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Autore: Coco86    01/05/2021    0 recensioni
[Mairimashita, Iruma-kun!]
Il mondo dei demoni, che si trova accanto a quello degli umani; dove si sentono invincibili e forse anche immortali. Però si ammalano alcune volte anche loro, ed lì che entra in aiuto la magia nera e se invece arriva una nuova e potente malattia, che nemmeno questa riesce a sconfiggerla e quindi a guarirli? Ma loro sono demoni, ed è impossibile uno scenario del genere; gli umani, che non tutti conoscono, sono quelli deboli ed effimeri.
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Capitolo 23

 

La sala nascosta.

 

La giornata scolastica continua e Kalego ha affrontato di nuovo Iruma, che si è presentato nella sala dei professori con un aspetto del tutto diverso e aria da bastardello sapientone. Se prima lo odiava ora è peggio.

Annabel, invece, aiuta gli inservienti a pulire a terra in una grande sala, poi gli aiuta a spostare degli enormi oggetti e infine, fa il suo giro di controllo nelle varie aule, dove i professori si sentono molto più protetti e questo era la direttiva del preside, dove lei ha solo fatto qualcosa in più.

Dunque dalla parte del demone, Iruma ha preteso che la sua classe, quella dei disadattati, deve cambiare aula, visto che quella attuale fa schifo; ma Kalego gli ricorda cosa lui e i suoi compagni di classe hanno combinato dall’inizio dell’anno scolastico, cosa non da poco. Tutte i casini sono stati scritti in più di un libro che sembrano delle enciclopedie infinite. Ma Iruma insiste che si vogliono trasferire nella stanza quella con la grande porta, che è sigillata, quella reale.

A questo punto il demone lo minaccia anche con la presenza del suo Cerbero, che all’occorrenza lo fa uscire come sua aura e come suo aiutante fisso e nel frattempo che l’altro controbatte pensa:

"Moccioso di merda! Non basta quello che è successo qualche ora fa, ora anche questo! Tu maledetto sfrontato! Ti presenti con questa faccia da criminale e poi pretendi pure qualcosa? Ah no! Adesso ti sistemo io!"

Quindi sempre minacciandolo, gli dice che ci vuole il consenso di tutti, quindi dei documenti firmati da tutti i lavoratori della scuola, così l’ha messo in difficoltà dove l’ha mandato via. ma dopo altre ore, si presentano tutti che con suo grande stupore, sostengono il ragazzo e quindi firmano i documenti e Kalego non può far altre che aprire la stanza reale, quella dov’è situato il trono del re dei demoni ed è rimasta intatta dalla sua scompara.

Ed Aprendola, la classe da sottoterra dov'erano, si trasferisce in una sala da vero re! Tutto di lusso! A Kalego non gli dispiace, visto che ha anche la sua sontuosa sedia personale, dove prima doveva stare sempre in piedi ma in pensiero:

"Non cantare lo stesso vittoria moccioso bastardo, che per voi la strada ora sarà più dura e io godrò quando arriverete stremati! " E le lezioni continuano, anche se l’ha battuto, si ricorda di come l’ha legato e cancellato la memoria e questo lo fa sorridere. Oltretutto nuova stanza più compiti da fare a casa.

 

 

Finita la giornata poi, tutti escono da scuola, prima gli studenti e dopo i professori e quando Kalego cerca la sacerdotessa.

Dali: " In verità è uscita già da un’ora fa ed che ha ricevuto una comunicazione urgente e quindi il preside l’ha fatta andare via."

Lui non protesta, perché quando si tratta di quel genere di comunicazioni, non può interferire. Ma è andata via senza salutarlo, visto il loro rapporto e la cosa un po’ lo urta.

Quindi anche lui, finisce di sistemare altre scartoffie arretrate e poi saluta il compagno Balam, che anche lui sta finendo un esperimento e alla fine, esce da scuola.

Ora mentre cammina sul sentiero, si sta chiedendo se la comunicazione riguarda la prova che dovrà affrontare, dove valuteranno che effettivamente lei è ancora dalla parte del bene, una cosa che deve per forza far passare, perché c’è sempre in ballo l’alleanza. Sta anche pensando se è il caso di prepararla con un allenamento speciale. Quindi, apre le ali nere e spicca il volo.

 

 

 

La cerca e finalmente la trova su un piccolo sentiero isolato, che porta verso la strada della casa di Sullivan; dove nota che cammina e indossa il cappuccio stringendosi nel cappotto, segno che ha freddo. Quindi allora scende alle sue spalle silenzioso e con un’ala le blocca la strada dove lei si gira e:

" Sei andata via senza salutarmi! Inaccettabile!"

Ci tiene e tanto al bacio come saluto, ormai è diventato un rituale e una droga che non può fare a meno.

Quindi si china e la bacia e poi lei con visibile imbarazzo gli risponde:

" Ti chiedo scusa...ma devo incontrare Kerefet, che mi passerà delle informazioni sulla prova e anche una mappa del luogo dove avverrà..e ha detto anche che mi aggiornerà sulla situazione attuale dei contagi."

Lui chiudendo le ali e mettendo le braccia incrociate:

" Mmmmm...va bene, in che giorno?"

" Dopodomani…. ."

" Mph! E tu sei pronta?"

" A modo mio, si."

Kalego prima le guarda gli occhi, che sono sinceri e poi:

"E’ importate che la passi per il bene di tutti."

" Si lo so… ."

" Ma visto che sei stata indisposta per tre settimane, non credo che ti sei allenata abbastanza per e un giorno non farà la differenza. Quindi, ti alleno io."

" Cosa?"

" Riceverai un allenamento con i fiocchi, dove uscirai più resistente e esperta di come sei ora."

Lei prima ci pensa e poi lo guarda rispondendo:

" No."

Kalego stupito : "Cosa?"

" Ho detto no. Come per te che insegni e non devo interferire, farai lo stesso nelle mie prove, questa è una faccenda che riguarda solo me."

E lui con faccia disturbata, perché ha rifiutato l’aiuto di demone esperto e di alto rango che in molti se lo possono sognare:

" Tu… ."

" Fidati di me Kalego, non è un prova dove devo per forza vincere è una prova dove devo solo dimostrare che sono ancora una sacerdotessa con i suoi valori e ce la farò!"

Lui: " Mmmmgg… ."

Lei: " Sei un maestro molto severo e di sicuro non ti risparmi nemmeno sull’atto pratico... nelle tre settimane sei stato costretto ad avere pazienza mentre mi insegnavi, ma ora che non sei più vincolato, di sicuro inizierai prima ad insultarmi e poi a bacchettarmi...ed io ho bisogno della mia salute mentale e un allenamento con te, mi farà deprimere del tutto… ."

Lui allora, dopo queste parole, la guarda prima offeso e poi:

" Va bene! Fai pure come ti pare!"

E dopo, apre le ali e urtato, spicca di nuovo il volo non salutandola.

Lei, solo un sospiro paziente.

 

 

 

Tornato a casa, dopo una doccia, aver mangiato, aggiornato il suo diario e dopo avere sbrigato altro lavoro arretrato, inizia a pensare che lei non ha torto, lui è molto severo e rigido, perché crede in una disciplina insegnata come si deve e senza sconti. Quindi, mentre sospira, decide che per quella sera non si incontreranno, deve smaltire l’offesa subita e deve pensare a una sorta di piccola ripicca per quello che gli ha detto. Si deve ricordare che è sempre un demone e attuare vendette è nella loro natura, quindi prima di andare a dormire, rimugina qualcosa che la può mettere in difficoltà ancora di più durante la prova, ma allo stesso tempo non deve compromettere la regola principale del loro rapporto, cioè la fiducia.

Poi il giorno dopo, uscito dal suo alloggio, gli arriva una notizia per niente piacevole da Dali, che quando lo chiama al demo cellulare gli dice:

" Sono a scuola e mi è appena arrivata una strana comunicazione dal consiglio studentesco...almeno sessanta professori oggi non si sono presentati, tra cui il professor March."

" Che cosa? Ma dove diavolo pensano di stare è inaudito!"

Dove l’urlo l’hanno sentito anche altri demoni, che si sono girati tutti preoccupati.

Dali ancora: " Si è vero! Ma per me è strano, visto la situazione che abbiamo non vorrei che… ."

Kalego: " No, non dirlo! Non osare!"

Dali: "Il preside ha detto di agire e quindi che facciamo?"

Lui prima ci pensa e dopo risponde:

" Andiamo a fare un’ispezione al dormitorio!"

Dali: " Certo! Mi sembra giusto!"

Kalego: " E ci portiamo anche la sacerdotessa!"

Dali: " Sono d’accordo!"

Quindi chiude la chiamata e qualcosa gli dice che sarà una giornata del cavolo.

Più tardi, prima dell'inizio delle lezioni, dove però la maggior parte dei docenti è già a scuola, mentre alcuni sono ancora nei dormitori; i tre si incontrano all’ingresso, Annabel ha seguito un piccolo demone che le ha fatto da guida. Si presenta come un insieme di piccoli castelli e torri di varie dimensioni e forme varie; accessoriate anche con: corna, ali, borchie, rami spinosi, piante minacciose, muschio e occhi demoniaci e l’atmosfera che si respira non è delle migliori.

Annabel, un po’ preoccupata da tutto questo e sempre da film d’horror:

" Quindi fatemi capire... sono qui perché avete paura che lì dentro c’è un focolaio?"

Dali: " Ma no, ma no! La nostra è solo pura precauzione!"

Kalego: " La paura in questo caso è per gli idioti!" E dopo aggiunge:

" Entriamo!"

Ma la sacerdotessa non è tanto convinta ed indossa il cappotto che aveva la mattina, perché fa freddo. Dali invece ha solo una sciarpa al collo visto che anche a lui fa freddo.

Così i tre, oltrepassano la porta di ingresso che si affaccia ad un atrio all’aperto, composto da varie piante, ad Annabel ricorda quello di un monastero, con tanto però di pozzo minaccioso e tetro con intorno delle panchine, che per loro è sempre la normalità.

Dali: " Mmmmm iniziamo da quello maschile o da quello femminile?"

Dice mentre si guarda intorno e Kalego furtivo le si avvicina con la piramide grigia dicendole sottovoce:

" Prendila e dopo tirala fuori, se mi vede con questa, sospetterà di sicuro qualcosa."

Applicando la regola della complicità dove lei, fa quello che chiede, quindi la prende dalla sua mano e la mette nella borsa appesa.

Dali: " Dai iniziamo da quello femminile!"

Kalego: " Va bene, oggi siamo in veste di ispettori, quindi faremo un'eccezione ed entreremo."

Dali: " Ma si certo! Anche perché il preside ha avvisato tutti e anche quelli che sono ancora qui."

Annabel è d’accordo, visto che sono loro quelli che conoscono il luogo e mentre camminano per il porticato di sinistra, che porta ai dormitori femminili.

Dali: " Annabel anche da voi ci sono dei posti simili?"

Lei: " In realtà abbiamo delle villette in comune che non sono dei dormitori, ma vere e proprie case, infatti abitiamo nel tempio e non abbiamo una casa fuori, almeno che una di noi si sposa e quindi crea una famiglia e compra anche una casa vera."

Ora non le disturba la sua curiosità, visto che non è molto invadente.

Dali: " Ma dai incredibile! Vorrei farti vedere la mia stanza e magari prenderci un te al lamento insieme."

Kalego: " Non siamo qui per divertirci, ma abbiamo un compito importante da svolgere concentrati! E poi è vietato far entrare le donne nei dormitori maschili!"

Lui mantiene il suo rigore, come stabilito dalle regole della coppia, però recepisce lo stesso queste informazioni.

Dali: " Ma si certo, tranquillo era solo per dire."

Annabel: " Quindi tutti voi abitate temporaneamente qui giusto? Poi quando finisce l’anno scolastico tornate nelle vostre vere case?"

Dali: " Esatto! Però ognuno ha la propria privacy."

Lei: " Kalego anche tu abitavi qui?"

Fingendo che in realtà non sa niente del suo alloggio privato.

Kalego: " Mmmm? Ti sembrano domande da fare adesso?" E ha capito che sta omettendo apposta quello che davvero sa ma non significa che deve per forza rispondere.

Dali: " Su dai che tanto per arrivare dobbiamo salire le scale quindi ti rispondo io. Kalego è salito subito di rango e gli è stato assegnato un alloggio privato e lontano dai nostri, quindi no non ha mai avuto un alloggio qui."

Annabel stupita: " Ooo interessante."

Dali: " Rango alto più privilegi."

Kalego: " Privilegio del tutto meritato!"

In realtà non ha mai sopportato di vivere con gli altri, tutti rumorosi e fastidiosi, quindi è salito di rango anche per questo motivo.

Dali: " Ahaha ma certo!"

Appresso dopo dieci minuti.

Dali: " Oh dai, siamo arrivati!"

La sacerdotessa può vedere com’è fatto; un largo corridoio, ma non lungo, con a destra e sinistra le stanze delle professoresse, con tonalità del colore sempre scura, tipico di quel mondo.

Dali: " Queste sono solo alcune, quindi ora?"

Kalego: " Entriamo senza dividerci."

Così fanno, dove delle professoresse a vederli, un po’ sono turbate, altre invece si imbarazzano sia per Kalego e sia perché sono due maschi e di solito per loro è vietato entrare. Quindi mentre passano, li salutano solo con educazione.

Dopo un po’ bussano alle porte degli assenti al lavoro ma non ricevono una risposta e quindi.

Kalego: " Non possiamo sfondare la porta dunque, sacerdotessa ora tocca a te!"

Così lei tira fuori la famosa piramide e Dali:

" Che strana...non erano dorate?"

" Si emm si , questa è particolare."

Dali: " Oooh allora vediamola in azione."

Quindi la tiene nel palmo della mano per almeno dieci minuti e quella però non si colora di verde.

Kalego è rimasto deluso invece Dali:

Dali: " Si ecco, cos’è che doveva fare esattamente?"

Annabel: " Cercare dei possibili infetti… ."

Dali: " Ma dai? Molto utile, quindi vuol dire che qui non ce ne ne sono giusto?"

Kalego: "Tz! Dopo penseremo ai fannulloni che non rispondono! Ora andiamo nel dormitorio maschile!"

Così fanno, uscendo e prendendo la parte destra dell’atrio, dove anche qui applicano lo stesso procedimento.

Prima bussano alle porte degli assenti e poi usano il metodo piramide grigia che però questo giro dopo cinque minuti si illumina e inizia a pulsare.

Dali: " Wow che forza! Cosa vuol dire?"

" Che c’è qualcosa."

Kalego invece osserva solo, dove da questa poi esce di nuovo un raggio verde, dove li fa da guida per una parte precisa.

" Ahahahah! Mai vista una cosa del genere ed è davvero comoda? Specialmente perché con il tuo sangue andiamo a colpo sicuro! Tu che ne pensi Kalego? L’hai già visto?"

Lui risponde mentre seguono il fascio:

" No, mi ha solo riferito che ha un localizzatore di potenziali infetti quindi credo che ci aiuterà."

Sminuendo un po’ la faccenda.

Dali: " Capisco, beh dai allora siamo fortunati!"

Annabel ha sentito tutto, ma non dice niente, non può raccontare tutta la storia! Quindi si limita a farli da guida.

 

 

 

Dopo altri dieci minuti di cammino tra vari corridoi, dove anche qui , gli altri professori salutano il ragno otto e Dali e sono un po’ confusi per la visione femminile. Ma siccome è Kalego, nessuno ha da ridire. Arrivano di fronte a un muro, dove il fascio di luce verde si ferma qui. Però non ci sono porte e nemmeno finestre e la parte porta fuori l’edificio, quindi nel vuoto.

Kalego: " Ma che cosa significa?"

Dali: " Mmmm che strano ...è un muro che non porta da nessuna parte… ."

Dice mentre lo tocca e poi chiude la mano e bussa da sopra.

Annabel: " Eppure indica qui."

Kalego, fa lo stesso e poi, apre il palmo della mano:

" Non percepisco niente."

Così anche Annabel con il palmo della mano tocca il muro; dove però questo si rompe in mille pezzi come un specchio! E i due ora guardano sbalorditi e confusi, perché davanti a loro c’è un lungo corridoio buoi.

Kalego: " Non ci posso credere!"

Dali: " Ooooh! Magia dimensionale? Che ovviamente hai spezzato."

Annabel: " Beh...si certo… ." Dice confusa anche lei.

Kalego: " E’ assurdo! Devi almeno essere di rango nove per creare una cosa del genere!"

Annabel: " Ho paura solo di quello che troveremo in fondo… ."

Ed anche loro che si guardano e non le danno torto, quindi si preparano al peggio.

Allora Kalego appresso con un incantesimo, crea due muri a destra e a sinistra e dice:

" Evitiamo sguardi indiscreti, nessuno tranne noi deve sapere cosa c’è in fondo a quel tunnel!"

 

 

 

Appresso, dopo che Dali ha accesso un sfera di luce azzurra, camminano per quel corridoio per almeno venti minuti. Poi arrivano davanti ad una porta, dove da sopra c’è disegnato un sigillo più sulla maniglia un amuleto con l'energia protettiva della sacerdotessa anubiana.

Dali: " Ma questo tipo di sigillo...lo fa solo il professor March… ."

Kalego: " Ha bloccato qualcosa che spero non è uscito nel frattempo. State pronti a tutto!"

I due fanno un cenno e dopo, apre la porta e quando entrano.

Dali: " Oh...per il diavolo!"

Annabel: " Ma che cosa.. ."

Kalego: " Tz ..ecco dov’erano finiti tutti i professori assenti…. ."

In una grande sala senza finestre, ci sono dei demoni con la divisa scolastica e hanno un atteggiamento da morti viventi; in pratica camminano lenti e senza una meta, dove ci sono alcuni che si lamentano, altri che sono mezzi mutati, altri ancora sono a terra stramazzanti e mezzi morti!

Allora Kalego decide di chiudere la porta con cautela e.

Dali: " Aspetta...ma la malattia non si trasmette da una demone ad un altro...quindi che è successo qui?"

Kalego: " E’ possibile che si è evoluta."

Dali: " Cosa?"

Kalego: " Dentro ho notato che alcuni hanno dei graffi e segni di morsi sul corpo… e credo che si sono contagiati in quel modo…da dove ha avuto inizio, questo non lo so."

Annabel ascolta solo.

Dali: " Ma hanno la protezione! Quindi come?"

Kalego: " No! Non ce l’hanno...nessuno ha il proprio amuleto e sarà successo quando la sacerdotessa ha avuto il suo periodo vulnerabile...non c’è altra spiegazione, maledizione!"

Dali: " Ooo cavolo...questa è davvero una cosa terribile...che si fa?"

Alla fine la sacerdotessa aveva ragione, temevano un focolaio ed eccolo lì e appresso, discutono ancora sulla prossima mossa.

Chiamare le forze di Azazel che si stanno occupando del caso, oppure prima il preside Sullivan ed avvisarlo? Ma poi arrivano ad una conclusione.

Kalego: " Se altri vengono a sapere, ci sarà un panico generale tra gli altri docenti e si scatenerà un putiferio! Quindi dobbiamo agire noi! Il focolaio è piccolo e possiamo occuparci di loro immediatamente!"

Dali è d’accordo ma Annabel invece:

" In che senso occuparvi di loro? Non vorrai ucciderli?"

Kalego: " Non abbiamo alternative, ho notato che molti sono alla fase finale e altri sono già con un piede nella fossa, ma per qualche strana ragione non sono impazziti e non ce la faremo a salvarli. Se entriamo c’è il rischio che ci attaccano tutti insieme e temo che gli amuleti non saranno efficaci se accadrà. Come quello esterno, non sappiamo in quando tempo e se si sveglieranno dal loro stato di ipnosi e lo abbatteranno in tutto liberandosi!"

Annabel contrario: " Ma cosa? Stai scherzando vero? Secondo me possiamo salvarli! Non puoi ucciderli!"

Kalego allora visto che ha alzato la voce la rimprovera dicendo:

" Pensi davvero che mi sto divertendo nel vedere dei miei simili e colleghi fare una brutta fine! Ma qui si tratta di sopravvivenza! Quell'amuleto sulla porta non reggerà a lungo e se questi escono, non ci sarà nessuno che si salverà capisci! Specialmente che ora che si è evoluto e non sappiamo cosa può fare!"

Annabel intimorita: " Ma...ma… ."

Kalego: " Silenzio! E’ la nostra razza e ci penseremo noi! E lo faremo con delle armi demoniache materiali, così siamo sicuri di fare una pulizia completa!"

Dali è d’accordo ancora una volta con lui:

" Non ci fa piacere...ma ha ragione, per far sopravvivere gli altri bisogna fare dei sacrifici."

E così, i due fanno apparire delle armi da fuoco, una balestra intarsiata per Kalego e Dali due pistole belle grosse simili a quelli che usavano i pirati, intrisi di energia malefica.

Kalego: " In questo modo non ci faremo toccare! "

Annabel che non può far niente, stringe solo i pugni e i denti, non può interferire, ma non dice niente e le piange il cuore.

Notando questo Kalego aggiunge:

" Bisogna essere forti mentalmente e accettare queste situazioni per vivere in questo mondo sacerdotessa!"

Ma poi sentono un debole bussare che arriva dalla porta e i tre si guardano e di nuovo lo sentono, come dopo sentono anche una voce fioca, che riconoscono come quella del professor March che dice:

" Per favore...aiutateci...vi ho visto...per favore non siamo tutti malati...aiutateci vi prego…non ci abbandonate qui… ."

Kalego: " E’ una trappola! Il finto ferito che poi ti divorerà!"

Ma Annabel allora si para davanti alla porta e gli dice con stupore dei due:

" Trappola o no, io apro ora la apro! "

Kalego: " Che cosa?! Non osare!"

" C’è la possibilità che March e altri si sono salvati in qualche modo e non voglio tenermi sulla coscienza delle vite che stanno supplicando il mio aiuto!"

Kalego: " Tu... cos’è sei diventata pazza per caso!"

Non può credere che la sua demo compagna si sta comportando in quel modo! Da vera irragionevole!

Dali: " Ha ragione è una trappola!"

Annabel: " Sono l’unica immune, quindi entro e porto fuori chi si può salvare con o senza il tuo consenso Kalego Naberius!"

E qui si guardano di nuovo negli occhi sfidandosi e poi lui:

" Dannata stupida… e va bene! Ma non verremo a salvarti se accadrà qualcosa di spiacevole!"

Lei allora fa un cenno, si toglie il cappotto appoggiandolo a terra, dov’è vestita come la mattina e poi apre la porta e veloce entra richiudendola.

Dali: " Ma l’hai detto per farla ragionare vero? Perché ci serve ancora e lo sai… ."

Kalego: " Se non torna tra cinque minuto demoniaci, l’andiamo a prendere."

Dali: " Uuuooo...mi hai fatto prendere un colpo per davvero ehehe!"

Kalego: " Mph!"

Anche perché non vuole perdere l’unica donna con cui va d’accordo, dopo tante delusioni; quindi non l’abbandonerà nemmeno se dovrà affrontare mille malati e poi ormai ha piena fiducia in lei! Quindi attende.

 

 

 

Dopo che sono passati i minuti, della sacerdotessa non vedono nemmeno l’ombra. Quindi e sopratutto Kalego che batte il dito sul braccio incrociato e nell’altra mano ha la balestra ed è nervoso.

Dali: " Che facciamo? Andiamo?"

Kalego: " Quella incosciente! Lo sapevo!"

Ma poi, notano alla loro destra degli strani tentacoli azzurri e poi al centro di questi si apre un portale.

Dali: : "Eeem ...dobbiamo preoccuparci anche di questo? "

Ma l’altro non sembra tanto turbato, perché ha già visto quei tentacoli e infatti dopo da questo escono almeno trenta professori, maschi e femmine, tutti insieme!

Dali: " Wooow ce l’ha fatta per davvero! Non ci posso credere! "

Tra questi c’è anche il prof March che dice:

" Grazie, grazie mille! "

Kalego: " Dov’è la sacerdotessa? "

Quello prima lo guarda e poi impaurito gli dice:

" E’ rimasta lì dentro...ci ha permesso di scappare tramite questo strano portale...mi dispiace… sig!"

Allora Kalego stringe i denti e poi si dirige verso la porta:

" Quella cretina! "

Seguito da Dali che gli dice:

" Restate qui, torniamo subito. "

 

 

 

Dentro Annabel sta affrontando i demoni malati rimasti, che ormai si sono accorti della sua presenza e cercano in tutti modi di ucciderla o di contagiarla!

E lei li scansa solo come può, non può ferirli, va contro l'alleanza! Ed è già successo una volta, quindi porta pazienza e cerca di aprire di nuovo un portale, ma senza successo!

Poi quando tutti insieme la circondano e lei, visibilmente stanca e abbassando la guardia uno di loro si lancia per morderla assatanato! Ma a questo punto, quando si è accorta troppo tardi, gli arriva una feccia dritto in testa, dove poi stramazza e infine prende fuoco!

Così anche altri, uno dopo l’altro e lei:

" Ma che cosa?"

Kalego: " Stupida e fastidiosa di una sacerdotessa!"

Lei si volta e li vede, i custodi con le armi stanno tentando di aiutarla a fuggire e lei fa un sorriso speranzoso!

Dali: " Giusto in tempo! Però che confusione!"

Così con le pistole spara e colpisce altri demoni malati, uccidendoli!

Lei ora ha le gambe stanche e si china dove un altro demone malato ci prova, ma con sorpresa Kalego veloce si para davanti e lo infilza con un’altra freccia della balestra!

Kalego: " Alzati cretina! Ti sembra il momento per una pausa!"

Dali anche lui che si para aggiunge:

" Siamo i tuoi custodi, ma non ci dobbiamo mica far ammazzare!"

Così formano una barriera davanti alla sacerdotessa, dove può vedere in funzione anche quella degli amuleti, che funzionano benissimo! Quindi tra il tiro assegno dei due, lei si rialza e dopo riescono ad uscire illesi!

 

 

 

Appresso, il resto dei malati tocca la stessa fine, colpiti dalle pistole o da una freccia, dove prendono fuoco, mettendo fine alle loro vite come alle loro sofferenze.

Annabel per questo è visibilmente dispiaciuta ma pensa anche che è risuscita a salvare almeno trenta di loro.

Kalego: " Voi tenete chiusa la bocca su questa faccenda e voglio un rapporto completo su quello che è successo!"

Gli altri annuiscono impauriti ma felici che sono ancora vivi e illesi, i loro amuleti li hanno salvati!

March, dopo aver ringraziato la sacerdotessa, racconterà che si accorti di questo strano corridoio e quando hanno scoperto la stanza piena di malati, dove si sono accorti della loro presenza, hanno deciso con un incantesimo di sigillarlo e quindi nasconderla agli occhi degli altri. Ed ecco spiegato la finta porta illusoria, era l’energia che tutti loro hanno unito.

Poi, tramite e di nuovo con la piramide, verificano se ci sono degli infetti e per fortuna non ci sono.

Così stanchi escono dal corridoio e appresso i professori lo distruggono e ripristinano il muro originale e tutto, torna nella normalità o quasi per questi che li rimarrà la scena dei loro compagni che ora non ci sono più.

Agli altri si racconterà un’altra storia e al preside invece la verità, dove una cosa hanno capito, la malattia li sta usando come pedine che la porterà ad avere un esercito di zombi mutanti. La cosa più brutta e che alla fine li manderà a combattere contro di loro! Demoni contro altri demoni! Una battaglia che ricorda quella delle loro origini, quando erano solo violenza e sangue! Una situazione che non deve tornare! Quindi Sullivan deciderà il da farsi anche con gli altri di rango nove, che anche loro hanno avuto le loro difficoltà nel loro rispettive scuole, come nelle altre. Ma la differenza sta che Babylus ha la sacerdotessa Annabel a proteggerli e non la lasceranno andare nemmeno per tutte le ricchezze di quel mondo!

 

Fine capitolo 23.

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