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Autore: Lita_85    09/05/2021    4 recensioni
Dario fisioterapista casanova incallito. Anita pubblicitaria ironica e intraprendente. Due persone così diverse ma così simili. Le loro vite verranno stravolte dal loro primo incontro, che li porterà loro malgrado in situazioni divertenti e passionali. Sapranno resistersi l'un l'altro? Buona lettura! ❤️ Opera registrata su Patamu, qualsiasi riproduzione anche parziale dell'opera senza cconsenso sarà perseguibile per legge.
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Accarezzavo i miei capelli mossi con le dita della mano destra passandoci attraverso nella speranza di domarli. Quel taglio sulla spalla mi accompagnava da un po' di anni, ma lo trovavo sempre perfetto per me in ogni circostanza, anche quando non ne volevano sapere di stare fermi al loro posto. Mi guardai allo specchio con la consapevolezza che lo avrei rivisto a cena dopo il nostro incontro scontro nello sgabuzzino. Il mio cuore si fermò di colpo a quel ricordo. Poggiai la mano sulla sul mio petto nell'attesa che il mio cuore riprendesse a battere. Lui aveva anche questo potere, fermare il mio cuore. Non dovevo farlo, non stavolta. Non dovevo innamorarmi del primo idiota che mi faceva gli occhi dolci. L'ultima volta non era andata proprio bene, e non volevo che quella situazione drammatica si verificasse di nuovo. Quell'amore che sembrava sincero, e che era durato anche un anno, tra alti e bassi, sembrava la storia più importante della mia vita. Ma lui ingeniere informatico non era del mio stesso avviso. Ero troppo per lui. Troppo goffa, troppo chiacchierona, e ridevo troppo, anche quando l'etichetta non lo richiedeva. Per non parlare dei vocalizzi che emetevo in quei momenti...Lui odiava quella parte di me. Ma questa volta, ci dovevo almeno provare, avrei scelto qualcuno che amasse ogni parte di me, incondizionatamente. Le buone intenzioni, e i buoni propositi c'erano tutti, stava a me decidere le sorti della serata.
Diedi un ultimo sguardo allo specchio posizionato vicino alla porta prima di uscire. Per la serata avevo optato per un look più tranquillo, maglia nera con volant con scollo a v, skinny Jeans stretti in caviglia e tacco 10. Portai una ciocca di capelli dietro l'orecchio e mettendo la borsetta a tracolla uscì fuori dalla mia stanza. Non appena fui fuori dalla stanza incontrai la prorompente Ginevra, non proprio vestita da suora. Era fasciata perfettamente da un tubino rosso fuoco a scollo a cuore che metteva in risalto le sue forme già generose. I capelli raccolti in uno chignon perfetto le davano quell'aria sexy, e un rossetto rosso incendio che avrebbe fatto impallidire chiunque. 

< Ginny...tesoro...stiamo andando ad una cena informale, non ad un incontro a luci rosse... >

< Parla per te...io stasera sono a caccia! >

< A caccia?! > Replicai strabuzzando gli occhi

< Voglio far capitolare Saverio...> Disse decisa sistemandosi il rossetto in uno degli specchi decorativi che adornavano il lungo corridoio

< Credo che a lui basti che respiri cacciatrice! >

< Vedremo...> Rispose sorridendo  allontanandosi si qualche passo mi fece segno di seguirla 

Buttai gli occhi al cielo. Non ero più la sua baby Sitter da una vita, ma con lei mi sentivo sempre la mamma. Come se dovevo proteggerla, ma lei sicuramente non aveva bisogno di me, e i suoi buoni propositi che erano diversi dai miei  e sarebbero andati in porto sicuramente.
La segui un po' imbarazzata, perché davanti a lei io sparivo nel nulla. Ci avviamo verso la zona ristorante dove insieme a noi, ma sistemati in un altro tavolo, c'era anche un secondo gruppo di invitati con i rispettivi sposi. Quindi non eravamo solo noi nella villa. Appena varcato il grande arco che divideva la zona ristorante dai salotti lo vidi. Stazionava con Saverio si fronte al nostro tavolo, aveva le braccia conserte e sembrava molto interessato a quello che il suo interlocutore gli stava dicendo, fino a quando i suoi occhi non si posarono su di me. Iniziò a fissarmi facendomi tremare le gambe, ed io dovevo rilassarmi e pensare ai miei buoni propositi.


Non appena la vidi sentii un brivido scendere per tutta la schiena. Come poteva essere così bella? Ero completamente rapito.

< Dario hai capito cosa ti ho detto? > Chiese Saverio cercando di recuperare la mia attenzione che ormai era andata a farsi benedire. Seguì mio sguardo trovando anche lui qualcosa

< Cazzo! > Esclamò senza mezzi termini incrociando lo sguardo di Ginevra che sembrava pronta a tutto

Si precipitò letteralmente verso di lei, senza dare conto a me. Si vede che anche lui aveva dei programmi per la serata. Non potevo deludere me stesso e lei, e così con passo veloce mi avvicinai a lei sorridendole. Provocai in lei la stessa reazione. Ne fui estasiato.

< Buonasera signorina Velletri...sta benissimo stasera...> Dissi porgendole il braccio destro sorridendo ancora una volta. Con lei mi veniva dannatamente facile

< Sta bene anche lei Signor Mancini... però volevo avvertirla che non attacca...> Disse cercando di fare uno sguardo convinto. In realtà, io avevo proprio deciso di sedurla, erano i miei buoni propositi. E per aiutarmi in questa "ardua" impresa mi affidai ad un  outfit non troppo impegnativo: Camicia bianca slim fit dentro a dei pantaloni blu con annessa cintura e mocassini.

< Così mi offende signorina, non ho secondi fini...non posso dire la stessa cosa di Saverio e Ginevra...potremmo prendere ispirazione da loro...> rispose  indicando la mano di Saverio che stava   appoggiata al sedere si Ginevra nel aiutarla ad accomodarsi

Spostai la sedia verso di me per consentire ad Anita si accomodarsi e spostandola verso il tavolo mi accomodai vicina a lei, Saverio capo tavola e Ginevra alla sua sinistra in attesa degli sposini che sembravano essere in ritardo. Quando raggianti e sorridenti si presentarono a noi mano nella mano lanciandosi sguardi inequivocabili.

< Bella l'idea della scopata pre cena... >   Disse Saverio ridendo non appena Mirko e Claudia si sedettero ai loro posti lasciandoli di sasso

Si vedeva che aveva centrato il bersaglio perché rimasero in silenzio diventando paonazzi.

< Lo sai che mi sto pentendo sempre di più di averti chiesto di farmi da testimone? > Disse sorridendo imbarazzato sedendosi al suo posto

< Non è vero! Senza di me sarebbe tutto un mortorio! Vero Da? >

< Sicuramente le scopate pre cena non verrebbero notate! >

Scoppiammo tutti in una sonora risata,  ci piaceva tanto prenderlo in giro e farlo andare nel pallone.
Il nostro siparietto venne interrotto dal caposala che si avvicinò a noi deliziandoci con la sua voce.

< Buonasera signore e signori, e benvenuti a Villa Smeralda. Come sapete stasera ci sarà un menù alla carta quindi potrete scegliere quello che volete. La degustazione del pranzo matrimoniale Testi - Ricci si terrà domani sera, e si consiglia un abito formale. Vi ricordo inoltre che le cucine di notte sono chiuse, ma se i signori gradiscono una tisana o del latte possono usufruire dei fornelli della stessa senza alcuna restrizione. Per quanto riguarda le attività che si possono fare presso la nostra struttura, da domani sarà aperto il mini golf e il tiro con l'arco. Per qualsiasi domanda o problema vi prego di rivolgervi alla reception. Ripasserò tra poco per prendere le vostre ordinazioni. > E così dopo la carrellata di informazioni mister simpatia si allontanò senza neanche aspettare un nostro cenno. 

<  Certo che sa il fatto suo mister pinguino! L'avrei visto benissimo in uno dei miei spot pubblicitari!  > Disse Anita lasciandoci strappando un sorriso a tutti. 

< Quindi sei una pubblicitaria? > Chiesi facendo finta di non saperlo, anche se lei lo aveva menzionato la sera del nostro incontro

< Si Dario...sono nella pubblicità...> rispose con un sorriso di circostanza quasi infastidita

< Sai, c'è una pubblicità che mi fa proprio pena, quella che hanno fatto ultimamente su quella collana...sembrava il rifacimento di Titanic... penosa > 

< Quella l'ho ideata io...>

< Oh cazzo, scusami non credevo... > Risposi sorridendo divertito. Anche se la mia battuta non era intenzionale

< E questa attenta analisi mi viene fatta dall'avvocato delle cause perse?! > 

< Eccomi, presente! Però posso dire in mia discolpa che alcune cause sono veramente perse...non è colpa mia! > Rispose Saverio ridendo e mettendo un grissino in bocca

< Oh cazzo! Scusami io credevo fosse lui l'avvocato! >  Disse diventando rossa come un peperone 

< No tranquilla, ci sono abituato! > 

Guardai verso le mie posate e poi verso il mio bicchiere vuoto. Avevo bisogno urgentemente di acqua. Lui mi aveva portata, pur sapendo che fossi una pubblicitaria, dove voleva. Rendermi ridicola.
Afferrai il tovagliolo bianco immacolato per portarlo alla bocca dopo aver bevuto un bel sorso d'acqua, e portando la mano vicino all'orecchino a forma di cuore per l'agitazione si sganciò facendolo cadere sotto il tavolo. Scesi giù velocemente per recuperarlo quando vidi il piede nudo di Ginevra massaggiare le parti intime di Saverio. E lui per tutta risposta rispondeva accarezzando l'arto in questione. Quella visione inaspettata mi fece sobbalzare facendomi sbattere la testa sul tavolo.
Quel tonfo nonostante tutti avevano ripreso a parlare tra di loro, non passò inosservato facendo alzare tutti di scatto. Stessa cosa feci io saltellando fuori.

< Trovato! >  Esclamai saltellando come una pazza con l'orecchino in mano
Avevo gli occhi di tutti puntati. Ne combinavo sempre una, la goffa Anita aveva colpito ancora. Con un cenno veloce mi congedai verso il bagno. Dovevo recuperare un po' di dignità e la faccia faccia caduta sotto il tavolo.
Entrai velocemente in bagno avvicinandomi al toilette imprecando e cercando di infilare quel maledetto orecchino.

< Complimenti per la scena di poco fa...ma se volevi che venissi in bagno bastava un cenno, non tutta quella teatralità! > 

< Non era programmato idiota! > Risposi guardando Dario attraverso lo specchio 

< Quindi è tutta farina del tuo sacco? Mi complimento nuovamente...> Disse sorridendo avvicinandosi a me prendendomi per i fianchi

< Cosa stai facendo? > Esclamai poggiando le mie mani sul suo torso cercando di mantenere la distanza tra di noi

< Vorrei baciarti...posso? >

< No che non puoi! Cosa ti fa credere che io voglia baciarti? >
 
< Il fatto che sei ancora qui, e che non cerchi neanche di liberarti...> Affermò con un ghigno guardandomi le labbra

< Non voglio essere maleducata! Tutto qui! > 

< O..k signorina per bene...lo prendo come un si.. > ripose ipnotizzandomi con i suoi stupendi occhi azzurri. Nonostante il mio cervello mi diceva di fuggire non riuscì a muovere neanche in muscolo

< No.. fermo...> Riuscì a dire prima che lui si posasse delicatamente sulle mie labbra lasciandoci tanti piccoli baci catturando il mio labbro inferiore. Non so che intenzioni avesse, ma quei baci innescarono subito la bomba che c'era dentro di me. Lo avvolsi con le mie braccia tirandolo verso di me per la nuca rispondendo al suoi baci in modo più audace e infuocato. Il gusto di tabacco tornò a deliziare le mie papille gustative mentre sue mani avevano già agguantato il mio sedere strizzandolo con forza avvicinandomi al suo bacino. I nostri gemiti accompagnavano i nostri movimenti sempre più spinti e sempre più infuocati. Sentivo che la ragione stava abbandonato il mio corpo come del resto i miei buoni propositi.  


Note: Capitolo Quattro. Buongiorno a tutti e buona festa della mamma a tutte le mie lettrici mamme! ❤️ Come avete potuto vedere la situazione tra Anita e Dario torna a riscaldarsi nuovamente in bagno 🤣 chissà cosa succederà questa volta! Notiamo anche come Saverio e Ginevra non perdono tempo...chissà cosa ci combineranno anche loro! 🤣 Grazie sempre a chi mi segue ♥️ e alla prossima ♥️
   
 
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