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Autore: NPC_Stories    20/10/2021    1 recensioni
Inktober 2021 con la lista ufficiale, come sempre troverete storie dei miei personaggi originali nel mondo di Forgotten Realms.
Dovrebbero essere storie brevi (altrimenti come faccio a pubblicarne una al giorno?), ma chissà se ci riuscirò...
Genere: Avventura, Fantasy, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'Forgotten stories of the Forgotten Realms'
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Genere: fantasy
Note: seguito di Stuck


20. Sprout


1371 DR, cittadina costiera di Leilon

Un nuovo germoglio, così quell'idiota di un accolito chiamava la sua condizione.
Sharova era dell’idea che fosse un modo molto stupido di rivolgersi a una gestante. Un’altra parola che usava spesso era, com’era?, be’, era particolarmente disgustosa. Sharova doveva pensarci un attimo per ricordarsela perché la sua mente si rifiutava di prenderla in considerazione: una benedizione.
La succube non considerava la sua condizione una benedizione, solo un fastidio necessario. Non vedeva l’ora di liberarsi della bambina. Però, per il momento, la sua gravidanza le stava tornando utile.
Si era sistemata in una delle locande della cittadina e usciva pochissimo, adducendo come scusa una gravidanza a rischio. La voce era arrivata al tempio di Lathander e avevano mandato un accolito per prendersi cura della sua salute e di quella del bambino.
L’accolito era un giovane uomo che aveva studiato un po’ l’arte della guarigione e dell'erboristeria, ma non era un vero prete. Non era ancora in grado di comunicare con il suo dio.
A Sharova erano bastati un paio di sorrisi e un incantesimo per nascondere la sua aura malvagia, perché non si sa mai, e l’accolito aveva rapidamente preso in simpatia quella graziosa vedova che aveva dovuto mettersi in viaggio da Waterdeep per recarsi a Neverwinter, dalla sua famiglia, ma aveva dovuto interrompere il viaggio per motivi di salute.
“Ormai dovrebbe mancare poco, signora, un paio di settimane al massimo. Certo che questo bambino è arzillo!” Commentò, tastando la pancia della donna con mosse professionali. “Non ho mai sentito un bambino scalciare così tanto.”
“Sembra impaziente di uscire” la donna gli rivolse un sorriso dolce. Era seduta sul letto, e si appoggiò con la schiena ai cuscini, come se fosse stanca. “Sono io che mi sento debole… ma grazie al vostro aiuto non va così male. Non è che potreste… restare qualche minuto in più?” Gli chiese con adorabile timidezza. “Non vedo mai nessuno.”
L’uomo avrebbe avuto da fare al tempio, in teoria, ma una donna in quelle condizioni psicofisiche avrebbe potuto risentire molto dell’isolamento e della solitudine, ed era suo dovere prendersi cura della salute dei suoi pazienti sotto ogni aspetto.
“Ma certo” prese una sedia da un angolo della stanza e la portò vicino al letto.
Lei lo ricompensò con un sorriso di gratitudine. “Ditemi che cosa succede nel vasto mondo. Sentire i vostri racconti mi fa sempre svagare.”
“Ah, ho una novità interessante. Un sacerdote della chiesa di Lathander di Waterdeep verrà qui! Si tratta di un grande evento per noi, è un saggio rispettato e nessuno nel nostro piccolo tempio ha le sue conoscenze e la sua esperienza."
"Chissà che emozione" la donna sorrise debolmente "ma sta venendo qui nonostante quei nuvoloni di tempesta che si sono visti a sud negli ultimi giorni? E se la strada fosse stata allagata dalla pioggia?"
"Siete gentile a preoccuparvi, ma arriverà via nave insieme ai suoi assistenti. C'è un oggetto che custodiamo qui, al tempio di Lathander a Leilon, nessuno mi ha detto chiaramente che cosa sia ma il nostro prete è preoccupato. Ho sentito dire che è una cosa troppo potente perché possiamo esaminarla, non sappiamo se sia uno strumento del bene o del male. È stata purificata, ma chissà se le preghiere hanno avuto effetto… per questo verrà trasportata a Waterdeep, dove i chierici del tempio principale se ne sapranno prendere cura. Nessun pericolo deve incombere su questa tranquilla cittadina" la rassicurò, guardando il suo ventre gonfio con un sorriso. "Non c'è nulla di cui preoccuparsi, presto le cose saranno risolte."
"Questi discorsi di magia mi fanno sempre un po' inquietudine", mentí lei, accarezzandosi la pancia in modo protettivo. "Perché mi sembra una cosa così al di fuori del controllo delle persone comuni. Preferirei parlare di altro. Di qualcosa che posso capire. Ecco, ad esempio: state facendo dei preparativi per accogliere l'arrivo di questo sant'uomo? Quando vivevo a Waterdeep amavo allungare un po' la strada che dovevo fare ogni mattina per recarmi al lavoro, così da poter passare per il quartiere dei templi. Mi piace vedere l'architettura delle chiese, anche da fuori, e vedere come vengono adornate per le grandi occasioni!"
L'uomo però scosse la testa.
"Non è una visita ufficiale. La cosa non è stata pubblicizzata. Arriveranno in nave, prenderanno l'oggetto e ripartiranno in meno di tre ore. Mi sarebbe piaciuto poter tributare il giusto rispetto ai miei superiori con una degna accoglienza, ma è stato deciso diversamente."
"Peccato. E il mercato di primavera invece? Quello si farà?"
"Sì, ma non prima della festa di Pratoverde. Probabilmente avrete già avuto il bambino per allora e se sarete in forze potrete uscire" l'accolito sorrise incoraggiante.
Sharova lo trattenne a parlare di sciocchezze per qualche altro minuto, poi lui si congedò.
Non appena fu uscito, la succube in forma umana abbandonò il suo sorriso e finalmente, con un sospiro, si massaggiò le guance. Chiunque avesse inventato il detto "sorridere non costa nulla" doveva essere un idiota. La demonessa era sempre esausta dopo quegli incontri, ma quell'umano era una preziosa fonte di informazioni, inoltre le era utile avere un contatto all'interno del tempio di Lathander.
Quei maledetti avventurieri che erano venuti alla torre l'avevano effettivamente liberata, senza saperlo, ma avevano anche portato via il prezioso faro che attirava energie da altri Piani, un oggetto che invece serviva a Sharova per completare il suo esperimento sulla creatura che portava in grembo. Il germoglio, per usare la ridicola definizione dei chierici di Lathander.
E siccome oltre il danno c'è sempre anche la beffa, gli avventurieri avevano lasciato il prezioso oggetto magico proprio sotto la custodia del clero di Lathander. Un maledetto dio buono che era nemico dei demoni, e quindi ovviamente anche nemico di Sharova. La succube non poteva pensare di introdursi in un tempio di un dio buono, anche se i suoi chierici erano deboli e avevano poca esperienza nel combattere creature come lei. La sola idea di calpestare terreno consacrato le faceva venire la nausea. Chiaramente avrebbe potuto tentare lo stesso, era una succube molto antica e potente, ma per lei sarebbe stato come camminare in una pozza di liquami di scarto.
No, doveva intercettare l'oggetto nel momento in cui veniva portato fuori dal tempio a Leilon ma prima che venisse caricato sulla nave diretta a Waterdeep. Se i chierici erano un attimo furbi, quella nave doveva essere sicura e consacrata come un tempio galleggiante.
Sharova non aveva ottenuto sufficienti informazioni su quando sarebbe arrivata la delegazione da Waterdeep, nemmeno il suo contatto lo sapeva con esattezza, ma cominciò a fare piani. I suoi piani dipendevano moltissimo da una variabile, una variabile che al momento si trovava ancora nel suo grembo. Se fosse riuscita a mettere le mani sulla grossa pietra che era stata trafugata dalla torre del mago, prima che fosse nata la bambina, avrebbe dovuto trovare un modo per fuggire con il prezioso artefatto. Ma era difficile, perché Sharova temeva le conseguenze se l'avesse toccato a mani nude. Se invece la bambina fosse nata prima di avere occasione di raggiungere la pietra, allora avrebbe potuto condurre il suo esperimento senza bisogno di rubare nulla.
L'importante, infatti, era che la neonata venisse in contatto con la pietra e ne assorbisse le energie. Se l'esperimento avesse avuto esito positivo, se la sua creatura mezza umana fosse diventata un demone completo, lei avrebbe iniziato a progettare un piano per impadronirsi del magico faro. In futuro sarebbero arrivati altri figli, avrebbe popolato quel mondo con la sua progenie. Ma per questo non c'era fretta: una succube come lei sapeva aspettare.
Se l'esperimento invece fosse fallito, quelle considerazioni e quei piani sarebbero stati inutili, e Sharova avrebbe semplicemente abbandonato tutto per ricominciare una vita da qualche altra parte. Con o senza la sua bambina. Un mezzo demone non era molto importante per lei.
   
 
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