«-
Il Professor Silente si preoccupava per Harry, moltissimo –
disse a bassa voce
Hermione.
-
Davvero? – Disse Aberfoth. – E’ curioso
come molte delle persone che apprezzava
mio fratello siano finite peggio che se le avesse lasciate in
pace».
(The
Deathly Hallows – Chapter 28)
Pensieri,
sogni.
Poche
parole, articolate da un’espressione rovente, aspra e antica
come la notte, a condensare
una vita fatta di onori e glorie, fasulla come oro di Lepricauni.
- Sei sicuro che sia
sempre stato sincero?
Fino in fondo?
Sì,
dillo. Urlalo con tutta la sicurezza, l’ardore, il coraggio
che – dolcemente - ti
ha istillato nelle membra, poco a poco.
Un
semplice soldato, forgiato dalla menzogna per combattere e morire in
una realtà
più grande e sconosciuta.
Cosa
sai davvero di questa guerra?
Piccola
porzione di verità scivolata via da labbra avvezze a
manipolare con delicatezza.
Non
se n’era accorto, mai. Intento com’era a salvare il
Mondo.
Non
se n’era accorto mai, che l’eroe è
– in realtà – colui che muore per un ideale irraggiungibile.
Una
pedina -
necessaria, fondamentale –
usurata da sogni che infettano l’anima; manovrata da ideali
perfetti e crudeli.
L’Eroe
che,
Incurante,
dissemina la vita per
strada, come briciole, pronto a
raccoglierla al ritorno.
Ma
non può. Non sempre.
Perché
non è il suo gioco.
L’Eroe
è colui che porta su di
sé un mondo che
si è fermato – solo un attimo.
N/A
Oggi
sono un po’ frustrata e, ovviamente, ciò si nota
negli scritti quindi pazienza.
XD
Questa
è strana pure per me. Parla di Harry.
Harry
“manipolato” da Silente, pronto a morire per
qualcosa che non conosce fino in
fondo.
I
suoi pensieri sono scatenati dalle parole di Aberforth che –
tra tutti –
conosce il vero Albus.
La
descrizione iniziale riguarderebbe il momento in cui Harry si trova
alla
paradisiaca stazione di King’s Cross con Silente.
Sinceramente non ricordo se
era ancora inverno (visto che il Settimo libro l’ho letto di
volata e poi l’ho
bruciato tra le fiamme dell’inferno). Ma chiamatela licenza
poetica.
Ovviamente
colui che è abituato a manipolare con delicatezza e che gli
ha istillato
coraggio è proprio Silente che, in qualche modo, lo ha
addestrato senza che se
ne rendesse conto.