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Autore: LadyPalma    24/10/2021    5 recensioni
|Questa long-raccolta partecipa all'iniziativa del Writober.
Spudoratamente ispirata alla serie tv di Prime 'Nine Perfect Strangers'.
Lumacorno ha inaugurato un nuovo progetto: un centro di benessere e recupero dai trami post-guerra, la LumaHouse. Nove ospiti si trovano a dover convivere per sette giorni, alla ricerca della meditazione, della pace interiore e di se stessi. Sembra un paradiso magico... Ma i nove ospiti si conoscono bene e non sono proprio in rapporti idilliaci. Cosa potrebbe mai andare storto? Tutto.
Dolores/Alastor, Draco/Luna, Narcissa/Xenophilius, Narcissa/Lucius, Molly/Arthur.
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Alastor Moody, Dolores Umbridge, Draco Malfoy, Luna Lovegood, Narcissa Malfoy | Coppie: Arthur/Molly, Draco/Luna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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- Questa storia fa parte della serie 'Alastor&Dolores'
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Sesto giorno
#legno






Il seminterrato della villa non era spaventoso come un qualsiasi seminterrato dell’immaginario collettivo; era spazioso, sufficientemente luminoso e anche dominato da tonalità pastello. “È molto più bello dei sotterranei di Villa Malfoy” commentò Luna con tranquillità, facendo imbarazzare non poco Narcissa e Draco, come sempre quando si faceva accenno alla prigionia della ragazza.
“Zitti tutti!” esclamò all’improvviso Alastor, fermandosi di scatto nel corridoio.
“Oh, è la Umbridge?” domandò prontamente Arthur.
“Hai sentito la sua voce?” incalzò Molly.
“Io non sento onestamente nulla!” e questa era Luna.
Alastor sbuffò. “Ho appena detto di starvi zitti!” Ma, senza degnarli di uno sguardo, tenne l’occhio magico puntato verso un punto preciso. “Non l’ho sentita, l’ho vista”.
La puntualizzazione di Xenophilius – “Ma se stava guardando, perché noi dovevamo starci zitti?” – cadde nel vuoto, mentre tutti seguirono l’ex Auror fino alla porta in fondo al corridoio. Nonostante i ripetuti richiami del gruppo, nessun suono proveniva dall’interno, ma era possibile che fosse una stanza dotata di incantesimo Muffliato oppure che la strega si fosse addormentata (o, ancora, che si fosse sentita troppo male per rispondere).
“È chiusa” constatò Narcissa, con aria meditabonda, dopo aver provato ad abbassare la maniglia.
“Dobbiamo sfondare la porta?” domandò Arthur, ansioso di rendersi di aiuto.
“È fatta solo di legno! Basteranno due spallate!” annuì Xenophilius, scambiando con l’altro uomo uno sguardo d’intesa.
Prima che i due potessero lanciarsi di tutto peso contro la porta, Draco tossicchiò leggermente per attirare l’attenzione – qualcuno doveva pur farlo, in assenza di Dolores – e sfoderò la propria bacchetta. “Qualcuno qui si ricorda che siamo dei maghi?” disse poi, una punta di sarcasmo, pronunciando un Alohomora.
Come per magia (o, in effetti, esattamente per magia) la porta si spalancò, rivelando Dolores a terra, con la schiena appoggiata al muro e le ginocchia al petto.
“Oh, ragazzi! Quanto sono… felice di vedervi! Soprattutto te, Alastor, mi sei mancato così tanto che… dannazione, non voglio parlare, io…  Devo stare zitta, resta zitta, Dolores, sta’ zitta!”.
Quasi attratti da quel discorso del tutto non caratteristico e anche un po’ incoerente, tutti i presenti entrarono uno alla volta (Alastor in testa) nella stanza, esortati da Pansy.
“Chi credi che l’abbia portata qui? E perché è ridotta così?” chiese Draco, l’ultimo a varcare la soglia, voltandosi verso la sua ex ragazza.
Ma, per tutta risposta, si ritrovò davanti un sorriso stranamente divertito. “Mi dispiace” mormorò lei, prima di fare spallucce e un passo indietro. Pansy – che di essere una strega se ne ricordava eccome – chiuse la porta con un colpo di bacchetta, sibilando un ironico Au revoir!
Gli otto ospiti ci misero qualche minuto ad accorgersi di essere stati rinchiusi tutti insieme: una trappola in cui erano caduti dentro con tutte le scarpe. Il primo a realizzare la cosa fu comunque Arthur che, ancora intontito per lo shock, chiese semplicemente: “Adesso la possiamo sfondare la porta, oppure no?”
   
 
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