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Autore: GReina    19/06/2021    1 recensioni
[Iwaoi | Kuroken | Daisuga | Tsukkiyama | Bokuaka | Sakuatsu + accenni di Kagehina | Tanakiyo].
Haikyuu ad Hogwarts: segue le vicende dei nostri protagonisti per un anno (quinto per Hinata e co; settimo per Daichi e co).
Daichi è il papà di tutti i Grifondoro e Suga la mamma dei Corvonero; Kenma nasconde un segreto; Oikawa è paranoico; Tsukishima è irritato (be', non è una sorpresa!); Sakusa vuole liberarsi di Atsumu; Osamu e il suo amore per il cibo sono l'unica certezza. Venite a scoprire il resto!
Genere: Demenziale, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Hogwarts' Series'
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Iwaizumi
Era passato più di un mese da quando aveva rotto con Oikawa e nel mezzo c’erano stati la loro ultima partita di Quidditch e i M.A.G.O. di fine anno. Pochi giorni e sarebbe arrivata l’estate; un paio di mesi e avrebbe iniziato il suo addestramento da Indicibile presso il Ministero della Magia. Tutto sommato Iwaizumi si disse che – per quanto arduo – sarebbe riuscito a lasciarsi tutta la tristezza dell’ultimo periodo alle spalle.
L’ultimo giorno di scuola era infine arrivato. I suoi amici lo avevano preceduto e – finendo al contrario di lui di fare i bagagli per tempo – erano già scesi in Sala Grande per il loro ultimo banchetto di Hogwarts. Hajime se la prese con calma. La cena non sarebbe iniziata se non alle 19:30, il che gli aveva dato tutto il tempo per salutare con calma il proprio dormitorio. Pensò ai litigi scoppiati a causa di tutto il chiasso di Kuroo e Bokuto, alle notti insonni per lo studio, alle feste clandestine per i compleanni degli amici, a quando durante le vacanze natalizie aveva passato lì il tempo con Oikawa. Si lasciò tutto alle spalle. Avrebbe conservato per sempre quei bei momenti nel cuore, “Ma adesso” – si disse – “è giunto il momento di andare avanti”.
Finì di piegare i vestiti e di riporre i propri averi nel baule; lasciò fuori pigiama, spazzolino e vestiti per l’indomani, infine si diresse verso la Sala Grande.
Ormai mancavano davvero pochi minuti; probabilmente tutta la scuola era già riunita ai tavoli. Aveva appena svoltato l’ultimo angolo quando immediatamente si paralizzò. Davanti ai suoi occhi Kiyoomi Sakusa e Atsumu Miya si stavano baciando. Il serpeverde era appoggiato al muro e teneva l’altro stretto in un abbraccio. Iwaizumi non si accorse di essere rimasto a fissarli finché il biondo non lo guardò storto chiedendogli con aria infastidita:
“Che hai da guardare?” Iwaizumi strabuzzò gli occhi ancora intontito.
“Credevo che solo fino a qualche mese fa ci stessi provando con Oikawa…” riuscì a dire e Miya rise beffardo.
“Non ci proverei mai con quello stronzo del tuo ragazzo.” quelle parole ebbero il potere di gelare e stupire Iwaizumi ancora di più.
“il tuo ragazzo.” sentì l’eco delle sue parole rimbombargli in testa, e fu allora che capì: “Miya ha scoperto di noi. In qualche modo, Miya sapeva di noi.” adesso era così ovvio! “E Tooru si è difeso con l’unica tattica che conosce: la provocazione”. Ed eccolo lì, quel qualcosa che stava cercando; quel qualcosa che gli fece capire che anche Oikawa aveva provato a lottare per loro.
“Cos’altro ho frainteso?” si chiese “Quante altre volte si è fatto in quattro per tenere insieme la nostra relazione?” non aveva tempo per darsi una risposta. Fece un passo indietro, poi iniziò a correre verso la Sala Grande.
“Tutta la scuola è riunita qui.” pensò mentre varcava la soglia “Ma al diavolo!” esclamò cercando il suo ragazzo tra la folla.
“Bene. Bene!” si alzò però il preside parlando con l’incantesimo Sonorus. “Ancora pochi minuti e daremo il via al Banchetto, ma prima di pensare al cibo, ci sono alcuni premi da dover consegnare, mi sembra.” disse con la sua solita aria divertita. Iwaizumi non poté quindi far altro che raggiungere i propri amici e sedersi al tavolo dei figli di Godric.
“Starete tutti aspettando la Coppa di Quidditch e quella delle Case.” continuò, e le esclamazioni che si alzarono lungo tutti e quattro i tavoli confermarono all’uomo che aveva ragione.
“Ma prima di questo,” commentò “ci sono alcune riconoscenze da dover consegnare.” da quel momento in poi Iwaizumi si esternò quasi del tutto dagli eventi della Sala Grande. Non riusciva a pensare ad altro che ad Oikawa e a tutte le volte che poteva, forse, aver frainteso. Iniziò a chiedersi che genere di peso potesse aver tenuto totalmente da solo sulle spalle, in che modo Miya avesse scoperto la verità e che conseguenze avesse portato la sua minaccia sulla serenità di Oikawa. Non seppe mai, quindi, a chi venne consegnata la Medaglia al Merito Magico, anche se sospettava fosse Daichi perché a un certo punto il tavolo di Grifondoro scoppiò in un grandissimo applauso e poco dopo il Caposcuola era seduto tra Iwaizumi e Kuroo che poco prima erano vicini. Non seppe neanche chi fu a ricevere i complimenti dal direttore di Trasfigurazione Oggi in persona per il saggio scolastico più innovativo dell’anno. Invece, seppe con certezza a chi andò il Premio come miglior giocatore di Quidditch.
“E per le sue straordinarie capacità agonistiche; con il merito di aver segnato più punti di chiunque altro…” stava dicendo il preside Furudate “sono orgoglioso di assegnare questa targa al signor Tooru Oikawa!” il tavolo Serpeverde esplose in un boato di gioia e così fecero molti altri seduti a tavoli differenti. Iwaizumi batté forte le mani, fiero e soddisfatto. Ricordò quello che gli aveva detto all’inizio dell’anno nella loro radura e sorrise:
“Dimostra di essere il miglior cacciatore.” e Tooru l’aveva fatto. Lo osservò con orgoglio alzarsi dal tavolo e raggiungere il preside per afferrare la targa; il cuore gli batteva forte e contemporaneamente si stringeva in una morsa al pensiero di non poter andare da lui e baciarlo.
“Ancora per poco.” si disse “Ancora qualche minuto e – se lui lo vorrà – potrò farlo.”
 
***
Oikawa
Oikawa era infelice. Era infelice da troppi giorni, da troppe settimane, da troppi mesi. Litigare con Iwaizumi non aveva fatto altro che ucciderlo lentamente e poi lui si era seppellito da solo rompendo la loro relazione.
Per quanto avesse voluto vincere la Coppa di Quidditch, alla fine della partita Grifondoro-Tassorosso non aveva potuto impedirsi di sentirsi felice per il suo ex ragazzo; durante gli esami aveva provato a non pensare a lui per concentrarsi, ma era stato tutto inutile. Stanco di quella situazione, quindi, aveva iniziato a pensare:
“Come faccio a riconquistarlo?” e la risposta gli era arrivata poco tempo dopo: un gesto plateale. Oikawa avrebbe mostrato ad Iwaizumi quanto lo amava nel modo più chiaro e meno equivocabile possibile. Rimaneva solo di aspettare l’occasione giusta. E l’occasione arrivò con le premiazioni di fine anno.
Quando il suo nome venne chiamato, Oikawa si ritrovò a camminare quasi in trance verso il preside. In normali occasioni non avrebbe pensato ad altro che al premio che stava per ricevere. Ricordò in fretta l’inizio di quell’anno e di come fosse stato maledettamente vicino a lasciare il Quidditch per mero capriccio:
“Sei migliore di Kageyama. Adesso puoi dimostrare di essere anche migliore di Wakatoshi.” se solo quattro mesi prima gli avessero detto che avrebbe ricevuto la targa come miglior giocatore dell’anno, Oikawa avrebbe potuto affermare con sicurezza esattamente quello che avrebbe fatto nel ritirarla: sorridere, sorridere di cuore; rinfacciare a Wakatoshi di essere stato superato e soprattutto a Kageyama di aver fatto meno punti di lui nonostante la pluffa ne valesse dieci ed il boccino centocinquanta.
Eppure, adesso Oikawa stava afferrando il premio senza vederlo; stava annuendo al preside che lo incoraggiava a dire due parole senza pensare minimamente di vantarsi. Applicò l’incantesimo sonorus alla propria gola e iniziò a parlare con voce amplificata. Osservò ancora la targa, poi decise cosa dire:
“Credevo che vincere questo premio sarebbe stato il coronamento della mia vita scolastica.” ammise “Ma adesso che lo guardo, il mio nome sembra sbagliato scritto qui sopra.” osservò i caratteri del suo nome inciso, poi iniziò a cercare Iwaizumi con lo sguardo, ma i Grifondoro erano settanta e non fu facile “Perché non è giusto che ci sia scritto solo il mio nome; perché il mio nome non dovrebbe mai andare scritto senza accanto quello di qualcun altro.” fece una pausa per raccogliere il coraggio. Per anni si era nascosto; la sola idea di rivelare quanto stava per fare anche ad una sola persona fidata lo agitava, eppure stava per farlo davanti all’intera scuola.
“Non sarei mai riuscito ad arrivare fino a questo punto senza una persona speciale al mio fianco. Una persona che ha sempre messo da parte sé stessa per il mio bene senza sapere che io stavo facendo altrettanto per lei. Una persona senza la quale non riesco a respirare… una persona senza la quale non posso pensare di vivere.” i suoi compagni di Casa iniziarono a ridacchiare. Oikawa non lo prese come un insulto. Semplicemente, i Serpeverde erano quelli che lo conoscevano più di tutti e quindi anche quelli più inclini di chiunque altro a pensare che stesse scherzando. Bastò una sua singola occhiata per far dubitare tutti loro di quella sicurezza. Tornò a focalizzarsi sui Grifondoro e finalmente trovò chi stava cercando grazie al suo Capitano che si agitava accanto a lui sorridendo e gomitandolo.
“Una persona” continuò iniziando ad avanzare verso quel punto “che, come me, non ha avuto altra scelta che nascondersi. Una persona che come me ha iniziato ad esaurirsi.” finalmente lo raggiunse. Iwaizumi, spinto da un tanto confuso Bokuto e da un più che entusiasta Daichi, si era alzato “Perché il nostro amore è troppo grande, Iwa-chan, per essere tenuto segreto.” Oikawa sorrise; il cuore non gli era mai battuto tanto forte! La targa era sparita, non sapeva neanche lui a chi l’avesse data per liberarsi le mani mentre camminava. Sollevò le braccia e mise le mani a coppa sul viso di Hajime.
“Quindi non facciamolo più.” disse “Ti prego, Iwa-chan: non facciamolo più.” prese ampie boccate d’aria cercando di calmare il proprio tumulto interiore “Ti amo.” disse e le sue parole riecheggiarono forti e chiare in tutta la stanza. Gli occhi di Iwaizumi si fecero lucidi ed una lacrima gli sfuggì traditrice. Oikawa seppe che anche lui stava piangendo; usò i pollici per asciugare le guance del grifondoro, poi non ci fu spazio per nient’altro se non per i baci.
Tutta la Sala Grande esplose in plausi ed esclamazioni. Iwaizumi ed Oikawa sentirono a stento tutto quello. Il serpeverde non seppe mai quanto tempo passarono a baciarsi, solo che ancora tutta la scuola stava applaudendo quando lui si voltò verso il tavolo della sua Casa guardando Kageyama e pensando: “Premio per il miglior giocatore; Iwaizumi e applausi da parte di tutta la scuola. Vediamo se riesci a fare di meglio.” furono solo le parole di Kuroo a riportare la sua attenzione al tavolo di Grifondoro:
“Hai rotto Iwaizumi.” disse. Oikawa guardò verso il suo ragazzo: rosso in volto come non lo era mai stato e apparentemente incapace di muovere un singolo muscolo. Tooru rise, poi lo baciò ancora.
 
***
Hinata
Sebbene non conoscesse affatto Oikawa e frequentasse poco e solo grazie al Quidditch Iwaizumi, Hinata assistette al loro bacio con genuina felicità.
Arrivato circa a metà strada, il serpeverde aveva abbandonato la propria targa porgendola apparentemente senza accorgersene al primo che gli era capitato a tiro. Da lì, poi, il premio era passato di mano in mano per raggiungere il suo proprietario fino a Shoyo. Il cercatore la osservò ammaliato: “Al miglior giocatore dell’anno: 350 pt. – Tooru Oikawa, Serpeverde.” pur afferrando due volte il boccino, né lui né Kageyama né Akaashi erano riusciti a totalizzare tanti punti, ma il premio non si limitava a questo. Hinata ripensò alle azioni del serpeverde ed i suoi occhi brillarono d’eccitazione.
“Io voglio segnare!” ebbe l’epifania come l’aveva avuta durante lo stage in Scozia “E voglio segnare adesso, non dopo che mi sarò diplomato!” aggiunse. Si era detto che avrebbe battuto Kageyama al suo stesso gioco, ma Oikawa gli aveva appena mostrato come farlo pur giocando in un altro ruolo.
Si accorse di aver tenuto troppo a lungo la targa tra le mani solo quando le urla e gli applausi iniziarono a placarsi, tutto grazie al preside che – alzando le mani – aveva chiesto il silenzio. Shoyo passò la targa a Lev che la passò a Kindaichi che la passò al compagno accanto fin quando non arrivò a Daichi che era seduto vicino ad Iwaizumi. Poi, l’attenzione tornò sul preside:
“Bene, se vogliamo proseguire…” provò a dire, ma tutto poteva dirsi tranne che fosse infastidito. Sorrideva e gli occhi gli brillavano. Nessuno, che fosse più o meno attaccato ai due innamorati, poteva in quel momento essere in grado di nascondere almeno un pizzico di felicità, ed il preside sembrava non provarci nemmeno.
“…signor Oikawa, se vuole tornare al suo posto…” incoraggiò, ma l’interpellato non si mosse, quindi il sorriso dell’uomo crebbe “o se magari si vuole sedere vicino al signor Iwaizumi…” riprovò ottenendo stavolta il consenso dello studente. In molti risero, poi il silenzio calò di nuovo nella stanza e Furudate riprese: “mi sembra che fossimo rimasti alla Coppa di Quidditch!” tanti bisbigli eccitati si diffusero di nuovo per tutta la Sala. Il punteggio era già noto a tutti ed i Grifondoro si prepararono già a festeggiare.
“Ultimo, con ottocentocinquanta punti: Tassorosso!” applausi “Terzo, con novecento punti: Corvonero!” altri applausi “Secondo, con mille punti: Serpeverde!” le acclamazioni si fecero più forti. Nonostante fossero arrivati secondi, nessuno avrebbe mai potuto negare che fossero stati loro la squadra più forte dell’anno. “Infine,” il preside creò una suspence che in realtà non esisteva “primo, con mille e dieci punti: Grifondoro!!” l’intero tavolo rosso-oro esplose nel boato d’esclamazione e gioia che già da troppi secondi – almeno per i suoi standard – stava trattenendo. Hinata si alzò dalla panca e iniziò a compiere ampi ed eccitati salti; Noya, seduto proprio davanti a lui, lo imitò. Pacche sulle spalle, congratulazioni e complimenti gli arrivarono da ogni direzione mentre il Capitano, orgoglioso e soddisfatto, percorreva la stanza fino al banco dei professori per la seconda volta. La squadra si riunì intorno alla Coppa e festeggiò lì per diversi minuti prima che il preside, di nuovo, chiamasse l’ordine.
La Coppa delle Case andò invece ai Corvonero. Esclamarono e festeggiarono anche loro, ed Hinata d’altra parte non poté che essere felice per la Casa del suo amico Kenma. Il grifondoro ripensò alla partita che avevano dovuto giocare al minimo delle loro forze con Osamu in punizione ed il Capitano apparentemente malato; ripensò anche al disastro della Torre di Corvonero e al modo in cui erano stati costretti a dormire scomodi in Sala Grande per tanti giorni. Non gli rimase altro, quindi, che riconoscere il fatto che nessun altro poteva meritarsi quella vittoria più di loro.
Un altro anno era finito. La sua prima Coppa di Quidditch era stata vinta. Si voltò verso Kageyama che venne sorpreso a fissarlo. Vide la sua espressione arrabbiata e ghignò.
“Ho vinto.” gli disse con lo sguardo. “Adesso dovrai accettare la penitenza che ho in mente per te.” trasformò il ghigno in un sorriso. Si chiese se avesse visto davvero Kageyama arrossire o se fosse stato solo un gioco di luci, poi il Banchetto ebbe inizio ed Hinata lasciò tutto il resto da parte.
“Almeno fino alla fine della cena”.
 
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n.a.
Ciao a tutti! Ecco alcune note:
La Medaglia al Merito Magico la ricevono gli studenti per eccellenza. La ricevette Tom Riddle durante il suo periodo scolastico.
Trasfigurazione Oggi è una rivista del mondo di HP. Un saggio scolastico della McGranitt è stato pubblicato mentre lei andava a scuola, quindi ho pensato che anche altri studenti possano averlo fatto.
Il premio per lo sport non so se si chiami effettivamente così, ma comunque di trofei ne esistono diversi tipi nella saga canon. Uno per il Quidditch mi sembra che lo abbia vinto James Potter e uno anche la McGranitt ai suoi tempi.
Poi, riguardo al POV di Hinata, come si sarà capito, per i prossimi due anni (e oltre…) Hinata giocherà da cacciatore, mentre finalmente quel cucciolo di Goshiki entrerà in squadra come cercatore!
Ultima cosa: sappiate che per il capitolo della settimana prossima dovrò fare i salti mortali per pubblicare come da programma perché sarò fuori città, ma vi prometto che farò del mio meglio! Nel peggiore dei casi pubblicherò martedì mattina, ma ripeto: farò di tutto per riuscire ad essere puntuale con l'appuntamento del sabato!
Alla prossima ;D
   
 
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