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Autore: loverrrr    06/05/2021    3 recensioni
Edward è un personal trainer mentre Bella ha una tolettatura per cani e quattro volte a settimane va in palestra per tenersi in forma... sono tutti umani e capitolo dopo capitolo scopriremo la storia di ognuno di loro.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, James, Victoria | Coppie: Bella/Edward, James/Victoria
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Bella non sapeva come convincere la sua migliore amica (Victoria detta Viky) ad accompagnarla in palestra. Era l’unico modo per farle vedere Edward.
 
«Per una volta che ti chiedo un favore» bofonchiò Bella.
 
«Assolutamente no!»
 
Bella sbuffò e l’amica sospirò.
 
«E va bene vengo, ma non metterti in testa strane idee okay?» 
 
«Siiiiiiii!!!!» esultò Bella saltellando dall’euforia.
 
Seppure fosse passato soltanto un giorno da quando aveva conosciuto Edward e di lui non sapeva quasi nulla – a parte il suo lavoro – Bella continuava a pensarlo e voleva assolutamente rivederlo. Edward si trovava nella sua stessa situazione e continuava a sperare di rivederla presto.
 
«Stai ancora pensando alla ragazza che hai incontrato ieri, vero?» domandò James a Edward correndo sul tapis roulant.
 
«Sì» ammise Edward correndo.
 
James gli fece cenno di guardare in avanti. «Hai visto quella bionda come ti fissa? Sbaglio o non è la prima volta che viene qui e ti guarda in quel modo?»
 
Edward rivolse all'amico un'occhiataccia. 
 
«Ok, ok sto zitto!» James alzò le braccia.
 
«Piuttosto, vorrei chiederti un favore. So che è illegale farlo, m...»
 
L'amico smise di correre all'istante. «Non ci pensare proprio!»
 
«Ma non ho detto nulla?!»
 
«Ti conosco Edward e so cosa vuoi fare.»
 
Smise di correre anche Edward.
 
«E dai James, voglio solo vedere il suo nome e cognome» lo supplicò Edward. 
 
«Mi dispiace, ma non ti lascerò fare una cosa simile e ne lo farò io. Lo sai che se Aro ci becca...»
 
«Non ci beccherà, ti prego James. Basta solo che accediamo all'elenco dei clienti che si sono iscritti ed è fatta.» 
 
«Edward ne va del nostro lavoro, vedrai che quella ragazza tornerà quando meno te l'aspetti.» 
 
Edward però, non voleva sentire ragioni e avrebbe fatto di tutto pur di ritrovarla, con o senza l'aiuto del suo amico.
 
All'improvviso si sentì le ginocchia tremolare e il cuore accelerare i battiti. Mise una mano sul braccio di James e lo agitò. «È lì, Bella è lì!» esclamò, incredulo, facendogli cenno di guardare verso il front office.
 
«Che ti avevo detto?!»
 
«Bella è tornata James, è tornata!» 
 
Scese dal tapis roulant e si avvicinò al front office.
 
«Bella, giusto?» 
 
Bella si girò assieme all'amica. "Accidenti, è davvero uno schianto!" pensò Bella avvertendo il viso andarle in fiamme e il cuore accelerare i battiti. 
 
«Sì e tu Edward, se non sbaglio» farfugliò.
 
«Sei venuta ad allenarti?» chiese lui curioso.
 
In quel momento, James passò con alcuni ragazzi attirando l'attenzione di Victoria, che smise di seguire la conversazione dell'amica e seguì ogni movimento di James chiedendosi se fosse una visione. All'improvviso le arrivò una leggera gomitata che la fece sobbalzare e girare verso Bella.
 
«Viky lui è il personal trainer di cui ti accennavo ieri» disse Bella.
 
Edward non riuscì a trattenere un sorriso, fu compiaciuto che ella avesse parlato di lui alla sua amica.
 
«Piacere, Victoria» farfugliò l'amica ancora presa da quel bellissimo ragazzo.
 
«Oh, molto piacere» rispose Edward. Prese un modulo con una matita e lo porse a Bella. «Ecco a voi, compilatelo e poi lasciatelo pure qui» disse.
 
«Ti ringrazio Edward, sei gentilissimo» disse Bella a Edward.
 
«Figurati Bella! Be' io ora devo andare» farfugliò Edward.
 
«Non ti preoccupare e grazie ancora» disse Bella.
 
«Certo che sei eh!» la rimproverò Victoria appena Edward si allontanò.
 
«Viky ma che ti è preso?»
 
«Perché non mi hai detto che era un figo da urlo? No dico, hai visto che fisico?»
 
Bella iniziò a innervosirsi. «Come prego?!»
 
«Chissà come dev'essere stare tra le sue braccia...accoccolati sul divano. Non sai cosa darei per...»
 
«Per cosa Viky? Sbaglio oppure ti avevo detto che quel ragazzo mi piaceva?» le ricordò Bella piuttosto alterata.
 
«Ma no Bella, che hai capito?!»
 
«Cos'hai capito tu invece!»
 
L'amica scosse il capo ridacchiando, ma ciò fece innervosire ancora di più Bella. «E smettila di ridere!» bofonchiò Bella.
 
«Guarda che io non sto parlando di Edward, so che lui piace a te. Io mi riferisco a un altro ragazzo, è passato mentre tu e lui stavate parlando. Ha un tatuaggio sulla spalla sinistra» disse l'amica.
 
«Oddio Viky scusami, io ho pensato che...scusami, davvero» disse Bella mortificata.
 
«Ti pare che vado a rubare il ragazzo della mia migliore amica?!»
 
«Scusami davvero tanto, è che quando hai detto dei muscoli io non c'ho visto più e ho pensato che...» 
 
«Che mi piacesse Edward.»
 
Scoppiarono entrambe a ridere, compilarono il modulo e incominciarono ad allenarsi, mentre Edward discuteva in spogliatoio con James… proprio per lo stesso motivo. Casualità?
 
«Io cosa James? Mi avevi detto che Bella non ti interessava» disse Edward alterato.
 
«Infatti è così, io n...»
 
«Senti James, a me piace Bella e visto che a quanto pare non sono l'unico, be' sappi che da oggi è guerra aperta» lo minacciò in tono serio.
 
«Edward, mi fai parlare per favore?»
 
«Ma solo una volta e se fai un apprezzamento su di lei, giur...»
 
«Guarda che io non parlavo di Bella, ma della sua amica e se tu mi avessi lasciato spiegare sin dall'inizio, lo avresti capito.»
 
«Ah» rispose Edward, imbarazzato. 
 
«Per cui stai sereno perché a me piace la sua amica» lo rassicurò James.
 
«Oddio scusami, scusami davvero James» Edward era letteralmente mortificato, oltre che imbarazzato e andò avanti per un bel pezzo a scusarsi con l'amico.
 
«Edward basta, dai. Così mi fai sentire in imbarazzo e come ti ho ripetuto almeno cento volte, stai tranquillo» continuò curioso «piuttosto, tu sai come si chiama la sua amica?»
 
«Parli di Victoria?»
 
«Si chiama così?» domandò James.
 
«Si e da quello che so, Bella l'ha iscritta qui.»
 
Gli occhi di James diventarono a forma di cuoricino. «Oddio, ma dici sul serio?»
 
«Sì, le ho dato personalmente il modulo d'iscrizione.»
 
«Ma è fantastico!» esultò James ma poco dopo sospirò rattristato. «Chissà se avrò mai il coraggio di invitarla a cena fuori.» 
 
«Perché mai non dovresti?»
 
«Mi conosci Eddy, lo sai quanto sono timido.»
 
«Facciamo così: io lo chiedo a Bella e tu all'amica, ci stai?» propose Edward.
 
«E chi ce l'ha il coraggio di avvicinarsi a Victoria?»
 
«Non avrai mica paura di una donna?» Edward ridacchiò.
 
«Paura no, però tu mi conosci Edward, sai quanto sono timido» confessò.
 
«Andiamo James, provaci e basta» lo incitò Edward, mentre Bella continuava a ridere dell'amica, poiché quest'ultima non la smetteva di lamentarsi.
 
«Dai, andiamo a fare qualche esercizio a corpo libero» disse Bella cercando di placare la risata.
 
«Era ora!» esclamò l'amica premendo stop sul tapis roulant. 
 
Scesero dal tapis roulant e s'imbatterono in un ragazzo dall'aria un po' spaccona. 
 
«Ciao ragazze!» le salutò quest'ultimo squadrando Bella dalla testa ai piedi.
 
Quello sguardo non piacque per niente a Bella. Lo fissò malamente, ma egli non se ne andò come lei aveva sperato. Il ragazzo, Jacob Black, veniva abitualmente in palestra, ma non di certo per allenarsi: il suo unico obiettivo era quello di rimorchiare e quando i suoi occhi avevano incrociato quella bellissima ragazza dai capelli castano scuro, che ora gli stava davanti, non aveva saputo resisterle. Solitamente usava la tecnica del "finto personal trainer”, convinto di fare colpo e alcune ragazze ci stavano, ma non Bella! Lei era una ragazza per bene.
 
«Posso esservi d'aiuto?» chiese in tono malizioso.
 
«Grazie m...» Bella fu interrotta da Edward.
 
«C'è qualche problema?» domandò al ragazzo in tono autoritario.
 
Edward non si faceva mai sfuggire niente sul posto di lavoro, ma in quel caso aveva tutte le buone ragioni per intromettersi. Non era la prima volta che lo vedeva lì e nemmeno la prima volta che lo riprendeva, ma era l’ultima volta che lo avrebbe rivisto. Edward era pronto a sbatterlo fuori.
 
«No, perché dovrebbe?» rispose il ragazzo in tono nervoso, girandosi. «Stavamo pensando di fare solo qualche esercizio a corpo libero, vero ragazze?»
 
«Veramente i...» Edward interruppe di nuovo Bella.
 
«A me non sembra che Bella e la sua amica vogliano fare esercizi a corpo libero, per di più con uno che non lavora nemmeno qui» puntualizzò al ragazzo.
 
«E tu chi saresti scusa? Il proprietario?» esclamò il ragazzo con aria saccente.
 
«Sei fortunato perché ci lavoro e basta, se fossi il proprietario ti avrei sbattuto fuori a calci» rispose Edward senza tanti peli sulla lingua. 
 
Jacob se ne andò borbottando qualche insulto.
 
«Edward grazie di essere intervenuto. Non voleva lasciarci in pace» raccontò Bella sollevata.
 
«Figurati Bella. Comunque non è la prima che quello viene qui a fare il casca morto con le ragazze» disse Edward a Bella.
 
«Edward puoi venire un attimo? Il computer si è inceppato» lo chiamò Paul da lontano a voce alta. 
 
«Scusate ragazze, devo andare.»
 
«Non preoccuparti e grazie ancora» rispose Bella e osservandolo andar via ripensò a come l'aveva difesa e si chiese come avrebbe reagito se fosse stata la sua ragazza. 
 
«Io dico che gli piaci» disse l'amica.
 
«Che dici Viky?!» esclamò imbarazzata.
 
«Hai visto come ti ha difesa?»
 
«Lo avrebbe fatto anche con un'altra» replicò Bella arrossendo.
 
«Io dico di no. Fidati Bella, tu gli piaci e anche molto.»
 
«Magari Viky, non sai cosa darei per uscirci insieme» ammise Bella.
 
«E chi ti dice che ciò non avvenga?»
 
«Ti pare che un figo del genere esca con un cesso come la sottoscritta, ma per favore.»
 
«Secondo me ti sottovaluti un po' troppo» disse l'amica.
 
«Invece ti dico che non succederà mai!!»
 
Bella ne era così sicura, che cercò in tutti i modi di convincere sé stessa a lasciarlo perdere, ma non ci riuscì; il desiderio di rivederlo era talmente forte che ci tornò anche il giorno dopo.

Uscita dallo spogliatoio, lo sguardo venne catturato da una ragazza alta, capelli biondi raccolti in una lunga coda di cavallo e assai carina che faceva la scema proprio con Edward. Quando la sentì ridacchiare, la gelosia salì alle stelle e fu sul punto di andare via, ma il dolce sorriso di Edward le fece cambiare subito idea. Egli si scusò con la bionda e raggiunse Bella.
 
«Ciao Bella» la salutò lui.
 
«Edward ciao!»
 
«Sei qui per allenarti?»
 
«Eh sì, anche oggi voglio darci dentro, o almeno è ciò che spero» rispose Bella, mentre pensava a come fargli quella domanda. "Accidenti a Viky e quando le ho detto di sì" pensò nervosa.
 
«Se hai bisogno di una mano non esitare a chiedere.»
 
«Grazie sei gentile.»
 
«Figurati!»
 
«Ed-ward io, senti...vorrei...» balbettò Bella abbassando gli occhi. 
 
Edward s'incuriosì. «Dimmi pure.»
 
«Ec-co io» balbettò quest'ultima alzando gli occhi. Lo sguardo curioso di Edward le diede il coraggio di proseguire il discorso. «Non ricordo come si chiama, però lavora qui. Ieri era sempre vicino a te e ha un tatuaggio sulla spalla sinistra» farfugliò.
 
Edward, che fino a quel momento si era illuso pensando che ella volesse farsi avanti con lui, incominciò a sentire un forte dolore al petto e diventò improvvisamente freddo. 
 
«Parli di James per caso?»
 
«Non so come si chiama, però ti stava sempre vicino quando io e la mia amica siamo entrate» spiegò Bella imbarazzata. 
 
«Allora sì, è lui» rispose Edward cercando di trattenere la rabbia. 
   
 
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