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Autore: Mikis_18    19/09/2021    2 recensioni
4 anni dopo la Seconda Guerra Magica, Hermione Granger si ritrova a lavorare come giornalista mentre affronta i problemi con il suo fidanzato Ron Weasley.
Draco Malfoy è il proprietario della sua azienda e ha tutto quello che desidera. Cosa succederà quando ad Hermione verrà affidato un lavoro che ha a che fare con Malfoy? Come cambieranno le loro vite? Continueranno ad odiarsi o cederanno all'attrazione? Scopritelo in "The interview".
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Famiglia Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da Epilogo alternativo
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Che fine ha fatto la semplicità? Sembriamo tutti messi su un palcoscenico e ci sentiamo tutti in dovere di dare spettacolo.

-Charles Bukowski

 

 

Draco Malfoy quella mattina era più infastidito che mai. Il giorno prima, dopo aver lasciato la Mezzosangue ed essere sceso di corsa a parlare con il Signor Mckenzey, era stato sorpreso di non trovarlo lì. Aveva aspettato qualche minuto e poi si era messo a cercarlo, ma di lui nessuna traccia. Quando Charlotte tornò nella hall con una faccia compiaciuta, Draco capì immediatamente cosa fosse successo. Si era avvicinato e l'aveva avvertita che quella sarebbe stata l'ultima cosa che avrebbe tollerato, dopo di che l'avrebbe mandata via. Da quando aveva aperto l'azienda lei era sempre stata la sua segreteria, oltre ad essere bella da mozzare il fiato, era anche molto brava nel suo lavoro. In quegli anni aveva svolto ogni compito che Draco le raccomandava, aveva comunicato ogni novità al suo capo, con precisione e diligenza. Per questo, quando la ragazza aveva iniziato a fare quei giochetti, lui ne era rimasto sorpreso. Non andava avanti da molto quella storia, anzi, in realtà era cominciata solo due settimane prima, quando Charlotte aveva saputo che lui e Astoria si erano lasciati. Se Draco prima aveva fatto finta di niente, ora non ne poteva più. Per colpa sua avrebbe dovuto vedere di nuovo la Granger e perdere un'altra mattinata di lavoro. Era inaccettabile.
Così, quella mattina, quando era arrivato non l'aveva neanche salutata mentre lei lo seguiva come un cagnolino chiedendogli scusa. "Non succederà mai più! Te lo prometto." continuava a dire. E Draco sperò con tutto se stesso che dicesse la verità. La sarebbe dispiaciuto mandarla via e trovare un'altra che la sostituisse.
Comunque, di lì a poco sarebbe arrivata la Granger e lui già non vedeva l'ora di liberarsene. Era sicuro che si sarebbe lamentata del fatto che ieri l'avesse mandata via e a lui non andava di dirle che era stata tutta una finta. Non voleva che lei lo sapesse o avrebbe potuto scriverlo nell'articolo. Già immaginava i titoli dei giornali "Malfoy fregato dalla sua segretaria." , "L'azienda di Malfoy fermata dalla segretaria." .
Assolutamente no, si disse, lei non avrebbe dovuto saperlo.
Proprio mentre faceva questi pensieri, la Granger entrò nella stanza. Aveva un completo color carta da zucchero molto elegante, i capelli legati in una coda alta e le scarpe più basse che Draco avesse mai visto. Somigliavano in modo orrendo a delle ballerine. In faccia aveva già stampato il solito cipiglio severo che la contraddistingueva quando era arrabbiata. Perfetto, pensò, cominciamo bene.
- Malfoy, vediamo di sbrigarci, prima che la tua ragazza si inventi un'altra scusa per mandarmi via. - disse, mentre prendeva posto nella sedia di fronte alla scrivania. 
Cominciamo molto bene, pensò Draco. Doveva aspettarselo: lei era troppo intelligente per lasciarsi abbindolare da uno stupido diversivo di una stupida segretaria.
- Non è la mia ragazza, Granger. E poi ci ho già pensato io a lei. - rispose acido.
- Bene, allora cominciamo subito dalla domanda che ti ho fatto ieri. - disse lei, prendendo il quadernino e la penna. - Cosa ne pensa chi ha provato la scopa? So che ci sono stati molti riscontri positivi. - continuò.
Draco ghignò,  - Ovviamente pensano che sia la scopa migliore che abbiano mai provato. - rispose, poi prese un foglio di carta da un cassetto della scrivania e lo mise davanti agli occhi della ragazza, - Guarda tu stessa i risultati, Granger. -
Hermione prese in mano il foglio e lo lesse velocemente. Era la classifica del torneo di Quidditch di Hogwarts e Serpeverde era in testa alla classifica.
Hermione sgranò gli occhi: - Malfoy! Hai regalato le scope ai giocatori di Serpeverde! -
Il ghigno di Draco si fece ancora più largo mentre guardava la faccia indignata della Granger.
- Astuta come sempre, Mezzosangue. - le disse.
- Ma questo è barare Malfoy! Non puoi farlo. -
Il ragazzo rise. - Se l'ho fatto evidentemente potevo farlo eccome. Non c'è nessuna regola che lo vieti. -
Guardare  la Granger rossa in viso per la rabbia e l'indignazione, lo divertiva un mondo. Era esilarante.
- Beh ma non è corretto nei confronti delle altre squadre! -
Draco la guardò come se fosse pazza.
- E allora? Peggio per loro. L'importante è vincere, Granger. -
- L'importante non è vincere, ma partecipare. -
- Sì, vallo a dire a tutti i giocatori di Quidditch e vedi cosa ti rispondono. -
Era inutile, completamente e assolutamente inutile. Non sarebbero mai riusciti ad andare d'accordo e ad avere una conversazione civile, neanche se si trattava di lavoro. Avevano opinioni completamente diverse ed entrambi si premuravano di farlo sapere all'altro, facendo nascere battibecchi continui e senza una meta, finché uno dei due non faceva un passo indietro. Anche quella volta toccò a Draco farlo, ben deciso di sbrigarsi e continuare il proprio lavoro in santa pace.
- Prossima domanda, Granger. - disse infatti.
Lei parve essere dello stesso avviso, perché non osò continuare la conversazione di prima.
- Perché ci sono voluti tutti questi mesi per far uscire questa scopa? So che è uscita con 4 mesi di ritardo. - chiese.
Draco si innervosì a quella domanda, era stato un periodo davvero stressante per lui e per l'azienda. Ci sono stati giorni in cui pensava che la scopa non sarebbe uscita mai. Malgrado ciò, rispose alla domanda, consapevole di non poter fare altrimenti.
- Perché non riuscivamo a farla andare più veloce rispetto al modello vecchio. Inoltre...- il ragazzo iniziò a parlare di elementi tecnici di cui Hermione non capiva nulla. Si limitò a scrivere tutto quello che lui diceva, sinceramente non interessa a comprendere cosa stesse dicendo.
Gli fece altre due domande e Malfoy rispose in modo conciso ed impeccabile. Almeno questo doveva ammetterlo, sarebbe stato semplice scrivere l'articolo perché lui dava risposte precise e con un linguaggio forbito. Molte volte, infatti, capitava che la persona da intervistare desse risposte a metà e senza un senso e toccava ad Hermione mettere insieme i pezzi per poter scrivere un buon articolo. Si ritrovò a ringraziare mentalmente Malfoy per aver svolto indirettamente il grosso del lavoro.
Proprio mentre Hermione cominciava (quasi) ad apprezzare quell'intervista, Malfoy decise di rovinare l'atmosfera collaborativa che si era creata.
- No, basta Granger. Solo le 13, io devo andare a pranzo. Hai già abbastanza informazioni. - disse.
Hermione lo guardò scioccata, non era possibile che lui la stesse cacciando per la seconda volta. Era decisa a portare a termine il suo lavoro quel giorno stesso perché il giorno dopo avrebbe dovuto consegnare l'articolo ad Eloise e quest'ultima non accettava ritardi neanche se si trattava di un solo giorno.
- Ho ancora delle domande da farti, Malfoy. Andrai a pranzo più tardi. -
- Non se ne parla. Ho fame. - rispose guardandola storto, come se fosse lei la pazza. Hermione era sinceramente sconvolta dal suo comportamento. Non importava quanto tempo passasse, rimaneva sempre lo stesso ragazzino viziato di un tempo.
- Allora vengo con te. - disse.
Draco pensò di aver sentito male, non poteva aver veramente detto una cosa del genere. Doveva essere impazzita. Si limitò a guardarla in malo modo.
- Scegli, Malfoy: o vengo adesso con te e finiamo questa maledetta intervista oppure torno domani. - asserì lei.
A quel punto Malfoy si innervosì, non gli piaceva essere messo alle strette, non gli piaceva essere messo di fronte a due scelte (che non aveva deciso lui).
- Mezzosangue, forse ieri non sono stato chiaro. - disse, - Io non prendo ordini da te. -
- Allora vedi di trovare una soluzione, perché io non ho intenzione di andarmene. - rispose a tono lei.
Malfoy sbuffò. Era incredibile come lei riuscisse ad avere sempre la risposta pronta. La detestava per questo, perché era capace di mettergli i piedi in testa senza neanche troppo sforzo. Non aveva mai conosciuto una ragazza così, mai in tutta la sua vita.
Non aveva mai avuto problemi con le donne in tutti i suoi 22 anni, tranne che con lei. Tutte gli cadevano ai piedi e sottostavano ai suoi ordini senza neanche troppo sforzo. Ma lei no, lei era diversa, era difficile. Lei era l'unica a tenergli testa e la odiava per questo.
Sbuffò, di nuovo, non aveva nessuna intenzione di rimandare di nuovo quell'intervista e, soprattutto, non voleva vedere la Granger un giorno di più.
Così, quando si alzò dalla sua comodissima sedia, le fece un cenno di seguirlo e uscirono insieme dalla stanza. Hermione non sapeva cosa aspettarsi, non aveva idea di cosa significasse "andare a pranzo" per uno come Malfoy. Infatti, quando lo vide entrare esattamente nella porta di fronte al suo ufficio, rimase un po' stupita. La stanza in questione non era altro che una specie di mensa, peccato che fosse tutta per lui. Al centro si trovava un grange tavolo in legno nero con alcune sedie intorno, probabilmente venivano usate quando Malfoy aveva ospiti importanti. Si misero seduti uno di fronte all'altra e subito sulla tavola comparve del cibo, doveva essere lo stesso tipo di incantesimo che c'era nella sala d'attesa.
Il ragazzo iniziò a mangiare in tutta tranquillità e non degnava Hermione della minima attenzione. Anche lei aveva fame e avrebbe voluto mangiare, ma era sicura che se avesse osato farlo lui si sarebbe adirato. Sospirò e sfogliò il suo quadernino, rileggendo gli appunti che aveva preso. In effetti aveva abbastanza materiale per scrivere un buon articolo ma lei voleva che fosse impeccabile, voleva far vedere a Eloise Dolostry chi era veramente e che lavori era in grado di fare.
Continuò con un altro paio di domande e appuntò quello che lui le aveva detto. Quando decise che poteva andare bene così, si alzo dalla sedia e iniziò a camminare verso la porta fin quando Malfoy non richiamò la sua attenzione.
- Granger. - disse, il ghigno già evidente sul suo volto, - Fammi fare bella figura. -
Hermione preferì non rispondere, si limitò a sbuffare e ad alzare gli occhi al cielo.
A questo punto si diresse verso la porta e la aprì, pronta ad uscire da quella stanza. Prima di attraversare la porta, però, si girò verso Malfoy e gli fece un cenno del capo per salutarlo. Poi si chiuse la porta alle spalle e si diresse verso l'uscita dell'azienda, pronta come non mai a tornare a casa per poter finalmente scrivere quel dannatissimo articolo.

 

________________________

 

Finalmente hanno fatto questa famosa intervista. Ho preferito non sbilanciarmi troppo con elementi Dramione perché voglio che la fic sia abbastanza realistica. Ma non vi preoccupate, li rivedrete insieme molto presto e sopratutto (anticipazione) fra due o tre capitoli avremo un primo piccolo momento Dramione. 

Detto questo, vedo che la storia non vi sta piacendo molto. Mi dispiace per questo, credevo che avreste apprezzato una storia facile e leggera, ma mi sbagliavo. Io porterò lo stesso la storia a termine perché ho già molti capitoli scritti e tutta la storia in mente, ma siete ancora in tempo per dirmi cosa dovrei cambiare secondo voi. Purtroppo io ho le idee molto chiare nella mia testa e potrebbero sfuggirmi cose che invece voi avete notato. Spero che andando avanti la storia inizierà a piacervi.

Un'altra cosa che volevo dirvi riguarda Hermione: lei per me non è solo studio, lavoro, noia e dovere ma (sempre secondo me e secondo questa storia) è anche divertente, si lascia andare più facilmente e si comporta da ragazza normale di 22 anni. Nella descrizione della storia ho messo OOC proprio per questo.

A presto ragazzi...

   
 
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