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Autore: Mahlerlucia    04/08/2021    2 recensioni
{Questa raccolta di flashfics partecipa alla #BokuAkaWeek2021}
Se tu ti ricordassi di me, non mi importerebbe nulla neanche se tutti gli altri mi dimenticassero.
(Murakami Haruki, - “Kafka sulla spiaggia”)
[Bokuto x Akaashi || #BokuAka]
PROMPT:
Day 1 - Artist!AU
Day 2 - Kid
Day 3 - Aptitudes
Day 4 - Yakuza!AU
Day 5 - Incorrect BokuAka (feat. Kuroo)
Day 6 - Sunrise
Day 7 - Different sport!AU
Day 8 - Incorrect BokuAka (Keys)
Day 9 - World (& Star)
Day 10 - Free day (Bed sharing)
Genere: Fluff, Romantico, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Keiji Akaashi, Koutaro Bokuto
Note: AU, Kidfic, Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
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Questa raccolta di Flashfictions partecipa alla #BokuAkaWeek2021
 
4 agosto: Sunrise




Manga/Anime: Haikyū!!
Genere: Fluff, Romantico, Sportivo
Rating: giallo
Personaggi: Bokuto Kōtarō, Akaashi Keiji
Pairing: #Bokuaka
Avvertimenti: Missing moments
Tipo di coppia: Shonen-ai
Numero di parole: 500



 
 
 
6. Una spettacolare levataccia
 


Bokuto ce l’aveva fatta: aveva convinto Akaashi a partecipare a una delle sue sessioni di footing mattutino. Chiaramente per ‘mattutino’ non s’intendeva un orario propriamente umano, bensì... le cinque!
O meglio, il ritrovo al parco giochi del quartiere era programmato per le cinque, il ché prevedeva di lasciare il mondo dei sogni almeno mezzora prima.

L’alzatore arrivò al punto in cui l’asso stava facendo stretching, senza riuscire a contenere i propri sbadigli e dimenticandosi persino di dare una sistemata ai capelli arruffati (in realtà ci aveva pensato, ma temeva di deludere Kōtarō presentandosi in ritardo). Strabuzzò gli occhi quando, di contro, realizzò che i crini dell’altro erano stati perfettamente raddrizzati dal gel in un’acconciatura che sfidava qualsiasi legge gravitazionale.

Hey, hey, hey! Buongiorno, ‘Kaashee!”

Keiji controllò istintivamente che non ci fosse nessuno nei paraggi: Bokuto aveva posto la tacca del volume della voce a un livello inaccettabile per chi desiderava riposare ancora qualche ora prima di attaccare nuovamente con la routine quotidiana.

“Buongiorno, Bokuto-san! Sei qui da molto?”

Si pentì di aver formulato quella domanda, dato che il compagno sarebbe tornato alla carica; oltretutto, temeva inspiegabilmente la sua risposta.

“Dieci minuti, più o meno. Prima ho fatto una corsetta fino alla nostra stazione... e poi sono arrivato qui.”

Keiji soppesò il suo sguardo spostandolo dalle falene che volteggiavano attorno alla luce del lampione più prossimo e la punta delle sue scarpe. Perso ovunque, pur di non sostenere quegli occhi pieni di vita ancor prima dell’alba.

E, per l’ennesima volta, si sentì in colpa.
 
 
***
 

Nessuno avrebbe mai resistito un’ora e mezza tra corsa ed esercizi di vario genere senza sosta, ma Akaashi non aveva intenzione di mostrarsi debole o tedioso al cospetto della persona che maggiormente ammirava a livello sportivo. Aspettò che fosse lui a decretare l’agognata pausa, sperando che potesse farlo quanto prima.

“’Kaashee? Mi sono un po’ stancato.”

Keiji ripensò alla famosa scena in cui Forrest Gump, dopo aver corso per oltre tre anni senza mai fermarsi, comunicò ai suoi numerosi seguaci di sentirsi ‘un po’ stanchino’.

“Ok. Torniamo a riposar-”

“Ti va di venire in un posto... con me?”

Un posto?!
 
 
***
 

Nei pressi della sua abitazione troneggiava una vecchia fabbrica abbandonata da almeno una decina d’anni. Saltuariamente Kōtarō vi entrava per salire sul tetto, allo scopo di ammirare l’inizio del nuovo giorno.
Aveva pensato più volte di portare con sé il suo amico fidato, ma temeva che potesse mandarlo a quel paese per via dell’orario. Saperlo lì, accanto a lui nonostante tutto, aveva riempito il suo cuore di gioia.
Non si era fatto scrupoli a caricarselo sulle spalle per evitare che su quelle luride scale – prive di corrimano – potesse ferirsi.

Una volta arrivati, fecero capolino o primi raggi di sole.
Keiji si avvicinò alla balaustra arrugginita, con il naso all’insù e la bocca dischiusa a mo’ di ‘sofficino’.

“Bokuto-san, l’alba da quassù è spettacolare!”

“No, ‘Kaashee. Tu sei spettacolare!”

Gli strinse la mano e gli schioccò un tenero bacio sulla guancia, facendolo arrossire sino alla punta delle orecchie.










 

Angolo dell’autrice


Ringrazio anticipatamente tutti coloro che passeranno a leggere questa mia raccolta di piccole flashine! :)

Parteciperò (o cercherò di farlo) a pieno ritmo all’annuale #BokuAkaWeek2021 indetta dal fandom di Haikyuu. Creerò una raccolta di dieci flashfiction dedicata ciascuna a uno dei diversi prompt proposti per i diversi giorni.
Spero che possano piacervi! :)

Sesta flash: Una spettacolare levataccia.
Ma che ‘cuori di panna’ i nostri due eroi! Bokuto non si smentisce mai: ruvido quanto volete, ma con un cuore grande come l’intero Giappone! Alla fin fine il suo è tutto un piano per portare il fidatissimo Keiji ad ammirare l’alba sul tetto di una vecchia ditta, a pochi passi da casa.
Akaashi, dal canto suo, non può di certo mostrarsi sempre reticente nei riguardi delle pressioni di Kōtarō circa gli allenamenti mattutini. In fondo, è anche lui parte integrante del Fukurōdani e come tale deve seguire il buon esempio del suo capitano. Se il finale è anche più sorprendente del previsto... meglio ancora! :)
Vi lascio qui il link YT della famosa scena di Forrest Gump che ho citato nella flash.
Stay tuned! ;)

Il testo è scritto in terza persona e al tempo passato.
Per ora il rating rimane giallo, ma potrebbe variare in base a quello che scriverò per i prossimi prompt.

Un ringraziamento speciale va agli ideatori di questa fantastica iniziativa. Grazie per aver permesso tutto questo! **

A domani,

Mahlerlucia


 

 
   
 
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