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Autore: eddiefrancesco    10/11/2021    1 recensioni
Incuriosita dall' inaspettata eredità che le ha lasciato la sua madrina, un'eccentrica signora conosciuta come la strega di Wychford, la contessa Octavia Petrie decide di andare a dare un' occhiata alla nuova proprietà.
Ma arrivata in quella splendida villa di campagna a causa di un equivoco viene scambiata per una istitutrice dal tenebroso Edward Barraclough, il nuovo affittuario e dalle sue nipotine.
Ma ancora non sa in che guaio è andata a cacciarsi!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Storico
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Borbottando tra i denti, Octavia calcio' via un ramo portato dal vento. Il ramo era pesante e le scarpette da sera sottili. Lei impreco' di dolore, si fermò e si prese in mano il piede. Quando lo rimise a terra, aveva riacquistato abbastanza lucidità da mettersi a ridere di se stessa. Aveva sempre pensato di avere la minor dose di orgoglio e presunzione di tutti i Petrie. Lei e Harry avevano riso spesso delle arie che si dava Arthur. Ed eccola lì, in preda a un attacco di collera solo perché una donna delle Colonie aveva avuto l'ardire di insultarla. La Contessina Octavia Petrie al massimo dall'alterigia! «Se restate ferma ancora un po', prenderete freddo.» La voce proveniva dalle ombre ai margini della terrazza. Lei sbircio' in quella direzione e riuscì appena a distinguere la figura di un uomo. Edward. «È stato un bell'attacco di bile. Posso immaginare cosa, o piuttosto chi, lo abbia provato. Può essere una donna piuttosto sgradevole. Non fate caso a Julia, Octavia.» «E come? Comanda lei, qui.» Si interruppe e si controllo'. «E questa è una conversazione inappropriata. Voi non dovreste dirmi certe cose. Mr. Barraclough è vostra cognata.» «La storia delle mie battaglie con Julia è lunga. È perfettamente consapevole di ciò che penso di lei.» «Voi, almeno, siete nella fortunata posizione di poterle rispondere per le rime!» Lui venne avanti. Octavia vide che stava fumando un sigaro. «Cos'è successo? In passato vi siete trovata in evidente disaccordo con qualcosa che ho detto. Sono stato divertito dai vostri sforzi per non ribattere. Ma non ricordo che vi siete mai arrabbiata così.» «È perché voi non mi avete mai fatto sentire come una serva! Mrs. Barraclough si. Lo trovo intollerabile!» Lui abbozzo' un sorriso. «Questa vostra aria da duchessa è molto interessante, Octavia. Da dove vi deriva?» Octavia lo guardò dritto negli occhi. «Non so a cosa vi riferiate, sir.» Lui si strinse nelle spalle e gettò il sigaro. «Julia risulta esasperante a molte persone. È essenzialmente una donna fredda dotata di scarsa immaginazione. Spero che resterete con le ragazze il più a lungo possibile. Hanno bisogno di voi, del vostro affetto e del vostro calore.» Le stava molto vicino. Il suo corpo la riparava dal vento. La tentazione di appoggiarsi contro di lui fu fortissima... Octavia fece uno sforzo e si scosto'. «Non sono sicura...» balbetto'. «Non sono sicura di potere. I due mesi stanno per scadere.» Il momento di debolezza era passato. «No. Non posso fermarmi oltre. Anzi, dubito persino che resistero' fino a tale data. Non credo che vostra cognata mi approvi.» disse con voce più ferma. «È un dannato pasticcio» osservò lui amaramente. Senza saperlo, fece eco a ciò che Pip aveva espresso quel pomeriggio. «Perché tutto deve cambiare? Perché queste complicazioni? Era così piacevole al principio...» Tornò a girarsi verso di lei. «Domani partirò per Londra, dove mi fermero' un paio di giorni. Non accettate provocazioni, Octavia. Mi aspetto di trovarvi ancora qui al mio ritorno. E ora dovete entrare. Venite!» Julia aveva provato antipatia per miss Petrie sin dall'inizio. Non le piaceva l'evidente affetto che le sue nipoti avevano per la loro istitutrice. Non le piacevano la sua giovinezza e il suo fascino. E soprattutto non le piaceva il modo in cui aveva fatto sentire arrogante lei, Julia Barraclough, durante il loro colloquio. Dopo tutto, altro non era che una serva! Ci vollero parecchi minuti prima che si sentisse abbastanza composta da uscire dalla biblioteca e salire in camera sua. Lì, si guardò attorno con aria critica. Che luogo tetro quella casa! Mobili antiquati, camere buie, corridoi che sapevano di muffa... Impossibile da tenere pulita. Prima si fossero trasferiti a Londra, meglio sarebbe stato. Le cameriere erano state negligenti. Le tende della finestra che affacciava sulla terrazza non erano completamente accostate. Accigliata, Julia si avvicinò per chiuderle. La sua attenzione fu attratta da due persone sotto di lei, chiaramente visibili al chiaro di luna. Senza far rumore, Julia aprì la finestra per vedere meglio. Edward e miss Petrie molto vicini... Troppo. Bene, bene, bene! Ecco come si svagava Edward a Wychford. Ecco il motivo della sua insistenza per avere l'istitutrice al suo tavolo! Si sporse, mentre loro rientravano. Edward aveva persino passato il braccio attorno alla vita della donna. Julia storse la bocca in un sorrisetto. Tipico! Edward alle prese con i suoi soliti giochetti. E la signorina... Fece un salto indietro, ansimando e sputacchiando quando la grondaia sopra la finestra le rovescio' tutto il suo contenuto sulla testa. Che casa disgustosa! Ora era inzuppata di acqua puzzolente e cosparsa di foglie marce! Con i capelli che le gocciolavano sulle spalle, chiamò rabbiosamente la cameriera. La ragazza arrivo' di corsa e si fermò allibita alla vista della padrona. Le sue esclamazioni costernate vennero troncate di netto. Venne spedita a cercare aiuto, asciugamani e acqua calda. Dopo alcuni minuti di furiosa attività accompagnata da un fiume di comandi impazienti, le cameriere avevano fatto il bagno a Julia e l'avevano messa a letto con una tisana bollente. La stanza era tornata quieta. Julia si rilasso' contro i cuscini, scaldata da un senso di virtuosa rettitudine. Miss Petrie avrebbe dovuto andarsene. Appuntamenti alla locanda con Mr. Smith, in casa una tresca con Edward... Malgrado tutte le sue arie, la ragazza non era altro che una gonnella leggera! Julia sospirò. Non sarebbe stato facile sbarazzarsi di Octavia Petrie. Con ogni probabilità Edward avrebbe negato le accuse, e suo cognato poteva essere ostinato in modo irritante. Avrebbe potuto pretendere delle prove, se Julia gli avesse riferito l'incontro dell'istitutrice con Mr. Smith. Ebbene, le prove gliele avrebbe fornite, e la locanda era il luogo in cui iniziare a cercare! L'indomani ci avrebbe mandato la cameriera. Soffio' sulla candela e si compose per il sonno. L'indomani fu una giornata triste per Octavia. Edward Barraclough partì presto per Londra e Mrs. Barraclough trovò scusa dopo scusa per tenere le ragazze lontane da lei. Le lezioni vennero sospese e, per tenerla occupata, le vennero dati inventari di biancheria e conti da controllare. Quando si offrì di portare le ragazze a fare la solita passeggiata pomeridiana, Mrs. Barraclough le sorrise con freddezza e disse che il tempo non era clemente. Desiderava tenerle accanto a sé. Venne acceso un fuoco nel salone e le ragazze vi passarono il pomeriggio con la loro zia, mentre Octavia sedeva sola nel salottino. Non fu una consolazione per lei quando a un certo punto la porta del salone si aprì e si udì la voce di Pip alzata in una protesta. Fu seguita da un rabbioso ordine di Mrs. Barraclough, da un suono di piedi trascinati per terra, poi la porta venne sbattuta. Octavia aveva il cuore stretto per le sue allieve, ma si sentiva totalmente impotente. Era anche molto sconcertata. Aveva capito subito di non piacere a Mrs. Barraclough, ma ora quella donna la trattava come se avesse la peste! Cos'era successo? Lei e Pip cenarono nella stanza in cui si svolgevano le lezioni. Per Octavia non fu un sacrificio, ma poi passò buona parte della notte a rigirarsi nel letto e si alzò più stanca di quando si era coricata. L'indomani non fu una giornata migliore della precedente. Mrs. Barraclough annunciò a colazione che avrebbe accompagnato le nipoti a Guildford. «Bene!» esclamò Pip. «Possiamo portare miss Petrie con noi. Voglio farle conoscere la mia insegnante di ballo.» «Meglio di no» disse Mrs. Barraclough. «Faremo visita ad amici, in seguito, e dubito che possano essere interessati a conoscere la tua istitutrice, Philippa.» «Ma...» «Silenzio!» Mrs. Barraclough si girò verso Octavia. «Peccato che non siate riuscita a insegnare a Philippa come ci si comporta in società, miss Petrie. È sempre stata una bambina difficile, ma pare peggiorata sotto la vostra tutela.»
   
 
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