Draco Malfoy a Hogwarts per ricordare l’importanza di essere se stessi (e di chiedere aiuto)

Prosegue il progetto di rinascita promosso dalla direttrice di Hogwarts Minerva McGranitt. Un lungo lavoro che vede incontri annuali con alcune figure che hanno segnato la storia della scuola. Lo scorso anno vi era stato Harry Potter che aveva raccontato quanto gli sia stato d’aiuto avere qualcuno con cui confidarsi e una valvola di sfogo sempre pronta come il Quidditch. Quest’anno invece spazio ai Serpeverde, la direttrice aveva infatti annunciato un dialogo costruttivo con Draco Malfoy. Il signor Malfoy si è recato a scuola lo scorso lunedì ed ha tenuto la sua conferenza in due momenti, un primo incontro lunedì pomeriggio e un secondo nella giornata di ieri, giovedì, per permettere a tutti gli studenti di prendervi parte senza perdere alcuna lezione.

“La mia permanenza qui è stata costruttiva in modi che sicuramente non mi aspettavo. Conoscevo tutto della scuola e anche molti dei miei compagni di Casa, dal momento che ci sono cresciuto insieme, ma non conoscevo le sfide che la vita mi avrebbe posto davanti. Quando sono arrivato qui ero un bambino Purosangue cresciuto in una delle famiglie più illustri della comunità, che mi aveva mostrato e insegnato cosa dovessi fare per non disonorare nessuno, per essere riconoscente e adatto al contesto sociale dal quale provengo. Ero convinto di essere nel giusto perché non vi è cosa più complessa che cambiare opinione quando ci si trova davanti agli altri. Poi è arrivata la guerra, sono nate le varie fazioni ed era necessario per me prendere quella posizione che mi era stata definita già prima che io formulassi una mia opinione. Ma un conto è parlare a un bambino di undici anni, un altro è avere davanti un uomo di diciotto che comprende le cose e i sotterfugi di un mondo al quale non sente di appartenere e neppure di dovere qualcosa. Ma come vi dicevo cambiare è complicato, anche se si hanno accanto amici e professori che vogliono aiutarti. E così ho fatto quanto mi è stato detto, ma ho anche agito in silenzio tra le ombre, lasciando indizi e muovendo piccoli passi per aiutare chi poteva aiutare me. Il percorso è stato lungo e lo è ancora perché un cambiamento è graduale, ma ogni piccolo passo è importante per me stesso e per chi voglio essere un domani. Mi sono pentito tante volte di tante cose dei miei anni qui a scuola: mi sono pentito di alcune frasi, di alcuni corsi, di alcune idee. Io non ho avuto scelta. Lo ha ripetuto spesso il preside Silente, lo ha ribadito il professor Piton e lo ha sostenuto sempre la direttrice McGranitt ed è a tutti loro che devo i più grandi ringraziamenti perché mi hanno sostenuto in un periodo di transizione tra essere chi dovevo essere e chi volevo essere, chi sono in realtà. Chi è Draco Malfoy, quello vero. Voi però nel vostro periodo di istruzione qui, in questi sette lunghi anni che trascorrerete qui dentro, non dovrete combattere alcuna guerra, né prendere una decisione tra fare ciò che vi dicono o veder uccisa la vostra famiglia. Voi avete l’obbligo morale di essere voi stessi, di conoscervi davvero e di farvi aiutare a crescere da chi vi sta intorno, non perdete questa occasione. Non ignorate la volontà di crescere insieme e di essere voi stessi perché una volta là fuori, nel mondo vero, dovete essere voi stessi se volete vivere la vostra vita e non quella degli altri. Dovete essere voi a prendere le decisioni, ad amare ciò che siete diventati”.
La direttrice, che ha seguito emozionata l’intero discorso, ha tenuto ad assicurare il ritorno del signor Malfoy nella scuola per altri incontri. Anche gli studenti sono stati felici di incontrarlo, di porgergli le domande che più sentivano e trascorrere del tempo con il noto principe di Serpeverde. Se queste parole non saranno sprecate lo scopriremo solo col tempo.

1. l'italiano è una lingua a cui mi sto approcciando da un tempo relativamente breve, pertanto fatemi notare pure eventuali errori