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Autore: Mikis_18    13/09/2021    1 recensioni
4 anni dopo la Seconda Guerra Magica, Hermione Granger si ritrova a lavorare come giornalista mentre affronta i problemi con il suo fidanzato Ron Weasley.
Draco Malfoy è il proprietario della sua azienda e ha tutto quello che desidera. Cosa succederà quando ad Hermione verrà affidato un lavoro che ha a che fare con Malfoy? Come cambieranno le loro vite? Continueranno ad odiarsi o cederanno all'attrazione? Scopritelo in "The interview".
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Famiglia Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da Epilogo alternativo
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"Finché possiamo dire: "quest'è il peggio", vuol dir che il peggio ancora può venire."

 - William Shakespeare

 

 

Hermione, dopo aver ricevuto la brutta notizia sul suo nuovo incarico e dopo aver finito il turno di lavoro, si diresse a casa di Ginny. Voleva raccontarle tutto e chiederle qualche consiglio su Malfoy, dato che a quanto pareva da un po' di tempo i due avevano instaurato un rapporto abbastanza amichevole. Hermione entrò nell'appartamento della rossa, viveva da sola da quando aveva iniziato a lavorare per Malfoy ed Hermione aveva le chiavi di casa perché ormai erano più le sere che dormiva da lei che quelle che tornava a casa. Ginny la accolse con un abbraccio.

- Ginny, non puoi capire cosa è successo! - disse sconsolata Hermione. L'amica si infervorò subito e iniziò a camminare per il salone.
- C'entra quel cretino di mio fratello, vero? Io giuro che lo ammazzo! - gridò.
Hermione scosse la testa, sconsolata.
-  Peggio, Ginny! Domani devo fare un'intervista al tuo capo! A Malfoy! Ti rendi conto? -
Ginny la guardò allibita per qualche secondo poi scoppiò in una risata cristallina.

- Cos'hai da ridere? È una vera disgrazia. Io non ci voglio parlare con quell'idiota. - continuò Hermione. Non capiva il motivo del divertimento dell'amica. Anche se Ginny era "amica" di Malfoy, questo non significava che anche lei avrebbe dovuto esserlo. La  faceva  facile lei!

- Se vuoi domani posso dirgli di andarci piano...magari di non prenderti per il cu..- cominciò Ginny.
- Nono per carità, poi sarebbe ancora peggio.- si affrettò a rispondere l'altra, - io ancora non capisco come fai ad esserci amica.-
- Non siamo amici. Diciamo che riusciamo a sopportarci e a divertirci ogni tanto.-
Hermione le lanciò un'occhiata che la diceva lunga su quello che pensava. Sospirò e si sedette sul divano.
- Resto qui stasera, ok? -
Ginny la guardò sconsolata e si sedette accanto a lei.
- Hermione dovresti parlare con Ron. Quel cretino non farà mai la prima mossa, non ha le palle. - Anche lei cominciava a pensarla allo stesso modo, Ron non era il tipo che prende in mano la situazione figuriamoci se aveva il coraggio di lasciarla.

- Lo farò dopo l'intervista con Malfoy. - promise. Ginny annuì, sebbene avrebbe voluto dire molte cose, non molto carine, nei confronti del fratello. Era un vero idiota e lei non aveva esitato a farglielo notare. Dove la trovava un'altra come Hermione? Anzi, dove la trovava  un'altra  e basta? Lei proprio non sapeva rispondere. Si alzò dal divano e si diresse in cucina per preparare la cena. Con la coda dell'occhio vide Hermione che si asciugava una lacrima e la rabbia si impadronì di nuovo di lei. Avrebbe ucciso suo fratello, poco ma sicuro! 

 

***

 

Draco Malfoy quel giorno era di buon umore, niente avrebbe potuto rovinare quella giornata. Aveva finalmente lanciato in commercio la nuova scopa della sua compagnia e gli affari non potevano andare meglio. Era così soddisfatto di se stesso e del suo lavoro che decise di aprire una bottiglia di champagne e brindare da solo. Da quando era finita la scuola il suo ego smisurato non aveva fatto altro che aumentare, come il suo potere e la sua ricchezza. L'idea di fondare un'azienda di scope, in realtà, era venuta da Blaise Zabini, suo migliore amico nonché co-proprietario dell'azienda. Aveva lasciato le redini a lui, in quanto il moro era troppo occupato con le donne e con l'alcool per potersi concentrare veramente sul proprio lavoro. Draco, dal canto suo, era sinceramente soddisfatto e divertito dal suo lavoro. Non lo vedeva come un peso, ma come una seconda casa. Stava praticamente sempre lì ma poteva fare quello che voleva, insomma, era il capo. Poteva andarsene quando voleva, poteva assentarsi senza avvisare, poteva dormire tutto il giorno nel suo ufficio, poteva invitare delle donne. In effetti, ora che ci pensava, non aveva mai invitato una donna da lui con quelle intenzioni. Era stato troppo occupato a pensare a quella stupida di Astoria. Scacciò quel pensiero, ben deciso a non rovinare quella giornata perfetta. Sentì bussare alla porta e vide la Weasley entrare nella stanza. La salutò con un cenno del capo.
- Malfoy ho una notizia da darti. - disse lei.
- Se non riguarda il nuovo manico di scopa, non voglio saperlo. - sorrise sarcastico.
Ginny sbuffò e si avvicinò a lui. Alla fine aveva deciso di dirgli di Hermione, sebbene quest'ultima le avesse chiesto di non farlo, perché aveva paura della reazione avrebbe potuto avere Malfoy a vedere la sua amica arrivare. Meglio farglielo sapere prima.
- Non riguarda la scopa. Ma è ancora più interessante. - commentò.
Malfoy la guardò in modo strano, indeciso se farla uscire a calci o se farla parlare.
- Senti Weasley, questa è una giornata perfetta, non voglio che tu me la rovini. Quindi se devi dirmi qualcosa che mi potrebbe turbare, ti prego di non parlare. - sentenziò aspro e guardandola male. A Ginny venne da ridere perché era sicura che la notizia lo avrebbe sconvolto tanto da rovinare la sua giornata. Ma, ovviamente, a lei questo non importava.
- Ho saputo chi è la ragazza che ti farà l'intervista domani...- disse divertita.
- E perché dovrebbe interessarmi? Sarà una delle solite sgualdrine che non farà altro che sbavarmi addosso per tutta l'intervista. - ghignò il biondo.

Ginny rise, un po' per la sua battuta e un po' per tutta la situazione. Hermione avrebbe fatto di tutto tranne che sbavare addosso al ragazzo.
- Non penso che Hermione sia d'accordo con questo - sorrise, sarcastica e divertita al tempo stesso. Malfoy rimase per qualche secondo in silenzio. Che cavolo c'entrava la Granger? 
- Che cosa dovrebbe importarmi di quello che pensa la Granger? - 
La ragazza rise di gusto. - Ti credevo più sveglio, Malfoy. -
Lo sguardo del ragazzo si fece più attento e concentrato. La Weasley in quei mesi di lavoro non aveva mai nominato la Granger, quindi, se in quel contesto lo aveva fatto poteva significare solo una cosa. 
- Non dirmi che è lei la giornalista.- disse.
Ginny annuì, contenta e subito mise in chiaro alcune cose.
- Vedi di trattarla bene. Ha già abbastanza problemi senza che ti ci metta anche tu. Rispondi alle sue domande e tutto finirà prima ancora di cominciare. -
Il biondo sbuffò e scosse la testa.
- Io faccio quello che mi pare, Weasley. - il suo umore cominciava a vacillare, - Adesso esci, lasciami in pace. -

Ginny non se lo fece ripetere due volte e uscì dalla stanza, soddisfatta di aver rovinato l'umore al suo quasi amico.

Draco era a dir poco furioso, quella rossa gli aveva rovinato la sua giornata perfetta e non era tutto! Anche la giornata di domani sarebbe stata rovinata a causa della Mezzosangue. L'aveva vista qualche volta, di sfuggita, da quando era finita la scuola ma non ci aveva mai parlato e, sinceramente, neanche voleva farlo. Non voleva sentire il suo tono petulante e da maestrina e, soprattutto, non voleva che scrivesse lei il suo articolo. Sicuramente lei avrebbe trovato il modo di screditarlo o avrebbe scritto stronzate solo per sabotarlo. Doveva fare qualcosa, pensò, ma cosa? Di sicuro l'avrebbe stuzzicata e fatta diventare matta. Poi le avrebbe sbattuto in faccia tutti i suoi successi, così lei non si sarebbe potuta sentire superiore. 

Convinto dalle sue parole, si alzò dalla sedia e decise di tornare a casa. Quella giornata ormai era rovinata, tanto valeva tentare di sistemarla. Tornò a casa e mandò delle lettere a Blaise e Theo per invitarli da lui. Non abitava più a Malfoy Manor, ma si era comprato una villa ancora più grande e maestosa nelle periferie di Londra. La casa era in stile moderno ma raffinato e Draco non poteva esserne più soddisfatto. Ripensò a quando ci viveva con Astoria, la sua ex fidanzata. Si erano messi insieme tre anni dopo la fine della scuola ma il rapporto era finito dopo poco più di un anno. Per la precisione Draco l'aveva lasciata esattamente due settimane prima ma non provava nessun rimorso. La vita con lei era insopportabile, anzi, era lei ad essere insopportabile. Era così gelosa da mandarlo al manicomio. L'aveva lasciata senza troppi giri di parole, infondo non l'aveva mai amata per davvero. Ci era andato molto vicino, questo sì, ma non si era mai davvero innamorato. Forse era per quello che lei era stata così gelosa. O forse, si disse, era gelosa perché tutte le ragazze dell'azienda ci provavano con lui. Forse. Ma cosa poteva farci lui se, oltre ad essere ricco e intelligente, era anche bello e dannato?

 

***

 

Blaise Zabini fece il suo ingresso nell'enorme sala da pranzo insieme a Theodore Nott. Seduto sul divano, c'era il proprietario della dimora che li salutò con un cenno della testa.
- Allora Draco, cosa ti ha spinto ad invitarci stasera? - chiese Blaise divertito.
- Dovete aiutarmi a far finire in bellezza questa giornata, che è stata rovinata da una notizia più che nefasta...- il suo tono era estremamente drammatico, gli amici scossero la testa rassegnati. Draco non sarebbe cambiato mai.
- Sentiamo. - lo incitò Theo.
- La giornalista che mi intervisterà domani è la Mezzosangue. - rivelò.
Blaise e Theo si guardarono confusi, non avevano capito a chi si riferisse l'amico.
- Quale Mezzosangue, Draco? Nel Mondo Magico ce ne sono migliaia. - commentò Blaise.
Draco li guardò allibito - Siete forse diventati matti? La Mezzosangue per eccellenza. La Granger. -
A quel punto Blaise sospirò e Theo rise di gusto, divertito dalle disgrazie dell'amico.
- Secondo me ti è andata bene invece. Quella è un genio, scriverà belle cose sull'azienda. -
Malfoy strabuzzò gli occhi - Blaise, devo ricordati che lei mi odia? Che l'ho presa in giro per 7 anni di scuola? - rispose, ormai certo che l'amico fosse impazzito, - Anzi, probabilmente scriverà un articolo indecente solo per farmela pagare. Già mi immagino il calo delle vendite che avremo. -
A questo punto Theo si sentì in dovere di intervenire, per la salute mentale dell'amico. - E noi dobbiamo ricordarti che lei era una Grifondoro? Non farebbe mai una cosa simile. - disse.
Draco parve convinto dall'ultima frase dell'amico e si rilassò appena. - Comunque questo non mi fermerà dal tormentarla. È pur sempre la Mezzosangue, non posso fare finta di niente.-
Gli altri due ragazzi si guardarono, un solo pensiero in testa: no, Draco non sarebbe mai cambiato.

 

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Ecco qui il secondo capitolo! Spero vi sia piaciuto. In questo capitolo vediamo per la prima volta Draco. Tranquille che non è così dolce e gentile come sembra, si comporta così solo con i suoi amici. Vedrete quando si incontrerà con Hermione. Vi dico questo perché voglio che la storia sia graduale e che rispetti (per quanto possibile) il carattere dei personaggi originali. Non mi piacciono le Dramione in cui dopo 3 capitoli già stanno insieme. Questa fic non sarà così, ci vorrà del tempo per farli innamorare come è giusto che sia. 

 

Fatemi sapere se ci sono degli errori per favore! Sia grammaticali che errori relativi alla storia. Non esitate a farmeli notare.

 

Fatemi sapere se il capitolo vi è piaciuto! Mi farebbe molto piacere avere qualche commento, così so cosa ne pensate e se in caso c'è da cambiare qualcosa.

 

Al prossimo capitolo!

   
 
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