Fanfic su attori
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Autore: Rowena Ollivander    30/08/2009    3 recensioni
Agosto 2008. L'uscita nelle sale di "Harry Potter e il Principe
Mezzosangue" è stata rimandata al 15 luglio 2009. Il cast si
è riunito per gli ultimi saluti prima delle "grandi
vacanze", ma una brutta sorpresa aspetta Rupert. Come
reagirà all'arrivo di un terzo incomodo?
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Emma Watson, Rupert Grint
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nel privé



“E grazie per l’invito
Ma proprio non ce la farò
Ho proprio tanti tanti troppi impegni,
Credo forse partirò.
Se avessi più coraggio, quello che io ti direi
Che quell’uomo perfetto che volevi tu non l’hai capito mai.”

Per dimenticare - Zero Assoluto



Rupert arrivò al bar dove aveva appuntamento con gli altri con 15 minuti di ritardo.
Accidenti al traffico! Non arrivava mai in ritardo, era una cosa che lo faceva impazzire.
Si affrettò verso il locale e una volta entrato si sbottonò la giacca a vento. Anche se erano quasi alla metà di agosto alla sera faceva sempre piuttosto fresco e nel tragitto dalla macchina aveva dovuto mettersela. Salutò il barman e qualche sgabello più avanti, in attesa del suo drink, scorse la figura di Daniel
- Allora, cosa beviamo stasera? -
Daniel si voltò - Ehi, ciao. Oh, io prendo un mojito, tu cosa vuoi da bere? -
Rupert ci pensò su un istante - Una birra va bene. -
Dopo un paio di minuti facevano entrambi il loro ingresso nel privè del locale.
A seguito dell’annuncio che il film sarebbe stato rinviato, tutti i membri del cast avevano visto aumentare smisuratamente le loro “vacanze” . Presentazioni, premiers e sponsorizzazioni erano tutte rinviate di almeno sei mesi e così a qualcuno era saltato in mente di fare una specie di festicciola per salutarsi. E cosa c’era di meglio ovviamente di una bella bevuta?
In mezzo a tutta la marea di gente che si era ritrovato davanti, Rupert scorse Emma seduta ad un tavolo. Stava parlando con un tizio che non era sicuro di conoscere, ma per qualche motivo la sua faccia non gli era nuova. A dire la verità era lui che le stava parlando all’orecchio e a giudicare l’espressione di lei doveva essere qualcosa di divertente. Molto divertente. Forse troppo.
Ma la sua attenzione venne distolta da un secco colpo che ricevette sulla nuca
- Ehi! Come mai sei in ritardo oggi? Non è da te, rosso. -  
Rupert sospirò sorridendo - Traffico. Sai,  credo che mi mancheranno queste tue dolci manifestazioni di affetto… - rispose con una sonora manata in mezzo alle scapole di Devon*
- Mi dispiacerà non rivedere la tua brutta faccia per un po’. -
- Il piacere è tutto mio!! - Risero. Lui e Devon avevano legato parecchio durante tutti questi anni; il fatto che avessero la stessa età era stato un buon punto di partenza.
Devon indicò il proprio bicchiere vuoto
- Beh, andrò a fare rifornimento. Tu vuoi qualcosa? -
- No grazie. Appena fatto. - rispose indicando la bottiglia
- Daniel? - Quest’ultimo, che intanto si era messo a parlare con Oliver* qualche passo più in là, alla domanda di Devon si girò e scosse la testa, ringraziando
- Beh ci vediamo in giro allora. - Rupert annuì e Devon si allontanò
- Che ne dici, ci andiamo a sedere? - chiese Daniel a Rupert, raggiungendolo
- Certo. -
- Mi sembra di aver visto Emma seduta laggiù. -
Sì, anche a me, si ritrovò a pensare.
Si avvicinarono insieme verso il fondo della sala, ma la voce di Oliver li fece fermare quasi subito
- Ehi, Dan! Che fai, me lo regali il telefonino? -
- No! No! Scusa, torno subito. - disse a Rupert prima di semi-scomparire tra la folla.
Adesso che si guardava bene in giro c’era davvero un sacco di gente. Certo non c’erano proprio tutti i membri del cast; c’erano i “giovani”, quelli che comunque costituivano la gran parte degli attori. Altrimenti altro che privé, non sarebbe bastato l’intero locale!
Bevve un sorso della sua birra. Fu soltanto allora che riuscì a scorgere di nuovo il tavolo di Emma.
Non gli andò di traverso la birra, come ci si sarebbe potuto aspettare. Quello succede solo nei film.
E quello, purtroppo non era un film, era la pura realtà e stava dritta sotto i suoi occhi.
Lo “sconosciuto”, che evidentemente non lo era, ed Emma si stavano baciando. Sulla bocca. E non era un semplice bacio. Era un decisamente bacio.
Dentro di lui qualcosa smise di funzionare e si fermò. Rupert rimase lì impalato in mezzo alla sala a fissarli. Anche quella era una cosa da film. Non sarebbe dovuta succedere, secondo lui. E invece adesso si ritrovava lì e non riusciva a muovere un passo. Macchè! Nemmeno riusciva a sbattere le ciglia!! Non era possibile. Doveva reagire, non poteva semplicemente stare lì fermo senza far niente. Senza contare il fatto che chiunque avrebbe potuto accorgersi della sua “pietrificazione”. Chiunque, persino loro due, una volta che avessero smesso di baciarsi. Se avessero smesso. Pareva passata un’eternità e loro erano ancora lì a sbaciucchiarsi.
Più o meno due secoli e mezzo dopo, o questo almeno era quello che aveva creduto lui, sentì una mano appoggiarsi sulla sua spalla; contemporaneamente intanto, Emma e il tizio si staccarono e Rupert ricominciò a sbattere le palpebre.
- Ok, fatto. Avevo prestato il cellulare ad Oliver per fare una telefonata; il suo lo ha lasciato a casa o è rotto, boh non ho capito. Comunque, andiamo a sederci?-
Daniel, che ovviamente non si era accorto di niente, cominciò a spingerlo verso il fondo della sala. La scarsa opposizione di Rupert gli risultò assolutamente ignota.
Erano a pochi passi dal tavolo quando Emma si voltò e li vide. Rupert prese una bella sorsata di birra.
Accidenti. A saperlo prima avrebbe ordinato qualcosa di forte
- Ehi, Rupert! Dan. - li salutò alzandosi per dare un bacio a entrambi
- Emma. -
- Ciao. -
Poi Emma si voltò verso il ragazzo seduto al tavolo con lei.
Rupert prese un’altra lunga sorsata di birra senza che nessuno se ne accorgesse.
- Ragazzi, questo è Jay. Il mio ragazzo. -
Jay si alzò per stringere loro la mano
- Piacere. -
- Ciao. - rispose Daniel entusiasta
- Ehi. - accennò Rupert. E fu lì che capì dove lo aveva già visto. Le foto al telegiornale. Il “presunto” fidanzato di Emma era vero. Fantastico. Che bella prospettiva di serata, eh?
Presero tutti posto, tranne Rupert che rimase in piedi. Daniel lo ammonì
- Dai siediti, amico. -
Rupert ci pensò su un attimo; era davvero costretto a passare la serata lì?
- Ehm, veramente… Io ragazzi ero venuto solo per salutarvi. Devo andare. -
Il disappunto di Daniel ed Emma non tardò a farsi sentire
- Cosa?! -
- E perché? - gli chiese il suo migliore amico.
E adesso veniva il bello: perché?
- Perché ho… delle cose da fare. -
- Oh andiamo!! -
- Lo sai che è la scusa più vecchia del mondo? - lo guardò scettico Daniel
- No! No, davvero! Io devo… tenere mia sorella. È a Londra e… la devo andare a prender da una sua amica fra qualche minuto. Dorme da me stanotte. -
Certe volte avere tre sorelle era decisamente comodo
- Tua sorella quale? -
- Georgina? - intervenne Emma
- Sì! - annuì vigorosamente cogliendo l’occasione al volo.
- Oh eddai!! Quanti anni avrà, quindici, no? -
- Sì… -
- E allora dai!! Anche se sta mezz’oretta di più dalla sua amica non crolla mica il mondo!  - insistette Daniel
- No, davvero non posso. - La cosa si stava facendo difficile
- Ma dai, sono appena le dieci!! Alla sua età altro che le dieci che facevi tu. -
Accidenti. Emma aveva ragione. Avrebbe dovuto scegliere sua sorella Samantha, lei aveva solo dodici anni. Sarebbe stato più credibile
- No, veramente… -
- Oh, dai Rupes, ti prego! Mezz’oretta, non di più, giuro. -
Non mi guardare così…
- Sì Rupes, ti preghiamo!!!!!!! - lo implorò Daniel
Rupert sospirò. Che uomo forte eh? Crollare solo per come lei lo chiama e lo guarda. Diede un’occhiata alla stupida faccia che stava facendo Daniel e sorrise
- E va bene. Non c’è niente di male a restare una mezz’ora. - disse prendendo posto vicino a Daniel.
Ognuno bevve un sorso del proprio drink, ma nessuno sembrava intenzionato a cominciare la conversazione. Fu Daniel che dopo un po’ decise di rompere il ghiaccio
- Allora, Jay, cosa fai tu? Studi, lavori…  -
Jay si mise a ridere imbarazzato - Ehm, veramente di studiare ho smesso qualche anno fa. Ho venticinque anni… -
- Wow! Venticinque! Accidenti… - disse Daniel, assolutamente sorpreso; Rupert sbuffò impercettibilmente - Beh, complimenti, te ne davo molti meno. - proseguì il moro
- Grazie. Insomma, se posso prenderlo per un complimento… -
- Oh sì! Sì, non dicevo per offenderti. Caspita, venticinque. Tu lo avresti detto, Rupert? -
Rupert intanto, che aveva colto l’occasione per bere un altro po’, alzò le spalle
- Non lo so. Voglio dire, sembrava più grande di noi. Ma forse non così tanto. - aggiunse per non fare il bastian contrario.
Certo che mi sembrava più grande, accidenti a confronto lei è una bambina!
- E cosa fai quindi nella vita? - proseguì Daniel; lui sì che sapeva reggere una conversazione, ringraziò il cielo Rupert
- Lavoro nella Guardia di Finanza. -
- Sì, Jay è un finanziere. - intervenne Emma, per la prima volta nella conversazione, stringendogli la mano; cosa che non sfuggì a Rupert
- E dimmi, quindi fai anche tu gli appostamenti per strada? - chiese Daniel. Jay annuì
- Beh, cavoli, se per caso ci vedi non ci fermare allora. - disse Rupert, quasi senza accorgersene.
Emma e Daniel lo guardarono come se avesse detto qualcosa di male; Jay invece rise
- Rupert… - cominciò Emma
- Che c’è? Stavo solo dicendo che ci farebbe comodo a tutti. Non è un mistero che se la Guardia di Finanza ti ferma stai lì come minimo un’ora. -
Emma era rossa dall’imbarazzo, mentre Daniel non sapeva bene cosa pensare. Gli era sembrato che il suo amico avesse qualcosa che non andava quella sera e quelle sue uscite poco felici ne erano la piena dimostrazione
- No, ha ragione. È vero. Beh non ti posso garantire niente, ma potrebbe essere un semplice controllo “patente e libretto” e non un’ispezione in piena regola, la tua. -
Rupert allargò le braccia, tanto per dimostrare ai suoi amici che nemmeno Jay si era offeso quindi non c’era nulla di sbagliato in quello che aveva detto
- Grazie! -
Gli avevano sempre insegnato a guardare il lato positivo delle cose; ecco quello era il “lato positivo” del fatto che Emma stesse con quel tizio.
Parlarono del più e del meno per qualche minuto e durante la conversazione Rupert cercò di rimediare al suo comportamento iniziale con il suo senso dell’umorismo e qualche sorriso. Grazie al cielo non gli era nemmeno stato troppo difficile; sembrava che Daniel ed Emma avessero classificato il suo solo un riflesso per l’agitazione di ritardare all’appuntamento con sua sorella
- Allora, - disse ad un certo punto Emma - sapete già cosa farete in questo periodo? -
Fu Daniel il primo a rispondere - Io parto per l’America a fine agosto circa. “Equus” verrà presentato a Brodway il 5 settembre e poi comparirà regolarmente nel calendario. Quindi annesse e connesse partecipazioni per sponsorizzare lo spettacolo. Direi che avrò il mio da fare. Spero di trovare del tempo per rilassarmi. Voi che farete? -
- Tu che farai Rupert, lo sai già? - intervenne Emma
Rupert si sistemò meglio sulla sedia; lo imbarazzava terribilmente parlare dei sui progetti
- Beh, adesso credo che passerò del tempo con la mia famiglia, anche se dovrò mettermi a studiare. A settembre comincio a girare un film con una piccola produzione irlandese. -
- Wow. -
- Grande. -
Rupert annuì continuando a giocherellare con la bottiglia
- È ambientato a Dublino, quindi dovrò imparare l’accento. -
- È una splendida notizia! -
- Emma ha ragione. Beh, buona fortuna allora! - gli disse Daniel dandogli una pacca sulla spalla
- Grazie. -
- E che genere di film è, se posso chiedere? - domandò Jay
- Certo. È una specie di thriller, una cosa fra adolescenti, c’è una ragazza di mezzo… -
- Ok, abbiamo capito. Ci stai prendendo gusto è, dì la verità? - scherzò Daniel. Rupert rise
- E poi… beh se entrerà in porto parteciperò anche a un progetto di remake di un film francese. -
- Oh! E che film? - gli chiese Emma
- Ehm, il titolo in francese non lo so, ma  si chiamerà “Wild Target”. -
Tutti risultarono piuttosto stupiti
- Accidenti Rupert, quanto lavoro! -
- Dan ha ragione, sei più impegnato di tutti noi messi insieme! -
- Perché tu che farai? - le chiese il moro, cogliendo l’occasione
- Oh beh, dato che dovrò aspettare un po’ prima di presentare il film d’animazione che ho doppiato, noi, - sottolineò stringendo il braccio del suo ragazzo e scambiandosi un’occhiata con lui - abbiamo pensato di fare un viaggetto. -
Rupert tossì guardandosi di sfuggita intorno.
 Dove accidenti si è cacciato Devon quando c’è bisogno di bere un Cuba Libre?!?!
- E dove andate? - chiese, soltanto per dimostrarsi interessato, dato che non gli importava affatto dove lei e il suo principe azzurro andassero, insieme
- Andiamo due settimane in giro per la Scozia. È stato Jay ad avere l’idea; è lui che ha organizzato tutto!-
Insieme a Daniel sorrise della felicità che le si leggeva sul volto, anche se il suo sorriso fu piuttosto forzato
- E quando partite? - chiese loro Daniel
- Fra due giorni!! Partiamo con il treno delle 11:30 per Edimburgo. Una bella vacanza  per rilassarci. Solo noi due. - annunciò Emma entusiasta.
In compenso a Rupert per poco non venne un colpo. Fece per prendere un'altra bella sorsata di birra, ma quando poggiò la bottiglia alle labbra si accorse con disappunto che era vuota. Ma quella bottiglia non era piena per tre quarti appena due secondi fa?!?!
Ok, l’alcool era finito. Era il momento di andarsene.
Mentre i suoi amici ancora chiacchieravano del viaggio, Rupert si alzò
- Beh, io vi saluto. -
- Cosa? Ma, è già ora? - chiese Emma guardando l’orologio
- Non poso restare, davvero. Adesso devo proprio andare. -
- Ok amico, ci sentiamo allora. E in bocca al lupo per i tuoi progetti. - gli disse Daniel con una pacca sulla spalla
- Grazie. Ciao. - Rupert si sporse per stringere la mano Jay
- Beh, fate buon viaggio. -
O anche no, fate come vi pare…
Emma lo abbracciò e dopo gli ultimi saluti Rupert si allontanò.
Aria, aveva bisogno di aria. Doveva uscire da quel dannato posto. E c’era quasi riuscito, ma una voce lo aveva fermato sull’ingresso del  privé. Quando la vide raggiungerlo sospirò
- Rupert! Scusa, non voglio farti perdere tempo. Solo volevo chiederti, dato che non sei potuto rimanere questa sera, se ti va di fare colazione insieme venerdì mattina, voglio dire, prima che io prenda il treno. - gli chiese Emma quasi supplicante
Rupert scosse la testa - Mi dispiace, non posso. Domani sono a cena dai miei genitori; mi fermo a dormire da loro, non riesco a scendere in tempo. -
- Oh… -
- Mi dispiace. Ma ci possiamo vedere quando torni, se ho ancora tempo così puoi raccontarmi come è andata. E magari mi aiuti a studiare l’irlandese. - cercò di sdrammatizzare.
Emma annuì - D’accordo. Allora, buona notte. - disse baciandolo sulla guancia
- Buona notte, Em. -
Detto questo si girò e se ne andò. Non doveva fare così, non doveva. Non poteva trovarsi un fidanzato e poi chiedergli di fare colazione insieme! Doveva essere il contrario, così magari il fidanzato sarebbe stato lui, invece di quel buzzurro con mille anni più di lei.
Quando uscì dal locale l’aria della sera gli punse gli occhi. Fu in quel momento che si rese conto del male che veramente faceva sapere di averla persa.



“Avrebbe chiesto solo
Un attimo di pace
Avrebbe chiesto solamente
Di ascoltare ancora
Un filo suo di voce
Che dice me ne vado piano piano piano piano…
Tu prendimi la mano
Io parto e non ti porto con me
D’ ora in poi pensa solo a te
Avrebbe chiesto solo
Di perdere un po’ i sensi.”

13 Anni - Tiziano Ferro



To be continued…



* Devon Murray è l’attore che interpreta Seamus Finnigan e ha la stessa età di Rupert (entrambi sono nati nel 1988)
* Oliver Phelps è l’attore che interpreta George Weasley, classe 1986





Ed ecco finalmente il secondo capitolo. Mi dispiace per avervi fatto aspettare così tanto, ma sto preparando un esame e purtroppo il tempo per la fan fiction è davvero troppo poco. Infatti volevo avvertirvi che non so quando sarò in grado di postare il terzo capitolo; probabilmente dopo l’otto di settembre, purtroppo.
Volevo fare, come al solito, dei chiarimenti. Il fantomatico fidanzato di Emma è il suo attuale fidanzato, ed è veramente così tanto più grande di lei. Tra l’anno scorso e quest’anno c’è stato un tira e molla ma ora stanno insieme e lui è stato sul set dell’ultimo film di “Harry Potter”. Jay Barrymore, a quanto dice internet è veramente un finanziere.
Seconda cosa gli impegni dei maschietti sono reali, l’unica distorsione della realtà è che “Cherrybomb” è stato girato da Rupert ad agosto e non a settembre.
Oh, e i nomi delle sorelle di Rupert sono veri e anche le età approssimativamente. Più avanti avrà un ruolo abbastanza importante nella storia anche il fratello minore di Rupert (per chi non lo sapesse lui è il primo di cinque tra fratelli e sorelle!!).
Adesso viene la parte migliore: i ringraziamenti!!!!

Noel_93:che bello sono stata troppo felice di vedere che mi hai recensita per prima!! Il particolare della maglietta è una cosa che mi frullava in testa da millenni ma non sapevo mai dove infilarlo ed ecco la soluzione!! Spero ti sia piaciuto il chappy ^_-

Little lamb in love95: Oh che emozione avere una nuova fan!!! Mi sento molto onorata ^_^ E addirittura tutte le fan fiction? Che coraggio O.O Allora aspetto con ansia una tu recensione per questo secondo capitolo!!(o e ti consiglio, se ti piace la coppia Rupert/Emma di andare a leggere la ficcy di Noel_93 un compleanno da non dimenticare)


…Oh e vi do un indizio: il terzo capitolo si intitolerà Per dimenticare

Un bacione,
Rowena

  
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