XXIV. Mot d’esprit
[Proverbio]
[Proverbio]
Monique gli porta un mazzo di carte – scopre così che Hinata non sa giocare a poker, ma solamente a briscola e, quando prende il mazzo di arcani minori, gli domanda se non abbia voglia di fare una partita: sempre sfortunato nel gioco, ammette. E in amore?
Gli dicono che deve tornare a lavorare – scopre così che Hinata è il figlio del proprietario del Bar sotto al mare, quindi non fa turni ma lavora ad oltranza e, quando gli porta un decaffeinato (troppa caffeina fa male!), gli domanda se non sia mai stanco: inizio presto, commenta. Perché così mi sembra d’esser già a metà giornata.
Quando si fa sera, il cielo è colorato da bioccoli di cotone tinti di sole – Hinata sorride, mentre saluta Monique e Tobio, pulendo il bancone.
«A domani!» esclama, allegro. «Ricordati di portare un ombrello!».
Lo fa ridere – pioggia a catinelle, il giorno dopo: Tobio ha imparato a credergli e, allora, l’acqua scivola su un ombrello nero come l’ala di un corvo.
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