fratelli e mandati a consegnare la posta.
Vi era la piccionaia e falconaia, avevano con moltissimi esemplari addestrati e trattati come fratelli di vita, ospitavano elementi che facevano da spola in posizioni apposite per mandarsi messaggi. Scritti. Codificati. Corvi, piccioni, falchetti e altri esemplari facevano chilometri per portare e riportare messaggi, premiati con ottimo cibo, carezze e giochi. POchi lo sapevano ma come per i cani ad esmepio, gli uccelli adoravano i giocattoli, anche i peluche. E ogni uccello adocchiava un giocattolo nel mucchio che mettevano in una zona aperta per farli volare liberi, ore al giorno, e se li portavano nelle abnormi gabbie, davvero grandi, ed erano i loro preferiti. Cèra Rikobert, un intellingentissimo corvo che adorava il suo piccolo peluche di procione. I gufi poi erano, oltre socievolissimi, amanti con i pappagalli dei giocattoli che riproducevano miniature, come i carrelli della spesa formato mignon che spingevano, ove vi mettevano dentro le cose, e li scarrozzavano ovunque. Oltre che gironzolare, non volando, ma sulle zampe ovunque adoravano girarsi la tenuta o seguire le persone che gli piacevano, stare in braccio e giocare ogni minuto.
I gufi erano quelli che restavano volentieri fuori, giravano per ogni ambiente e venivano pure accolti con affetto e non se ne andavano, così come le volpi o altri animali.. Quindi non erano controllati tantissimo come delle balie. Certo se qualcuno voleva andare in natura erano preoccupati, erano animali salvati da allevamenti, vendita illegale e accoppimenti da far paura per soldi e quidni sempre in cattività, non preparati per la vita libera, ma l'ampia zona della montagna li poteva ospitare e potevano controllarli. Capitava molto di rado, ma con un richiamo tornavano e a volte restavano. NOn obbligavano, e facevano ogni adestramento come fosse un gioco. Insomma lavoravano giocando, qualunque animale avessero.
E si dimostravano riconsocenti e facevano del loro meglio senza obbligarli.
Portavano, addestrati, messaggi, accordi e altro tra le Torri e lo Chateu o con persone e collaboratori, gli Alfieri, in ogni dove. Se la tratta era troppo lunga, veniva indirizzata in una Torre specifica, e se cèra un oceano o un tratto anche troppo lontano per gli uccelli, si usava qualcosa di più antico, come il telegrafo. Avevano ripreso l'uso del telegrafo, ricreando se non avevano comprato abbastanza pezzi, dei riceventi/trasmettenti, per inviare codici e messaggi in Morse. Tranne poche persone e sistemi, erano ormai diventati sicuri e non di facile individuazione perchè la gente non pensava più che fossero un metodo e usato. E i sistemi di codifica erano diversi. Alcuni erano cifrario di Cesare, spettrogrammi sonori, codice esadecimale e binary o altri di programmazione, cifrario Atbash, cifrario di Vigenère, ect.
I messaggi quindi erano tutti scritti, tranne sonori, in appositi supporti cartacei e calligrafia speciale, con l'apposito inchiostro.
Alcuni tipi di carta erano di cellulosa e stracci, o cotone e misto, vergata e filigranata con delle grammature che partivano da cento a duecentoquaranta max.Il lavoro del cartiere richiedeva tempo, occhio e disciplina e ormai sapevano tutti calcolare la qualità di carta dal controluce e tatto, imparando dalle Lezioni.
anche che la grammatura, il peso della carta in grammi per unità di superficie lavorata, aveva un suo codice di utilizzo e ormai quasi tutti comprendno anche che tipo di testo vi andava scritto sol otoccandola. Venivevano realizzate tutte a mano, in una zona apposita, con il metodo artigianale dei catini e setacci in legno e ferro, pressatura e strizzatura per togiere l'acqua in eccesso e dare spessore e segni voluti sulla superficie. Carta semiopaca, spessa abbastanza e con elmeenti come gli stracci per trattenere e non far strabordare la scrittura con gli inchiostri. Riciclavano anche, come quella che stavano distribuendo, così da non usare troppo scorte e materie vergini da alberi e cotone, con sbiancamento meno chimico possiible e facendo tutto in favore della natura.
Anche gli inchiostri come molti tipi di penne a immersione e stilografiche a ricarica erano fatti da loro. Gli inchiostri partendo da nerofumo di qualità fatto da loro e non importato, detto di china ma per indicare solo il tipo. Poi il ferrogallico, fatto a mano, naturale, da testi e scritti antichi e migliorati. Avevano consultato e scritto tutti i riferimenti di testi trovati nelle biblioteche private e pubbliche, per annotarsi ogni elemento per capire come procedere e lavorarlo per i loro usi. Così avevano trovato delle ricette loro, partendo da macerazionedi galle di quercia,cerro, rovere, roverella, farnia raccolti da ogni angolo del mondo tramite le Torri e distribuite per la lavorazione di ogni specifico inchiostro.
Producevano circa una decina di prodotti, di colorazone e caratteristiche diverse, aggiunendo ai malli frutti di stagione, tannini da estratti vegetali, addensanti naturale, solfato di ferro in base alla miscela.
Avevano colore bruno o nero profondo, persistente, vivido. Tendente al blu per colorazioni aggiunte. Rosso. Dorato, bronzo ect, miscelando ad arte gli elementi. Gomme e lacche naturali, come resine, erano aggiunte per dare un aspetto ceroso o più protetto all'inchsiotro sulla carta, se per conservazioni di maggior tempo, sopratutto se documneti e atti importanti, a cui aggiungevano piegature e sigillatura a ceralacca con i marchi scelti.
Inoltre per documenti speciali e particolari si usavano supporti non di carta ma di pelle di pecora, atti e accordi scritti con un inchiostro particolare su questo supporto fatto smepre da loro, perchè ogni parte non andasse sprecata, permetteva di avere documetni o copie da dare agli alleati che non potessero essere contraffatte per la caratteristica di quella pelle. Le pelli fatte da loro che contenevano accordi e cotratti erano vincolanti per legge e a prova di presa in giro, dovevano essere identiche in tutto a prova di falsificazione e questo era dato dalle prove fatte prima di adottare questa soluzione.
verba volant, scripta manent, diceva Lia. Ma non vi erano solo due copie. Uno speciale Caveau contenva copie, come terze e sempre ufficiali, in sostituzionee tenute in una stanza sicura dello Chateau. Quella era mostrata agli alleati e se capitava qualcosa, ecco la copia sempre valutata originale e per concludere l'accordo andavano poste tre firme e tre sigillature. Se a qualcuno veniva in testa di cercare di prendere e distruggere quella nella stanza, la terza era al sicuro altrove, sempre recuperabile e utilizzabile.

"E' facile pagare qualcuno bravo per modificare accordi digitali come vanno adesso, usando anche la falsificazione cartacea, ma con triplice copia con codice registrato e valido, si impiccano..:" diceva sempre Lia, prevenendo le cose in anticipo, sapendo la malignità dell'essere umano.

Anche i marchi e sigillature avevano valenza e senso. Dei segni particolati, incisi sui sigilli, erano usati per comprendere a occhio il contenuto o il tipo di documento. Ogni elemento o sezione aveva un simbolo particolare. I Segni o sigilli avevano proprio un disegno che riportava il simbolo scelto con dei caratteri in stile romano o più antico, contornato dalla forma della cera sigillata. L'idea era nata metnre Lia e Milan disegnavano i simboli delle sezioni, anche s e lei in verità trovava la cosa un pò troppo complicata seppur ottima, a lui piaceva.
Così testando i sigilli fatti come prove, si erano accorti che visivamente la forma della cera schiacciata da sigillo, dava un aspetto particolare e provando e riprovando, disegnarono così i vari stemmi. Avevano fatto incidere alcuni sigilli, come il Favo, quel disegno che riportava le celle delle api che richiamavano proprio ciò che era. Ossia un luogo con queste stanze a forma di cella d'alveare ove ogni collaboratore o venditore esterno aveva un suo angolo, aperto in due zone/porte della cella per passare in un'altra, ove vendere e fare accordi con gli uomini. Vi si trovava tutto ciò che non producevano loro, da materie prime ad elementi di fuori, sempre che non fosse cosa illegale. Droghe, armi di un certo tipo, erbe e funghi particolari, prostituzione, materiale che non fosse certificato per prevenire schiavitù, oggetti sporchi di sangue, erano banditi. Anche per quello che erano. Per le droghe ed erbe tutte le attività che avevano creato servivano proprio per dare loro sfogo, scopo, motivi di passare le giornate senza annoiarsi, avere problemi e voglia di scappare usando quelle robe. Erano attività non obbligatorie ma di vari tipi, e che erano seguite e desiderate a tal punto che i vecchi usi ricreativi sballanti erano quasi a zero. Cèra chi era così dipendente da aver bisogno di aiuto e sostegno per uscirne, molti avevano dipendenze da farmaci, polveri ed erbe che per loro era una fuga dalla realtà perchè non accettava cosa vivevano. Ma era introdurne, renderli impegnati, utili, vivi e capaci per cambiare le cose.
E il Favo permetteva di trovare roba di ogni tipo, dall'antico al moderno, perfinomobili o ggetti d'anqtiquariato, che non fosse dannoso come le richieste di Milan. Se lui chiedeva qualcosa, tutti erano felici di farle. Lia sospirava sempre quando vedeva queste cose ed era contenta, del fatto che non fosse uno tipo baffetto tedesco. Milan per quanto sfarfallone sia per cosa gli piaceva che per tutti ori e svolazzi che vestiva, era serio e corretto, faceva le cose perchè le riteneva giuste. Almeno quello, pensava. Una cosa è quel che gli paice fare, seppur straboccante di dorato e bei vestiti, e belle donne, altre una testa malata.
Così il Favo era diventato un elemento dello Chateau, molti che tornavano dalle Torri fuori o da incarichi vi scambiavano, vedenvano, compravano e facevano affari. Bastava che fosse tutto trasparente e legale, nel senso che fosse chiaro cosa fosse, non vi fosse e ogni informqazioni dietro gli oggetti, molti con storie tragiche dove le pietre ad esempio, ech non vi fosse nulla di pericoloso o illegale come dalle regole di Milan. Non vi erano tasse sulle merci, bastava che fosse registrato tutto quanto in appositi documenti, nero su bianco con ogni particolare, e seppur i venditori che avevano una cella personale non pagavano nulla per essere lì, erano comunque coloro che facevano affari con Milan. Quindi per tenerli buoni, farli guadagnare e non fare le carogne, facendogli fare affari ottimi e con loro, lui stesso permetteva ciò, tenendo a sè cari tutti.
E il Favo aveva quindi questo singolo celebre delle celle di un alveare all'interno di quello che era un sigillo con i bordi sciolti della ceralacca dopo l'impressione.
Tutti i simboli erano così, non importa cosa vi fosse all'interno, il disegno base era la ceralacca sciolta in modi diversi per come apparvero nella prova finale con quei bordi arrotondati e che uscivano dalla forma circolare, con dentro il Simbolo che lo caratterizzava.
Cèrano animali, cèrano forme stilizzate che richiamvano le botteghe e le attività, perfino le unità militari avevano il loro simbolo e in molti casi per riconoscersi vi era un tatuaggio proprio fatto a quel modo. La ceralacca sciolta con al centro l'impressione el Sigillo del gruppo o mestiere di appartenenza, da mostrare. Ve ne potevano essere altri se si faceva parte di più cose e bastava mostrarli agli altri per farsi capire.
Ci si riconosceva dai tatuaggi senza parlare.
Così come Milan aveva donato come premi sia nei Cerchi o delle giostre che come ulteriore bonus di lavoro, oggetti con il sinbolo, se unico o il principale di appartenenza se in tanti, a coloro che facevano qualcosa di grande. Che fose un lavoro di bottega, un esperto militare di qualche sezione o altro, non importava. Perfino chi lavorava alla fattoria aveva ricevuto doni che potevano essere mostrati prima o con i tatuaggi , sia per riconoscimento e sia per feste o altro per avere maggiori rilievo o cosa lui decideva.
Questa cosa non piaceva molto a Lia, perchè se si erano aboliti tutti gli elementi divisori, come le liste e punteggi dei migliori,e altro perchè altrove vi fosse competizione, sfida e cercare di migliroarsi per apparire sopra tutti e non per altro, per Milan era solo come le medaglie che i governi davano come premio per qualcosa che si era fatto. Una sorta di ringraziamento da parte sua e colletivvo, di tutti, in una delle feste, perchè si potesse lodare e ringraziare la persona, così capace e tutto quanto. Era diventato un onore riceverle, così come altri oggetti come spade o coltelli di pregio da parata, pistole in stile settecentesco sempre da parata o dei mantelli o mantelle, più corte, che usavano per feste, giostre, tutte le volte che era concesso come segno distintivo. Lia temeva che questo portasse a pavoneggiamenti e divisioni, eppure non accadde finchè cèra.

Perfino gli edifici o i corridoi, iniziarono a portare targhe con il Simbolo che Milan aveva deciso di fare, con l'animale o cosa aveva attinenza e la scrittura intorno, che richiamavano quelle monete giudaiche, pre anno mille, norvegesi, Northumbria che lui aveva osservato. Avevano la forma di una ceralacca con sigillo o una piastra con una forma non perfetta, irregolare, che conteneva il simbolo e i caratteri in stile romano intorno. Molte volte tenuti da dentini da un cerchio che non si chiude ma scende a torciglione in caso di oggetti lunghi, ma usare. Davano quel non so che di antico e serietà che lui voleva, quel senso di regalità e perpetuità dei Mestieri, quelli antichi, umili e gloriosi, che glorificava. Se non fosse stato per essi diceva Milan, nulla avrebbero avuto di civile. E così oltre questi Stemmi e oggetti da mostrare,oltre che sulle pareti degli edifici, aveva fatto anche doni per i gruppi e non i singoli, come premio per tutta la categoria, che fosse militare o artigiana. Da usare nelle riunioni, feste o altro. Perchè le feste non erano solo per seguire e ringraziare il ciclo della Natura come gli antichi, ma cèrano giorni specifici per festeggiare i mestieri, i giorni speciali, invitati illustri e via dicendo.
Seppur la loro religione non fosse obbligatoria, e quindi cèrano tantissime religioni seguite e praticate allo Chateau, per le Feste erano tutti, tutti quanti accettati e benvolut, per ringraziare di cosa avevanoi. Una cosa che Lia e Milan condividevano come pensiero era che le religioni, essendo credenze personali, non erano pericolose, se non in mani sbagliate.Come si è visto dalla Storia. Allo Chateau anche per le Lezioni si era insegnato a tutti, qualunque divinità credessero, che coesistere poteva essere facilissimo e permesso. Se volevano ringraziare la naturacon tutti loro, tutti erano ben accetti e partecipavano ai banchetti, cerimonie e danze.I ringraziamenti partivano da piantare piante nuove ovnque nel mondo, salvare animali, ripulire, aiutare animali e persone che non avevano nulla, festeggiare le feste maggiori con danze, balli, spettacoli mostrando come vi fosse coesione tra natura e umanità con cosa utilizzavano e vestivano e molte altre cose.
Le danze erano a volte importanti, perchè per certi pensieri di Milan considerati magici e in sintonia con la natura, creavano un'energia che poteva andare ovunque. Diceva Milan, sempre con queste cose in tsta. E così si danzava, di giorno o di notte, in base all'occasione e la festa. Niente fuochi d'artificio, ninete paura e morti da infarto per nessun animale. Usavano invece da tempo i laser proiettori che ricreavano lo stesso effetto giungendo con la luce edi fuochi e laser, oltre il piano materiale.

Lia alcune cose si era trovava d'accordo, assecondava Milan perchè era pur sempre una religione e un modo di vivere il piano paranormale come lo chiamava lei, piùsano e giusto.
Ma in ogni occasione e festa vi erano sempre i simboli e segni dei gruppi, così come portati con orgoglio lo erano le cappe, mantelle, mantelli e stendardi che Milan dava. Potevano lavorare sodo per il mantenimento dello Chateau come era, per una produzione che non danneggiasse ma foss eproduttiva, per non usare cibi e materie prime che altrove danneggiavano e basta. Non usando pesticidi e simili chimici, ma coccinelle e insetti e animali che eliminavano quelli nocivi, non volevano mantenere colture, produzioni di qualunque tipo, per ocntinuare a danneggiare la natura. Le api morivano, gli animali finivano male e non era per loro fattibile, quindi per ogni Torre usavano terreni e luoghi di loro proprietà per produzioni in loco piùin sintonia con l'ambiente.
E così tanto il loro legame con gli animali e la natura che ripuliscono e sistemano luoghi aperti, salvano animali, raggiungono fattorie e simili privati in primis per sapere se vogliono aiuto e sostegno per un impatto più giusto per le loro produzioni. Invece di usare i semi monsanto o altre aziende sterili, che indipendentemnete dalla crescita, si devono ricomprare perchè le piante se nascevano, non potevano dare frutti e altri semi vivi. Un circolo dannoso per le persone e l'ambiente. Ed era solo uno dei problemi.

Invece di pregare e fare tutte le cose che facevano gli altri religiosi, tranne che no nvolesse il signolo nelle zone apposite come i Muri o la Casa delle Lapidi o i Cerchi in luoghi appositi, loro scrivevano e mandavano nell'oltre i loro pensieri e parole. Scrivevano su carta fatta da loro solo per questo,e Milan diceva che se la facevano loro avev apiù potere, ogni cosa hanno dentro e lo bruciano, anche la notte che per gli altri è Halloween, parlando a chi hanno conosciuto o a esseri positivi che invocavano. Per Lia era quasi la stessa cosa delle altre religioni, ma Milan diceva che era più vero e certo un qualcosa di più giusto, come spiriti ed entità che un Dio che sembra più un alieno che altro. Lui si sentiva più vero così, pensando che chi era morto e chi cèra che viveva sempre nell'altro piano fossero più reali, e aveva consigliato questa cosa, per varie feste, per dare a quelle persone un altro modo di scaricare dolori e problemi.
Loro non chiedevano scambi che Lia odiava, ossia chiedere che Dio o altri facciano qualcosa, facendo in cambio se avverato un'altra cosa. Lei odiava questa situazione, del , perchè lo aveva visto troppo bene da vicino. Se tu fai questo per me, io faccio questo.
Loro non scambiavano, agivano scrivendo sempre in quei fogli i loro pensieri ma non si aspettavano dalle loro azioni qualcosa in cambio, mai. E Lia di questo era felice, avevano capito e imparato qualcosa dei suoi discorsi.
AIutavano i dimenticati e scacciati dell'altra società, chi aveva problemi con il peggio della parte nera della società, proteggendo o agendo perchè la gente non si aspetti solo aiuto da eroi, ma che combattessero le loro battaglie senza paura, perchè la feccia si faceva forza su quella. Ormai il pensiero loro era che i tanti sono la gente comune eppure i pochi finivano sempre per pestarli. Avevano paura, acconsetivano a tutto, perdevano tutto comprse le mutande per non essere eliminati, facevano cose per sopravvivere, ed erano sempre tenuti per i marron glassè dalla paura e l'accettazione che tutto andasse così. Il cambiamento diceva Lia doveva partire anche dalla mente e dal cuore delle persone, una visione diversa e più forza interiore.
Quindi aiutavano poveri, orfani, famiglie con problemi vari, i cancellati dalla società, ripulivano e curavano ambienti danneggiati dalla cretinaggine della gente e oltre, ma insegnavano anche a non inginocchiarsi e fare squadra per essere più forti dentro. E magari un giorno essere loro stessi a fermare tutto
Piccoli passi, a meno che non si usasse la ua visione delle cose, e su questo Lia era categorica. O il mondo cambia piano piano ma deve cambiare, o si fa come Dio.
Ma non si fermavano solo a questo,s enza chiedere a questa o quell'alltra divinità, qualsiasi favori o altro. Loro agivano come in vede della Madre o del Padre.
Loro non avevano giorni o obblighi di digiuno, carni o pesci o altro da non mangiare ne simili. Quelli ovviamente che seguivano la religione dello Chateau. Ma di loro volontà mettevano da parte il cibo dei loro pasti, proprio i pasti, per darli agli animali quello stesso giorno abbandonati o nei canili. Nessuno da loro usavano crocchette o cibo pronto per cani, quindi i cani che sfamavano si godevano lo stesso tipo di cibo di quelli che avevano loro e gl iumani, che allevavano e addestravano, ninete disparità.
Se non sostenevano con i loro soldi gl iaiuti, non consumavano parte o tutto un pasto eogni volta che volevano farlo, dar da mangiare o consegnare a chi lo faceva per aiutare chi non aveva. Ovviamente vicino, come alcuni canili, gattili, centri di salvataggio fauna selvatica raggiungibili velocemente per portarli. o per gli umani i rifugi e centri fatti apposta da loro. Altre volte che fosse per la Raccolta o meno, aiutavano gli abbandonati di loro iniziativa dando il necessario ai gruppi che lo facevano perchè recandosi nelle città in quei luoghi tristi e pieni di disperazione, chi non accettava la Mano potesse avere sempre qualcosa.
Ma comeper ogni cosa cèra la seconda faccia della medaglia. Ciò che no nsi poteva cancellare dal cuore umano affiorava e Kianta ne ebbe una dimostrazione in quei momenti, quando andava là fuori e vedeva cosa cèra.


La seconda volta che si fermò a guardare, mentre Jd chiamava, questa volta la zona opposta, Jd capì che cèra qualcosa che non andava, sopratutto perchè iniziarono ad avvertirti rumori come richiami di animali. Kianta sorridevamentre illustrava i piani settimanali, finchè dopo dieci minuti domandò se tutto fosse apposto, se vi fosse domande o altro.
Risuonò però qualcosa nel buio del boschetto, seppur tutta la zona camminabile fosse illuminata, poco la zona verde ma questo non significava che fosse senza controllo.
Kianta fece una smorfia di disappunto e urlò qualcosa che Jd non capì, voltandosi anche, come tutti, verso la zona che stava osservando. Quando Jd riportò lo sguardo su di lei, assunse un'espressione sconvolta e iniziò a metter mano alle armi, che avevano tutti in dotazione, ma lei, dopo essersi voltataa guardarlo e aver capito, alzò la mano.

Nessuno si era accorto della figura che si era avvicinata quatta quatta alle sue spalle ed erano pronti a sparare, ma lei tenne alzata la mano all'altezza della sua testa e si voltò appena per rimproverare la figura di fare gli scherzoni. Sotto lo sguardo allibito in primis di Jd e poi gli altri, con Gask che era arrivato alle spalle dell'amico per agire, lei gli si rivolse gentile, chiednedo ocme stava e la figura rispose.

"Oh, nostra amata. Era da tanto che non ci vedevamo..." disse in un accento strano che stava all'aparenza dietro di lei poco più basso, per poi alzarsi in piedi una volta scoperto, mostrando invece gambe secche e lunghe e un'altezza. Indossava quelli che sembravano una tuta nera economica, capello di lana ben calzato e una bandana sulla bocca. TUtto in nero, con dei guanti pure neri. Le stava dietro la schiena e chinandosi molto la strinse a sè, strfinando la guancia sulla fronte di lei "Quanto tempo, quel cattivo del tuo capo non ci permette più di vederci. Ci mancavi..."

"Ma... siete voi!" esclamò Jd, riconoscendo la figura "sapevo che non potevate più..." ricevendo un'occhiata dall'uomo. O meglio giovane. Si capiva dagli occhi e la mancanza di rughe che fosse sotto i quaranta o cinquanta, in base a come si portasse l'età.

"Tu credi a quello che lui ti dice? non ci ha voluti più, peccato per lui..." rispose a Jd.

"Parli di Milan? Cosè,una minaccia?" disse Gask parecchio irrequeto da quel soggetto così secco e strano, da sembrare uno degli insetti che alle Lezioni mostravano come stecchi degli alberi, per riconoscerli nei boschi intorno.

"Slank, come sei arrivato qui. Avete davvero fatto cosa vi avevo chiesto?" chiese lei al soggetto.

"Certo, nostra amata..." le risposte il tipo "come da tua richiesta... quello che tu chiedi noi facciamo..."

"Confermo" disse una voce dalla parte che prima guardavano e comparve un soggetto così grosso, massiccio, quadrato per davvero che sembrava come schiaciato da qualche pressain tutti i lati. A confronto Lubo sembrava un lottatore di Sumo seppur non lo fosse, quello era come disegnato con le righe. pareva di vedere quei soggetti nelle palestre di pugilato pesi massimi che fanno paura solo per la forma.

"Oh, Habyhorn... quanto tempo" disse Kianta sorridendogli calorosamente e andandogli incontro, abbracciandolo. Almeno, era quello che voleva fare, ma a Jd e Gask parve un pò comica perchè, seppur non alto come lo stecco di prima, superava il metro e ottanta almeno, se non di più, dalla faccia proprio quadrata come il corpo, con quella mascella n pò scesa e proprio dritta. Lei era bassa, gli arrivava se per Gask al petto, con questo questo tizio che era un poco più alto di lui, quando la abbracciò smebrò come se lei fosse una bambina con un adulto.

"Sembri star bene anche tu, spero che vi troverete bene qui..." gli disse allargando le braccia a indacare tutto.

"grazie..." avvicinandosi entrambi al centro più illuminato, mentre il primo si toglieva la bandana e il cappello.

Gask osservò i due. Sembravano tipi a cui era capitato qualcosa di brutto, uno con la faccia come devastata da una specie di acne bulbosa, lo stecco, che butterava tutto, unito alla magrezza assurda che aveva e l'altezza strana. Mentre quel grosso quadrato umano aveva il viso come una scottatura di qualche tipo gli avesse spellato e chiazzato tutto di verde e giallo, con visibili part di pelle chiara sollevata.
Kianta pareva contenta di vederli, li salutava abbracciandoli o toccandoli e Gask trovò la cosa strana perchè qualcosa come di paura a quella vista lo faceva se non arretrare, stare attento. Ma lei non pareva curarsene e fissò Jd che ricambiò lo sguardo e gli disse solo di aspettare.

"Possiamo cenare con te?" chiese lo stecco a Kianta agitato, si muoveva come una cavalletta in preda all'ansia, molleggiando gli arti come se volesse fare un balzo.

"Con piacere, ho già fatto preparare tutto, vorrei prima però sapere..."

"Ma brava, nenache ti degni di chiedere di me. Sei sempre così... bah" disse irato un osggetto che apparì da dietro la gradinata dove stavano i Capitani, allarmando Gask che si voltò con la mano sulle armi, ma i lsoggetto continuò "E' assurdo che dobbiamo fare noi il lavoro dei tuoi uomini. A cosa ti lieti, delle loro bravure, sli paghi a fare, se dobbiamo poi sbatterci noi? E quel tuo amato capo, che preferisce quei inetti a noi. Vergogna, vergnoso..."

Kianta sorrise "Le porgo le mie sentite scuse, illuminantissimo, straordinario, inimitabile Tenger. Me ne dispiace e mi prostro dinnanzi a voi, perchè possiate perdonate questa umile stupida, dall'aver scomodato le vostre graziose abilità per i miei capricci..." facendo una riverenza profonda all'uomo.
Gask rimase perplesso, perchè aveva capito che lei non si chinava mai davanti a nessuno ne si faceva mettere i piedi in testa se Milan non le chiedesse di farlo, ma sembrava davvero che li stimasse gli sorrideva sempre, cosa che feceva di rado e solo a Jd e Lubo. Gask rimase interdetto, con le mani sulle armisenza sapere che fare, vide che il nuovo si trattava di un uomo così basso e dagli arti strani, storti quasi come quei pony che scoprì che Kianta odiava, perchè le facevano pena perchè non potevano camminare e provavano dolore, da essere assurdo. Camminava, anzi proseguiva passo dopo passo come se facesse de saltellida un lato all'altro, seppur con testa alta, petto in fuori e comportamento regale.

"Vedi fare poco la spiritosa e fammi portare qualcosa da bere, è stato un delirio giungere fin qui per quella selva oscura che tenete come bosco! E alzati, smettila con questi piegamneti che neanche la mattina per riscaldamento, quelli piacciono a quel dandy del tuo amico... portatemi qualcosa da bere e una sedia! Possibile che qui siate tutti così preistorici da stare su cose di legno o dure?"

"Dovè Aegeon?" chiese lei pronunciandolo come Egheon, facendo voltare Gask. E jd rise.

"No, amico, non chiamava te. Si chiama scritto in un modo ma si pronuncia quasi come Egeo come te, ma non siete lo stesso... all'inizio lo avevamo scambiato per te. E invece..." rise, dopo aver alzato le spalle per dire

"Ok, ma questi chi sono?" domandò alla fine, facendo voltare tutti verso di se-

"Cè qualcosa che non va? Hai da dire qualcosa? Se devi fare un appunto su cosa ti passa per il cervello per quello che vedi..."

"Tenger, OOOHHH!" fece Kianta all'uomo minuto con un segno con la mano aperta di calmarsi "respira, prendi fiato, non ti riaffannare per una capra... Ci penso io!"

L'uomo si zittì e la guardò mentre lei parlava a tutti.

"Dunque, come avete visto abbiamo questi ospiti qui, che non sono solo ospiti ma anche nostri collaboratori. Sono collaboratori di vecchia data, che ora sono di nuovo con noi. Mi auguro che non vi siano problemi di alcun tipo, che li..."

"Cioè fammi capire, tu chiedi per favore di integrarci tra loro e non come un ordine?"

"Si, Tenger. Gli ordini non insegnano e aiutano in alcun modo. Io chiedo che, anche con le Lezioni, usino il cervello e la metne aperta per ovviare alle cavolate che instillano da piccoli. Per questo io chiedo, non ordino, di essere persone, non bestie, andare oltre le stronzate dell'altra società e vedere... voi. Semplicemente. Molti di loro che sia da piccoli, adolescenti, adulti, per l'idiozia degli altri,sanno cosa significa ma gli altri... sanno che qui esiste qualcosa che là fuori non cè e non si tollera però, tutto ciò che riguarda comportamenti lesivi e offensivi. Perchè sanno cosa significa se accade..." disse alzando la voce guardando tutti "Fatto questo, voglio vedere domani i risultati di questa mia speranza, ossia di vedere le persone capaci di pensare e cmprendere gli altri da sè, ora andiamo a cena. Vi ho fatto preparare qualcosa, di sicuro, di vostro gradimento..."

"Ti prego, dimmi non quella schifezza francese che no nsa di niente! Che orrore, per questo odio venire qui in questo paese... altrimenti torno in Germania che mangio bene! E non mi date quei formaggi francesi che sembrano buonissimi e poi ti fanno scoreggiare peggio di un elefante con le noccioline avariate!"

"NOn ti crucciare, ho già provveduto..." disse Kianta ridendo mentre intorno a loro altri rispondevano.

"Ma sono buoni. E poi così facciamo a gara coi cavalli... si vede che tu non c i stai vicino..."

"Per così poco! Vedesse la stanza con gl ialtri tre, con i letti a castello che sembra una fumeria d'oppio a momenti..."

"Così possiamo fare la base coi tanburi per le feste!"

Kianta si guardò intorno poco felice, non delle battute ma perchè confermavano che al solito, rispetto nulla. Una delle regole del buon vivere comune riguardava proprio quelle cose, uscendo o considerando gli altri prima di fare i botti di capodanno. Evidentemnete continuano a considerarla una cosa che fa ridere, pensò.

"Rivedete per favore le regole di buona condivisione ed educazione. Ragazzi, ricordate che molte volte, e anche per il tipo di intestini, può sfociare in fastidio, per gli altri. Voi mettereste mai il naso vicino al didietro di una capra, cane, mucca appena gli esce per ridere di cosa ha fatto? Mi metto al vostro livello di discorso e linguaggio, è divertente secondo voi, e salutare per molte cose, fare queste cagate, perchè questo sono, in camera con gli altri se siete in camerata o in ambienti tra altri? Lo vedreste Milan fare una cosa del genereper familiarizzare con gli altri? No. E perchè no? Perchè seppur naturale, è comunque qualcosa che può dare fastidio. E se parlate dei cavalli e i loro scoppi, allora sapete cosa significa quando gli parte e voi siete a terra, vicino. Rispetto, signori. E' un pò come per le donne e il loro Per fortuna di tutte e anche di quelle qui presenti tra voi, essendo la sezione femminile in questa parte del discorso, ci sono le nostre regole e vietano tassativamente di usare le docce senza protezione. Ora, molti di voi uomini che hanno relazioni sia qui che all'esterno, con donne in famiglia, sanno la questione ma voglio chiarirla per farvi comprendere come le buone regole e l bona educaizone permettono a tutti di vivere gli stessi spazi, lasciando comunque una certa libertà. Come sapete le donne hanno questa croce, questo incubo e per questo nei secoli e secoli si è cercato un modo per ovviare all oschifo di tessuti e stracci prima, e assorbenti vari dopo, da lavare o gettare. Oltre inquinando anche dovendolo nascondere. Nel millenovecentotrenta circa nacque la prima coppetta mestruale. Una rivoluzone, le donne finalmente anche grazie ai nuovi prodotti chirurgici potevano essere libere anche quei giorni... eh no! Perchè con l'arrivo delle industrie pesanti, e per pesanti intendo quelle grandi anche internazionali dove fanno di tutto per vendere e guadagnare a discapito di ogni cosa, vedete le famose bevande zuccherate che hanno distrutto posti e prosciugato d'acqua altri, hanno deciso che la coppetta fosse un ostacolo enorme ai loro introiti. Ed ecco che on hanno più avuto notizia, informazioni ne altro tutte le donne che potevano avere quella scelta. Se non lo sapete fino agli anni duemila nessuna conosceva questa cosetta che invece è davvero una manna dal cielo. Vennero infatti le prime picole imprese che tramite silicone o plastiche medicali, hanno iniziato a promuovere questi prodotti. Fu una persona, tempo fa, a decidere che era ora che gli dessero gisutizia e a volerla introdurre a tutte le donne qui e fuori. A fare in modo che in ogni scuola possibile e raggiungibile, vi fosse oltre l'educazione civica anche sessuale, anche la copetta. Non vi sto a dire le lamentele dei genitori e questa perosna che andò dai se a questi incontri ovunque fossero, mostrando dati statistiche e foto di gente vera che senza quegli insegnamenti importanti che a quanto pare loro, nonostante sapessero figliare, non erano in grado ne da piccola e da adolescenti..." parlò facendo una specie di torndo guardando tutti.

"Riuscì a convincere questi che invece meritavano solo mazzate a mai finire, che senza l'educazione civica alcuni loro pargoli erano ancora vessati e bullizzati, con prove alla mano mentre loro ebeti non sapevano nulla, e che senza educazione sessuale, grazie a questi genitori così perbenisti e religiosi del cavolo, l'aumento di malattie trasmissibili, gravidanze e altro erano in aumento... e non importava se loro erano sicuri di avere in casa una MAdre teresa di Calcutta o un padre Pio e poi non era vero. loro vedevano i figli come santi, ma gli si doveva togleir i lprosicutto dagli occhi. A quanto io e Milan vediamo dai resoconti mensili, così come i maschi sono animali inferociti, le donne non sono sante. Da un lato meno male, o torneremmo a quando cìra la pressione morale. Ma... informare, far vedere cosa accade, mostrare veramente le conseguenze delle azioni senza conoscenza precedente evitava molte cose. E siccome ai genitori e famiglie in general einteressa più cosa pensano gli altri e le apparenze, alla fine hanno ceduto. Anche perchè chiaramente come guide di vita non era proprio capaci di insegnare nulla! vedi regole di igiene! Io vorrei sapere come fa una donna che figlia a non capire e non aver voluto studiare il suo corpo e capire che un pò d'acqua da una doccia o il bidet ti frena il ciclo e ti capitano cose assurde, portando le figlie a crdere queste cose! E dovrebbero essere guide di vita! Ma pulizia zero..:" si lamentò adirata.

"E così mise in quelle lezioni anche l'utilizzo oltre la lista di opzioni, di possibilità per quei giorni, la coppetta. Ora, se cè una cosa che diceva quella persona è la seguente. . E ancora diceva chechi non conosce se stesso e il proprio corpo, al di fuori degli altri, non sa chi è. E discuteva con le donne che consideravano l'assorbente ed era meglio stare senza per lavarsi, affermando che era schifosa la coppetta, quando veramente è peggio quella cosa che comprano e devono cambiare sempre. Durano meno della coppetta, puzzano come fogne e se ti lavi, sopratutto in posto come la zona docce, devi stare senza ed ecco uno dei motivi per cui, ricollegandoci a questa cosa che vi fa divertire dei botti, è qualcosa che lede gli altri. Per quanto ti lavi, nella doccia restano sul piatto germi e batteri del sangue, anche se è obbligatorio qui le ciabatte personali in silicone che si lavano sempre, ci si mette comuqnue di sopra e poi restano sulla suola. Noi sterilizziamo ogni tot di orecon il vapore e i prodotti giusti, ma questo non vuol dire niente. E' poco igienico, devi stare là a cambiare tutto ogni tot ore quando con la coppetta fai dalle sei alle dodici... sporchi meno in giro, hai due scarichi dove gettare il liquido senza fare casino come prima, nessuno vede niente, paghi una volta sola questa cosina, non inquini con la plastica, non butti roba nei cestini,... e danneggi meno gli altri nei luoghi dei bagni, senza odori ne altro. E le donne hanno capito, non cè una che usa più assorbienti ne tamponi classici anche perchè non rischiosi, niente SST che hanno portato alcune donne a riachiare la vita o hanno perso arti... perchè è divertente affumicare gli altri, diciamo così, dando fastidio mettendola come una cosa divertente o in questo caso non usare la coppetta per menti bacate sporcando in giro... ma come per mucche, cani, qualsiasi animale è... gas o germi. E' così divertente? Tenger si lametnava che fosse fastidioso anche per se stessi, ok le battute ma... forse una Lezione per rinfrescare le regole non sarebbe male" facendo alzare gemiti di paura, fastidio, altro.

"Choose a good heart, not a good face" fece Babyhorn e Tenger acconsentì, dicendo la sua,

" Vai oltre l'apparenza per nutrirti di sostanza" disse agitando le braccine "Siete tutti un casino qui. Sarebbe questa la Comune che tanto vanta quella persona? Il posto unico al mondo dove tutti conoscono rispetto, amicizia, senso comune, unione e bla bla bla? Se questi qui sono ottime persone come te, allora sono anche miei amici" disse l'ometto indicando prima Kianta con l'indice e poi se stesso col pollice "ma sappi che se mi si giudica solo per cosa vedono, non mi starò zitto!"

"Stai tranquillo. Qui siamo persone, non bestie come là fuori..."

"Sono contento. E' per questo che io no nci vivo là..."

"possiamo andare a giocare nel tuo salottino? Ho portato un sacco di giochi..." disse il secco agitandosi, sentendo Kianta calmarlo dicendo forse, se faceva il bravo. Poi ci pensò e lei si voltò verso Babyhorn.

"Ma lui dove si trova? perchè non è con voi?"

"tranquilla" le disse l'omone "ha solo avuto dei piccoli problemi con dei lupi, gli hanno sgraffignato lo zaino. Dovevi vederlo mentre li inseguiva..." rise ma quando la vide sgranare gli occhi, si zittì.

"Fammi capire, ha avuto a che fare... con i lupi? Dove? Quali lupi?"

"NOn farti problemi, hai raccontato tanto degli animali che lui è rimasto indietro per barattare del cibo per i lsuo zaino..."

"Ma..."

"non farebbe male agli animali, sa che lo linceresti se non peggio..." le disse ma venne interrotto.

"Proprio così! Mi hanno fatto penare parecchio. Per fortuna hanno sbavato un pò fuori ma sta bene..." disse un uomo che apparve dagl ialberi in fondo, tenendo a distanza uno zaino da escursione carico di roba e pesante "si sono fregati un sacco del mio cibo migliore, temevo anche che mi addestassero il culo, l'ho temuto, ma per fortuna per voi erano pacifici... si sono però bituati troppo all'umano e agli oggetti, ho mtemuto di doverti chiedere di andar tu a prenderlo... Uno di loro mi guardava come se fossi un pollo..." ridendo

"Dubito che lo avrebbero fatto e saresti piaciuto. Loro vogliono sapore, tu sei... duro!" ghignò Kianta all'uomo, che arrivava vicino a loro, alto una testa buona più di lei, scuro di pelle, dal viso affusolato e naso sottile e capelli alla militare, una sorta di giacca di tessuto rigido come preformato con la zip, senza maniche e pantaloni molto larghi chiusi da degli stivali bassi, con guanti da motociclista "fai così tanti pesi che se ti azzannano gli rompi i denti, povere bestioline, non le spaventare..." vedendolo ridere dopo aver fatto una faccia stupita.

"Dovrebbero metterlo nella Georgia Guidestones, quella quasi stella di sopravvivenza che avete riportato qui. Siate coccolosi coi lupi, sono cucciolotti..." scherzò

"Let these be guidestones to an Age of Reason... Lascia che queste pietre guida conducano a un’Era della Ragione" disse Gask, indicando che ne era a conoscenza dalle Lezioni e da una copia presente in una sezione tra il verde.

"Esatto, a causa vostra qui di balla davvero coi lupi... va scritto! Comè che riportano? Che Lei voleva considerare?" chiese Aegeon parlando con Kianta alludendo a una persona che quei quattro avevano conosciuto, ma prima che lei potesse dire qualcosa Gask si intromise di nuovo.

"Uno. Mantenete l’umanità sotto i cinquecento milioni, in equilibrio perpetuo con la natura.. Due. Controllate e guidate la riproduzione in modo saggio, migliorando l’efficienza, garantendo salute e la diversità della specie.Tre. Unite l’umanità con una nuova lingua vivanon dimenticando le vecchie, mai,unendo però i popoli ocn una basica.Quattro. Dominate passione, fede, tradizione, e tutte le cose con ragione sobria e temperata.Cinque. Proteggete tutte le persone e le nazioni con leggi eque e corti giuste, imparziali.Sei. Lasciate il governo interno alle nazioni, internamente ma controllato da uno generale per tutti gi uomini del mondo, e le dispute internazionali da quella corte mondiale per un giudizio equo e giusto.Sette. Evitate leggi futili,poco importanti e funzionari inutili.Indicate ogni cavillo e ogni virgola che possa invalidarle o aggirarle Otto. Mantenete, bilanciati i diritti personali in equilibrio con doveri sociali, istruite e insegnate, sempre ad essere Umani. Nove. Apprezzate la verità, la bellezza, l’amore, cercando armonia con l’infinito senza prevaricarlo o sottometetrlo.Dieci. Non siate un cancro sulla Terra, lasciate spazio alla natura, siate in simbiosi con la natura. Che essa sia il vostro Dio... questa costruzione o posizionata in luogo geomagnetico e con linee che non capito indicata come il centro spritituale o cose simili. Alto quasi sei metri ha lastre equidistanti disposte verticalmente a forma di X, ai cui vertici si appoggia una lastra rettangolare di copertura, sorretta da un pilastro centrale. IN quello centrale come in altri ci sono delle cose strane, ad altezza uomo di quella centrale vi è collocato un foro in direzione della Stella Polare, mentre più in basso si apre una fessura allineata con i solstizi e gli equinozi solari. Sulla pietra sommitale uno spiraglio consente il passaggio di un raggio di luce, nel corso di tutto l’anno, a indicare il giorno dell’anno di non so cosa..."

"Esatto. Sei bravo...Ma non sono questi a rendere il monumento speciae. Oltre le dieci regole o consigli incise a scalpellino e riempite di oro credo in vaie lingue, vi sono uno strumento astronomico, ma non solo. La struttura serve da bussola, calendario e orologio. L'originale deve resistere agli eventi più catastrofici e diventare una guida per gli eventuali sopravvissuti della razza umana...avrebbero dovuto indicare la via per costruire un mondo nuovo, una civiltà che non finisse per autodistruggersi ma fosse a misura del vero Essere umano. E sepolto alle basi delle regole su come trattare animali e regole della sopravvivenza vere e proprie per qualunque cosa. Quella persona la volle qui perchè fosse consultata ogni volta che si pensasse che gli sforzi fatti per il Cambiamento avessero dellec repe, per riavere forza e fiducia ripetendo quei comandamenti come sicurezza di salvare il pianeta, l'umanità vera e un mondo nuovo. Non è l'unico, ogni statua che eisste qui ha delle effigi con elementi simili. Figure drappeggiate o con abiti particolari e con pose predefinite che riportano concetti ed elementi molto importanti. Il Cammino della consapevolezza, così fu ideato da Milan e quella persona, per leggere, riflettere, osservare le opere e seguire un percorso di apertura mentale e spirituale. Molti scambierebbero i giardini o le zone verdi divisi da questi monumetni come costruzione paesaggistica, ma basta osservare, leggere e proseguire per capire che è come un corso multisensoriale. Le piante e i loro odori, i rumori, e via dicendo. Una Comunità di stampo militare che è molto di più. Vi invidio per avere questo posto, visto che Milan se lo tiene caro..."

"Si adesso lo tiene caro, prima..." fece Kianta interrompendo l'ospite "Come mai ti interessa quel monumento?"

"L'abbiamo portata noi a vederlo, ricordi? Molti cimiteri e siti storici,anche abbandonati i ha visitati con noi tra un insegnamento el'altro. Voleva fare come i cinesi. Ricreare parti de mondo a casina loro, sia come parchi a tema con miniature delle città o luoghi famosi, sia come zone a grandezza naturale vivibili. Foto e studio sul campo su un'idea sua visto le suespecializzazioni in arte e beni culturali. Tanto che si sfotteva da sola affermando che si er spaccata la schiena finalmente per qualcosa che poteva sfruttare. Il muro di riscadamento mattuatino è cosa sua, come tutto il resto. Anzi mi sorprese come Milan accettasse di mettere tutte quelle cose, che per altri erano accozzagie di vecchiume e cose stupide da vecchi, ma come sempre non faceva mai cose a caso e studiava con architetti, ingegneri, psichiatri ogni cosa, cos come gli architettu paesaggisti. Capisco perchè Milan volesse fare i lgradasso mostrando tutto quanto, ma farlo vedere a cani e porci significava solo svilire il significato, mostrare solo la bellezza togliendo tutto il resto. E' come un museo senza guide o informazioni per capire cosa si staguardando, lasciando le persone a se stesse, da sole."

"Questo per dire?"

"Che osserviamo da un pò, e abbiamo notato come qui non ci sono attriti, musi lunghi, conflitti..." disse Tenger, fissandola negli occhi.

"ma... perchè, da quanto siete qui?"

"EH, sapessi! Avevi chiesto di analizzare e dimostrarti eventuali falle e buchi senza tecnologia. Eccoci... abbiamo visto gente amicissima, unita, bravi ma poco efficienti nelle ronde e controlli perchè impegnati a parlare e scherzare insieme..." fece l'uomo minuto bevendo.

Kianta fece una maschera di rabbia e fissò tutti i presenti cercandoli in viso uno a uno per poi dire "Per fortuna ho chiesto a quattro persone capaci di verificare le nostre difese senza tecnologia. Che devo fare adesso, visto che si sono presentati belli tranquilli , fino alla scalinata dove vi piace vedere roba zozza? Vi devo strappare a morsi le dita dei piedi a monito? Vi devo buttare in qualche buco lasicandovi lì dentro una settimana? Eh?" alzando la voce "Quanto devo incavolarmi perchè voi la smettiate di vedere questo posto una Comune di persone normali, e non militari come siete? Che cè, state tornando a prima dei cambiamenti, dove facevate cosa volevate basta che per gli incarichi andava bene? Che pareva l'anarchiae poi tutti amici con Milan. Vogliamo tornare a prima? Volete pasciarvi nel fancazzismo, sbattendovene dei vostri doveri, tanto per il Leader è una Comune dove tutti si vogliono bene, coniglietti e prati verdi?Voi siete militari, specialisti, da parte mia non esiste l'abbandonarsi senza stare in guardia comunque, facendo queste figure orrende con ospiti che si sono intrufolati tranquillamente sotto i vostri nasi!"

"Il vostro caro Milan non doveva fare qualcosa tipo civiltà greca, spartana, non ricordo...? per mia mezza fortuna non sono capitato membro del vostro gruppo, il fatto che ci odi un pò mi tranquillizza, anche se ammetto che qui l'atmosfera è davvero buona."

"Ehi, tu stai parlando male del nostro Leader, cosa ti fa pensare che sei ben accetto?" lo affrontò Alaric, scontroso.

"Alaric, non ci provare. Non metterti a fare lo stronzo con persone che rispetto a te sanno lavorare, hanno un motivo per dire certe e sono ospiti... mi auguro che tu non farai la spia a Milan per un parere personale. Ne faccio io stessa, ma sai che odio le spie. Dobbiamo litigare per forza io e te? Vuoi offendere gli ospiti?" disse lei all'amico

"loro non sono ospiti, Milan aveva un motivo per cui non li voleva qui..."

"Già e se non sbaglio io in una certa percentuale la condivido... eppure sono qui. Loro hanno avuto il permesso di Milan per effettuare questo controllo e avete fatto pena! E la colpa non la do solo a loro" indicando gli uomini "anche ai Capitani perchè ogni settimana io urlo che voglioche non si adagino sugli allori, le festicciole serali, compleanno, e quell'altro, risate e beveroni... dovete per forza farmi apparire come stronza nello spremervi per farvi ricordare che avete anche doveri e impegni per il vostro mestiere? Lo capite che siamo comunque un'organizzazione militare e non una Comune di hippie? Devo per forza fare casino e levarvi tutto? Volete deluderci così tanto da riportare una corte marziale totale come negli altri posti?"

Si voltà sempre verso le due gradinate a turno
"Se è questo che volete, fregarvene di quello che è giusto che dovete fare pretendendo di tutto, lasciandovi passare la gente sotto il naso ma lemnetandovi pure, dopo esser stati militari là fuori, che rompo le balle perchè pretendo che siate efficienti e vi meritiate tutto ciò che avete oltre lo stipendio, io me ne vado ad accogliere i miei ospiti e vi lascio nel vostro brodo!... ma se volete continuare con questa roba, benissimo. Io me ne vado, lascio tutto in malora, elimino tutte le attività e gli scopi che sono stati istituiti compresi bagni, barbieri, i contratti con Madame e la finiamo.Poi vi vedrò fumare come disperati le vostre sigarettine o le strisciette bianche per scacciare la rogna che vi era sparita! Non ho alcuna intenzione di esser epresa in giro da nessuno di voi, tutti, perchè volete mantenere cosa qui avete e fuori no, e ciondolare annoiati o svogliati, ritornando a prima. Se volete il pugno duro che vi tiene a posto a pedate nelle balle , potete tornare dai Special Air Service Sas, Navy Seal, Shayetet 13,Alpha Group, Gign, Col Moschin, Joint Task Force 2, Delta Force, Einsatz Commando Cobra, Special Services Group, Sayeret Matkal, Grupo operaciones especiales Maderal Oleaga, settecentosettesimo Commando dell’esercito sudcoreano, tigri bianche, Indian Black cats commandos... e questi solo alcuni. Se addestrarvi e allenarvi settimanalmente per il grosso e giornalmente, per mantenervi meglio de gisuto è troppo per voi, allora tornatevene da dove siete venuti senza ciò che umanamente vi offre la Comune di Milan. E vi avviso..." mentre stava per andarsene ma si voltò si scatto verso le gradinate "se scopro ancora che no nfate il vostro dovere, il più del giusto, non dimostrare di essere meglio che al top, anche visto che non usiamo le qualificazione a punteggi come gl ialtri e continuate a fare i fancazzisti prima che vi mandi a quel paese come gruppo generale, sbatto fuori senza chiedere a Milan quelli che si fanno fregare proprio davanti e vi butto per strada. Perchè se Milan ha permesso a ognuno di voi di far parte di varie elite riunite in una sola organizzazione con degli scopi, ideali di uguaglianza e nobiltà dei membri, per qualcosa di più grande di ciò che cè fuori... allora significa che voi siete come la feccia che sta rovinando l'umanità tutta e dovete sballare. E pii mando a fanculo, lo dico direttamente, tutti quanti che vi autoregolate da soli come prima. Voglio vedere poi voi e il Leader come fate. non siete bravi neanche in un'organizzazione decente, se no nquella base delle bestie che seguono il più forte.... se vi va bene così spedisco nello schifo là fuori chi ha solo il "me stesso" come valore e vi ritrovate con tutto smantellato e disdetto e a girarvi i pollici. Poi vi farete le cannette per scacciare la merd che vi rinasce dentro e riderò... perchè mi sono rotta gli zebedei a vedere imbecilli che si comportano da imbecilli nonostnate ciò che hanno, le opportunità e tutto, mentre lo schifò là fuori dilaga... quindi state in campana che vi osservo, perchè da domani le cose cambiano e loro, queste persone che il vostro caro Capitano Alaric ha offeso, saranno i nuovi istruttori e Guardiani. E riderò quando piangerete per esservi fregati di tante cose pretedentendo...Ragazzi, andiamo. Mi hanno già rovinato abbastanza la serata. Come si fa...hanno avuto rispetto, tante cose e l osapete... non veedre entare quattro soggetti visibili a chilometri di distanza..."

"grazie bimba, ora so che sono come un camion della coca cola ella pubblicità, la notte!" disse Tenger mettendosi in piedi e camminandole vicino

"non era un'offesa, ma se non vedon ovoi che siete... particolari, immagina con gente normale. O siete voi troppo per loro o non mi spiego!"

" Non siamo tutti uguali, avranno bisogno di lavorare molto..."

Kianta sbuffò, andandosene e fregandosene dei discorsi che si levavano alle sue spalle, anche chiamandola, lasciandoli nel loro brodo, mentre i quattro la seguivano per la cena tutti insieme.

"Ma quelli chi sono?" domandò Gask a Jd

"Vieni, devo controllare chi cè di ronda adesso in tutti i perimetri e capire come sono entrati, perchè domani accadrà il disastro...e ti parlerò di loro, perchè se è vero, saranno con noi da ora in poi. E poi domani ci sarà la festa e verranno i ballerini di varie discipline, tra cui l'Ats tribal fusion e
tribal style  e... chi viene, quelle wildcards Ats e quelle del ghotic? E il ballerino famoso Luy Romero del Campinho 2012, e ci saranno altri ospiti proprio per lui... Comunque ci sarà ancora più casino perchè verrà di nuovo anche quella in blu dell'altra volta ti ricordi?"

"Ah quella che danzava in quel modo facendo da testa ai gruppi... e cosa cè di terribile?"

"Che ci sono anche quei quattro e Milan non cè...ci sono persone che lei conosce di quelle discipline per questi artisti e... e ci ismao fatti fregare dai migliori che Milan odia... un casino!"













Un anno e nove mesi prima


"E' questo che combinate quando vi girate i pollici?" disse Lia col broncio

"Sempre così! Ci rilassiamo, noi..."

"Non fate un ciufolo qui, bugiardo! A parte girare come topi in quel campetto per le esercitazioni, non fate nulla, vi ho visto oggi!"

"Sei arrivata ieri e già sai?"

"Vi ho visto! Se non vi guardate i muscoli, no dite cavolate e bevete come spugne, non fate nulla di interessante. E a quanto ho visto, quello che ho detto ieri è servito a poco!"

"Sei sicura..." rispose lui con un tono che sembrava dire più .

Si erano avventurati al lato est delloChateau, dove cèrano le cucine verso est per affrontare la foresta di quel lato. Jd aveva detto che cèra un posto che non aveva ancora visitato. Erano alla fine del pomeriggio, dopo la visita a David.

"Non so cosa sia accaduto con David ma Milan è al settimo cielo e ti ha già confermato la stanza, e ci ha letteralmente obbligati ad essere tuoi istruttori per insegnarti tutto! Vuole che registriamo letteralmente ogni seduta e risultati, da mandare a David, non so perchè, ma così ha detto. E inoltre..." proseguì mentre camminavano in un sentierino di acciottolato a segni geometrici che aveva visto tempi migliori, per ebacce e terra che a volte che quasi coprivano i ciottoli "Ha ordinati, letteralmente, che tu non uscissi mai da qui..."

"bene..." disse lei ironicamente

"...intendisamoci, il motivo è lecito. Tu, di base sei... morta! Per cancellar molti collegamenti col tuo passato dovremmo innanzitutto togliere quella cicratrice dalla fronte! Quella linea di due centimentri pare che non si noti, ma è più bianca di te! Alaric ti chiama la mozzarella di bufala..."

"Che onore! E' bona la mozzarella di bufala! Fosse stato il caffè mi sarei offesa!"

"Sai che se la dici davanti a persone di etnia più oscura si possono offendere? Sopratutto se non sanno che tu odi il caffè, anche come odore e ti vogliono far nera..." ridendo di gusto alle battute, parlando in italiano "Comunque, quella e le altre vanno eliminate..."

"Anche quella alla gamba sinistra?"

"Se intendi il taglio poco sotto il ginocchio si... non si sa mai che qualcuno lo sappia e poi , come hai fatto anche a farti quei segni sulle ginocchia?"

"Non credo che quelle piccole le conoscano, quella sotto il ginocchio me la fece mio padre con una pedata all'indietro col tacco. NOn volevo uscire mai con loro anche da piccola, erano solo fonte di vergogna per me per cosa dicevano e facevano e ho sbottato, così lui incazzato ha colpito a caso con la scarpa all'indietro, che salivo dietro di lui , e mi ha colpito là. Avevo ancora quei pantaloni tipo da completo sai, quindi osttili invece dei jeans, e il tacco non so come mi fece quel taglio. Mentre le ginocchia per andare in bicicletta. Per me er aun modo per stare lontano da casa ma non è che le strade fossero così ben messe. Così capitava che cadessi sulle ginocchia. Ricordo ancora il fatto dei cerotti per le ginocchia, quando la dottoressa mi spiegò che erano come gli assorbenti, appena erano visibilmente pieni di sangue andavano cambiati. E io che odiavo già quello schifo dell'essere donne odiai più e più tutto quello. Com mia madre che urlava perchè mi riducevo come me non doleva, perchè le altre appaiono sempre magnificiche, diceva. E poi smisi di uscire con la bici perchè avevo iniziato a odiare l'aver a che fare con la gente, altri del vicinato della mia età o di poco più grandi e piccoli che volevano provarla, fare, dire, altre persone... poi vidi che passavano alcuni miei compagni da là quando uscivano e basta... non sono uscita più. Già non cèra nulla di interessante, poi mi diedi al pc. Le cicatrici quindi sono per la maggior parte fino a max tredici anni. Quelle alle mani per il tagliare la creta artificiale Degas per i lavori quando potevo. Non credevo però che andassero eliminate, voglio dire..."

"Almeno quella sulla fronte, ma il problema non è solo quello! E' che il tuo viso non è comune o passa inosservato. Ecco il problema. Tu non hai fattezze basiche o che si amalgamano a quelle delle altre. Sai meglio di me chelà fuori sia per abbigliamento, trucco e parrucco le donne a volte si somigliano molto, a meno che come te non usino un trucco non invasivo. Milan te lo ha detto che odia il troppo trucco? Sopratutto le donne che appena si lavano la faccia sembrano un'altra persona. Una volta se ne è uscito dicendo che gli sembrava di scegleire un Dottor Jekyll per trovarsi poi, se la tiene anche la notte permetendole di usare uno degli appartamemti, un inquetante Mister Hyde" provcandole uno scatto di risa "Ah, sai chi siano, meglio così! A volte con alcune bisogna spiegare ogni virgola, come dice sempre lui. Comunque tu non ti amalgami alle persone e non per quello che stai pensando,ma la faccia. Non parlavo di quello che ti diceva prima la gente , ma dal fatto che non hai un viso appunto che si mischia agli altri. Ci sono casi di perosne che vengono scambiate per altre perchè hanno molte caratteristiche comuni, anche per abiti e capelli. Ma non tu. Sei facilmente ricordabile..:"

"Capito"

"NOn so qui come ti troverai ma... se hai deciso così, di accontentare Milan, spero che tu non abbia rimorsi per ambientarti in un luogo militare..."

"Non è che prima stessi meglio... Non mi piaceva stare in famiglia. Per lavarmi dovevo fare i salti mortali. Ho inventaot la tecnica delle tre spugne per essere ben pulita sopratutto d'inverno, che da gelo, ma ci mettevo mezz'ora o più! Come sia fattibile secondo il tuo cervello che una persona con i miei problemi e malattia farmi lavare in quel modo, sopratutto per le idiozie in cui credevano!...hanno speso soldi in medicinali che mi hanno solo rovinata nel fisico, lì andava bene perchè speravano che come con le preghiere, bastava questo e tutto si risolveva in uno step. Vedere, ancora di più ascoltarmi, e capire che il problema er apiù grosso e cèra altro da fare no! Mi buttavano addosso pure acqua benedetta o santa che tenevano in casa e facevano ogni anno perchè mi aiutasse! Questo andava bene, vedere che una eprsona soffriva, mettere elettrodomestici che aiutavano, lavarsi in modo decente, esser epersone corrette no... quindi quali problemi ti fai?"

Si ritrovarono in una radura dove il gruppo dei veterani stava seduto su un cerchio di pietre e cemento, con al centro un braciere. Era scavato di unpò, il fuoco quindi era stato acceso in questa buca contro il venticello, consopra delle griglie con vari pentolami a cuocere.

"Ma..."

"Ti piace? Questo posto viene usato di solito d'estate o come ora i primi d'autunno. Ma essendo più vicino alla foresta e poi al laghetto delle lucciole, peferiamo che non facciano casini fin qui dentro se non per motivi di religione o festa."

Lubo, Alaric e gli altri stavano là a riscaldarsi e discutere. Quando il secondo la vide e sbuffò, lamentandosi dell sua presenza, Lia ghingò e si atteggiò da regina salutando tutti tranne lui.

"Che caruccio che sei, ti preoccupi molto degli ospiti che sono spaesati e non a loro agio, in una strana Comune che pretedende di essere militare..."

"Tu, non a tuo agio? Ma se ieri ti sei coalizzata con tutti i dinosauri che stavano con noi come specialisti ed esperti solo per le pianificazioni, pretendendo che si riportino le cose alla maniera corretta!"

"Avevo fame, ho visto che questi tizi avevano roba fresca di giornata, vi ho aggiunto lo schifo che ho notato che non è da militari...Ho fatto una scelta. ho pensato che fossero i primi, proprio loro, a un ritorno a una forma rigida e seria militare, visto che i giovani che facevano stronzate..."

"Hai barattato le cose che ci andavano bene per del cibo..."

Lia fissò Alaric, mentre Jd le diceva di sedersi su tronchi che erano stati scavati a panca con schiea a L. lei si sistemò, squadrò di nuovo Alaric e rispose.

"Io non ho barattato nulla, almeno non quello che dici. Io ho chiesto in primis se volevano scambiare i loro prodotti freschi per una cena decente come ospiti, che magari non mangiavano da secoli altro che carne abbrustolita. Inoltre trovo assurda l'idea della Comune a meno che non sia gestita in un cert o modo ed ecco perchè ho approfittato di loro per girarmeli come volevo. Dovreste ringraziarmi....Visto lo schifo in busta che mangiate alcuni di voi..."

"Siamo militari, siamo abituati" disse Jd, posando lo zaino che aveva portato per utto il tragitto, uscendo roba

"Ma questa non è una comune? Voglio dire, di solito di queste congreghe, per ora le chiamo così, ci sono settori di lavoro in cui la gente può entrare e fa il suo dovere, dividendo tutto il ricavato, compreso il risultato del cucinare. Di solito non si mangia ognuno in casetta sua, ma in tavolate lunghe dopo che la gente ha sgobbato per preparare per tutti. Perchè voi non lo fate? Avete quelle cucine in acciaio intonse che solo quella... usa per cucinare a Milan. Chissà perchè poi..."

"Non so molto di lei, so solo che è una di quelle fedeli segretarie che non esistono da tempo, e di cui puoi fidarti ad occhi chiusi. E cucina per lui da quando nessuno voleva cucinare per centinaia di persone e chi si cimentava era... lascia stare. Trovare uno bravo che cucini tra militari pensi sia facile? E così si è deciso per le razioni, che non sono male..." vedendno però guardato male.

"Ma scusate, lui ha cercato la gente migliore là fuori prendendovi e portandovi qui, che ci vuole a trovare un cuoco bravo?"

"Vuoi sapere la verità?" fece Alaric di colpo "e te la dico io. Ci sono due punti per cui lui non ha voluto più una cucina funzionante e noi dobbiamo mangiare quella roba o qualche cosa dal barbeque dei ragazzi, quando lo fanno. Primo. A tutti quell ia cui ha chiesto, cuochi più o meno decenti, si è sentito dire che no, lavorare in un'organizzazione con le nostre regole significava non vedere più nessuno, non sentirsi libero e stare in soggezione per qualunque cosa, perchè alcuni hanno detto proprio che è solo un rischio lavorare per dei militari per giunta segreti, di cui no nsi sapeva nulla. Secondo. Doveva esserci una buona ragione per cui mettere uno chef o cuoco capo e poi tanti al suo servizio, senza temere qualche avvelenamento o che fossero di chissà che gruppo in incognito. QUindi quale era la scelta migliore? Mangiare roba già confezionata che si vede se è manomessa..."

"Tranne lui" fece lei, amaramente

"Devi anche capirlo, non molti da questi cento anni ad ora hanno più molti valori come un tempo. Vuole gente di cui fidarsi ma non è ormai facile. Tutti felici di andare dove il denaro li porta..."

"mh..." fece lei ascoltando Jd "allora ne troverò uno e poi tutti i nanetti tipo biancaneve come i fedeli assistenti al seguito, per le pulizie... Milan ha detto che per la Raccolta è d'accordo, quindi..."

"Cosè che vuoi fare? Dove lo trovi un cuoco bravo e fidato di questi tempi? Cosa sai che combina?"

"Vuoi davvero dirmi che dei militari hanno paura di un mischia di ingredienti di uno, senza pensare di osservarlo tramite spie travestite da sguatteri e telecamere? Che tristezza e voi sareste dei professionisti..."

"Siaom militari, non spie al ristorante, che credi..."

"Ragazzi, io ieri sono andata dal Vecchio come lo chiamate, gli ho chiesto i frutti dei suoi animali e orticelloper qualcosa di decente, visto che erano freschi che neanche al supermercato e gli ho detto chiamaramente ... lui invece mi ha detto parlaimo ora di questa cosa e dopo ti rispondo per l'invito. Così mi sono seduta e gli ho esposto cosa pensavo di questo campo rom che nenache le baraccopoli dei poveri disgraziati in fuga... avete roba strausata e non riparata, messa male, che ha visto giorni migliori nella guerra quindici-diciotto. Quando ha sentito me che come lui e altri volevo sfruttare l'Accordo con Milan per sistemare un pò 'sto bordello, hanno deciso di accettare"

"Tu sei malata. Eravamo tanto contenti che non stavamo più in un rigido protocollo militare dove eri un oggetto, un burattino..."

"pensi davvero che sia solo questo? Credi che Milan voglia accantonare la sua idea di Comune a stampo militare, solo perchè io vedo gente rammollita che si bea al sole? Quello non cambierà, ma tutticollaboratori anziani che avete qui sono dalla mia parte per rivedere questo molto più organizzato, con la testa sulle spalle, e cè di più! QUi voi non siete per un ideale, un sogno, una desiderio, uno scopo che si unicsa davvero al Cambiamento. Siete persi quanto me e non ve ne accorgete, strisciate come me ogni giorno aspettando la pagae quei pochi passatempi che vi date. non vi fate un pò pena da soli? Inveec in quei vecchi, vecchi per modo di dire, avere più di trent'anni non vuol dire essere vecchi. Cè quel tizio con la barbetta di cinquatacinque che è più visto e acuto di me... comunque tutti loro hanno più lucee forza, volontà e desiderio negli occhi di tutti voi che avete usato l'accettazione di ogni cosa pur di andare avanti. Andiamo ditemi uno, solo una cosa o un desiderio che volete realizzare seguendo l'ambizione di Milan. Fatemi vedere che anche i vostro occhi brillano nonostnate tutto!"

"Tu sei fuori, te lo ridico.. Ma poi chi sei, chi ti vuole, cosa ci fai qui?" sbottò Alaric dando una pedata alla terra che un pò volò sul fuoco facendolo crepitare

"Io sono... niente. Io sono nulla. Eppure a quanto pare per Milan e David io sono un'ottimo elemento per quei test. E dico, e ripeto, se NON fosse stato per quei test io stessa sarei stata nulla anche per voi. Per qui. Ecco la verità! Eppure qualcosa mi ha detto rigirati le cose atuo vantaggio...Dicono cheposso fare qualcosa invece di andarmene subito e basta. Hanno messo di mezzo di nuovo come nella Sala con voi quel tizio che è morto, come se fosse colpa mia e gli debba qualcosa. Al solito senso di colpa a go-go. Ma non è stato quello a farmi decidere di restare..."

"E allora cosa. Ti ha promesso gioielli? A proposito cosa porti addosso? Un altro diamante che vale pi di tutti questo? Perchè ti da diamanti?

"ma ti calmi?" urlò lei vedendo ALaric come stafatto, fuori di testa "E' solo un gioiello con una labradorite bianca! Non vale nulla secondo quelli come te, che amano i brillocchi!... le aveva Milan tra le sue cose, quelle che no valevano niente perchè giustamente ti danno tremila cose come pagamento ma tu vedi dei magnifici moostone e dopo che te li hanno valutati, li butti in uan cassetta di sicurezza perchè non meritano... Lo strozzerei!"

"Non credo di aver capito..."

"Jd, ma tu non lo sai?"

"Si, so alcune cose, ma ovviamente non tutto.Quindi quello era in una cassetta di sicurezza?" guardando quel grosso ciondolo che sembrava antico con una pietra tonda quando l'unghia del suo pollice che mandva bagliori azzurri su fondo color latte.

"Si, quelli che valgono poco a suo dire, o li fa smontare per ricavare come in questo caso cose più piccole come doni, oppure li tiene conservati per chissà cosa... un vero peccato, a quanto pare questo era il centrale di una collana pettorale stile egizio per farti capire, e or è solo questo. Siccome ho dovuto lasciare tutto, tutto nella borsa, non avevo più nulla. Avevo pensato di togliermi i giorielli così nel caso se qualche idiota finalmetne mi aiutava, non potesse derubarli, nascondendoli in un punto che poi la polizia avrebbe trovato..."

"E dentro la borsa vi erano i documenti e tutto ciò che avevi indosso..."

"Io non esco mai, quando lo faccio e solo per andare dai dottori, usando la borsa. Se qualcuno mi conoscesse davvero saprebbe che io NON sono una persona che gira con le borse ma, se capitava che per impegni loro mi dovevano lasciare a casa velocemente dopo, sapendo che mancavano massimo un ora, vermanete sempre e solo un'ora, io riuscivo appena se ne andavano e mi facevo due passi per gli unici negozi vicinissimo girato l'angolo. Supermercato, un cinese e un negozio di casalinghi. POco più in là una gioielleria. Io la borsa la tenevo sempre e solo per quei momenti veramnete sporadici. E ci mettevo dentro quelle quatto cose che potevo prendere a 1 uero, se mettevo da aprte dai soldi dei nonni, perchè al solito non mi davano mai nulla e se chiedevo soldi, anche alla mia età, dovevo specificare per cosa e sempre più spesso mio padre mi accompagnava dove dovevo andare, scendeva e stava dietro di me finchè non finivo di comprare. Siccome non mi conoscevano mai, a aprte gli antidolorifici e una bottiglietta d'acqua, l'igienizzante e un cappello, non cèra dentro nulla. Sai, era brutto tenerla proprio vuota a far venire loro dei dubbi. Ma ieri ho deciso di togleirmi il mio orologio scheletrato, i miei braccialetti, i miei anelli e orecchini e cosa tengo sempre nelle tasche, per metterli al sicuro. Alla fine mica, con la tuta del vosttro amico, potevo uscire con la borsa a tracolla. Mi avreste sgamato..."

"Ehi, avevi detto che era successo tutto di fretta, che avevi agito d'impulso..." fece Alaric sorpreso

"Vero, me ne sono accorta appena dovevo mettere il casco. Ho guardato la borsa e ho capito che dovevo fare due scelte, continuare cosa l'istinto mi aveva fatto fare e finire la cosa, oppure tornare al prima e alla disperazione, tenendomi gli oggetti a cui tenevo che indossavo sempre e trnando in quel posto che chiamavano casa. Alla fine mi sono messa il casco..." disse lei gardando il fuoco e Jd disse.

"Milan ieri disse che non hai fatto altro che seguire cosa sei, che il tuo vero io è venuto fuori facendo stramazzare a terra quell'idiota imbracciando la sua arma per sterminare quella gente. E poi dopo aver incontrato noi è stata tutta in salita. Seppur non avevi motivi, tu danzavi con la morte per raggiungerla, ma poi te ne sei allotnanata alimentata da qualcosa, quella cosa che ti ha detto no, rialzati e agisci. Quel qualcosa che non ti ha permesso di farla finita tante volte..."

"Non ho mai fatto le cose come gli altri, provando e provando, per il semplice fatto che so bene per la mia sfiga che qualcosa sarebbe successo, che avrebbero capito fermandomi in qualche modo...non per la mia disperazione e il mio vuoto cosmico per cosa non erano riusciti a fare come guide di vita, ma perchè io fossi malata e quel gesto era come per tanta gente che per un momento no, fanno quella cosa. prima volevo andarmene senza soffrire, con davvero qualcuno che mi volesse bene al fianc, o che mi salutavae si assicurava che io morissi veramente. Che mi accompagnava sulla Soglia, sapendo che era questo che volevo. Dopo quei due ho deciso che no, ero sola e sola restavo, ne a nessuno importava della mia felicità prchè ne prima e ne dopo, cè mai stato qualcuno che facesse qualcosa perchè sapeva che sarei stata felice con quel gesto, quella cosa... volevano sempre tutti che iocontinuassi, sempre buonisti del cavolo, eppure in questi due giorni ho visto solo che con tutto ciò che Milan ha fatto e mi ha dato a disposizione "toccandosi il ciondolo e pensando allas tanza, al cavallo, alle cose bellissime che cèrano in quel posto "non provassi nulla di... felice credo! Stupita, stupefatta da cosa non vedevo di bello da tanto tempo e lo avevo invece d'innanzi, ma anche avendoli in mano come quegli orologi, o quel cavallo, o quelle stanze come piacevano a me di legni itnagliati, rilievi sui soffitti e mobili di quel tipo, solo per due esempi... in verità dopo quel quacosa che provavo per veedre tanta bellezza... non restava nulla. Ancora e ancora non riuscivano e non riescono a farmi desiderare di restare. Se cè davvero quel qualcosa che dici tu che mi fa continuare ad andare avanti, è olo un briciolo di autoconservazione per non soffrire. Come i tentativi. NOn mi fanno bruciare di vita. E inizio a credere che io sia corrotta così tanto che l'unica soluzione è andarmene. Perchè se non so che fortuna mi ha portato qui, allo stesso modo com sa mi piace proprio in mio pugno, sono l punto di prima. E.. allora cè poco da fare. Ho desiderato tanto farla finita ma in modo che sembrasse un incidente o qualcosa fatto dal di fuori. Per allontanrmi dalla paura di esere fermata, scoperta... La paura di qualunue cosa potesse rovinare tutto e io costretta a stare in mano ai medici. A giudizi senza neanche conoscermi e capire. Ancora adesso, dopo le promesse fatte prima a Milan e David non sono sicura, ma secondo il vostro Leader io posso aiutare prima di andarmene come voglio, in molte cose. Anche far soffrire come mai in vita loro la feccia che serpeggia in questo mondo. Mi ha detto che quei macchinari possono dar corpo, come quella prova inaspettata, ai miei incubi e che lui può renderli reali contro lo schifo. E inoltre..."

"Cosa ti ha detto" domandò Jd, osservando la carne che ancora friggeva quasi nella padella sul fuoco, mentre tutti la stavano solo ad ascoltare

"Mi ha detto che seppur non voglio pensarci, ho un debito per il vostro amico. Che la sua fine era stata un colpo improvviso abitudinario di proteggere e fare il suo lavoro, che il suo tremare mentre mi guardava ma on riusciva a sparare, ha fatto si che io arrivassi fin qui per fare la differenza. Quella che lui non poteva fare. Che seppur non posso essere una militare perchè ci vorrebbero anni perchè sia pronta come voi, posso rendere qualcosa e non vano il mio continuare per lui, quello che è mnorto per un atto di eroimo, e per chi ha subito devastando chi la lo schifo. Vendicandomi su questi tizi. Quei macchinari di David, le stoddarde, la Draper potevano farmi raggiungere l'obiettivo che gli Dei non hanno fatto..."

"che gli dei non hanno fatto?" ripetè Jd riflettendo.

"Milan nella discussione di oggi ha detto che io avevo chiesto a ogni Dio conosciuto, così nel caso uno giusto e vero lo beccavo, di fare lo scambio, di dare il mio corpo e la mia vita a qualcuno che meritasse di ritornare o che la potesse vivere come non aveva vissuto la sua, prima. Che non fosse sprecata ma anzi valorizzata perchè non era per me. Semplicemente. Ma se nessun Dio ha fatto nulla, allora perchè non sfruttare le macchine di David per questo? Una vita per una vita. E' questo che pensavo metnre lui parlava. IN verità lui diceva altro, ma allafine mi sono accorta che l'idea la potevo rigirare come volevo io. E quindi, perchè non fare una sorta di partenogenesi come quegli squali negli acquari che figliavano senza compagni? Ma in un modo tutto... umano!"

"Non capisco che vuoi dire. Tu stessa hai detto che non sei tipo ne intendi fare figli, giusto?"

"Non nella versione classica sessuata. Ma ricordi cosa ti dissi mentre aspettavamo i tuoi amici in quella stanza? Che per me i figli non sono quelli che generi tu dai gameti, ma quelli a cui dai un pezzo di te, il tuo vero te, perchè continui in loro. Figliando nel modo classico si usa i metodo sessuale, ma così non sei TU, ma una continuaizone genetica di gente che nessuno ricorda o conosce, a meno che tu non abbia un albero genealogico e fonti per ricordarli. Tu sei qui" toccando la testa "ma quando fai figli questo si perde perchè come epr il mio caso, non tuti i figli vengono com te e come fossero Mini Me in tutti gli aspetti. Gente come me potrebbe ritrovarsi figli di merda mentre gente di merda gfa figli che si lasciano educare nei modi sbagliati. E' un terno al lotto... Un figlio deve essere cresciuto in un certo modo o viene una merda umana. Sei diverso, un'anima diversa. Esattamente come i cloni. Condividi la genetica ma non ciò che sei veramente. Ma con gl istudi di David..:"

"Camla, ti sto seguendo sempre meno. Ci sono con il fatto dei figli facendo sesso, che però i figli poi non sono identici a te come testa perchè come sepsso accade sei diverso in molte cose dai membri della tua famiglia, e questo crea conflitti. E ok... il fatto della partenogenesi so cosè e come avviene, ma non capisco cosa collega il lavoro di David..."

"Tu sai dei test di David per ridare la mente alle persone che l'hanno perduta, no? Ai vostri ex commilitorni in giro per il mondo e i loro problemi..." disse a Jd seria, mentre gl ialtri ascoltavano solo

"Certo. I danni neurologici molte volte non sono perdita di materiale cerebrale , ma comunque non vi sono più..."

"le sinapsi o collegamenti, quei filamenti che sono anche il ponte per collegare le aree del cervell oe richiamare ricordi, memorie, infomrazioni.. detta in maniera spicciola. Se David usa questa tecnologia per resettare i cervelli e ripristinare una versiona di poche decine di megabyte, che è il peso in dati di un cervello umano, perchè non usarla per scambiare una vita con una vita?"

"EH?"

"Vuoi girare a tuo favore il volertene andare, non sprecare cosa ha fatto il nostro amico per te, sacrificando te per una vita nuova. Uno scambio senza perdite materiali..." disse Lubo come se avesse capito.

"SI!" urlò lei indicandolo con l'indice "Io voglio andarmene. ma non significa ho pensato oggi, vedendo il lavoro di David, farlo fisicamente perchè significa dar retta agli imbecilli che pensano che basta che respiri, non importa in che condizioni mentali e fisiche sei, per loro la vita è sacra anche se sei un vegetale, un demente che non capisce nulla o altro. Puoi essere in una gabbia medica per qualunque patologia e non poter parlare o se puoi, non faranno nulla per te. Basta che respiri. Se io me ne vado come voglio, questo corpo non respirerà più, ma se sfrutto David tramite l'Accordo come ho fatto ieri e confermato oggi, ho pensato mentre guardavo il suo lavoro, che posso dare una nuova vita a qualcuno che verrà dopo di me, senza smettere di far respirare questo corpo, dando letteralmente possibilità a un'altra persona che nascerà dopo di fatto, facendo quello che nessun Dio ha fatto perchè non esistono! Una nuova vita, una mente da zero, senza dar retta ai buonisti. E' chiaro. lampante. Così semplice e sarei anche nel giuso!"

"Mi fa paura come quel matto coi ricci del film frankenstein junior... cosa devo sentire" sbottò Alaric quasi schifato.

"Ma come, non sei contento? Io me ne andrò. Ma farò una cosa buona...."

"E perchè restare per aiutare Milan nei test senza fare tutto 'sto casino è troppo? O sei troppo sopra tutti per non..."

"Alaric" lo apostro Jd er poi parlare a Lia "E' davvero questo quello che vuoi?"

Lia rimase a rifletter un pò, mentre i ragazzi spadellavano il cibo,che stavano cucinando, mettendo poi le caraffe di caffè turco sopra la grata

"Si..." disse alla fine assorta "andarmene semplicemente perchè questi ricordi così dolorosi non mi lasciano pace, non ho stimoli dal crearmi scopi o motivi per vivere, e questo per me è male. Chiunque nella propria vita si crea, cerca, raggiunge o li vede da lontano scopi, motivazioni, i perchè loro continuano e perseverano. Se fosse stato tempo fa, prima, se quel giorno di ieri fosse accaduto prima, allora sarebbe stato diverso. Non provo più nulla e ne sento nulla di positivo in nessuna maniera, neanche ora che Milan per accontentarmi e farmi rispettare l'accordo, perchè l'ho capito che è per questo, mi ha dato e promesso ciò che mi paice e vorrei. Sono contenta di questi orologi "guardando l'orologio scheletrato argentato al polso "e questi oggetti in labradorite bianca spacciata per moonstone. Ma in realtà è labradorite bianca e punto. Io che ho studiato pietre e minerali, li ho raccolti come potevo ma ne volevo di pregio, so riconoscerli. CHi li vende o li tratta o è ignorante come ho scoperto, oppure lo sa e vende a prezzo maggiorato la labradorite con riflessi blu come pietra di luna, senza preoccuparsi dell'ignoranza della gente. perchè per far eun esmepio, io quando ho visto quest apietra come la ladradrite normale in quei gioielli, l'ho riconosciuta subito. Ce ne vuole scambiare l'adularia detta anche pietra di luna per la labradorite, ma la gente è scema. Ecco cosa porta l'ignoranza. E vorrei che l'ignoranza non esistesse più, che la conoscenza, lo studio non sia cosa è diventato per le nuove generazioni....Sol oche Milan mi ha dato questo e altri gioielli con le mie pietre preferite come fluorite, labradorite grigia, fire e bianca, occhio di tigre blu e altre anche perchè qualcuno non si sta zitto!" guardando male Jd.

"guarda che non è colpa mia, voelva un riassunto veloce sia prima che uscissi, che quando stavi camminando per andartene e siccome è lui, non ci ho pensato! Capisco che anche per il diamante..."

"Tu lo capisci che lui adesso, per la sua fissa della magia e simili, vuole farmi provare le pietre e altre cose, per capire se davvero ci riesco? Anche il passaggio di energia e la guarigione... stai un pò zitto! Io ti avevo raccontato quelle cose perchè già mi vedevo poco dopo andata, muerta, adios ect ect. E invece adesso mi trovo a sentire Milan che è appassionato di cose magiche e spritiuali, che vuole cambiare il mondo per renderlo non solo eguale ma equo. Che sono due cose diverse..."

"A me sembra la stessa cosa..." disse Alaric mettendosi in mano un piatto con la cena

"uguaglianza significa dare alle persone le stesse cose, ma questo non tratta le differenze e condizioni di quelle eprsone, mentre applicare l'equità permette a tutti di ricevere la stessa cosa pareggiando ma valutando le diffrerenze e appianandole. quello che io ancora non capisco è ocme lui voglia fare un'unione dei paesi in unico solo, tenenrli ossia con gestione locale ma con un nucleo centrale del Consiglio, cancellando tutte le leggi di prima mettendone nuove perchè tutti abbiano stessi diritti, doveri, possibilità...non calcolando tutte le variabili e la natural umana..."

"Che vuoi dire..."

"Che cè molto dietro una costruzione di una società che forse non avete idea veramente e ne avevamo parlat alla Sala, ma forse se domandi, ho la vaga imprssone che non hai capito che è molto diverso da ciò a cui siete abituati..."

"Parliamone un altro giorno, ti prego. Non vogli osapere Milan cosa vorrà fare..."

"E perchè" domando a Jd che faceva questi discorsi "non ti riguarda come sarà il mondo che vuoi cambiare?"

"Lo hai detto tu ieri nella Sala. le persone come chi mi ha spinto ad esser eun militare e molte altre, come cambieranno, dentro? Cambiare i cuori non è possibile, facile se si vuole fare come una legge. Perchè la gente deve capire, non seguire perchè si dice che non si fa. E' chiave portare il cuore della gente a vedere e capire invece che pressarli perchè seguano. Così come è corretto che loro capiscano sulla loro pelle e su quelle di chi amano cosa significa fare quello che credano giusto e invece è sbagliato..."

"Si, detto ieri. Sono sicura che sia corretto così. Non diveranno delle vittime come temevi. E' dalle esperienza di prima pelle che si comprendono le cose. Quante volte si è sentito quella persona o quell'altr dire che capivano davvero come si sentivano gli altri per cose che capitavano a loro o su chi erano della famiglia, e iniziavano a creare associazioni di aiuto e simili, SOLO perchè avevano provato su di se il significato. mentre prima e a volte dopo, ricadono comunque sugli errori senza crescere davvero, facevano tre voltre quello che capitava a loro. In questo caso è tremendo, orribile, mentre per gli altri è giusto così..."

"parliamone con Milan domani alla Sala, ok? non mi va di discuterne adesso. Invece vorrei sapere da tese cè qualcosa che rimpiangi di quel che hai lasciato alle spalle.."

Lia guardò Jd, riflettendo.

"Sinceramente solo i rimpianti di cosa mi sarebbe piaicuto mangiare, visitare, vivere e non ho potuto. lasciare in quella casa le poche cose a cui tenevo come gli orologi, pietre e minerali, la mia piccola collezione di action figure e la sezione underwater... come per me, io come essere vivente, non capirebbero il significato che avevano per me. Ma che devo fare. O restavo là a sciogliermi piano piano fino alla pazzia oppure seguivo l'istinto. Il posto dove vivevo era arretrato e bigotto molte volte da far paura. Quella gente mi ha giudicata in un modo vergognoso senza consocermi, e mi ha fatto male sapere che una perosna che conosco, brava come i suoi genitori, fosse diventato amico della feccia che andava al liceo con me. QUando mio padre voleva parlare online con il padre per un saluto per le feste ricordo che per caso vidi sul suo social le foto del figlio con quella marmaglia e rimasi male per come erano abbracciati, felici, si divertivano... e sono sicura che è stato influenzato dalle merde con le loro facce di bronzo. Quella feccia era ben vista più di me, eppure non ero niente di ciò che valutavano. Sono diventata così come sono ora dopo e di sicuro passerei per feccia io ma quanto vorrei vederli soffrire e presi dalla disperazione!"

"La cosa buona è che li hai allontanati, capisco che faa male vederli che vivono rispetto a te ma... come loro, come tutti gli altri, il uto pensiero di far comprendere le cose nel modo in cui lo hai esposto... è sicuro? Non avrà ripercussioni sulla metne delle persone?"

"Lubo, guardami e dmmi se era giusto, corretto che io subissi tutto quanto oslo perchè non ero inquadrata nello stereotipo che volevano. Non sarei qui se la mia vita fosse stata diversa. Ho cambiato tante volte, ho cercato di suerare ogni ostacolo e fatto cosa volevano e... perchè io mi sono dovuta rompere così e quella feccia come altra feccia può fare, deve continuare senza subire su di se e chi gli sta intorno lo stesso schifo? E' ora che le cose siamo spalmate su tutti. QUindi no, per me è giusto così, finalmente. O tutti o nessuno. Inoltre si, sono rimasta sola ma alla fine l'ho deciso io. Rò mi aveva fatto tanto male che non lo ha mai capito, ha sempre preteso e ho ceduto due volte anche perchè non ce la facevo più a sentire la gente che e lui che non ero... come le altre. NOn dico che non dovevo affrontare quelle volte, ma ora so che rompere un braccio o due o direttamente strappargli una palla è il modo migliore per vendicare certe cose, o nel caso di cosa abbiamo discusso ieri, di far provare a loro e a chi amano lo stesso che applicano sugli altri. Tanto sono gli altri... questa diea della famiglia che pensa a se stessa, dell'individualismo, del beneficio solo per il mio gregge minchione di sangue deve finite! Forse è vero che la violenza non si ferma con la violenza ma è anche vero che le guerre, tutte, anche quelle recenti, sono state fermate con un bel colpo di spugna facendogli il culo a tarallo a baffetto tedesco, ai re stronzi e tutto il resto. Certo, in alcuni casi è andato a schifo, ma quella è colpa della amsmada di capre e caproni che non sanno cosa significa regolarsi. Ma non sarà così. Subiranno e proveranno, riceveranno aiuto ma verranno portati faccia a faccia con chi ha ricevuto lo stesso male e si insegnerà cosa significa fare sugli altri tanto non è su se stessi. E' ora che i privilegi vengano meno e vi sia l'umana empatia e vicinanza. E i cuori si possono cambiare, se sono troppo aridi si usa il lubrificante..."

"..."

"Sono felice di sser rimasta sola, alla fine comunque...Quello che Zay e Ric non hanno capito, mai, neanche un attimo, è che loro si sono fatti la loro vita, si sono costruiti cose, hanno avanzato nella loro vita. io sono rimasta idem, tale equale a come ero quando parlavo con loro. Ne un passo avanti, ma tre indietro. Per causa mia? No, perchè non mi permettevano nulla. Fu anzii strano che accettassero di mandarmi in Irlanda, fu un evento strano. Ma poi, dopo che io mandai a quel paese tutti e tutte nulla per me cambiò. Ci ho provato. Solo io e chi, se esiste, mi ha guardato sanno quanto ho cercato di lavorare per andarmene, finalmente. Ma nulla. La musica mi ha tolto salute e tutto. Tutti i corsi e specializzazioni fatte non valgono più perchè ormai con lo smartphone il pc è superato. Mi ha detto proprio così una impiegata dell'ufficio di collocamento che, dopo averle detto della mia malattia e che non potevo usare lo smartphone, così come non posso usare bene le posate per i dolori e lo hai visto appena finisce l'effetto, mi ha guardata seria alla fine del colloquio e mi ha chiesto il numero di telefono e voleva altri documetni. Mandameli su quella app di scambio dati veloce. E io le dissi, ma guardi che le ho detto che non posso usare quel cell, non ho quella app. Mi guardò, rise e mi chiese come se la prendessi in giro se davvero non avessi la app. So io come mi sono sentita, come im trattò quella stronza, una che per lavoro doveva aituarmi e capire i miei problemi... sai, quando Ric e Zay mi hanno detto che non era possibile che io fossi come l'ultima volta, che loro avevano fatto cose e io non le sapevo, non hai pensato che forse io no navevo seguito ne guardato nulla dei loro profili e cose loro, che non sapessi nulla, ma solo la mia disperazione e schifo? Quanto mi hanno fatto male e non lo hanno capito. Come tutte le cose dette, che non hanno compreso ma hanno rimproverato e basta. E come i miei non hanno capito dove hanno sbagliato mentre tutti pretendono che io capisco i miei errori nei loro confronti... varrà anche il contrario dirai, no..."

"..."

"Mi hanno sempre giudicata "strana" o "diversa", ma la sai una cosa? Mi è sempre piaciuto da morire: non sopporterei essere vista come il resto del mondo... ora è tempo che sia il mondo ad essere visto e trattato come merita. Ad inziiare dalla feccia, e se con David posso rendere reale e dar corpo ai miei incubi e quello che gli altri hanno creato dentro me, lo aiuterò a sistemare le cose finchè mi piacerà! Io non ho più nulla da perdere, saranno gli altri a perdere tutto. Diciamo che aiuteremo il Karma ad agire..."

"Non è troppo?" domandò Jd preoccupato.

"Cèra una frase che nasceva in me nella mia rabbia e odio, nella visualizzazione. Anzi, un discorso, lo ricordo sempre vagamente ma solo alcuni pezzi ritornano quando sono adirata. ...< ti renderò più e più di quello che hai fatto agli altri, io sarò l'ultima cosa che vedrai e se sopravvierai, ricorderai scopito nella tua anima. Perchè la tua anima dopo sarà dannata come è la mia, e non avrò pace finchè tu e tutti gl ialtri come te non mi odierete da bruciare dentro, così come io brucio di rabbia e disperazone..." non ricordo il resto ma... questo è sempre quello che ritorna, ritorna. Zay diceva che era qualcosa legato a reincarnazioni e Milan a causa di qualcuno di nome jd, ne è rimasto entusiasta. E quindi vuole capire. Resta il fatto che se ho qui con voi la possibilità di materializzare per fare del bene tutto ciò di oscuro che provo, allora eccomi. Cè un testo che dice









   
 
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