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Autore: la_pazza_di_fantasy    21/05/2021    0 recensioni
Rowan, ex principe di Awan, non vede la sua famiglia da anni dopo aver accettato di essere la moneta di scambio per salvare la sua famiglia e il suo regno. Ma le cose sono destinate a cambiare visto che il suo carceriere decide di mandarlo in uno dei regni più potenti per fornirgli informazioni e permettergli quindi di impossessarsi anche di quel regno.
Rowan riuscirà a portare avanti la sua impresa? O verrà scoperto e tutti i suoi sacrifici resi vani?
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rowan si guardava intorno mentre si stringeva le braccia intorno al corpo per il freddo. Quando Gale gli aveva imposto di diventare la sua spia lo aveva messo su una carrozza senza dirgli la sua destinazione e con addosso solo un paio di pantaloni di lino leggerissimi e una camicia dello stesso tessuti. Ancora a Qatna aveva sentito parecchio caldo soprattutto perché non era più abituato ai pantaloni da tantissimo tempo. Ma appena arrivato in quel regno il freddo gli aveva colpito le ossa per quanto era pungente. Tutto si sarebbe aspettato tranne che sarebbe andato nel regno più a nord del loro mondo. Ma pensandoci bene Dilmun era il regno perfetto per mettere una spia senza destare sospetti inizialmente. Dilmun era uno dei regni più vasti e potenti, ma non solo: era anche il più lontano da Qatna. Sotto sotto Rowan capiva le intenzioni di Gale. Voleva tenere sotto controllo Dilmun e molto probabilmente stava facendo la stessa identica cosa che aveva fatto con Awan. Edward aveva agito alle loro spalle per la sua sete di potere dando informazioni preziose a Gale e non per ultimo permettendo a gale stesso di entrare indisturbato nel loro palazzo. E adesso Rowan si trovava dall’altro lato. Doveva infiltrarsi nel palazzo di Dilmun ed entrare nelle grazie del principe il prima possibile senza farsi scoprire mandando poi informazioni importanti a Gale.
A Rowan non piaceva per niente essere la possibile causa della fine del regno di Dilmun ma non aveva altre possibilità in quel momento se voleva impedire a Gale di fare ancora più male alla sua famiglia.
La carrozza che lo aveva accompagnato fino ad Dilmun lo aveva lasciato a pochi passi dalle mura che circondavano la città in modo da non farsi vedere dalle guardie che erano presenti alla porta d’ingresso nella città fortificata. Per entrare il ragazzo non aveva avuto nessun problema visto che si era avvicinato a un gruppo di mercanti per sembrare parte del loro gruppo. Una volta dentro le mura Rowan si distaccò dal gruppo e si guardò in giro cercando di non pensare al freddo che lo stava facendo congelare.
Gale non gli aveva per niente spiegato come entrare a palazzo. Gli aveva semplicemente detto che ogni mese nuovi ragazzi entravano nell’harem reale ma non in che modo e soprattutto quando.
-sei qui per entrare nell’harem vero?- una signora anziana si era avvicinata a Rowan e aveva detto quelle parole scrutandolo attentamente.
-come lo sapete?- chiese curioso Rowan che non si fidava tanto di quella donna. Gli sembrava parecchio strana.
-perché sei da solo, straniero di sicuro visto che ti guardi in giro spaesato e perché sei un giovane di bell’aspetto- elencò la donna utilizzando le dita ogni volta che diceva qualcosa di diverso.
-ah- sussurrò Rowan leggermente in imbarazzo con quella donna che lo stava scrutando attentamente -sapete dirmi in che direzione andare?- chiese poi facendosi coraggio. Quella donna sembrava sapere un bel po’ di cose e lui di certo non voleva perdere tempo, che non aveva, per cercare un posto impossibile da trovare.
-vieni con me- disse la donna alzando gli occhi al cielo e iniziando a camminare velocemente per le strette stradine di Dilmun. All’inizio Rowan faticò leggermente per tenere il passo della donna, aveva passato quegli ultimi anni a stare seduto su un letto o una sedia e non aveva potuto fare il minimo movimento, ma alla fine riuscì a non perderla di vista. Se fosse rimasto indietro in quelle stradine era sicuro che non sarebbe riuscito ad uscirne.
Per fortuna di Rowan in poco tempo arrivarono a una seconda cinta muraria, che in precedenza Rowan non aveva visto dall’ingresso.
-entra da quella porta, le guardie ti condurranno nel posto giusto- e così dicendo la donna lo lasciò completamente solo non dandogli nemmeno il tempo di ringraziarla a dovere.
Rowan sospirò e si avvicinò alla porta delle seconde mura per poter parlare con le guardie, ma a quanto pareva non era l’unico visto che gli si affiancò un altro ragazzo che gli lanciò anche un’occhiataccia.
Rowan voleva rispondergli a tono ma le guardie parlarono prima che il biondo potesse farlo.
-seguiteci- Rowan parve confuso a quelle parole, non gli avevano nemmeno chiesto cosa stavano facendo li! Potevano voler fare qualunque cosa e quelle guardie non li avevano minimamente interrogati. Ad Awan di certo la guardia reale non si comportava in quel modo, e nemmeno a Qatna per quanto aveva potuto vedere Rowan. Era così assurdo e insensato quello che le due guardie stavano facendo.
A farsi tutti quei problemi però era solo Rowan visto che il ragazzo al suo fianco sembrava molto tranquillo e incurante di quello che stava succedendo.
-restate qui fino a quando non arriverà il consigliere reale- con quelle parole i due ragazzi vennero lasciati all’interno di un enorme spiazzale che a Rowan ricordava molto quelli che utilizzavano i soldati di Awan per allenarsi nel tempo libero: infatti al centro si trovava un’enorme pedana circolare soprelevata, nella quale si trovavano un’altra decina di ragazzi, e tutto intorno si trovavano tavoli o comunque sostegni sui quali erano poggiati scudi e lance. Si, era proprio un’area di allenamento militare.
Probabilmente quello era lo spazio più grande che avevano all’aperto per farli stare. Di certo non li avrebbero mai fatti entrare nel palazzo prima di essere stati presi. Almeno Rowan lo sperava anche se con quello che avevano fatto in precedenza le guardie non ne poteva essere tanto sicuro.
Davvero, potevano benissimo essere due ragazzi che non avevano nessuna intenzione di entrare a far parte dell’harem reale, potevano essere degli assassini!
Rowan stava ancora pensando alla cosa quando nello spiazzo arrivarono altre due persone vestite di tutto punto. Ad una sola occhiata si poteva capire che erano superiori a tutti i ragazzi li presenti, che facevano parte di quel castello.
-buongiorno- a quel saluto Rowan alzò lo sguardo osservando il ragazzo che aveva parlato. Sembrava della sua stessa età, oppure leggermente più piccolo, e stava osservando attentamente tutti i presenti fino a quando i suoi occhi viola si posarono su quelli ambra di Rowan.
 

 
   
 
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