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Autore: Vianne1013    22/04/2021    1 recensioni
Innanzittutto dico che tutti i personaggi di CH non sono miei (magari lo fossero avrei creato il panico tra Ryo e Kaori!) . La fan fiction è inspirata alla leggenda di Tanabata e spero che vi piaccia.
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Ryo Saeba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Preoccupata da tutta quella situazione, Miki lasciò che suo marito tornasse in stanza mentre lei decise di andare a controllare come stesse Kaori.
Arrivata alla porta della stanza bussò dicendo: “Ryo posso entrare?”.
“Certo vieni avanti.” Disse una voce maschile all’interno e la donna entrò.
Appena entrata, la scena che vide la lasciò senza fiato.
Accanto alla finestra aperta c’era Ryo seduto assorto nei suoi pensieri, avvolto in un kimono maschile violaceo in tipico stile giapponese, tra le sue braccia stretta a lui, con la testa appoggiata al suo petto mentre dormiva beatamente c’era Kaori anche lei vestita con uno yukata bianco leggero e delicato.
La visione di loro due assieme così fece balzare improvvisamente il cuore di Miki che rimase incantata a guardarli per qualche minuto.
L’uomo sentendosi improvvisamente osservato si voltò verso l’amica e le chiese: “Tutto bene Miki?”.
“Oh si…scusami.” Disse la donna risvegliatasi bruscamente.
“Come mai sei qui?”.
“Volevo sapere come stava Kaori. Si è svegliata dopo quello che è successo prima?”
“No non ancora.” Disse serio, poi abbassando lo sguardo per osservarla continuò “Sono preoccupato, ultimamente è molto strana, mangia poco è sempre assorta e non so cosa stia succedendo.”
“Forse non è ancora il momento di capire.”
Ryo guardò Miki e le sorrise in maniera rassegnata dicendo: “Vorrei essere ottimista quanto te.”
Miki sorrise e gli disse: “Se non fossi così non potrei continuare a vivere nel nostro mondo. Ne vediamo troppe ogni giorno, l’unica cosa che posso fare è vivere nell’ottimismo accanto al mio Falcon.”
“E’ bello sapere che quello scimmione ha trovato una donna come te che lo ama alla follia.” Disse l’uomo sorridendo lievemente.
Miki li osservò sorridendo e alla fine disse: “Non credo che tu sia da meno sai?”.
L’uomo inizialmente rimase stupito, poi abbassando di nuovo lo sguardo, osservò attentamente il viso della donna distesa su di lui e sorridendo di nuovo disse: “Credo che tu abbia ragione.”
“Ryo Saeba! Come ti permetti? Io ho sempre ragione!” disse ridendo.
I due risero per qualche minuto, poi ritornarono improvvisamente seri e Miki riprese il discorso dicendo:
“Ryo dimmi la verità…..pensi che Kaori sia in pericolo?”.
L’uomo sospirò, inizialmente cercò di evitare lo sguardo della donna ma successivamente comprendendo che non aveva via di scampo, la guardò e disse:
“Quell’uomo…quel Masao, non mi piace. Ci ha guardato tutti in modo strano ma con Kaori ha avuto un comportamento diverso….se l’è guardata, se l’è squadrata a fondo e sotto sotto so che stava sogghignando!”.
I suoi occhi si fecero neri, pieni di rabbia…il suo corpo s’irrigidì all’improvviso tanto che Kaori che stava tranquillamente dormendo appoggiata al suo petto, si mosse e si lamentò.
“Non sopporto che la guardi così.” Disse accarezzando i morbidi capelli rossi della compagna.
La donna di fronte a lui osservò la scena con il cuore colmo di gioia e guardandolo con tanta tenerezza disse: “Sono convinta che non le succederà nulla e anche se dovesse ci sei sempre tu accanto a lei no? Ovviamente ci saremo sempre anche noi a darti una mano.”
L’uomo sorrise di nuovo e disse: “Non intendo lasciarla sola un attimo…..la proteggerò a costo della vita!” poi accorgendosi dello sguardo complice e dolce che in quel momento Miki gli stava donando chiese con aria incuriosita: “Che c’è?”.
“Sei cambiato Ryo, non so se sia stata Kaori o questo viaggio ma so solo che sei cambiato. Un tempo non avresti parlato così, non avresti ammesso pubblicamente i tuoi sentimenti e non ti saresti mai fatto vedere con lei tra le braccia.”
“Si è vero….ma non dirlo a nessuno, ho una reputazione da difendere.” Disse fingendo di essere serio.
Miki sorrise e mentre stava per uscire si voltò improvvisamente e gli chiese:
“Senti un po’ Ryo, prima hai detto una cosa importante, che Kaori ha avuto quel malore per causa tua…..è quello che penso?” .
L’uomo la guardò attentamente negli occhi e dopo aver compreso la domanda sorrise leggermente.
“E’ un segreto!”disse e le fece l’occhiolino.
La donna annuì comprendendo e dopo averlo salutato uscì dalla stanza lasciandoli soli.
L’uomo rimasto solo con la sua compagna tra le braccia continuò a guardare fuori respirando l’aria fresca della sera e cercò di rilassarsi nonostante l’inquietudine che stava provando.
Non avrebbe permesso a nessuno di toccare la SUA Kaori…le aveva promesso che l’avrebbe protetta anche a costo della vita.
“Ti proteggerò io Kaori non avere paura.” Le disse in un soffio.
“Paura di cosa?” disse con una voce assopita Kaori.
L’uomo abbassò lo sguardo guardando negli occhi la donna tra le sue braccia che gli donò un dolcissimo e assopito sorriso.
“Da quanto sei sveglia?” disse ricambiando il sorriso.
“Da un po’…..abbastanza da sentire qualche parola del tuo discorso con Miki.”
“Ah si? E cosa avresti sentito?”le chiese alzando il sopracciglio con fare curioso.
“Ho sentito che parlavate di me, del fatto che mi sono sentita male e che Masao non ti piace.”
“…Perciò quel movimento improvviso l’hai fatto di proposito…. Perché…”
“Per tranquillizzarti…ti stavi irritando troppo e la cosa non mi stava piacendo troppo. Non devi preoccuparti eccessivamente per me, sono in grado di difendermi comunque.” Gli disse sorridendo con fare innocente.
Ryo la guardò stupito, poi sorridendo tra sé e sé, le rivolse uno sguardo pieno di dolcezza e le disse: “Mia cara Sugar Boy, lo sai che a volte sai essere disarmante?”.
“Non è questo, quello che ti piace di me?” chiese lei.
L’uomo finse di pensarci su lasciando in sospeso la donna per qualche minuto, poi leggendo nei suoi occhi l’ansia di avere una risposta a quella domanda, le sorrise ancora e accarezzandole la guancia, rispose: “Diciamo che non è SOLO questo che mi piace di te”.
E la baciò, dolcemente, teneramente, suggellando un altro patto con lei, un’altra conferma del loro legame d’amore.
Terminato quel dono d’amore, entrambi si guardarono dolcemente negli occhi per qualche istante, poi improvvisamente l’uomo prese le mani della donna nei suoi palmi e stringendole forte disse:
“Io ti proteggerò a costo della vita Kaori, te lo prometto.”
“Ryo ma….” Cercò di dire la donna senza riuscire a finire la frase perché l’uomo la zittì improvvisamente.
“Lasciami finire per favore. Ti proteggerò davvero a costo della vita, non permetterò a nessuno di farti del male. Questa è la mia promessa nei tuoi confronti.”
La donna lo guardò prima stupita poi dolcemente e alla fine sfiorandoli la guancia con le dita disse: “Lo so e io mi fido di te Ryo, ma non devi preoccuparti troppo, sono convinta che non mi accadrà nulla. Cerca di stare tranquillo.”
“Io non voglio che ti accada nulla, non intendo permetterlo!” affermò serio.
“Lo so e io sono tranquilla proprio perché ci sei tu al mio fianco.”
L’uomo avvicinò il suo viso a quello della donna e continuando a fissarla negli occhi, le sussurrò sulle labbra: “Ti amo Kaori Makimura.”
La donna lo guardò e poi iniziò a ridere, lasciando l’uomo sconcertato.
“Si può sapere perché staresti ridendo?” disse quasi offeso da tale reazione.
“Ho pensato a quanto ti sia costato pronunciare queste parole e che devi averci messo tutto il tuo impegno per rimanere serio.”
A quella rivelazione, Ryo divenne paonazzo e nel tentativo di non ridere, cercò di affermare serio: “ Ehi tu, ma come osi, io so essere un fantastico gentiluomo se voglio!”
“Certo…..quando dormi!” rispose Kaori non riuscendo a smettere di ridere.
“Continui a prendermi in giro eh? Bene allora ti ci vuole una bella punizione.”
E detto questo le si avventò contro iniziando a farle il solletico.
“Noooo Ryo, il solletico non vale!”urlò la donna ridendo.
“Te l’avevo detto che ti avrei punita!” rispose l’uomo continuando a torturarla.
Passarono molti minuti, in cui Ryo torturò senza pietà la donna, facendole il solletico, fino a quando Kaori si arrese e implorò pietà e perdono sempre continuando a ridere.
“D’accordo ti concedo la tregua, però non ti perdonerò facilmente per avermi riso in faccia.” Disse con fare bambinesco.
“Ah no?” disse la donna sorridendo.
“Assolutamente no.” Continuò Ryo serio.
“Neanche se ti dicessi che le tue parole mi hanno fatto saltare il cuore in petto?”
“No.”
“Neanche se ti dicessi che le ho aspettate per talmente tanti anni da non riuscire a credere quando le hai pronunciate?”
“No.”
Fu allora che Kaori gli si piantò addosso a cavalcioni e passando una mano dietro la sua nuca, attirò l’uomo a sé e gli soffio sulle labbra:
“Neanche se ti dicessi che ti amo Ryo Saeba e che non esiste altro uomo nella mia vita oltre a te?”
Lui la guardò sorpreso e felice allo stesso tempo e cingendole i fianchi con le braccia attirandola sempre di più a sé, disse:
“Adesso sì che ci capiamo.”
E la baciò di nuovo, stringendola a sé e assaporandola con eterna gratitudine.
“Ti proteggerò a costo della mia vita, tu sei MIA e nessuno si deve azzardare a farti del male!” le sussurò all’orecchio.
“Non ho paura perché ci sei tu al mio fianco.”
E detto questo lo strinse a sé, appoggiando la testa sul suo petto e addormentandosi gustandosi l’odore aromatico della sua pelle.

Continua…….
   
 
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