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Autore: Anguria21    03/05/2021    0 recensioni
Che cosa succede se sei diversa da tutti quelli che ti circondano? Che cosa succede se lo sei davvero? Che cosa succede se deludi sempre i tuoi genitori? Che cosa succede a non essere quello che davvero pensavi di essere? Che succede se quattro ragazzi invaderanno la tua vita per sempre? Andromeda e i suoi amici lo scopriranno presto.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: Cross-over, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Dentro la stanza, insieme ai miei genitori, viviamo il giorno più brutto delle nostre vite. 
Magnus cerca di fermare il sangue che esce dal corpo di mia sorella. Max cerca di fermare il fratello che vorrebbe fare qualcosa ma non può. 
Magnus fa comparire delle sacche di sangue con la sua magia e Medy perde coscienza.
-Qualcuno tenga ferma mio figlio perchè ho bisogno di una mano qui.- urla Magnus e io, insieme a mio padre, teniamo Raf fermo e Max corre dal padre.- Attaccale una sacca di sangue, ha appena perso conoscienza. Sto cercando di chiudere le sue ferite.

-Ce la farà?- chiede mia madre mentre delle lacrime le scendono sul viso.

-Sto facendo quello che posso. Clary, dammi una mano.- dice Magnus e fa apparire un macchinario e spiega a mia madre di infilare il tubicino nel naso.- Questo è un macchinario per l'ossigeno che l'aiuterà a respirare meglio.

-Forza, piccola mia.- dice mia madre e Magnus chiude le ferite sul corpo di mia sorella mentre Max attacca un'altra unità di sangue.

-Okay, tutto chiuso. Il battito è regolare come il respiro. Jace, credo che dovremmo chiamare i fratelli silenti.- dice Magnus a mio padre. Lascia andare Raf, che si avvicina al letto di Andromeda, e vedo mio padre perdere il colorito del suo volto.- Qualcosa non va con il suo corpo e scommetto che il veleno al suo interno è una delle cause, come la strana runa che ha sul petto.

-Dovremmo prima capire che cosa è succeso.- dice mio padre e scommetto che non gli piace l'idea di chiamare i fratelli silenti.

-Jace.- dice Magnus appoggiando una mano sulla sua spalla.- Andromeda adesso è stabile ma non so per quanto possa restare in questo stato. Io ho fatto tutto quello che ho potuto ma quello che hanno fatto al suo corpo, era studiato alla perfezione. Non è stato puro caso.

-Jace, parliamo della vita di tua figlia.- dice mia padre riuscendo a convincere mio padre.

-Va bene.- dice l'uomo che ho sempre ammirato prima che tutti usciamo dalla stanza, Raf compreso. Ci fermiamo nel corridoio e mio padre guarda tutti con un sguardo pieno di ira.- Avete tutti dieci minuti per pulirvi e cambiarvi. Vi voglio tutti a rapporto tra dieci minuti in biblioteca. Se qualcuno di voi ritarda un soo secondo, se la vedrà con me.

Ci allontaniamo tutti per dirigerci nelle nostre camere: faccio la doccia in pochissimi minuti per liberarmi di tutto quel sangue e infilo la prima cosa che mi capita sotto mano: una felpa grigia e un pantalone della tuta nero. Rimango solo con le calze, vecchia e brutta abitudine, ed esco dalla stanza. Trovo tutti nel corridoio e, in silenzioso andamento, scendiamo le scale dirigendoci in biblioteca. Quando entraimo nella stanza, troviamo tutti li adulti e tre fratelli silenti dentro le loro tuniche.
-Fratelli, questi sono i nostri figli e alcuni visitatori da un altro Istituto.- dice mio padre indicandoci tutti.

-Possiamo vedere che manca una Herondale.- dice la voce di uno dei tre fratelli nelle nostre teste.

-E' per questo che vi abbiamo chiamati.- dice mia madre attirando l'attenzione su di lei.- Si tratta di nostra figlia: Andromeda è stata ferita gravemente in battaglia e pensiamo che sia stato tutto premeditato.

-Che cosa è successo in battaglia?- chiede un altro di loro tre.

-Non lo sappiamo.- dice zio Alec intervenendo nella discussione.

-Andromeda era in fin di vita e Zeus, Rafael e Mary erano coperti di sangue.- dice zio Simon incrociando le braccia al petto.

-Il sangue era tutto di Andromeda.- dice zia Isabelle spiegando al meglio la situazione.

-Io e mio figlio Max siamo riusciti a fermare l'emorragia e a soministrarle altro sangue. Adesso, è stabile ma non so dire per quanto lo sarà ancora.- dice Magnus pensando a tutto quello che ha dovito fare per stabilizzare la mia sorellina.

-Diteci esattamente quello che è successo.- dice un fratello silente.
Io non ho intenzione di parlare. Guardo Raf ma è perso nei suoi pensieri. Mary, si accorge di tutto e inizia a apralare per prima.
-Eravamo di pattuglia tutti e quattro e per tutto il pomeriggio non abbiamo visto neanche un demone. Ne abbiamo avvistato uno che si aggirava verso la periferia della città tra le ombre dei palazzi, così abbiamo deciso di seguirlo. Ci ha portato ad un palazzo ma non sapevamo che fare. Andromeda, lei.. c'era qualcosa che la spaventava. Cioè, di solito si butta nelle cose senza pensare mentre questa volta sembrava avesse chiesto il permesso di fare qualcosa. Comunque, abbiamo deciso di entrare e lei non ha detto niente. Solo quando siamo entrati dentro, ci siamo accorti che era calata la sera. Abbiamo preso tutti la stregaluce e siamo dovuti salire all'ultimo piano prima di trovare il demone: era sul tetto davanti ad un tavolo con sopra un corpo coperto da bende. Penso, penso che fosse il tizio che l'ha pugnalata qualche settimana fa.

-Quale tizio?- chiede uno dei fratelli silenti e le loro parole nelle nostre teste incutono solo terrore.

-Qualche settimana fa, un essere coperto di bende si è presentato in camera di Andromeda e ha rubato la sua spazzola. Prima di andare via, l'ha pugnalata infettandola con un veleno di cui sappiamo nulla.- dice Michael spiegando cosa è successo qualche giorno fa a mia sorella.

-Continua.- dice lo stesso fratello silente rivolgendosi a Mary che annuisce.

-Il demone è scappato e ci stavamo preparando a seguirlo ma siamo stati assaliti da moltissimi dimenticati. Mentre stavamo combattendo, abbiamo notato un giovane stregone tenere un portale aperto per loro e più ne uccidevamo più ne comparivano da qualunque posto il portale portasse. Ci siamo accorti troppo tardi che lo stregone ha attivato un pentagramma e poco dopo, è morto trafitto da una spada.- dice Mary ma si blocca come se fosse terrorizata.

-Chi ha evocato?- chiede Magnus terrorizzato dalla risposta ma lei non risponde.- Mary...

-Lilith.- risponde Rafael facendo calare il silenzio nella stanza.- Lui ha evocato Lilith, il demone superiore che l'ha ucciso. Lei ha detto che le piaceva avere due Herondale davanti a lei ma che gliene serviva una sola. Si è scagliata contro Medy mentre noi ci difendevamo dai dimenticati. La piccola guerriera si è difesa ma lei era più forte: l'ha disarmata e trafitta. Volevo correre da lei, volevo farlo con tutto me stesso zio Jace ma..- dice Raf trattenendo a stento le lacrime.- Lei ci ha bloccati con i suoi poteri e ha mandato via i dimenticati. Ha trafitto il corpo sopra il tavolo con la stessa spada con cui ha trafitto Medy, dopo aver conservato un po' del suo sangue. Poi, con il sangue del corpo, ha disegnato una runa sul petto della mia parabatai mentre le diceva che adesso voi potevate capire che cosa significa vendetta. Quando ha finito, è scomparsa insieme al corpo coperto di bende e noi abbiamo corspo fino a qui.

-Lilith..- sussurra mio padre scnvolto dalle circostanze.

-Sembra molto personale.- dice Ashton con tono serio.

-Lo è.- dice mio padre iniziando a spiegare tutto quello che è accaduto a loro in passato.- Molti anni fa, io e Clary l'abbiamo rimandata nel suo mondo mentre lei cercava di portare in vita Jonathan Morgerstern. C'è riuscita ma noi l'abbiamo ucciso a Edom.

-Dobbiamo vedere la ragazza prima che succeda qualcosa.- dice un fratello silente ma un urlo di Raf ci fa girare verso di lui terrorizzati. Il parabatai di mia sorella si tiene il petto con una mano mentre del sangue macchia la sua canotta bianca all'altezza.. merda, la sua runa parabatai.
Luke, che è il più vicino a lui, lo sorregge mentre Carole strappa la sua canotta. La runa è rossa e molto infiammata e del sangue scorre sul suo petto.
Sentiamo una voce dietro di noi e una risata mostruosa: Medy è alle nostre spalle ma questa non è lei. Ha gli occhi completamente neri e un sorriso maligno dipinto sul volto.

-Non la potete salvare. Lei appartiene a me, adesso e io avrò la mia vendetta.- dice la voce di Medy. Vediamo che estrae un pugnale dalla tenuta piena di sangue e la punta al suo braccio in modo perpendicolare: taglia dal polso in giù, per tutto l'avambraccio, aprendo una ferita molto profonda ma Calum è più veloce e tampona la sua ferita con tutte e due le mani.

-Non morirai anche tu.- dice il ragazzo e vediamo Andromeda tornare in se. 

-Calum, ti prego, aiutami.- iniziando a piangere prima di svenire tra le braccia del ragazzo davanti a lei che le tiene ancora il braccio. Lui la tiene stretta e ferma il sangue che continua a uscire con più di un'irizte. La riporta in infermeria ma non lo vediamo tornare.

-Le cose sono pegiori di quanto pensassimo.- dice un dei tre fratelli mentre Luke e Carole continuano a prendersi cura di Rafael a Max, Magnus e zio Alec.- Dovete tenerla il più possibile addormentata. Se dovesse svegliarsi, Lilith potrebbe impossessarsi della sua mente.

-Creerò una pozione adatta.- dice Magnus annuendo con aria seria.

-Noi faremo ricerche più approfondite. Dovreste informare il conclave.- ci consigliano il fratelli prima di uscire dalla stanza e dall'istituto.

-Qualcuno deve rimanere con Medy.- dice zio Simon.

-Rimango io con lei.- dico parlando per la prima volta dopo molto tempo e stringengo i pugni.

-Ti seguo e porto via dall'infermeria Calum.- dice Michael volendomi accompagnare.

-Vengo con voi. Così, la controllo prima di dormire.- dice Max e inizia a seguirci. Sarà una lunga notte.

 
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Il silezio che cala su di noi, mentre ci dirigiamo in infermeria, è assordante; pieno di dolore e ansia. Mi sembra di essere tornato indietro di cienque anni e tutto diventa molto opprimente. Quando arriviamo davanti l'infermetia, sentiamo una voce spezzata dal dolore: Calum.
-... lo farò, piccola. Ti proteggerò e farò di tutto per capire quello che sta succedendo. Non mi darò pace, finché non sarei tornata da noi, da me. Te lo prometto.- dice Cal e si sente il rumore di un bacio.

-Quel ragazzo si distruggerà, come tutti noi.- dice Zeus abbassando lo sguardo.

-Lo è già.- dice Max e lo guardo negli occhi.- Scusami Mike, ma quando siete arrivati qui, io ho letto nella vostra mente e so cosa è successo. Non lo sa nessun altro.

-Allora, sai che niente gli farà cambiare idea.- dico e apro la porta davanti a noi.- Calum..

-Ragazzi.- dice vedendoci arrivare e passando una mano sul viso e tra i capelli in modo confuso.- Ci sono novità?

-No. I fratelli silenti ci hanno detto che più dorme, meno Lilith può controllarla. Magnus a qualcosa mentre i fratelli silenti faranno delle ricerche.- dico avvicinandomi a lui.

-Qualcuno deve rimanere con lei, allora.- dice con tono speranzoso ma Zeus parla prima che lui possa dire altro.

-Rimango io per stanotte e non si discute.- dice il fratello della ragazza stesa sul lettino mentre Max controlla il suo corpo e le sue funzioni vitali.

-Tu devi dormire, Calum.- dico poggiando una mano sulla sua spalla ma lui si scosta ed esce dalla stanza contraendo la mascella. Sospiro e mi giro verso Max e Zeus.- Mi dispiace. Lui è.. complicata la situazione. Sembra di essere tornati davvero a cinque anni fa.

-Che cosa è successo?- chiede il ragazzo per cui ho una cotta staccando lo sguardo dalla sorella.

-Mi dispiace, io non posso. Non perchè non mi fidi ma è una cosa troppo personale. Posso solo dirti che quello che provi adesso per tua sorella, lui capisce benissimo cos'è.- dico e prendo la sua mano. Lui mi guarda e non aggiunge altro.- Se hai bisogno di qualcosa, puoi chiamarmi quando vuoi.
Lui mi lascia un leggero bacio sulle labbra e un leggero sorriso.
Una bella dormita ci vuole in casi come questo.




Durante la notte, però, delle urla mi svegliano facendomi saltare in aria e posso capire benissimo a chi appartengono: Calum ha uno dei suoi incubi.
Metto in fretta e furia il pantalone del pigiama e corro fuori dalla mia camera. Trovo i miei migliori amici nel corridoio, nelle mie stesse condizioni, davanti la porta di Calum. Mi butto con tutto il mio peso sulla porta e la apro: il nostro migliore amico, si dimena tra le coperte del letto continuando ad urlare come se stesse cercando di raggiungere qualcosa o qualcuno riducendo le lenzuola quasi a brandelli.
-Calum! Calum, svegliati!- grida Luke correndo verso di lui e scuotendolo un po'. Ash chiude la porta alle sue spalle e raggiungiamo i due parabatai sul letto.
Luke, stanco di aspettare, tira due schiaffi in faccia al nostro amico e lui si sveglia di colpo. Impiega alcuni minuti per caèire dove si trova e che cosa sta succedendo. Quando mette a fuoco tutto, il suo sguardo si fa triste e capisce da solo che cosa è successo.

-Mi dispiace, ragazzi.- dice stringendo le lenzuola tra le mani.

-Non ne avevi uno da un po' di tempo.- dice Ash ignorando le sue scuse infondate.

-Credo che la causa scatenante, questa volta, sia stata Andromeda.- dice il ragazzo non guardandoci in faccia.

-Tu provi qualcosa di forte per lei, vero?- chiede Luke al suo fianco e il moro annuisce.

-Che cosa ha sognato?- chiedo e lui alza lo sguardo verso di me.

-All'inizio, era Mali ad essere tra le mie braccia e io non potevo fare niente per salvarla. Poi, dopo un po', Andromeda compare tra le braccia di Lilith davanti ai miei occhi e il demone la trafigge allo stomaco ridendo. Io corro, corro e corro a non posso arrivare a lei. Solo quando è morta, la raggiungo ed è così fredda tra le mie braccia. Cerco di sveglarla ma lei, lei non lo fa. Il fantasma di Mali compare davanti ai mei occhi e mi dice che adesso la proteggrà lei.- dice prendendo fiato.- Non posso permettere che succeda. Devo scoprire che cosa sta succedendo.

-Okay, noi ti daremo una mano per venirne a capo.- dice Ash e Luke annuisce convinto delle parole del più grande di noi.

-Adesso, possiamo lasciarti solo o ci accampiamo qui come quando eravamo piccoli?- chiedo facendo ridere, leggermente, i miei amici. Ci sistemiamo tutti e quattro nel letto e ci soffermia ad osservare il soffitto in silenzio che viene rotto da me.- Credo di essermi innamorato di Zeus.

-Cosa?- chiede Ash con una leggera risata ma non è derisoria.

-Lo so che è molto presto, ma si. Credo, di amarlo davvero tanto.- dico tono serio.

-E' l'effetto che fanno gli Herondale.- dice Calum sorridendo pensando a Medy.

-Forse, è l'aria di New York.- dice Luke aggitandosi nel letto.

-Non c'era quest'aria a Sydney.- dice Ash non smettendo di ridere.

-E che aria!- dico io aggiungendomi alal sua risata.

-Grazie, ragazzi.- dice Cal e continuiamo così per un po' di tempo.




La mattina dopo, vengo svegliato da un calcio di Luke sul fianco e adesso, inizio a ricordare il motivo per la quale non dormivamo più tutti insieme: il più piccolo di tutti noi scalcia come un cavallo, quando dorme. Gli tiro una gomitata facendolo svegliare e mi metto seduto sul letto. Noto Ash già in piedi e ci fa segno di fare silenzio perchè Calum sta ancora dormendo.
Usciamo dalla camera del moro ancora assonnati e non andiamo neanche a cambiarci; abbiamo solo bisogno dell'energia che ci può dare il caffè per affrontare questa giornata.
In cucina, troviamo solo i ragazzi e le ragazze che ci guardano con delle facce sconvolte.

-Sembrate dei cadaveri.- dice Raf guardandoci bene n viso. Ash si avvicina alla macchinetta per fare il caffè mentre noi prendiamo posto al tavolo.

-Cal ha avuto uno di quegli incubi che non aveva da un po' di tempo e siamo rimasti svegli quasi tutta la notte.- spiega Luke baciando Carole sulla guancia accettando la tazza di caffè che Ash gli porge.

-E' collegato a quello che mi hai detto ieri sera?- chiede Zeus sedendosi al mio fianco.

-Si, ma non posso parlarne, lo sai.- dico mentre Ash mi porge la mia tazza di caffè e fa accomodare Mary sulle sue gambe.

-Si, ma se mi dice che sa cosa provo in questo momento, mi fa pensare.- dice con sguardo confuso e aggrottando le sopracciglia.

-Lo so, ma..- inizio a dire ma Carole mi ferma con le sue parole.

-Medy, mi ha raccontato che Calum ha una sorella in Australia.- dice Carole stringendo la mano di Luke.

-Si, beh.. lui..- inizia a dire Luke ma una voce dietro di noi lo ferma.

-Io so che cosa prova Zeus perchè l'ho vissuto sulla mia pelle.- dice Calum entrando in cucina e avvicinandosi alla macchinetta del caffè come se niente fosse.

-Cal, non devi parlare per forza.- dice Ash ma lui scuote la testa.

-No, devono sapere.- dice il ragazzo guardando tutti in viso ma soffermandosi su Zeus.- Mia sorella è morta durante la cerimonia shadowhunters in accademia. Ha bevuto dalla coppa mortale e non ce l'ha fatta.

-Per questo non chiami mai casa?- chiede Mary non volendo sembrare troppo invadente.

-Anche. Mio padre, mondano con la vista, incolpa me della sua morte. Dice che non avrei mai dovuto convincerla a diventare una di noi.- dice Cal bevendo un sorso del suo caffè.

-Ma non è stata una tua scelta. Anche se si ha l'1% di sangue shadowhunters, lo sei a tutti gli effetti. E' la legge.- dice Max spiegando la cosa in modo impeccabile.

-Lo so e mio padre è un mondano che non capisce le nostre leggi.- dice il ragazzo avvicinandosi alla porta con la tazza in mano.- Comunque, non permetterò che anche lei faccia la stessa fine di mia sorella. Costi quel che costi, anche la mia vita, io salverò Andromeda.- dice per poi uscire dalla stanza.

-E' molto determinato.- dice Zeus davvero sorpreso da tutta la faccenda.

-E' innamorato ma ancora non lo sa.- dice Raf e il silenzio cala su di noi. A quanto pare, non sono l'unico a pensarlo.

 
   
 
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