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Autore: la_pazza_di_fantasy    18/06/2021    0 recensioni
Rowan, ex principe di Awan, non vede la sua famiglia da anni dopo aver accettato di essere la moneta di scambio per salvare la sua famiglia e il suo regno. Ma le cose sono destinate a cambiare visto che il suo carceriere decide di mandarlo in uno dei regni più potenti per fornirgli informazioni e permettergli quindi di impossessarsi anche di quel regno.
Rowan riuscirà a portare avanti la sua impresa? O verrà scoperto e tutti i suoi sacrifici resi vani?
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-posso dirti la mia?- chiese Victor mentre lui e Kayle stavano andando nella sala d’armi dove di li a poco si sarebbe svolto l’incontro tra Stevie e il campione di Gale, il tutto sotto lo sguardo di tutto il palazzo tranne l’ex famiglia reale.
-parla, lo sai che lo puoi fare- gli disse Kayle stringendo la sua mano. Non voleva ammetterlo ma era terrorizzata da quello scontro e anche per Stevie.
-sei stata troppo dura con tuo fratello. Nonostante tutto è comunque parte della tua famiglia ed è l’unico fratello che ti è rimasto-
-fratello che fra un po’ perderò comunque e che non ha mai fatto niente per ribellarsi a tutto questo. Ha accettato tutto passivamente e non si è mai interessato al combattimento cosa che adesso gli si ritorce contro- concluse Kayle sospirando.
-sai, ho il presentimento che non abbia accettato tutto passivamente come credi. Nel suo sguardo, nei suoi occhi leggo tanta oscurità. Ho paura che abbia passato qualcosa che noi non sappiamo- sussurrò Victor.
-o è semplicemente il suo sguardo. Vediamo sto incontro e basta- disse Kayle una volta che furono arrivati nella sala.
Mancavano solo loro a quanto pareva visto che tutta la servitù era presente così come Stevie che si stava aggiustando i polsini della camicia nera che indossava e Gale con il suo campione che era si più basso di Stevie ma comunque tre volte più grosso. Era impossibile non capire come sarebbe finito lo scontro: Stevie morto.
Stevie alzò lo sguardo e lo incatenò per un momento in quello della sorella quasi preoccupato prima di prendere una delle spade presenti sul tavolo. Il ragazzo cercò di mantenere una faccia inespressiva per non far capire la sua sorpresa nel prendere quella spada. Era pesante e non era per niente sicuro di riuscire a tenerla per tanto tempo in mano. E pensare che quella era anche la più leggera di tutte!
-bene, direi che si può iniziare- disse Gale tutto felice e contento scambiando uno sguardo veloce con il suo campione che sembrava assetato di sangue. -ricordo che lo scontro non finisce fino a quando uno dei due non muore- e con quelle parole lo scontro.
Stevie osservò attentamente il suo avversario cercando di trovare una sua qualche debolezza, ma sembrava non averne. Era spacciato. Il suo avversario si lanciò immediatamente verso di lui e Stevie fu abile a scattare indietro per schivare il corpo, ma facendolo sentì chiaramente le ferite sulla schiena aprirsi e storse la bocca. Alzando il suo sguardo dorato per guardare il suo sfidante incrociò per un solo attimo lo sguardo di Jean. La rossa lo aveva guardato inizialmente confusa, poi il suo sguardo si era fatto pieno di consapevolezze e infine di rabbia. La rossa era arrabbiata con lui perché aveva appena scoperto che il ragazzo aveva altre ferite fresche sulla schiena e non aveva chiesto il suo aiuto. Stevie si sorprese di quello sguardo, dopo quello che aveva fatto non credeva che la ragazza potesse essere arrabbiata con lui per non aver chiesto il suo aiuto per le ferite. E quella distrazione momentanea di Stevie fu punita visto che il suo sfidante riuscì a raggiungerlo facendogli un taglio sul torace. Stevie gemette mentre un rivolo di sangue iniziò ad uscire dal suo torace e la camicia nera si apriva leggermente sulla ferita.
Stevie digrignò i denti. Non poteva permettere di essere usato come carne da tagliare a piacimento di quello li e decise di provare ad attaccare anche lui. Si mosse e riuscì a ferire il suo avversario sul braccio solo e soltanto perché lo aveva colto si sorpresa.
Solo dopo quell’azione il respiro di Stevie si appesantì parecchio. Era già stanco e non aveva fatto niente. Non sarebbe durato molto in quello stato.
Il suo avversario lo capì subito e iniziò ad attaccarlo con ferocia e furia senza lasciargli nemmeno un attimo di pausa tra un affondo e l’altro riuscendo a ferirlo ripetutamente sulle braccia e sulle bambe fino a quando Stevie non cadde in ginocchio non riuscendo più a sorreggersi sulle sue gambe.
Stevie sentì ridacchiare il suo avversario, era stato semplice per lui metterlo a tappeto. Il biondo non riusciva nemmeno ad alzare lo sguardo per quanto il suo corpo stesse urlando dal dolore e avvertì solo indistintamente la spada del suo avversario che si alzava per colpirlo. No, non poteva permetterlo, doveva fare qualcosa, doveva dimostrare di valere qualcosa. Con un ultimo sforzo il biondo strinse l’elsa della sua spada e solo quando avvertì l’altra arma calare su di lui alzò la sua e la conficcò nel corpo dell’uomo che aveva difronte. Avvertì qualcosa di denso finirgli in faccia, probabilmente il sangue del suo avversario, e si scostò con le ultime forze che aveva facendo finire a terra il corpo morto dell’uomo.
Il respiro di Stevie era affannato e il ragazzo aveva ancora il cuore che batteva a mille nel suo petto per non parlare della sua schiena e delle ferite su tutto il suo corpo che lo stavano uccidendo.
-oh, che sorpresa. Il principino ha vinto- decretò Gale e Stevie fece un piccolo sorriso felice di non essere ancora una volta la causa della distruzione della sua famiglia prima di cadere definitivamente di faccia a terra.
-Stevie- gridò Jean non curante del fatto che aveva chiamato per nome il suo principe. La rossa corse sotto lo sguardo attento di tutti i presenti verso il ragazzo e si accovacciò affianco al suo copro cercando di capire se il ragazzo fosse ancora vivo. A quanto pareva il biondo era solamente svenuto e la ragazza fece un sospiro di sollievo. Ma doveva comunque curare le sue ferite e soprattutto la sua schiena. Aveva solamente appoggiato la mano sopra la stoffa scura della camicia e aveva chiaramente avvertito il sangue che stava uscendo. Il solo fatto che avesse combattuto in quel modo era già tanto.
-devo curare le sue ferite- disse la ragazza alzando lo sguardo sperando nell’aiuto di qualcuno. Gale sembrava disinteressato della cosa, troppo preso a guardare male quello che era il suo campione e che aveva fatto una brutta fine.
-ti aiuto io- disse Victor e Jean sgranò gli occhi ma permise comunque al re di prendere il corpo del ragazzo e portarlo fuori di li.

 
   
 
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