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Autore: Meramadia94    10/07/2021    3 recensioni
[Scuola di Polizia]
Harris desidera diventare comandante. Per farlo deve togliere di mezzo sia Lassard che l'odiato Mahoney. Per farlo organizza un piano per far passare il primo un pessimo comandante ed il secondo un incapace. Purtroppo, a causa di questo piano, durante una retata, Mahoney rimane ferito e dovrà lottare contro la morte. Harris, pur facendo finta di niente, rimane sconvolto per l'accaduto ed inizia a provare un serio rimorso di coscienza. Quando la sua responsabilità viene a galla, viene cacciato dalla polizia. Riuscirà il capitano a riscattare il suo nome e dimostrare il suo sincero pentimento?
Scritta in società con Marlena-Libby
Genere: Angst, Avventura, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Harris mise a posto il telefono per poi tornare a controllare l'ex sottoposto.
Sperava che non ci mettessero molto a rintracciare l'immobile giusto. Ma in fondo quanto avrebbero potuto metterci? A differenza sua, loro erano poliziotti. Per avere una simile informazione bastava riempire un modulo e farlo firmare a qualche pezzo grosso.
Occhio e croce, ci avrebbero messo una mezz'ora.
- Mahoney, come ti senti?- s'informò Harris aggiustandogli leggermente la giacca che gli aveva dato per stare più caldo. La febbre più che calare pareva aumentare. Del resto cosa si aspettava? Il riposo serviva a poco senza prendere anche delle medicine. 
- Ho un mal di testa terribile, la febbre alta, la ferita mi fa un male atroce e ho paura di morire.- fece Mahoney con un sorrisetto - Ma a parte questo, sto che è una favola.- 
- Tu non morirai. Ok? Non qui, non oggi e non così. Ho avvertito Jones, e gli ho detto di chiamare un'ambulanza, vedrai che a breve ci tireranno fuori da qui.- fece Harris dandogli qualcosa da bere. Se lo augurava davvero che ormai fosse solo questione di pochi minuti... Mahoney aveva la fronte imperlata di sudore, il viso era sempre più pallido e come se non bastasse la loro provvista d'acqua si stava esaurendo. 
- Bene... perchè mi dispiacerebbe morire proprio ora che abbiamo la possibilità di ricominciare...- fece Mahoney accoccolandosi alla meglio sul materasso, socchiudendo gli occhi. 
Harris si allarmò. Non poteva permettergli di dormire, almeno non finchè un medico non lo avesse visitato. Doveva inventarsi qualcosa per tenerlo sveglio. 
E l'unica cosa che poteva fare era parlargli e farlo parlare, in modo da distrarlo sia dalla spossatezza della febbre che dal dolore. 
- Ti ricordi di quella volta che siamo stati sbalzati fuori da un aereo?- fece Harris stringendogli una mano. Lui se lo ricordava molto bene. Stavano tentando di arrestare una manda, e per un piccolo incidente lui era finito fuori dall'aereo... ma non prima di ammanettarsi per errore a Mahoney.
Quella era stata  la prima volta che avevano passato assieme qualche ora, ma lui era talmente ansioso di tornare alla civiltà e di non essere costretto a trascinarsi dietro ( nel senso meno letterale del termine) la persona che detestava di più al mondo, e non gli era passato nemmeno per l'anticamera del cervello di fare conversazione o di approfittare di quella vicinanza forzata per risolvere le loro divergenze.
C'era voluto un incidente quasi mortale per convincerlo a tirar fuori tutto quello che aveva dentro.
Mahoney sorrise lievemente - E chi se lo scorda... l'ho pure svestita per sbaglio quando è finito nelle sabbie mobili...- 
 - Ecco bravo... parla.- fece Harris - Parla, così non ti fai prendere dal panico, sconforto o dalla stanchezza.
- Non credo di riuscire a resistere ancora per molto...- fece Mahoney trattenendo un conato di vomito. 
Harris gli strinse la mano più forte. 
- Lo so, ma rimani concentrato, manca pochissimo ormai...- fece Harris. Dei passi lo allertarono. Qualcuno stava cercando di entrare. 
'' Jones, finalmente....''- fece Harris andando ad aprire.
La visione gli gelò il sangue nelle vene. 
Lo Sciccoso e i suoi due tirapiedi. 
Tentò di richiudere la porta in fretta, ma fu tutto inutile. Gli diedero un violento spintone che lo fece capitolare. 
Mahoney era spaventato a morte - Ommioddio...- 
- Bene bene bene...- fece il bandito - Guarda un po' chi abbiamo stanato.- 
Harris in quel momento capì. Il telefono che avevano trovato nel seminterrato dove avevano trovato rifugio non era stato un colpo di fortuna, ma una trappola. 
Probabilmente, quando si erano accorti della loro fuga non si erano nemmeno disturbati a cercarli, perchè avevano modo di tenere sotto controllo tutti i telefoni della casa e di conseguenza scoprire da dove partivano le telefonate, senza muovere un dito. 
Avevano fatto esattamente ciò che si aspettavano, e si erano messi in trappola da soli.
- Sapevo che non sareste potuti andare lontano, con uno che nemmeno si regge in piedi, quindi ho pensato che la cosa migliore da fare fosse starmene tranquillo ad aspettare che faceste un passo falso... e come vedete ha funzionato alla grande.- fece lo Sciccoso - Ma ora mi sono stancato di giocare.- 
- Si?- fece Mahoney, che malgrado il dolore e la febbre non ci pensava minimamente ad offrire al bandito la benchè minima sodisfazione - beh mi spiace deluderti, ma io sono affezionato alla mia faccia e lei è affezionata a me.-
- A questo c'è rimedio.- fece lo Sciccoso - Forza in piedi, mi hai già fatto perdere troppo tempo.- 
- Ma non vedi che non riesce nemmeno a stare in piedi da solo?- fece Harris - Lascialo stare, abbi un po' di compassione, è solo un ragazzo!- 
- Lo era pure quando lo hai spedito a farsi macellare, non mi pare che a suo tempo te ne importasse molto.- fece il bandito.
Harris abbassò lo sguardo. 
- Ho commesso un errore gravissimo, non me ne pentirò mai abbastanza...- fece Harris afferrando un mattone senza farsi vedere - Non vedo perchè lui  debba continuare a pagare per colpa del mio egoismo...- nel dir così lo lanciò in modo che sfiorasse per poco la testa del bandito. 
Poi corse a tirar su l'ex subalterno.
- VIENI VIENI, DOBBIAMO ANDAR VIA!- fece Harris trascinandolo su per le scale, prima di urlare a causa di un dolore lancinante.
BANG!
- MALEDIZIONE!- l'ex capitano capitombolò per terra tendendosi la ferita alla gamba.
- Capitano!- fece Mahoney tentando come poteva di aiutarlo a fargli ultimi gradini per uscire dallo scantinato e chiudere la porta. 
- Il rotto che porta il sano, come si suol dire...- fece lo Sciccoso. 
I suoi scagnozzi lo accerchiarono puntandogli contro le pistole. 
- Se fai una mossa falsa, il tuo capitano si becca un'altra pallottola, dritta in faccia stavolta.- fece lo Sciccoso - Lascio a te la scelta.- 
Mahoney lo fissò con uno sguardo di rabbiosa impotenza prima di alzare le mani in segno di resa. 
- Ok... ma è una cosa che riguarda solo me e te, non c'è bisogno di tirarlo in mezzo...- 
- Quando imparerai a stare zitto, Mahoney?- fece Harris con la voce rotta per il dolore. Come minimo ne avrebbe avuto per un mese, a patto di riuscire ad uscirne vivo, ovvio. 
- La prego...- fece Mahoney - apprezzo che si sia esposto per me... mi dispiace di averla tirata in mezzo...- 
- Commovente.- fece lo Sciccoso facendo finta di asciugarsi una lacrima. Poi diede un segnale ai suoi uomini. 
Uno dei due , lo buttò per terra con forza, facendogli urlare di dolore .
Poi gli prese entrambi i polsi, glieli portò entrambi dietro la schiena e glieli legò con una corda.
- Rimani comodo, visto che devi stare tranquillo e a riposo.- 
Infatti iniziò a tirare la corda più lunga in modo che il detective venisse trascinato per tutto il percorso .
Mahoney sparse macchie di sangue durante tutto il tragitto, ed ogni tanto sputò addirittura della polvere.
Durante il tragitto, il poliziotto non faceva altro che ripetere a se stesso '' Coraggio: tra pochi minuti l'agonia sarà terminata.''
Pregava solo di perdere i sensi quanto prima, per non dover sopportare quello che lo aspettava.
...
...
...
Avevano individuato la villetta. A dire il vero in città vi erano almeno dieci posti che potevano corrispondere ai loro attuali profili di ricerca, ma avevano deciso di concentrarsi su quell'immobile.
Era il più isolato. Molti anni prima era stata la casa di un sedicente riccone... a quattrini era messo bene, ma aveva il vizio di volere uno stile di vita di gran lunga superiore a quello che gli permetteva il suo conto in banca, ed aveva accumulato debiti su debiti, fino a finire per fare affari pure con dei criminali. E la magistratura aveva disposto il sequestro dell'immobile, che da allora era letteralmente abbandonato a sè stesso, circondato da una siepe altissima che impediva una buona visuale a chiunque. 
Jones ne era certo che lì avrebbero ritrovato il loro collega ed aveva disposto di concentrarsi solo su quella casa, e che sarebbero andati solo loro. Niente SWAT, niente federali, niente corpi speciali, niente esercito o marina... solo loro.
Durante il tragitto era finito in macchina con Proctor, che cercava di distrarlo a suon di chiacchiere da pensieri fin troppo intuibili, persino per  uno i cui neuroni fingevano di non vedersi quando si incrociavano.
- Sono certo che Mahoney sta bene... c'è Harris con lui.- 
- E questo dovrebbe rassicurarmi? - fece Jones - Il mio migliore amico non solo è nelle mani del peggior bandito della città, ma con lui c'è pure una carogna che l'ha quasi ammazzato.- 
Proctor provò a farlo ragionare. 
- Sei ingiusto con lui.- 
Jones lo fulminò con lo sguardo- Vuoi scherzare?! Mahoney è quasi morto per colpa sua! E ancora cerchi di giustificarlo?! Fosse dipeso da me, anche tu saresti stato licenziato, per non averci detto subito cos'era successo! La gente come voi non cambia mai!-
Proctor ingoiò il rospo - Quel che voglio dire...  Harris ha sbagliato, ma dev credermi, non aveva intenzione d fargli del male intenzionalmente.... chi pensi che sia stato a darci la soffiata su Tiffany?-
Jones sgranò gli occhi -Cosa?! Vuoi dirmi che si è messo a indagare da solo?! E tu hai accettato informazioni da lui?!-
Proctor  lo guardò con aria di sufficenza e fece le spallucce - Beh, non mi sembra che fossero sbagliate, no?!-
Jones  sbottò, poco convinto della buona fede del loro ex superiore - Probabilmente starà solo cercando di farsi bello agli occhi di tutti, come sempre!-
Proctor non mollò la presa. 
- O forse vuole solo dimostrare di non essere quell'egoista interessato solo a sè stesso che pensate tutti...- fece il tenente.
- E tu che ne sai?- fece Jones trattendosi dal dire '' Scusa se non ti credo sulla parola, ma l'intuito non è una delle tue doti principali. Anzi, direi che non ne hai proprio.''
 Il tenente rispose - Quando mi ha fatto la soffiata mi ha detto che abbiamo ragione a odiarlo e ha promesso di sparire per sempre dalle nostre vite, ma prima vuole dimostrare di non essere così egoista come credevamo.- 
Jones sospirò.
Forse era vero che era prevenuto, e doveva dirlo spesso e volentieri Harris aveva messo in atto piani poco curati e poco ponderati che spesso finivano in grandissimi flop o che comunque avevano risvolti tutt'altro che positivi.  E di solito non se ne lamentavano... avevano solo più materiale per potersi fare una risata in pausa pranzo o mentre erano di pattuglia... ma questa volta almeno lui NON riusciva a passarci sopra.
- Vedi, il fatto è che non riesco ad accettare l'idea di poter perdere Mahoney.- fece Jones - quando ero ragazzino, nel mio quartiere gli altri bambini mi tenevano sempre a distanza... il motivo te lo puoi immaginare.- 
- Si, ho capito.- fece Proctor. 
Per Jones, l'infanzia era stata tutt'altro che facile, ad essere l'unico di colore in una classe di bianchi. Lo tenevano a distanza: nessuno lo aveva mai invitato a casa per una festa di compleanno, per giocare o fare i compiti. Le uniche volte in cui gli veniva rivolto il discorso era per prenderlo in giro o per rimarcare il fatto che... non era come loro. 
Aveva passato molti anni in solitudine, affinando quel suo particolare talento nel saper riprodurre i rumori e le voci di chiunque. Gli sembrava di essere meno solo. 
- Mahoney è stata la prima persona a trattarmi come un suo pari.- fece Jones - Il tempo di scambiare due parole in quella sala d'attesa del distretto, ed eravamo già diventati amici. E ti giuro, faccio fatica ancora oggi a crederci.- 
Mahoney aveva la pregevole virtù di essere esattamente come si presentava, e di piacere a tutti d'impulso. Intelligente, sagace, spiritoso, divertente, gentile, e non gli importava niente di quello che quei pochi nemici che si era fatto potevano dirgli dietro. 
Certe volte faceva davvero fatica a credere che una persona del genero lo volesse per amico. E' per questo che non riusciva a tollerare l'idea di perderlo. 
'' Mahoney, scusa...''- pensò  Jones - '' Non riesco mai ad aiutarti, ne a starti vicino quando hai bisogno di aiuto... ma ti giuro che ti riporto a casa... tieni duro ancora per qualche minuto...'' 
  
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