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Autore: Stekao    13/12/2021    14 recensioni
Ed eccomi tornata alla mia croce e delizia... Ennesimo what if che riparte dal post Kaibara perché che quel capitolo è il mio cruccio, ormai lo sanno anche i muri.
E mi diverto nell'immaginare mille reazioni di Kaori, mille modi in cui se ne va, mille tentativi di Ryo di riprendersela e mille situazioni diverse in cui tutto questo accade.
Stavolta alcune ALLEANZE, più o meno strane, la faranno da padrone...
Una storia leggera, che spero vi farà anche un po' divertire.
Non resta che scoprire cosa accadrà.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Ryo Saeba
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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10. UNIRSI

“Mi vuoi spiegare dove stiamo andando?”urló Reika sempre più spazientita.

“Nel tuo appartamento!” le disse Ryo risoluto lasciando la ragazza interdetta.

“Che significa?”

“Ho solo bisogno che mi apri la porta… ecco tutto”

“E che devi fare nel mio appartamento?” ma non fece in tempo a terminare la domanda che Ryo si era già fiondato su per le scale della palazzina aspettando trepidante che la ragazza arrivasse ad aprirgli la porta.

Una volta dentro si fiondó nella stanza di Kaori…

“Dove lo ha messo? Dove caspita è?” lo sentì Reika sbraitare.

“Ma si può sapere cosa cerchi?” gli chiese la ragazza affacciandosi alla porta per vedere cos’è che lo sweeper stesse combinando.

Ma l’uomo, intento a rovistare nei vari cassetti, sembrava non averla proprio sentita.

“Ah ecco, trovato!” esclamó all’improvviso.

“Adesso devo proprio andare” ma prima di uscire si bloccó per un attimo rivolgendo alla donna uno strano sorriso birichino.

“Mi perdonerai vero per averti rubato la tua nuova socia?”

“Beh… non mi è andata poi tanto male… hai sentito prima no? Ho perso una socia, ma ho trovato un’amica” rispose lei sorridendogli di rimando.

“Grazie Reika…”replicò lui serio, prima di uscire velocemente dalla sua casa e lasciando la ragazza sorridente al pensiero dei suoi amici finalmente felici insieme.

“E voi cosa ci fate ancora qui?” chiese Ryo una volta rientrato nel suo appartamento rivolgendosi a Umi, Miki e Mick.

“Via via di qui… Sció…” continuò spingendoli verso l’uscita.

“Hey ma che modi…” sbottó Mick.

“Non volevate che io e Kaori stessimo insieme? E allora via, lasciateci la nostra privacy…”

“Ah ho capito…vecchio porcone…” lo prese in giro Mick fissandolo con uno strano sguardo malandrino.

“Mick!” lo redarguì Kaori avvampando all’istante.

“Su uscite di qui...e…e…grazie… davvero” gli disse Ryo di getto arrossendo imbarazzato, spingendoli verso l’esterno e lasciandoli basiti per quel ringraziamento che gli aveva rivolto.

E chi lo avrebbe mai detto che Ryo fosse un sentimentale?

“Ryo ma si può sapere cosa succede? Sei scappato con Reika, poi torni qui e cacci i nostri amici… allora?” chiese Kaori sempre più stranita da quel comportamento.

“In attesa che riporti tutte le tue cose qui, beh… volevo che riavessi subito qualcosa di molto importante…” le disse Ryo avvicinandosi a lei e afferrandole dolcemente una mano.

La ragazza lo guardó negli occhi per poi spostare il suo sguardo verso la tasca dalla quale Ryo stava estraendo qualcosa…

Quando vide l’oggetto, il suo cuore fece un balzo.

“Il mio… anello?” chiese stupita.

“Ti ricordi? Ti avevo promesso che lo avresti rimesso una volta tornati a casa dopo la sfida con Kaibara…”

“Sì è vero… grazie” così dicendo Kaori fece per afferrarlo ma Ryo glielo impedì…

“Ts ts ts… tocca a me…io te l’ho sfilato e io voglio avere l’onore di rimetterlo… perdonami per non averlo fatto prima”.

Kaori fece quindi per porgergli la mano destra dove era solito indossarlo, ma Ryo la anticipó sollevando invece dolcemente la sua mano sinistra e infilandole l’anello all’anulare.

La ragazza, di fronte a quel gesto, rischió di svenire seduta stante.

“Che ne dici allora… per sempre con questo stupido scansafatiche pervertito?”

“Oh… Ryo” gli disse avvicinandosi a lui per abbracciarlo forte.

Si persero in quell’abbraccio per un tempo indefinito fino a che un nuovo bisogno si fece sempre più dirompente.

Kaori, tornando a guardarlo sognante, si avvicinó alle labbra dell’uomo prendendone possesso in maniera profonda, sensuale, spronandolo a rispondere con la stessa, potente, intensità…

“Deduco che sia un sì” le sussurró distaccandosi ansante da lei, sorridendo una volta tornato a guardarla nei suoi occhi brillanti di felicità.

Kaori annuì ricambiando il suo sorriso.

Prendendole nuovamente la mano, Ryo fece per avviarsi verso il divano dove erano stati maldestramente interrotti dai loro amici, ma Kaori lo bloccó.

Ryo, nel notare il suo gesto, tornó a fissarla preoccupato.

Kaori, arrossendo, lo spinse verso la parte opposta.

“Staremo più comodi…” gli disse, sperando che lo sweeper capisse il suo proposito… e diamine se aveva capito! Ma non osava sperarci… Kaori voleva davvero…?

Con il cuore in subbuglio, lo sweeper si fece guidare verso la sua camera. Kaori tentó con tutte le sue forze di mettere da parte i suoi dubbi e le sue paure, permettendo solo alle sue emozioni di prendere il sopravvento.

Una volta davanti alla stanza di Ryo, respiró più forte sentendo il cuore martellarle nel petto.

“Kaori…” la chiamó con voce roca.

La ragazza sussultó sentendo pronunciare il suo nome con tanta dolcezza. Si voltó verso di lui e quasi si commosse nel vedere lo sguardo di Ryo completamente rapito dal suo…

Entrarono insieme nella stanza, fermandosi a pochi passi dal letto. E in quel momento Ryo la afferró riappropriandosi delle sue labbra e passando una delle sue mani tra i suoi morbidi capelli, prima di tornare a sfiorare la sua candida pelle sotto la camicetta.

Entrambi, sempre più palpitanti al solo pensiero di quello che sarebbe accaduto fra loro da lì a pochi minuti, si lasciarono andare a prolungate carezze e baci infiammati fino a che, spinti da un sempre maggiore desiderio, si ritrovarono distesi sul letto, ancora intenti a cercarsi, toccarsi, inebriarsi perdutamente l’uno dell’altra…

In breve la t-shirt di lui e la camicetta di lei, finirono sul pavimento e lo sweeper sussultó nel sentire le delicate mani di Kaori perdersi in dolci carezze lungo la sua schiena.

Tornó a baciarla con crescente bramosia e Kaori gemette rispondendo a quel bacio con tutta la passione che solo l’uomo fra le sue braccia sarebbe mai stato in grado di infonderle.

Ryo credette di impazzire quando, sganciandole il reggiseno, le vide inarcarsi contro di lui, per niente timida, ma pronta a donarsi completamente nel corpo e nell’anima.

E non poté trattenersi dal baciare avidamente quel seno meraviglioso che in breve tempo lo condusse nel più completo delirio.

“Non sai da quanto tempo ti voglio...” le sussurró lui continuando a sfiorarla con le sue labbra ardenti di passione e, non potendo più resistere, cominciò a far scorrere la zip della sua gonna, sperando con tutto se stesso che Kaori non gli impedisse l’accesso al suo tesoro più prezioso.

La donna, con gli occhi chiusi, si perse completamente fra le braccia del suo uomo in preda al desiderio, trasalendo per un istante non appena sentì scivolare la gonna lungo le sue lunghe e bellissime gambe.

Ryo interruppe le sue carezze tornando a fissare la compagna intimorito, ma per tutta risposta, Kaori lo strinse ancora di più a sé dandogli la conferma che aveva atteso da tempo.

Ne approfittó quindi per sbarazzarsi dei suoi ultimi indumenti, mostrandosi alla donna che amava in tutta la sua piena e potente virilità.

Tornó quindi a sdraiarsi su di lei catturando nuovamente le sue labbra con baci sempre più appassionati.

I loro gemiti si fecero più intensi, le carezze più audaci fino a che Ryo, risalendo lungo le splendide gambe della donna, soffermó la sua mano sull’ultimo indumento che indossava, rilasciando una delicata carezza nel suo punto più segreto.

Kaori chiuse istintivamente gli occhi vinta dalla timidezza che per un attimo aveva ripreso il sopravvento, una leggera titubanza che peró svanì all’istante, nel sentire di nuovo le morbide labbra dell’uomo tornare a torturare deliziosamente le sue. E si inarcó nuovamente sotto di lui, spronandolo a continuare e sentendo cadere definitivamente, l’ultima barriera prima del salto finale.

Si sentiva ormai pronta, solo per lui.

Si guardarono a lungo, sorridendosi felici e complici, ormai privi di qualsiasi pudore e con i cuori al limite dell’esplosione.

“Io… ti amo Ryo… ho sempre amato solo te” gli sussurró lei tremante di gioia, afferrandogli una mano ed intrecciando dolcemente le sue dita a quelle di lui, continuando a fissarlo, persa completamente nei suoi occhi.

“Kaori…” sospiró emozionato, sfiorandole dolcemente la guancia e sentendo il cuore martellare impazzito nel suo petto.

“Anche io… solo te… per sempre… solo te”

E dopo un ennesimo sorriso dolcissimo da parte di lei, non esitó più, unendo il suo corpo a quello di Kaori in un unico respiro spezzato.

Tra sospiri e gemiti di piacere Ryo non smise per un istante di professare a Kaori il profondo amore che provava per lei… aveva fatto la sua scelta e non sarebbe tornato indietro mai e in quel momento, guardandola sotto di lui così bella e finalmente sua, si ripromise che non avrebbe mai più permesso ai suoi demoni di riemergere…

L’avrebbe resa felice per sempre, lei lo aveva cambiato, avrebbe impiegato il resto della sua vita per dimostrarle quanto la sua vicinanza lo avesse reso migliore.

…………………………..

I raggi del sole illuminarono la stanza cogliendo i due amanti stretti l’uno all’altra, dolcemente addormentati.

Il primo a risvegliarsi fu Ryo che voltandosi, rimase estasiato nel vedere il volto disteso della sua compagna.

-E pensare che ho rischiato di perderla…- pensó maledicendosi per i tanti errori commessi nei confronti di quell’angelo che il destino aveva voluto mettere sul suo cammino.

La strinse ancora più forte a sé, inorridito al pensiero di quello che sarebbe potuto accadere se Kaori non avesse deciso di perdonarlo. Per un istante rabbrividì.

Kaori, crogiolandosi in quell’abbraccio, aprì gli occhi lentamente ritrovandosi davanti al meraviglioso sguardo soddisfatto del compagno.

“Buongiorno dormigliona!” le disse posandole un dolce bacio sulle labbra.

“Ciao” sorrise lei, arrossendo felice.

“Che ore sono?” chiese.

“Le undici passate…”

“Le undici??? Dovremo alzarci allora…”

“E che fretta c’è?” le disse con una strana luce negli occhi…

“Sai che ti dico? Hai ragione” rispose lei accoccolandosi a lui che la cinse con le braccia stringendola forte a sé…

Lo sweeper chiuse gli occhi godendosi quel loro bellissimo momento insieme.

Kaori non poté impedirsi di rilasciargli dolci baci sul collo…

“Stai diventando una dissoluta insaziabile mia piccola sugar boy…” le disse lui riaprendo gli occhi e guardandola malizioso prima di catturarle avidamente le labbra e placcarla sotto di sé.

“Spero tu gradisca questo tipo di risveglio…”rispose lei con sguardo birichino.

“Non potrei desiderare risveglio migliore…” le sussurró lui cominciando ben presto ad accarezzarla ovunque continuando a baciarla con sempre maggiore intensità, ma le loro effusioni furono interrotte da alcuni colpi ripetuti alla loro porta di ingresso.

“Chi cavolo c’è che rompe adesso? Non ho intenzione di muovermi di qui” disse Ryo piuttosto scocciato stringendo Kaori ancora di più a sé.

“Ryo…non possiamo certo fare finta di niente… dai, vai a vedere chi è…” cercó di convincerlo Kaori.

“Ma perché devi essere sempre la voce della mia coscienza?” le rispose rilasciandole un dolce bacio sulla fronte…

“Resta qui calda per me piccola, mi libero degli scocciatori in un istante e torno subito…”

Kaori volse gli occhi al cielo nel sentirlo esprimersi in quel modo, per poi rimanere incantata al solo guardarlo indossare al volo un jeans e una maglietta…

Ryo si recó alla porta intenzionato a cacciare via il più velocemente possibile, chiunque avesse osato interrompere il suo bellissimo risveglio con la sua dolce compagna.

Non appena aprì la porta rimase pietrificato.

“E voi cosa ci fate qui?” disse rivolgendosi a Yuka, Nana e Momo sorridenti davanti a lui.

“Ciao Ryo… sono tornata dagli Stati Uniti e le mie sorelle mi hanno raccontato tutto!” rispose Yuka fissandolo con sguardo soddisfatto.

“E allora?”

“Come allora? Devo scrivere il mio libro ricordi??? Ora che siete una coppia a tutti gli effetti voglio subito i dettagli… non posso aspettare un minuto di più… un anno di attesa affinché tu ti decidessi a confessare il tuo amore a Kaori, mi pare pure troppo no???”

Lo sweeper deglutì…

“E voi due invece?” disse rivolgendosi alle gemelle.

“Siamo venute a sincerarci che tu dica proprio tutto a nostra sorella… Siamo state noi a dare l’idea al tuo amico Mick di rinchiudervi nel bunker e vogliamo essere menzionate nel libro!”

“Hey voi tre!” urló Saeko arrivando trafelata davanti alla porta di Ryo, seguita da Reika.

“Vi avevo detto di non venire senza il mio permesso, ho un incarico per city hunter… quello ha la precedenza!” le rimproveró la sorella maggiore.

“No, il libro è più importante!” risposero Yuka, Nana e Momo all’unisono.

“Ferme tutte, io ho ancora degli incarichi da seguire e dopo tutto quello che è accaduto, sarebbe giusto dare la precedenza a me!” sbraitó Reika puntando i piedi.

Ryo, alla vista delle cinque sorelle Nogami alle prese con quella piccola baruffa familiare, per un attimo ebbe un mancamento.

“Ryo…” la dolce voce della compagna lo ridestó da quell’incubo ad occhi aperti…

Si voltò verso di lei, che si era affacciata alla porta della loro stanza incuriosita da quello strano baccano. E Ryo, nel vederla spuntare coperta dal solo lenzuolo che si era trascinata dietro, deglutì vistosamente all’idea di quello che avrebbe voluto fare, fare e rifare all’infinito, con quella donna meravigliosa…

Tornó a fissare le sorelle che ancora litigavano furiose davanti alla sua porta. Grugnì infastidito.

“SILENZIOOOOO” urló, zittendole tutte all’istante.

“C’è solo una donna che ha la precedenza adesso” disse con tono risoluto spostando nuovamente il suo sguardo innamorato verso la splendida ragazza che lo stava pazientemente aspettando al piano di sopra.

“Tornate fra un paio di mesi!” e così dicendo corse di filata verso la sua dolce Kaori lasciando le cinque sorelle a fissare, rassegnate ma sorridenti, una porta ormai chiusa.

Fine

   
 
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