II. Le undici e tre quarti
[Marriage]
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Gli chiede di sposarlo che sono le undici e tre quarti e Atsumu già non connette più – fa overdose di iperattività di Hinata tra le sette e le dieci e, quando alle undici lui esce per andare a correre, non ce la fa già più.
Finché, un giorno, Shoujou a correre non ci va mai ed esce dalla porta, poi cambia idea e rientra in casa (dalla finestra).
«Si può sapere cosa stai facendo?» domanda laconicamente Atsumu, alzando gli occhi al cielo. «Hai dimenticato qualcosa?».
Gli getta l’anello sul tavolo, tra le cipolle che sta tagliando per preparare il curry, con le patate che rotolano e finiscono sul pavimento. Così. Gli getta la scatola aperta sul tavolo e tanti saluti.
«Non dici niente?» borbotta, nel vederlo così perplesso. «Tipo che lo vuoi e non aspettavi altro?».
Atsumu sorride – non gliela dà vinta, ma non aspettava altro per davvero.
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