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Autore: Allen Glassred    09/11/2021    0 recensioni
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Ogni storia è fine a sè stessa ed eventualmente collegata ad altre long, quindi potrete decidere di recensire quella che volete senza tener conto delle altre. Spero che questo originale Writober sia di vostro gradimento e che vorrete lasciarmi un vostro parere sulle storie che più gradirete.
Genere: Angst, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest
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- Questa storia fa parte della serie 'Write... '
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Day 31: Caramelle
Storia: La legegnda del Re dei vampiri
Personaggi: Charlotte, Liuva e Avril Jr

 

Alcune bambine iniziano a lamentarsi, mentre la più piccola tra tutte loro sbuffa sonoramente. “ Vi ho detto di no! “. Fa esasperata la piccola dalla chioma azzurra, mentre le amichette iniziano nuovamente ad imbronciarsi. “ Non vi posso far entrare in casa! Mio padre odia la confusione ed odia dolcetto o scherzetto, quindi no! “. Continua la bimba di circa nove anni, ma le amichette poco più grandi continuano a mantenere quel broncio.

 

“ Ma non è giusto, Avril! “. Fa ad un certo punto una di esse, ricominciando a lamentarsi rumorosamente. “ Non ci fai mai entrare in casa tua ed ora ci dici di non fare dolcetto o scherzetto! “. Continua la bambina, mentre un’altra prende parola di lì a poco.

 

“ Elisa ha ragione! Non è che i tuoi sono davvero vampiri ed ora si sono trasformati? “. Chiede accigliata un’altra, mentre Avril suda freddo: oh pensa, se solo sapessero la verità sui suoi genitori!

 

“ Ma non dire sciocchezze, Elodie! “. Protesta semplicemente la bimba dalla chioma azzurra, pregando che sua madre e, soprattutto suo padre, non sentano il baccano fuori di casa.

 

L’eterno giovane dalla chioma azzurra porta entrambe le mani alle orecchie, esasperato. D’altro canto colei che dev’essere sua moglie lo osserva, mangiando alcune caramelle. “ Liuva “. Lo chiama solamente, mentre lui sbuffa sonoramente.

 

“ Ricordami perché mai ho accettato di vivere nel mondo umano? E soprattutto, perché permetto ad Avril di frequentare quei fastidiosi esemplari di cuccioli femmine di umani? “. Chiede, stanco di sentire le grida fuori di casa: forse, una persona comune non le sentirebbe ma non lui: il suo udito di vampiro non può certamente non sentire tutto quel fracasso e la cosa lo disturba non poco.

 

“ Suvvia, sai bene che ad Halloween… “. Fa per dire la moglie, ma lui afferra alcune caramelle, le stesse che Charlotte avrebbe poi voluto consegnare ai bambini che avrebbero fatto il tradizionale “ dolcetto o scherzetto “, per poi mangiarsele quasi in un colpo solo.

 

“ Ad Halloween si vestono come noi, il giorno dopo ci danno la caccia. Ecco, come sono quegli stupidi umani “. Sbuffa sonoramente, mentre lei lo guarda accigliata.

 

“ Le ricordo maestà, che anche io sono umana “. Precisa, mentre lui la osserva altrettanto accigliato.

 

“ Ma tu sei l’eccezione che conferma la regola, così come lo erano i pochi umani con cui ho avuto a che fare. Gli altri sono stupidi “. Borbotta solamente, mentre Charlotte ride lievemente.

 

“ Ah sì? Eppure, mi risulta che anche tu sia stato umano per un po', e non solo: ancora oggi fai parte della Luna Insanguinata che, per quel che ne so, sono cacciatori. Pacifisti, ma sempre cacciatori “. A quella constatazione da parte della moglie, lui mette un lieve broncio per poi voltarsi di lato, con fare superbo.

 

“ Oh andiamo! “. Fa solamente, mentre lei si alza con il contenitore delle caramelle tra le mani.

 

“ Ma perché non ammetti che ti piace, essere nel mondo umano? E che gli umani non sono così male? “. Chiede come se nulla fosse, mentre lui la guarda con la coda dell’occhio.

 

“ Perchè li trovo davvero stupidi… “. Mormora solamente il nipote di Dracula, prendendo tra le mani i contenitore con le caramelle all’interno. “ A cosa serve, imitarci per un giorno se poi ci danno la caccia per tutti gli altri? “. Chiede, mentre la moglie riflette un momento.

 

“ Beh, su questo hai ragione: a volte, gli umani sono proprio stupidi “. Ammette mentre, questa volta lui la osserva tra il perplesso e lo strafottente.

 

“ Io ho sempre ragione “. Fa con una lieve nota di superbia, facendo tuttavia ridere nuovamente la moglie.

 

“ Allora? “. Chiede, mentre lui la fissa senza capire. “ Vai! Le bambine aspettano le loro caramelle, no? Vagliele a dare, basta che non le spaventi troppo “. Fa, lievemente severa mentre lui la guarda ancora un po', afferrando poi il proprio mantello.

 

“ Vuoi che sia io a dargliele? “. Chiede, facendo un ghigno e mostrando lievemente le zanne. “ Cacciatrice, vuoi davvero che quelle ragazzine incontrino un vero vampiro? “. Chiede, mentre lei riflette un istante. Ma distraendosi non si accorge che lui sta già per uscire dalla porta.

 

“ Come? Ehm… Liuva! Liuva, aspettami! “. Fa, inseguendolo e ricordando solo ora che, quella notte, la Luna Argento splende più luminosa che mai.

 
   
 
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