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Autore: Onda nel silenzio    14/06/2021    3 recensioni
Sono sempre più vicini.
"Hai solo voglia di urlare per il gusto di farlo!"
"Oh, no, quella è una tua specialità."
Zoro è più alto di lei di due spanne, ma Nami torreggia di fronte a lui come se fossero alla pari, mantenendo il mento sollevato in un gesto di superiorità volto ad annullare quel divario - l'ostinazione ad averla sempre vinta con lui è qualcosa che l'anima quanto l'urgenza di soddisfare un bisogno fisico.
Si fissano entrambi con astio, in una muta sfida atta a stabilire chi distoglierà per primo lo sguardo, i loro respiri che si scontrano. Poi, come se quel ricordo li colpisse con la stessa intensità nel medesimo istante, viaggiano con la mente in una stanza alimentata soltanto da una luce soffusa, dove lei è appoggiata al muro, dove lui ce la spinge contro tappandole la bocca, l'erezione premuta contro al suo corpo seminudo.
Il respiro muore in gola a entrambi. Zoro distoglie lo sguardo, Nami indietreggia.
Quella battaglia la perdono entrambi.
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nami, Nico Robin, Roronoa Zoro, Sanji | Coppie: Nami/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Zoro trasale, il cuore gli martella nel petto in una corsa forsennata. Se non stesse desiderando di finire in un fosso e di sotterrarsi al suo interno, noterebbe il rossore che imporpora le guance di Nami.
"Chi va là!?" strilla il dipendente del centro benessere.
Un lampo attraversa gli occhi di lei, preambolo delle scariche di fulmini con cui Zoro sa che verrà presto carbonizzato, ma lui capisce che in quel momento è dovuto ad altro e lo interpreta nel modo giusto. Le toglie la mano dalla bocca e Nami si affretta rapidamente a dire "È tutto sotto controllo. Non gridare, Denzel."
Zoro volta il capo con un'espressione agitata che ne tradisce il disagio. Il ragazzo in divisa fa capolino da oltre il separé, li vede e si blocca a fissarli sconvolto, trattenendo il fiato. "Cosa... ci fa lei qui?"
Nami spintona via Zoro all'improvviso, cogliendolo talmente di sorpresa da sciogliere con facilità la sua stretta, e si copre di scatto il seno con le mani. "Ti prego, Denzel, non chiamare nessuno. È chiusa la porta, vero? Sì, è chiusa, sì." Nami si risponde da sola, liberando un sospiro tremante.
Zoro, a quel punto, deglutisce e prova ad articolare qualche suono. "Stavo... stavo cercando Nami."
Denzel sbatte le palpebre un paio di volte, senza smettere di fissarlo. "L'avevo intuito."
Gli verrà il torcicollo a furia di mantenere quella posizione, ma Zoro non può voltarsi, perché ha ancora un solido problema in mezzo alle gambe, un problema che per sua sfortuna ha notato anche Nami.
"Sei ubriaco?"
"No."
"Ti hanno drogato?"
"No."
"Sei veramente Zoro...
"Sì, maledizione!"
"... oppure Sanji è entrato nel tuo corpo?"
"Diavolo, che schifo, no! È... una lunga storia."
"Bene, allora perché non cominci dall'inizio?"
Denzel assiste allibito al loro scambio di battute. "Nami, lui è il tuo ragazzo?"
La testa di entrambi raddoppia di volume, scoprendo due file di denti da squalo. "Certo che no!" sbottano Nami e Zoro all'unisono, tappandosi subito dopo la bocca. Lei realizza che così facendo ha scoperto un seno e si nasconde velocemente dietro al separé. Zoro la intravede afferrare una camicetta appesa in un angolo. "Ecco, sarà meglio che ti rivesti."
"Ah, io dovrei rivestirmi? Io? Stavo per ricevere un massaggio strabiliante, ma tu hai ben pensato di intrufolarti qui, di mettermi le mani addosso come un maniaco e di rovinare tutto!"
"Abbassa la voce!" Zoro enfatizza quella sua disperata richiesta mimandole il gesto di fare più piano con le mani, ma sorprende Nami a sbirciare il cavallo dei suoi pantaloni, e gli va di traverso la saliva. Se non fosse così a disagio, noterebbe che anche lei sembra considerevolmente spaesata e in imbarazzo.
"D'accordo, ragazzi, un passo alla volta. Ho capito che tu non sei né un pazzo assassino né un maniaco, ora però devi spiegarmi perché ti stai nascondendo, e perché continui a darmi le spalle. Cosa nascondi, lì dietro?" Denzel incrocia le braccia al petto, in attesa.
Zoro guarda di sfuggita verso il basso, si accerta di essere finalmente fuori pericolo e si volta del tutto. In quel momento qualcuno bussa alla porta.
"Denzel, scusa per il disturbo, potresti venire qui un momento?"
È Lady Sayuri. Merda.
Nami, ormai completamente vestita, esce allo scoperto. Zoro la fissa nel panico, lei assottiglia gli occhi in due fessure con aria saputa, poi li fa saettare sulla porta e su Denzel. "Copri questo cretino, per favore. Si assumerà piena responsabilità del suo comportamento, se Lady Sayuri dovesse scoprirti."
Il ragazzo esita per un attimo, poi annuisce, avvicinandosi alla porta per rispondere alla propria titolare.
"Con te faccio i conti fra poco."
Zoro rabbrividisce. Nami ha parlato con un tono glaciale che non lascia spazio a dubbi.
Stavolta è nei guai.
In guai fottutamente seri.





~~~




"Basta, la faccenda è chiusa!"
Robin si volta verso l'entrata della locanda. Capisce che Nami ha varcato la soglia d'ingresso prima ancora di vederla spuntare dietro a Zoro, e sa che sono sue le mani che stanno spintonando il ragazzo dentro al locale, perché la sua voce è inconfondibile. "Giuro che ancora stento a crederci! Ti vanti di essere un temibile spadaccino e poi corri a nasconderti come un cane per timore di una donna?"
Zoro si gira verso Nami, torreggiando su di lei con espressione irritata. "Non l'ho fatto per timore, ma per esasperazione!"
"Oh, certo, precisalo!"
Chopper, seduto in grembo a Robin, muove le zampe con inquietudine. "Se non la smettono di fare tutto questo chiasso allerteranno il personale della locanda."
"Già." Robin si alza e va loro incontro. "Ehi, voi due" li richiama in tono di avvertimento.
Nami e Zoro si voltano nella sua direzione, inviperiti, ma quando riconoscono lei e Chopper sembrano calmarsi un poco.
"Nami, si può sapere che fine avevi fatto?" le chiede Chopper. "Ti abbiamo aspettato fuori per un sacco di tempo. E tu da dove spunti, Zoro?"
In tutta risposta la diretta interessata incrocia le braccia sotto al seno, battendo ripetutamente un piede a terra. "Vi chiedo scusa, ho avuto un contrattempo. Zoro, perché non spieghi tu cos'è successo?"
Lui chiude l'occhio e incrocia a sua volta le braccia al petto, corrucciando la fronte. Per un assurdo, folle attimo Robin immagina che entrambi siano due bimbi ribelli in lite per delle caramelle.
"Boa Hancock mi stava perseguitando" esordisce Zoro, "pretendeva che l'aiutassi a trovare Rufy, io volevo seminarla, così mi sono nascosto nel centro benessere. Poi..."
"Poi?" lo incalza Robin.
"Beh-"
Nami gli tira un orecchio, bloccando sul nascere la sua scarsa voglia di proseguire a parlare. "L'ho trovato a girare da solo per i corridoi come un cretino e ho dovuto fargli da baby-sitter."
Robin abbassa lo sguardo e incrocia quello di Chopper, che sembra confuso.
"Il problema è che ormai Hancock era già entrata nel locale" continua Nami, "così abbiamo dovuto perdere altro tempo nelle sue grinfie."
Zoro guarda da un'altra parte con espressione imbronciata. Robin ride sotto i baffi, col vago sospetto che Nami abbia omesso alcuni dettagli. "E come avete fatto a liberarvi di lei?"
Nami sospira, portandosi le mani sui fianchi. "Le ho detto che Zoro era corso al centro benessere perché non riusciva a stare senza di me. Le ho dato da intendere che ci fosse qualcosa tra noi, e lei a quel punto si è ammorbidita."
"Ingegnoso."
"Rivoltante" replica Zoro al commento di Robin.
"L'idea di avere una rivale in meno l'avrà messa di buon umore" prosegue lei, mentre Nami sferra un pugno alla nuca dello spadaccino, ringhiando "Il parere è reciproco, razza di idiota!"
D'istinto Chopper si rannicchia fra le braccia di Robin.
"Comunque in questo modo Hancock ha rinunciato a pretendere il nostro aiuto e si è rassegnata ad andare a dormire" termina Nami, prima di infiammarsi di colpo un'altra volta e aggiungere in tono seccato "Ci voleva tanto per togliersela dai piedi, scimmione?"
"Smettila di urlarmi contro! Ci ha già pensato Hancock a farmi una testa così, e non ho bisogno..."
Robin e Chopper smettono di ascoltarli, catturati dalla presenza di due figure barcollanti che ciondolano già da un po' dietro alla porta d'ingresso della locanda. Il vetro trasparente permette loro di mettere a fuoco diversi dettagli del loro abbigliamento oltre ai loro movimenti incerti. Uno dei due indossa un boa piumato che gli penzola tutto da una parte lungo la schiena, l'altro porta un completo nero e gli passa un braccio attorno alla schiena per reggersi in piedi. Dopo una lunga, faticosa serie di parole biascicate contro al vetro, l'uomo straordinariamente alto riesce a trovare la maniglia della porta e a tirarla verso di sé. Brook e Sanji fanno il loro ingresso trionfale nella locanda barcollando e ridacchiando.
"Ci mancavano solo quei due..." borbotta Chopper. "Meno male che non c'è nessuno in giro, perché io mi sto vergognando."
Robin inarca un sopracciglio, osservando i nuovi arrivati. Entrambi hanno un'aria decisamente alticcia, il volto di Sanji è costellato di inconfondibili segni di rossetto, ricordo dei numerosi baci a stampo ricevuti, e la sua espressione sognante la dice lunga. Brook alterna una risatina a qualche parola cantata, un unico ma enorme segno di rossetto sulla fronte. Solamente le voci di Zoro e Nami che borbottano stizziti in un angolo riescono a riportarli alla realtà. Sanji e Brook sbattono le palpebre in sincrono, fissando i compagni in lite, poi si voltano contemporaneamente verso Robin e Chopper.
"Oh, ciao, ragazzi" li saluta Brook, impassibile.
"Amoreee" trilla Sanji con gli occhi a cuore, andando incontro a Robin a fatica.
Lei si limita a fare elegantemente un passo indietro e lui cade faccia a terra, con suo sommo compiacimento. Attirati dal tonfo di Sanji, Nami e Zoro smettono di battibeccare e si accorgono dei nuovi arrivati. "Brook, finiscila di cantare!" sentono strillare da un esasperato Chopper con gli occhi fuori dalle orbite.
Sanji alza il volto da terra. Zoro sgrana l'occhio, fissandolo come se fosse un rinoceronte con un tutù di pizzo rosa.
"Ma come ti sei conciato?"
Prova l'improvviso impulso di scoppiare a ridere, sfottere il cuoco è un'attività estremamente fruttosa che riesce sempre a rallegrarlo.
"ETCIÙ!"
Tutti i presenti si girano verso l'ingresso. Rufy è appena entrato nella locanda. Ha una pessima cera, gli occhi stanchi, l'espressione sofferente, e si tiene le mani sulla pancia.
"Rufy!" ringhia Zoro nella sua direzione, mentre Sanji arranca faticosamente verso un divanetto della reception.
Il diretto interessato sposta lo sguardo verso lo spadaccino, massaggiandosi lo stomaco. Il tono di Zoro è pericoloso e non promette nulla di buono.
"Dimmi."
Brook si accascia su una poltrona a bocca spalancata e inizia a russare due secondi dopo. Robin si scambia un'altra occhiata con Chopper, che si limita a sospirare con rassegnazione.
"Si può sapere dove ti eri cacciato, brutto babbeo!?" urla Zoro con grazia, raggiungendo Rufy a suon di passi pesanti. "Mi hai lasciato solo in questo labirinto di città e, come se non bastasse, mi sono dovuto sorbrire quella pazza di Hancock per colpa tua!" termina, tirandogli una manata sulla fronte.
"Ahio... ahio... ahio..." protesta Rufy, come se lui stesse continuando a colpirlo con botte immaginarie.
Nami cammina verso di lui, squadrandolo da capo a piedi. "Perché sei verdastro?"
Rufy è colto da uno spasmo e si stringe più forte le mani sullo stomaco, mentre le ginocchia gli tremano. Nami e Zoro sussultano, e indietreggiano istintivamente. Rufy li aggira di corsa dirigendosi verso Robin e Chopper. "Ehi, dottore... mi servirebbe il tuo aiuto. Ho fatto indigestione."
Tutti sospirano, tranne Brook che dorme di sasso e Zoro che commenta soddisfatto con "Ti sta bene".

Mezz'ora dopo sono tutti ammassati nella stanza di Rufy. Il capitano ha insistito affinché venissero con lui per dire loro una cosa urgente.
Zoro sbadiglia sonoramente. "Allora, ti è passato il mal di stomaco sì o no?"
"Tappati la bocca, zucca verde, sei irritante."
"Taci e pensa a com'è conciata la tua faccia."
"Cos'hai detto!?"
"Basta, voi due!" sbottano Nami e Chopper in coro.
"Uffa, io ho un sonno tremendo, vorrei andare a dormire!" protesta Brook.
Rufy, che inizia a sentirsi meglio grazie alle medicine di Chopper, dondola i piedi contro il suo letto, poi si alza e inizia a camminare per la stanza. "Ecco, il fatto è che..."
Nami, Zoro e Sanji si mettono sul chi va là, colti da un brutto presentimento.
"Potrei aver commesso un errore..."
"Che genere di errore?" chiede Sanji in tono così tagliente da dare l'impressione di aver morso ogni parola.
"Vi ricordate delle scommesse sull'onore dei pirati?"
Le dita di Nami iniziano a formicolare. Rufy si avvicina a Robin, che lo segue incuriosita con lo sguardo.
"Ti decidi a parlare?" lo incalza Zoro, scocciato.
"Beh, non lo immaginerete mai, ma ho incontrato Foxy qui e-
"COSA!?" è la reazione scioccata di tutti i presenti, Robin esclusa.
Rufy si nasconde dietro di lei, sudando freddo. Zoro lo chiama per nome, non dice altro, ma il suo tono lo fa rabbrividire.
"Non dirmi che..." prosegue Sanji al posto suo, mentre la testa di Nami inizia pericolosamente a ingrossarsi e la temperatura della stanza a surriscaldarsi intorno a lei.
"... hai scommesso un'altra volta con quel citrullo?" conclude Chopper a voce bassissima.
Rufy deglutisce, posando le mani sulla schiena di Robin e sporgendo la testa di lato con timore. "N-non proprio, eh eh... In pratica l'ho incrociato in una pizzeria mentre ero senza soldi, lui si è offerto di pagarmi la cena e poi ci siamo messi a giocare a freccette. Ricordo che a un certo punto mi ha versato qualcosa nel bicchiere, io ho bevuto e ho sentito la testa leggera come un palloncino, ci siamo messi a ballare e a saltare, eravamo felici... " Rufy deglutisce sonoramente. "E prima di iniziare l'ultima sfida a freccette potrei essermi distratto e aver accettato una sua proposta."
"Quale proposta?" abbaiano Sanji e Zoro in coro.
Robin chiude gli occhi e sorride rassegnata, non appena sente Rufy aggrapparsi a lei come farebbe un bimbo alle sottane della mamma.
"B-beh..." è l'ultimo suono che gli sente articolare, perché Nami si avvicina pericolosamente a loro, la testa grossa come la polena della Sunny e l'espressione assassina di un demone sputafuoco. Robin tenta di sorriderle con aria conciliante, ma l'amica è completamente fuori di sé.
"Rufy" articola lei in un lento ringhio bestiale, artigliandolo per una spalla e trascinandolo via dal suo nascondiglio umano.
"N-Nami, mia carissima amica, lasciami spiega-
"Che cosa hai fatto!?"
Venti minuti dopo di Rufy rimane soltanto un mucchietto di polvere fumante spazzato via in un angolo. Sanji lo sta usando come posacenere personale e nessuno glielo impedisce. Chopper fissa il vuoto con gli occhi sbarrati, il muso rigato di lacrime, ripetendo incessantemente "Come hai potuto? Come hai potuto?"
Perché Rufy ha scommesso che un membro della sua ciurma sarebbe entrato a far parte di quella di Foxy, se lui avesse perso l'ultima partita a freccette - cosa che è puntualmente successa - e Chopper non riesce a smettere di piangere dato che, prima che Nami crepasse Rufy di botte, ha appreso di essere stato scelto da Foxy.
"Falla finita, tu" lo riprende Zoro.
"Lascialo in pace!" protesta Nami.
"Riesci a immaginare come si sente ora? Gli sembrerà di vivere un tremendo déjà-vu..."
Zoro scuote il capo. "Non è questo il punto. Dobbiamo ragionare sul da farsi, frignare come dei mocciosi non servirà a un bel niente."
"Insensibile!"
"Da che pulpito."
"Zoro ha ragione."
Tutti si voltano verso Chopper e notano che si è asciugato rapidamente le lacrime. Il piccolo dottore tira su col naso un'ultima volta, poi assume un'espressione decisa. "Rufy ha detto che domani due di voi verranno sorteggiati per combattere nell'Arena Infernale." Alza il mento con aria fiera, incrociando le braccia al petto. "Bene, so già di essere in buone mani con ognuno di voi."
Nami sospira, portandosi una mano alla fronte. Lo spero tanto , pensa, temendo già per la propria pelle.
Sanji si accende un'altra sigaretta, premendo per sport il piede destro sulla guancia di Rufy, ancora tramortito a terra. "Già mi immagino la faccia di Usop quando dovremo dargli la lieta notizia..."
"Beh, almeno Franky la prenderà bene" osserva Zoro.
"A proposito." Robin sistema una ciocca di capelli dietro all'orecchio. "Dove sono finiti quei due?"





~~~




L'Arena Infernale è una delle principali attrazioni di Wonder. Per raggiungerla bisogna scendere parecchi metri in profondità con una funivia che viaggia alla velocità di una giostra impazzita.
Nami ha ancora la nausea. Sono passati venti minuti da quando lei e il resto della ciurma sono scesi da quella sorta di montagne russe, eppure le sembra di aver lasciato il cuore lassù, nel punto di partenza della funivia. "Adesso capisco perché è chiamata l'Arena Infernale" mormora, "doverla raggiungere è già un supplizio." Usop trema accanto a lei, il colorito ancora violaceo - la sbronza presa con Franky la sera prima non ha affatto contribuito a rendere quel viaggio più piacevole.
Sono tutti in attesa di conoscere l'esito del sorteggio che stabilirà chi deve combattere per salvare Chopper. Il piccolo dottore cammina nervosamente avanti e indietro nella hall, un'enorme stanza dipinta di rosso e oro. Rufy è sparito già da un po', di Foxy e della sua ciurma neanche l'ombra, ma pare che siano già arrivati e li stiano aspettando, o almeno così ha detto loro l'assistente che li ha ricevuti.
Orde di gente chiassosa continuano ad attraversare la hall, dirigendosi nel corridoio di destra che conduce agli spalti. Nami li sente scommettere in denaro puntando cifre spropositate. Da una parte è sollevata all'idea di non dover combattere contro avversari sconosciuti, dall'altro prova inquietudine, perché ricorda che ogni membro della ciurma di Foxy ama giocare sporco. Non ha idea di cosa aspettarsi e per quel che ne sa i suoi compagni potrebbero imbattersi in sorprese spiacevoli - sì, i suoi compagni, perché non toccherà combattere a lei, giusto?
"Ecco Rufy!" sbotta Franky, alzandosi dalla panchina con impazienza. "Allora, capitano, chi sono i fortunati?"
Rufy scende di corsa la scalinata oltre cui la ciurma l'aveva visto sparire, li raggiunge con un sorrisone incoraggiante e solleva il pollice e l'indice in segno di vittoria. "Niente paura. Il primo sorteggiato è Zoro!"
Il diretto interessato piega le labbra in un compiaciuto sorriso sghembo, alzandosi dalla propria postazione.
"Evvivaaa!" trilla Chopper tutto contento, saltellando a terra.
"E-e l'altro?" chiede Usop, esitante.
"Hi hi hi" Rufy si porta le mani sui fianchi, senza smettere di sorridere a trentadue denti. "È Nami!"
Eh?
Zoro ha un tic all'occhio e fissa Rufy sgomento, come a volerlo pregare di riformulare, di dirgli che è uno scherzo.
"Nami è la seconda sorteggiata!" esclama Rufy.
Eh?
Tutti la fissano, in attesa. Dopo quelli che le sembrano attimi interminabili, Nami esplode. "LO SAPEVO!" urla accasciandosi a terra in ginocchio.
"Di che ti preoccupi, tanto sei con Zoro!" replica Rufy in tono vivace e spensierato.
Non ci crede. Non vuole crederci.
Non di nuovo. Non così. Non ha nemmeno potuto scegliere se accettare o meno quella stupida scommessa, dannazione!
"Io ti ammazzo!"
"Mi hanno detto che si vince un cospicuo premio in denaro!" si affretta a dire Rufy, indietreggiando.
Nami si immobilizza con le mani protese verso il suo collo.
"Tre, due, uno..." mormora Usop.
"IO! IO! PARTECIPO!
Zoro la fissa saltellare gioiosamente sul posto come un grillo. "Un rapido ripensamento" commenta con un'espressione di commiserazione.





~~~




"Finiranno mai queste scale?"
"Se stai zitta magari rendi la salita meno irritante."
Nami si gira a guardarlo stringendo i pugni e ringhiando. "Cerca di rimanere concentrato sull'obiettivo, piuttosto!"
Zoro inarca un sopracciglio. "È per Chopper che devo farlo, giusto?"
"Cosa? Ah, sì sì, certo!"
Come no. Stai già contando i soldi, strozzina.
Zoro percorre le scale con inquietudine. Nami è poco più avanti di lui, cammina tenendo le spalle dritte, il passo deciso, e stringe saldamente il Clima Takt nella mano destra, lanciandolo di tanto in tanto in aria per poi riacchiapparlo al volo. Zoro non teme la ciurma di Foxy, affatto, sono le regole senza senso di quel torneo a preoccuparlo, assieme al pensiero di dover parare le spalle a Nami. Sarebbe tutto più semplice, se dovesse combattere da solo.
"Oh, finalmente!" la sente sospirare quando raggiungono la cima delle scale. "Il loro piano era sfinirci prima ancora di iniziare a combattere, poco ma sicuro."
Zoro la raggiunge superando gli ultimi gradini. La stanza che li accoglie comunica un senso di claustrofobia, ha un soffitto a cupola esageratamente alto, ma l'assenza di finestre unita alla scadente qualità della luce la fa sembrare più piccola. Le pareti sono costellate da file e file di porte chiuse su ambo i lati, mentre in fondo al corridoio svetta un ampio bancone dorato posizionato in un angolo. Ci sono due ragazzi, dietro a quel bancone, ed entrambi li stanno fissando. "Ehi, voi!" li richiama quello col ciuffo arricciato, sistemandosi il papillon sulla giacca bianca. "Siete Zoro e Nami, vero?"
Zoro annuisce e li raggiunge assieme a Nami. Ora che è più vicino nota le maniglie a forma di drago poste al centro della parete davanti a loro, identificandola come l'ingresso nell'arena. Stranamente non sente le voci della folla, come se la stanza fosse insonorizzata.
"Il vostro incontro inizierà fra dieci minuti" li informa il ragazzo, "nel frattempo vi invito a ripassare il regolamento..."
Zoro fa saettare lo sguardo alla sua destra, lungo il corridoio che hanno appena superato, e smette di sentire cosa sta dicendo il ragazzo. Da una delle porte chiuse sono usciti tre tizi dall'aria losca che li stanno fissando. Uno di loro ghigna alla vista di Nami e subito dopo muove il bacino avanti e indietro in un gesto decisamente esplicito, provocando i fischi e le risate dei suoi compari.
"Sì, ho capito. Certo, grazie mille."
I due ragazzi dietro al bancone sobbalzano di colpo. Nami sbatte le palpebre perplessa, non le sembra di aver detto niente di strano, eppure...
Si volta di lato e la scena a cui assiste la lascia sempre più stranita. Zoro sta rinfoderando le proprie spade, dietro di lui ci sono tre uomini con vestiti bizzarri spiaccicati al muro, mezzi tremanti. A Nami sembra di sentire l'aria smossa dall'attacco di Zoro turbinare ancora in un vortice invisibile. "Si può sapere che è successo?" gli domanda.
Lui finge di pulirsi le maniche della giacca con noncuranza. Gli uomini che ha fatto volare contro al muro restano lì attaccati come gechi, Nami sente uno di loro emettere un verso di dolore e si porta le mani sui fianchi. "Vuoi farmi credere che quei tre disgraziati sono finiti così da soli?" e li indica per enfatizzare il concetto, mentre quello al centro mormora qualcosa simile a un "Mi dispiace."
Zoro le risponde in tono sorprendentemente calmo. "Fidati, ho fatto un favore a tutti e tre. Se avessi visto tu la scena, a quest'ora sarebbero finiti carbonizzati."
A Nami, però, quella calma sembra solo apparente. Continua a fissare Zoro che stringe i denti e guarda dritto verso l'ingresso dell'arena. Sarà impaziente di sfogarsi in combattimento, ipotizza dubbiosa.
Il ragazzo col papillon piega le labbra in un mezzo sorriso, guardando Zoro. "Lasciatelo dire, amico, sei un vero gentiluomo."
In tutta risposta lui volta la testa da un'altra parte, accigliato.
Nami sposta lo sguardo su entrambi, poi sull'altro ragazzo al bancone che sembra ancora troppo interdetto. "Non capisco."
"Ehi" la richiama bruscamente Zoro, "fra poco inizia il primo incontro. Non perdere la concentrazione."
Non hanno bisogno di attendere nella stanza che è stata loro assegnata, perché una voce metallica risuona intorno a loro alcuni minuti dopo, chiamandoli per nome e invitandoli a raggiungere il palco dell'arena. L'enorme portone nero inizia ad aprirsi scricchiolando sui cardini.
Zoro è impassibile, Nami non smette di deglutire, mentre una luce accecante inonda la stanza mano a mano che il portone si spalanca.
"Pronta?"
Nami si volta a guardare Zoro e coglie lo scintillio che gli attraversa l'occhio.
Solleva rapidamente il Clima Takt, impugnandolo con entrambe le mani.
"Pronta."












Note: capitolo tranquillo tanto quanto il prossimo sarà movimentato, ma posso dire di aver inserito un minuscolo - piccolissimo piccino picciò - dettaglio sull'altra coppia di questa long.
Voglio creare qualcosa di buffo e irriverente in stile One Piece, qualcosa che vi faccia pensare di star leggendo il manga o di guardare una puntata dell'anime. Anche se siete in pochi a seguirmi, spero davvero di riuscirci, sarebbe una grande soddisfazione per me! Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate, intanto un bacio e alla prossima!
  
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