Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: crazy lion    24/07/2021    1 recensioni
Attenzione: per leggere questa raccolta è necessario farlo prima con la mia storia Our Family.
Bambini. Piccole vite da proteggere e rispettare, per alcuni dono di Dio, del cielo, o di qualunque cosa in cui si creda. I due innamorati Taehyung e Jungkook hanno imparato questa lezione dopo l'arrivo di Audrey, una bambina di quattro anni con alle spalle un passato difficile. Anni dopo, motivati dall'amore e da quello stesso fortissimo desiderio di formare una famiglia, ecco che adottano William e Courtney, due gemelli che insegneranno loro cosa sono culle, bambini e altre avventure.
Disclaimer: con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare veritiera rappresentazione del carattere di queste persone, né offenderle in alcun modo.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Kim Taehyung/ V
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
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La prima volta

 
Il grande giorno era arrivato. Audrey non aveva dormito tutta la notte pensando a quanto sarebbe accaduto la mattina dopo. Non sarebbe andata a scuola, il che era già una bella cosa. Non che la scuola non le piacesse, anzi, aveva delle amiche e si era inserita bene nel gruppo classe, prendeva buoni voti, ma saltare un giorno ogni tanto era sempre bellissimo. E poi lo faceva per un motivo importante.
"A che ora andate? A che ora andate?" chiese ai genitori entrando in camera come un uragano.
"Audrey, porca miseria, sono le sette di mattina. Lasciaci dormire un altro po' e torna a letto" mugugnò papà Jungkook nel sonno.
"E poi non si entra in camera così, mentre gli altri stanno dormendo" la rimproverò Taehyung, alzando la voce.
"Scusate. Mi perdonate?"
"Sì, basta che tu non lo faccia più" dissero all'unisono.
"Uffa!"
La bambina non aveva più sonno, così decise di scendere in cucina. Aprì il frigo e prese una bottiglietta di tè freddo, poi si versò una ciotola di  cereali che i genitori avevano messo sul tavolo la sera prima, dato che era in quell'occasione che preparavano le cose per la colazione. Mangiò e bevve a sazietà, godendosi ogni morso e sorso di tè. Una volta finito, corse in camera e guardò cos'aveva scritto nella lista che si era fatta il giorno prima. Di solito non accadeva, ma per quell'occasione si era scritta nell'ordine quali cose avrebbe dovuto fare.
Mangiare diceva la prima cosa sull'elenco e quello era a posto.
Vestirsi c'era scritto poi e la bambina guardò cos'aveva nell'armadio. Era marzo e la primavera era appena sbocciata, ma non era ancora ora di vestirsi con le maniche corte. Optò per una tuta da ginnastica, comoda e confortevole, e con un po' di fatica se la infilò. Per lei non era facile vestirsi da sola, stava ancora imparando. Si infilò un paio di calzini e di scarpette entrambi rosa e ora era davvero pronta.
Aspettare che i papà tornino a casa diceva la lista, ma stavano ancora dormendo.
L’ultima cosa era Prendere in braccio i miei fratellini e giocare con loro.
Dopo un po' si svegliarono, fecero colazione e, prima di partire, aspettarono che Mi Sun arrivasse.
"Grazie per quello che stai facendo per Audrey oggi" disse Taehyung alla sorella.
"Ma figurati, sono felice di stare con la mia nipotina."
"Zia!"
Audrey le si gettò fra le braccia.
"Ciao, piccola. Che accoglienza"”
"Oggi arrivano i miei fratellini" dichiarò, come se tutta la famiglia non lo sapesse già. "Sono tanto contenta."
"Mi fa piacere, tesoro. Giochiamo?"
"Secondo te sarò una brava sorella maggiore? Non ho mai avuto fratelli. Anche nelle case delle famiglie affidatarie da cui sono stata non c'erano altri bambini, a parte nell'ultima, ma ci sono rimasta poco."
"Guardami." Solo quando Mi Sun ebbe la completa attenzione di Audrey parlò: "Tu sarai una perfetta sorella maggiore. E lo sai perché?"
"Perché?"
"Perché sei dolcissima, buona, sensibile e hai pazienza, una qualità che pochi bambini hanno."
Audrey sorrise, poi fece un puzzle con la zia mentre aspettava, ma la sua mente era da un'altra parte. Si domandava se i genitori fossero già arrivati a quella casa o se stessero tornando  o si trovassero ancora lì.
Quando sentì il campanello si precipitò ad aprire la porta ma non il cancello, perché Taehyung e Jungkook le avevano insegnato a non farlo, spiegandole che era pericoloso. Ma quando vide i suoi padri scendere dall'auto aprì anche quello.
"Torna in casa, ora arriveranno" disse Mi Sun alla nipotina.
Lei obbedì e si risedette sul divano. Poco dopo vide entrare i n cas i genitori con il passeggino doppio che avevano comprato.
"Vieni qui, Audrey" disse Taehyung.
La bambina si avvicinò, cauta, e vide quattro occhietti che la guardavano curiosi. I bambini rimasero in silenzio, ma Audrey sorrise.
"Sono bellissimi!"
Erano vestiti una di rosa e l'altro di azzurro, con due  dei vestitini che avevano comprato loro.
"Posso toccarli?" chiese.
Erano piccoli, non come neonati, ma comunque se li sarebbe aspettati più grandi.
"Ma certo!" esclamò Jungkook.
Lei sfiorò una mano della bambina, che le sorrise e le strinse un dito, mentre il bambino le afferrava l'altra mano.
"Come si chiamano? Non me lo ricordo più."
"William e Courtney" disse Mi Sun.
"Sono due bellissimi nomi. Posso prenderli in braccio?"
Aveva la pelle d'oca, faceva fatica a contenersi. Se non li avesse spaventati, si sarebbe messa a saltare e a correre per la casa come una pazza, tanto era felice.
"Sì, ma uno alla volta, altrimenti ti cadranno."
Jungkook, che aveva appena parlato, mise un cuscino a destra di Audrey e uno a sinistra, per sicurezza, poi prese Courtney in braccio e la diede, con delicatezza, alla sorella.
"Tienile le braccia sotto le ascelle. Così, brava."
"Io sono Audrey, la vostra sorella maggiore" disse la bambina con orgoglio.
Courtney la guardò e fece alcuni versetti che la sorella trovò adorabili.
Le strinse di nuovo un dito, poi rimase tranquilla. Audrey non smetteva di guardarla. Era bellissima. E le era capitato di prendere in braccio  bambini piccoli, ma non erano suoi fratelli, quindi quella era per lei un po' la prima volta.
Quando Taehyung le fece prendere William, questo si dimostrò più scatenato della sorella. Mentre Courtney gattonava per il salotto, lui rideva e muoveva braccia e gambe. Avevano due caratteri molto diversi, o forse Courtney era così tranquilla perché doveva ancora abituarsi alla casa e a lei.
"Brrr, mmmbrrr, mmmbrrr, brrr" disse il bambino, facendo bolle di saliva che gli bagnarono il mento e il vestitino.
"Che schifo!" esclamò Audrey.
"È normale alla loro età, basta asciugare" disse Mi Sun, che andò a prencdere un asciugamano e sistemò ogni cosa.
William  tirò i capelli di Audrey che si lamentò.
"È piccolo, perdonalo dai" disse Taehyung.
"Ma mi ha fatto male!"
"Lo so, ma lui non se ne rende conto."
"Ah, okay, allora ti perdono" gli disse, dandogli un bacino sulla testina bionda.
Passò tutto il giorno ad inseguirli mentre gattonavano, a giocare con loro con dei pupazzi, a muovere un sonaglio dicendo:
“Venite, venite” per incitarli a gattonare.
Quella sera, a letto, pensò che aveva due creature da amare e proteggere, due bambini che avevano bisogno di lei come sorella. Ed era stato meraviglioso prenderli in braccio la prima volta.
"Sapete," disse ad alta voce, anche se loro dormivano già e non avrebbero potuto sentirla, "credo che ci divertiremo molto insieme."
   
 
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