Anime & Manga > Lady Oscar
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Autore: orny81    23/07/2021    4 recensioni
Tutto il tempo
So che non è abbastanza
Se il cielo si apre
Ci deve essere un modo di tornare
Ad amare e solo amare
"Electrical storm " U2
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Marron Glacé, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Andrè
 
Le mani a coprire il viso... seduto sul bordo della fontana ad aspettare lei.
Lei... Bellissima in quel vestito di seta bianco. Luminosa come non lo era mai stata. I capelli sollevati in un morbido chignon. Quanto avrebbe voluto far scivolare la sua mano sui suoi capelli colore del grano. Sciogliere l'intricato lavoro e godere del suo profumo.
Un neo sotto l'orecchio destro... reale, non fasullo come quello usato dalle dame di corte, solo per moda o sfizio.
Un collo da cigno che avrebbe voluto baciare, per un tempo interminabile. Si passa le mani sul viso.
 
- Sciocco... Sei solo uno sciocco!...
 
Tira un calcio ad un sasso, davanti a sè. Involontariamente colpisce un cocchiere che passa di lì.
 
- Mi scusi... Mi scusi, ero sovrappensiero.
 
L'uomo lo guarda dalla testa ai piedi.
 
- Nessun problema, se avesse tirato più forte... Allora si che sarebbe sorto. Ragazzo... Mi raccomando eh!... Non vorrei dover chiamare le guardie.
 
Rosso in viso, risponde all'uomo.
 
- No... no!... Sarò bravo!
- Bene... Buona serata Monsieur!
 
E si allontana, lasciandolo nuovamente solo.
" Che scusa avrei potuto dire a quel so tutto io di Girodelle. Non deve sapere di Oscar, e della sua presenza qui stanotte... Ahhh...non posso stare fermo, la serata è lunga. Farò una passeggiata qui intorno."
Inizia a camminare, passano parecchi minuti, quando vede correre una dama vestita di bianco. Osserva bene la figura che si avvicina alla fontana... E' lei... 
L'osserva da lontano, non sembra felice, qualcosa la turba. La vede sedersi sul bordo della fontana, il vento solleva l'acqua bagnando leggermente la sua schiena, ma lei sembra non accorgesene.
Si avvicina piano... delicatamente, non vuole spaventarla.
 
- Oscar... Dobbiamo tornare a casa.
 
Non alza lo sguardo, allora capisce che qualcosa là dentro è andato storto. Allunga la mano, la conosce... Sa che le parole sono inutili al momento.
Lei con molta delicatezza, accoglie la sua mano. Non alza mai lo sguardo... Si avviano verso la carrozza in silenzio. Le apre la porta, facendola entrare. Sale sulla carrozza, facendo partire i cavalli. 
Sente il cuore in gola. 
Arrivati nella grande dimora, ferma i cavalli ed apre la porta. Lo sguardo basso... Mentre scende dalla carrozza. Lui la guarda... Apprensivo.
Sente un nodo dentro, vorrebbe sapere... Almeno captare ciò che è successo. Ma lei come sempre alza un muro.
Sente delle gocce cadere sul suo viso.
 
- Oscar... conviene entrare, tra poco ci sarà il diluvio. Ti bagnerai...
 
Senza rispondere si avvia verso casa, mentre lui l'osserva da lontano. 
Deve rientrare la carrozza, e sistemare i cavalli per la notte.
 
Alza lo sguardo al cielo.
 
"Anche tu sei triste... Il cielo piange. Come la mia Oscar. "Mia"... non lo sarà mai mia... non mi è permesso amarla..."

Ad un tratto... Manca poco, la scuderia è dietro l'angolo della grande casa, un forte boato... una scarica fortissima di pioggia...
Un cavallo si imbizzarrisce... La pioggia bagna incessantemente tutto.
Non è facile domare un cavallo impaurito. Le redini tirano... il cavallo ancora legato scalcia... La carrozza balcolla.
 
- Juuuulius... Calmo... Calmo... Dannazione!
 
Andrè è al limite... Stremato.
 
- Andrèèèè...
- Oscar... - Si gira sorpreso verso di lei- Vai viaaaaa... ti ammalerai, torna dentro.
- Nooo...
 
La vede che si avvicina correndo... con la camicia da notte zuppa e gli stivali. 
 
- Oscar... vai viaaaa!...
- Nooo!...
 
Andrè ormai quasi al limite, afferra le redini con forza, guarda negli occhi il cavallo.
 
- Ora basta...
 
Un pugno dritto... il cavallo rimane stordito.
Tutto si ferma... Il cavallo è stordito, ma si è calmato. Afferra le redini e lo trascina dentro la scuderia. Osserva la carrozza, l'indomani deve sistemare le ruote, rovinate con la furia di julius.
 
- Mi hai fatto penare Julius... ma ora tutto è passato...
 
Prende una mela rossa, e la porge al cavallo, che entusiasta, accetta il frutto succoso.
Non fa caso a chi è dietro di lui, che l'osserva.
Una fitta fortissima alla mano destra...
 
- Dannazione!...
- Cosa è successo Andrè?...
- Ah... la mia mano, il pugno deve essere stato fortissimo...
 
Lei avvicina le sue mani alle sue.
Lui alza lo sguardo... Rimane folgorato da ciò che vede di fronte a sè.
 
" Oscar... le sue guance... i suoi occhi.. è bellissima"
 
Lei è vicina... Troppo vicina.
 
- Aspetta...ti aiuto.
" No Oscar... Ti prego non ti avvicinare. Non porti neanche le fasce sei troppo stasera... Troppo bella ed io sono un'idiota. Un'idiota che deve stare molto attento a non oltrepassare un limite... Ma come posso fare io... come!... Quando davanti ho l'oggetto della mia dannazione e perdizione... Che io sia dannato!"

Inaspettatamente, come attirati da qualcosa di più forte di loro. Le bocche si trovano... Si avvicinano...Sono morbide e delicate... Calde e roventi poi...
Gli occhi si chiudono... Mani che si cercano... Bocche che vogliono saziarsi il più possibile...
Passano secondi... Minuti... Ma non si fermano...
Le lingue giocano... Le mani stringono stoffa pelle e capelli...
Fulmini lampi e saette... Fuori la natura esplode, dentro nella scuderia...Due corpi non riescono a staccarsi. 
 
" NO!... Non posso... è troppo... starà pensando a lui mentre mi bacia con questo fuoco!... Non ho il diritto di toccare la sua candida pelle... Non posso fare nulla di tutto ciò.  E' come la mela proibita... Mi attira a sè, ma io so che non brama le mie labbra, ma quelle di lui... Non posso... Non possiamo!"

Ad un tratto lui si sposta...
Si appoggia al recinto dietro di lui... Lei alla porta.
 
- Non possiamo... Oscar... Non possiamo!...
 
Gli occhi di lei, improvvisamente grandi e luminosi, cambiano espressione. Lui non capisce...
 
" Perchè quello sguardo... cosa è?... delusione?... Mia cara Oscar, non ho mai visto questo sguardo, cosa vorresti dirmi?... Oggi non riesco ad entrare nei tuoi pensieri... Sono sconvolti quanto
 i miei!..." 
 
 Apre la porta... Esce fuori...
Si gira verso Julius, appoggia la sua  fronte all'asse di legno che sostiene il tetto della scuderia.
 
- Cosa ho fatto... cosa abbiamo fatto!...
 
Prende la spazzola, inizia a spazzolare il cavallo, mentre mille pensieri affollano la sua mente e il dolce sapore della labbra di lei, è ancora vivo in lui.
 
Angolino Orny
Grazie infinite a chi legge e recensisce.
 
 
 
 
 
 
 
   
 
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