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Autore: Allen Glassred    06/07/2021    1 recensioni
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Ogni storia è fine a sè stessa ed eventualmente collegata ad altre long, quindi potrete decidere di recensire quella che volete senza tener conto delle altre. Spero che questo originale Writune sia di vostro gradimento e che vorrete lasciarmi un vostro parere sulle storie che più gradirete.
Genere: Generale, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest, Tematiche delicate, Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'Write... '
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Day 27: Paese
Storia: La diciottesima Luna
Personaggi: Serena, Jean Jacques, Dominique e Mina
 
 
  Questo prompt è un regalo ad un'amica, che ha inserito nella serie canonica la sua pg di cui si legegrà in questa storia.
 

Serena Hikari cammina per le vie principali del paese, accanto a lei un giovane dalla chioma corvina e dallo sguardo serio. La fanciulla si aggrappa al suo braccio e, essendo più bassa di lui alza lo sguardo per poter cercare di incrociare il suo. “ Oh andiamo, Jean Jacques! Potresti anche farmelo, un sorriso “. Fa la giovane, gonfiando le guance come una bambina malgrado abbia oramai diciassette anni. Il ragazzo non la degna di uno sguardo, continuando a guardarsi intorno.


“ Sorridere? Non avrei mai dovuto lasciarmi convincere da te, ecco la verità: se mio padre sapesse che sono qui con te, mi taglierebbe la testa “. Sibila, ed è vero: se suo padre sapesse che frequenta la figlia di Vanitas, altro che punizione! La ragazza lo osserva ancora una volta, continuando a camminare ed ammirando il paese attorno a sé: le case colorate, le persone, umani e vampiri finalmente insieme e conviventi senza più guerra: la cosa le scalda il cuore all’istante.

 

“ Ma si può sapere chi è tuo padre, per essere così terribile? Non mi hai mai detto la sua identità “. Fa semplicemente la bionda, mentre lui continua a camminare per poi sospirare pesantemente.

 

“ No “. Sentenzia secco e perentorio, mentre lei già sbuffa a sua volta e decisamente contrariata.

 

“ Ma perché?! “. Chiede, mentre esasperato il giovane chiude gli occhi qualche istante per poi darle una risposta.

 

“ Oh insomma! Ti ho detto di no, possibile che tu debba insistere?! Sei una ficcanaso! “. Fa, mentre alcuni paesani si girano in quanto, senza volerlo, il giovane ha alzato la voce. Per un solo istante nel suo sguardo è passata una luce rossa seguita da una blu: il tempo di un istante, ma Serena le ha viste benissimo ed ha capito una cosa.

 

“ Non c’è bisogno di gridare! Comunque ho capito lo stesso: sai, i tuoi occhi hanno parlato per te “. Fa, una volta ripreso il cammino ed entrando in una via dove, per ora, si trovano solamente loro due. Nel sentirle pronunciare quella frase il corvino la afferra per il polso, spingendola contro il muro e bloccandola tra lui ed esso.

 

“ E cos’hai capito? “. Chiede, mentre i loro visi si avvicinano inevitabilmente. Lei lo osserva qualche istante e, in seguito, prende parola quasi in un sussurro.


“ L’identità di tuo padre: il suo nome è… “. Il corvino sgrana gli occhi: pare che la bionda abbia centrato il bersaglio. “ … ho indovinato, vero? È lui? “. Chiede, mentre il giovane dagli occhi di ghiaccio fa un cenno affermativo con il capo.

 

“ Si: se scoprisse che ti frequento, mi farebbe a brandelli. In oltre, avrei preferito non scoprissi chi era, e… “. Ma lei, stanca di quelle parole decide di prendere l’iniziativa: prende il viso di lui tra le mani, costringendolo a guardarla.

 

“ Smetti di chiacchierare e baciami “. Sussurra e, senza dargli tempo di ribattere posa le sue labbra su quelle del corvino che, seppur da prima rimanga sorpreso alla fine decide di ricambiare quel bacio con la stessa intensità, scordandosi che si trovano in una via di paese e che chiunque potrebbe vederli.

 

Nel frattempo tuttavia, qualcuno potrebbe aver scoperto che il figlio ribelle è uscito di nascosto da palazzo e si è diretto verso il paese, accompagnato da una giovane e bionda accompagnatrice: la figlia del suo odiato cugino. Una donna si avvicina alla finestra da cui l’eterno giovane osserva verso il paese, guardando prima la strada poi lui. “ Non dovresti arrabbiarti: in fondo, la battaglia è finita da un pezzo e Vincent è stato imprigionato con i sigilli magici. Non credi che proprio i nostri figli, potrebbero rappresentare la generazione della speranza e dell’unione? “. Chiede la corvina, ma colui che a quanto pare è suo marito scuote il capo per poi allontanarsi dalla finestra.

 

“ No, Mina “. La chiama per nome, rivelando che la donna non è altre che Mina Veghner, la figlia di Pierre e Joe. “ Il fatto che ora la guerra sia finita, non cambia il fatto che mio cugino mi abbia quasi ucciso e che suo padre abbia assassinato mia madre: non posso permettere che Jean Jacques frequenti sua figlia e se ne vada in giro per il paese mano nella mano con lei “. Sentenzia, mentre lei sospira pesantemente.

 

“ Dominique “. Lo chiama, rivelando così che il suo misterioso marito non è altri che il cugino di Vanitas, Ivy, Vincent e Jeanne: uno dei pochi a detenere anche il potere della Luna Rossa, ereditato dalla madre. “ Non finirà bene, se continuerai a comportarti così con nostro figlio: finirà per odiarti e farà comunque di testa sua, è questo che vuoi? “. Chiede, mentre suo marito non pare volerle dare una risposta: forse pensa, andrà anche lui in paese e risolverà questa situazione all’istante. O forse pensa, dovrebbe dar retta alla moglie? Cosa decida, non è ancora dato saperlo.

   
 
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