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Autore: eddiefrancesco    28/11/2021    1 recensioni
Incuriosita dall' inaspettata eredità che le ha lasciato la sua madrina, un'eccentrica signora conosciuta come la strega di Wychford, la contessa Octavia Petrie decide di andare a dare un' occhiata alla nuova proprietà.
Ma arrivata in quella splendida villa di campagna a causa di un equivoco viene scambiata per una istitutrice dal tenebroso Edward Barraclough, il nuovo affittuario e dalle sue nipotine.
Ma ancora non sa in che guaio è andata a cacciarsi!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Storico
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Octavia proseguì dicendo: «Per la società londinese, Lisette non ha alcun obbligo, se non quelli nei confronti dei suoi tutori. Comprendete cosa intendo?» Ricardo Arandez abbozzo' un sorrisino. «Grazie! E si, prometto di essere discreto. Ma, vi assicuro, sarà lieta di vedermi. Non ci saranno pressioni, contessina Octavia, solo sollievo.» Octavia lo precedette fuori del giardino d'inverno piena di scrupoli. Non era affatto sicura di fare la cosa giusta. Mentre attraversavano il salone, si girò verso Arandez. «Resterò con voi, Mr. Arandez. Lisette mi è molto cara.» «Certamente» annuì lui con un sorriso fiducioso. «Ma presto vi renderete conto di quanto sia cara anche a me!» Henry e Julia Barraclough avevano affidato Lisette alle cure di Harry e stavano seguendo il duca verso la sala da pranzo, presumibilmente per un rinfresco. Lisette sembrava serena, anche se era un po' pallida. Il salone era surriscaldato, e altri ammiratori la attorniavano, cercando di attivare la sua attenzione. Octavia affretto' il passo per raggiungerla. Lisette era fondamentalmente timida e il successo, lungi dall'esaltarla, le causava un certo disagio. Quando scorse Richard Arandez con Octavia, Lisette si fece ancora più pallida. «Ricardo? Che sorpresa! Non... non sapevo che vi trovaste a Londra» balbetto' incerta. «Lisette!» Lui si chino' come per baciarle una guancia, ma lei si ritrasse nervosamente. «Non... non qui!» Gli porse la mano, poi si girò verso di Harry che stava al suo fianco. «Tenente Petrie! Permettetemi di presentarvi un vecchio amico, Ricardo Arandez.» Harry scosse la testa. «È ovvio che miss Barraclough vi conosce, Aransay, ma perché vi chiama con un nome spagnolo? Credevo foste scozzese!» «Vengo da Antigua» disse Arandez brevemente. «Lisette e io siamo vecchi amici, anzi, più di questo...» Lisette si fece ancora più pallida e trattenne il fiato. Octavia intervenne prima che l'uomo potesse andare oltre. «Mr. Arandez! Avrete molte spiegazioni da dare, temo. Il marito di mia sorella è notoriamente distratto. A quest'ora sarete probabilmente noto in tutta Londra come Richard Aransay, dalla Scozia!» Dopo una pausa, aggiunse con un tono significativo inteso solo per le sue orecchie: «Vi avevo avvertito.» Lui annuì e spiegò disinvolto: «Lisette e io siamo cresciuti insieme, tenente, ma non ci vediamo da tempo. Posso rubarvela per un minuto o due? Le porto notizie di alcuni comuni amici di Antigua.» Harry lanciò un'occhiata interrogativa a Lisette. Lei esitò. «Credo... credo che mi farà piacere parlare con Mr. Arandez, tenente Petrie. Solo per pochi minuti. Volete scusarmi?» «Harry, puoi accompagnarmi in sala da pranzo?» chiese Octavia prima che suo fratello potesse obbiettare. «Sono accaldata e so che Gussie ha ordinato delle bevande deliziosamente dissetanti. Non ci metteremo molto, Lisette.» Octavia condusse via Harry. «Cosa significa tutto questo, Tavy? Perché stai incoraggiando quel tipo? Sai che Lisette mi piace!» «Non preoccuparti, fratellone. Non c'è concorrenza. A mio parere Lisette è maturata non poco da quando frequentava Mr. Arandez. Dalle solo il tempo di scoprirlo da sola. Com'è andata con i Barraclough?» «Proprio non capisco cosa tu abbia contro Mrs. Barraclough. È stata molto cortese con me. Un po' melliflua, forse, ma dalla conversazione gradevole.» «Non ne dubito, Harry. Sei un bel partito!» In quel momento si sentiva cinica quanto Edward Barraclough. «E l'altro zio di Lisette, Edward?» chiese Harry, quasi le avesse letto nel pensiero. «Ti ha perdonato?» «Sinceramente non lo so. Penso che avremo un altro screzio non appena vedrà Ricardo con Lisette. Disapprova Mr. Arandez anche più di quanto non disapprovi te.» «Bene! Ma perché dovrebbe prendersela con te? Non è colpa tua se Arandez è qui.» «Prova a dirlo a Mr. Barraclough! Oh, guarda, puoi dirglielo anche subito. È appena arrivato. Non credo che abbia ancora visto Arandez, però. Non sembra abbastanza furioso.» Harry guardò verso la porta. «Così, quello è Barraclough. È un bell'uomo, Tavy. Sembra un tipo potente, anche. Non mi piacerebbe farmelo nemico.» Edward Barraclough puntò verso di loro. Ebbe un attimo di esitazione quando notò Harry, poi chino' il capo. «Buonasera, contessina Octavia.» «Mr. Barraclough. Vi presento mio fratello, il tenente Harry Petrie.» «Ah! Tenente!» «Non ancora per molto, temo, sir. Ho già rassegnato le dimissioni.» «Ah, sì.» Ci fu un breve silenzio durante il quale i due uomini si valutarono. Poi Edward disse: «Conoscete mia nipote, credo.» «Sono stato presentato a lei questa sera, sir. In presenza di vostro fratello e di sua moglie.» Edward gli rivolse un sorriso cupo. «Su, tenente! Non starete cercando di dirmi che era il vostro primo incontro.» «No, sir. Avevo visto Lisette in due occasioni a Wychford. E se mi darete il vostro permesso, vorrei incontrarla ancora molte altre volte!» Octavia trattenne il fiato, ma l'audacia di Harry non era andata a suo discapito. Edward rise e disse in tono naturale: «Per questo, vedremo. Avete un buon avvocato in vostra sorella, questo è certo.» «Tavy è la migliore delle sorelle, sir.» «Tavy? Che peccato ridurre un bel nome come Octavia in Tavy!» Si guardò attorno. «Ma dov'è mia nipote ora?» «Non... non l'avete vista arrivando? Credo che sia nel salone, sir.» Octavia degluti'. «Con... un vecchio amico.» «Potreste accompagnarmi da lei, contessina? Scusateci, tenente Petrie.» Octavia lanciò un'ultima occhiata disperata a Harry e prese il braccio che Edward le offriva. Mentre si dirigevano verso il salone, prese un profondo respiro. «Avrei potuto impormi, Mr. Barraclough. Ma ho deciso di non farlo. Vostra nipote è con Mr. Ricardo Arandez.» Edward si fermò. «Come avete detto?» chiese con grande calma. Octavia degluti' e ripeté: «Vostra nipote è in compagnia di Ricardo Arandez.» Avevano raggiunto le ampie porte del salone. Lisette stava con Arandez in un alcova formata dai tendaggi di una delle finestre. Arandez era chino su di lei e parlava in tono pressante. Lei stava ascoltando, ma senza particolare attenzione, e i suoi occhi scrutavano tra la folla, ovviamente in cerca di qualcuno. Edward Barraclough inspiro' con un distinto sibilo. «È opera vostra?» chiese, muovendo appena le labbra. Octavia esitò. «Non esattamente. Mio cognato...» Quasi avesse sentito fare il proprio nome, il Duca di Monteith batte' una mano sulla spalla di Edward. «Barraclough! Proprio voi cercavo! Ho qui un giovane che viene dalle vostre parti. Giamaica, no? Venite a conoscerlo. Vieni anche tu, Octavia!» Condusse Edward verso l'alcova e scoppiò in una fragorosa risata. «Non è uno che perde tempo, vedo. Si è già accaparrato la fanciulla più carina della festa. Che splendore. Vostra nipote, vero?» «Pensavo che mia nipote si trovasse con sua zia» disse Edward minaccioso. Il Duca rise di nuovo. «Rilassatevi, Barraclough! Una bella signorina e un giovanotto attraente... Ovvio che si incontrino! La ragazza è perfettamente al sicuro, comunque! Brava persona, Aransay. Conosco suo zio.» «Dovete scusarmi, duca! Non ho bisogno di presentazione, con il signor Arandez. Ma vorrei riportare mia nipote dai suoi zii.» Avevano raggiunto l'alcova. Ignorando Arandez, Edward si rivolse semplicemente alla nipote: «Lisette?» Il duca parve sorpreso per un attimo, poi ebbe un altra stentorea risata. «Non sapevo che foste tanto rigido, Barraclough! Non importa, Aransay! Vi porto a conoscere Puffy Rogers. Un simpaticone, Puffy. Ieri sera ha perso ben quindicimila sterline senza batter ciglio. Venite!» Arandez parve incerto, ma Lisette intervenne. «Si, andate, Ricardo! Voglio cercare il tenente Petrie. Ho promesso di presentarlo a Edward. Edward, voi restate qui!» Sparì in direzione della sala da pranzo prima che qualcuno potesse fermarla.
   
 
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