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Autore: Coso96    15/10/2021    3 recensioni
[Hazbin Hotel]
[Hazbin Hotel]
[Helluva Boss]
Frank è un semplice ragazzo di campagna, ma ha sempre vissuto con un senso di insoddisfazione inspiegabile.
Un giorno, però, delle creature di nostra conoscenza attentano alla sua vita, facendo sorgere finalmente un interesse da tempo perduto.
Cosa dovrà scoprire? Chi lo vuole morto ovviamente. Preparatevi a scoprire l'avventura del primo umano che decise di entrare negli inferi per pura noia.
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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“A quello potrei rispondere io...”
La voce che uscì dalla radio dell'hotel venne immediatamente riconosciuta da Veggie e Charlie.
“Alastor...”
La radio iniziò ad emanare del fumo rossastro, fumo che prese la forma di un demone dai capelli rossi e con delle piccole corna da cervo sulla testa.
“In carne ed ossa, mie care.” Sibilò lui con una voce radiofonica.
“Alastor, tesoro, l'offerta del  pompino è ancora valida.” Disse Angel leccandosi il dente d'oro.
“No grazie, preferisco dare la mia attenzione al nostro interessante ospi...”
“Vuoi solo fare un patto con lui, per quanto ne so.” Lo interruppe Veggie.
“Ed è qui che ti sbagli, mia cara. L'unica cosa che mi interessa è l'intrattenimento, cosa che questo umano mi potrà fornire senza grossi sforzi, non ho ragione?” Disse Alastor tendendo la mano al giovane Callahan, che si limitò a rispondere con uno sbuffo infastidito: il tipo non sembrava affatto affidabile.
“Dicevi...” Intervenne Charlie timidamente. “...Di sapere come mai è in grado di uccidere gli angeli.”
“Oh, che sbadato, quasi me ne scordavo.” Il demone della radio tirò fuori dalla giacca una lancia angelica, “Come tutti sapete, queste armi vengono usate per eliminare i demoni.”
Alastor spostò lo sguardo sulla gamba di Angel e, con il suo solito ghigno, colpì il povero demone sullo stinco con l'elsa dell'arma, facendolo gemere dal dolore.
“Che cazzo fai, fottuto psicopatico?”
Alastor procedette col colpire anche lo stinco del giovane Callahan, ma la lancia si piegò solo in modo innaturale, e non ci fu alcun segno di sofferenza sul volto dell'umano.
“Come potete vedere, queste armi sono fatte per eliminare i peccatori, ma io vi chiedo... cosa accadrebbe se il bersaglio fosse senza peccato?”
Il demone della radio abbassò la testa in un inchino elegante .
“Ed ecco la vostra risposta, principessa.”
“Questo spiega come mai quelle armi non funzionano su di me, non come mai ammazzo angeli.” Intervenne il giovane Callahan.
“Prendila come il detto che dice di combattere il fuoco con il fuoco, ma in questo caso purezza batte purezza.” Spiegò Alastor.
“Quegli affari sarebbero puri?”
“Un umano senza peccato qui all'inferno, questa è bella.” Sussurrò Loona con scetticismo.
“Ma questa è... UNA NOTIZIA GRANDIOSA!” Urlò all'improvviso Charlie, facendo sobbalzare il demone della radio.
“Non capisco, perché sarebbe una buona notizia?” Chiese Veggie.
“Pensateci. Potrebbe insegnarci il suo stile di vita e aiutarci a redimere i peccatori!”
“Ohohoh, non credo sia una buona idea.” Rise Alastor in tono beffardo.
“Perché?” Fece confusa la principessa.
“Perché  io non ho niente da insegnare: ho vissuto una vita normale, niente di speciale.” Disse Frank con le braccia conserte.
La fragorosa risata del demone della radio riempì la stanza.
“Normale? Sei il primo umano che entra negli inferi da vivo, ti assicuro che non è normale. Comunque, per me è ora di andare. Sappia che la osserverò molto attentamente, Signor Frank” Detto questo, Alastor sparì come era venuto.
“Oooooook... ora che si fa?”Chiese Angel.
“Beh, dovremmo far fare un giro dell'hotel al nostro nuovo ospite.” Propose Charlie 
“Io passo: Valentino ha bisogno di me al bordello.”
Il nome detto da Angel Dust trasformò l'espressione annoiata di Frank in un ghigno: ora sapeva chi sarebbe stato il suo primo bersaglio.
“Valentino, eh? Non mi è mai piaciuto quel tipo.” Mormorò Charlie.
“Beh, neanche a me piace, ma il lavoro è lavoro.”
Non appena Angel uscì, l'attenzione della principessa tornò sul mortale, ora impegnato a controllare i proiettili delle sue pistole.
“A me non frega un cazzo di questo hotel, voglio solo il mio libro indietro!” Sbottò all'improvviso Blitzo puntando una pistola sulla testa del mortale. 
“Capo!!” Urlarono all'unisono Millie e Moxxie.
“Va bene, va bene, non lo ammazzo.” Fece rassegnato il capo della I.M.P. “Ma almeno potrebbe restituirci il libro.”
Il giovane Callahan sbuffò e passò il libro a Blitzo: almeno così avrebbe smesso di lamentarsi.
“Resta nei paraggi, ne avrò bisogno per tornare a casa una volta finito qui.”
“Fai quello che vuoi, ma non mettere in mezzo me e i miei...”
“Andiamo, Capo. Non ci costa nulla aprire un portale quando vorrà tornare a casa.” Lo interruppe Moxxie.
“Potreste rimanere qui.” Propose Charlie al capo della I.M.P. “Abbiamo un sacco di stanze vuote, quindi non sarebbe un problema ospitare qualche demone in più”
Blitzo si girò verso i suoi sottoposti, ognuno con un'espressione diversa in volto: Millie sembrava eccitata all'idea di una vacanza, Moxxie invece non era al settimo cielo, soprattutto perché se la principessa avesse scoperto cosa facevano per vivere avrebbero dovuto dare spiegazioni spiacevoli, mentre Loona sembrava disinteressata al tutto, troppo impegnata a scrollare app sul telefono.
“Questa è la cosa più intelligente che ti abbia sentito dire, principessa.” Disse Frank con tono freddo e beffardo, al che la principessa rispose con una linguaccia infastidita.
Blitzo non ebbe neanche il tempo di rifiutare la proposta della principessa, perché il suo telefono iniziò a squillare subito dopo.
“Parlo con il signor Blitzo, capo della I.M.P?” Disse la voce dall'altra parte della cornetta.
“Un cliente?”
“No, la chiamo per avvertirla che la sua agenzia è esplosa qualche istante fa.”
“Cosa?!?!”
“Mi dispiace per la sua perdita, anche se in realtà non me ne frega un cazzo.”
“Grazie per la sincerità, testa di merda.”
Blitzo attaccò il telefono in faccia al demone sgarbato.
“Va bene, rimarremo qui per un po'.”
“Evvai!”Urlò una Millie veramente euforica.
“Vi faccio fare un giro dell'hotel! Veggie, tu mostra la stanza a Frank!” Disse la principessa.
“Vuoi dire lo stesso Frank che è partito in quarta verso l'uscita 30 secondi fa?”
L'occhio della principessa iniziò a cercare il mortale nerboruto, ma sembrava essersi volatilizzato.
“Dove è finito?!?” Urlò Charlie sul punto di avere un attacco di panico.

“10 minuti dopo.”

Erano ormai dieci minuti che Frank pedinava Angel Dust, ovviamente stando ben attento a non farsi vedere da altri demoni, anche se l'enorme quantità di passanti rendeva la cosa estremamente difficile. Più pedinava il demone aracnide, più Frank si accorgeva di quanto fosse viva quella città, per quanto potesse essere viva una città dove bastava guardare storto uno per essere trivellato di proiettili, testimone il cadavere pieno di buchi di un povero demone felino ai piedi del mortale. 
Dopo qualche minuto, Angel si fermò d'avanti all'entrata di un edificio con le finestre violacee, sul quale, in una vistosa insegna al neon, stava scritto -Studi pornografici-.
“Angel, tesoro, sono felice di vederti, che ne dici di darmi un bacio?” Disse una guardia col muso di un cinghiale afferrando il polso della pornostar.
“Giù le mani, maiale! Sono qui per vedere Valentino.”
La guardia, contrariata dal rifiuto di Angel, lo placcò a terra, per poi iniziare a strappargli i vestiti proprio di fronte all'entrata, ignorato dai passanti, probabilmente perché per loro era solo l'ennesimo stupro pubblico al quale assistevano.
“Ehi, grassone!”
“Come mi hai chiama...?!?!” 
Il piede di Frank impattò sul muso della guardia, e la forza inattesa che venne sprigionata fece accapponare la pelle a tutti i passanti.
“L'ammazza angeli, scappate!!!” Urlò un demonietto con le corna ricurve poco prima di scappare a gambe levate.
“E io che mi ero pure preso la briga di essere furtivo...” Sospirò Frank, maledicendo la sua morale.
“Frank? Che diavolo ci fai qui?” Chiese Angel cercando di riordinare quel poco che rimaneva dei suoi vestiti.
“Sono qui per incontrare Valentino.”
“Vuoi diventare una delle sue puttane, o vuoi solo passare del tempo con me?”
Frank lo fulminò con lo sguardo.
“Parole grosse per uno che stava per essere violentato.”
“Sono stato violentato innumerevoli volte, una volta in più non avrebbe fatto alcuna differenza. Ma grazie per l'aiuto.” Disse la pornostar dando un calcio al corpo esanime del suo molestatore.
“Charlie lo sa che sei qui?”
Il giovane scosse la testa.
“Beh, per ora entriamo, cerca di non far arrabbiare Valentino però.”
Una volta dentro, nel club calò il silenzio. Ogni demone sedeva per conto suo sulle numerose poltrone, tenendo d'occhio nervosamente l'umano che era appena entrato nel loro territorio. 
Frank notò gli sguardi agitati dei presenti, quindi decise che ne avrebbe approfittato.
“Vedo che hai portato un ospite, Angel.” Disse un demone con degli occhiali a forma di cuore dalla zona Vip del club.
“Valentino, è bello veder...”
“Risparmiami i convenevoli, so benissimo che non ti piace stare qui, ma prego, presentami il tuo amico.”
“Mi chiamo Frank, Frank Callahan, e sono qui per questioni di affari.”
Il pappone ordinò a 2  delle sue prostitute di puntare le armi sul giovane Callahan con un gesto del dito.
“Sarò felice di ascoltare ogni tua proposta, ma prima consegnami quella pistola angelica.”
Il giovane sfoderò la schofield e disarmò le prostitute facendogli saltare le dita con 2 colpi precisi, per poi estrarre la cattleman angelica e puntarla sul muso del pappone di Angel, il quale iniziò a sudare freddo.
“Non vorrai spararmi davanti ad una decina delle mie guardie, vero?
Il pappone cercò con lo sguardo i suoi sottoposti, ma tutti sembravano far finta di non aver visto o sentito nulla, probabilmente terrorizzati dalla fama di ammazza angeli del mortale.
“Sembra che le tue guardie non vogliano rischiare la pelle per uno come te, dovresti sceglierle meglio.”
Il giovane rinfoderò la pistola.
“Ma per tua fortuna non sono qui per ucciderti.”  
“Ah no?” Aggiunse Angel con una punta di delusione.
“Cosa vuoi allora?”
“Voglio solo che mi segui, tutto qui.”
Il pappone iniziò a ridere in modo maniacale.
“Credi davvero di poter uscire da qui vivo? Vox non te la farà passare liscia.”
“Vox è quello con la tv al posto della testa, giusto? Interessante, che legame hai con lui?”
“Non ho niente da dire.”
“Sei sicuro?” Disse Frank estraendo la Cattleman angelica. “ Posso sempre dire che ho dovuto ucciderti perché hai fatto troppa resistenza.”
“Chi cazzo ti ha mandato?!”
“Oh, lo scoprirai presto, ma prima rispondi a questa domanda: come reagirebbe Vox se morissi in circostanze misteriose?”
Il pappone ghignò.
“La sua furia si abbatterebbe su di te come una tempesta di fulmini, quindi ti suggerisco di lasciarmi anda...”
“Mi basta.” Lo interruppe Frank colpendolo sulla tempia con il calcio della pistola, facendogli perdere i sensi.
“Che hai intenzione di farci con lui?” Chiese Angel,
Il ragazzo rispose al demone aracnide facendogli fare la stessa fine di Valentino con un rapido calcio nello stomaco.
“Scusa, Angel, ma non posso permettermi di farmi seguire.”
Il ragazzo indicò una delle guardie di Valentino, un demone toro armato di machete, e gli ordinò di badare al corpo esanime di Angel. Il demone, terrorizzato dall'ammazza angeli, ubbidì senza fare storie e prese con sé il corpo della pornostar.
“E non provare a stuprarlo in mia assenza.” Disse Frank prendendo in spalla il corpo svenuto di Valentino.
Una volta fuori dall'edificio, le strade erano deserte, a parte per una limousine violacea. Frank non ci pensò due volte e, dopo aver buttato nel bagagliaio il pappone di Angel, si mise alla guida del veicolo, direzione? La base di Cherri bomb. 
Ci vollero 5 minuti per raggiungere l'edificio a forma di spada, fortunatamente non aveva avuto problemi a orientarsi in quella città, anche perché la spada era uno degli edifici più alti e quindi più visibile dalla distanza. 
Non appena scese dal veicolo, Frank prese il corpo privo di sensi di Valentino e fece una corsa verso l'ufficio di Cherri Bomb, dove ad attenderlo trovò la suddetta impegnata a sparare con un lanciarazzi un vecchio cartello pubblicitario.
“Disturbo?” Chiese Frank.
“Oh, Frank, sei tornato. Scusa, quel cartello mi rovinava il panorama. Dimmi, come ti posso aiutare?”
“Ho catturato Valentino, ed è stato più facile di quanto immaginassi”Disse lui mostrando il demone pappone.
Il demone mono occhio iniziò a ridere.
“Bene, bene, vedo che stai iniziando ad ambientarti, Frank, o dovrei dire... ammazza angeli. Sai, le voci girano.”
Frank sbuffò.
“Non mi importa. Parlando d'altro, cosa vuoi farci con questo tipo?”
Il volto di Cherri si incupì.
“Per ora svegliamolo, poi passeremo alla parte divertente.”Disse lei con un ghigno crudele.
Il giovane non si scompose e si limitò a svegliare Valentino con un paio di ceffoni ben assestati.
“Dove mi... trovo?” Chiese il pappone, stordito.
“Valentino, mio caro, è bello vederti.”
L'espressione dell'overlord passò da stordita a irata.
“Cherri Bomb, lurida puttana, avrei dovuto aspettarmelo da te. Hai mandato tu quest'umano per catturarmi? Non sarà per quella troia di Ang...”
Un calcio di Cherri gli fece saltare due denti.
“Non nominarlo in mia presenza! Non voglio che il suo nome si sporchi per colpa della tua lingua.”
Il pappone sputò del sangue.
“Oh, non hai idea di cosa gli abbia fatto con la mia lingua...”
Cherri strinse i denti: doveva resistere alla tentazione di ammazzarlo ora. Doveva fargliela pagare. Per tutto.
“Ti starai chiedendo perché sei qui, quindi lascia che ti risponda. Sei qui per morire. Ti ho fatto portare qui solo perché volevo guardarti negli occhi prima di finirti.”
“Pensi davvero che Vox te la farà passare liscia? Lui ti troverà e ti ammazzerà nel modo più indicibile possibile.”
“Purtroppo il tuo fidanzatino è il prossimo nella lista dei bersagli del mio uomo, e dopo di lui toccherà a Velvet. Ma adesso basta parlare, è ora di iniziare. Frank... uccidilo.”
Il giovane Callahan estrasse la Cattleman angelica e trapassò il cranio dell'overlord col primo dei 6 proiettili che gli erano stati affidati.
“Questo è per Angel...”Sussurrò Cherri poco prima di ordinare a due dei suoi uomini di sbarazzarsi del cadavere.
“Hai fatto un ottimo lavoro, Frank. Ora puoi andare, Vox non ci metterà molto per scoprire che il suo fidanzatino è morto, e quando lo scoprirà voglio che tu sia pronto a farlo fuori.”
Il giovane rinfoderò la pistola e iniziò a grattarsi il capo.
“Prima di andare, c'è qualcosa che dovrei sapere su questo Vox? Per ora so ben poco.”
“So solo che non va molto d'accordo con il demone della radio. Tu l'hai incontrato, no? Potresti usarlo per farti dare una mano a farlo fuori.
“Tu come fai a...?!?”
“A sapere che hai incontrato Alastor? L'ho dedotto. In fondo, sei stato nell'hotel dove alloggia Angel.”
“Capisco, ma mi hai detto di non dire a nessuno della missione.”
Cherri bomb sogghignò.
“Si vede che sei nuovo. In questa città non accade nulla senza che Alastor lo venga a sapere, non ho ragione... Alastor?”
Il demone della radio si manifestò nell'ufficio di Cherri Bomb con lo stesso fumo rosso che aveva usato all'hotel.
“Mia cara Cherri, che bello vederti!”
“Vacci piano, Alastor, so benissimo  che stavi ascoltando. Allora, vuoi darci una mano ad eliminare Vox oppure no?”
L'overlord si inchinò.
“Sarà un onore per me aiutare il primo mortale che è entrato negli inferi da vivo nella sua missione.”
“Lo credo, tu odi quel tipo.”
“Aspettate un momento.” Intervenne Frank. “ Io non ho bisogno di aiuto, sono riuscito a prendere Valentino da solo.”
“Con un approccio, se posso permettermi, piuttosto stupido.” Aggiunse il demone della radio. “Hai scommesso sulla tua fama di ammazza angeli e nessuna delle guardie di Valentino ha osato intervenire, ma sappiamo entrambi che per ucciderti basta un proiettile ben assestato. Quindi, la domanda è: pensi davvero di poter fare sempre così?”
Frank rimase stizzito, sfoderò la pistola angelica e la puntò sul cranio del demone della radio.
“Ohoh, non c'è bisogno di reagire in questo modo, lascia che ti mostri un segno della mia buona volontà.”
Detto questo,  il demone della radio aprì un portale col suo strano bastone a forma di microfono.
“Questo portale è collegato all'hotel, ti consiglio di usarlo il prima possibile: la principessa sta andando in escandescenze a causa della tua sparizione improvvisa.
“Tsk.” Fece Frank rinfoderando la pistola.
“Buon riposo, Signor Callahan.”
Una volta attraversato il portale, il giovane Callahan venne investito da una chioma bionda, o almeno quella era l'unica cosa che era riuscito a vedere.
“Oh, Frank, grazie al cielo stai bene.” Disse Charlie avvinghiata al girovita del mortale.
“Giù le mani, biondina.”
“Oh, scusa.” La futura regina arretrò imbarazzata. “Non andartene più senza avvertire. Ero preoccupata da morire.”
“Perché preoccuparsi? So badare a me stesso.”
“Perché preoccuparsi?!” Disse la principessa con voce adirata. “ Te lo dico io perché: sei un bersaglio che cammina, sei mio ospite e sei mio amico. Ovvio che mi preoccupo se sparisci senza dire nulla!”
Il giovane Callahan sbatté le palpebre.
“Prego? Amici?”
“Si, amici. Ora seguimi, ti mostro la tua stanza”







"Nota del tizio che scrive"
Un capitolo forse troppo breve, ma sto affrontando un blocco dello scrittore, quindi gli darò una sufficienza per ora. Il prossimo sarà decisamente più lungo. Alla prossima!! P.S: Ovviamente consigli e correzioni sono sempre ben accetti.
   
 
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