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Autore: Heven Elphas    30/08/2009    3 recensioni
Sai, avevo scommesso tutto nel mio comportamento, sperando di uscire dall’istituto.
Avevo un piano preciso, in cui avevo calcolato che se facevo ciò che gli altri si aspettavano da me, allora mi avrebbero considerato guarito.
Poi, alla fine, è andata in questo squallido modo. Anche se dopo tutto non è che mi dispiaccia così tanto…
E tu puoi anche guardarmi e giocare con i tuoi meravigliosi capelli, tanto so che pure a te va bene così.
Dovresti aver appreso quello che, in qualche maniera, ha mandato a puttane tutto ciò che avevo programmato.
Sì, stupido egoista, lo hai capito bene anche tu.
E dai, non disturbarti nemmeno a beffarti del sottoscritto.
-Sei uno sciocco…
…ti sei innamorato di me.-
Ti amo…
Davie, un ragazzino di quindici anni sofferente di un disturbo schizoide di personalità, viene mandato in un istituto psichiatrico travestito da normale liceo. Ed è qui che incontra Emil, il gothic-boy che come un gas nocivo entrerà nella sua vita...
Perchè l'Amore vero, forse ha posto dove la Ragione non alberga...
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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An INSANE and SICK Romance

 

An INSANE and SICK Romance

 

 

 

 

 

THIRD CHAPTER -  ‘CAUSE  THE PEACOCK’S FEATHERS SOMETIMES ENCANT ME.

              

 

 

 

 

 

Quando ti ho detto che nella mia vita non consideravo importante proprio nulla, giuro che dicevo la verità.

Ed eri tu che ridevi di quell’apatia emozionale, a quel tempo.

E no, dai... Non devi nemmeno domandarmelo se ora ho trovato qualcosa per cui vale la pena provare qualche sentimento!

Sarai anche matto come dicono, ma non sei stupido…

Non chiedermelo con quello sguardo troppo provocante per i miei gusti.

Non farmelo ripetere per il tuo semplice piacere personale e solo perché ora siamo da soli.

Non impormelo…

        -Mi ami?-

                                                      Ti amo…

                                                                           Ti amo…

                                                                                                 Ti amo…

                                                                                                                      Ti amo…

 

 

* * *

 

Chiudo l’anta della cabina doccia alle mie spalle, osservandomi nello specchio che ho davanti. La figura pallida che mi mostra mi ricorda tanto un ragazzino completamente spaurito… Eppure sono la persona più tranquilla del mondo, ora che non sono costretto a vedere il caro Jeremy, mia mamma e Sam.

Ora che non devo sentirmi dire tutte le sere che sarebbe ora di mettersi la testa apposto, prima di finire ammazzato da qualcuno. Non credo che qui mi stresseranno tanto quanto lo facevano a casa… Al massimo sarò obbligato ad ammettere di essere malato e tutto finirà lì.

Mi chiudo l’accappatoio, quando la porta si spalanca completamente lasciando spazio ad Emil. Balzo indietro immediatamente e lui sgrana gli occhi mostrandomeli nel loro spettacolare e profondo blu scuro, mentre sorride allegro.

 

-Non ti dispiacerebbe bussare prima di fare certi blitz in bagno?-

 

Lo sibilo a denti stretti, appoggiandomi al lavandino con la schiena pur di stare lontano da lui. Ma le mie parole sembrano non interessargli, dato che saltella fino allo specchio, aprendo l’armadietto e tirando fuori un profumo che si spruzza addosso. Un odore fortissimo di rosa invade il piccolo stanzino, infilandosi dritto nel mio naso come uno stupido gas velenoso. Mi metto a tossire e mi copro il viso con una mano, cercando di tener chiuso l’accappatoio con l’altra prima di rimanere nudo davanti al gothic-boy.

Poi all’improvviso mi sento afferrare il polso e lui mi si avvicina per osservarmi bene, sempre con quello stupidissimo ghigno sulle labbra.

 

-Qui non c’è privacy, mon fleurQuindi abituatici.-

 

Mi si allontana e sparisce in camera, lasciando la porta aperta così che riesco ad intravedere Martin ancora ricurvo sui libri, credo sia lì da circa due ore. Sospiro indossando flemmatico i vestiti, prima di rientrare in stanza con ancora i capelli fradici che mi raggelano il collo.

Prendo posto sul pavimento ed apro il mio computer portatile, fissandolo mentre si accende lentamente. Poi accanto a me sento un tonfo e voltandomi vedo Julian che mangiucchia un panino imbottito, sorridendomi con la bocca piena.

 

-Dwighty ci ha detto che, essendo affetto da un disturbo schizoide, dobbiamo avvicinarti il più possibile. Quindi, signorino Davie, iniziamo la terapia.-

 

Emil ci guarda dal suo letto, facendo finta di sfogliare il libro enorme che stava leggendo pure prima in giardino. Anche il topo si volta a guardarci, con i suoi occhi sporgenti che sembrano poter cadere fuori da un momento all’altro.

Io sinceramente avrei voglia di inabissarmi nel pavimento e riapparire quando tutti saranno andati via da qui. Sarà anche che devo guarire per andarmene da CapGrass, ma non è stringendo amicizia con questa gente che ci riuscirò. No..?

 

-Cominciamo con le presentazioni… Io sono Julian Collins. Lui è Martin Price…-

 

Prima che Julian possa dire altro, il gothic-boy si alza e mi fa un inchino strano che gli porta tutti i capelli piastrati davanti alla faccia.

 

-E io Emil Burney.-

 

Lo osservo un attimo, chiedendomi che malattia possa avere un tipo del genere oltre ad un gusto squallido per il vestiario e uno stravagante comportamento. Forse a forza di lisciarsi i capelli si è bruciato pure il cervello… Lasciando perdere tutto questo, per il resto sembra il tipico ragazzo perfetto.

I lineamenti del suo viso sono così belli che è difficile non guardarlo, poi c’è quel ghigno perenne che gli da un’aria brillante ed e accattivante. Uno del genere, fuori da questo posto, potrebbe benissimo avere il mondo ai suoi piedi.

Potrebbe diventare uno di quei cantanti strani di cui tutte le ragazzine attaccano i poster sul proprio muro, immaginando di potercisi sposare. Già, mi sa che lui avrebbe potuto avere un simile futuro nel mondo.

Sorrido appena nel pensarlo, quando il mio PC emette la musichetta di avvio e mi risveglia, rendendomi conscio del fatto che ancora sto fissando Emil. Lui sogghigna compiaciuto, ammiccando in mia direzione.

Decido così di dare un piccolo contentino a tutti, sperando che poi mi lascino stare per il resto della mia degenza.

 

-Il mio nome lo dovreste già sapere, no? Davie Hill… Quindi, ora che ve l’ho ribadito e abbiamo finito con i convenevoli, potete pure lasciarmi perdere e tornare alle vostre faccende.-

 

Secco e laconico come mio solito riesco a far desistere Martin, che ritorna lesto allo studio affannando sul manuale. Gli altri due sembrano però più decisi a protrarre la discussione ancora a lungo, tanto che Emil mi si siede davanti e mi guarda in un modo che farebbe sciogliere pure l’iceberg che ha fatto affondare il Titanic.

Mi prende il computer dalle mani e lo chiude, appoggiandolo dietro la sua schiena così che io non possa prenderlo se non buttando a terra lui. Ma se usassi la violenza mi metterebbero in punizione proprio il primo giorno di permanenza qui dentro… E già nel mio liceo ne ho subiti troppi di castighi.

Così mi limito a lanciargli un’occhiataccia che lui riceve appagato, dato che forse non vede l’ora di farmi diventare pazzo sul serio.

 

-E io ti ribadisco che Dwighty ci ha detto di farti parlare, per cui noi ti staremo alle calcagna per tutto il tempo. Afferrato, Davy-boy?-

 

Dicendolo mi tira una pacca sulla spalla e poi ci tiene su la mano, premendo appena come se volesse impedirmi di alzarmi. Collins accartoccia la carta del suo panino e la lancia nel cestino, facendo sussultare Martin che si distoglie di nuovo dallo studio per guardare il nostro trio raccolto nell’angolo vicino al letto a castello.

Senza che nessuno gli chieda nulla lui annuisce e dopo aver messo a terra un cuscino ci si siede sopra vicino al gothic-boy, che ancora non mi molla. Io faccio girare lo sguardo incrociando il loro e indugiando su quello che più di tutti mi attira, facendomi sprofondare nel blu.

 

-Afferrato, Burney… Vedrò di essere di compagnia in modo di iniziare la terapia in modo esauriente.-

 

La mia voce risuona sicura e ferma nella stanza, sorprendendo tutti e tre con la franchezza con cui ho parlato. Sì, perché se proprio mi costringono io non ho affatto problemi a giocare le mie carte per accontentarli tutti e liberarmi di loro.

Non mi piace affatto l’idea che pensino di avermi come amico, ma d’altronde ho imparato che per quieto vivere sono costretto a far finta di creare dei rapporti confidenziali. La gente non è mai contenta se non riesce a farsi gli affari tuoi… Insomma, o ti pestano perché non sopportano il tuo isolamento oppure ti assillanno per tirartene fuori.

Nessuno in verità pensa che se te ne vuoi stare in disparte, devono lasciartici. Non è che lo fai perché vuoi far dispetto a qualcuno o ti vuoi far compatire. È per questo che ti tocca assecondarli: loro sono troppo stupidi per adattarsi a te.

Pensavo che almeno in mezzo a un branco di mentecatti, sarei riuscito a restarmene in pace. E invece no! Il mondo è pieno di persone invadenti.

Emil soprattutto, sembra uno che nella tua vita ci vuole entrare e lasciarci un segno. Un pavone che ti sbatte la coda in faccia per ammaliarti, così tu per il resto dei giorni stai lì a pensare a tutte quelle piume. Praticamente cerca di affascinarti in modo sfacciato per renderti indifeso e succube.

Julian e Martin sono due normalissimi rompipalle. Un topo agitato e un panda placido…

 

-Wow, Davie… Già ti abbiamo persuaso? Siamo una bella squadra, allora! Oppure tu non sei così grave come sembrerebbe…-

 

Il gothic-boy non molla la presa sulla mia spalla e continua a prendere la parola non lasciando parlare gli altri, confermando la mia ‘teoria del pavone’. Io gli sorrido e cerco di stare alla battuta, in modo da soddisfare il suo ego.

 

-Allora posso già andarmene, dottor Burney? Sono guarito?-

 

Price si mette a ridacchiare, seguito da Collins che mi indica con il pollice grugnendo qualcosa riguardo a una mia presunta simpatia. Emil invece rimane con la solita espressione beffarda sul volto, non facendosi ingannare dalla mia maestria nello sviare il discorso.

Lascia scivolare la mano lungo il mio braccio, prima di appoggiarla al pavimento e sbilanciarsi indietro, così da guardarmi dall’alto verso il basso. Una riluttante arroganza che comincia a darmi davvero la nausea…

Poi ecco che Martin si guarda l’orologio e scatta in piedi facendo venire una sincope agli altri due, mentre io devo essere così apatico da non spaventarmi. Alzo la faccia verso di lui che si mette a tremare tutto, correndo a prendere la giacca della divisa.

 

-La cena! È ora di cena! Siamo in ritardo di cinque minuti…-

 

Alla parola ‘cena’ Julian si alza e va alla porta, seguito dal topo completamente agitato per il ritardo passabile. Io faccio per alzarmi, ma il gothic-boy mi appoggia entrambe le mani sulle spalle trattenendomi sul pavimento. Mi chiedo se devo prenderlo a pugni ora o aspettare dieci secondi…

Ma diversamente da ciò che credevo, usa la pressione su di me per alzarsi in piedi sfiorandomi il viso con la sua stupidissima camicia. Rimango un attimo accigliato, prima che lui mi porga la mano per aiutarmi ad alzarmi…

Fisso il suo guanto bianco per qualche secondo, per poi cercare i suoi occhi blu e rimanerci sommerso. Sarà per questo che gli prendo la mano e mi faccio trattare come una fottuta dolce donzella.

Se il mio caro Billy Knotts asistesse alla scena lo considererebbe uno dei miei dispetti e ne approfitterebbe per pestarmi. Secondo lui il mio essere così stupidamente insulso e il mio strano ‘interesse’ per i ragazzi, sono solo trucchetti per attirare l’attenzione. In verità io non vorrei nemmeno che lui e il suo branco di gorilla s’interessassero a me…

Se davvero dovesse vedermi ora, direbbe “Guardate Hill! Ora fa pure il frocetto per fare l’anticonformista!”.

Ma io sto assecondando il gesto di Emil solo perché sono stato ipnotizzato dalla magnifica ruota di piume che mi ha mostrato. È come se non potessi fare altro che esaudire ogni suo desiderio, sotto l’effetto di una pozione che profuma di rosa…

 

-Sei davvero grazioso quando sulle tue guance si spande quel color purpureo, mon fleur. Allora non sei impassibile come dice Dwighty.-

 

Rimango in piedi a guardarlo, forse smarrito, mentre lui insiste con quel suo sorriso tanto seducente. Magari anche a lui piacciono i ragazzi… Per questo ci sta pesantemente provando con me da quando sono arrivato.

O sono io che mi faccio strane fantasie? Perso come al solito in ragionamenti che non stanno in piedi… Alla fine ‘grazioso’ potrebbe benissimo dirlo anche al suo criceto, per quanto ne so io. Non è detto che stia flirtando. Devo smetterla di crearmi storie nella testa…

 

-Io… Non lo so.-

 

Borbotto qualcosa che in verità è una risposta alla mia stessa domanda “Burney sta flirtando con te?”. Lui mi volta le spalle e si dirige verso il corridoio, lasciandomi lì come un ebete a fissare il posto in cui stava.

Sto immobile a pensarci su e mi accorgo che, anche se ho il presentimento che lui mi abbia appena fatto intendere che gli interesso, all’interno del mio petto non c’è nessuna reazione emotiva. Come se di Emil non me ne importi poi così tanto.

Eppure, due minuti fa, avvertivo come una magia che mi avvolgeva interamente. Ora mi sembra che non sia accaduto a me…

A volte mi chiedo -per esempio quando ho questi vuoti emozionali- se il mio posto qui a CapGrass non sia più che meritato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

---------------------------------

 

Sono tornata con il terzo capitolo del caro Davie…

 

Come al solito inizia con una frase proveniente da un futuro prossimo, che ancora resta oscuro a tutti noi!

Ma che giuro verremo a sapere con lo scorrere della storia…

Ma almeno così ci si fa un’idea di ciò che potrà succedere. Certo, siamo solo all’inizio… XD

 

Che dire?

I compagni di stanza si sono presentati un po’, ma ancora i loro disturbi rimangono misteriosi e forse a malapena comprensibili.

Emil soprattutto, come dice pure il protagonista, sembrerebbe il ragazzo perfetto e non un pazzo.

 

Ho voluto giocare tanto con gli animali perché quella sera in cui ho scritto il capitolo ce l’avevo con i pavoni e forse avevo bevuto troppo estathè ed ero esaltata. XD Non si sa che effetti devastanti puo’ avere su di noi quella bevanda…

Ma il pavone è più che azzeccato per il caro gothic-boy

Che alla fine del capitolo ha flirtato –o almeno sembra- con Davie, di cui ora conosciamo l’interesse che prova per i ragazzi. Cosa ovvia dato che è una slash!

 

Chissà se per Emil è uno scherzo oppure è interessato al protagonista! Ancora rimane un mistero…

 

Cooomunque vorrei ringraziare chi mi ha lasciato dei commenti!

 

cry_chan: Sono contenta che la storia già sia di tuo gradimento e spero di tener fede alle tue aspettative pure nei capitoli successivi! Continua a seguirmi se la storia ancora ti piace… Ciao ciao! <3

 

_Lithium_: Hai ragione anche tu a dire che ho sbagliato a descrivere il disturbo schizoide, ma come farò capire più avanti è lui che non ha ancora capito bene che cos’ha. E quella di Dwighty che lui ha citato era forse un’ipotesi o uno dei tanti problemi! Mi sono informata bene., ma quel pezzo purtroppo l’avevo scritto quando ero ancora indecisa sul disturbo… XD Scusa! Prometto di esser più brava più avanti dato che mi sono iscrittà alla facoltà di psicologia! Cooomunque son contenta che Emil t’incuriosica e nonostante alcuni miei errori e fantasie la storia ti piaccia!!  Spero di avere altri tuoi commenti! Kisses!

 

Kikka_1990: è stato un mio errore mentre copiavo e incollavo! Non pubblicità… XD Grazie per avermelo detto… Ma almeno ti ho trovato qui a legger la storia grazie ad un mio sbaglio… C’è da dire –sulla storia- che hai ragione riguardo Emil. Essendo inquietante e il disturbo non evidente c’è da aver paura… Ma è un personaggio tutto da scoprire! Spero che continuerai a seguirmi!! Grazie ancora per avermi fatto notar la mia confusione!! XD

 

 

Grazie anche a chi mi ha messo fra le seguite e i preferiti!!

1 - AndyKodoku
2 - damis
3 - Higasi
4 - MangakA_BakA
5 - Mitsubachan
6 - Rebellious_Angel
7 - ruki89
8 - tatyna
9 - theblackwitch
10 - twy
11 - Vietnam Glam

 

1 - cry_chan [Contatta]
2 - ruki89
[Contatta]
3 - ShikabaneHime
[Contatta]

 

XOXO

 

Miky

 

 

   
 
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