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Autore: ClostridiumDiff2020    27/07/2021    0 recensioni
Questa Storia Partecipa alla 365 Writing Days Challenge 2021
365 finestre...
365 storie, una raccolta di racconti, una raccolta di vite.
Ogni giorno, partendo da una parola, si aprirà una porta verso qualcosa, verso qualcuno...
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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208 - Masks
 


Quella volta lo aveva stretto, resistendo alle sue blande proteste, alle sue imprecazioni, senza mollare la presa, finché lui non si era arreso comprendendo quanto bramasse quel contatto inatteso. Si era appoggiato chiudendo gli occhi mentre il suo cuore supplicava che non lo lasciasse mai più.
Eppure, aveva finto che non gli importasse, era quella la sua fama, voleva essere strafottente. Che lo vedessero in quel modo. Un egoista bramoso di potere e gloria. Di soldi e successo. Ci aveva provato ma lei non gli aveva creduto e lo aveva stretto ancora. Perché continuava a vederlo come un bambino ferito? L’unica…
Di fronte a quello sguardo ogni maschera, ogni costrutto crollava.
 
Per questo si era recato da lei, come un bimbo spaventato. Prima di crollargli addosso privo di speranza di salvezza. Ma si era risvegliato ancora una volta in quel letto. Nello sguardo di lei nessun giudizio, solamente apprensione e felicità di vedergli aprire gli occhi. Ogni volta come la prima.
Aveva esitato, un attimo, prima di andarsene.
Lei non lo aveva fermato, lo avrebbe lasciato libero di fare le sue scelte. Come sarebbe stata pronta ad aiutarlo a rimettere assieme i pezzi.
Ed era morta fedele a quel pensiero, con quel sorriso, con una carezza, con la speranza che sarebbe stato bene alla fine di tutto.
Ma come poteva?
Era forse la prima persona che lo aveva stretto senza chiedere assolutamente niente indietro. Senza alcun giudizio lo aveva tratto a se, nel bene e nel male esattamente come lui era. Che fosse questo l’affetto di una madre? Non poteva di certo saperlo, ma lo aveva sperato.
Le molte volte in cui si era chiuso a riccio, nonostante tutte le sue spine, lei lo aveva stretto di nuovo, incurante delle ferite che gli aveva lasciato ogni volta, fino al sacrificio estremo, fino all’ultimo respiro.
 
Infine, non gli era rimasto di nuovo niente.
 
Quella notte aveva di nuovo sognato quell’ultimo sguardo.
Meriti più di quello che credi… Abbi più cura del tuo cuore…” quelle le sue ultime parole.
 
Billy si era svegliato trattenendo i singhiozzi, aveva premuto il volto contro il cuscino cercando di ricacciare nel profondo quel dolore, aveva inseguito quel duplice battito. Quello di Benjamin lento, regolare. E un altro… rallentato, implacabile, ritmato.
 
Si era alzato frugando nella tenebra, lo sguardo annebbiato dalle lacrime e dalla rabbia.
Avrebbe voluto urlare, scacciare quella presenza, ma non voleva svegliare Benjamin, voleva restare solo restare solo chiuso in quell’emozione che quel maledetto Generale oscuro gli voleva rubare.
“Vattene…” sibilò furente.
Dalle tenebre non venne risposta, Billy rimase ad osservare il buio finché non percepì solamente se stesso. Sospirò, ricordando quel volto rotondo, quel sorriso tranquillo.
“Avrei dovuto dire qualcosa… Almeno una volta… Ma sono solo un idiota…” sussurrò alla notte con voce spezzata.
 
 
 
 
Day 208 - Prompt - La cui fama (27.07.2021)
   
 
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