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Autore: elenabastet    17/10/2021    3 recensioni
Dopo i fatti dell'episodio Un innamorato respinto, André fugge e si trova in mezzo ad una comunità di donne che presentano vari aspetti delle famose rose e lillà a lui tanto care. Oscar lo cercherà.
Genere: Angst, Fantasy, Hurt/Comfort | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Bernard Chatelet, Nuovo Personaggio, Oscar François de Jarjayes
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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LA CONGREGA

PARTE SESTA

 

Rating: toni adulti, temi delicati, AU.

Fandom: Lady Oscar.

Note: questa storia parte dal famoso episodio Un innamorato respinto (quello della camicia strappata) per raccontare sviluppi diversi della vicenda. Ci sono elementi che ho preso liberamente dalla serie Netflix Luna nera, ma non è un cross over.

Per il volto di Margot io penso a Judi Dench, per Liliane a Lily Rush di Cold case, per Tara e Viviane a Tara e Willow di Buffy, per Geneviève a Jessica di True blood, per Olympie a Xena, per Diane a Scully di The X-Files con Guillaime simile a Mulder. Ma non è un cross-over, quelli verranno poi.

 

12.

Quel mattino dell’ultimo giorno di aprile si annunciava con un bel sole nel cielo, in contrasto con il grigiore della sera prima.

Oscar aprì gli occhi, aveva dormito benissimo, come non lo faceva da anni, quel letto era proprio comodo, peccato per quei sogni strani che aveva fatto, ora però non li ricordava più nei dettagli, ma sapeva che l’avevano resa inquieta. Si girò e vide André vicino a lei che si stava svegliando, anche lui con l’aria riposata e soddisfatta. La sua presenza la rese serena e tranquilla, pensò ancora per un attimo a cosa era successo tra di loro, e di colpo le sembrò qualcosa di privo di importanza. Lui era il suo migliore amico, non c’era nessun altro a cui lei fosse così affezionata.

André la amava da una vita, aveva sofferto in silenzio, si era dedicato a lei anima e corpo, aveva patito per averle fatto quell’atto riprovevole… lei doveva perdonarlo, ma l’aveva già fatto. Come poteva odiarlo… nel sogno, lei ad un certo punto piangeva per lui, ma non riusciva a ricordarsi bene tutto. E poi non era stato così riprovevole, era stato più uno schiaffo al suo orgoglio che altro, e aveva comunque iniziato lei, aggredendolo verbalmente. Allungò una mano verso André e lo accarezzò leggermente sul volto, facendo illuminare il suo volto di gioia.

André guardò Oscar e non si sentì un mostro per la prima volta dopo giorni: lei lo guardava sorridendo, era riposata, serena, stava bene e lui ne doveva essere felice.

In giro per il castello c’era un profumo di cioccolata e focaccine davvero invitante, non come le cose che preparava nonna Marie ma ci si avvicinava: Oscar e André scesero nella sala da pranzo, dove le loro ospiti stavano già facendo colazione.

“Voi siete i nostri invitati d’onore per Beltane stasera. La Dea ci dona una bella giornata”, disse Margot.

Oscar e André avrebbero voluto chiedere cosa c’era in quello che avevano mangiato la sera prima, ma lasciarono perdere. Avessero dormito bene come quella notte anche negli anni precedenti sarebbero stati molto meglio.

Il castello era austero e antico, molto lontano dai palazzi che avevano frequentato in quegli anni, ma era bello girarlo, soprattutto con il sole: nel giardino pensile in alto stavano fiorendo le rose, quasi tutte bianche.

“Sono belle come te”, disse André ad un tratto, mordendosi poi le labbra per aver ricordato ad Oscar quella sera fatidica. Ma per lui Oscar era sempre stata simile ad una rosa bianca, bellissima, fiera, coraggiosa, ma con un cuore tenero e fragile dentro.

“Loro sono molto più belle di me..”, disse lei pensierosa. Si sentiva con la mente sgombra dai pensieri, quelle rose le davano una sensazione di pace e tranquillità. Certo, erano rose, ben diverse dai lillà che erano fioriti poco lontano, e non bisognava essere dei geni per capire che rose e lillà erano qualcosa di diverso. Comunque quel giardino era bellissimo, anche André, che era al castello da diversi giorni, non l’aveva notato e per un attimo si chiese dove fosse stato in tutto quel tempo.

La giornata passò, e arrivò la sera, quando si trovarono fuori dalle mura, nello spiazzo antistante il castello e dove Guillaime accese il fuoco di Beltane.

Margot aveva posto delle ghirlande fatte di rose e lillà intorno al cerchio, attaccate agli alberi lì vicino, e Liliane pronunciò la frase di inizio della festa:

Quando la Ruota incomincia a girare

comincino i fuochi di Beltain a bruciare.

L’idromele era buono e stordiva un po’, il cibo sostanzioso, c’era una strana musica intorno, magica e suggestiva, e tutti si strinsero l’uno all’altra. Oscar cercò comunque la vicinanza di André, perché sentiva di doverlo fare. Non aveva niente contro le donne della congrega e Guillaime, ma era con André che lei voleva stare, che lei doveva stare.

Signore del Bosco porta i tuoi doni di fecondità perche' la terra si desti dal suo sonno., disse ad un tratto Viviane, mentre veniva acceso un altro fuoco.

Geneviève a quel punto disse, guardando André con desiderio ma anche con rispetto.

Bella Signora della Terra, gioisci. Il Grande Cervo viene a cercare la sua sposa perche' l'estate è arrivata.

Passarono tra i fuochi, danzarono, si annodarono in mille giri, finché Oscar non si trovò di fronte ad André e finirono l’una nelle braccia dell’altro.

“Mi spiace per quello che ti ho fatto, non potrò mai perdonarmelo”, disse lui, cullandola. C’era qualcosa nel cibo e nelle bevande che lo rendeva languido ma nello stesso tempo audace, diverso dalla sera prima, quando il sonno l’aveva avvolto insieme ad Oscar.

“Perdonami tu se ti ho picchiato, se ti ho ignorato e dato per scontato, se per tanto tempo non ho capito i tuoi sentimenti, se non quando era troppo tardi...” Ma cosa stava dicendo? Che effetto le faceva l’idromele? Ma non aveva senso, lei si ricordava cosa era successo, André era scappato da casa dopo che le aveva dichiarato il suo amore in quel modo appassionato e disperato e lei era venuta a cercarlo e l’aveva trovato lì...

Il loro abbraccio diventò ancora più stretto, come una cosa sola, e le loro labbra si unirono, festeggiando la festa dell’amore. André era il Signore del Bosco, Oscar la Signora della Terra e le incomprensioni svanirono. Ci furono solo un uomo e una donna che si amavano, ma da quanto tempo?

Caddero a terra avviluppati una nell’altro, seguendo un antico ritmo. I battiti dei loro cuori si mescolarono, diventando parte della natura e della vita, i loro corpi si cercarono, parte di una stessa anima, i loro cuori diventarono una sola cosa.

“Ho giurato di stare con te sempre e di proteggerti ogni giorno della mia vita”, disse André, mentre si liberavano a vicenda degli abiti, ricordando un antico rituale che non avevano mai celebrato ma che ora era parte di loro, il Dio e la Dea che si incontravano e amavano. Già, e allora perché si era allontanato da lei, perché era scappato come un criminale, anche se aveva fatto quell’atto orribile? Lui non doveva lasciarla e l’aveva fatto, ma come era successo? C’era qualcosa che non lo convinceva, anche perché di colpo ricordò un altro giorno, in cui non era scappato ma era rimasto, arruolandosi nei Soldati della Guardia e andando incontro a cosa? Al suo destino.

“Perché volevo allontanarti da me? Avere qualcuno caro al proprio cuore rende la vita degna di essere vissuta, come ho potuto pensare di vivere senza di te, la mia anima, che ho capito di amare poi...”, disse Oscar tra un bacio e l’altro, cominciando a capire e a ricordare qualcosa. Lui era il suo André, e quelle parole, il mio André, le aveva urlate a qualcuno di cui una volta le era importato qualcosa, ma che adesso non le interessava più, perché il suo cuore aveva finalmente trovato l’amore, l’amore vero, l’amore per sempre.

Oscar e André si amarono più volte, perdendone il conto, mescolando respiri, battiti del cuore, tenerezza, desiderio, passione, ardore, piacere. Amore intenso e travolgente, ebbero mille attimi di amore intenso e travolgente, tra estasi e passione…

C’era qualcosa che veniva nella mente di Oscar mentre accoglieva André dentro di sé e sapeva che non era la prima volta… qualcosa anche di doloroso e terribile, e capì che anche lui, impegnato a renderla sua, provava la stessa cosa.

Certo, l’idromele e qualcosa in quello che avevano mangiato li stavano portando a quelle sensazioni, ma c’era dell’altro, che non riuscivano a spiegare.

Alla fine, giacquero uno nelle braccia dell’altra, appagati, ma di colpo tutto tornò alle loro menti in maniera chiara, ogni evento, ogni fatto, ogni cosa che era successa da quella sera in cui André aveva sconvolto la vita di Oscar dichiarandole il suo amore. E con stupore e dolore si guardarono. Ma cosa era successo? E dove erano finiti?

  
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