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Autore: Ode To Joy    29/10/2021    1 recensioni
[Kageyama x Hinata]
[Iwaizumi x Oikawa]
[Atsumu x Hinata one-side]
Qualunque cosa accada, non smettere mai di guardare il cielo.
Dieci anni - o poco più - di Tobio e Shouyou raccontati in momenti.
[Spoiler!]
[Raccolta partecipante al Writober 2021 di Fanwriter.it]
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Hajime Iwaizumi, Shouyou Hinata, Tobio Kageyama, Tooru Oikawa, Wakatoshi Ushijima
Note: Lime, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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#28 Conticeo

 

Non dovresti preoccuparti

 tanto resti sempre meglio di me

il più bello che c'è

 

Da gruppo chat “Il Re, il sole, la luna e Tadashi”.

 

Kei - Abbiamo visto la diretta…
 

Tadashi - Ma l’hanno fatto davvero?
 

Tobio - Certo che l’hanno fatto davvero. Era una diretta, non un film montato.
 

Shouyou - È stato emozionante!
 

Tobio - Sono andati avanti anche per un bel pezzo…
 

Kei - Ma intervenire?
 

Shouyou - E rovinare il momento?
 

Tobio - Lui era felice come se avesse vinto le Olimpiadi. Io tra quei due non mi ci metto.
 

Shouyou - Comunque vada a finire, le Olimpiadi le hanno già vinte quei due!

 

In mezzo ai pacchi del trasloco con l'appartamento vuoto

metti i piedi su una foto, la guardi e ti ricordi di me

ti ricordi di me

perché non prendi il volo dopo, che almeno stasera ceni?

scendo a fare la spesa, elencami i tuoi allergeni


-Tokyo 2021-

 

Alla fine della partita, Hajime venne travolto da un’improvvisa stanchezza. Era stato uno scontro lungo, impegnativo sia dal punto di vista tecnico che emotivo. Quello era il punto di arrivo di anni di lavoro. Si era impegnato nello studio per arrivare fino a lì. Lui - che era un atleta naturale, piuttosto che un intellettuale - aveva fatto tutto il necessario per non far pesare le sue imprevedibili scelte sulla sua famiglia. L’università a Tokyo, poi periodo di studi negli U.S.A. pagati con anni di sacrifici sia da parte sua che dei suoi genitori.

Nessuno si era aspettato tanto impegno accademico da parte di Hajime. Era sempre stato Tooru quello destinato a grandi cose, tra loro due. Al suo amico d’infanzia - divenuto primo e poi unico amore - erano toccati tutta la bellezza e l’intelligenza di questo mondo, non a lui. Tooru, però, che di ambizione ne aveva tanta e di orgoglio ancor di più, aveva scelto la strada in salita, quella da percorrere da solo, lontano da casa. 

Hajime non aveva potuto permettersi di essere da meno.

Alla carriera da pallavolista non aveva mai pensato. Era bravo, ma non così bravo. Aveva così deciso di guardarlo da un’altra prospettiva: quella del bordo campo.

E ora eccolo lì, membro dello staff tecnico della nazionale, a condurre la sua squadra verso il podio delle Olimpiadi di Tokyo.

E anche Tooru era lì.

Tooru, che era arrivato sulla cima del mondo alle sue condizioni e lo aveva fatto da campione.

Mentre io giocatori riprendevano fiato, bevevano un sorso d’acqua e si fermavano a chiacchierare tra di loro o firmare gli autografi dei fan, Hajime si prese un momento per sé.

Sotto gli occhi del mondo, decise di sedersi sulla panchina della nazionale e d’isolarsi da tutto e tutti con la testa bassa. 

Alla fine, lui e Tooru si erano scontrati davvero. Hajime aveva preparato per lui una squadra di campioni e lo aveva raggiunto sulla cima del mondo. Tooru era andato avanti, ma Hajime non era rimasto indietro. Era quella la sua vittoria personale.

“Ehi…”

Prima di trovare gli occhi scuri di Tooru a un palmo dai suoi, sentì le sue mani sulle braccia. Era inginocchiato sul pavimento, di fronte a lui. Lo guardava con un sorriso complice, come se non fossero l’alzatore e l’allenatore di due squadre avversarie su di un campo delle Olimpiadi.

“Sei impazzito?” Domandò Hajime. Lo fece a bassa voce per non attirare l’attenzione di nessuno, soprattutto dei giornalisti. “Alzati, torna nel tuo lato del campo, coi tuoi compagni.”

Come un bambino dispettoso, Tooru scosse la testa. “Tu sei il mio compagno da tutta la vita.”

“Tooru, non è né il luogo né il momento.”

“Ti sbagli,” obiettò il suo amore, “è il luogo ed è il momento. Basta incertezze. Basta rinunce.” Tooru appoggiò la fronte alla sua. 

Hajime accennò un sorriso malinconico. “Non volevo essere un ostacolo per te. Per questo ho cercato di farmi da parte.”

“Non siamo mai stati bravi a metterci da parte.”

“Al contempo, non avrei mai sopportato di rimanere indietro.”

“Ma ora sei qui. Noi siamo qui,” disse Tooru. “Io lo so quello che voglio.”

“Anche se non giocheremo mai più nella stessa squadra?” Era quello che a Hajime sarebbe mancato per sempre.

“Non abbiamo mai smesso di farlo, Hajime,” disse Tooru, sfiorandogli la guancia con le dita. “Giochi con me da ventisette anni.”

Hajime si umettò le labbra, poi sbuffò e abbassò la testa perché quello non era davvero il luogo e il momento. Tooru però - che rideva della sua frustrazione come lo stronzo che era - era lì, insieme a lui, sulla cima del mondo. Non ci sarebbe mai stato un dove e un quando più perfetto.

“Tooru, io-”
“Shhh… Stai zitto.”

Si baciarono e tutto intorno a loro svanì.

Ebbe poca importanza che tutto il mondo li vide.

 

Giuro, mi fai venire voglia di futuro

dimmi com'è che fai

mi lasci vincere e poi vuoi la rivincita

e litigare con te è meglio del cinema

[Fedez - “Meglio del cinema”]

 
   
 
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