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Autore: ladypink88    11/05/2021    3 recensioni
Laura non è e una ragazza famosa, tanto meno un personaggio importante. Ma quello che si ritrova a vivere è l'incubo di una dipendenza da una droga legalizzata : per risolvere un problema, si ritrova poi a doverne affrontare un altro più grande. Ma questa è anche la storia di un cammino che la porterà verso una silenziosa, ma avvincente vittoria. Intrecci, storie, sentimenti. Un amicizia, un amore, un amante. Due vite che si uniscono in una promessa che sa di eterno.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
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Aveva corso come un folle per prendere il primo treno.
Era tutto sudato e aveva il cuore che gli martellava in petto sia a causa della corsa, che della preoccupazione.
Non appena aveva ricevuto la telefonata di Serena Manuel  aveva chiuso di corsa , preso la prima cosa a caso trovata nell’armadio, ed era corso a prendere il treno.

Ok Manuel, il treno ci mette comunque mezz’ora per arrivare a Milano, mettiti l’anima in pace e comincia a ragionare!”

Diede un ‘occhiata in giro e si accorse di quanto il treno fosse mezzo vuoto a quell’ora: in effetti quando non era l’ora di punta era molto più comodo viaggiare, ed era anche molto più semplice trovare un posto  a sedere.
Individuato un posto a 4 totalmente vuoto si avvicinò e si lasciò letteralmente cadere sul sedile : era stravolto, aveva agito di istinto e si rendeva conto che non aveva ancora fatto la cosa più elementare … cioè avvisare sua madre e di conseguenza Roberta, visto che erano assieme alle terme!

Ma a quest’ora saranno sulla via del ritorno, avrà davvero senso farle preoccupare ora che sono per strada?”

Decise che visto che comunque sarebbero rientrate in serata attendere gli sembrava la cosa più sensata: voleva prima accertarsi di persona di quali fossero le reali condizioni di Laura.
Si chiese se potessero essere dovute in un certo qual modo alle  maledette che non aveva preso la sera prima :

Maledizione se così fosse la disintossicazione sarà molto più dura del previsto!”

Il viaggio fu più breve del previsto e in men che non si dica si ritrovò alla stazione di Milano Cadorna-
***

“ Oh vedo che ti sei reso utile!” esclamò con tono di voce estremamente sarcastico vedendo le bottiglie d’acqua che Alessandro portava con sé.
Laura non potè fare a meno di sorridere.
Il suo pensiero andò alla festa di compleanno della sua amica : non aveva dimenticato la reazione , a suo modo di vedere le cose estremamente esagerata, avuta dall’amica.

Chissà forse voleva solo proteggere il mio rapporto con Manu, chissà…”

La brunetta era immersa nei suoi pensieri, quando venne investita dalle parole di Serena :
“ Laura come ti senti? Ci hai fatto prendere un bello spavento lo sai?” esclamò sinceramente preoccupata.
La ragazza si sentiva bene, sebbene i suoi sensi fossero ancora intorpiditi:
“ Mi spiace tanto Sere, io sto bene, solo mi sento un po’ sottosopra!” rispose la ragazza che provava un profondo senso di colpa.

“ Hai per caso sete bambolina?” sussurrò infine Alessandro con voce melliflua. Laura lo guardò e assentì con la testa.
Il ragazzo le passò una bottiglietta d’acqua fresca e la bevve avidamente : la sua gola totalmente arsa ne trasse un grande senso di sollievo.
“Grazie Ale, ne avevo davvero bisogno! Ma a proposito tu che ci fai qui?” chiese nuovamente la ragazza.
Lo spilungone venne preso in contropiede, ma proprio nel momento in cui stava per proferire una risposta la conversazione venne interrotta un’altra volta.

“ Laura come stai?” esclamò un preoccupato Manuel che fece la sua entrata correndo col fiatone.
“ Manu ma tu che ci fai qui? “ esclamò sorpresa la brunetta.
“ L’ho avvisato io !” intervenne prontamente Serena.
“ Ma Sere, non c’è n’era certo bisogno! Manu deve studiare!” sussurrò Laura intimidita ma venne interrotta da un tono piuttosto infastidito del ragazzo.
“ Ha fatto benissimo invece! Chi altro avrebbe dovuto chiamare accidenti! “

Proprio in quel frangente il biondino si accorse della presenza di Alessandro altrettanto sorpreso ed esclamò :
“ Ale tu che ci fai qui? “
Lo spilungone fece uno dei suoi sorrisetti furbi. Certe volte il mondo è davvero più piccolo di quanto pensiamo e giusto in quella un pensiero lo investì :

Allora  è lui il Manu a cui la bambolina faceva riferimento alla festa dell’altra sera.”

Sorrise tra sé e sé.

“Ci rivediamo Manuel che piacere! Ho conosciuto Laura e la festeggiata  alla festa dell’altra sera!” e gli fece un sorrisino complice riferendosi alle confidenze che si erano scambiati con Tony la sera precedente.

Il biondino comprese ma non era del tutto convinto e in ogni caso questa coincidenza non spiegava la sua presenza in quel preciso momento.
Decise che per il momento c’erano altre priorità , ma non accantonò quel dubbio su cui avrebbe indagato più tardi.

Si rivolse a Laura:

“ Mi fa piacere sapere che ti sei ripresa, ma cosa è successo? Cosa ti ricordi?”

La brunetta fece mente locale e rispose :

“ Dunque mi sentivo abbastanza bene fino a quando non ci siamo salutati Manu. Poi sul treno ho iniziato a sentire la testa un po’ pesante e che mi girava e questa sensazione è andata via via peggiorando fino a che…. “ tentennò
“ Fino a che non sei entrata in aula” concluse la frase Serena.
“ Sei stata molto imprudente Laura, perché non ti sei seduta ad un bar a prendere qualcosa o non mi hai mandato un messaggio? “ chiese Manuel.
“ Sarei venuto a prenderti lo sai!
“ Non volevo disturbarti, ed inoltre non pensavo certo che sarei svenuta, non mi era mai successo prima d’oggi!” sussurrò la ragazza con voce strozzante.
Si sentiva profondamente in colpa e a disagio . Era sull’orlo del pianto.
Manuel comprese che stare a farle il terzo grado non avrebbe certo giovato al suo benessere.
Le prese la mano e le sussurrò in tono dolce : “ Adesso se ce la fai torniamo a casa ti va? Nel mentre valutiamo cosa è meglio fare!”
“ Manuel credo che non sia il caso di far prendere il treno a Laura dopo quello che è successo ne convieni?” suggerì Serena con tono pratico.
“ A questo proposito ho una proposta : che ne dici se chiamo Silvia? “ guardò Laura aspettando una risposta.
“ Può essere una buona idea!” assentì la brunetta.
“Guarda oltretutto lavora qui vicino! Vado a chiamarla!”.
E senza aspettare oltre uscì dall’infermeria.

Alessandro non era uno sciocco, e capii al volo che la sua presenza in quel momento si stava rivelando di troppo, perciò molto tranquillamente fece per andarsene :
“ Laura mi fa piacere sapere che stai meglio! Per qualsiasi cosa sai dove contattarmi!”
“ Grazie mille Ale per la bottiglia d’acqua!”
“Figurati! Ci vediamo Manuel! Una di queste sere andiamo a bere qualcosa!” e senza aspettare la risposta di quest’ultimo se ne andò.

Il biondino era piuttosto taciturno : dentro di sé si sentiva molto infastidito da quella frase che aveva detto Alessandro.
Quel “ Per qualsiasi cosa sai dove contattarmi proprio non gli andava giù”.
Ma dall’altro canto non aveva proprio voglia di fare il terzo grado alla sua puffa in quella situazione. Non era il momento adatto.
Quest’ultima lo osservava con uno sguardo preoccupato, si chiese cosa stesse pensando il ragazzo.
Dopo qualche istante strinse forte a sé la sua mano e sussurrò :
“ Manuel sto meglio, scusami se ti ho fatto preoccupare. Non volevo”
Manuel aveva lo sguardo basso, ma chiese con tono grave:
“ So che non è il momento adeguato, ma dove hai conosciuto Alessandro?”

Ed ecco che Laura provò per la prima volta una sensazione nuova : il panico.
Oddio , adesso cosa rispondo? Non posso certo dirgli quello che è successo! Non così, non ora! E come?”
Il biondino, si accorse che Laura stava tergiversando, e allora decise di guardarla negli occhi.
“ Ecco ci siamo conosciuti alla festa di Serena, era con un suo amico, un certo Tony, il quale è un tipo un po’ particolare…”

“ Particolare? Laura come sei magnanima!! Quel ragazzo è veramente un pesantone che vive nel suo inframondo! A quanto pare va in giro a dire che io molto presto sarò la sua ragazza, ma a quanto pare non ha ancora avuto neanche il coraggio di dichiararsi!” esclamò Serena con fare teatrale mentre rientrava in infermeria.
Laura la guardò con occhi grati.
Te ne devo una Sere! Mi hai salvata da una situazione davvero complicata!”

Inaspettatamente Manuel scoppiò a ridere :
“ Ci hai proprio preso Sere! Tu pensa che ha detto la stessa cosa a me e ad Alessandro ieri sera, a quanto pare si è proprio preso una cotta per te!”
“Decisamente utile solo per farsi offrire da bere !” lo schernì Serena con aria di sufficienza .
Poi cambiò tema ed espressione e si rivolse a Laura :
“ Tesoro ce la fai ad alzarti? Tra poco Silvia dovrebbe arrivare e dato che è in pausa pranzo non mi va di farla aspettare più del dovuto!”
“ Sì certo!” esclamò convinta Laura la quale fece per scendere dal letto dell’infermeria.

La sua convinzione venne meno però quando appoggiò i piedi al suolo : le girava parecchio la testa e non si sentiva in forma.
Un attento Manuel la prese per mano e le disse :
“ Ti aiuto io non preoccuparti!” e iniziarono a camminare a piccoli passi per uscire dall’università.

Serena comprese che sarebbe stato meglio se lei fosse andata avanti per accogliere Silvia e indicare con precisione la strada ad i suoi amici : in questo modo Laura avrebbe dovuto camminare il meno possibile e la sua amica truccatrice non avrebbe dovuto attendere più di tanto.

Quando la biondina li lasciò soli la puffa si chiese se Manuel sotto sotto stesse ancora pensando a quella domanda a cui lei non aveva risposto o se se ne fosse in qualche modo dimenticato.
Di certo non sarebbe stata lei a ricordarglielo, dal momento che aveva la coscienza sporca.
 
 
 

   
 
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