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Autore: Yurippe    15/08/2021    7 recensioni
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Ogni storia è fine a sè stessa ed eventualmente collegata ad altre long, quindi potrete decidere di recensire quella che volete senza tener conto delle altre.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest
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Personaggi: Dean e Sebastian;

Universo/Fandom: Bloody Sunset.

 

Dean osservò il figlio Sebastian di soli cinque anni che se ne stava seduto sul tavolo della cucina, con la faccia appoggiata alle braccia, con fare annoiato e triste.

Annoiato perché non sapeva cosa fare e triste perché le mancava sua madre Jeanne. Ella era dovuta partire quella mattina stessa per Firenze, in viaggio di lavoro, per due settimane.

Inutili erano stati i tentativi di Dean di distrarre il piccolo che si rifiutava persino di mangiare, rifiutando addirittura il suo piatto preferito che il padre con tanto impegno e fatica gli aveva preparato, Sebastian aveva mangiato si e no due forchettate e poi aveva lasciato tutto sul piatto.

Dean ci pensò per un po’: Cosa mai poteva fare per rallegrare il figlio acquisito? Si, perché Sebastian non era davvero suo figlio.

Cinque anni fa Jeanne era stata violentata da Azazeal, il principe infernale, e da quella violenza era nato Sebastian. Fu difficile per la giovane donna accettare la gravidanza che portò comunque al termine, solo grazie al suo aiuto e a quello di Amara riuscì ad accettare il bambino, amarlo e crescerlo.

Dopo alcuni minuti di riflessione a Dean venne finalmente il lampo di genio: le bolle di sapone che aveva comprato il giorno prima dal tabacchino, proprio con l’idea di regalarle al figlio, ma che gli era poi passato di mente, beh, quello era sicuramente il momento giusto per tirarle fuori.

Così si rivolse subito a lui.

“Ehi Sebastian…”

“Si?”

“Ieri dal tabacchino ti ho preso un nuovo gioco, che ne dici di provarlo?”

Quelle parole parvero finalmente fare scaturire la curiosità del bambino, che tirò su la testa dalle braccia e annuì.

Allora Dean portò il figlio fuori, sul balcone, dove aveva lasciato l’oggetto d’interesse.

Così prese dal tavolino di legno il tubicino blu che era quello delle bolle, attirando così l’attenzione del bambino dai capelli neri, i cui occhi si fecero curiosi.

“Cos’è?” chiese.

“Queste, Sebastian, sono bolle di sapone. Guarda, ora apro… come vedi il tappo ha questi due buchi, uno grande e uno piccolo. Come vedi c’è del liquido intorno…bene, ora se io soffio piano faccio delle bolle…guarda”.

Così Dean fece, praticando la sua spiegazione e facendo una bella bolla tonda e media, che si librò poco dopo in cielo.

Il bambino era rimasto tutto il tempo in silenzio ma dai suoi occhi si poteva capire quanto era rimasto incantato dalla cosa, in quanto non staccava più lo sguardo dalla bolla, fin che non scomparve dalla loro vista.

Allora Dean gli passò il tubo che il bambino afferrò immediatamente.

Stette un sacco di tempo a fare un sacco di bolle di sapone grandi, medie, piccole, doppie, di tutto e di più, ridendo e facendogliele vedere, facendone anche tantissime alla volta, con Dean che osservò il bambino con un sorriso dolce, capendo di aver fatto un ottimo lavoro e di avergli risollevato il morale.

 

  
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