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Autore: willow11    07/12/2021    1 recensioni
I nostri eroi hanno salvato il mondo. Adesso, con le rispettive prole cosa combineranno?
One shot seguito di obliviate... alto rischio di Spoiler per chi non ha letto gli ultimi capitoli.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Nuovo personaggio, Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez
Note: AU, Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Obliviate'
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Ciao! 
Non so bene da dove esca questa cosa.
Solo una nota IMPORTANTISSIMA: se non avete letto la saga di Obliviate il mio crossover tra Glee ed Harry Potter fino all'ultimo e lunghissimo capitolo, 
rischiate di non capirci nulla! 
Davvero nulla.
Grazie in anticipo a chi leggerà, recensirà 
Buon 20th anniversario di HP e la pietra filosofale!!!
Ps. prima o poi, proverò a dar voce a Santana Lopez, di nuovo. 
Non è facile!
Baci a tutti
Chiara
 
...o forse no!
 
Hogwarts 6° anno per Susan Granger Lopez
circa 17 anni dopo la grande guerra
dicembre
 
 

Quinn la guardò perplessa -non sei incinta vero?- -No mamma... Credo che in questo momento sia impossibile-
-Mi stai cercando di dire che sei gay?- Chiese Quinn mantenendo una calma encomiabile.
 -No...-sbottò di getto Rachel -Io non sono gay, Sue è gay... e io ci ho fatto... insomma hai capito no? E adesso le piace questa tipa di serpeverde e oggi si sono baciate e quando è andata via dalla stanza mi ha salutato con un bacio sulla guancia e non sulle labbra come faceva di solito dopo che lo avevamo fatto... E io ho paura di perderla... ma non sono gay, insomma non sono attratta da nessuna altra ragazza...anzi sbavo dietro a Teddy Lupin dal primo anno ad Hogwarts ma lui non sa nemmeno che esisto... Però con Sue è diverso... Lei è dolce e non voglio che cambino le cose tra di noi-
 
Quinn, con la mascella ancora spalancata per il numero di informazioni che aveva incamerato negli ultimi 30 secondi, riprese a respirare.
Non sapeva davvero cosa dire.
-Tu e Santana avete mai...?- Incalzò Rachel vedendo che la madre non aveva ancora detto niente.
-No!- si affrettò a rispondere la bionda.
-Ecco lo sapevo... Sono tutta sbagliata...- disse sconsolata la più piccola.
-No tesoro... tu non hai niente di sbagliato...- replicò la donna -può succedere di andare a letto con la tua migliore amica-
-Ma a te non è successo!-

 

----------


-In che senso hai detto a tua madre di noi?-
Sue non poteva credere al racconto della sua migliore amica. Non solo le aveva fatto fare outing con Quinn… Per la barba di Merlino, Quinn! La migliore amica di Santana, Santana Lopez sua madre; ma aveva spifferato praticamente tutto quello che c’era da spifferare.
 
Rachel deglutì appena -senti non volevo… ma ero confusa per Harmony e tu eri andata via con Santana…-
Sue strabuzzò gli occhi incredula.
-Aspetta… pensavo gliel’avessi detto ieri quando siete andate per Hogsmade a fare i regalini di natale… è passato più di un mese da quella cena ai tre manici di scopa, Rach!-
-A me è sembrato mooolto mooolto di più, anni…- rispose la biondina rigirando i pollici senza guardarla negli occhi.
-Perché me lo dici ora…?- Chiese la Lopez-Granger con un cipiglio inquisitore molto più simile alla grifondoro che alla serpeverde.

Rachel non rispose continuando a rigirarsi i pollici.
Sue allora fece un respiro profondo e si sedette accanto a lei abbassando le difese.

-Sono stata un po’ assente questo mese, mi dispiace…- provò ad argomentare.
-Un po’? Sei sparita Sue! Ma non ti devi giustificare con me!- rispose accigliata Rachel rompendo il silenzio.
-Eh non mi pare!- la beffeggiò la mora dandole un leggero spintone.
Rachel ricambiò il gesto continuando a non guardarla, tipico delle donne Fabray, lanciare il sasso e nascondere la mano.

Sue allora le si mise a cavalcioni davanti costringendola a incrociare lo sguardo.
Fu un attimo, Rachel alzò gli occhi e Susan la baciò.
Un bacio impetuoso e fugace, proprio come lei.
Rachel assaporò quelle labbra che un po’ le erano mancate e ricambiò il gesto con un bacio molto più aggraziato e gentile, proprio come lei.
Poi si staccò appoggiando la fronte su quella della migliore amica.

-Va meglio adesso?- Le chiese piano Sue.
Rachel annuì appena -Devo dirti un’altra cosa-
Sue si staccò leggermente e la guardò incuriosita.

-Oddio! Hai un brufolo enorme sopra il sopracciglio, posso spremertelo, ti prego????- supplicò la biondina.
Sue, indignata, portò istintivamente la mano a coprirsi sopra l’occhio.
-L’altro lato…- la corresse l’amica.

-Insomma?- Chiese la corvonero coprendosi questa volta il lato giusto.
Rachel temporeggiava cercando le parole.
-Rach, no! Non mi dire che tua madre l’ha detto alla mia! Che dovremmo fare? Alzarci insieme alla cena di natale e dire… che cosa dovremmo dire Rach?-
-Teddy Lupin mi ha chiesto di accompagnarlo al ballo di Natale…- Disse tutto d’un fiato la figlia di Quinn.
-E tu che hai detto?- Rispose Sue senza pensarci.
-Ho detto di sì Sue, mi piace da una vita, cosa avrei dovuto dirgli?-
 
Le due ragazze si guardarono per un tempo infinito, finché Sue non cominciò a sorridere.
-È stupendo Rach, quando te l’ha chiesto, cosa ti metterai?- Incalzò lei emozionata.
-… Qualche giorno fa… davvero sei felice?-
-Scherzi, sei la mia migliore amica, e so per certo che ti masturbi pensando a lui da almeno tre anni!-
-Ecco, adesso mi sembri Santana!- rispose la biondina spaventata.
 
Le due ragazze scoppiarono a ridere. Sue si allungò verso il piccolo frigorifero nascosto dentro l’armadio, tecnicamente era illegale avere un frigo in camera, e prese due burrobirre.
 
-Adesso mi dici perché eri confusa da Harmony Malfoy? Non che Teddy non sia importante, ma avremo una vita per parlare di voi due… Quindi?- Spiegò ovvia.
-Hai visto il futuro? Starò con Teddy?- Chiese la ragazzetta quasi sognante.
Sue divagò allusiva -Harmony ricordi? Perché hai parlato con tua madre di noi e non con me? Mi avevi detto che era tutto ok. Sei stata male per me?- Chiese con una sincerità disarmante.
-Adesso sembri Hermione, acuta come Hermione e pericolosa come Santana, per la barba di Merlino hanno creato un mostro!-
-Dai…-
-No davvero un mostro, tipo Cerbero il cane a tre teste che custodiva la pietra filosofale…-
-Ci rinunciò- tagliò corto la corvonero prendendo la mantella con il cappuccio blu notte e la sciarpa blu e argento.
-No dai Susy rimani qui- replicò lamentosa.

-Perché me l’hai detto?- Sbottò lei -volevi il permesso di uscire con Teddy? Escici, scopaci, facci quello che ti pare! Spero che almeno con lui parlerai perché quando fai così sei estenuante, sai a chi somigli? A zia Rach!-
-Ma se non l’hai mai conosciuta!- replicò la più grande.
-Nemmeno tu!- Urlò seccata la mora uscendo dalla stanza.
 
 
Sue si mise la mantella e uscì sbattendo la porta.
Quando era entrata in camera di Rachel per farsi consolare dopo la rottura con quella stronza serpeverde di Harmony Malfoy di certo non si aspettava tutte quelle rivelazioni.
Voleva bene a Rachel ma quando faceva così era insopportabile.
 

----------


Susan Jane Granger Lopez salì sulla scopa e spiccò il volo.
Aveva bisogno di schiarirsi le idee, e un paio di miglia sarebbero bastate; anche perché sapeva che se avesse oltrepassato il confine della foresta proibita, sua madre si sarebbe materializzata in pochi secondi.
Come era già successo in passato scatenando liti furibonde.
Alla fine erano arrivate ad un compromesso: ok girovagare con la scopa di sera, ma solo nel raggio di due miglia dalla scuola. Ovviamente doveva rientrare entro la mezzanotte.
 
Sue si fermò per un attimo sospesa a centinaia di metri da terra e guardò il castello; il cielo era limpido e la visuale da lassù era pazzesca.
Sorrise, pensando a quelle volte che lei e la sua migliore amica avevano passato serate intere a guardare il castello da quella posizione bevendo burrobirra e parlando praticamente di tutto.

Erano amiche, erano sempre state amiche, perché improvvisamente era diventato tutto così difficile?

Sue chiuse gli occhi a fessura focalizzandosi su un punto preciso del castello e improvvisamente sfrecciò a tutta velocità.
La corvonero entrò dalla grande finestra del corridoio del settimo piano e scesa dalla scopa.
Attorno a lei solo emozioni di ragazzini studiosi e assonnati che ancora non avevano finiti i compiti, d’altronde stava vicino al dormitorio dei grifondoro, come poteva essere altrimenti.

Ancora non aveva capito perché per lei, la stanza delle necessità, avesse scelto proprio quell’ala del castello per materializzarsi.

Lasciò andare i pensieri e si diresse davanti al gran muro di pietra, chiuse gli occhi e dopo poco apparve una porticina.
Sue si guardò intorno ed entrò.
La stanza era enorme, ricordava un grande loft dei tetti di Manhattan. Non era particolarmente arredato, c’erano oggetti sparsi, poster di giocatori di quidditch appesi alle pareti e un piccolo campo da gioco ricreato in scala davanti il divano a L posto al centro della sala.
Sue superò il campo che ricordava tanto un biliardino e si avvicinò alla parte opposta della sala.
Davanti a lei un grande specchio.

I capelli erano più arruffati del solito e le gote erano rosse per il freddo.
Susan si avvicinò di più allo specchio e si cercò il brufolo maturo stava per esplodere.
Eccolo lì maledetto!!
Contemporaneamente avvicinò entrambi gli indici al nascente vulcano di pus ma un urlò la bloccò.
- Giù quelle manacce! Devi metterci l’aloe vera!

Sue fece un balzo -per la barba di Merlino Rachel mi hai fatto prendere un colpo!-

L’infermiera che si era appena materializzata accanto al suo riflesso scoppiò a ridere.
-Dai avrai pure le mani sporche… che dice la mia nipotina preferita?-
-Tecnicamente saremmo cugine, di secondo grado…- preciso la più piccola sedendosi davanti al grande specchio.
-Sempre a puntualizzare voi corvi… mi ricordi tanto qualcuno!- disse ridendo.
-E tu mi ricordi tanto la mia migliore amica…- replicò con un filo di malinconia.

-Uhh sei venuta qui per confidarti!- sorrise il fantasma nel riflesso -sei proprio come mia cugina, anche lei veniva in infermeria solo quando ne aveva bisogno… devo dire che i primi anni che frequentava l’altra tua madre, si palesava spessissimo!- continuò l’infermiera ricordando i bei vecchi tempi in cui era ancora umana.
-Dai zietta ti vengo a trovare spessissimo!- Replicò la ragazzina arricciando il labbro e sbattendo i grandi occhi da cerbiatta che aveva ereditato dalla madre.
-Siete tremende voi Lopez! Dai su racconta tutto alla zia Rachel-
-Si tratta della tua omonima…- cominciò Sue.
-La tua migliore amica-
-Esatto!-
-Con la quale hai una specie di tresca…-
-Esatto!-
-Ma adesso sei confusa perché sta diventando qualcosa di diverso…-
-Es…no!- Sue si fermò di colpo -No, è proprio questo il punto… Io e Rachel siamo andate a letto insieme più volte ma io non sono…-
-Innamorata?- Provò l’infermiera.
-Dai zia sarei masochista, come faccio ad innamorarmi di una di cui ho visto un felicissimo futuro con un ragazzo!-
Rachel fece un respiro profondo ricordando in ogni batuffolo di nuvola del suo corpo fluttuante, la sensazione di appartenere a qualcuno che appartiene già a qualcun altro.
-Che stai pensando?- Chiese Sue.
-Ti stavo ascoltando…-
-Non è vero-
-Sì!-

-Conosco lo sguardo di chi pensa qualcosa, mi colpisce come un pugno e mi fa venire l’emicrania, ma con te non riesco a leggerti dentro-
-Forse perché dentro non c’è, nulla?- Rise l’infermiera trapassandosi la testa.
-Dai zia non cambiare argomento, che stavi pensando?-
-Sei venuta per parlare di te o di me?- La punzecchiò la fantasma.
 
Sue si alzò in piedi cominciando a camminare davanti lo specchio -Ma non lo so, sono venuta perché sono confusa; Harmony mi ha mollata, la mia migliore amica prima fa la gelosa e poi mi dice che andrà al ballo di natale con Teddy Lupin e come se non bastasse ha detto tutto a sua madre. Quanto ci scommetti che dirà tutto a Santana?-
-Non ti sto capendo…-
-Rach ha detto a sua madre Quinn della “nostra relazione” e del fatto che sono lesbica! Le mie mamme non sanno nulla della mia vita privata, ricordi?- Spiegò Sue ancora corrucciata.
Rachel da dentro lo specchio sembrava essersi assorta -Quinn sa di te e Rach?-
-Sì, te l’ho appena detto!- rispose veloce.
-Wow- commentò l’infermiera.
-Ma wow che, è una tragedia.-
-Ti giuro avrei dato qualsiasi cosa per essere presente mentre Rach lo diceva a Quinn…- rispose sognante Rachel -una piccola e dispettosa mosca oppure una presenza silenziosa, lì accanto con il mantello di Harry… o forse non mi sarebbe servito visto che sono un fantasma-

Susan improvvisamente si fermò e guardò dentro specchio leggendo negli occhi dell’infermiera un velo di malinconia.

-Posso chiederti una cosa?- Azzardò la corvonero.
La donna annuì appena.
-Perché Rachel si chiama come te?- Chiese.
Rachel, sorpresa da quella domanda rispose piano -suppongo perché l’ho fatta nascere e poi le ho salvato la vita…-
-Hai dato la vita per proteggere una bimba che neanche conoscevi…-
-Conoscevo la madre…-
-Quindi hai salvato zia Quinn?-
-Tu avresti fatto lo stesso per la tua migliore amica- concluse con un sorriso.
Sue ricambiò il sorriso, non aveva colto a pieno il significato di quelle parole. Sapeva che tra sua zia Quinn e l’infermiera Rachel c’era un’amicizia, ma zia Quinn era la migliore amica di sua madre.
Non che non si possa dare la vita per un’amica qualunque… ma… ecco qualcosa non tornava.
 
-Mi dispiace che tu non ci sia più, saresti stato uno spasso, ti sarei venuta a trovare mille volte in infermeria per saltare pozioni- disse la ragazzina allungando la mano sullo specchio.
L’infermiera si asciugò la lacrima ribelle e scoppiò a ridere mentre allungava la sua mano fluttuante al bordo dello specchio quasi a sfiorare quella di Sue -Sei dolcissima come entrambe le tue mamme... hanno fatto proprio un bel lavoro!-
Sue arrossì appena incassando il complimento.
-Se non avessi visto il futuro di Rach, mi avresti risposto diversamente alla domanda di prima?- Chiese seria l'infermiera.
 
Ecco l’aveva rifatto, aveva cambiato discorso proprio come faceva la sua migliore amica, quando la posta in gioco si alzava, sviava… In effetti anche sua madre faceva quel giochetto perverso, ma lei a differenza di Rachel 1, di Rachel 2, di Santana e probabilmente anche di Quinn, era diretta e schietta come Hermione. Tuttavia Hermione risultava sempre lucida quando diceva le cose, lei invece sembrava quasi ingenua…

-Non credo di essere innamorata di Rachel- rispose onesta facendo sorridere la zia.
-In effetti non credo di essermi mai innamorata… quell’amore di cui parlano sempre le mamme e tutti voi, io lo conosco solo per il quidditch!- Disse indicando il campo in miniatura dietro di lei.
-Quando sono in campo… ecco… lì mi sento viva!-
-Il quidditch?- Domandò esterrefatta Rachel.
-Si… il quidditch!- rispose con un mega sorriso.

-Il quidditch, Ecco! Passi ore a parlare di sentimenti per poi ritrovarti con una... pluffa in mano…-
-Beh non c’è nulla di male ad avere le pluffe in mano!- rispose ammiccante la più piccola, riferendosi ad un altro tipo di pluffa.
-Faccio finta di non aver sentito-
Sue scoppiò a ridere -sei forte zia Rach! Ti voglio bene-
-Anche io ti voglio bene Susan Jane Granger Lopez, promettimi di venirmi a trovare più spesso!-
-Ok!- 


La corvonero uscì dalla stanza delle necessità un po’ frastornata, doveva parlare con la sua Rachel, doveva chiarire e aspettare i suoi tempi…eppure qualcosa le stava sfuggendo… Qualcosa di antico che in qualche modo scorreva nelle loro vene.
 

-Sue! Che ci fai in giro di notte, ma lo sai che ore sono?-
-Zia Quinn… em… si… stavo facendo un giro, non riuscivo a dormire…- incespicò la ragazza, sorpresa di quell’incontro.
-Dai ti accompagno al tuo dormitorio… Sempre che tu non preferisca rimanere qui!-
Quinn la guardò inquisitrice riferendosi al fatto che si trovasse vicino al dormitorio dei grifondoro.
-Dai zia lo sai bene che non mi piacciono i grifoni… anzi le grifone…-
Quinn tirò un respiro di sollievo -o santo Silente, hai parlato con Rachel finalmente, non sapevo quanto ancora sarei riuscita a tenertelo nascosto…!- disse tutto d’un fiato.
Sue arrossì appena -sì, Rach mi ha detto tutto-
Quinn avvampò -tutto tutto?- pensando nitidamente alla parte in cui aveva parlato alla figlia del suo triangolo amoroso con Rachel e Puck.
 
Improvvisamente Sue sbarrò gli occhi e tutto le fu chiaro, ecco cosa le stava sfuggendo.
 
-No, cioè mi ha detto che ti ha raccontato di me e del nostro-strano-rapporto- tentò di sviare sperando che la zia continuasse a darle con la mente indizi preziosi.
-Non è strano il vostro rapporto- provò a tranquillizzarla Quinn allontanando repentinamente il pensiero del suo triangolo amoroso invocando l’incantesimo di protezione.
 
Che palle!
L’aveva tagliata fuori!

Sue sbuffò mentalmente, stampandosi un sorriso sul viso, avrebbe voluto saperne di più, ma forse aveva già capito fin troppo, così allungò le braccia e strinse forte sua zia.
-Che bello! Che ho detto?- Chiese la donna sorpresa dall’abbraccio.
-Niente, solo devo sbrigarmi a tornare in camera zia, mi prometti che non dirai nulla a mamma del fatto che mi piacciono le ragazze? Non sono ancora pronta a…-
-Il tuo segreto è al sicuro, da corvonero a corvonero!-

Sue sorrise e si allontanò correndo lasciando l’insegnante di trasfigurazione confusa.
 

 ----------


-Ok facciamo pace- disse velocemente Sue una volta entrata nella stanza che si erano ritagliate nel dormitorio dei corvonero.
Rachel che era rimasta sveglia a leggere, alzò gli occhi dal volume di rune antiche e guardò la sua migliore amica con aria di superiorità.
 
-Scusa- aggiunse Sue -sono stata un po’ burbera, ma tu svii e non mi parli e io voglio che ci diciamo tutto-
-hai ragione- rispose Rachel mettendo giù il libro -non sono brava come te con le parole Susan, non so dirti se sono stata male per te, non lo so. Mi fa strano saperti con un’altra persona, ma forse più per abitudine che per altro. Ti ho pensata in quest’ora e mezza che non ci sei stata ma perché mi fa innervosire litigare con te… però poi ho pensato a Teddy e al fatto che ci hai visto nel futuro e ho iniziato a fantasticare… Quindi non lo so Sue! Questa cosa mi confonde… e a te?-

A Sue venne da ridere, non tanto per cosa le aveva detto ma per il modo pacato e moderato tipico delle donne Fabray che raramente usciva dentro quelle mura -forse dovremmo smetterla sai… il sesso incasina sempre tutto…- disse tutto d’un fiato stupendo in primo luogo se stessa -siamo legate, non serve ingarbugliarci…-

Rachel la guardò con attenzione -perché improvvisamente mi sembri molto molto più matura?-

-Potrei aver parlato con delle persone…- azzardò lei.
Rachel continuava a non capire ma di certo aveva tutta la sua attenzione.
Susan prese la bacchetta di vite e la agitò velocemente per insonorizzare la stanza.

-Ti ricordi quando ti ho detto che stavo cercando un modo per comunicare con i morti?- Le disse sottovoce la piccola Lopez.
-Certo! Vuoi chiedere a Brittany perché tua madre non ti ha chiamato come lei! Un po’ stupido ma lo capisco- disse Rachel facendole una carezza che fece sorridere Sue.
-È successa una cosa…- continuò lei -mi sono imbattuta nello specchio delle brame…-
-Lo specchio delle cose?-
-Delle Brame!!!! È uno specchio antico, millenario, che sta a Hogwarts da secoli… Voleva usarlo Voldemort per rubare la pietra filosofale… Davvero non ne hai mai sentito parlare?
Rachel fece no con la testa -cosa fa esattamente questo specchio? E soprattutto come hai fatto a prenderlo?-
-Questa è una storia lunga… ma non è questo il punto… Lo specchio mostra quello che desideriamo di più al mondo- argomentò la corvonero.
-Come fai a sapere queste cose… Non mi dirai che sei stata in biblioteca?-
-Figurati? Io? Lo sai che non mi piace leggere- sbottò.
-Scusami, pensavo nel miracolo!-
-Me l’ha raccontate zio Ron quest’estate… è rimasto a cena da noi dopo aver riparato il tetto che perdeva, sai che adora il fai da te! Lui, Harry e credo anche mamma, si sono riflessi più volte nello specchio. Zio Harry ha visto i suoi genitori quando aveva 11 anni-
-Quindi hai visto Brittany?- Chiese Rachel che finalmente cominciava a capire.
-No, ho visto Rachel, la Rachel che ti ha fatto nascere e ci ho anche parlato forse per via della telepatia non so…- argomentò seria.
 
La figlia di Quinn non poteva credere alle sue orecchie -Hai visto Rachel! Wow! E com’è? Ecco perché dicevi che mi somigliava…! Posso conoscerla?- Chiese eccitata.
-Possiamo provare… Io ci ho parlato già cinque volte…-
Rachel si lasciò cadere sul letto e cominciò a fissare il soffitto.
-Wow… Ci sei riuscita, hai parlato con un morto Sue-
-Il morto sbagliato…- sbuffò la ragazza lasciandosi cadere accanto a lei -però…ci scommetto tutti i boccini della coppa del mondo che tua madre e Rachel avevano una storia…-
Rachel sbarrò gli occhi e immediatamente tutto divenne cristallino:
 
Quinn alzò gli occhi al cielo -con questa persona pensavo fosse una cosa di una notte, non gli diedi peso... Ma poi continuammo a frequentarci senza etichettare la nostra come una relazione... Questa cosa mi faceva sentire al sicuro come se non stessi facendo nulla di male... ma poi tornò tuo padre, bello come il sole e mi chiese in tutte le lingue del mondo di tornare insieme-

-Come hai fatto a capire che papà era la persona giusta?-
-
È complicato...- disse Quinn abbozzando un sorriso.
Rachel la guardò delusa.

-Ma se vuoi un consiglio...- aggiunse la bionda catturando nuovamente l'attenzione della figlia -Sì sincera con Sue da subito-
-Non saprei cosa dirle-
-Dille quello che hai detto a me! Sue è sveglia, capirà e insieme troverete la strada per venirne fuori-
-Tu l'hai fatto?-

-Sì, ma troppo tardi...- rispose Quinn con un sorriso amaro.
 
Rachel smise di ricordare la chiacchierata con la madre per farla visualizzare alla migliore amica.
Sue la ringraziò con la telepatia per quel ricordo così nitido, ecco perché lei si chiamava come Rachel l’infermiera, ecco perché Quinn aveva reagito in quel modo.
 
-Chissà quante altre cose non ci hanno raccontato… Chissà com’era il loro rapporto, chissà papà!- chiese Rachel
-Zio Puck? Magari si è eccitato e gli ha proposto una cosa a tre- rispose disinvolta la corvonero.
-Lalalalala sono sempre i miei genitori Susan!- L’ammonì la biondina.
-Scusa!- ridacchiò.
 
-Quindi hai paura di finire in un triangolo con Teddy Lupin?-
-E tu hai paura di finire in un triangolo con tutte le Harmony Malfoy che mi farò da qui alla fine dell’anno?-
-Magari ti innamori!- La schernì Rachel
-Magari Teddy ti lascia…- rispose facendo la linguaccia.
Rachel la guardò malissimo
-dai ti prego, non ci sono ancora neanche uscita per la prima volta!- disse cominciando a prenderla a cuscinate!
-Ok ok… stavo scherzando!- rise Sue alzando le mani in segno di resa.
Rachel smise di picchiarla e la guardò seria.
-Migliori amiche?- Disse infine la piccola Lopez allungando la mano con serietà.
-Always- rispose la piccola Fabray allungando la mano e stringendola con forza.
-Adesso puoi spremermi il brufolo- disse seria Sue facendo ridere l'altra.
 
Passò qualche istante.
Le due ragazze si guardarono negli occhi.
Sue si morse un labbro e con la telepatia suggerì un pensiero che non aveva assolutamente a che fare con la pulizia del viso.
Rachel sorrise e annuì, poi prese la bacchetta di Brittany appoggiata accanto a Sue e con voce roca sussurò l'incantesimo del buio.

Improvvisamente le luci delle candele si spensero. Solo un sottile raggio lunare illuminava le loro sagome avvinghiate per quella che sarebbe stata la loro ultima e meravigliosa notte di passione.
 
O forse no…
 
 
  
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