La figlia di
kakuzu
Capitolo 1.
Era tutto
tranquillo quel giorno al covo. Kakuzu e Hidan sarebbero partiti per una
missione, raccogliere fondi per l’Akatsuki prendendo le taglie dei ricercati. Roba
da tutti i giorni insomma. Se non che…
Pain:kakuzu,
devo dirti una cosa importante. Vieni nel mio ufficio.
Kak:agli
ordini
Pain:Izumi…
è morta
Kak:…
e chi è?
Pai:O_O
è quella donna che era nell’akatsuki, che tu mettesti incinta ancor prima di
entrare a far parte dell’organizzazione.
Kak:ah
si quella. Bè è morta, cosa dovrei fare?
Pai:ti
ricordi quando la mettesti incinta?
Kak:si
Pai:la
bambina è cresciuta, Kakuzu. Ora ha 15 anni. E non ha una famiglia.
Kak:e
io cosa dovrei fare?
Kon:che
domande sono, sei suo padre! Lei verrà qui.
Kak:COSA?!
NON VOGLIO UNA MOCCIOSA DA BADARE! HIDAN MI BASTA!
Pai:potrebbe
avere le tue doti. A noi servirebbe un membro in più. Inoltre sua madre aveva
quella strana abilità…
Kak:controllava
la mente delle persone e aveva poteri sensitivi.
Pai:esatto.
Quindi entro domani sarà qui. Abbiamo mandato sasori e deidara a prenderla.
Kak:…
...
Dei:chissà
come sarà questa figlia di kakuzu…
Saso:hikari
Dei:si
chiama luce? L’opposto del padre! Ecco siamo arrivati-
La ragazza
si trovava nel Villaggio della cascata, in una piccola catapecchia. Dalla porta
sgangherata, ne uscì una ragazza…
Hika:siete
arrivati… vi manda l’akatsuki vero?
Saso&dei:O_O
Il giorno
dopo…
Hid:ti
prego Jashin, fai in modo che questa ragazza non somigli al padre, sia
fisicamente che caratterialmente, ti supplico!!
Kak:se
vuoi morire, basta che lo dici senza fare giri di parole.
Hid:sono
immortale!
Kak:vedi
come ti combino, poi vediamo se riesci a muoverti…
Dei:ehi,
siamo ritornati!
Kon:ti
senti agitato?
Kak:non
so neanche il suo nome…
Kon:cosa?
Kak:niente.
Agitato io? È solo una mocciosa!
Kon:-_-
-
Dietro
sasori e deidara, vi era una ragazza alta più o meno quanto deidara, con i
capelli lunghi fino alla schiena neri con dei colpi di sole azzurri, lisci come
l’olio. Era magra con un seno abbondante, che stonava non poco con la sua
corporatura gracile, aveva la pelle bianca come la neve ed aveva il viso
spigoloso. A parte i seni, non c’era niente di dolce e morbido nel suo corpo,
persino i capelli sembravano ossidiana su cui potevi tagliarti. Gli occhi erano
lunghi e affusolati di un’azzurro misto al blu, cosi profondi che ti ci potevi
perdere dentro. Aveva un naso piccolo e delle labbra rosse carnose che
sembravano ancor più grandi con la bocca da bambolina che aveva.
Hika:buongiorno
a tutti, sono Hikari- la voce era in perfetto contrasto con lo sguardo freddo e
cinico che aveva. Una voce cosi dolce, bassa e delicata non poteva avere quello
sguardo carico di tristezza e risentimento. Non poteva essere possibile, pensò
Kakuzu.
Kak:sono
io tuo padre
Hika:buongiorno,
sono contenta di conoscerla- contenta a parole, ma dagli occhi non sembrava
cosi contenta. Anzi, più che altro infastidita. Lo stesso sguardo del padre, un
misto di cinismo, freddezza e un incolmabile tristezza.
Kak:hikari,
eh? Sei il sosia di tua madre-
Hika:si,
me lo dicono tutti-
Hid:e
questa sarebbe tua figlia?
kak:a quanto pare
Hid:O_O
sono davvero colpito, in positivo però. Jashin ha ascoltato le mie preghiere!
Kak:ti
ho detto che se vuoi morire basta che lo chiedi
Hid:t’ho
detto che sono immortale e che è inutile perché tanto io ti starò immezzo ai
coglioni finchè non me ne andrò di qui
Kak:speriamo
almeno che quel giorno arriverà…
Hika:ahahah-
una risata cristallina, limpida, pura, innocente. ma perché gli occhi invece
davano un impressione diversa?
Hika:da
quello che ho capito non andate molto d’accordo
Hid:noi?
Ma come non si vede l’amore cieco che ci unisce?
Hika:ahahah,
come sei simpatico!
Hid:grazie.
Sei molto diversa da tuo padre. In positivo però
Kis:hidan
vieni qui
Hid:che
vuoi?
Kis:vieni
è importante
Hid:ok,
scusa devo andare, avremo altri modi di parlare
Hika:ok^^
hid:che cacchio vuoi?
Kis:devono
parlarsi loro, in fondo sono pur sempre padre e figlia. Lasciali conoscere.
…
Hika:…
Kak:….
Hika:allora.
Mi vorrebbe raccontare qualcosa su di lei?
Kak:dammi
del tu. Anche se non ci siamo mai visti, sono pur sempre tuo padre.
Hika:va
bene. Che mi dici su di te allora?
Kak:sono
venuto a far parte dell’akatsuki per puri scopi di arricchimento, mi hanno
piazzato come compagno un deficiente e domani andrò in missione. La mia vita
procede cosi. Niente di emozionante. La tua?
Hika:bè,
io sono vissuta sempre con mia madre, mi ha fatto frequentare l’accademia
ninja, ma non mi ha fatto terminare gli studi
Kak:come
mai?
Hika:siccome
lei aveva queste doti da sensitiva, le ho prese anche io in eredità e bè…
succedeva in certi casi che toccando le persone vedevo il loro futuro, anche
solo scontrandomi. Una volta ho predetto la morte di un bambino, ho cercato di
avvertire i genitori, ma non mi hanno creduto. Alla fine è morto, e allora hanno
incominciato a chiamare me e mia madre streghe e ci hanno isolato. Mi avrebbero
picchiato se sarei ancora ritornata in quella scuola. Cosi mia madre mi ha
insegnato le nozioni base di un ninja e mi ha imparato a domare i miei poteri.
Kak:mi
dispiace. Sei del mio stesso sangue, è ovvio che quei coglioni della cascata c’è
l’abbiano con te. Lo sanno che sono tuo padre?
Hika:no.
Mia madre ha sempre detto che tu eri morto, sia a me che agli altri.
Kak:ah…
Hika:ma…
come vi siete conosciuti tu e mia madre?
Kak:lei
faceva parte dell’akatsuki, io dovevo catturarla, ma non è andata come
previsto. Quando è rimasta incinta, ha lasciato l’organizzazione ed è andata a rifugiarsi
sotto falsa identità nel mio villaggio. Per quello mi cacciarono. Perché mi
innamorai di lei. Da allora non ho più voluto legami con le persone.
Hika:mi
dispiace…(in fondo non è cosi male come pensavo), ma tu ora hai me
Kak:
(ti avrei voluta avere molto prima, se ne avessi avuto la possibilità) si. Allora
andiamo? Domani tu verrai in missione con me
Hika:davvero?
Ok, grazie pap…Kakuzu
Kak:vuoi
che ti accompagni in camera?
Hika:no
me lo hanno già spiegato sasori e deidara dove si trova. Ciao, ci vediamo
domani
Kak:c-ciao-
È la
prima volta che mi confido con qualcuno, ma cosa mi sta succedendo? Quella ragazza…è
uguale a Izumi. Solo con lei riuscivo ad aprirmi cosi. Izumi, perché mi hai rovinato
la vita?
Mio padre me lo immaginavo diverso. Deidara me l’aveva descritto come uno fissato solo per i soldi, antipatico, acido e violento, ma invece è solo cosi bisognoso d’affetto. Forse con lui starò come quando stavo con mia madre… mamma… mi manchi…- detto questo pianse lacrime amare.
questa è
la mia seconda fic, visto che avete detto di continuare a
scrivere ho deciso di crearne un'altra! AVVISO: su kingdom hearts
ho fatto una song fic intitolata My Sanctuary. se apprezzate, recensite
please!