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Autore: NPC_Stories    18/10/2021    1 recensioni
Inktober 2021 con la lista ufficiale, come sempre troverete storie dei miei personaggi originali nel mondo di Forgotten Realms.
Dovrebbero essere storie brevi (altrimenti come faccio a pubblicarne una al giorno?), ma chissà se ci riuscirò...
Genere: Avventura, Fantasy, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Forgotten stories of the Forgotten Realms'
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Genere: fantasy/sci-fi,
Note: rimando alle note finali, ma uno dei protagonisti, Imadain, è lo stesso personaggio della storia Raven, Vampier's Diaries libro secondo e Secret, ma in qusta storia è più giovane.


18. Moon


1491 DR, da qualche parte nel sistema solare di Toril

La scatola trasparente, non più grande di una stanza - o così credeva Imadain, che era nato in una casa dalle stanze molto ampie - fluttuava pacifica fra le stelle. Kirsty si era alzata dalla poltrona da cui pilotava la loro nave, come lei si ostinava a chiamare quella struttura. Per Imadain, quella era la cabina, o anche il Cubo. Non aveva la forma di una nave, non ne aveva neanche l'aerodinamicità. Era solo uno spazio di forma cubica, grande abbastanza per poterci passeggiare dentro nei momenti di noia, anche se farlo richiedeva di schivare un po' di ammennicoli e macchinari che si erano accumulati negli anni.
Entrambi i ragazzi stavano guardando attraverso le pareti del Cubo, che erano trasparenti. O almeno, lo erano in quel momento.
"E così, è questo il vostro sistema solare" notò lei, parlando in draconico con il suo strano accento. Kirsty era originaria di un altro mondo, dove tutte le lingue erano diverse, perfino l'elfico. Si sentiva che doveva esserci una radice comune rispetto all'elfico parlato nel Faerûn, ma le due lingue non erano perfettamente intelligibili. Il draconico invece era una lingua franca universale, un po' come le lingue planari. Nessuno di loro parlava il celestiale, l'infernale o l'abissale, e le lingue elementali erano troppo difficili da pronunciare. Restava solo il draconico, che fra tutte le lingue franche era quella che più aveva risentito delle distanze fra i rispettivi universi. Era vero che i draghi vivevano più a lungo, perfino più degli elfi, e quindi la loro lingua evolveva più lentamente… ma comunque evolveva.
"Sì, è questo il nostro sistema solare, anche se non è come lo ricordavo. Il cataclisma che ha sconvolto la magia deve aver esteso la sua nefasta influenza in tutta la nostra Sfera, coinvolgendo anche altri pianeti. Per fortuna sembra che non si sia estesa ad altre Sfere."
"Non avrebbe potuto" intervenne una voce crepitante di magia. Suonava solo vagamente come una voce umana. In effetti era più un pensiero che una voce, Imadain non era mai stato in grado di capire se sentisse quella voce con le orecchie oppure direttamente nella sua testa. Chi aveva parlato era uno spirito disincarnato, un tempo un essere umano, che era stato colpito da uno dei lampi blu che avevano attraversato il mondo durante la Piaga della Magia, ed era stato… ucciso? Difficile stabilirlo. Imadain non sapeva se il suo amico fosse stato ucciso o semplicemente modificato. Ciò che sapeva era che lo stregone un tempo noto come Karsadath era diventato uno spirito, fatto in parte di autocoscienza e in parte di magia, ed era diventato una cosa sola con il Cubo. Non era più possibile separare la sua coscienza da quella della navicella, e per la maggior parte del tempo Karsadath non si prendeva nemmeno il disturbo di manifestarsi in forma umanoide. Rimaneva ad aleggiare come una presenza, una voce. Imadain in effetti lo preferiva così. La sua forma umanoide era quella di uno spettro dalle fattezze di un uomo carbonizzato. Per quanto fosse il suo unico vero amico, l'unica entità con cui Imadain avesse potuto conversare per decine di anni, era comunque uno spettacolo raccapricciante.
"Perché non avrebbe potuto?" Domandò il ragazzino, che in realtà non era più ragazzino da molto tempo, ma ne aveva ancora la forma.
"Abbiamo già avuto questa conversazione, non capisco come mai non ti entri in mente" la voce dello spirito lasciò trapelare un crepitio seccato. "La Piaga della Magia ha devastato la Trama, ma la Trama non è la magia stessa. È soltanto una rete che la dea Mystra ha creato per imbrigliare e ordinare la magia, e per colpa di questa decisione gran parte della magia è costretta nella forma della Trama, ma solo in questa Sfera. Altri mondi, contenuti in altre Sfere di cristallo, hanno continuato a fare a meno della Trama. Era inevitabile che la Piaga della Magia non cambiasse una virgola laddove la Trama non c'è mai stata. E poi, mi permetto di ricordartelo: nell'epoca in cui si scatenò la Piaga, la Sfera del nostro piccolo universo galleggiava nel flogisto tutta sola. Non c'erano altre Sfere in vista, da nessuna parte. Non ricordi che abbiamo dovuto fare carte false per riuscire a trovare altre Sfere?"
"Ah, sì. Ora mi ricordo. Ma al tempo del disastro ero troppo giovane, non capivo bene cosa stesse succedendo." Imadain si strinse nelle spalle. "Ammetto che le tue spiegazioni all'epoca mi sono entrate da un orecchio e uscite dall'altro."
"E anche i Piani Esterni e i Piani Interni della nostra cosmologia si erano separati da quelli di altre cosmologie" lo spirito continuò la sua arringa, incurante del fatto che nessuno lo stesse più ascoltando. "Era ovvio che la Piaga della Magia non potesse estendersi ad altri universi."
"Laggiù!" Gridò Imadain di punto in bianco, interrompendo la spiegazione. "Il nostro pianeta! Lo vedo!" Picchiettò il dito contro la parete trasparente, indicando qualcosa. Kirsty cercò di capire che cosa, ma dalla loro prospettiva il mondo di Toril era ancora un puntino lontano, troppo lontano perché lei potesse capire quale fosse.
"Come sai che è quello?" Lei aveva un'espressione scettica.
"Ha una luna…"
"Non è l'unico pianeta del tuo sistema solare ad avere una luna."
"È l'unico ad averne una sola" tagliò corto Imadain. "Ci sono altri asteroidi che seguono la scia della nostra luna, Selûne, ma sono più piccoli e sono chiamati Lacrime di Selûne. Credo che siano troppo minuti e troppo instabili anche per provare ad atterrarci sopra."
"Mentre invece la luna è stabile" indovinò lei. "E tu vuoi che io ci faccia atterrare sopra la nostra nave."
"Dovrebbe essere solo una palla di roccia morta che orbita intorno al pianeta. Sembra un buon posto dove fermarsi e cercare di capire in che stato si trova la magia in questo angolo di universo… prima di arrivare su Toril e scoprire cosa sia accaduto a quel mondo. Potrebbe essere pericoloso, potrebbe essere attraversato da radiazioni magiche oppure abitato solo da mostri, per quanto ne sappiamo. Sono passati… non so, più di cent'anni."
"La tua richiesta è ben argomentata" gli accordò Kirsty. Si spostò una ciocca di capelli rossi dietro un orecchio, perché detestava avere i capelli davanti agli occhi mentre cercava di pensare. "Però devo avvertirti, l'atterraggio è sempre la parte più difficile, e questa nave non ha neanche una forma sensata. È un maledetto cubo."
"Mi dispiace, non era pensata per andare nello spazio" ammise il ragazzo, per l'ennesima volta da quando si conoscevano.
"Ed era pensata per inglobarsi la mia scialuppa? Quello sì?"
"Ehi, non lo so, non ho costruito io il Cubo. E poi quella è stata una decisione di Karsadath."
"Inglobare un motore avrebbe aumentato le nostre possibilità di sopravvivenza del…"
"Lo so, dannatissimo spettro, del diecimila per cento o qualcosa del genere. Questo non cambia il fatto che la vostra nave si sia mangiata la mia. Era bellissima, aveva una forma elegante, e adesso non ne rimane nulla."
"Sei rimasta tu, ed è rimasto il motore. Torna al tuo scranno e ricomincia a pilotare questa nave" le consigliò Imadain. "Se c'è ancora un po' di magia all'interno di questa Sfera celeste, finalmente potremo mostrarti quanti utili trucchi è in grado di fare il Cubo. Così smetterai di pensare che sia stato uno spreco."
La ragazza sbuffò, ma non aveva nulla da ribattere.
"Verso la tua luna, e sia. Spero tanto che sia solida. E che non ci viva nessuno."
Kirsty era una persona dalla mentalità scientifica, quadrata, e considerava un mezzo fallimento come un totale fallimento. Per questo non fu per nulla contenta quando solo uno dei suoi desideri si rivelò veritiero.

*****


“Metti in moto! Spettro, metti in moto questa maledetta cosa!” Urlò Kirsty, catapultandosi all’interno del Cubo. Imadain si era quasi preso la porta in faccia, ma la seguì a ruota e quasi andò a sbattere contro di lei. Seguì un buffo e drammatico balletto di equilibri mentre i due cercavano di non toccarsi. La giovane sapeva che non era una buona idea sfiorare il compagno di viaggio, non se teneva alla propria vita.
“Kirsty, ma sei tu il pilota!” Le urlò il ragazzo.
“Ah! È vero!” Lei si lanciò sul suo trono spelljammer, preparandosi a far decollare la navicella. “Ma sarà una merda, siamo la nave più lenta qui!”
“Non è necessario” intervenne lo spirito disincarnato di Karsadath. “La magia è stabile, anche se è diversa da come la ricordavo. Ci penso io.”
Le porte fecero un rumore metallico mentre venivano sigillate dalla magia. Poi l’aria nel Cubo cominciò a brillare debolmente e un attimo dopo i passeggeri (quelli ancora vivi) sentirono una specie di capogiro. Una sensazione che Kirsty non aveva mai sperimentato lì dentro, ma Imadain sì, moltissimi anni prima.
“Uno spostamento planare!” Esclamò, al colmo della gioia.
Quattro spostamenti planari, ragazzino” lo spettro non aveva assunto forma umanoide, ma Imadain poteva capire dal suo tono che stava sorridendo… o qualunque cosa facesse al posto di sorridere. “Penso che vogliamo far perdere le nostre tracce. Ora, che cosa è successo?”
“La luna è abitata” sbuffò Kirsty “come avrai capito dalla presenza di un porto per navi spelljammer e altri edifici. Ma pensavamo che fosse uno scalo commerciale.”
“Tecnicamente lo era” s’intromise Imadain.
“Sì, un accidenti. A quanto pare l’attracco è libero per tutti, tranne che per la gente di Toril…”
“E io ho fatto l’errore di ammettere che vengo da lì. Kirsty avrebbe potuto scamparla, viene da un altro mondo, ma non ci hanno creduto. Volevano giustiziarci.”
“Riprovevole” fu il commento fin troppo compassato di Karsadath. Poi, sempre con quel tono amabile: “Dovremmo tornare indietro e distruggere la loro città?”
“Oh, dai. Non mi sembra una buona idea. Saranno in allarme in questo momento.”
“Non mi sono spiegato. Non è quello che intendevo con tornare indietro” replicò lo spettro.
Kirsty piegò la testa di lato, senza capire, ma Imadain trattenne il fiato di colpo.
“Puoi farlo? Hai ristabilito il tuo controllo sulla magia temporale?”
“La magia funziona, te l’ho detto. Qualcosa o qualcuno l’ha aggiustata. Questa piccola e subottimale nave spelljammer può tornare a essere quello che doveva essere: un veicolo per i viaggi planari e una macchina del tempo.”
Il ragazzino alzò il pugno in segno di vittoria, senza più trattenere un urlo di felicità. Erano più di cent’anni che aspettava quel momento!
Ma forse Kirsty era ancora più entusiasta di lui. Quando quella strana cabina aveva inglobato la sua piccola nave spelljammer, e poi lei aveva preteso la comproprietà del macchinario che ne era risultato, non pensava di aver fatto un così buon affare.
“Dimentica la luna, vecchio mio.” Sorrise il ragazzo. “È ora di tornare a casa.”


**********

Angolo delle note:

Questa è una storia che richiede davvero un sacco di spiegazioni. È una storia che cerca di districarsi tra gli eventi che hanno accompagnato il passaggio di diverse edizioni, e che hanno visto sconvolgimenti nella magia e nella cosmologia.
All'epoca di AD&D, un'edizione di gioco che ha coperto gli anni precedenti al 1372 DR, tutti i mondi di gioco o quasi esistevano in un'unica cosmologia. Forgotten Realms, Greyhawk, Dragonlance ecc erano diversi setting nello stesso universo. Per essere più precisi, erano tutti sullo stesso Piano Materiale, ma ciascuno si trovava in una Sfera di Cristallo diversa (il mondo di Forgotten Realms in Realmspace, il mondo di Greyhawk in Greyspace, il mondo di Dragonlance in Krynnspace, ecc). Le Sfere contenevano non soltanto il pianeta ma tutto il suo sistema solare e qualche ulteriore asteroide, o qualche stella. Queste Sfere galleggiavano in una sostanza chiamata flogisto, che era la materia di cui era fatto l'universo al di fuori delle Sfere.
Questo implicava anche che da tutti i mondi, trovandosi sullo stesso Piano Materiale, fossero accessibili gli stessi Piani Interni ed Esterni; insomma, la struttura della cosmologia era comune. Questa struttura si chiamava Grande Ruota.
All'epoca c'erano due modi per spostarsi da un setting all'altro: uno era attraverso i Piani, ed era approfondito nel gioco Planescape (praticamente da un pianeta del Piano Materiale ci si poteva trasportare magicamente su un altro Piano, e da lì ci si poteva trasportare magicamente di nuovo sul Piano Materiale, ma in un altro punto a propria discrezione). Il secondo metodo era più lungo ma permetteva di portare con sé una maggior quantità di persone e di merci: attraverso le navi spelljammer, che non si spostavano su altri Piani (di solito), ma come navi spaziali si muovevano sul Piano Materiale, navigando nello spazio all'interno delle singole Sfere e navigando nel flogisto che separava le Sfere. Questo metodo era approfondito nel gioco Spelljammer.

Qui alcune mappe che illustrano la situazione all'epoca, da cui si vede chiaramente che il Piano Materiale è formato da Sfere immerse nel flogisto, e che sono collegate alla Ruota dei Piani Esterni tramite i condotti del Piano Astrale, e dall'altra parte sono collegate ai Piani Interni tramite il Piano Etereo. È degno di nota che il flogisto non è contiguo né al Piano Astrale né a quello Etereo, infatti nel flogisto non c'é contatto con questi Piani. I chierici non possono contattare le loro divinità, i teletrasporti non funzionano, le borse conservanti o simili spazi extraplanari non sono accessibili. Per questo Karsadath non poteva usare spostamenti planari o teletrasporti prima di tornare nel Realmspace. Cliccate sulle immagini per ingrandirle:



Poi nell'anno che per Forgotten Realms è il 1371, la pacchia finisce. L'avventura "Die Vecna Die!" viene usata come pretesto per giustificare la "rottura" del multiverso, semplicemente perché con D&D 3ed la nuova casa editrice voleva separare le cosmologie, fare in modo che i mondi non fossero più raggiungibili gli uni dagli altri. Voleva che fossero proprio dei setting separati. Quindi Greyhawk - il setting base della terza edizione - mantiene la cosmologia della Grande Ruota sebbene sia diversa dalla Grande Ruota di AD&D. Forgotten Realms assume invece una cosmologia "ad albero", che a quanto pare era la cosmologia originariamente immaginata per questo mondo dal suo creatore. È comunque una cosa un po' disturbante perché va a spaccare una continuità che prima c'era. Non si tratta di diverse prospettive sulla stessa cosmologia, non è che ogni singolo pianeta veda i Piani da una diversa prospettiva e quindi li arrangia nelle mappe in un certo modo. Si tratta di vere e proprie cosmologie diverse, come indicato nel Manuale dei Piani che mostra immagini delle possibili cosmologie collegate fra loro solo dal piano delle ombre, e in Fedi e Pantheon, in cui dice espressamente che gli stessi Dei in diverse cosmologie non sono più lo stesso Dio, ma sono entità indipendenti. Il Corellon Larethian di Greyhawk non è il Corellon Larethian di Toril. Prima di allora è vero che un Dio poteva avere influenza su una sfera di cristallo e non su altre, poteva avere influenza su diverse Sfere ed essere percepito in modo leggermente diverso in diverse Sfere, ma era sempre se stesso, non era un ctrl+C ctrl+V di se stesso.
Quindi è per questa ragione che Karsadath dice a Imadain che, all'epoca della Spellplague (1385 DR) la loro Sfera si trovava già separata da tutte le altre. In realtà la terza edizione non cita mai spelljammer, non sappiamo cosa sia successo al Piano Materiale, ma il Manuale dei Piani lascia intendere che ad ogni Piano Materiale corrisponda una cosmologia, e che un Piano Materiale non possa essere collegato a diverse cosmologie. Lo stesso manuale presenta la possibilità che tutte le cosmologie siano unite dal Piano delle Ombre, e che solo attraverso il Piano delle Ombre sia possibile viaggiare da una all'altra. Se il Piano Materiale fosse stato ancora uno e indiviso, sarebbe stato possibile viaggiare da una cosmologia all'altra tramite il Piano Materiale, tramite le navi spelljammer e il flogisto.

Grande Ruota di 3.5, sparisce la struttura a ottaedro dei Piani Interni (purtroppo) ma almeno assomiglia di più a una vera ruota:



Cosmologia ad albero dei Forgotten Realms:



Esempio di cosmologie diverse collegate dal Piano delle Ombre:



In ultimo, come già anticipato, nel 1385 DR un terribile cataclisma causato dalla morte della dea della magia distrugge la Trama, causando un duraturo malfunzionamento della magia in tutto il Realmspace. È possibile che all'epoca di AD&D la Trama fosse qualcosa che riguardava solo il Realmspace, visto che le Sfere di Cristallo erano l'unica cosa che determinava i diversi setting di gioco, ma non è mai stato chiaro se nella terza edizione - in cui i diversi setting di gioco non erano determinati solo dalle loro Sfere di Cristallo ma da tutta la loro cosmologia - questa benedetta Trama si estendesse anche ad altri Piani. Molto probabilmente no in quanto la dea Mystra esiste solo nei Forgotten Realms. Quello che è certo è che questo evento drammatico segna il passaggio alla quarta edizione, e nella quarta edizione troviamo una cosmologia nuovamente modificata, non più ad albero. Qualcosa ha scombinato i Piani, forse la Spellplague, forse i tentativi della dea Shar di far collassare il Piano delle Ombre sul Piano Materiale. Ad ogni modo il passaggio tra la terza e la quarta edizione non è molto ben giustificato dalle regole esistenti fino a quel momento. Diciamo che hanno fatto un po' il cavolo che volevano.

Cosmologia di Forgotten Realms in quarta edizione:



In questa storia Imadain, Karsadath e Kirsty sono rientrati nella Sfera del Realmspace in un'epoca che coincide già con quella della quinta edizione di gioco, dopo il Second Sundering, un evento in cui il sommo dio Ao ha deciso arbitrariamente di rimettere a posto le cose. Quasi come se la casa editrice si fosse resa conto che i cambiamenti di lore della quarta edizione avevano fatto cacare anche gli stitici. La magia è stata ristabilita e funziona più o meno come prima. In quinta edizione la cosmologia di Forgotten Realms è di nuovo la Grande Ruota, simile a quella di terza edizione più che a quella di Advanced. Non è chiaro - né in quarta né in quinta edizione - se questo setting si sia riunito agli altri in un unico Piano Materiale, in un'unica cosmologia. Penso che editorialmente sarebbe una buona idea, potrebbero ritirare fuori contatti con altri mondi e magari spelljammer.

Cosmologia in quinta edizione (è stato mantenuto il Feywild, una delle poche aggiunte valide della quarta edizione):



Approfondimenti:
Spelljammer
Funzionamento della nave spelljammer
Realmspace
Luna di Toril
Flogisto
Spellplague
Possibilità di viaggi nel tempo in D&D (3.5)

Ultima nota di colore: il Cubo, che Imadain chiama anche cabina, è chiaramente ispirato al Tardis e può fare cose come: fluttuare, spostarsi, andare sott'acqua, rendere invisibili le sue pareti, spostarsi su altri Piani, teletrasportarsi in altri posti dello stesso Piano, volare, e per via della natura dello spazio in D&D, un oggetto che si trova a galleggiare nello spazio va avanti per inerzia. È solo inglobando la nave spelljammer di Kirsty che il Cubo è diventato anche una nave spaziale, prima era un relitto galleggiante.
È stato creato con le regole di Stronghold Builder's Guidebook, un manuale meraviglioso di terza edizione che non si caga mai nessuno.


Edit 2022: è ufficialmente uscito spelljammer per la quinta edizione, non vengono più citate più le sfere di cristallo, non viene più citato il flogisto. Le navi, sia spelljamer che non, si muovono attraverso una cosa chiamata "astral sea", in pratica il Piano Astrale ora è anche lo Spazio. Probabilmente le cose che prima si trovavano nello Spazio (quello contenuto all'interno delle diverse sfere di cristallo) in quinta edizione si trovano nel mare astrale? Il flogisto non sembra esistere e non è chiaro se si possa passare ad altre ambientazioni attraverso il viaggio spaziale, nulla in teoria lo impedisce.
Non mi è chiaro che cosa intendessero fare, perché questo implica che con una nave spaziale si possa navigare nel Piano Astrale e attraccare sul Piano Materiale senza dover cambiare Piano con un incantesimo? (sapete, robina da nulla come Plane Shift o Gate). Nella classica fretta di semplificare, in realtà come al solito hanno pasticciato, io trovo che la lore della quinta edizione sia un aborto malformato che fa finta di riprendere le cose di Advanced ma lo fa molto male.
Nelle mie storie il viaggio spaziale continuerà ad essere una cosa che interessa il Piano Materiale e non il Piano Astrale.
   
 
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