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Autore: figliadellasolangelo    18/06/2021    0 recensioni
Nel tempio di Apollo,costruito sulla bellissima città di Delfi,viveva un giovane.
Era un semidio figlio di Apollo ed era conosciuto ovunque per la sua melodiosa voce.
Il suo nome era louis,louis tomlinson.
Cosa succederebbe se louis,ragazzo schivo e riservato,facesse cadere tutti i suoi muri a causa di un Dio?
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno dopo,quando louis si svegliò,restò per ben 10 minuti a guardarsi intorno confuso fino a realizzare che no,tutto quello che era successo il giorno prima non era un sogno. Aveva davvero parlato con un Dio,e ci aveva scherzato come se fossero amici di lunga data. A quel pensiero,si diede una manata in faccia, come aveva potuto fidarsi così tanto di uno sconosciuto?
anche se,purtroppo doveva ammetterlo,harry era davvero simpatico,e bello,davvero bellissimo,e aveva una risata dolcissima,i suoi lunghi ricci profumavano di pesca e le sue fossette erano disgustosamente adorabili e..
Il liscio si diede un'altra manata in fronte,non poteva provare simpatia (o altro...) per un Dio. Assolutamente no.
Con molta poca voglia si alzò dal morbidissimo letto e,arraffando dei chicchi d'uva che erano posizionati su un mobiletto,si avviò verso l'enorme vasca che,per sorpesa del semidio,era già pronta e fumante con sali da bagno e miscugli di profumi orientali che fecero subito innamorare il ragazzo

"ti piace?"

Al suono di quella voce il castano spalancò gli occhi mentre un sorriso a 32 denti gli nasceva sul viso

"papà" disse,prima di correre ad abbracciarlo

"come stai boo?" gli chiese il Dio mentre gli scompigliava i morbidi capelli

"presumo che harry ti abbia raccontanto il motivo per cui non sono a casa" disse un pò infastidito

Il biondo si grattò il capo "non l'ha fatto,l'ho fatto parlare con l'inganno altrimenti non mi avrebbe mai detto nulla,non tradirebbe mai la fiducia di qualcuno"

Louis cercò al meglio di nascondere la sorpresa che,però,trapelava nei suoi occhi. Non aveva detto nulla,o meglio,non di sua spontanea volontà neanche a suo padre.

"mi dispiace non essere stato presente,vorrei tanto fare qualcosa per te bimbo mio,cosa posso fare?"

"nulla papà,non preoccuparti,finirai nei guai con gli altri olimpi e lo sai"

Apollo calò il capo non potendo contraddire il figlio

"potrei provare a parlare con tua madre?"

Louis scosse il capo "me la vedrò io,se proprio non ce la farò ti chiederò aiuto papà,ora facciamoci un bagno altrimenti questa calda acqua si raffredderà" e,con tono che non ammetteva repliche,si sfilò la tunica e si immerse nella vasca mettendo,ogni tanto,dei chicchi d'uva in bocca passandoli anche al Dio che,nel frattempo,si era anch'esso calato nell'acqua profumata

"allora,cosa ne pensi di harry?"

Il liscio quasi si strozzò a quella domanda

"perchè me lo chiedi?"

"beh,è un bel ragazzo,ed è anche molto simpatico vero?"

"ehm,si,credo di si"

Apollo sorrise,capendo al volo suo figlio. Qui qualcuno si era innamorato e ancora non l'aveva capito. Ma questa volta si sarebbe messo in mezzo solo se ce ne fosse stato bisogno,voleva davvero vedere come si evolveva la situazione

"si è fatto tardi lou altrimenti sarei ovviamente stato di più,c'è molta confusione sull'olimpo in questo periodo e la mancanza di uno degli olimpi potrebbe solo aumentare la tensione. Cercherò di venirti a trovare più spesso,ok boo?"

Il liscio sorrise abbracciando calorosamente il padre che,dopo essersi asciugato,si rinfilò la tunica e,dopo un ultimo saluto sparì in un lampo di luce bianca.

Louis restò ancora un pò nella vasca per poi asciugarsi e passarsi sul corpo un olio dall'odore orientale,esattamente come quello dell'acqua. Sicuramente un regalo del padre che era solito regalargli i migliori olii per il corpo e i migliori sali profumati di tutte le provenienze.
Quando ebbe finito,si infilò una candida tunica bianca stretta in vita da una cintura azzurra,proprio come i suoi occhi. Indossò i suoi comodi calzari e si affrettò ad andare a salutare zayn e raccontargli tutto quello che era successo
Trovò il moro sull'uscio della porta mentre si sistemava i calzari

"amore mio buongiorno" sorrise il liscio che venne subito stretto in un abbraccio dall'altro

"giorno loueh,hai cambiato olio per il corpo?"

Louis sorrise,zayn notava sempre i piccoli particolari

"me lo ha portato stamattina mio padre,devo raccontarti un sacco di cose approposito di questo"

"anche io ho delle bellissime novità,ma racconta prima tu" e così,mentre camminavano verso il tempio,il liscio gli raccontò tutto,di harry,di come avessero chiacchierato come se si conoscessero da sempre,dell'abitazione (omettendo ovviamente il particolare che harry gli aveva chiesto di non dire a nessuno),del loro "appuntamento" al tramonto e all'incontro inaspettato con apollo quella mattina

"Waw loueh,la tua vita è sempre così 'divina',se capisci cosa intendo"

Louis alzò gli occhi alla pessima battuta dell'amico "preferirei che fosse normale come la tua,a te invece?cosa devi dirmi?"

"ma stavamo continuando a parlare di te e del dio riccio bono"

"parleremo dopo di me e harry,ora racconta,e non chiamarlo bono"

"ho incontrato un...ehm,un ragazzo..."

Louis sorrise a 32 denti scompigliando i capelli del moro

"il mio zay fa conquiste,raccontami di più"

"beh,non lo conosco benissimo,ma si chiama liam,è un ragazzo dolcissimo,e ha un sorriso meraviglioso. E mi tratta benissimo,mi sento così speciale quando sono con lui e...ahhh,credo di essermi innamorato lou"

"muoviti,andiamo al tempio,niall tornava stamattina,devo organizzare il tuo matrimonio con questo larry"

"si chiama liam"

"liam,larry quello che è,dobbiamo trovarti un vestito. Vuoi quello di mia madre?"

"lou,non mi vestirò da donna,e ci conosciamo da poche settimane,non so neanche se gli piaccio"

"shhhh,liam sarebbe un pazzo a non volerti zay,sei la persona migliore che conosca. Ora sono serio,che fiori mettiamo al matrimonio?"

"oh,sta zitto,niall ci starà sicuramente aspettando"

E infatti,appena arrivati al tempio,un biondino saltò addosso ad entrambi stringendoli in una forte stretta

"lou,zay che bello rivedervi,mi siete mancati tantissimo mentre ero a Sparta"

"anche tu ci sei mancato Nialler,il tempio era così silenzioso senza te e i bambini" disse il liscio

Il biondo sorrise "lo so,appena sono arrivato i bambini mi si sono letteralmente buttati addosso,sono stati così cariniii"

"cambiando argomento,visto che dopo dobbiamo raccontarti un po' di cose,com'è andata a Sparta?" chiese il moro

"meh,al solito,mio padre non approva completamente il fatto che abbia deciso di non sposarmi e di non unirmi all'esercito per insegnare qui a Delfi e ha provato in tutti i modi a farmi cambiare idea anche questa volta ma,come al solito,non c'è riuscito"

Louis e Zayn lo guardarono tristi,niall sopportava tanto eppure era sempre così dolce e gentile con tutti

"lo sai che noi ci saremo sempre,vero nì?

Niall li strinse forte con un sorriso che andava da parte a parte

"vi voglio bene ragazzi"

"anche noi te ne vogliamo Nì,tanto" dissero i ragazzi insieme

"ok,ora che abbiamo vomitato arcobaleni,raccontatemi tutto ragazzi,abbiamo ancora un pò di tempo prima che i bambini abbiano lezione"

E così i ragazzi raccontarono tutto quello che era successo al biondo che,alla fine del racconto,sembrava più emozionato dei diretti interessati

"pochi giorni che non ci sono e i miei migliori amici si trovano i loro erastès"

"pfff,io non sono passivo" borbottò zayn

"beh,intanto non sai cosa ti perdi" ridacchiò louis mentre si passava una mano nei lisci capelli che avrebbe dovuto tagliare perchè troppo lunghi

"ahh,la nostra principessa passivella che ha conquistato un Dio" disse Niall ridendo sotto i baffi

"sta zitto,non ho conquistato proprio nessuno, ha detto esplicitamente che non è interessato all'amore. O meglio,non più..."

"mai dire mai lou,ora andiamo,se mi beccano a chiacchierare mi striglieranno per bene" disse il biondo per poi raggiungere i bambini che lo salutarono emozionati.

"allora io vado lou,ricorda che stasera hai il mio turno serale,ti voglio bene"

Il semidio si diede dello stupido per essersene dimenticato,ahhh odiava pulire la sera,era sempre così stancante.

"stronzo,ti voglio bene anche io" disse mentre vedeva la figura del moro andarsene

Poi però tornò indietro e abbracciò il liscio che lo guardava sospettoso

"mi vedo con liam,non aspettarmi,ci vediamo domani così ti racconto tutto,ciao loueh" disse correndo verso la direzione opposta

Louis alzò gli occhi ridacchiando,il suo migliore amico era proprio innamorato perso

E così,con la speranza che il tramonto arrivasse presto,il ragazzo si mise ad aiutare le ancelle e svolse i suoi doveri.

Presto i bambini se ne andarono,ed anche niall,dopo aver salutato il suo amico,così louis restò solo nel tempio,di nuovo.
Odiava rimanere da solo in quell'enorme tempio.
Odiava restare da solo in generale.

Con uno sbuffò si sistemò la tunica bianco pallido per non sporcarla e incominciò a pulire intonando "ghost of you" che suo padre gli aveva fatto imparare anni prima
Mentre puliva sentì un rumore dietro di sè e,impaurito,si voltò pronto ad attaccare con le sue lunghe unghie qualunque maniaco fosse in giro a quell'ora tarda.
Quando,però,si voltò,una chioma di capelli ricci dal profumo pescato gli oscuró la vista facendogli apparire un sorriso sulle labbra

"Harry!sei venuto!" disse infatti con un sorriso che avrebbe potuto illuminare anche il più scuro dei mari

"certo che sono venuto piccolo,non sarei mai mancato"

Il liscio quasi si commosse quando realizzò che il riccio non aveva ancora sciolto la treccia nonostante si fosse rovinata un pò.

"hai ancora la treccia" disse infatti sfiorandola

"te l'ho detto,mi piaceva molto" sorrise il riccio prendendo in mano la treccia come se fosse la cosa più preziosa mai esistita

"ma è rovinata" puntualizzò occhi blu

"resta bellissima" replicò harry
"posso farti un'altra acconciuatura se vuoi" disse timido il semidio

Al dio brillarono gli occhi alla frase del minore e annuì col capo

"approposito,prima di tutto" interuppe il riccio "questo è per te" disse porgendogli un mazzo di giacinti e anemoni dallo splendido profumo

"oddei grazie haz,sono bellissimi" disse Louis prendendoli e mettendoli subito in un vaso pieno d'acqua

"posso,tipo,abbracciarti o...?"chiese il riccio con le braccia gia aperte

Occhi blu sorrise ampiamente e si buttò tra le sue braccia. Harry lo strinse subito a sè,le mani posate sui fianchi del più basso che si nascondeva perfettamente tra le braccia del riccio
Louis quasi non volle staccarsi,si sentiva così bene tra braccia del Dio,si sentiva a casa,protetto e al caldo.

"hai cambiato olio per il corpo?" chiese dopo pochi secondi il maggiore,il quale si era staccatto dalla stretta

Il liscio annuì arrossendo "come hai fatto a notarlo?"

"beh,sono molto attento ai particolari piccolo"

Louis,se possibile,arrossì ancora di più

"dai vieni,ti porto in un posto" disse il riccio prendendo la mano dell'altro che lo guardò confuso

"dove andiamo?"

"lo vedrai,seguimi" E louis lo seguì,mandando ai corvi i suoi principi morali.

Camminarono per qualche minuto,tra i continui lamenti del liscio
Presto si trovarono in un bosco che "meraviglioso" per definirlo sembrava un aggettivo infimo.
Era molto vasto,pieno di menta che regalava una fragranza meravigliosa a tutta la radura,gli alberi erano pieni di frutti e i limpidi ruscelli,germiti di pesci,sui quali risprendeva il riflesso di Selene,la luna, rendevano tutto più perfetto all'occhio mortale

"waw,è meraviglioso haz- ehm,scusa harry"

"non preocupparti piccolo,puoi chiamarmi come vuoi" sorrise il riccio

Louis annuì riprendendo a parlare 
"come hai trovato questo posto haz?" chiese marcando il soprannome e facendo sorridere di nuovo il maggiore

"Artemide me lo ha indicato,ti piace?" chiese

"è bellissimo,e poi la menta è super profumata,la adoro" disse il più basso con gli occhi a cuore

"già,ha un bel profumo" concordò il Dio

"conosci la storia della menta?" chiese Louis mentre,abbassatosi,ne colse qualche pezzo portandolo al naso per ispirarne la fragranza

"anche la menta ha una storia?" chiese stupito harry mentre,con passo veloce,si affrettava a sedersi con la schiena appoggiata al tronco di un pesco

Il liscio annuì mentre faceva la stessa cosa,trovandosi,così, attaccato al Dio

"ora mi hai reso curioso,me la racconti?" chiese il riccio puntando tutta la sua attenzione sull'altro che sorrise,le rughette adorabili che solcavano il suo dolce viso.
Louis incominciò a strappare alcune foglie di menta e,mentre le intrecciava facendo così una coroncina,iniziò a raccontare

"la menta sarebbe nata dal sacrificio di una ninfa. Si chiamava Mintha, figlia del fiume infernale Cocito ed abitante del regno sotterraneo di Ade, di cui era l'innamorata ed amante. Quando Ade si innamorò però di Persefone, figlia di Demetra e Zeus, che rapì e portò con con sé negli inferi per farla sua legittima sposa, la ninfa Mintha abbandonata si infuriò moltissimo, minacciando in modo umiliante Persefone di riconquistare il suo amante e di cacciarla dal Palazzo dell'Ade. Persefone colta dall'ira e dallo sdegno, smembrò la ninfa e la trasformò in una pianticella umile ed insignificante, tanto da passare inosservata. Ade mosso da compassione, le concesse di diventare una pianta profumata, denominata mìnthe o hedyosmos, "dal buon odore"(secondo una seconda versione fu per bontà di Giove spinto dal dolore di Cocito)in modo da spargere il suo inconfondibile aroma lungo le sponde del fiume paterno per alleviare la disperazione del genitore causata dalla morte della figlia prediletta, anche se Demetra per vendicare ulteriormente la figlia, condannò Mintha alla sterilità, impedendole di produrre frutti. Per questa origine drammaticamente romantica, la menta è considerata il simbolo dell'amore qui in Grecia"

Harry ascoltò affascinato la storia della povera Mintha quasi commuovendosi

"conosci tutte le leggende che si tramandano qui in grecia?"chiese curioso Harry il quale era sorpreso dell'immensa conoscenza dei miti che aveva il semidio

"non direi,stando nel tempio tutta la giornata un pò di cose le imparo sicuramente e per quando riguarda i fiori beh,mi piace solo conoscere la loro storia. Non so altro,sono totalmente ignorante sui miti che parlano di storie d'amore che non includono fiori ad esempio"

"vorresti che te ne raccontassi una?" chiese harry che,nel mentre,si era posizionato ancora più vicino al liscio.

"lo faresti davvero?" chiese Louis,cercando di nascondere il suo entusiasmo,fallendo miseramente

"se mi acconci i capelli lo farò tranquillamente" disse il Dio ridendo

Anche Louis ridacchiò e annuì iniziando a slegare la treccia togliendo i pochi anemoni rimasti.
E così Harry iniziò a raccontare

"ti avviso,anche qui c'è una pianta di mezzo,ma non penso proprio tu conosca questa storia la quale è anche una delle mie preferite. Di Acamante, eroe greco e figlio di Fedra e Teseo, si narra che in viaggio verso Troia, per prendere parte alla guerra, sostando per qualche giorno in Tracia, conosce la principessa Fillide. Come la miglior tradizione romantica vuole, all'istantaneo incrocio di sguardi, nasce un tenero e sconvolgente amore. Tuttavia le Parche, tessitrici del destino umano, serbano per i giovani innamorati un fato diverso: Acamante riprende il suo viaggio per assolvere al suo dovere bellico, rimanendo a Troia per dieci lunghi anni. Fillide, a guerra conclusa, avendo atteso così tanto il suo amore e non vedendolo tornare con gli altri eroi, credendolo perduto, si lascia morire di dolore. Ma dietro ogni sfortunata vicenda intessuta da un destino tanto saggio quanto crudele, si cela e svela una fortunata Provvidenza: la meravigliosa ed infausta storia d'amore di Acamante e Fillide non sfugge agli occhi della dea Atena, che decide di donare una sorta di immortalità alla giovane principessa, trasformandola in un albero di mandorlo. Acamante, reduce dalla guerra e dunque vivo, viene raggiunto dalla dolorosa notizia della morte dell'amata Fillide. Distrutto dal dolore decide di recarsi a trovare l'albero per piangere il suo amore. Lì giunto, Acamante lo abbraccia, innescando uno dei più magnifici miracoli: l'albero, ovvero la dolce Fillide, a quel tocco comincia a fiorire, regalando all'amato i suoi delicati e profumati fiori, di quel colore candido come la purezza che solo il vero amore può incarnare. Quella di Acamante e Fillide è una straordinaria leggenda d'amore, di un amore destinato alla morte, all'impossibilità della sua realizzazione, per via di un fato avverso allo splendore di un sentimento tanto puro quanto potente. Eppure, tale leggenda, dell'impossibilità ha solo una lama tagliente in superficie, come la punta di un iceberg che inganna, celando l'autentico e completo essere. Nel caso di Acamante e Fillide è l'amore ad ingannare l'invidia della morte, riuscendo mirabilmente a sopravvivere all'impossibile, a sfidarlo e vincerlo, assurgendo a speranza e rinascita della vita stessa. Perché è dell'amore che la vita si nutre, ma di quello forte, coraggioso, insaziabile, che non teme ostacoli e vince sfide e paure, così da meritare la libertà assoluta e la felicità eterna"

Louis,che nel mentre aveva finito di intrecciare i capelli di harry in una coroncina fatta con le treccie e abbellita con la coroncina di menta fatta prima,si commosse per la bellissima storia

"waw,è bellissima haz"

Il ricciò annuì sorridendo "lo so,è una storia davvero poco conosciuta ma è stupenda"

Il liscio appoggiò il capo sulla spalla del Dio,ormai troppo stanco per reggersi in piedi da solo

"hai sonno piccolo?" chiese infatti harry ma il liscio negò

"non voglio tornare subito a casa,abbiamo passato poco tempo assieme stasera" borbottò il semidio che,per il sonno,non faceva neanche più caso a ciò che diceva

"ti racconto un'altra storia ma dopo ti porto a dormire,va bene?" chiese harry mentre accarezzava il capo di louis che si era steso ancora più comodo

"dopo questa storia mi abbandoni?" chiese quindi il liscio con gli occhi lucidi

"no piccolo,non potrei mai. Tornerò ogni tramonto finchè mi vorrai"

"e se ti volessi,circa,per sempre?"

"verrò ad ogni tramonto,per sempre"

"davvero?"

"davvero"

"ma davvero davvero?"

"davvero davvero piccolo"

louis sorrise e si accoccolò meglio al riccio
"mi racconti la storia di quella costellazione haz?" chiese indicando l'orsa maggiore

"certo piccolo. Quella è l'orsa maggione e ci sono in realtà due storie al riguardo. La prima identifica le due orse con le due nutrici di Zeus, e Ida. Crono, padre di Zeus, divorava tutti i suoi figli poiché un oracolo gli aveva profetizzato che uno dei suoi figli, divenuto adulto, lo avrebbe detronizzato. Zeus fu nascosto alla vista del padre sul monte Ida, allevato dalle due nutrici e sorvegliato dai Cureti, guerrieri cretesi, che continuamente battevano le loro lance contro gli scudi per sovrastare con quel rumore il pianto del divino bambino. Come premio del loro servigio Zeus pose in cielo Adrastiea con le sembianze di orsa maggiore e Ida con quelle di orsa minore. L'altra storia più conosciuta invece identifica l'Orsa Maggiore con la ninfa Callisto. Callisto era, a seconda delle tradizioni, o una vergine ninfa dei boschi o una vergine figlia di Licaone re dell'Arcadia, che faceva parte del corteo di Artemide. Un giorno Zeus la vide e se ne innamorò. Siccome Callisto fuggiva da tutti gli uomini, Zeus per avvicinarla assunse le sembianze di Artemide e una volta che la ebbe tra le braccia si rivelò e si unì a lei. Callisto cercò in tutti i modi di nascondere la gravidanza sino a quando Artemide, accaldata, propose a tutte le sue accompagnatrici di bagnarsi nude in ruscello. Venuta a conoscenza dell'accaduto, meditò la sua vendetta. Una volta che Callisto ebbe dato alla luce suo figlio Arcade, la trasformò in orsa. Callisto mantenne una coscienza umana e continuò a vagare per i boschi lamentandosi della sua condizione fino al giorno in cui Arcade, ormai quindicenne e ignaro della sorte della madre, la uccise. A seguito dell'accaduto Callisto fu portata in cielo con le sembianze di Orsa Maggiore e Arcade con quelle del Boote. Era, adirata per l'ulteriore affronto patito da Zeus, chiese ed ottenne che la costellazione dell'Orsa Maggiore vagasse perennemente in cielo senza mai trovare riposo nelle acque dell'Oceano, ovvero non potesse mai tramontare"

"povera Callisto" borbottò il liscio,il sonno che trapelava dalla sua voce.

"ce la fai a reggerti in piedi piccolo?"chiese Harry e louis negò assonnato.

Così il Dio lo prese in braccio a mo di sposa accompagnandolo verso l'abitazione mentre l'altro si accoccolava al suo petto.

Appena arrivati il riccio posò delicatamente il corpo delicato del minore sul letto e,credendo fosse tra le braccia di morfeo,fece per andarsene ma una piccola manina lo afferrò per la manica della tunica

"te ne vai?" chiese louis,la voce appena udibile

"è tardi,devo tornare sull'olimpo piccolo"

"tornerai domani?"

"tornerò sempre,finchè mi vorrai"

 
"allora ci vediamo al tramonto baby cakes"

"ci vediamo al tramonto sweetcheeks"

E così i due ragazzi si incontrarono il tramonto dopo,e quello dopo,e quello dopo ancora. Passarono tramonti e giornate,con le giornate passarono le settimane e con le settimane i mesi arrivando ad un lungo anno.
Per un anno si erano visti al tramonto,raccontanto storie d'amore e storie di fiori e piante,facendo acconciature e parlando spesso della loro vita quotidiana. Ormai il loro rapporto era cambiato ed erano cambiati anche i sentimenti. Era ormai tempo per Persefone di tornare in superfice,da sua madre Demetra,e le primule erano già fiorite da un pò. Era pomeriggio inoltrato e harry era già accanto al ragazzo che,in poco tempo,era diventato il suo centro. Tutti abbiamo un centro,per Achille era Patroclo,per Alessandro era Efestione,per Eros era Psiche,per Piramo era Tisbe e beh,per Harry era louis.
Stavano parlando del più e del meno,prima che harry interrompesse louis che stava parlando di quanto zayn,dopo il fidanzamento ufficiale con liam,fosse diventato appiccicoso e romantico da far vomitare.

"mi segui in un posto?" chiese infatti

Il liscio alzò un sopracciglio "vuoi rapirmi e mettermi incinto per poi abbandonami con un bellissimo figlio con i capelli ricci e gli occhi azzurri che dovrò proteggere da eventuali troie che provano a rubarmelo?"

"no, o almeno non ora, seguimi principessa che sogna di essere ingravidata da un Dio super sexy il quale,non per narcisismo,sono io"

"Ehi! non ho mai detto questo!" si lamentò il semidio seguendo comunque il riccio fidandosi di lui ciecamente

"però lo hai pensato" puntualizzò harry ridendo sotto i baffi

"lo dici solo perche sei invidioso del mio culo"

"non posso dire di no,sarebbe un piatto delizioso"

"HARRY!"

"scusa scusa" disse ridacchiando il Dio fermandosi davanti ad una raffinata distesa di orchidee nere.

Appena il liscio vide la distesa di fiori impallidì. Le orchidee nere venivano regalate con un significato specifico ma non sapeva se harry lo sapesse.

"ti piacciono?"chiese il Dio prendendone una e portandola ai capelli di louis che,nel corso dell'anno,si erano allungati ancora di più.

"s-si,sono...sono davvero bellissimi haz"

Harry sorrise ampiamente,sapeva che louis sapeva

"sai cosa significano e la loro storia?" azzardò il semidio

"racconta dai,mi piace ascoltarti" disse non rispondendo direttamente alla domanda

Occhi blu lo guardò negli occhi,un misto tra speranza e paura,poi iniziò a raccontare

"Orchis era un giovane greco, bellissimo e molto intraprendente con le donne.
Figlio di una ninfa e di un satiro, pensava di potersi permettere tutto, e forte della sua bellezza si dava alla pazza gioia con le giovanette più affascinanti e graziose. Un giorno fu invitato ad una delle grandi e sontuose feste del dio Bacco, ma in tale occasione tentò persino di violentare una delle sue sacerdotesse. Fu un indegno sacrilegio, Orchis pensava di potersi sottrarre alla vendetta della potentissima Moira che puniva gli abusi causati dal desiderio di onnipotenza, ma non ebbe scampo e dunque fu dato in pasto alle belve feroci. Gli dei dell'Olimpo non vollero permettere che del bellissimo Orchis si perdesse anche il ricordo e si adoperarono per far crescere dai suoi resti, una pianticella che riproducesse nella parte sotterranea, proprio le sue appendici anatomiche maschili, causa della sua fine. Spuntò così la prima orchidea."

Harry si avvicinò a louis e gli cinse i fianchi lasciando solo pochi millimetri di distanza. Sentiva il suo fiato caldo sul collo e i suoi occhi azzurri che lo scrutavano
Il riccio si avvicinò all'orecchio del più piccolo e gli sussurò
"Una delle domande che più incuriosiscono gli appassionati di fiori riguarda il significato dell'orchidea nera. Questa particolare varietà di orchidea affascina per il suo colore tetro, ma forse non tutti conoscono il sottile valore che assume questo fiore. L'orchidea nera, vista la sua rarità, simboleggia le cose difficili da ottenere, l'amore difficile ma felice e tutto quello che rappresenta l'eccezione alla regola e tu sei la mia bellissima eccezione louis. Avevo ripromesso a me stesso di non lasciare più a nessuno le redini del mio cuore ma poi ho incontrato i tuoi occhi,delle meravigliose pozze azzurre pure come il cielo più limpido e calde come il sole picchiante in estate. E vorrei potermi perdere sempre nei tuoi meravigliosi occhi,vorrei poter dire a tutti quanto ti amo e quanto sei diventato importante per me. Vorrei poter coccolarti tutta la notte,stringerti tra le mie braccia e proteggerti da tutto e tutti. Vorrei essere la causa del tuo sorriso perfetto,con quelle meravigliose rughette che ti si formano attorno agli occhi. E so che non ti sei mai amato metà di quanto ti amo io ma voglio che tu lo faccia perchè sei splendido. E anche se un giorno dovessi perdermi mi basterà ritrovarti piccolo,perchè sei la mia casa. Sei la mia dolce creatura e ti amo louis tomlinson,ti amo come non ho mai amato nessuno e anche se,magari,questi sentimenti non sono ricambiati avevo il bisogno di farti sapere quanto sei di vitale importanza per me."

Louis rimase immobile per qualche minuto,tanto che harry pensò di aver rovinato tutto. Poi due sottili labbra dal sapore fruttato si posarono sulle sue e delle calde lacrime gli bagnarono le guancie.

Il liscio si staccò dal bacio e incrociò gli occhi del Dio che lo guardava sorridendo,gli occhi che trasmettevano tutto l'amore che provava.

"Sei l'abitudine che non posso cambiare,sei il sentimento che non posso mettere via,sei il brivido di cui non posso liberarmi, sei il vizio che non posso interrompere. Avrò sempre bisogno di te accanto a me,ti ho guardato negli occhi, ho visto che ero perso,mi sono sempre chiesto il motivo, tu eri il mio perchè...vorrei non aver bisogno così tanto di te,odio dirlo, ma ne ho bisogno. Ti amo haz,e so che magari il mio discorso è nullo in confronto ma te lo prometto,sarai sempre la parte migliore del mio cuore."

A quel punto fu il riccio che si buttò sulle labbra dell'altro,un bacio che trasmetteva tutto il loro amore. Un bacio che racchiudeva tutte le loro emozioni,le emozioni che sarebbe impossibile spiegare a parole

E,durante il loro bacio,calò il tramonto,complice del loro puro amore.
   
 
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