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Autore: curlywriter    24/11/2021    0 recensioni
ripercorriamo le tradizioni natalizie degli Upstead. vediamo come nel corso degli anni si è evoluta la loro storia d'amore e come hanno dato vita alle loro tradizioni natalizie. avvertenze: una storia piena d'amore, sensualità e dolcezza.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jay Halstead, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Luci di Natale e Tradizioni

 

Note autrice: cari lettori ecco la seconda parte di questa storia che ho deciso di far diventare una raccolta natalizia, sempre oscillando tra il passato e il presente degli Upstead. Con queste storie vorrei tentare di fare vedere come immagino i loro momenti di spensieratezza che per forza di cose all’interno degli episodi non ci fanno vedere e dato che Babbo Natale è alle porte, ho pensato di mostrare come con il tempo gli Upstead hanno vissuto l’atmosfera natalizia. Spero vi possa fare piacere e vi possa dare qualche minuto di spensieratezza.

Avvertenze: preparatevi perchè in questa storia ci sarà un alto tasso di erotismo e sensualità.

Consiglio di leggere la prima parte di questa storia ascoltando I’ve got you under my skin di Frank Sinatra.

La storia è molto lunga perciò grazie di dedicarmi del tempo, spero ne valga la pena. La lunghezza però è dovuta perchè vorrei trasmettere quanto presente, passato e futuro possono collegarsi

 

Come sempre vi ricordo che i personaggi di Upton e Halstead non mi appartengono ma sono frutto della fantasia degli autori di Chicago PD, mentre i gemelli Halstead sono nati dalla mia immaginazione. buona lettura,  Curlywriter 

 

 

 

22 dicembre 2021 - il primo Natale insieme

 

Jay quella mattina del 22 dicembre si era svegliato molto gasato, non solo perchè insieme ad Hailey la sera precedente aveva passato una serata fantastica piena di prospettive per il futuro e che era finita con il proseguimento di ciò che era accaduto sotto la doccia, ma anche perché quello che stavano per affrontare non era soltanto il loro giorno di riposo, ma sarebbero andati in giro per i mercatini di Natale sparsi per la città e avrebbero comprato il loro primo albero e i loro primi addobbi.

Jay, quella mattina si era svegliato tenendo stretta Hailey, il suo pettorale contro la sua schiena e i capelli che gli solleticavano il mento, e lo inebriavano del profumo della camomilla dello shampoo della sua fidanzata. Hailey era profondamente addormentata e stringeva il braccio di Jay che si trovava sotto di lei. Il detective sorrise perchè anche mentre dormivano erano una sorta di incastro perfetto. Aveva deciso di svegliarla in un modo più romantico dei soliti baci sul corpo, che comunque lo allettava particolarmente, dato che, talmente erano sfiniti dalla notte di passione, si erano addormentati cullati dalla nudità dei loro corpi e dai loro respiri appagati. Cercando di non svegliarla, prima di sfilare il braccio da sotto di lei, baciò la sua nuca e delicatamente la coprì con il loro candido piumone, poi si alzò visto che quella mattina voleva portarle la colazione a letto. Sapeva quanto hailey amasse svegliarsi con l’odore del caffè e i waffle così mentre aspettava che la macchinetta si scaldasse, accese la piastra e preparò i waffle che avrebbe servito con dei frutti di bosco e della cioccolata fusa. Preparò il vassoio dove ripose sia le tazze che il piatto in cui mise i dolci che Hailey più amava. Una volta entrato nella loro camera da letto, ripose sul proprio comodino la loro colazione e tornò al suo lato del letto. Trovò Hailey nella medesima posizione in cui l’aveva lasciata. Sorrise grato di vederla riposare con gusto, dato che l’ultimo periodo fu davvero turbolento e vide oscillare la sua insonnia che ogni tanto la faceva tribolare. Arrivavano da un periodo di alti e bassi e Jay era felice di essere tornato alla loro normalità, erano ancora più uniti di prima e stavano costruendo il loro futuro assieme. Si erano da poco trasferiti insieme in una casa più grande con la promessa di scrivere il loro futuro insieme, stavano costruendo la loro casa, il loro nido e quel 22 dicembre avrebbero aggiunto un nuovo tassello. 

Jay avvolse le sue braccia attorno alla sua amata, iniziò ad accarezzarla dolcemente e la strinse a se sussurrandole all’orecchio: “É ora di svegliarsi bella addormentata”, e dopodiché iniziò a baciarla amabilmente sulla nuca, sulla spalla, sulla mascella e infine all’angolo della bocca. Lo fece ripetutamente finché Hailey non iniziò a muoversi, continuando a baciare l’angolo delle sue labbra, sentì allargarsi sul volto della sua dolce metà un leggero sorriso, la senti’ sospirare piacevolmente e l’aiutò a girarsi. 

Hailey con ancora gli occhi semi chiusi, assaporò l’aria di quella stanza, c’era un gradevole mix di odori: il profumo della loro pelle si mescolava all’acqua di colonia legnosa di Jay, al caffè bollente di prima mattina, alla camomilla dello shampoo della bionda detective e al profumo della felicità.

“Buongiorno” le disse Jay avvolgendo le sue gambe alle proprie e stringendola a sé.

“ ‘Giorno” rispose lei ancora assonnata ma felice di ciò che aveva davanti. 

“C’è un mix di odori fantastico in questa camera da letto” constatò avvinghiandosi a quel corpo caldo che la notte precedente aveva avuto tutto per se. 

“Questa mattina colazione a letto per inaugurare effettivamente il nostro primo Natale insieme”

“Il primo di una lunga serie” continuò Hailey interrompendo Jay e poggiando le labbra sulle sue.

“Grazie, sei l’uomo che tutte vorrebbero” 

“Sei l’unica che possa avermi” le rispose fermamente avvicinandola ancora di più, scaldandola e baciandola in modo più famelico. Una lunga sessione di baci e di sfregamento di corpi iniziò presto quella mattina. Come la sera precedente, hailey attirò e portò su di sé il suo fidanzato. Non poteva fare a meno di sentire il suo corpo caldo appiccicato al proprio, giocò con le sue labbra, con la sua lingua, godendosi quelle mani che la accarezzavano e  la bramavano. Anche lei intensificò la presa su di lui, se avesse potuto si sarebbe connessa e fusa con lui in un modo umanamente impossibile. Aveva bisogno di sentirlo suo e di fargli sentire quanto voleva essere sua per l’ennesima volta. Si lasciò sovrastare e dominare da quel corpo che la sera prima le aveva fatto toccare il cielo con un dito. Hailey ansimava, lo bramava e Jay faceva lo stesso, però l’odore del caffè li fece tornare alla realtà.

“Ieri sera è stato fantastico e vorrei sicuramente replicare una terza e quarta volta, ma so quanto detesti il caffè freddo, ti piace bollente e non vorrei farti iniziare col piede sbagliato questa giornata che voglio rendere magica.” Disse cercando di staccarsi da lei. Hailey però intensificò la presa e lo strinse ancora di più, gli baciò il mento, facendo sentire un pezzo della sua lingua, e sorridendo ampiamente gli disse: “Impossibile rovinare ciò che è iniziato in modo così bello!” 

Jay capì che Hailey non aveva voglia di staccarsi, allora la fece alzare tenendola legata a sé. Rise di gusto perchè in quel momento sembrava quasi una bambina. Si appoggiarono entrambi alla spalliera del letto e jay prese il vassoio e lo mise tra loro.

“Dimmi che faremo queste cose anche quando saremo sposati da vent’anni e avremo figli adolescenti”.

Jay rimase stupito di quella esternazione ma anche molto estasiato. Sapeva benissimo che Hailey vedeva un futuro con lui, ne avevano fatta di strada, ed Hailey ora non aveva problemi ad esternare i suoi sentimenti, però a jay faceva ancora effetto sentirsi dire certe cose e soprattutto essere messo al primo posto ogni singolo giorno. 

“Adoro quando mi guardi così” disse assaggiando un pezzo di waffle e poi tornando ad assaporare quella labbra di cui non si sarebbe mai stancata.

Sapeva come la stava guardando: il suo sguardo dolce attraverso il quale vedeva tutto il loro futuro… vedeva lei vestita da sposa, vedeva Hailey impanicata con un test di gravidanza fra le mani, la vedeva cullare una bambina bionda che gli avrebbe fatto perdere la testa tanto quanto sua madre, la vedeva innervosirsi al lavoro e tornare a casa e rilassarsi con La sua famiglia, la vedeva prenderlo in giro perchè era innamorato perso delle sue “ragazze” e la vedeva felice e vedeva se stesso prendersi il merito per tutto questo. Jay sognava tutto ciò e sapeva che lei ricambiava; non vedeva l’ora di sapere dove la vita gli avrebbe portati.

“Ehi Jay, è tutto ok?” Gli domandò la sua partner vedendolo assorto.

Annuì e Si sporse rubandole un mirtillo dalle labbra con le proprie, facendola ridere.

“Allora Mr Natale che cosa hai in mente e cosa hai organizzato per i nostri primi acquisti al Villaggio Natalizio di Chicago?”, domando’ sorseggiando il suo caffè cercando di non farsi scappare le lenzuola di dosso.

“Vedrai, ti piacerà, e per quanto adori stare nel letto con te, dobbiamo sbrigarci e vestirci sennò non troveremo niente, siamo già vicini al Natale e sarà difficile trovare l’albero perfetto” le rivelò mettendole fretta e alzandosi per andare nel loro bagno privato.

Hailey sorrise pensando a quanto Jay amava sorprenderla con le sue colazioni a letto, si sentiva sempre più fortunata e avrebbe voluto svegliarsi così per sempre. Si alzò dal letto e vide la confusione che avevano lasciato la sera prima: quando rientrarono dalle “Luci di Natale” erano un po’ su di giri, questa volta non perchè avessero bevuto chissà quanto, era proprio la dimostrazione e l’importanza che Jay aveva dimostrato ancora una volta con quel gesto. Aveva condiviso con hailey un ricordo importante della sua infanzia, l’aveva resa partecipe dei momenti più importanti con sua madre e ciò non poteva che renderla più estasiata e dovevano concludere la serata nel migliore dei modi, ovvero donandosi all’altro. Jay era di poche parole, ricordare la signora Halstead spesso faceva ancora male, lei come al solito non lo forzava, ma ogni volta che si apriva lo ascoltava e lo amava sempre di più e a quel rientro si amarono e custodirono ogni attimo speciale grati di potersi finalmente vivere. 

Hailey iniziò a raccogliere gli indumenti sparsi per la camera da letto, prese dal pavimento la camicia color sabbia che gli aveva sfilato la sera precedente e la infilò abbottonandola solo fin sopra l’ombelico. Lo raggiunse in bagno e vide che si stava sistemando i capelli, quei capelli che aveva scompigliato per tutta la notte. Ghignò perchè in quel momento entrambi pensarono alle loro effusioni notturne, ma non disse nulla, si lavò la faccia e poi dopo aver dato il consueto bacio al centro delle sue scapole e prendendolo in giro gli domandò mentre si asciugava il viso: “Halstead, ci farai indossare anche dei  maglioncini con le renne?” 

“No, quello c’è lo risparmio anche perchè abbiamo una reputazione da mantenere: siamo pur sempre due detective dell’unità di intelligence” le rispose facendo l’occhiolino. Hailey gli si avvicinò ridendo e lo baciò “Il mio detective cuore di panna.. chi lo avrebbe mai detto..” Lo prese in giro tornando a baciarlo con un po’ più di impeto. Hailey stava cercando di portarlo di nuovo verso il letto perchè effettivamente non riusciva a staccarsi, le erano mancati questi momenti teneri e pieni di spensieratezza, ma Jay cercò di mantenere la calma per entrambi.

“Mi sei mancato, mi è mancata questa connessione!” Rivelò Hailey cercando di dimenticare il periodaccio che avevano vissuto.

Jay sospirò perchè anche lui provava le stesse cose, ma in quel momento dovevano per forza prepararsi.

“Anche tu, Hailey, ti capisco, e credimi starei tutto il giorno così ma voglio davvero rendere questo Natale speciale, ti prometto che quando rientriamo non mi stacco da te. Meno male che ieri sera eri tu a dire che non dovevamo fare tardi?!” Disse dandole un altro bacio. 

“Si perchè avevamo una prenotazione e non potevamo fare brutte figure, in questo caso non ci corre dietro nessuno!”

“Ed è qui che ti sbagli, l’abete perfetto non si sceglie di fretta!” Le fece notare prendendole la mano e baciandogliela sulle nocche.

Hailey acconsentì e staccandosi controvoglia andò a vestirsi; decise di sorprendere Jay Indossando  un maglione felpato con dei Motivi geometrici viola, leggings di pelle aderenti e anfibi, tutto rigorosamente nero. Jay tornò in camera per vederla sistemarsi i ricci dorati e mettersi un velo di trucco e lo beccò guardarla stupito.

“Ti piace?”

“Eh direi!” Disse guardandola grattandosi la nuca un po’ imbarazzato.

“Sono sempre in Jeans e camicia, direi che almeno nei nostri giorni liberi potrei scoprire un po’ della mia femminilità”.

“Fidati Hailey, tu mi piaci sempre.” Disse pizzicandole il fianco indossando il suo maglioncino sancrato nero che gli fasciava i muscoli alla perfezione. Le porse la sua giacca di pelle e andarono a comprare il loro primo alberello da addobbare.

Stettero in giro tutta la mattina, andarono a pranzo da Bartoli e poi acquistarono l’albero perfetto, almeno era quello che aveva detto jay. Secondo il detective senior erano stati davvero fortunati a trovarne uno così folto poco prima del 25 dicembre. Lo caricarono sul pick up e si spostarono verso le bancarelle per comprare tutte le decorazioni. Hailey si era innamorata degli gnomi che vedeva in giro per la città: decisero di acquistarne alcuni di diversa altezza e misura, poi scelsero qualche addobbo per rendere il meno spoglio possibile il loro abete.

Jay sembrava un bambino nel paese dei balocchi, hailey lo vedeva raggiante ed effettivamente lo era anche lei. Era felice di vedere lui così entusiasta ed era contenta che stavano costruendo il loro natale.

Quando rientrarono a casa constatarono di aver preso un pino davvero alto e che fortunatamente era entrato nell’ascensore perchè senno’ avrebbero avuto problemi a portarlo a mano fino al decimo piano di quell’appartamento magnifico che chiamavano casa. Jay era forte ma dieci rampe di scale sarebbero state impossibili. 

Una volta rientrati hailey accese la loro smart tv e fece partire la playlist rock che amavano ascoltare: David Bowie risuonava nella stanza e dopo essersi messi delle tute addosso iniziarono a sistemare le cose che avevano comprato. 

“Jay cos’è questo spray?” Domandò hailey mentre svuotava e metteva tutto sulla loro isola della cucina. 

“Neve finta” rispose con ovvietà Jay.

Lo guardò sorridente chiedendogli se fosse serio e Jay le rispose che non era Natale senza neve. Hailey lo osservò montare l’albero che avevo deciso di mettere vicino alle scale che portavano all’ampio terrazzo. Avevano deciso di inserire addobbi blu e argento così da abbinarlo alle porte blu notte del loro appartamento, però avevano preso anche qualche pallina simpatica: c’era l pallina a forma di pistola, quella a forma di pizza e quella che raffigurava la bottiglia di whisky. Poi avevano preso delle palline in vetro con i loro nomi e una su cui avevano fatto scrivere “Upstead” e infine avevano anche preso dei mini gnomi, che ormai erano diventati un’ossessione di hailey da appendere a qualche ago.

Iniziarono ad addobbare insieme mentre Jay prendeva in giro Hailey perchè uno degli gnomi che avevano messo all’entrata era più alto di lei e ridendo lei stessa ammise di essersi fatta prendere la mano. Con la precisione che contraddistingueva Jay l’albero stava prendendo forma e Jay gli raccontò di come da bambini lui e Will litigavano per mettere la punta all’albero e alla fine lo facevano un anno ciascuno. 

“Beh Jay quest’anno puoi farlo senza dover litigare con qualcuno, questa’albero è tutto tuo, tutto nostro” disse guardando Jay con una luminosità negli occhi che rendeva il detective fiero di se stesso perchè si era ripromesso di renderla il più felice possibile e ci stava riuscendo.

Si avvicinò ad Hailey e le prese le mani mentre stava cercando di sistemare le ultime palline. Le fece smettere di addobbare l’albero e guardandola in modo sincero e amorevole le disse: “questo è il nostro albero, ma questa punta tocca a te metterla.” Hailey rimase colpita, si morse il labbro e lo guardò senza fiato, per poi rispondergli: “non ci arriverò mai Jay, hai preso un pino troppo alto”, esclamò arrossendo titubante.

Jay non proferì parole, ma si limitò a prenderla in braccio, o meglio con agilità la fece salire sulle sue spalle facendola emettere anche un grido di sorpresa. La tenne saldamente e insistette per farle posizionare quell’enorme fiocco di neve che avevano preso da inserire sulla cima dell’abete. 

“É dritto?” Chiese Hailey

“Hailey devi dirmelo tu, sei tu lassù” disse Jay ridendo. Anche in quel momento hailey si stava appoggiando a Jay e cercava di coinvolgerlo, una banalità per loro era motivo di condivisione. Quando fu convinta disse a Jay di metterla giù. Una volta a terra i due fidanzati non si staccarono, anzi si sorrisero e Jay la baciò più volte. 

“Manca una cosa!” Disse hailey porgendogli la bomboletta di neve finta. Si sorrisero e dopo averla agitata un paio di volte Jay imbianco’ il loro alberello. Jay però non si limitò a spruzzare la neve finta solo sugli aghi del pino, si girò verso la sua compagna e glielo spruzzò su addome e gambe. 

“Oddio è gelida! Jay questa me la paghi!” Disse saltellando all’indietro, ma ridendo divertita. 

“Avevi premeditato tutto già mentre acquistavi lo spray non è vero?” Disse togliendosi i calzini per non macchiare il pavimento.

“Forse” disse ghignando e guardan dola con gli occhi vispi e innamorati. 

“Vado a cambiarmi Jay.. sappi che questa me la paghi” gli fece eco minacciandolo puntandogli l’indice contro. 

Quando jay la vide scomparire verso la loro camera da letto, sapeva di avere poco tempo per sistemare il loro soggiorno. Sposto’ il tavolino da caffè in un angolo del salotto dove posizionò il candelabro accendendo le candele al sandalo, mise una coperta per terra, e inserì il disco di Frank Sinatra “I’ve got you under my skin” che azionò non appena sentì hailey tornare verso di lui. Quello che la bionda non immaginava era che jay avesse organizzato una serata romantica. Le luci erano spente, e solo le candele illuminavano la zona insieme alle luci dell’albero natalizio. La musica risuonava in modo soave e leggero, e Jay l’aspettava in mezzo alla stanza. Hailey era sorpresa e lusingata perchè si sentiva davvero speciale.

“Avevi programmato tutto, mi hai sporcata perchè volevi che me ne andassi per sistemare tutto” si illuminò capendo il piano che aveva in mente il suo compagno.

“Mi dispiace, ma dovevo. Solo che non immaginavo saresti tornata con solo addosso il maglione che indossavo oggi e un paio dei miei calzini. È una visione migliore di ciò che immaginavo nella mia mente”. Disse ammirando la sua bellezza. Hailey arrossì e si sistemò i suoi capelli che sciolti e selvaggi la rendevano ancora più sensuale. Jay si sporse e le baciò leggermente la fossetta che le si era formata, era ossessionato da quella fossetta.

“Balli con me?” Le chiese spostandola al centro della coperta. Hailey annuì mordendosi l’interno della sua guancia e scalzi, cullati dalle note di Sinatra, mossero qualche passo lento e incerto.

Hailey lo guardò un po’ imbarazzata e appena sentì il calore divampare sulle sue guance appoggiò il suo volto sul petto di Jay all’altezza del cuore. 

In silenzio continuarono ad ascoltare e oscillare a ritmo di musica, i loro cuori batteva impazziti e sembravano pompare all’unisono. Erano connessi proprio come sulla scena di un crimine o durante l’azione. 

Hailey si godeva le carezze che Jay lasciava sui suoi fianchi e sulla schiena, lei lo stringeva a sé e ascoltava le parole delle canzone:

 

“Ho provato a non cedere,

Ho detto a me stesso che questo affare non sarebbe andato bene,

Ma perchè dovrei provare a resistere…

Ho te sotto la mia pelle.

Sacrificherei qualsiasi cosa, per il gusto di averti vicina..”

 

“Perchè questa canzone?” Chiede Hailey osservandolo intensamente negli occhi.

“Questa Canzone un po’ mi descrive..”

Hailey lo osservò interrogativa e gli fece eco di spiegarsi.

“Per tutto questo tempo, prima di metterci insieme ho pensato tanto a noi, a quello che potevamo essere e a quello che volevo che diventassimo. La parte in cui dice che c’è quella voce che nella notte gli dice di tornare alla realtà, di usare la testa mi ricorda il periodo in cui ero combattuto. Avrei voluto dirti molto tempo fa quello che provavo ma avevo paura di perderti, e quindi come la canzone dice ho sacrificato me stesso e ho messo te al primo posto, ti sentivo sulla mia pelle, sotto la mia pelle, ma non potevo perdere la nostra amicizia anche se sentivo di più, ma ho messo te al primo posto e quando in quel pub, un anno fa mi hai detto che ero molto più di un partner per te, ho detto fanculo la razionalità, sono un uomo d’azione e ti ho baciata perchè alla fine la mia testa e il mio cuore dicono la stessa cosa: sono innamorato di te da molto tempo e voglio amarti per altrettanto altro tempo. Ho sognato di passare un natale in questo modo, con te fra le mie braccia da sempre. Non potrei desiderare regalo migliore di te per questo Natale e per i prossimi. Mi hai scelto e prometto che ti sceglierò ogni giorno!” Disse non staccando mai lo sguardo da lei. 

Il giradischi ormai aveva smesso di emettere suoni, Hailey e Jay si erano fermati nel centro del loro salotto, Hailey lo guardava in modo adorante e con le lacrime agli occhi, mise le sue braccia attorno al suo collo e con gli occhi lucidi gli disse: “Ci sceglieremo ogni giorno Jay te lo prometto, ci siamo scelti in quel pub, ci siamo scelti molto prima e continueremo a farlo. Sei tutto per me e il mio Natale sei sicuramente tu.” Confesso’ prima di unire le loro labbra in un bacio carico di sentimento, che piano piano si approfondì legandoli sempre di più.

“Certo Halstead che tu parli poco ma quando apri bocca mi togli il fiato”.

Jay rise e sospirò, l’abbracciò e baciandola nuovamente sulle sue labbra le sussurrò “Ti amo Hailey, ti amo da impazzire e prometto di metterti al primo posto!”

“E io amo te e sceglierò te sempre. Ti amo più di me stessa, anzi grazie a te ho imparato ad amare di nuovo me stessa.” 

Dopo quelle dichiarazioni di cui entrambi avevano bisogno, dopo i momenti bui vissuti i mesi precedenti, unirono nuovamente le loro labbra. La passione iniziava ad ardere proprio come lo stoppino di quelle candele che era riposte sul tavolino del loro salotto. Le lingue avevano iniziato a duellare, e suoni di goduria avevano sostituito la musica jazz. I respiri erano affannati e loro erano affamati, ma non perchè era orario di cena, erano vogliosi l’uno dell’altro. Jay la prese in braccio ed Hailey legò le sue gambe alla vita di jay che cercava di tenerla saldamente. Sentiva la pelle del gluteo sotto di se, sentiva il proprio odore legnoso e muschiato su hailey grazie a quel maglione che lei aveva deciso di indossare facendogli una gradita sorpresa. Erano al centro della loro casa e si assaporavano, sospiravano; Hailey giocava con la sua nuca, con le sue orecchie e con i suoi capelli. Adorava massaggiarlo e sapeva di farlo impazzire. Jay cercava di sostenerla il più possibile, erano senza fiato ma nessuno dei due voleva staccarsi, quando in loro soccorso arrivò il campanello. 

“Diamine, possibile che dobbiamo essere sempre interrotti!?” Imprecò Hailey innervosendosi e mettendo il broncio.

“É la cena, fa tutto parte del piano” disse mettendola a terra. 

“Ecco perchè noi hai stappato quella bottiglia di rosso”. Disse osservando i dettagli che avevano attorno.

“Cerca solo di non farti vedere così dal fattorino. Non ho intenzione di condividerti.” Disse baciandole il naso. 

Hailey rise, ma Jay era davvero serio ed effettivamente lei alla fine indossava il suo maglione che le faceva da mini abito e aveva capelli, viso e labbra gonfie. Così mentre osservava il suo fidanzato che avanzava verso la porta, si sdraiò a terra sulla coperta che Jay aveva steso. 

Il fattorino era arrivato in perfetto orario e il cibo risultava ancora caldo. Jay aveva ordinato al ristorante cinese che più preferivano e in modo molto frettoloso pagò il fattorino perchè voleva tornare a godersi la sua serata. 

“Gli hai lasciato cinque dollari di mancia?” Chiese Hailey mentre attendeva il suo pasto.

“Avevo fretta e non avevo intenzione di aspettare che calcolasse e cercasse il resto. Ho di meglio da fare!” disse facendole l’occhiolino e mettendosi accanto a lei, baciandole una spalla che era rimasta scoperta visto che il maglione le stava enorme.

Hailey iniziò a guardare cosa Jay aveva scelto: “Involtini primavera, maiale in agrodolce, spaghetti di riso con verdure e gamberi, ravioli di gambero.. tutti i piatti che amo di più. Come mi conosci bene.” Disse hailey baciandolo leggermente.

“SEi il mio libro aperto” le disse prima di stappare la bottiglia di rosso e passarle il calice. 

“A cosa brindiamo?” Le chiese Jay..

“Beh, facile, al NOSTRO PRIMO NATALE”.

“Il primo di una lunga serie” rispose facendo scontrare i loro bicchieri. 

Si divisero i piatti ed hailey iniziò a provocarlo: prese in mano uno degli involtini primavera  e lo fece mordere a Jay imboccandolo. Un morso a lui, un morso lei e un sacco di baci nel mezzo. Quando arrivarono all’ultimo pezzo di involtino, che spettava a Jay, hailey non glielo lasciò e lo mangiò lei.

“Hey, quello spettava a me!” Disse jay sorpreso, dato che quando si trattava di cibo era sempre un po’ egoista, condivideva con Hailey ma con parsimonia, specie le sue amate verdure.

“Immagino sia il tuo modo di farmela pagare per la neve finta”. 

Hailey a causa della bocca piena non proferì parola ma lo guardò divertita e dopo un po’ scosse la testa come affermazione negativa. Prese il suo cellulare dal tavolino e gli scrisse un messaggio:

“Vuoi il tuo involtino, vienilo a prendere!”

 

Jay la guardò colpito e scattò in lui un calore incandescente, sorrise fra se e se e non se lo lasciò ripetere, le prese il polso e l’attirò verso di se incollando le sue labbra a quelle della sua compagna che stava facendo di tutto per provocarlo. Iniziarono a divorarsi le labbra e anche quell’involtino primavera stava avendo un nuovo sapore, quello della lussuria e della goliardia. 

“Se questo è il modo di farmela pagare, non mi scuso per averti sporcato con la finta neve”. Hailey rise a quell’ affermazione e tornò a mangiare di baci quella labbra così sottili di cui non poteva fare a meno. “Sai credo che nemmeno io dovrei lamentarmi troppo. Questo è il miglior involtino di sempre.” Disse staccandosi e facendogli l’occhiolino, prima di iniziare ad arrotolare gli spaghetti di riso e porgendogli il boccone con la propria forchetta. Jay la lasciò fare e si fece imboccare, volutamente hailey lasciò colare un po’ del sughetto al lato della sua bocca per poi succhiarlo via a sua volta. 

“Mi vuoi morto stasera”

Hailey rise e tornò a divorarlo. Jay la fece sdraiare sopra di se, la lasciò appropriarsi del suo collo e lasciò che con le sue mani si infilasse al di sotto della sua maglietta.

“Non hai più fame?” Chiese mentre lasciava una Hailey impegnata a tirar via quella maglietta che li separava superficialmente.

“Al momento non ho più voglia di cibo cinese. Preferisco l’Irlanda” disse facendo riferimento alle origini irlandesi di Jay.

“Si Hai ragione, improvvisamente ho voglia della mia greca preferita” riposo unendo le loro labbra e levandole il suo maglione lasciandola solamente con gli slip.

“Dio Hailey a saperlo prima avrei ritardato la cena” disse ammirandola e facendola arrossire.

Hailey non rispose ma si fiondò di nuovo su di lui. La cena venne dimenticata sul tavolino e in quel momento Hailey e Jay stavano ardendo e si stavano sciogliendo fra le braccia dell’altro come quelle candele che illuminavano il loro amore e la loro serata

 

8 dicembre 2025- presente

 

La famiglia Halstead si trovava nel bel mezzo del mercatino di Natale del centro di Chicago ed Hailey stava appoggiata alla carrozzina dei gemelli mentre aspettava che la signora della bancarella finisse di scrivere il nome dei suoi bambini sulle palline di vetro che sarebbero state abbinate a quelle che qualche anno prima avevano comprato nella stessa bancarella. Per Jay quel posto era speciale perché da adolescente si fermava lì con sua madre per comprare gli addobbi natalizi, quella bancarella era diventata una loro tradizione per omaggiare ancora una volta quella donna che Hailey avrebbe tanto voluto conoscere perchè era stata colei che aveva dato vita all’uomo che aveva migliorato e dato un senso alla sua. 

Hailey stava osservando Jay che teneva all’interno del marsupio Mia, le stava facendo scegliere, nonostante i 4 mesi, le palline e la nuova punta dell’albero di quel natale che aveva un sapore ancora più speciale. Noah dormiva tranquillamente nella carrozzina, mentre Mia era rimasta sveglia incuriosita da tutte quelle luci e quei suoni natalizi.

“Immagino che questo Natale per il detective Halstead sarà ancora più magico” disse la signora che ormai li conosceva perfettamente.

“Quella bambina sarà una tale cocca di papà!”

“Jay vuole rendere partecipi i nostri bambini, Noah è off limits, Mia è curiosa da sempre, è vispa e non si perde nulla, oggi poi sembra odiare la carrozzina, sta tranquilla solo se Jay la tiene nel marsupio, al caldo fra le sue braccia quindi Jay è ancora più felice e goduto, anche se ogni tanto devo ricordargli che sono al mondo solo da quattro mesi. Abbiamo tutta la vita davanti per farli partecipi. E sara’ ancora più magico.” Rispose Hailey continuando a guardare Jay che sistemava il berretto della loro bimba mentre le chiedeva se preferiva la stella dorata o quella rossa. Una volta deciso lo vide tornare con quella rossa, sorrise a due delle sue tre ragioni di vita.

“Abbiamo scelto quella rossa!” Gli disse baciando la testolina della loro bambina che guardava e emetteva suoni verso la sua mamma. Hailey sorrise ad entrambi e baciò prima Jay e poi Mia. Jay la tenne a se guardando Noah e poi la commessa che stava ultimando di disegnare dei fiocchi di neve sulle palline dei loro figli.

“Starà abbastanza calda?” Chiese preoccupato che Mia fosse infreddolita.

“Jay è imbottita come un eschimese, e poi è appiccicata al tuo petto, più calda di così..”disse stringendosi a lui e avvicinandosi al suo orecchio per sussurrare: “Un po’ la invidio, una volta questo pettorale era solo mio, lei ha le mie stesse passioni. Anche la mamma è un po’ infreddolita” 

Jay rise sapendo quanto Hailey amasse il suo pettorale e quanto adorasse che di inverno fosse lui a scaldarla col suo corpo nelle giornate rigide come quella che stavano attraversando. “Ti scaldero’ meglio a casa, ma nel frattempo vieni qui” disse baciandola leggermente sistemando il suo berretto proprio come un attimo prima aveva fatto con Mia.

“Sbaglio o questo è il mio berretto nero?”

“Si, sai quanto lo amo” disse sorridendo apertamente. Jay la guardò esterrefatto, stava per dire qualcosa ma le palline erano pronte e venne interrotto.

“Ecco qui, perfette come i vostri gemelli, grazie per averci scelto come ogni anno e ancora tanti auguri.” Disse la signora prima che Jay e Hailey pagassero e mettessero i loro acquisti nella carrozzina al posto di Mia che intanto stava beata fra le braccia del padre. 

“Non so chi sia più goduto al momento se Mia, o tu che ti stai sciogliendo, sapendo che se provi a metterla nella carrozzina urla come un’aquila”.

Jay sorrise e guardò sua figlia raggiante, sapere di essere fondamentale per sua figlia era così gratificante, era totalmente dipendente da lei e se Noah non fosse rimasto addormentato per tutto il tempo, avrebbe voluto farlo anche con lui. Entrambi gli Halstead non vedevano l’ora di passare i prossimi Natali con i bambini, vederli crescere e aspettare con impazienza Santa Claus. Hailey era sicura che se Jay non fosse stato troppo riconoscibile a causa dei muscoli sarebbe saltato dentro un costume per far credere ai bambini di averlo incontrato, probabilmente avrebbero potuto convincere Will a farlo, perchè quei bambini avevano un ascendente anche sul loro unico zio.

Stavano andando verso il luogo dove avevano posteggiato il pick up di Jay quando Hailey notò che Noah si era finalmente svegliato. Bloccò suo marito e prendendo Noah in braccio disse: “Hey Jay che ne dici di scattare la nostra prima foto natalizia in quattro?!” 

E in quel momento Jay si rese conto che erano nello stesso luogo dove scattarono il loro primo selfie quando erano andati per la prima volta a vedere le luci di natale dopo il lavoro, quando jay le confidò dell’importanza di quel posto e quando le parlo’ di sua madre.

Jay la avvicinò a se e attivò la fotocamera interna del suo smartphone. Ne scattò una mentre sia lui che Hailey guardavano in camera, poi una mentre Hailey si era appoggiata alla sua spalla, un’altra mentre Hailey guardava i bambini, e infine l’ultima mentre si baciavano e i bambini che casualmente li osservavano.

“Ovviamente questa è quella che preferisco” disse Jay mentre le inviava a sua moglie, riferendosi alla foto dove si baciavano, prima di avviare il motore della sua auto. Hailey sorrise e prima di legare la sua cintura si sporse e gli baciò la guancia sorridendo. Jay prese la sua mano e azionò il cambio automatico stringendola forte. Erano pronti per tornare a casa.

 

******

 

Hailey aveva appena finito di inserire le ultime due palline, quelle con i nomi dei loro figli, e in quel momento si era spostata ai fornelli per preparare la merenda a lei e suo marito, mentre Jay era coricato sul divano con i gemelli sdraiati sulle cosce che guardandolo in volto facevano una sorta di loro discorsi, regalando sorrisi al padre che nel frattempo gli parlava del Natale e di cosa sperava di poter fare in futuro con i suoi bimbi:

“Quando sarete più grandi andremo alle parate, guarderemo i carri natalizi e sceglieremo quello che ci piacerà di più, giocheremo con la fantasia e andremo al villaggio di Babbo Natale, porteremo la mamma sulla ruota panoramica e vedrete quanto ci divertiremo. Poi cercheremo di passare il Natale o il Capodanno in montagna, alla baita.. quel posto per mamma e papà è molto speciale e spero che lo diventerà anche per voi. È il nostro posto magico. Lo amerete un sacco proprio come mamma e papà che amano tanto voi e si amano tanto fra di loro. Ve lo prometto saranno Natali fantastici” disse loro catturando l’attenzione di una Mia che cercava di tirarsi su, nonostante il sonno post dottata iniziava a comparire e borbottava perchè voleva toccare la sua guancia e voleva continuare ad ascoltarlo curiosa.

Hailey li osservava dall’isola della cucina mentre preparava le loro tazze con cioccolata calda e panna. Agli occhi di Hailey, era il padre che lei da bambina aveva sempre sognato e poteva finalmente vedere reale quello che Hailey aveva sognato nelle ultime feste: poteva immaginare Jay che caricava sulle sue spalle Mia e Noah e che gli faceva mettere il puntale alla cima dell’abete, poteva vedere che gli faceva assaggiare la loro prima cioccolata o che gli spezzettava il torrone. Vedeva Jay portarli in giro per i mercatini e viziarli e renderli felici con l’amore e le attenzioni che ad entrambi erano mancate da bambini, vedeva Jay trasmettere quella magia natalizia che aveva trasmesso anche lei e vedeva se stessa innamorarsi sempre più di lui, dei suoi figli e di quella famiglia che a lei era stata negata e che aveva sempre visto in quei film natalizi che tanto detestava da adolescente.

Una volta riempite le loro tazze raggiunse Jay sul divano e capì perchè aveva smesso di parlare. Con i suoi discorsi i gemelli avevano preso sonno, complice anche il biberon di latte serale che Jay aveva insistito a dare. Solitamente Hailey cercava di allattare il più possibile, ma specialmente la sera cercava di rendere il più partecipe Jay. Poi il latte materno iniziava a scarseggiare quindi cercava di alternare un po’ per evitare di toglierlo del tutto prima dello svezzamento vero e proprio.

Spesso Aveva sorpreso Jay ad osservare in silenzio i bambini, assorto nei suoi pensieri e con quegli occhi amorevoli che un tempo erano destinati solo Hailey che però era felice di poter condividere con quelle due creature bionde dagli occhi verdi che come angeli erano arrivati ad illuminare ancora di più il loro amore e che gli avevano resi ancora di più una famiglia.

“Starei ore ad osservarli e non mi stancherei neppure un secondo.” Esternò Jay sentendo lo sguardo di sua moglie su di sé. “Mia Ha la tua stessa fossetta, e sai che ne sono ossessionato!” Continuò pensando a quante volte aveva baciato quell’angolo della bocca della sua partner.

Lei posò le tazze sul tavolino di fronte il divano, baciò la testa di Jay che goduto di quel momento così famigliare e amorevole, strinse e appoggiò il suo volto sulla pancia di Hailey, che teneramente gli accarezzava la testa a cui aveva appoggiato la sua guancia.

“Che ne dici di portare questi due scriccioli a nanna? Credo che anche il nostro papà preferito abbia bisogno di essere coccolato, visto che oggi ti sei dedicato a noi un po’ più del solito. E anche io voglio la mia dose di coccole e sussurri dolci”

Jay sorridendo le baciò l’addome proprio come aveva fatto più volte durante i nove mesi di gravidanza e hailey sorrise dicendogli che quel gesto era talmente famigliare che un po’ le mancava. Jay le passò Mia e le rispose che avrebbe continuato a farlo nonostante non fosse più incinta. Era una marineria particolare che entrambi apprezzavano, un gesto affettuoso che li univa ulteriormente e che ricordava alla coppia quel momento così importante per loro. Insieme portarono i bambini nella loro stanza che alle pareti vedeva foto della gravidanza, foto di Jay ed Hailey da bambini e foto dei gemelli scattate in quei primi quattro mesi. Baciarono la fronte dei loro bimbi ed hailey inspirò il loro profumo. 

Jay azionò il baby monitor e prese sua moglie scortandola giù per le scale e portandola al piano inferiore; le passò una delle due tazze fumanti e ghignando iniziò a scherzare: “Una volta brindavamo con una bottiglia di rosso o con del whisky ora con la cioccolata calda per evitare di contaminare il latte materno”. Hailey sorrise e si sedette sulle ginocchia di Jay che si era posizionato sulla longuette del loro divano. 

“Come cambiano le situazioni. Cambia la bevanda ma non cambia l’amore e la voglia di condividere. Anche se non vedo l’ha di poter tornare a bere il nostro bicchierino di whisky con te dopo il lavoro mentre guarderemo i nostri figli crescere. ” 

Una volta sorseggiata la loro bevanda calda, jay vide la fossetta di sua moglie macchiarsi e non resistette ad assaporare la sua pelle mixata al gusto del fondente della loro cioccolata.

Hailey sorrise e si lasciò baciare sospirando. Sorseggiarono ancora un po’ della loro bevanda calda, quando Hailey decise di sprofondare  e coricarsi letteralmente sul corpo di suo marito.

“Questo lato del divano forse è un po’ piccolo per due, andiamo a letto? Sono solo le cinque del pomeriggio, ma possiamo coccolarci un po’” propose Jay muovendo le sue sopracciglia stuzzicando sua moglie.

“No, è perfetto così, il camino acceso, il calore del tuo corpo schiacciato contro il mio, e una sana dose di coccole, è tutto perfetto. Sono comoda così”. 

Jay rise fra se e se, aveva capito che Hailey voleva stare il più attaccata possibile a lui, non che a letto ci fossero dei confini, perchè dormivano sempre appiccicati come due cozze, cullati dal calore e dal profumo della loro pelle.

“Sai prima ascoltavo ciò che raccontavi ai bambini, quello che vuoi fare in futuro per i prossimi Natali che arriveranno e mi è venuta in mente una cosa che non ti ho mai detto: ricordi quando abbiamo decorato il nostro primo albero? Ricordi che mi hai presa sulle spalle e mi hai fatto decorare la punta dell’albero?”

Jay acconsentì con la testa e la incalzò a continuare.

“Beh mentre sistemavo il fiocco di neve in mente avevo un solo pensiero, o meglio una scena ben precisa: vedevo te fare quel gesto e caricare sulle spalle un nostro ipotetico figlio e sentire da te che in futuro vorresti farlo sia con Noah che con Mia, mi ha fatto pensare a quel momento, a quanta strada abbiamo fatto, ai successi che abbiamo avuto, e il successo più grande è sicuramente la costruzione di questa famiglia che non avrei mai supposto di poter avere e sapere che un anno fa loro erano già con noi, che ero incinta nonostante ancora non lo sapessimo mi riempie di gioia, perchè effettivamente è il secondo natale che festeggiamo in quattro.” Confesso’ visibilmente emozionata. 

Jay prese il mento di sua moglie e lentamente la baciò. Hailey però gli aveva promesso delle coccole, e decise di renderle il più speciali possibili.

“Ho pensato ad una piccola te che gira per casa dalla prima volta che mi hai detto ti amo, e forse la sognavo già anche prima”. Disse baciandola di nuovo in modo ancora più coinvolto.

“Amo la tua versione paterna, amo tutto di te e amo tutto ciò che mi doni ogni giorno. Ti amo Jay, non ho mai pensato che fosse possibile amare così e tutto si è ancora più amplificato da quel 20 di agosto 2026.”  Jay, che era comodamente appoggiato allo schienale del divano, vide sua moglie arrampicarsi su di lui le prese il volto fra le mani e lo baciò ardentemente sentendo Hailey che stava continuando a strusciare il suo corpo su quello di lui. 

“Ti amo anche io Hailey, ti amo da sempre e lo farò per sempre” disse continuando a mangiarsi di baci quelle labbra sentendo che Hailey aveva iniziato ad accarezzare i suoi addominali, mentre lui stesso giocava con il gancetto del suo reggiseno al di sotto della felpa.

Hailey sorrise nel bacio “che c’è che ti fa ridere, ti ho appena detto che sei l’amore della mia vita anche tu”.

“Non rido per ciò che mi hai detto che comunque mi riempie di gioia, ma stavo pensando a quando eravamo partner solo da qualche settimana e ti ho sfiorato la spalla mentre guardavamo un video al Bullpen e tu ti sei scansato, mentre ora mi dici che mi ami da sempre e se provo a scollarmi da te la notte mi insegui e mi riabbracci.” Disse baciandolo e non aspettando la sua risposta. Erano lì immersi l’uno nell’altro, nel focolare della loro casa, nel calore dei loro corpi e Jay mentre la baciava ripensò a quel momento, si staccò e rise. Hailey capi che aveva fatto mente locale e poi venne stupita da ciò che le confessò:

“Sai perche mi scansai!?”

Hailey scosse la testa aspettando la risposta: “Perchè non mi sei mai stata indifferente. Quando sei entrata in quella banca ho pensato che fossi cazzuta, tosta, che poche donne avrebbero fronteggiato un sergente come Voight, diciamo che non passavi inosservata, coi tuoi occhi azzurri, i capelli che ondeggiavano e il tuo caratterizzo impertinente, ero solo troppo immaturo. Sai cosa ho pensato quando eravamo nel van assieme ad Al e tu mi dissi che era la prima volta che eri nel retro del mio furgone?! Ecco in quel momento avrei sperato fossimo da soli, avrei voluto provocarti e onestamente avrei voluto fare altro che osservare col binocolo membri di una gang. Avrei voluto spingerti per terra da quella sedia e ti avrei mostrato che quel furgone non era per niente noioso”

“Ora lo so che quel furgone non sarebbe stato noioso…Beh Halstead ero curiosa che cosa nascondesse quel van e quell’uomo che mi stupì per la prima volta: qualunque altro poliziotto di mia conoscenza avrebbe fatto allusioni sessiste e volgari, tu mollasti il discorso. Mi hai sempre rispettata e lo fai ancora di più ora. E ti amo anche per questo. Ecco in quel momento mi sono detta che avrei voluto scoprire di più e poi ho notato che meravigliosa persona eri e sei e ora sei tutto mio”

“Non hai idea però di cosa avrei fatto la dentro”

“Ora mi stai incuriosendo, sappi che appena torno al lavoro e stiamo io e te in un furgone voglio che me lo mostri” gli sussurrò a filo delle sue labbra, passandoci sopra la punta della sua lingua e mandando in estasi suo marito.

“Se vuoi posso darti un assaggio ora!” Rispose Jay spalancando gli occhi e baciandola nuovamente mordendole il labbro inferiore.

“Uhm uhm” sussurro’ nel bacio sua moglie che si ritrovò con estrema agilità schiacciata dal corpo di Jay che la fece sdraiare sul loro divano.

Jay aveva preso a mordicchiare il suo lobo dell’orecchio sinistro, proprio in quel punto che la faceva impazzire. Hailey si sistemò sotto di lui e iniziò a godere delle sue attenzioni. Le fece togliere la felpa, e in un attimo sul pavimento volò anche il suo reggiseno. Si sdraiò e si lasciò amare. Jay si chinò su di lei e dopo averla baciata per l’ennesima volta, si dedicò alla sua mascella per poi riascendere verso il suo seno. Jay era stato da sempre delicato, e da quando allattava cercava sempre di provocarle piacere senza irritare ancora di più quella zona, perciò sussultò di piacere e sorpresa quando le sue labbra inumidirono quel seno che il suo uomo aveva sempre bramato e monopolizzato.

“Dio, mi mancava questo gesto” esternò sinceramente Hailey. Apprezzava la sua premura, ma adorava il fatto che la trattasse non solo come la madre dei suoi figli, ma come quella donna che lo eccitava ancora.

Jay incalzato dal consenso di hailey, dopo averle baciato la pancia tornò indietro e fece sua la zona tanto bramata. Hailey godeva di piacere, e desiderava che non avesse fine, ma per un momento riportò i loro visi l’uno di fronte all’altro e gli disse: “tu sei troppo vestito” e lo aiutò a sfilare la sua maglia che finì affianco ai suoi indumenti.

Lo baciò e giocò con la sua lingua e inarcando la schiena potè sentire il desiderio aumentare sia in lei che in lui. Jay le sfilò la parte inferiore della sua tuta e tornò a dedicarsi al suo corpo: le baciò e mordicchiò l’interno coscia, poteva sentirla già pronta mentre gemeva, lo aiutò a sfilarsi i suoi ultimi indumenti ed improvvisamente ribaltò la loro posizione. Hailey stava prendendo il comando e lui amava la sua audacia, ma non capì perchè nel bel mezzo del suo piacere lo aveva ribaltato.

“Va tutto bene?”

“Tutto benissimo Jay, voglio solo farti vedere cosa avrei fatto anche io. Anche perchè mi sembra di averti detto che volevo coccolare l’uomo che si è preso cura di me, di noi per tutto il giorno. L’atmosfera natalizia non la devi solo creare devi anche riceverla e io voglio essere il tuo Natale.”

“Tu sei il mio Natale” le disse lui baciandola.

“E tu sei il mio” continuò dedicandosi al collo del proprio compagno. 

Hailey aveva iniziato a sistemarsi su di lui e sentiva che aveva voglia di lei, però voleva farlo andare in cortocircuito proprio come lui aveva fatto con lei. Mordicchiò il suo collo, per poi baciare le sue possente braccia al quale si aggrappò. Jay la chiamò ripetutamente per nome, in quel modo che la faceva sciogliere, ma lei imperterrita tornò a dedicarsi al suo pettorale, lo baciò una due, tre volte fino ad arrivare al suo addominale, quando jay le passò le mani fra i capelli in quel modo così sensuale che la fece tornare a guardarlo negli occhi. Liberi finalmente di ogni centimetro di tessuto Hailey aggrappandosi a quelle spalle che tanto amava, si unì a Jay, entrambi mentre si baciarono sospirano un paio di volte. La bionda intensificò il ritmo e Jay le morse la spalla, facendola sussultare e gemere di piacere.

“Dio Hailey vieni qui” disse strattonandola ancora di più verso di se.

“Piano Jay, non voglio che i bambini si sveglino proprio ora. Non è il momento, non durante tutta sta goduria.”. Gli chiese gentilmente Hailey baciandolo e diminuendo un po’ il ritmo perchè nessuno dei due voleva che quel momento finisse. Jay la lasciò fare, per una volta era lui che si affidava totalmente a lei.

“Ti amo immensamente Hailey” sospiro’ strinegndola e appoggiandosi al suo corpo sudato mentre la sua partner lo stava altrettanto stringendo a se aumentando un po’ il ritmo. 

Jay torno’ ad essere il più delicato possibile, le baciò di nuovo il seno e sentì il calore in loro aumentare. Erano entrambi quasi arrivati al limite e Hailey gli fece capire che se voleva potevano ribaltare le loro posizioni: in un momento la sua schiena si ritrovò premuta contro i cuscini del loro divano e jay nuovamente stava passando la sua lingua tra il suo ombelico  e il centro del suo seno. Hailey aveva iniziato a godere sempre di più, ma è stato solo quando hailey sussurrò sulle labbra del proprio partner : “Sono tua Jay, fammi tua” che Jay non se lo fece ripetere una seconda volta : prima Hailey e poi Jay arrivarono all’apice del piacere dimostrando il desiderio ardente che provavano l’uno per l’altro. Jay prese la coperta che era caduta al fondo del loro divano e li coprì.

“Stai bene?” Le chiese come sempre preoccupato del suo benessere.

“Più che bene ed è tutto merito tuo.” Disse baciandogli la mascella leggermente barbuta.

Jay la strinse a se e le sistemò la coperta, ma hailey si strinse il lui cullata dal suo calore:”sei il mio termosifone personale. Voglio scaldarmi solo con te! E sai se questo era quello che avremmo fatto in quel van un po’ mi pento che Al fosse con noi.”

“Meno male che abbiamo recuperato e siamo anche più comodi qui. Anche se il letto sarebbe stato ancora meglio”.

“Si ma meno intimo e puoi sempre portarmici a letto jay” gli disse provocandolo strofinando le dita dei suoi piedi sulle sue gambe. 

Jay la baciò ancora preso dall’impeto. “Sai credo che Natale ci faccia bene, penso che ad ogni Natale potremmo procreare se per tutto dicembre siamo ancora più focosi di sempre.” Disse Hailey scherzando.

“Piaciuto eh!?”

“Direi” rispose hailey baciandolo ancora e ancora.

“Il Natale ci fa bene, tu mi fai stare bene. Se la mia metà” confessò sistemandole  i capelli e tenendola al caldo contro di se.

“Tu mi fai bene, non mi serve nulla a Natale se per tutto il resto dell’anno ti ho con me e in momenti come questi i nostri bimbi ci permettono di essere una coppia e non solo genitori” continuò hailey alzando la coperta e tornando a strusciarsi su Jay. 

Jay sorrise dell’insaziabilità di sua moglie. Anche lui però lo era perciò legò la coperta su hailey per non infreddolirla, e con un balzo agile alla Jay Halstead li fece alzare e iniziò a salire le scale che portavano al piano di sopra. Hailey si tenne a lui stringendo fortemente il suo collo e baciandogli ogni centimetro di pelle del viso a cui riusciva ad arrivare.

“Dove andiamo?!”

“Ti porto a letto amore mio, oggi è solo l’8 dicembre ma per noi è già un momento buono per festeggiare.” Disse baciandola e cercando di arrivare alla loro stanza coniugale senza svegliare i loro figli che fortunatamente li lasciarono liberi di fare gli sposini ancora per un po’. Dicembre per gli halstead era un gran mese e andava festeggiato al meglio: semplicemente donandosi amore.

   
 
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