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Autore: Rosmary    18/11/2021    8 recensioni
Esisteva una leggenda secondo cui a reggere l’universo fosse il magnetismo esercitato da anime affini, che vagavano vagavano vagavano finché non si riconoscevano tra tutte le altre anime. Se s’incontravano, la realtà sino ad allora conosciuta s’alterava improvvisa, e così per alcuni il grigiore diveniva arcobaleno, per altri le emozioni divenivano implosive, per altri ancora sogni, profumi, simboli acquisivano significati. Quando due anime gemelle allacciavano le loro vite l’universo tremava per abituarsi a un nuovo intero.
1. Erano nati solitudine (Tom O./Helena)
2. Cercami nei sogni (Fred/Hermione)
3. Magneti (James Sirius/Rose)
4. Se non era il tuo nemico (Evan/Dorcas)
5. Profumi di intero (Lorcan/Rose)
6. Interi (Louis Weasley)
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Corvonero, Dorcas Meadowes, Evan Rosier, Helena Corvonero, Tom O. Riddle, Vari personaggi | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger, James Sirius/Rose
Note: AU, Raccolta, Soulmate!AU | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Più contesti
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I personaggi presenti in questa raccolta sono proprietà di J.K. Rowling; i racconti sono stati scritti senza alcuno scopo di lucro.

 

Erano nati solitudine
 
 
Helena era vissuta in tempi di sangue versato e stendardi che ostentavano sodalizi, ma per quanto si fosse sforzata di distinguere il bene dal male il velo opaco che l’universo le aveva calato sullo sguardo le mostrava una realtà che alternava biancore spento a buio pece.
Tutto uguale tutto uguale – sempre.
Aveva nutrito rancore nei confronti di chiunque avesse strappato il velo e s’era convinta che il segreto dello strappo fosse tutto nell’intelligenza più acuta. Aveva allora bramato e trafugato cimeli, fuggito l’ignominia del tradimento, cadendo infine vittima di se stessa prima ancora che della ferocia altrui.
Tutto uguale tutto uguale – ancora.
Quando il mondo in bianco e nero l’aveva perseguitata anche nella morte, aveva creduto di essere stata punita per i peccati di cui s’era macchiata in vita e per la codardia che le aveva impedito di unirsi ai defunti.
Tutto uguale tutto uguale – finché.
 
Tom era nato a seguito di sangue tradito e stendardi barattati, ma per lungo tempo non aveva conosciuto il primo né i secondi e aveva ignorato di possedere radici antiche e un futuro già scritto. Non s’era mai interrogato sul velo che ne incupiva la realtà, era certo appartenesse all’universo stesso, creato senza sfumature.
Tutto netto tutto netto – sempre.
Aveva nutrito rancore nei confronti di chiunque volesse convincerlo che il mondo possedesse tonalità a lui sconosciute e s’era convinto che tali menzogne andassero punite. Aveva allora bramato e trafugato conoscenze, sino a quando non s’era imbattuto in saperi dalle potenzialità enormi.
Tutto netto tutto netto – ancora.
Quando il mondo in bianco e nero s’era frantumato non l’aveva fatto per il suo sguardo opaco, ma per qualcuno incrociato sulla sua strada – qualcuno che aveva cercato rincorso voluto, sia pure per macinare inganni.
Tutto netto tutto netto – finché.
 
«Qual è il tuo nome?»
«Mi chiamano Dama Grigia.»
«Il tuo vero nome.»
«Helena.»
«Eri sua figlia?»
«Ero la sua vergogna.»
«Perché?»
«Non riuscivo… I colori, non riuscivo a vederli.»
«Non esistono i colori, Helena.»
«Ti inganni, Tom.»
 
Erano dovuti trascorrere secoli, e la vita intera, prima che gli occhi di Helena distinguessero le tonalità pastello dai colori accesi, le luci sfavillanti dalla cupezza del buio.
Aveva compreso solo allora, dinanzi a iridi pece, labbra purpuree e pelle nivea, di aver rincorso il desiderio sbagliato – non l’aveva mai capito che a strappare il velo non fossero cimeli né intelligenza, ma emozioni più intime, radicate dentro, capaci di infiammare guance evanescenti e offuscare l’intelletto più acuto.
Non più sola – non più metà.
 
«Sai cos’è l’amore, Tom?»
«È una domanda sciocca.»
«Ma sai cos’è?»
«Dillo tu a me.»
 
Sarebbero potuti trascorrere secoli, e la vita intera, il mondo di Tom non avrebbe mai smesso di essere in bianco e nero – le sfumature per lui non sarebbero mai esistite, né le eccezioni né le possibilità dettate dalle emozioni più intime.
Era figlio di un tempo sbagliato, ma non ne aveva cognizione, e la sola che avrebbe potuto strappare il suo velo non era che un’impronta ormai, e benché lui potesse vederla e parlarle non poteva toccarla né viverla.
Per sempre solo – per sempre metà.
 
«Non morirò mai, Helena.»
«Ti illudi, continui a farlo.»
«Se anche fosse non lo saprai.»
«Ti inganni ancora, Tom.»
 
~
 
C’erano esplosioni, scintille, colori in ogni dove, quella notte sembrava non finire mai, ma d’un tratto bianco e nero inghiottirono il mondo di Helena – lo seppe senza saperlo.
 
Di nuovo sola, di nuovo metà.
 
 




 
Note dell’autrice: da diverso tempo ho voglia di cimentarmi nelle Soulmate!AU per sperimentare. Non sono certa di aver bene interpretato questo contesto narrativo, ma spero di sì. Questa raccolta si comporrà di sei flashfic o brevissime oneshot (come questa) su sei diverse coppie e sei contesti/prompt differenti di Soulmate!AU.
Se interessa, sul mio profilo instagram ho pubblicato il prologo integrale della raccolta (la sua versione più breve fa da introduzione), potete leggerlo qui.

In questo primo racconto ho scelto il contesto/prompt secondo cui il soulmate non vede i colori finché non incontra l’anima gemella e smette di vederli quando questa muore – ho giocato sul fatto che sia Helena che Tom sono fuori tempo.
Ho scelto di iniziare con un legame platonico e inespresso, privo di reali interazioni, per introdurre questi universi in cui le anime gemelle sono chiamate a riconoscersi; spero che la lettura vi sia piaciuta.
Un abbraccio. ❤
   
 
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