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Autore: saffyj    26/04/2021    5 recensioni
Una commessa alle prese con gli straordinari, un cliente affascinante e un intruso misterioso....
E fu così che io, Bella Swan, la donna che reputava gli uomini solo un’inutile perdita di tempo ed energie… si ritrovò a fantasticare su due uomini… e per di più nel periodo di codifica e chiusura dell’anno… il periodo in cui tutte le sinapsi dovevano essere concentrate sul lavoro e non in inutili pensieri romantici!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Visto come sono brava!!! Sto aggiornando senza aspettare anni!!! E ho anche aggiornato VITA NORMALE CERCASI !!! 
Fatemi sapere se questi due belli imbusti vi stanno piacendo!! UN ABBRACCIO!!!


 

Incominciai la settimana con la testa tra le nuvole e le occhiaie che nemmeno il miglior fard era riuscito a nascondere. La voce, le parole, il profumo dell’intruso avevano reso il mio week end all’insegna del relax, in un week end all’insegna di sogni erotici e mille domande senza risposta.

 

Il lavoro, però, mi stava aiutando. Il pensare a come sistemare i nuovi arrivi in vetrina, il segnalare al tecnico gli errori del programma della codifica, il soddisfare le esigenze dei clienti, soprattutto le più difficili… man mano che le ore scorrevano, i miei pensieri si stavano purificando della visita dell’intruso.

E proprio mentre stavo complimentandomi con me stessa per essere tornata la solita Bella, concentrata sul lavoro e non su fantasie strane verso uomini misteriosi… il cliente con lo sguardo magnetico, la barba sexy e… avete capito… il cliente che si era volatilizzato lasciandomi un mazzo di fiori e quel biglietto con un significato che non riuscivo a cogliere, entrò nel negozio con il suo passo sicuro da uomo d’affari quale sicuramente era … e ogni mio proposito di non pensare si sgretolò miseramente.

“Buongiorno.” Salutò cortese “Vorrei acquistare uno smartphone”

“Aveva in mente qualcosa in particolare?” gli chiesi avvicinandomi alla vetrina nel quale erano esposti.

“Grande, moderno, antiurto e senza mele mangiate” mi rispose facendomi l’occhiolino.

“Ci sono diversi modelli… android… windows Phone… a quale sistema operativo è abituato?”

E lui estrasse un’anticaglia con sistema proprietario facendomi scoppiare a ridere.

“Veramente?” gli chiesi allungando la mano per vedere il pezzo da museo.

“Non ha internet… è più sicuro” mi rispose mettendo il broncio ed io smisi di ridere coprendomi la bocca. “Però ha ragione… non si addice al mio look” e sciabolando le sopracciglia scoppiò a ridere ed io con lui, trascinata da quella risata sincera e sublime.

“Sono Edward Cullen” si presentò tornando serio e porgendomi la mano.

“Isabella Swan, ma mi chiami Bella” gli risposi stringendogli la mano. Una strana scossa mi percosse, mentre le mia mente volò a sabato sera, al momento in cui l’intruso mi prese per mano.

“Qualcosa non va?” mi chiese preoccupato, ed io negai vistosamente, tornando nel ruolo di commessa e iniziando a sciorinare le caratteristiche del modello di smartphone più esclusivo che avevo in negozio… e fui brava perché lo convinsi e lo acquistò insieme alla cover ed alla pellicola!

 

***

 

Dopo anni passati a credere che le mie emozioni fossero state distrutte da quel bastardo del mio ex marito che mi aveva abbandonata senza una parola, ma con la sola lettera del notaio che mi intestava l’intero negozio con i rispettivi debiti, la mia vita stava prendendo una piega che mi spaventava.

Mi ritrovavo a sognare ad occhi aperti pensando al signor Cullen ed al suo sguardo ipnotico… e facevo strani pensieri sull’intruso, al suo profumo, la sua voce roca, il suo abbraccio che, dopo anni, mi faceva sentire di nuovo protetta.

Cercavo in ogni modo di rimanere fedele alla mia promessa di non farmi più prendere in giro dagli uomini, ed il presentarsi continuo del signor Cullen per farsi spiegare le funzioni del cellulare, o le improvvise apparizioni dell’intruso che mi sussurrava frasi da film prima di svanire… non era quello che cercavo… peccato che il mio cuore e la mia mente non erano d’accordo.

Più cercavo di allontanarli da me e più sembravano attratti… ed io stavo per cedere…

 

“Ma perché ti fai tutti questi problemi?” mi chiese Alice passandomi l’enorme vaschetta di gelato e sedendosi sul divano nel quale ero sprofondata “Hai due uomini affascinanti che ti corteggiano… e da quello che ho capito, il signor Cullen non risolverebbe solo il tuo problema di essere una trentenne single, ma anche tutti i debiti che il bastardo ti ha lasciato!”

“Ma cosa dici?” strillai scandalizzata. “Non posso stare con un uomo solo perché potrebbe risolvere i miei problemi finanziari!”

“E allora stai con l’intruso… ci organizziamo e lo bracchiamo nel tuo negozio. Lo obblighiamo a farsi vedere e gli dici ciò che provi!”

“Certo!” sbuffai con una smorfia “Quello è come il vento… non è facile braccarlo… e poi forse… ciò che mi attrae di lui è il mistero, il non sapere chi sia…”

Alice sospirò sprofondando anche lei nel divano “Quando vorrei avere anch’io uno spasimante misterioso… le fortune capitano proprio tutte a te” e con quelle parole diede il via ad una guerra di cuscini. Non era molto maturo, ma non importava. Una Bella che credevo aver sepolto anni fa si stava risvegliando e, anche se la situazione consigliava di mantenere un atteggiamento maturo e responsabile, mi lasciai andare e risi fino alle lacrime, mentre le immagini dei due uomini che stavano popolando i miei pensieri da tempo, mi incitavano a essere me stessa, assicurandomi che tutto si sarebbe risolto.

 

***

“Non dovresti essere qui”

“Nemmeno tu” gli risposi cercando di abituare gli occhi al buio che ormai preannunciava la sua comparsa.

“Sembri nervosa…” mi disse mentre sentivo dai suoi passi che si stava avvicinando.

Non risposi, ma aveva ragione.

La serata all’insegna dell’adolescenza con Alice mi aveva svuotata, non mi aveva rigenerata come immaginavo. Aveva riportato a galla un’allegria che non potevo più permettermi, una spensieratezza che non potevo concedermi. Ero vicino alla meta. Ancora poche rate e il negozio sarebbe andato in positivo e finalmente la mia vita avrebbe potuto rallentare.

 

Iniziò a massaggiarmi le spalle e dopo pochi secondi cedetti a quel tocco magico e rilassai la testa in avanti.

“Sei tesa. Non ti fa bene fare questi orari… dovresti riposarti…”

“E tu devi smetterla di apparire e svanire in un batter di ciglia”

“Sono qui…”

“Perché?”

“Perché non riesco a starti lontano…”

“Ed allora fatti vedere…”

“Non posso”

“Cos’è? Sei sfigurato? Hai qualche cosa di orribile sul volto e temi io possa scappare appena ti vedrò?”

“No. Ho paura che tu scapperai appena l’alone di mistero che mi circonda svanirà”

“Allora vattene” urlai spintonandolo “Vattene e non tornare!” iniziai a piangere continuando a spingerlo verso la porta “Sei solo un vile! Un uomo che si nasconde dietro il buio… un uomo che continua a illudermi con le sue parole dolci, i suoi modi gentili… ma che non ha il coraggio di dirmi nulla guardandomi negli occhi. VATTENE!”

Ma lui fece esattamente il contrario. Mi strinse e sé e mi baciò. All’inizio fu una carezza, le nostre labbra si assaggiarono bagnate dalle mie lacrime, e man mano il bacio si fece più intenso. Mi strinse maggiormente a sé ed io mi sentii al sicuro. La sua lingua cercò la mia e danzarono insieme in un ballo sensuale, delicato… tutta la rabbia, la paura, il dolore, si dissolse piano piano, lasciando spazio a quella dolce e calda sensazione di essere amata, di non essere più sola.

Ci baciammo per un tempo infinito e mi lasciai travolgere da quelle sensazioni che non avevo mai provato. Il suo profumo mi avvolgeva, come le sue braccia. Mentre le sue labbra mi accarezzavano come le sue mani. Tutto intorno in me era svanito lasciando il posto solo all’intruso e alle emozioni che mi stava donando.

“Fatti vedere…” mormorai accarezzandogli il viso con entrambe le mani.

“Non sono ancora pronto…” e come per magia si volatilizzò… rimasi sola, di nuovo, e mi sfiorai le labbra arrossate dai suoi baci a dalla sua barba… e il periodo di depressione acuta si impadronì di me.

Alcune di voi hanno pensato che i due uomini siano alla fine uno solo... cosa ne pensate? Chissà... io adoro il personaggio di Jacob... forse... o forse no... chissà!

** ATTENZIONE SPOILER **


Mormorò qualcosa in una lingua sconosciuta e con un tono minaccioso e spense la chiamata, tornando dolce e gentile.

“Scusami, ma c’è stato un imprevisto sul lavoro. Devo andare”

E, come se fosse rincorso dal peggiore dei diavoli, uscì dal mio ufficio e io mi lasciai ricadere con la testa sul tavolo. Ma che diavolo stava succedendo?



 


 
   
 
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