Lia nella veste di sorella tra le Muse, si alzò impettita e così seria da sembrare vogliosa di uccidere qualcuno.
"Tu che sei qui presente" disse lei all'ombra che si proiettava sul muro dietro un paravento e che loro vedevano "tu, che con tuo fratello hai deciso di creare un gruppo o congrega di persone speciali collegate con l'Oltre tramite il Dono.... trovo vrgognoso il comportamente di tutte loro. Hai dato loro una veste quasi sacrale, ma io non approvo il loro comportamento dettato dal potere che hanno ottenuto secondo loro..."
"Noi siamo persone speciali, scelte per il dono ottenuto dalla nascita, noi guidiamo la gente..."
"Mi oppondo!" urlò Lia fissando prima la Sorella che aveva parlato e poi tutte le altre, seduta tranne lei stessa in piedi, intorno ad un tavolo ovale "voi esistete per dei motivi che vanno oltre quelli che avete pensato di..."
"Noi siamo Muse. Noi indichiamo, noi..."
"Non travisare le cose, Sorella!" la inteppurre Lia, voltando il capo verso la donna, una delle prime ad essere scelte "I vostri titoli indicano il potere che avete ricevuto in dono. Lo confermo, o almeno, così ho accettato per amicizia verso i due fratelli! Ma non il comportamento che vi rende più simili a suore e preticelli che altro. E non parlo delle belle parole di buona condotta che ci si aspetta dalle suore. Sappiamo tutte e molte altre che sono cresciute in istituti gestiti da quelle pazze, che sono peggio delle loro controparti maschili. Dolore fisico e psicologico sono quasi una normalità per l'ottanta percento di loro. E molte dsi voi lo sanno. E io che epnsano che proprio voi che avete conosciuto il peggio di queste persone finto-migliori perchè con veste monacale... voi non siete suore. Voi non siete come i preticelli. Voi non siete come sacerdotesse. la religione che il Leader ha eretto in questi luoghi vede la natura come Madre e come tale, venerata e temuta. Ma mai come un Dio delle religioni che schiacciano il mondo che ancora continuano. Voi non avete il diritto di dire alla gente cosa deve fare, penitenze, digiuni, punizioni, prove di pentimento... ma dove siamo, al periodo dei crociati? nedl medioevo? Siete impazzite? Se voi vi ergete a migliori degli altri per i vostri doni, sono fatti vostri. Non permetterò mai che si devii la mente della gente con fantasticherie religiose portandoli a credere all'idea dell'anima salva, inferno, restare bloccati e non vedere il tunnel di luce... Che cosa avete nel cervello, criceti zombie? Voi avete dei doni non per dire alla gente cosa deve fare pena questo o quello, non avete il diritto di spingere la gente con promesse sull'Oltre dicui secondo me sapete solo il poco che vedete, sentite e simili... potete avere i doni che volete, ma mai, MAI, permetterò finchè vivrò, altri comportamenti che si addicono più a preti e suore che a voi. Le muse parlano di ciò che compete il loro Dono, PUNTO! Nessuna influenza, nessuna spinta a vite virtuose e cazzate che portano solo la gente alla follia mistica. Ho spalleggiato Milan per la sua religione perchè continuasse l'idea che le cose..."
"A che serve essere dotate di Dono, avere una posizione come le Muse per la religione e la vita qui di tutti senza indirizzare la gente che ha bisogno, verso la risposta!"
Lia spostò solo gli occhi verso la sorella che aveva parlato, riscontrando nel suo tono offesa e fastidio. Così si giò, sempre con compostezza e classe, e si avviò verso di lei, che stava nella parte stretta, come a capotavola. Quando le disse, vicina,
Le altre sorelle si alzarono, ma senza fare niente.
"Non osare affermare cose di cui potresti pentirti, se accade qualcosa di male a chi vi ha consultati... le credenze religiose possono fare molto male, cara sorella, e questo lo ben sai, visto che vi ho sempre chiesto di cancellare quel che vi hanno incultato da piccoli. La religione cristiana o cattolica così come le altre nel mondo, tranne quelle tibetane, sono un foruncolo fastidioso che fa male ma no nse ne va. E porta solo schifo nelle menti umane. Storie unite a cavolo come un patchwork che prendono racconti babilonesi e mesopotamici, con storielle che hanno ricreato e mischiato dai duecento a quattrocento anni dopo l'anno zero, l'opposto dei testi apocrifi che io reputo per ovvie cose, più reali e veritieri. Il LIIBBRROO che si ritiene pozzo di verità e ricchezze sacre e sprituali non sono altro che finzione. Sarà esistito un santone come Gesù, sapete quanti ce en sono ed esistono ancora che affermano di essere santi,e la gente li segue e hanno il loro piccolo regno sulla terra? Ma è anche vero che quel libro porta cose terribili e terrificanti, concetti e comportamenti da bestie e atte a portare il peggio dietro il nome di un dio. Tutte le belle cose che dicono ci siano in quei testi, sono falsi perchè sono l'opposto dei rotoli ritrovati, ma no nsolo. Se quel santone che è diventato nucleo di una religione era un positivo e tutto ciò che posso intendere anche io positivamente, così non è la religione che, se è vero, vi è nata anche se la storia di questo messia è identica a due dei, uno indiano e uno egiziano, un tizio realmente vissuto e di cui si hanno prove e altre leggende secoli prima l'anno zero. Ma anche quando è esistito proprio quello ed era solo un uomo che voelva portare un pò di umanità nello schifo della bestialità di allora, il libro che tanto di innalza è immondizia. Porta solo male e sebbene non andrebbe letto che alla lettera e non interpretato, puntualmente gli idioti portano lo schifo facendo questo. E collocando le loro cazzate apocalittiche e sporche intorno a loro, portando male. E ancora, noi con la religione che il leader ha creato, cerchiamo di insegnare qualcosa di superiore!"
"Sappiamo bene come la pensi tu..." fece acida una delle sorelle
" Ne sei sicura? Non mi sembra dal vostro operato. Il vostro compito in quanto Muse è non quello di dire agl ialtri cosa devono fare ma impiegare per il bene i vostri doni e indicare cosa sentite, avvertite e tutte le cose sono i vostri doni. Io non ho nulla del genere e il vostro amato Leader mi ha chiesto di presenziare per altri motivi suoi... ma voi non siete bacchettanti preticelli, ma come... traduttori, mettimola così. E poco tollero chi pensa di saperne di più spingendo la gente a cambiare le cose senza reale motivo..."
"ipocrita, sorella"... fece un'altra "tu stessa da quando sei giunta ben prima di noi qui, ha cambiato la realtà delle cose perchè fosse come tu volevi che fosse..."
"cagna!" sputò Lia "osi affermare ciò giudicandomi? Tu non eri qui quando sembravano cavernicoli con tute e divise militari. Le cose che combinavano da far paura e tremare solo per le infezioni e le malattie. Tu non hai visto il brulicare di insetti molesti su di essi, le condizioni di molti ambienti comuni, come mangiavano e vivevano. Si erano adagiati a una vita spartana, ma non militare. I militari normali di norma sono visti come avvezzi a regole e gradi, consdizioni prestabilite da rispettare al secondo, meglio di un orologio svizzero e impeccabili. Invece erano secondo i fatti loro in un accampamento all'aperto avendo un edificio principale e gl ialtri in allestimento. Igiene e pulizia secondo come avevano vissuto di stanza nei posti dove erano stati. Dormivano si può dire abbracciati più a bottiglie e mozziconi, lenzuola sfatte e sporche e animali che giravano intorno, che un ambiente che rispecchiasse chi voi idolatrate. Si, mie sorelle, voi che mi occhieggiate in tal maniera, non sapete come era prima qui, perchè le donne sono giunte grazie a me. Non sareste qui, ma chiamate al bisogno solo per le feste se andava bene. Io da civile prima ho visto mancanza di igiene e di rispetto. Quegli uomini prima preparati come militari e poi gettati in ambienti di guerra per anni, sono diventati capre zozze e rozze, molti non avevano neanhce finito la scuola, erano solo mutati in mezzo a paesi in guerra e indietro ormai rispetto alla civiltà che conosciamo, al livello dei campagnoli, in tende usate da centinaia sia in gruppo che a rotazione, servizi igienici alla cavolo, comportamenti da cavernicoli. E mi sto trattenendo da ciò che ho visto. E non conoscete il vero lavoro di questa organizzione..."
"Sono militari, molti provengono da luoghi in cui Dio è non dimenticato, ma di sicuro invocato invano..."
"Ancora con questo DIo..." fece Lia sbattendo i palmi sul tavolo, protendendosi verso il tavolo per indirizzarsi sull'altra sorella che era intervenuta "Tu puoi essere stata orfana, aver vissuto con le suore di sto cavolo e aver avuto come tutti il condizionamento sociale... ma non permetterti più qui, come Musa, tra tue sorelle, in un ambiente dove DIO è la NATURA... di portare altre credenze che hanno solo rovinato l'uomo. Tutte voi fate le saccenti, so che volete camminarmi in testa, perchè ritenete che io senza doni ne capacità non debba essere tra voi. ma è vergognoso come io tra voi, l'unica non dei vostri, debba richiamarvi alla ragione mentre ve ne andate in giro a fare le sacerdotesse e gli oracoli del cazzo. MI state facendo incazzare e avevo chiesto che fosse un dialogo decente tra sorelle. Ma voi vi siete impuntate per la vostra carica a essere più degli altri. Ecco perchè sono contro le posizioni di potere e importanza senza preparazione come dico io! Il potere obnubila la mente... vi dirò una cosa, per un commento che avete fatto istanti fa. Ho accettato per i loro sogni, desideri, ho acconsentito di sostituire quei due nelle mansioni che dovevano essere loro e di hci era capace e me ne sono presa le responsabilità. non cè potere, non cè posizione, non cè grado senza la responsabilità che ne consegue, peggio se si ha sulle spalle tante persone e un'organizzazone dove chiave è il funzionamento come un orologio di ogni settore. Quello che conscete sarebbe la sezione anteriore a campo profughi, animali, puzza, casino, gente che si faceva i cavoli loro con livello di civilizzazione tornati indietro di cento anni. Quello che Alaric e tutti quelli che mi sono andati contro, comprese voi, non capite, è che il progresso è impossibile senza il cambiamento. Il Cambiamento che i vostri amati leader vogliono fare deve avvenire ma partendo dalle basi, se non vi è tra voi il cambiamento, non può operare anche fuori. E la storia umana ne è testimone. E andandomi contro, siete tutti avversi ai desideri di quei due. Io sono solo un'amica che ha deciso di prendere a calci gli scemi e iniziare a cambiare da qui a qui, partendo dagli ambienti" disse con astio puntandosi con l'indice il cuore, poi la tempia per intendere la metne e poi verso l'ambiente esterno "CHi non è in grado di cambiare idea non è altresì in grado di cambiare nulla. E voi che vi atteggiate come preticelli e suorine con quegli atti che vi hanno insegnato, riportate tutto indietro. E per non parlare dei sogni e desideri. Dai piccoli ai grandi, come il Cambiamento che quei due vogliono. NOi e loro, possiamo tutti creare e costruire il luogo e il mondo più meraviglioso che sia possibile ergere nella mente umana usando il cuore dell'uomo, ma servono sempre le persone perchè tale sogno o desiderio diventi realtà. E per farlo è necessario che vi siano le persone giuste, perchè a far cadere il sogno come u ncastello di carte, bastano quattro sceme, le stronzate religiose e la gente boccalona e tutto va nel water. QUindi non venitemi a dire che sono io la prima a sfasare le cose con cosa voglio o come vvedo io perchè ho portato consocenza e studio, igiene e pulizia, ho rimesso in piedi regole e leggi di condotta e comportamento in vari ambiti. Senza queste saremmo animali, ma cosa ve en frega, basta che sparpagliate ai deboli che vi ascoltare le cavolate religiose su come essere virtuosi in questa vita così che le loro anime troveranno l'imbuto di luce per essere sparato non si sa in quale chilometro d'atmosfera per incontrare il tizio barbuto che ci muove come giocattorli o in the sims. Guardatevi, stringete le labbra offese e ancora non vi entra in testa il mio discorso, anche parlando in linguaggio volgare. Mi fate solo pena!"
"Noi non facciamo altro..."
"Cosa... Cosa, sorella, raccontami. QUale cagate delle tante che avete detto che è indottrinata fin da piccoli da quella religione ha realmente aiutato quella gente? E che ha mostrato il lato delle cose che io e il leader vorremmo portare? Esiste per ora, attualmente mentre parliamo, una cazzo di vita che fa schifo dall'inizio alla fine proprio per colpa della religione che continate a propinare che ha portato l'umanità indietro per le stronzate morali che convenivano a loro. Oh, però, i preti poi lo schifo che fanno che è esattamnete cosa negano agli altri. Loro che hanno giurato d'innanzi al loro dio! E questo non fa pensare nessuno? non porta nessuno a chiedersi
"Quindi tu rifiuti Dio..."
"Sei un Musa, porcocazzo, sono cinquanta volte che solo in questo circolo di adesso lo dico e ancora continuate con questa parola. Se un milione di persone crede ad una cosa idiota perchè lo fanno crescere ritedendogli che qualcosa osserva e giudica e punisce male e decide lei per noi su tutto, beh, la cosa non cessa di essere idiota e portatrice solo di male. Secondo il libro del cazzo che ti costringono a credere, tutte voi siete come streghe che usano poteri demoniaci per fare e vedere cose che solo Dio o suo figlio può NOn è forse vero che avete sofferto per questo fino ad oggi? NOn credute, viste negativamente e trattate come figlie di satana e sbagliate... e ancora cadete nelle trappole di quella società! Mi fate solo pena! Dovete dimenticare se volete continuare ad essere Muse, ciò che hanno cercato di inculcarvi perchè sporca solo il vostro dono. NOn è detto che le risposte che vi hanno dato siano quelle giuste e corrette, così come le tradizioni non è detto che siano giuste perchè
"Voi cosa ne dite, Leader?" domandò una sorella all'ombra che era rimasta in silenzio come sempre. Dorde non si mostrava mai ma era presente come ombra e voce, seppur a molti sembrava modificata.
"Il senso di onore e dovere è stato illustrato come anche io lo considero. Molte cose che vostra sorella ha detto sono corrette. Noi rifuggiamo dalle religioni che hanno preso piede con la forza e la sofferenza per incatenare la gente dietro la paura per il dopo. Consideriamo il concetto di religione diversamente, così come pene e punizioni collegate all'attuale vita. Noi non viviamo per pensare a come e dove saremo da morti, ma perchè questa vita valga ogni singolo istante e che la morale, ad esempio, esista e valga al di fuori della religione. Che l'essere umano si elevi, non cada continuamente nel peggio dell'umanità. E per fare ciò, dobbiamo cambiare. Partendo da noi. Anche la Strega Veròna è nata come pedina per spingere le persone a ragionare e cambiare, da dove ella può cominciare. Ma quanto è buona e caritatevole, tanto è terrificante e senza pietà. Alcuni testi che usiamo negli incarichi lo recitano. Stolti, radunatevi sotto i suoi simboli possenti di potere. Venite, con le trombe del lamento che echeggian fino al cielo. Date fuoco alle corone d'ortiche e offritele sull'altare del destino per purificare il vaso dei peccati. Dal profondo luogo oscuro compare la Strega blu. Stringendo i simboli del potere ella guida e amministra. Bastone per guidare il suo popolo, e flagello per sfamarlo. Onore e dovere insegna per elevare l'umano. E vi darà i suoi favori capricciosi in dono o punizione. Fra poco verrà il giorno del giudizio Invocate il suo nome, con omaggio, odio e ammirazione. Ella guida e accompagna dove le preghiere tardano... la nostra religione è legata alla natura, terra e cielo, gli elementi e le leggi naturali che li governano. Noi non prendiamo elementi da altre religioni, quelle attuali nascono così, staccandosi da quella ebrea antica per divenire quello che conosciamo. Noi v eneriamo qualcosa che ci circonda e merita rispetto come protezione. Deve farci paura nella misura giusta, non per il dopo. " mentre Lia mormorava infastidita qualcosa che non sembrava giunta nelle orecchie delle sorelle ma era
"Tutte cose che voi dite di essere, mentre i vostri doni non sono altro che ciò che in quelle religioni si chiama diavolo. O sbaglio?" fece Lia interrompendolo "Continuate così' e vi caccio a pedate nel bel mondo là fuori che vi sputava in faccia. Ve lo faccio dimenticare il senso di ebrezza data dalla posizione che pensate di avere facendo come i preticelli e le suorine. Finchè io ci sarò, mai permetterò che la gente sia influenzata nella vita in tal modo. Il mio compito è stabilire regole e comportamento per l'organizzazione su pulilzia e salute, organizzazione, gestione , controllo che tutto funzioni e tutti svolgano i loro compiti... al massimo ho preso a cinquine per il bullismo, nonnismo, stronzismo e comportamenti sleali, vergognosi contro gli altri... è nei miei ruoli, mie care sorelle, ma non vado a fare oppressione moral-religiosa mettendoci in mezzo i diauli, paradiso e inferno, tutte le cazzatine religiose che non insegnano niente, perchè quello che ti mettono in testa è questo. Dio ti fissa e giudica, e ti sbatte inferno o paradiso a suo piacimento. Che se preghi potresti avere miracoli che però guarda caso di solito sono fatti dalla medicina! Che i santi fanno le veci minori magiche di dio e che se si segue le scritture e si va a messa, si è brave persone.
"Si sorella" fecero quasi in coro fredde, gelide con rabbia perfino "tuttavia resta la mia perplessità, come è stato detto, tu amministri anche la parte morale e di gruppo dell'organizzazione, e svolgi dei compiti simili ai nostri..."
"No, sorella cara, io non faccio impicci con parole, richiami, collegamenti religiosi perchè la gente si comporti bene e sia umana. Io faccio spiegazioni, porto confronti che pure i bambini comprendono, io descrivo e commento le cose perchè abbiano un senso. Non metto in mezzo gente trasparente che spia e giudica e dà regali a modo loro o ti trascinano come anima in braccio a Satana o Lucifero... la gente ancora li confonde...! Ad ogni modo che io do due sberle se qualcuno fa cazzate contro le regole o facendo del male agli altri, peggio se voluto per stronzaggine, è mio dovere in quanto sostituta di Milan... non vadoa dire a loro
"Tuttavia, sorella, le persone ci chiedono cosa fare, vogliono una guida, un..."
"Potete consigliare, indicando che devono essere loro a decidere se seguire o meno, senza mettere in mezzo la religione in termini di cristianesimo o le altre. Semplice. Voi che avete questi doni e dite di comprendere certe cose, di saperle, sentirle, vederle e tutto ciò che vi è possibile... se voi parlate, consiglaite e spingete la gente a seguire i classici consigli religiosi, non abbiamo fatto neinte..."
"..." il silenzio tra le sorelle divenne pesante, accompagnato dalle loro occhiate l'un l'altra
"Ho capito..." fece Lia alzando il mento e incamminandosi verso la porta "è chiaro che in questo sporco mondo non ci sarà mai nè un posto per me, nè persone che comprendono le cose senza sbattere la testa nel loro becero quadrato mondo fatto di confini. In nessun luogo e in nessun gruppo vi sarà posto per me, così come alcuno ha avuto come faccio io la gentilezza di ascoltare me, le mie parole e cosa pensavo e nemmeno di scendere di superiorità e mettersi al mio livello... e queste persone" disse rivolta a Dorde "che hai voluto mettere con tuo fratello come aiuto, supporto e guida per ciò in cui credete, non sono altro che come i preticelli e gl iscemi che tento dicambiare. Ma non capiscono. per loro le cose sono quelle, loro devono fare come hanno fatto quelli prima di loro, decidere, governare, dire cosa devono fare per ciò che sanno. A che cosa serve una congrega di sorelle e queste riunioni se la pensano tutte uguali tranne me? Vogliono fare le sacerdotesse del cazzo? bene amico mio, ecco le tue nuove Fiamme cerulee. Io mi spoglio di ogni incarico, vestirò solo i panni che mi sono noti di Veròna e solo ciò resterò. Continuerò ma da lontano e con pugno duro a lavorare al vostro posto, visto che volete fare le cose ma i lavori sporchi li lasciate agli latri, mentre voi fate quelli di chi preferite, e tenetevi questo mondo sporco che continuerà ad esserlo. Se non cambiano la metne e il cuore delle persone, comprendendo gli sbagli, io che cosa ci sto a fare? niente... viaggerò e Veròna camminerà tramite me e sarà il solo incarico dove io farò cosa voglio. Tu e Milan fate il cavolo che volete. Tenetevi le Fanciulle, che hanno un senso alla fine, ma non loro. Da reiette e negative per tutta la loro vita dalla società sporcata dalla religione che le addita, a copie viventi di quella feccia... lascio le cose a te, tanti cari saluti Dorde..."
"Lia aspetta.... pensano che..."
"pensare? Per loro la gente andrebbe portata alla vostra nuova religione, che io comprendo e accetto, ma senza forza, senza influenza! Spingono la gente a pentirsi e sentirsi in colpa anche per aver vissuto qualcosa in questa vita di disperazione, e io so di cosa parlo ed è per questo che sono gentile con chi vuole vivere certe cose ma loro stanno portando lo schifo di là fuori qui dentro. Che facciano cosa vogliono, ma chi le segue ed è come i seguaci dei preticelli me li mangio a colazione e me ne fotto se sarò cattiva o altre cose... quest avolta sarò la stronza ma con le mie regole. Quindi che giochino loro alle sacerdotesse iper potenti e sapienti e la gente a farsi schiavizzare. Ma dovranno passare contro di me se capita qualcosa... e ora mi preparo. Partirò così non starò in mezzo ad altra gente feccia che mi vede solo come stronza e rompicoglioni mentre sguazzano nella melma distruttice come i maiali..."
"Lia..."
"Io non abbozzo! Io non accetto! Io non mi piego! NOn accetterò mai questo mondo dove tutto non cambia, dove lo schifo non muore e gli stronzi ballano sulla testa della gente. Dici che io sono meglio di loro perchè anche senza Doni lavoro come cavia per il bene della gente? Che si tengano il loro bel potere di religiose del cazzo! Io non permetto loro di vincere, così come a nessun altro. Saranno loro a ballare con le mie regole e da ora che sarò fuori dalla vicinanza di chiunque tornando sola come fu dopo aver mandato a fanculo Rò, Zay e Ric... vi farò vedere io chi sarà il vero e nuovo Dio di questo mondo..." fece contornata dalla luce che giungeva dalla porta come una minaccia
"Mi fai parlare?" fece Dorde come se rimproverasse qualcuno con cui aveva un dialogo e non un superiore
"Vi lascio campo libero, fate che cavolo volete. Io starò tra me e me medesima, come nella vita precedente, sola per i cazzi miei come tutti vogliono, visto che non ho posto o altro tra gli altri e non esiste l'inclusione con i diversi come faccio io e dopo tanto sbatti che ho fatto! tante care cose con i tuoi casini e salutami tanto David. Buon lavoro con tutto senza di me e ci sentiamo solo per il test. E' stato un periodo breve e intenso e ora mi butto solo sui fattacci miei. Ciaone!"
"Lia, loro possono..." vedendola voltarsi irata e pronta a uscire "Benedetta ragazza!" mormorò furioso
"andateaffanculotuttiquantichemannaggia..". avviandosi oltre la soglia con rabbia, andandosene a passo svelto mentre le sorelle non si alzavano ma si fissavano e Dorde se ne usciva per la porta dietro il paravento che usava per non farsi vedere.
Un'ora dopo
Alle gradinate vi si stava per svolgere una festa. Molti uomini erano seduti o in piedi sulle gradinate, mentre altri trafficavano nella zona centrale, intorno a tre tavoli pieni di cibi e bevande. A presenziare vi era Alaric, che venne raggiunto da Jd e gli altri.
"Alaric, siete pronti? Non ti sembra di esagerare?"
"Esagerare? E di cosa, ci hanno acconsentito di fare festicciole, dobbiamo festeggiare varie..."
"ma erano consentite se avvisavi con i moduli..."
"E sti cazzi come dice quella pazza. E' una festicciola tra noi. Non siamo militari come nelle basi normali, siamo una Comune, corretto?"
"Ma ci sono i capoccia per un motivo..." fece Bryden per poi ritirarsi dall'occhiata di Alaric
"Ragazzino, stai al tuo posto. E' solo una festa. Ci divertiamo, puliamo tutto e nessuno avrà da ridire..."
"E lei lo sai?"
"Jd, quella pazza peggio di noi e ce ne vuole, non può rompere le palle solo per una festa tra noi. E che cazzo, Milan dice che siamo una Comune, tutti amici e fratelli e militari per lavoro... ecco qui!" disse aprendo le braccia per abbracciare la zona con i tavoli e le cibarie.
"ma che bel momento di festa..."
Tutti si voltarono vedendo Lia che fissava in giro, era ferma, braccia conserte, una gamba più avanti dell'altra, espressione serie, quasi scocciata. Tutti gli uomini si spostarono sulle gradinate.lasciando i veterani e qualcuno al centro. Lia fissò negli occhi Alaric per poi guardarsi intorno e avanzare, per guardare i tavoli. Uno più in fondo di fronte lei e due più vicini e laterali. Alaric iniziò a lagnarsi affermando che era un'intrusione ma Lia non disse niente finchè non andò al tavolo messo di fronte.
"Cosa cè, dopo le cose che freghi in dispensa, vuoi rubarti anche cosa abbiamo preparato per noi? Vuoi servirti per ripicca?"
Lia, sempre con le braccia conserte, le lasciò andare contro i fianchi, fissandolo come se stesse pensando
"Caro Alaric, tu stai dicendo che cosa tu e tutti quanti usufruite grazie al favore che ho fatto al vostro amato leader e che non volevate, sia dovuto? Che io senza ricevere richiesta di fare una festa con tutti quelli non di guardia e occupati in mansioni, qui, non venga almeno ad auguare una buona festicciola? Sono uscita due ore fa dalla congrega delle Muse e ho già rassegnato le mie dimissioni da Musa e tutte le figure che Milan voleva che occupassi, lasciandone solo una. Oltre che decidere di continuare ad aiutarlo perchè se non l ofaccio io, chi?... da lontano. Perchè siete una massa di misantropi coglioni e teste di cazzo, omofobi, maschisti e stronzi fino al midollo. Adesso vi sentite una Comune? Strano, prima del mio arrivo eravate un'accozzaglia di fessi che continuavano a vivere come accampati a vita come facevate nelle zone di guerra, ognuno per se, e che dio pensi a tutti... e ora mi dici che siete tutti legati, tutti fratelli da condividere i pasti senza i vecchi gruppetti isolati, o soli come orsi, festeggiando insieme come se tutto fosse così da sempre? nessuno mai come nella vita precedente che mi abbia ringraziata, mi abbia detto due parole per tutto ciò che ho fatto... e lo so che da militari imbecilli che erano in disaccordo con colleghe donne solo perchè le femmine sono meno degli uomini... non cambieranno facilmente! Ma ho già mandato a fanculo le stronze che si sentono sacerdotesse tutto loro di sto cazzo, che facciano cosa vogliono, non è quello che volete anche voi? Chi sene frega delle regole, sono per bimbi scemi. CHi se ne fotte di leggi e comportamenti UMANI da seguire perchè non si finisca come le bestie nella società là fuori...! E io che speravo sinceramente, veramente, che almeno molti di voi che hanno vissuto tutto lo schifo e l'orrore umano in ogni sua forma... non so, potesse cambiare, mutare visione delle cose comprendendo il perchè dei regolamenti e comportamenti che ho messo, accettati in toto da Milan poi... e invece eccovi, a prendere beni per i vostri scopi mentre prima mangiavate l oschifo, prima di questo che cè su questi tavoli, vi cibavate di schifo inscatolato da scaldare o carne o derivati che facevate in modo schifoso ma va bene, un pò di merda là, mani sporchè qui... cè più gusto! Ricordo ancora i primi giorni in cui ho buttato in una stanza quelli che avevano gli schifi che si muovevano addosso... tutto bene, tutta natura! ognuno si faceva i cazzo propri o del loro piccolo gruppetto, fanculo gli altri. Barbiere e tutto risistemato? Perchè, i cessi fatti di secchio e tavoletta sopra era ottimo! E invece eccovi, puliti e profumati da barbiere, massaggi, docce e bagni funzionanti, amichette che avete per gli accordi con Madame e ancora questo ben di dio che prima ve lo sognavate, lasciando abbandonata la cucina! E io non dovrei dire neinte? A chi avete chiesto l'autorizzazione per fare la festa? Per chiedere di cucinare ai cuochi? A portare qui tutto?"
"Fanculo, stronzetta. Ti senti migliore per cosa, aver reso questo posto come piaceva a te? Hai detto tu stessa che accettare e comprendere i cambiamenti era giusto, e se lo facciamo... cosa mi guardi così? Io non ho niente da chiederti, sono un Capitano. Non ho nulla da richiedere, idem come sopra. AL massimo io posso andare da Milan, tu sei solo la cavietta che rompe le palle con regole e cazzate. Adesso sembriamo come in un istituto dove cè la fila per le cose, si lava e pulisce ogni minuto, tutto va registrato e segnalato... ma cosa pensi che siamo? Siamo militari per ciò che abbiamo accettato di fare per sostenere il piano di Milan, ma come dice sempre lui siamo una comune. E viviamo come persone..."
"Non so se questo tuo discorso è una presa per il culo o vuoi fare come le Muse discorsi per accaparrarti i consensi di chi ti segue..." gli disse senza muoversi
"Tu non sei una di noi, non sei neanche una militare. Ti abbiamo insegnato le basi ma con quei polmoni che non vuoi curare non andrai lontano, ed essendo cavia Milan non ti permetterà di essere membro di un gruppo... non che vorremmo comunque. Saresti capace di fare la capa sempre e comunque rompendo le scatole o facendo di testa tua. Tu fai ciò che Milan non vuole fare, basta! Sei utile quanto basta perchè Cark sia rimproverato per un errore o qualcosa che non ha fatto nelle sue mansioni o... Fred finisca con cinque dita in faccia e con una lavata di capo per aver detto a uno dei nuovi che era una fichettina! Andiamo, sei utile quanto la segretaria di Milan..." rispose Alaric con un sorriso mentre Jd gli strattonava la spalla dicendogli
"Mh!..." fece solo lei, finchè non se ne uscì con un sorriso così cattivo da stronza che Alaric la fissò stranito e Jd e Lubo si fermarono dal tirare via l'amico.
Lia alzò il mento, con il braccio destro che era perpendicolare al tavolo prese il bordo e con forza sollevò il piano facendo ribaltare il tavolo all'indietro, facendo scivolare e poi cadere ogni cosa sopra finendo sul terreno.
"Che cazzo faI!!" urlò Alaric ma Lia fece qualche passo verso di lui mentre questi sudava, per poi andare al tavolo che aveva prima alla sua sinistra.
Lia vi si parò davanti e con la mano dritta, con il dorso di questa spostò a terra da sinistra a destra tutto ciò che cèra nel tavoloi, senza apparire rozza o volgare, ma con grazie, fissando però Alaric negli occhi.
"Mi avete rotto, a me, i coglioni che non ho! Siete come gli stronzi là fuori, quelli che dovremmo salvare da certe cose negative e che vorremmo cambiare. Voi non cambierete, basta solo vedere come vi comportate con me. Io fra poco me ne andrò. Manca una settimana e qualcosa e pensi di essere contento di questo, di fare lo spavaldo credendoti un combattente del niente! Tu non combatti contro un nemico, tu combatti contro chi ha fatto cose di cui ora si pente! Dovevate grufolare come maialai nella vostra feccia e al pensiero che voi siate i mezzi di Mila per cambiare il mondo... povero mondo!" scuotendo la testa "continuate a non accettare me come persona e per cosa ho proposto per migliorare l'essere umano. E non lo faccio perchè mi ritengo migliore, ma perchè prima facevate schifo come quelli che ho lasciato indietro. Vi comportate allo stesso modo di tutto, non cè differenza. Menefreghismo, egoismo, mancanza di compresione e considerazione e posso continuare... e nonostante tutto ciò che è stato fatto in questi mesi, continuate ad avere il paraocchi e catalogare ed etichettare la gente... potrei benissimo vietarvi la festa, ma non lo farò. Anzi, ho invitato degli amici, se permettete..." fece allargando le braccia verso la zona alle spalle del gruppetto dei capitani, che si voltarono. Un carretto con dietro aperto e affollato si fermò poco distante e un ragazzo sganciò il pianale che finì a toccare terra e scesero una mandria di maiali di varie grandezze che si fiondarono intorno a lei per mangiare il cibo rovesciato.
"Su bambini, mangiate e divertitevi... unitevi agli umani e rendete epica questa festa, perchè i frateli devono stare tutti insieme..." fece con un ghigno "la festa la potete continuare, quel tavolo lo lascio a voi, loro anche per il sacrificio futuro, meritano anche loro una festa, no? E visto che mi guardi così "indirizzato ad Alaric che pareva fuorioso "tu pensi che io sia stronza e maligna? Cattiva? Perchè non lo chiedi a loro, invece..."
Con il sistema di proiezioni comparirono delle scene, dei rettangoli come fossero trasmessi da un monitor ma a varie altezze. Varie persone sedute intorno a tavolo, e ogni quadrato mostrava qualcuno presente negli altri e altri osggetti non presenti più. Lia portò lke mani al'infuori mostrando davanti a sè degli oggetti in fila. Una pistola, carte, dadi, fiammiferi o bastoncini, roulette, moneta, mani del gioco sasso carta e forbici e alrti in fila.
"Come ho detto a Milan e le Muse, io mi estraneo totalmente dal mondo da questo momento, ma non permetterò che io sparisca come tutti vogliono. Il mondo dovrà giocare con le mie, di regole. Mi avete fatta incazzare? Adesso ballate! Dici che sono bastarda nelle mie azioni? Ognuno di questi oggetti è un cinquanta e cinquanta e meno in base alle modalità. Probabilità, casualità, karma, tutto ciò che viene fuori dall'uso di queste cose. Vediamo... moneta? Ecco..." disse e quando la moneta di sollevò ruotando luccicante, un monitor si portò sopra di essa mostrando quella che divenne una caciara.s Tutti i membri di quella strana riunione con persone dietro di loro si alzarono di botto in modi diversi, avviando una sequela di episodi da carneficina.
"Pistola..." e la pistola, un revolver Smith & Wesson 19, si sollevò e sparò un colpo mostrando sopra il monitor che vi si era posizionato con una scena quasi identica, sol oche molti correvano dopo essrsi arrampicati sul tavolo combattendo in vari stili, mentre altri che chiaramente non sapevano combattere senza armi scappavano per nascondersi.
"Che cazzo..." fece Alaric stupefatto, mentre gli altri oggetti si sollevavano con un rettangolo sopra a mostrare altre scene da film horror
"Come ho detto non permetto che siano gl ialtri, mai più, a decidere. Triade, clan russo, membri delle varie mafie nel mondo ma non solo, grossi spacciatori e molti pesci medio grossi... li ho fatti incontrare fingendo un trattato con noi in una sola stanza, chiedendo loro, una volta visti gli altri, di discutere di un documento unico per accordi per guadagnarci tutti. NOn è stato facile, affatto, ma come vedi sono lì. Ogni scena è un giorno. Ogni giorno un'arena. Ho circoscritto un pò di male in stanze apposite da cui non potevano uscire, bloccando con speciali saracinesce ogni finestra e porta. Dando o togliendo armi di vario tipo. E questo è quello che è accaduto. Loro hanno giocato secondo le mie regole. Avevo avvisato tramite Veròna o nella richiesta di incontro di cambiare modi di operare per essere in linea con le nostre richieste. E so per averli spiati che tramavano tutti delle stronzate, e così li ho puniti. Ma non mi sono sporcata io le mani, ho fatto fare a loro e loro scagnozzi. Questa è stronzaggine, cattiveria. Ma non solo, in alcuni vedi che ci sono le stesse persone. Dopo essere rimasti in quanti mi interessava mentre si urlavano e dicevano cose, con maggiori informazioni, li ho fatti mettere Ko e portati al sicuro mentre si preparava la nuova stanza, la stessa ma ripulita, e li facevo ritrovare, appena svegli, in stanza con gli stessi. Non lo vedi ma all'inizio loro seguono un video di Veròna che parla di varie cose, tra cui cambiare i loro metodi per avere un accordo vantaggioso e fidarsi degl ialtri. Sono partite ingiurie e minacce tra loro, accusandoli, di cose vere tra l'altro che sapevano, di essere meno che di fiducia. E non ho mosso un dito, tranne ogni tanto intervenendo ocme voce o proiezione eppure loro hanno avuto la geniale idea di attaccarsi e spararsi o colpirsi tra loro, in preda a furia bestiale. Quelli che sono sopravvissuti hanno avuto l'onore di far aprte degli estrattori di materiali denominati
I tre che stavano sempre con lei e l'avevano raggiunta, si voltarono tra loro preoccupati per poi andarle dietro. Prima di proseguire, Jd fermò Kovacs, quello che secondo lui aveva più amicizia per così dire con lei "che succede, perchè ha detto che se ne va lontano da tutti?"
"Le Muse hanno ripetutamente scavalcato il confine che lei aveva chiesto a Milan di mettere, agendo come i preti e suore che lei odia, mandando in vacca il significato delle Muse stesse. E anche se Dorde che era presente e le aveva dato ragione, dall'inizio lui ha moderato le cose senza affrontare veramente la questione. E molti uomini che sono andati da loro come si va al confessionale del prete, sono a digiuno, credono che abbiano ciò che abbiano per i peccati commessi e devono purificarsi per ripulire l'anima, devono pregare con fervore, assistere alle messe e tutte le robe che dicono di solito i preti e lei si è incazzata. Già è in conflitto con quell'arcivescovo che presidia la chiesta che LEI ha fatto costruire come posizione positiva per la religione ma lui si comporta come sappiamo che fanno... Le Muse hanno per lei tramandato lo sporco della religione con cui sono cresciute e dimenticato il male che le è stato fatto per essa, portando molti degli uomini a credere di aver lordato la loro anima e ogni cosa sia uan punizione sulle loro teste e devono accettarle, pregare e fare robe religiose e agire per ripulirsi. Questo l'ha mandata in bestia e nella riunione Dorde non era stato incline a rimettere le cose a posto e la gente al suo posto. Così dopo aver detto che pensava e sai che quando si incazza dice ogni cosa pensa in linguaggio volgare, la minacciato Dorde e si è spogliata di ogni carica, diventando una civile che però mantiene la figura di Veròna e solo per sua scelta nelle azioni e spostamenti e controllore. Manderà avvisi, punizioni, richiami, ogni cosa nel regolamento militare facendogl ifare cosa vogliono, visto che afferma non capiscono niente di quanto ha detto e fatto. E la sua ira ha portato ha raddoppiare l'idea di essere una piaga per il mondo ocn la sua presenza, anche quando se ne sarà andata. E non credo che tornerà indietro..."
"Dove sta adnando, voglio parlarle. E chiama Dorde se puoi o Milan, fino al giorno del test non devono accadere cose che la mantengano arrabbiata in tal modo. Se cambia o fa qualsiasi cosa che poi non possiamo sistemare senza di lei, sono cavoli amari. E poi è nostra amica, l'ascia di guerra che ha innalzato è causa degli irriducibili, Alaric e le Muse che vedono il suo modo di pensare e vedere le cose come quando era là fuori. Ogni parte dice che è meglio il prorpio modo di vedere le cose e l'ingratitudine di tutti sta portando solo a un casino enorme. Sarebbe capace di buttare tutti fuori con pedate ai loro bagagli e dire che finchè non cè il test, per lei sono stronzi che devono stare fuori dalle mura dello Chateau, perchè immeritevoli di ciò che cè ora qui. Parlarle e fai in modo che si calmi il giusto perchè io e Milan chiariamo."
Rimasero a discutere un pò mentre Lia si allotnanava seguita dagl ialtri due.
"Inoltre lei interpreta per Milan la Fiamma cerulea per la Stanza dei Pilastri, che getta le prime basi per la decisione del Consiglio. Se lei viene meno a quella figura, Milan si troverà solo..."
"Perfino io posso dire che non ha tutti i torti. Tutti quelli che le sono andati ocntro orqa si godono cosa ha portato. Non rispettano i protolli e regolamenti. Usano l'idea della Comune a loro interesse, fanno guerra alla sezione femminile. Hanno scritto cartelloni appesi sulle scale che portano al piano dei dormitori femminili
"dfjioafdjioasfisdgsd"
"che dice?" fece Jd quando entrambi si voltarono verso qualcuno che in lontananza si sbracciava per chiamarli per poi fare una corsa da loro.
"Dicevo che è andata"
"CHi... dove è andata?" fece confuso Kovacs
"Sei rimasto indietro. E' andata allo Chateau, è uscita nel giardino tramite la porta nascosta della stanza-serra e si è avventrutata da quella parte" indicandola " e ha ordinato a me e Zidgi di non seguirla o ci avrebbe stappato la testa come il vino di Champagne. Un attimo che si guardavamo per decidere ed è andata via. Ha usato qualche passaggio segreto, l'abbiamo persa. COsì... " si fermò perchè gli squillava il cellulare "Si... dove... l'abbiamo persa dieci minuti fa...ok, l'avviso"
"Cosa..."
"Che succede?"
Jd e Kovacs lo aggredirono quasi mentre Alaric e gli uomini cercavano di acchiappare i maiali che scorazzavano grufolando e veloci come anguille.
"L'hanno trovata già alla stalla. pare che stia preparando Bluegrass e che se ne andrà a breve. Dove non so. Zidgi dice che sta correndo là, era dall'altro capo del pianterreno a cercarla pensando che si fosse messa a leggere..."
"Se nonandrà in un villaggio o cittadina vicina dove se ne va ultimamente da sola, posso azzardare che vada da quel vecchio alla Fattoria. Sarà a fumare nell'attico dell'edificio che è da tempo la sua stanza. Lo raggiungerà per salutarlo, o come ho capito, per chiedergli consiglio e avere altra mente esterna a qui. Mi auguro solo che non la consigli male, incazzata comè" fece Jd volandosi verso Lubo, che però non gli dava attenzione perchè teneva per una coscia, a destra e a sinistra, un maiale aiutando Bryden.
"Ce l'ha fatta con i maiali! ha creato un diversivo così che oltre enfatizzare il concetto per loro, fossimo occupati. Milan sarà adirato con noi. Odia quando lasciamo che gli uomini tornino alle loro abitudini invece di migliorarsi..."
"Milan vorrebbe tutto perfetto e che siano come lui. Ma lui è un uomo raffinato ed elegante di natura. Non so immaginarlo da recluta e militare, ma crede che tutto possa cambiare. E si augurava che Lia avesse ragione, con i giusti cambiamenti ambientali e con ciò che ha messo tra Lezioni e altro, la spinta fosse giusta. Ma ora afferma che il cuore umano quando è quel che è, è così liscio da far scivolare le cose senza assorbirle..."
"Si, aveva preso l'esempio dei denti che sono porosi e non lisci, non lo so..." fece Jd confuso mentre la confusione aumentava perchè alcuni maiali avevano fatto cadere l'ultimo tavolo gettandosi di peso sul cibo rimasto. "e così ha reso la festa secondo le sue regole... e chissà che combinerà se resteràò incazzata a lungo! Dubito che lo sarà fino al test..."
"E' solo in preda alla sofferenza..." fece Kovacs serio, venendo fissato da Jd, che ricambiò "sappiamo entrambi come pensa e agisce anche se sa sorpredere sempre. E' arrabbiata, offesa, ma anche piena di dolore perchè come aveva avvisato Milan, non sempre cè un posto, un luogo e delle persone al fianco di tutti. per lei non cè niente di tutto ciò. Milan stesso è preso dai suoi incarichi e non cè mai e quindi si ritrova a fare i conti con gli uomini che dalla libertà totale tranne quando cèra da lavorare sul campo, si sono trovati in un ambiente con delimitazioni fisse emodi di agire e comportarsi precisi perchè tutto vada in un certo modo. Dicono che si sentono incatenati e pressati. Si sono visti la sezione femminile aperta con i nuovi membri che non accettavano. E ogni volta che passa sa e vede, otlre che sente, sussurri e sguardi edi vario tipo. Ma nessuno come invece sentiva raccontare parlando dei superiori che molti avevano avuto. E si è lamentata sovente del fatto che coglioni isterici li trattavano da stracci a terra, grandissimi sergenti, tenenti da ricordare commossi. Lei trattata da esterna anche adesso, non facente parte di niente e come nemica. Come là fuori. E quindi ha deciso che non si abbasserà più al loro livello come faceva prima e ne vedrà più nessuno. Fino al giorno del test, starà nei piani superiori dello Chateau se non impersona Veròna e che massimo vedrà voi. Stop. Ma avrò il pugno duro senza pietà, ne qui ne lòà fuori contro gli stronzi che ammorbano il mondo. NOn starò così per molto, se ne andrà a giocare ai videogiochi, quella serie Dark fall mi pare si chiami, o leggerà, o andrà nella stazna dove ha collocato varie cose e lavorerà da sola senza più mettere piede ne nelle botteghe e laboratori ne altrove. E oltre oggi, non tornerà alla stalla, alsciando Bluegrass libero nel paddock quanto vorrà, fin dopo il test in base al risulato. L'ultima cosa che ha detto prima di venire qui è che è felice di andarsene e lasciare i poveri coglioni a sgomitare in questo mondo di merda credendosi guerrieri perchè sopravvivevano, mentre era il contrario. Che seppur visti con egoismo, quelli che si suicidano alla lunga doop quanto ha visto nella sua vita, fanno bene a pensare a se stessi e basta..."
I due si fissarono.
"Io sono la Strega Veròna, esisto da tempo e da tempo provvedo a regolare gli equilibri del mondo. Ci sono persone che già mi conoscono. Ci sono molti di voi che hanno avuto la mia visita, che hanno ricevuto un aiuto là dove dio e santi non giungono. Ho regolato il karma di persone che erano solo sterco nella società. Io sono il cambiamento nelle genti e luoghi. Essendo la prima dei nostri a scegliere la strada dell'etere come fecero i religiosi, mi espongo per comunicare a tutti. Ognuno di voi ha un bisogno. Un bisogno però reale. Una necessità di aiuto da qualcosa di sporco che subiscono. Dove cè il male, quello vero degli uomini e non favolette spirituali, io mi presento. Chissà quanti di voi avranno preso un oggetto ritenuto sacro e stringendolo hanno pregato ferventemente e con speranza, senza ricevere aiuto. Io ho risposto alle chiamate di chi soffriva. Io ho agito. Io ci sono stata. E ci sarò. A quanti hanno bisogno di una luce nell'oscurità, smettete di credere in un qualcosa di insondabile che vi gestisce come pedine mentre suo figlio ha creato una religione. Se fosse così dovremmo venerare Ercole o altri figli di divinità che sono racchiusi nella mitologia e tali resteranno, mentre la favola di ciò in cui credete non porta niente a nessuno, per quanto si preghi e creda in una vita sola. Ed io, una strega, so di cosa parlo. Esistono veri misteri alti e insondabili di cui non posso parlare ma a cui mi inchino. Ma è divertente come la madre Chiesa nei secoli abbia cercato di boicottare il progresso e la civilizzazione urlando che erano opera contro Dio per poi usare i treni, aerei, la luce elettrica, radio, computer, televisione e ogni mezzo per sfruttarli e diffondere la parola di chi in realtà è stato solo creato. Questo messia miracoloso non è altro che un insieme di ispirazioni ebree, indiane, mesopotamiche ed egiziane. Parole portate da bocche che hanno udito che hanno riportato creando una Fede che in realtà sulle basi è falsa. Ma non sono qui per chiedervi di cancellare le religioni, sebbene hanno portato nei secoli solo dolore, incatenamento, giudizio, sofferenza e tutto il peggio. SOno qui per dirvi che dovunque abbiate bisogno, io, la Strega Veròna, sarò dove nessun santo agisce o compare. Io sono reale quanto il dolore. Io sono vera quanto la speranza. E io, realmente porto cambiamenti. Il mio simbolo apice è la libellula, oltre l'ape e il cavalluccio marino. Nella forma di libellula io richiamo trasformazione, speranza, realizzazione di se stessi. dpo aver visto la luce. Superare le illusioni della vita , verità nascosta e il legmae con le anime dei morti intendendo l' Oltre. Io porto la magia con cui dono la luce al mondo. Se vi sentite ottenebrati dallo sporco e oscurità del mondo e della società, non guardate il cielo, ma cercate la libellula. NOn seguite i programmi religiosi che vi spillano solo soldi e false speranze, ma cambiate canale per cercare la libellula. Non seguite niente online dai preti che vi guidano come burattini per qualcosa che in realtà non porta a niente. Lasciandovi soli e abbandonati. E se credete di avere dio o suo figlio vicino, mi dispiace, quella si chiama influenza, condizionamento... al vostro non ci saranno nessuno dei due. Ma posso esserci. Io cancello lo sporco di questo mondo. Io sono tra voi e ho deciso di rivelarmi perchè siate voi a prendere in mano la vostra vita e chiedere l'aiuto di cui avete bisogno, che non osatge pronunciare a nessuno se non nelle vostre preghiere... non permettete che la società malata e sporca vi rubi la dignità e il vostro essere persone. Che subite abusi di ogni tipo o vessazioni o sopprusi, essendo ovviamente voi le vittime in toto, invocatemi pronunciando il mio nome. Cercate la libellula. Accettate la mia Mano protesa se vedrò che meritate davvero il mio aiuto. Io punisco le persone che avvelenano e sporcano questo mondo. Ribalto i torti. Riporto l'equilibrio. Correggo le situazioni. E dono perdono a chi ha commesso piccole cose per disperazione o necessità, ma no nsono sporchi dentro.
Se avete bisogno, là dove la società voltafaccia e i vostri dei e santi non hanno risposto, cercate il mio nome. O il mio simbolo. E io verrò!
Sono la Consigliera spirituale delle Fiamme, i Guardiani del mondo che vegliano su di voi senza che ne sappiate nulla. Nè regole, nè ragione guidano questo mondo, ma loro si. E io sono la loro parola. Veròna, la strega della libellula per tutti i suoi significati servirà chi nel vento urlerà il suo nome e se ne è degno. Chiama il mio nome ogni volta che vuoi, per consiglio, aiuto o giudizio, e io apparirò e ti concederò un miracolo come nessun dio o santo potranno fare!
E per ultimo, io concedo per parola delle Fiamme la Mano, il gesto simbolo di ogni mio incarico. A te, chiunque sia che mi ascolti o vedi, ti chiedo di non lasciare quella mano. se la lasci... tu sparirai come persona, come dignità, come esistenza dalla società poichè così come possono elevarti, altrettanto possono gettarti nel fango. E diventare un niente. Per questo se io constato che sei meritevole e meriti aiuto o la Mano, non lasciarla andare. Ma seguila e fidati!"
Per radio, televisione, negli stadi, centri sportivi collegati alla tv, locali veniva trasmesso senza orario prefissato un video bypassando reti famose e non, facnedo saltare i programmi in corpo. Non era una cosa prevista, ma il video finiva per bloccare la programmazione di radio, televisione e private ripetendo lo stesso messaggio.
Una giovane donna vestiva in abito ottocentesco avorio, con maniche a pagoda, gonna tonda e accessori come pipa fermacapelli che tenevano le ciocche sulle tempie indietro, lasciando gli altri ricci sciolti. Aveva lo sguardo furbo e malizioso e parlava scandendo bene le parole, usando molto labiale anche per chi non potesse udire ma leggesse le labbra.
Ogni tanto fumava, e dal fumo grigio chiaro comparivano evanescenti delle libellule blu cerulee. Da alcune settimane queste intromissioni nelle trasmissioni di ogni paese, in varie lingue, facevano comparsa senza orari stabiliti e ripetevano le stesse cose, sebbene a volte fossero chiaramente diversi. Chi non sapeva chi fosse, ipotizzava online sulla sua presenza. Se ne parlava. Chi la conoscenza ne cantava le lodi per l'aiuto e cosa aveva fatto. Molti online avevano caricato video a testimonianza di ciò che quella figura era stata capace, là dove nessuno poteva o voleva.
ogni tanto nel cielo, ndelle strade comaprivano a caso libellule che svolazzavano, giravano, e poi svanivano, così come risate di donna. Apparizioni casuali di una donna simile a quella dei video con abiti diversi.
"Sembra che la situazione sia sfuggita di mano. Il gran maestro ha richiesto la vostra visita, immediatamente. E con vostro fratello." fece Mephis, sempre serio, compito, rigido. Lo fissava con astio, come colpevolizzandolo.
"Non è nei miei errori, tutto questo. Sono passati un anno e mezzo, non sono più Leader della mia stessa organizzazione, adesso sono solo gran priore qui da voi e in altri gruppi. Il vostro gran maestro stesso quando lo ha scoperto ha preteso che io fossi fedele solo a voi e gli riportassi ogni cosa accaduta nelle altre sette e logge. Tutto questo... non dipende da me..." fece Milan offeso, mentre osservava il video che in quel momento continuava nella sua televisione del suo salottino nel palazzo della Loggia dove ormai risiedeva.
"La colpa è vostra se quelle femmine hanno rovinato ogni cosa"
"innanzitutto non osare chiamarle femmine. QUi sono pretesi solo uomini, ma stai sicuro che anche solo una di loro, accettata tra noi, ti avrebbe mostrato ciò che tu non sarai mai. Siamo tutti uguali, tutti fratelli, in questo credo ancora! So che io fratello Gask, ora Leader della mia organizzazione, la pensa allo stesso modo!... e..."
"Oh, si. Vi ha richiesto conciliazioni a iosa. Ma voi non sapete cosa dire, perchè rivolete la vostra carica. I vostri stessi uomini quel giorno della Caduta, hanno nominato, tutti, quell'uomo come nuova Guida per l'organizzazione. Deplorevole! Vi siete lasciato togliere da delle femmine la vostra carica e ogni cosa..." con disgusto
"Non osare! Sono sempre al di sopra di te! I tuoi rimproveri possono per te essere giusti, ma sei sempre al mio servizio, come con tutti gli altri al di sopra di te! Io non ho perso nulla! Lia ha agito così come credeva giusto, ci aveva avvertito! E noi non l'abbiamo ascoltata! E ora ci sta dimostrando come rispetto a cosa crediamo noi, lei è un Dio! Per qualche motivo è tornata a calpestare questo mondo materiale e non se Kianta è con lei o meno. Quella non sembra lei come originale. Il viso, il corpo, anche se atteggiamenti simili non si muove allo stesso modo... immagino che ora sia un Host in un corpo materiale come da intenzioni quando era viva."
"E' deplorevole, ciò!"
"Eppure... come lei aveva detto, con la scienza dalla sua, ha dimostrato qualcosa che ancora voi non siete stati in grado di darmi! Mio fratello è irato per questo, lei finchè era stata viva ci aveva tenuto lontano da voi, chiedendoci di non proseguire! Perchè la verità era d'innanzi ai nostri occhi. Quel corpo che vedo in televisione non è l'originale, è un corpo di chissà quale persona in coma o con danni da non avere memoria, persone abbandonate in gravi condizioni che ha ricondizionato dopo aver copiato cosa cèra dentro, per imprimervi se stessa e prendersene cura nel mentre si cercava, con la scienza, di ridar loro dopo un pò una mente per lo meno sana quanto bastava perchè si risvegliassero come nuovi. E voi non mi avete mostrato nulla che non fosse spiegabile con la scienza. Avevate dei video e delle testimonianze che ora non mi convincono. E lei è lì, quella non è Kianta ne di corpo e ne di mente. Quella che sta parlando è..." Milan si fermò dall'urlare all'uomo quando sentì una canzone.
Si voltò e vide che ancora la donna nel video parlava ma era partita una canzone che consceva, sebbene fosse Dorde a conoscerla meglio, e lui sapeva perchè.
"... ti avevo chiesto di non lasciare quella mano. Se la lasci... la tua anima sparirà con lei. Lei è la mia anima, se sparisce lei, anche io sparisco. Se lasci quella mano, lasci anche me nel tormento dell'oblio. Se perdi quella mano, tutto si riavvolgerà all'indietro, perdendo tutto. E' ciò che ti dissi. Ricorda, tu che sai il mio nome. Mi chiamo ****... trovami! Guardami negli occhi. Ogni volta che sentirai questa canzone... per favore, ricordati dei nostri momenti preziosi. Del nostro lavoro. Delle nostre promesse e intenti. Di ciò che abbiamo creato e modellato. Questa canzone ti farà ricordare, i momenti in cui, mi hai tradita. Presa in giro. Che non hai mantenuto le promesse. bE ti soffocherà per sempre. Nonostante io non ci sia più, tu non mi dimenticherai mai. Io ho le risposte che Loro non ti hanno dato. Costruiamo insieme quel mondo con le verità che io ti sto mostrando adesso! Noi possiamo essere **** e svolgere il ruolo di Guardiani come doveva essere. Ma come doveva, essere. Abbandona le Credenze, lascia al loro destino le falsità. Ascolta i sussurri che lascio nel vento, perchè ti fermi dai proposti che hanno portato la Caduta. le scelte, ricorda, pesano nel cammino! Ti ho appena dimostrato che io sono **** adesso, e tutto può ricominciare da dove era rimasto in sospeso. Ma muta il tuo cuore e le tue credenze. Torna ciò che sei senza quella lordura di preticelli e torna da noi. Ecco la tua prova e ora cercami! Ti ricordi cosa ti dissi nel caso vi cadessi ancora? Un giorno, quando io non ci sarò più al tuo fianco, non riuscirai neanche a muovere un passo…senza sentirmi o vedermi. E ora, osi questo ultimatum nella mia benevolenza amicale.Mi chiamo ****, trovami!
Comprese immediatamente che le parole censurate erano il vero messaggio. Dio e Lia. Erano le parole che non si potevano udire che lui e sapeva suo fratello Dorde comprendevano nel messaggio. Si chiese come potesse Lia essere nuovamente in questo mondo, poi ricordò una cosa. David era rimasto fedele all'organizzione e all'amicizia con la figlia di Lia. QUindi se Kianta era viva dopo l'incidente con l'aereo, era chiaro che se non allo Chateau fosse da qualche parte e Lia fosse stata richiamata a questo mondo dalle scansioni per affiacnare Gask nel ruolo di Leader. Di tutti, compresi i vecchi e i veterani, Lia sola era l'unica veramente capace di prendere in mano le cose e sussurrare alle orecchie dell'amico speciale della figlia cosa fare. Gask non sapeva nulla di amministrazione, gestione, capacità di un leader e meno che mai il suo lavoro, non di Dorde, di facciata dell'organizzazione. Aveva sempre creduto, supportato da Lia stessa, che lui era come i Luigi di Francia. La Francia è Luigi, così come Luigi è la Francia. Eppure quel giorno, il giorno della Caduta dove perse ogni possibilità di continuare la sua funzione di Leader per i suoi peccati, perchè Lia decise di punirli, aveva appurato come tale costrutto non fosse vero. Era caduto come fece Luigi sedicesimo. Ma non Maria Antonietta. Lui e Dorde avevano la mania di comparare presente con il passato, e il giorno che infuriò la furia di Kianta tramite qualcosa che Lia aveva fatto, divenendo coraggiosa quanto Luisa di Prussia.
"Quella femmina è stata una spina nel fianco dall'inizio. Il gran maestro e gli altri vi avevano chiesto di non darle le chiavi dell'organizzione. Adesso avete perduto tutto, e..."
"io non ho perduto niente..." fece Milan sorpreso e immerso nella riflessione "No, non è ciò che ha detto. Vuole che torniamo in seno all'organizzazione. Non è una condanna, ma un'invocazione. Tipico di Lia, al pari di Luisa di Prussia fa il primo passo per una conciliazione o alleanza di salvezza. Ella non è come il cicciotto italiano che si alleò con la Germania, pensando di stare dalla parte dei vincenti. Non ha mai ragionato così. Devo parlarne a mio fratello..." fece continuando a seguire il video mentre la canzone di cui parlava continuava in sottofondo. Radical Face, ecco come si chiamavano. Gli era tornato il nome. E il brano era uno dei preferiti di Lia, Welcome Home. L'aveva usata Dorde le ultime sere di feste, questo lo ricordava. Così come l'altra che gli saliva alla memoria che le paiceva sempre di quell'artista, Always Gold. Ma era la prima, Welcome Home, quella a cui era legata molto. Era un messaggio, non un giudizio. Significava che semplicemente aveva escogitato un piano per metterli alla porta senza buttarli fuori, perchè vedessero cosa secondo lei sbagliavano.
Ripeteva sempre
"Il gran maestro attende..." incalzò l'uomo alle sue spalle, arrabbiato, mentre Milan fissava il televisore.
"Il gran maestro può aspettare! E' stata anche colpa vostra quello che è accaduto e per qualche ora non cambierà niente. Rimango fedele alla loggia ma lasciatemi fare per tornare ad essere ciò che ero. Io ero il mio ruolo, e vi tornerò. Se quelle due volte non foste intervenuti, come te al confine con la Turchia prima del casino con le rovine e quel giorno della caduta, confutando i dubbi di quelle che chiami femmine, ora non saremmo esiliati dalla nostra casa e bloccati! Quidni taci, ho cose da fare e tu sei solo d'impiccio!" gli urlò uscendo dalla stanza che aveva nell'edificio per cercare Dorde e confutare le sue perplessità a due menti.
Dai resoconti di Lia
Dopo alcuni giorni qui, trovo questo posto allicinante per un motivo. Sembrano tutti rimbecilliti con stili di vita anteguerra. Per davvero!. Nonostate avessero un edificio storico grande quanto a immaginazione del palazzo reale d'Inghilterra, loro preferivano stare in camerate tenute da porcilaio con bagni interni ma anche esterni che solo da fuori ho preferito non controllare. E Milan vorrebbe che io lo sostituissi nel risistemare tutto mentre lui va a cocktail, feste, incontri da ricconi. Insomma, sono passata da una famiglia che viveva bene tra spifferi da far paura, muffa nera e barbosa per tutti imuri, il gelo d'inverno pure per lavarsi da prendere una polmonite, caldo torrido d'estate e se chiedevi un ventilatore nuovo invece del gorgogliante robo vecchio era spendacciona! E tante alttre cose che non si osno mai goduti, ne me li hanno fatto godere. Abiti da cinque ero al pezzo ultra scontati sempre a gusto di mia madre. Non posso mai dimenticare le volte che avrei voluto determinati abiti poco, non chissà che prezzo ma poco più costosi e a mio gusto e le botte che mi dava! O quella volta a diciotto anni che ancora non avevo il seno di adesso e potevo ancora, quanto lo rimpiango, girare senza reggiseno e lei mi prese a pizzicotti, ingiurie e menate nello spogliatoio perchè per provare una maglia a barca si vedeva che no navevo le bretelle e si è indiviavolata come una iena. NOn me lo posso scordare mai. O come i diari di scuola. Quanto me ne facevano per quelli da pochissimo, e per una volta ne volevo uno io sui toni del blu che costava otto euro invece di due. Per tutto l'anno scoltastico a rinfacciarmi quanto facessi schifo ad essere egoista e sprecona.
Poi noto come vivono i militari abituati alla vita da missione in paesi di guerra e come invece la spassa Milan e non so se sono io normale o cosa.
Anche vedendo tutte le sue stanze, tutta un'ala del piano più alto e io che ho scelto una di mezza semplice, per me va più che bene. E' una stanza mia, senza muffa ovunque, senza il gelo tremendo e spifferi essendo la francia più secca e posso decidere quando cambiare e lavare le lenzuola o gli abiti.
Ho anche una scrivania qui per usare pc e altro, anche Milan dice che dovrei usare un ufficio, essendo creati per questo scopo ma attualmente vorrei solo prendere confidenza con un tipo di mondo per me sporco, vagabondo, primitivo.
Avevo studiato nelle apgine della storia umana di grandi condottieri e personaggi storici con le loro armate e come fossero ben tenute, regolate dia ritmi e cicli precisi, dove se avevi una spilla o altro fuori posto rischiavi di tutto. E sapevo che le regole militari moderne erano meno rigiide ma... non così! Sembra di essere ancora nei loro accampamenti o alloggi negli ambienti di guerra. MOlti sono stati in diversi paesi o solo uno o un paio, eppure tutti da cosa ho visto come sono accampati fuori o dalle camerate solo passando davanti la porta, mi fa schifo solo avvicinarmi alla soglia, parrebbe... venissero tutti dallo stesso mondo! Non credevo possibile ma hanno stessi modi e stili di vivere il tempo libero e questo non mi tranquillizza.
Milan mi ha ribadito più volte che la vita da civile non comprende la vita da militare, che ogni cosa è una relatà diversa. E io che vengo da una situazione, non posso comprendere perchè perloro il suddividere il tempo in riposo e lavoro in un ambiente che consocono e in cui sono a loro agio è a volte un lusso o la conferma che sono riusciti a vivere ancora. Che loro esistono ancora contro i loro compagni e avere quel lusso che è cosa avevo visto era... vivere.
Probabilmente non posso comprendere certe cose, questo non lo nego, ma ritengo che vivere come in un porcilaio dove ti viene l'orrido nel solo passare davanti le porte, la puzza, cosa vedi... e questi soggetti dovrebbero portare un cambiamento nel mondo?
Ieehhiii!
Milan mi ha ribadito dalla nostra disucssione di quel giorno, dopo che ho parlato con quel vecchio, che essendo estranea a quel mondo, che credo nelle regole e leggi per un motivo e perchè esistono, e mche ci intendiamo di certe cose, non in toto o simili, ma vediamo in generale quasi in parallelo... E' sicuro che potrei aiutarlo.
Mi ha anche fatto un'offerta. Un accordo. Se io lo aiuto il tempo che continuo ad esistere, non solo convertirò questo luogo in una organizzazione funzionante basata su principi e regole che mantenga quello che lui chiama
Ma realmente si potrà vivere qui con un piede nella tecnologia e l'altro sulle nostre radici naturali? Io non so fare niente. non sono niente. Eppure lui pensa che due occhi, una mente, due mani esterni che sanno cosa significa desiderare il minimo umano sia la scelta giusta.
Oltre questo l'Accordo prevede la mia accettazione per dei test. Mi ha detto da quel dialogo quel primo giorno dopo aver parlato col Vecchio, che se ero pro donazione organi e donazione in toto del corpo per la scienza... se volevo andarmene, che accettassi di provare dei derivati dei loro studi per gli altri. Mi fece vedere persone che teneva con se senza gambe o braccia che con protesi create da loro cercavano di vivere. Sembravano veramnete aver accettato e considerato loro quegli elementi in più da non farci più caso, parole loro, ma Milan vorrebbe non sol odare a loro degli arti o elementi che seguono il loro pensiero per prendere o fare cose, ma perchè non fossero meri oggetti per rimpiazzare mentalmente qualcosa di perso.
Voleva quindi che testassi come cavia consenziente, come tutte quelle che hanno provato nei loro esperimenti e hanno ricevuto un indennizzo nonostante ogni risultato così da avere un gruzzolo per il loro futuro, sia un dispositivo di monitoraggio che chiama Scatola, per rivelare gli impulsi del cervello e connettersi a ogni cosa con i codici rpestabiliti perchè funzionano senza cavi, che delle nanomacchine create da un tizio morto che loro cercano di replicare. Ma per replicarle devono testare in ogni condizione quelle originale. DA quello che lui e David hanno detto, quel tizio era un fottuto genio che non scriveva mai niente, finendo cper morire con tutto nella sua testa, e che aveva creato dei micro gioiellini che però desideravano testare sui soggetti predisposti che non mentissero o altro. Non so come un giorno li recupereranno se mai il test finale di modellazione del cervello andasse male... ma vorrebbero osservare le risposte di quei piccolini e il loro lavoro e vedere di replicare la capacità di quel tizio di creare qualcosa che non possa essere rigettato dal corpo alla lunga e che sia solo di aiuto e supporto in ogni possibile caso. E questo significa ferirsi o impiegarsi in test vari. Ho riso dicendo
Dopo aver letto da mia richiesta scehde e cartelle dei precedenti, dei casi di militari finiti malissimo sia come testa e danni di varia natura da impedirgli una vita normale o amputazioni e cose varie, mi sono chiesta se valesse la pena andarmene fisicamente senza aver fatto qualcosa di buono, sfruttare come avevo deciso in quei giorni la tecnologia di David sull'impressione o cancellazione dei settori e legamenti del cervello e basta, o fare la seconda con i test e aiutare gli altri. temevo nelle mie elucubrazioni dell'ultimo periodo di aiutare e testare apparecchi che potessero servire a gente che considero feccia... insomma, che la tecnologia come tutto il resto che loro mi presentavano, andasse in mano a gente che era meglio se si feriva e moriva, se si levava dalle scatole senza rovinare la vita a chissà quanti. Di continuare il loro schifo. Un pò come paragone pensavo a baffetto tedesco e la storia per cui da bambina venne salvato da un prete dal fiume e poi divenne lo sterminatore dell'umanità.
E se io permettessi in futuro se avrei continuato se accettavo la seconda, a permettere allo sterco del mondo di salvarsi e continuare ad esistere in vari modi peggiorando la cosa?
Me la sentirei di immaginarmi come fautrice di qualcosa di orrendo per come son oandate le cose nella storia umana? Bomba atomica, internet, attrezzi elettrici pericolosi per vari tipi, .... quanti oggetti creati e ideati per qualcosa di buono vennero invece rigirati per lo schifo che ne derivò dalla storia?
E io ne sarei stata colpevole?
Ma nessuno di quegli inventori e ideatori pensava in negativo, così come un oggetto o qualsiasi cosa abbia cambiato avevano mai immaginato che la loro creazione divenisse portratrice di dolore e sofferenza, oltre che distruzione. Non lo immaginavano per neinte, erano per il bene.
E dopo aver pensato tanto, dopo aver rivisitato le stanze o meglio, tuguri, di quegli uomini che vivevano qui con dei problemi, mi osno decisa.
Ho accettato l'accordo, ma con una clausula. Avrei accettato di testare i loro dispositivi, avrei dato una mano a quello scemo di Milan, perchè su certe cose non posso certo dire altro, ma se e solo se non avrei avuto fastidi e problemi da nessun uomo. E mi avessero permesso di andarmene come e quando desideravo.
Almeno una volta concordato ogni elemento e clausula come conveniva ad entrambi, Milan mi ha permesso di avere la sua parola che sarei andata via come una Persona. Con Dignità. Senza sofferenza o dolore come fatto di mia mano.
Da domani mi tocca visitare ogni stanza di nuovo, confermare i cambiamenti e le riassegnazioni e come dovrebbe tutto ripartire al di fuori del campo che hanno allestito nel verde o nelle sezioni nuove a forma di C totalmente gestite da quei trgloditi.
E io che mi lamentavo del modo di pensare penoso e antiquato nel modo brutto dei miei!
Ho anche pensato a cosa avrei scritto in un resoconto redatto molto prima, tipo diario, manon per descrivere ogni giorno o momento di cosa farò qui anche per avere una lista e prospetto di ogni azione o altro. Per rileggere e vedere cosa fatto, non fatto, andrebbe sistemato oaltro. Preferisco così, e attualmente solo due persone possono riprenderlo dal cloud di sicurezza. E le IA che stanno finendo di testare sono molto interessanti. Ho chiesto a Imogen se potesse farne una solo mia con base la mia prima scansione cerebrale. Che fosse un COntrollore e custode dei sigilli del Sistema ma nascosto ai più. Sembra interessata con David alla cosa e presto potrebbero decidere di concedermela, visot che ho delle Ombre, ho c hiesto qualcuno meno umano e più equilibrato. Quei tre sono palle al piede in fatto di pesantezza e come tutti non mi vedono come uan di loro. E reputo impossibile che ciò possa cambiare, perchè cosa sto facendo a mio gusto, a loro sta come la peperonata a colazione. E visto solo l'aura dei bagni, sarei il pezzo negativo finale.
Vedremo come va.
Intanto, cosa avrei potuto mai scrivere all'epoca, là da dove vengo?
Dopo anni di chiedere e chiedere, decenni, da alcuni anni in questa fogna non è più presente neanche a pagarlo oro torrore classico duro o meringhe. Sono riuscita a svincolarmi dai miei per girare qualche negozio vicino casa, niente. panifici, supermecati e simili non HANNO NIENTE, NON HANNO NULLA. E cosa è solo testimonianza di ciò che ho sempre detto e ancora oggi mi trattano da schifo se ripeto la stessa frase: "La morte sarà solo rimpianto e non accettazione. Amarezza e cose perdute non vissute". Non vi vive niente, nonci si gode niente. E' solo questo. NIENTE, la vita. Il fatto è che se dico GRAZIE a tutti quelli intorno a me dello schifo che hanno fatto, di ciò che loro godono e vivono e io no, arrivano i coglioni di sto cazzo che dicono che dovevo essere io a fare questo o quello senza minimamente pensar eche ho provato. ma quando si è senza soldi, malati per la sofferenza che si ha dentro e ancora oggi, se si urla quanto fanno schifo perchè negli anni chiedevo solo 2 cose: meringhe e torrone classico duro non quella merda molle o gommosa, sono sempret trattata IO da schifo, sono di tutto IO, non loro che mi hanno negato qualcosa che mi porterò nella tomba con rimpianto, duro rimpianto per queste cose non mangiate, per il ben d i dio di cibo che cè in questo posto eppure IO non posso mai mangiarne. Suergelato e conserva, niente di più. QUindi GRAZIE a tutti i coglioni che hanno solo detto hce la colpa è mia. Ho fatto i miei errori di accontentare la coglionaggine di gente che diceva che ero egoista e verognosa per la famiglia di sto cazzo che non ho ho, ma mi cresceranno, visto tutto il resto! GRAZIE a tutti quelli che sanno solo dire minchiate senza essere me e aver vissuto al mio posto. Di come ci si sente ad essere niente senza avere niente senza godersi quel ninete che per te era tanto, per altri ninete. Ancora oggi di questa cazzo di vita che devo vivere senza avere un cazzo di colpo fulminante, mi si deve rimproverare di rompere i coglioni perchè desidero così poco! Se solo il mondo alternativo creato che è diventato reale quanto il dolore fosse tanto reale anche fuori dalla mia testa dove sputare tutti in un occhio! Ma poi mi ricordo che siamo nella realtà, e la gente sa fare la buonista e sparare cazzate con quel poco che desideravo che è normale e la regola. E va così! Io devo andarmene con queste mani in modo orribile e non da essere umano, sola come un cazzo di cane in mezzo a gente che sa solo scassare il cazzo con "famiglia" e "per tutti, per tutti" non cè una cosa comprate PER TE! ma guarda caso hanno però LORO cose solo loro. Tenuti nascosti. Bella la famiglia, ecco perchè preferisco pugnanarli alle ovaie che permettere che la gente abbia cosa vuole, cazzo di nipoti. So solo che soffrirò quegli ultimi istanti, e devo dire GRAZIE a tutti anche per questo. Soffrirò e soffrirò, e sarò consiuderata e pensata con odio e schifo. Come tutta la mia vita. QUindi GRAZIE a tutti, per il NIENTE che ho avuto se non odio, rabbia, disperazione e schifo per tutti quanti. Nessuno escluso.
Esattamente come Lion del mondo non accettato dove tutta la merda degli altri è finita sulla sue spalle fino alla fine e nonostante quello era sicuro che posto per lui non ci sarebbe mai stato, per cosa era e come voleva essere. E così è la realtà, ecco perchè quell'opera al primo posto per me è così straordinariq. perchè ti schiaffa la realtà merdosa del mondo sopra il personaggio che più ti somiglia in assoluto e ti fa capire che più+ passa il tempo, più finirà solo come con lui. Ange no, buon per lei il finale ma non accarà mai niente del genere, non per tutti. E dopo il sueprmercato chiuso dove cèrano le mie patatine preferite che non ho mai più potuto comprare, i gelati mai gustati, cibi e dolci che vedevo solo quando andavo dal dottore dalle vetrine o la gente li mangiava per strada, i cabbuci che oltre quei due non esistono quasi più neanche.Meringhe, torrone, castagne fatte non bollite o del prete, cibi di carne, patatine di tutti i tipi... pizza che qui è grandiosa, tanto altro. Niente. Tutto andato, tutto perduto. nessuno capisce che io sono ormai morta da tanto tempo e così sarà fino a quel momento in cui dovrò perdere la mia umanità e la mia dignità per soffrire fino all'ultimo istante. GRAZIE a tutti quanti. E il buonismo ve lo potete tutti infilare su per il culo, perchè non sempre cè qualcosa per tutti e quando sei rotto e co lculo a terra, non cè nenahce nessuno, NESSUNO, che ti ami a tal punto da vedere, capire nonstnate è a due centimentri visibile e le mie urla per farmi sentire, e che vuole accompagnarmi senza dolore e sofferenza verso l'unico istante di pace.
GRAZIE A TUTTI; MERDE
Ci sono persone che non vogliono esssere salvate e posso capire chi desidera salvare tutti, nessuno escluso dalla merda, ma so e accetto che non si può deciedre e andare contro la volontà della persona, pure se soffre ma gli va bene... la sua vita come le moglie o figli o gente in generale brutalizzata da chi gli è vicino. Io stessa non sono persona che accetta di essere vittima e si mette a piangere in un angolo e vuole essere salvata. Ho provato e riprovato a trovare una strada e ho sbagliato, MEA CULPA, a far contenti tutti quelli intorno a me che dicevano che IO ero sbagliatqa, stronza, ingrata e via dicendo. Ho sbagliato a non pernsare a me in primis sentendomi in colpa per cose che non è colpa mia se non sento. E ho patato, caro, ammalandomi e tutto il resto.
Per me cè solo un modo per salvarmi, ma questo non vuole darmelo nessuno! E non posso permettere che i buonisti e religiosi del cazzo o le famiglie che non vogliono salvare e aiutare GLI ALTRI ma se stessi e cosa considerano loro... tu, quando nasci, sei loro. Non importa cosa dicano o ti fanno credere, sei per loro il futuro di loro stessi anche se morti, mentre tu, come TE, vieni meno. O dopo. E se ti salvano o vogliono
Voglio con queste figure dell'associazione stessa aiutare le persone se ne hanno bisogno, se desiderano ed è sicuro che come me non hanno senso di continuare, che le boiate di matrimonio, figli e cazzate simili non aiutano affatto, anzi. E chi ha probelmi di salute tremendi da essere stesi su letto o in carrozzina ma in modi orribili e non hanno cose che li mantengano vivi... che gi si prospetti la possibilità con un colloquio privato o con un medico secondario nostro convenzionato, di decidere LORO se, quando e come... perchè le PERSONE si sentano tali fino alla fine, con loro diritti e possibilità di scelta e decisioni. Invece di fastidiosi psicominchia che fanno di tutto per
Se le persone avessero ascoltato e avessi avuto una persona speciale o amici o qualcuno che mi volesse bene da aiutarmi ad andarmene da persona e non da animale tipo macelleria, sarei stata un fantasma felice. Invece , se Milan dcie il vero, esistono vari piani della realtà con altrettante vite di ognuno di noi, e malari loro sono morte malissimo finendo come
Come vivranno quelle donne, le ME negli altri piani se esiste questa possibilità, finite ad essere succubi e fattrici senza volerlo? E le Me che sono riuscite a salvarsi da quello, dal dover essere e fare cosa gliu altri vogliono, ma sono giunte alla conclussione che è meglio agire e andarsene anche come se un macellaio si è visto scappare di mano un coltello o altri metodi classici? SArei una dei tanti che hanno dovuto agire contro se stessi per un pò di pace.
questo mondo ti porta all'inferno fino all'ultimo ansito e lacrima. Senza nessuno che davvero esista al tuo fianco non importa chi sei, come sei, chi sei e... che se decidi per te, per te alla fine e per cosa desideri, sei addititata e maledetta anche da morta, per cosa fai a loro. Non ciò che ti portavi dentro e speri anche non dopo.
Non pensavo di riscrivere qualcosa come se fossi all'epoca. Ma mi viene normale. La visualizzazione ha mostrato che le proiezioni vengono rivelate apposta dalla scatola e rese in maniera discreta. Cè del lavoro da fare, ma funziona. E' come per le tecniche di magia. Creare una visione più realistica possibile di u noggetto nella metne per sviluppare lo stato mentale per la magia. Così da poter creare cerchi e riti nella metne da riportare a terra con simboli e altro. Cè chi pensa che un rito parta dallo scarabocchiare, ma da quello che Milan segue non è così. Io ne sto lontana, ma certe cose che dice dai usoi amici non sono male, perchè li faccio già di mio. QUindi sono stata agevolata rispetto altri soggetti.
Ho avuto modo grazie ai servizi di Milan di prendere le schede accurate di quella feccia che mi fece solo del male.
E' dviertente pensare che io, una niente, alla fine sono finita ad avere documenti completi di tutto di ognuno di loro, e decidere cosa fare e cosa ingegnarmi per tirargli bei scherzetti come vendetta.
O ideare qualcosa alla Signora in giallo o libri della Christie o altri autori moderni che ho letto. Di fargli un prankone memorabile per tutte le loro vite.
Inoltre mi sono accorta che come per il viaggio in Irlanda, non provo nostalgia, mancanza o altro di quel luogo. Ho ottenuto nuovi mobili per la mia stanza che fossero meno pretenziosi e pacchiani. La mia stanza è lì solo per quando dormo e l'ho fatta dividere in due sezioni da una sorta di separè in legno per creare dalla stanza che attualmente è grande come lo era il soggiorno più la mia cameretta di prima là fuori, una sezione divisa in due, con zona giorno e una solo notte. I bagni ho notato sono stati aggiunti per ogni camera di recente e sono tutti di fronte la porta d'entrata dal lato delle finestre, come box rettangolari ricavati e con un design interno che non mi ispira, perchè sembra che spezzi molto ocn la stanza. Ma tantè.
E come in quel viaggio, la gente che mi fissa sembra avere la stessa espressione della madre di Zay o il suo fidanzato dell'epoca, che mi guardavano ed erano fredddi e quasi starmi a distanza per qualche motivo. Impressione mia?
Qui invece hanno la stessa espressione ma sembrano voler menare le mani se gli tocchi il loro angolino come i gatti gangsta di strada che si credono i padroni di sto cazzo. E come quei gatti mafiosi dei marciapiedi, questi scassano parecchio.
E mi domando solo una cosa. Cosa voleva dire Phib quando diceva che nel loro pensare come Milan che siamo un ciclo perpetuo di reicnarnazioni e che io non avrei dovuto sapere chi fossi? Come se dirlo fosse... cosa? Perchè la madre di Zay e il suo fidanzato si comportavano in quella maniera che io avevo notato fissandomi come fossero in allerta?
E come sono ingiustamente indicata solo per le apparenze e trattata da schifo?
Se le cose non cambiano, è chiaro e lampante che neanche qui cè e ci sarà mai posto per me.
Sarebbe un peccato, enorme. MI piace questo posto.
Intendo come ambiente tra edificio e tutti i boschi e boschetti, la montagna e il resto. anche il clima. Secco invece di paurosamente umido e gelido da dove vengo io, che era una disgrazia e tra spifferi, muri neri di umidità come un manto sopra la testa e intorno e la on voglia di consdierare la salute con una stufetta in ogni stanza, almeno quella, ma sopratutto in bagno... qui sembra quasi un sogno. Mi ci sono abituata come con il viaggio di Zay.
Pensavo prima di prendere quell'aereo per andare da lei, che non avrei avuto modo di adeguarmi a quei pochi giorni e no nsarei stata all'altezza di niente. Io, che per i miei non sono mai andata da nessuna parte per nessun motivo, sempre e solo a casa o dai nonni.
Invece ancora oggi mi chiedo quale Lia fosse quella durante quel viaggio, tanto da tornare e in macchina quasi non riconscere il posto che conosco come le mie tasche e sembrava fossi stata via da anni.
Non ho fastidio in quei bifolchi che fanno casino sia per allenamenti e addestrametno in giro, proprio alla cazzo senza uno schema o un piano di luoghi prestabiliti per tali cose. No, facciamo corsa mattutina in giro a muzzo. La zona di addestramento sembra un angolo del bronx per l'incuria. Attrezzi e mezzi che vorrebbero una sstemata. E tanta pazienza nel dare a tutto una parvenza di luogo civile e curato, seppur utilizzato.
Niente. E scorazzano, fanno di tutto in ogni angolo libero nel momento in cui gli va. E questo non va bene. ogni luogo vede avere un suo utilizzo.
La tenuta ha una dimensione abnorme per me, considerando che abitavo in uan casa molto piccola e cè così tanto spazio anche includendo boschi intorno, la montagna, i settori di pascolo o verde in generale che potremmo avere ogni settore per ogni attività e ne avanza anche.
Ma qui sembra che tutti siano fumati, e non parlo solo di chi fuma erbette, ma fuori di testa.
Sia come sia, mi ritrovo a vedere le stalle, i gruppi di controllo della proprietà in tutta la sua ampiezza a cavallo, le sessioni di sparo e di arco e frecce, l'uso del carroarmato che qui è come portare un elefante in turchia e tutte le armi e le specialità possibili sia di fuoco che di bianca e mi chiedo perchè non mi trovi a disagio.
Ho osservato tante volte mentre seguivo i rilevamenti con metri e cartelline per confrontare con la pianta originale e il marchingegno che si usa per monitorare cosa cè sotto la terra, quella che si usa con geologi sia per studiare il terreno e i livelli di sedimenti per valutare il tempo e quando si sono sedimentati che la ricerca di ossa e cadaveri. Un aggeggio su di un carrellino che pensavo fosse tipo per i bagagli all'aereoporto, pareva simile, ivnece era solo un modello di una marca che era stato progettato in quel modo.
E ha rilevato tante cose. Domani si scava. Ho iniziato ore fa questo resoconto e mentre camminavano osservando l oschermo dell'aggeggio, guardavo intorno, gli altri, cosa, facevano, l'atmosfera e poi l'edificio sul davanti.
Se il giardino interno è calmo e come una bolla di pace e distanza, l'anteriore brulica di vita in varie forme eppure non provo paura ne niente. HO dormito alcune notti qui e ogni giorno mi accorgo che mi è sempre più familiare e come un posto sicuro.
Non per qualcuno, ma perchè è come se mi sentissi così.
Milan mi ha proposto smepre più spesso di restare, ma in quei momenti mi sono accorta in cui... sembra diverso, come se fosse nervoso, duro e serio, e mi dice che andarmene equivarrebbe ad abbandonare le cose belle. E quella poteva essere casa mia.
Inoltre fare qualcosa, essere di aiuto, necessaria o altro va bene.
Casa mia. Per casa io non intendo un luogo, un edificio. Ma un insieme di cose e sensazioni.
Avrei potuto sentirmi a casa qui, se non fossi così rotta?
Avrei reputato tutto l'insieme Casa, da non desiderare scappare o andarmene, o fuggire o tutto ciò che sentivo da dove provengo?
Avrei potuto sentirmi ME qui, se avessi incontrato Milan molto prima?
Sarei stata felice con cose che qui ho trovato per me?
Fra poco mi hanno detto che potrebbe iniziare il periodo dopo l'autunno e che rispetto alla mia città, ci sarà freddo e neve. Più secco rispetto alla mia città natale,ma la neve!
LA NEVE!
Io non ho mai visto la neve. Da me non cadeva mai. Accadeva qualche tocco ddi grandine i giorni più gelidi e umidi da far paura, ma ho semprfe visto la neve dai tg e notiziari. Sempre e solo acqua e qualche minuto di grandine solo in determinati giorni, tra natale e capodanno, questo compreso. Poi più niente.
E quindi qui in questi mesi appena cadrà, conoscerò questo posto in un'altra veste e come si vive in una situazione a me ignota. Avrei mai pensato che vi fosse intorno a me la neve? No, e cosa tutto in una volta.
Milan ha già detto che è preoccupato per i filari di vite che sono di sua proprietà qualche chilometro distanti che verranno ricoperti e non sa se sarà un anno di gelata negativa o mite. E che danni possono provocare.
E che ne sarà appena nevicherà dell'umore e della situazione degli uomini.
Ho detto loro che non siamo al
Lui ha riso, affermando che non conoscevo bene i militari e che dovevo imparare molto.
E di nuovo, avevo studiato le grande armate del passato nei libri, composizione sia di ranghi che sistemazione del campo. Regole e disciplina e lui mi diceva che avrei trovato ogni mattina pazzi gattari indemoniati per aver trovato le cose spostate.
E io che mi lamentavo che il mondo fosse una latrina per terrapiattisti, pancine, religiosi e anti scie chimiche. E anti vaccinari, come li chiamo i genitori coglioni che non vaccinano.
Poi anche i credenti nelle ideologie della morte.
E ora questo.
Cè un ambiente in cui le persone non sono pazze? E io che voelvo essere militare, lavorare in marina sulla Vespucci o nei sottomarini come mi piaceva appena diplomata tanto da portare il motore elettrico ubot in fisica nella tesina o carabiniere.
Alla fine di questo periodo, come ultimo appunto a questo resoconto... non scriverò mica
Spero di no, perchè inizia a piacermi e sarebbe una delusione vedere che invece a piacere non sia io o che sono di troppo, come da dove vengo.
Questo luogo, ultima cosa per chiudere questa giornata... come indicarlo? Mi è sembrato che fossero... come me! Molti perduti dentro, sperduti nel mondo che si aggrappano a qualcosa che li tiene in sè, rotti, corrotti dalle preparazioni degli inizi, un pò fuori di testa per il tipo di lavoro e dove hanno lavorato. Gettano tempo e possibilità in vari tipi di fumo e alcool. O fermi ad aspettare la chiamata dell'essere in
Poi quelli ancora più in là, gli Anziani, che aiutano Milan al bisogno. E ancora i più giovani dai trenta in giù, freschi di preparazione o prime missioni ma hanno terminato il periodo di leva volontaria e poi mandati a casa, perchè non erano proprio il soldatino perfetto. ma avevano cervello, capacità analitiche e di decisione che molte volte non aggrada. I più rustici da una parte erano i casinisti che casinavano anche con i più grandi di loro di età, creando un tipo di scontro diverso.
Stranamente i giovani da quando sono arrivati sono come i galli, arruffano le pelle, mostrano petti e altezza ma non sembrano avvezzi a fare a botte o regolare i conti con la forza o il vecchio modo di regolare le cose dei militari. Dai trenta anni in su invece è diverso. meno parole, meno ostentazione ma più voglia di regolare le cose con la lotta o le armi in pugno. Insomma, come mercenari con le loro abilità e caratteristiche contro un altro e chi vince ha ragione.
Ok....!
E poi ci sono i perfettini di cui parlavo che ogni gesto, posizione, urlo e frase sono da manuale militare. Il problema è che alla lunga ti fanno venire il nervoso perchè se è così che sono tutti i militari, che sembrano aver preso tre supposte di fila dovendole reggere per ore e muovendosi come manichini mongoplasti... eppure dissi a Jd che molti video di militari avevano si rigore e compostezza uniti a tutto ciò che rende i militari marziali e tutto i lresto. Esibizioni, parate... ma come queszti qui proprio mai visti. Finti e rigidi che urlano come al mercato del pesce del medioevo che vorrei strozzarli.
SI, mi stanno sulle balle perchè ti seguono camminando come fossero in parata, ogni cosa che devono dire è sbraitata e seppur è interessante parlare con loro per il linguaggio meno
Non si può reggere questa gente in quel modo senza sentirsi come un isterico co manie di allarme punto da una vespa. Sei sempre con i nervi attivi e non so come si regga questo modo di fare. Ho detto loro che la parte formale è una cosa e i momenti meno formali un'altra, dove non cè bisogno di sembrare la bruttissima cgi di terminator in versione metalicca fatta malissimo e a vederli viene da chiedersi che probelmi hanno.
Perchè nei video militari con parate e altre cose sembrano snodati, capaci di esibizioni straordinarie e loro no?
Chi è il bestia che ha pensato che impiantare quanto mostrano per farlo SEMPRE fosse prima cosa per un militare? PORTATEMELO!
La maggior parte però sono apputno con una psiche non molto a posto, ed è per questo che vedendoli sembra quasi di vedere me. Non posso sapere cosa hanno visto, sopportato, fatto per seguire degli ordini ma le facce e modi di fare o no nfare o con chi o non con chi stare, parla. Tanto.
Per questo ho detto a Milan che se vuole fare una Comune, ed esperimento per poi portare fuoriu il cambiamento, è bene che faccia da ora e da qui tutto il necessario per risollevare quei tizi. E' troppo orribile, questo è il primo pensiero quando li vedo... troppo orribile come sembrano disperarsi dentro sfogando nel lavoro e la vita che considerano l'unica per loro, tutto.
Quando sono in missione è come se fosse quel momento il tutto di cui necessitano. Come molte pancine col sistemarsi e figliare. E questo paragone che a molti sembra stupido, mi fa accappponare la pelle, perchè se si fa un focus sulle due cose e cosa serve a certe persone (vuote le seconde, ecco perchè hanno bisogno di riempire con piccoli satana e mariti stronzi, tanti lo sono) per sentirsi vivi, cancellando il SE. E' come... per gli animali. OCme i gatti, esempio classico. Il corpo, gli ormoni, dice loro di esser piccoli figli di satana per tracciare un territorio, rompere le palle ad altri gatti, figlaire peggio dei conigli, essere incazzosi se non si fa come dicono. Così come per il gatto l'attributo per obbligo di natura dice loro di fare queste cose altrimenti stanno male, così sono i tizi vuoti e con problemi a causa di varia cose. E lo vedo in loro. lavorare per loro è come tornare a respirare di nuovo.
E come con i gatti, è necessario un percorso perchè per indirizzarli nel modo giusto ad interessarsi di altro e nel modo corretto perchè la mente non segua i testicoli o uteri ma il piacere di essere un animale vivente. perchè seguendo la natura, fanno solo bordelli. I gatti sò stronzi, mi stanno sulle balle, ma posso dire che studiare loro e altri tipi di animali e come educarli e condurli a comportamenti e azioni nel mood corertto e umano... dò sosddisfazione oltre che sembra dia loro il motivo o i motivi chiave per vivere bene ancora e ancora. Senza pressing di accoppiamenti, zuffe, segnare territorio come matti...
E così quella gente. Cè possiiblità di poter creare un qualcosa del genere per questi soggetti danneggiati e rotti dalla guerra e le brutture di questo lavoro?
Non sono un'esperta ma essendo anche io rotta e senza motivi per vivere per cose mie, vorrei solo che loro provino e vedano cosa cè oltre il loro attendere in modo spasmodico l'entrata in azione. Ambirlo come uno in astinenza mentre la maggior parte del tempo è come perso nella testa o buttato su qualche cosa che lo occupa solo (fumare, bere, fare a botte in un ambiente che chiamano ilCerchio dove si azzuffano tutto i lgiorno, fare nonnismo e altro). Ci osno nel mondo tremila possibili hobby, interessi, tipi di lavoro e altro. Vorrei vedere se loro possono uscire dal tunnel del solo binario in cui sono per non veedre più il mometno di imbracciare le armi come un tossico con la droga che son oriusciti a procurarsi. Che abbiano vari tipi di droghe, interessi, passioni, o impieghi per sporcarsi le mani o comunque impiegarle invece di farle fremere dal nervoso per essere di nuovo al
Giorno 39 e ormai e passa
Non sono riuscita ad addormentarmi ancora e qui ci si alza presto eppure non riesco da due ore a prendere sonno. Questo posto la notte diventa come un cimitero. Le guardie notturne sono puntini luminosi fuori la finestra, qualche scalpiccio delle ronde ma niente di più. L'unico momento, pare, di quiete marziale è la notte. Niente urla, risate sguaiate, casinisti all'opera, giochi assurdi che fanno per passare il tempo. E mentre rifletto ho capito che sono così perchè veramnete non cè niente qui per impiegare mente e corpo in qualcosa di meritevole da estraniarli da vizi pericolosi e stronzate. perchè usare un fiumiciattolo per fare sciii nautico rovinando ciò che gli sta intorno. Falò senza sicurezza e considerazione di flora e fauna. Sonnellini nel carroarmato o jeep o camionette militari che utilizzano per le esercitazioni. Ho trovato la zona addestramento e allenamento veramnete assurda. Non hanno palestra, qui. E per chiedere mi hanno guardata come una scema. Nessun attrrezzo in una classica stanza grande o a settori per allenarsi ma tutto in quel grosso fazzoletto di terra all'aperto in mezzo a carro armato e altri mezzi che sembra una pista da corsa con i settori e i numeri e attrezzi da palestra sparsi per la zona. L'altra sezione di addestramento è più lontana e seria, ma lì sembra il cortile di una prigione, così mi era sembrato dal primo momento o quei parchetti nei quartieri peggiori americani che si vedono nei film. E sudano, wsi scambiano le panche, gli attrezzi senza niente per pulire o fare da copertura, all'aperto non importa il tempo e con sporcizia ovunque. Ci erano alcuni cestini legati a degli alberi come si veed in alcuni parchi pubblici cittadini, ma oltre che pieni, bottiglie di ogni tipo di roba alcolica a ciambella intorno, come se nessuno pulisse. Un altro cestino era pieno di pasti pronti militari accartocciati e gettati come nel lancio al cestino. Insomma, a parte alcuni gruppetti o pagando, ricevono da mangiare la roba pronta militare che scaldano con il
Il carro armato inutile dirlo, mi sono arrampicata sopra per guardare dentro, e due imbecilli lo usavano, essendo quasi una scatola ermetica, come bong. Si, come bong gigante intorno a loro. Milan pare non si interessi più di verificare e controllare ninete e lo trovo vergognoso per un Capo come si ritiene. Dovrebbe girare se non minimo due, almeno una al giorno per verificare le cose. L'odore che usciva da quel mezzo solo sporgendomi dal portello in alto era orrendo e ho notato schifezze forse da cibo (da premettere che il cibo militare imbustato fa schifo, ti può andare bene qualche volta ma ogni giorno per tutti i pasti NO, e ancora di più come cucinano all'aperto e come maneggiano il cibo seppur freschissimo da loro animali... NO, no, no, schifo, cazzo) o altro non saprei, ma dall'occhiata e cosa ho scorto... è chiaro che non cè nessuno interessato nel periodo libero di questa gente perchè non ciondoli a cavolo. Oltre il fatto che quel carro armato è chiaramente un residuato bellico sovietico, dalle frasi in cirilllico all'esterno, non deve essere tenuto bene neanche all'interno, perchè fuori è scrostato, sporco, infangato, pieno di rigature e scroticazioni da urti. Insomma, da quale periodo venga non lo so, può essere da guerra fredda, prima, dopo, ma è tenuto da schifo, così come ho notato tutti i mezzi militari che stazionano all'aperto, nonostante sappia dei garage sotterranei a più livelli. E per dire ai cari signori
Ieri Milan mi aveva detto che sarebbe andato a Teatro, a Mosca, per un incontro, mentre oggi per telefono mi ha detto che si trovava in Cina. Lui non collabora, va in giro accompagnato da amichette e quando cè, tutti sono amiconi con lui, come uno dei loro, sorridono e tutto quanto, gli si stringono intorno come... già, come cosa? QUando non cè, parte l'anarchia.
Sentono i capitani, ma Jd e gli altri sembrano scazzati quanto gli uomini. Chiedo a loro di esser epiù di polso, di non arrangiare le cose basta che funzionino. Niente! Jd è troppo buono e corretto, quando si arrabbia, le poche volte, si erge più duro e tutto quanto ma come con Milan, tutto finisce a tarallucci e vino. Lubo, lasciamo stare, è quello che chiamo
Ho già parlato con i vecchi e Lui mi ha detto che sarebbe contento che le mie idee prendendo forma riportasse questo posto alla decenza. Sono della vecchia scuola, vista anche l'età, e hanno approvato una sorta di luogo vero di ritrovo per gli uomini invece di quel campetto da allenamento che sembra come un tempio maya sperduto nel verde. Stesso effetto di inquietudine. Ho pensato a una sortqa di grosso ovale da mettere nel grandissimo spazio tra il lato dello Chateau, dove ci sono tra le altre cose la mia stanza e due piani sotto la cucina con il refettorio che ho fatto rimettere in sesto per il riuso e la sezione degli animali con stalla cavalli, paddock e il resto. Molti animali sono stati spostati alla Fattoria che i Vecchi hanno accettato con entusiasmo. Pare che amino molto lo stile di vita che si sono scelti e lavorare la terra e gli animali. Sembrano più assennato di tutti gli altri e trovano l'ovale interessante.
La forma sarà data dalle gradinate cui intorno girerà questa sorta di recinzione ovale appunto. Le due sezioni di gradinate saranno come un anfiteatro, solo che avranno due sbocchi di entrata, ai vertici, per ora dodici altezze di scalini e al centro un sistema video e audio che utilizzano qui di nuova generazione in un impianto collegato anche coin lo Chateau. Lo spazio al centro deve essere grande, apputno ispirandomi all'anfiteatro piccolo o medio di alcuni scavi, per feste, spettacoli o ogni cosa vogliano fare con il resto degli uomini liberi seduti e tranquilli. Che sia film, video o qualcosa dal vivo, sarà un luogo oltre il refettorio, di occupazione e intrattenimento.
I vecchi mi hanno chiesto anche perchè ho parlato di spettacoli e altro e io solo per mostrargli un esempio da applicare all'idea, ho fatto vedere, così come a Jd e gli altri capitani, dei video dimostrativi di attività che potrebbero fare. Laboratori, botteghe, di creazione, riparazione o altro per settori più svariati e che servono per non dover poggiare sempre sul mondo all'esterno. Attualmente solo meccanici e maniscalchi sono proprio di qui e operano, altro personale viene chiamato dall'esterno e questo non è un bene. A quanto pare se per riparazioni, sostituzioni o altro lavoro da fare sia ad armi che per gli edifici o altro non riescono gli uomini di qui, che non è il loro mestiere ma si professano tuttofare, viene chiamato qualcuno definito di fiducia. Un esterno.
E qui mi chiedo, ma se Milan ha messo in piedi un'organizzazione con particolari compiti e specifiche, può portare qui gente esterna perchè brava e capace dove qui non possono, mostradno cose che dovrebbero restare celate? Qui urge soluzione, nel senso di ctrovare qualcuno che resti qui, sia di qui e sia anche capace da non dover pagare gente di aziende e simili per cose che a mio parere, sarebbe meglio tenere nascoste.
Perfino i sistemi di sorveglianza e contatto sono di aziende esterne. Ma si può!?
Milan mi ha risposto che perfino alcuni governi con cui ha contatti, hanno contratti con aziende specializzate e non loro personale interno preparato. Che non trovava niente di strano nella cosa e che se ci sono i professionisti, vanno retribuiti dopo averli chiamati, perchè sono tali.
E grazie al cazzo, direi io. Ma qui non siamo una cittadina, un villaggetto, un ufficio o altro. Sarebbe ora che capisse che la fiducia non deve essere data a tutti. per questo ho proposto oggi ai Vecchi oltre l'ovale con le gradinate un'idea.
La Mano e la Raccolta. O distinti o insieme. SOno qui da settimane, mi stanno addestrando in forma base per avere una preparazione adeguata per capire il lavoro sia degli uomini che degli incarichi da osservare nella sala web, che per sicurezza mia personale.
Mi son oscontrata varie volte con gli uomini e sebbene abbia quei tre sempre due passi dietro fissi come torrette che quasi neanche in bagno posso stare sola, Milan teme per la mia incolumità perchè strano a dirsi, una persona come me che ordina di fare i seri, è odiata. Ma che strano però che dalle loro schede hanno avuto a che fare con addestratori e superiori così stronzi e merdosi, visti da video di addestramenti che ci sono pervenuti su ocme operano, che non comprendo. Seriamente. Per una trappola ho chiesto ad alcuni di questi stronzi che fanno i superiori, ripeto perchè donna ed ex civile, che tipo fossero i loro addestratori. E mi viene la bile nel constatare che quasi tutti urlano con finto rispetto, perchè cèra Jd con me, che hanno avuto superiori esemplari, straordinari, meritevoli e tanti, tanti epiteti positivi. Eppure nei video avevo visto gente nuda sotto la pioggia addestrarsi, esser epicchiata eprchè non mostrava risultati voluti, condizionamenti mentali con urla, minacce, epiteti peggio delle bettole dei bassifondi e tanto altro. Quei video mostravano un mondo che la gente normale, se non ha fatto leva obbligatorio prima che fosse tolta o addestramenti per squadre speciali, non potrebbe mai capire. Quegli uomini in quei reperti, per me sono tali, erano oggetti che stavano modellando con tecniche di bastone e carota portati agli eccessi. Ho avuto modo di visionare parecchio materiale, e quello che sopportano e affrontano molti uomini che poi diventano parte di squadre e settori altamente specializzati militari, non so se immaginarlo o che altro. Molti raccontano delle tecniche di addestramento spartane per dire che qualcosa è inimmaginabile, ma davvero non sanno di cosa parlano.
Ho visto anche video su torture a prigionieri di guerra dell'ultimo ventennio. Da uscire pazzi cosa facevano e fanno ancora ora, ma in confronto, l'addestramento è qualcosa di peggiore. Certo, qualcuno potrebbe dire che sono stupida ad affermarlo, ma bisogna vedere e confrontarli monitor con monitor vicini. Se cosa fanno in zone di guerra e conflitti è orribile, è altrettanto terrificante se non peggio il tipo di addestramento che operano sugli uomini per renderli insensibili a fatica, paura, e tra altre cose, la vita umana. Preparano questi soggetti a non scegliere, a seguire gli ordini e considerare cruciale fare qualcosa di orribile non importa a chi, ma sono gli ordini e non si deve pensare ma agire. Altrimenti si è un cattivo soldato.
Forse sono questi stress mentali a renderli come sono qui? Non so che dire.
Sinceramnete non mi sembrano soggetti così come rappresentano le carte, nel senso di fuori di melone da essere problemi veri. Sembrano mantenere un controllo, per davvero, e non scadere nella pazzia dei soggetti indicati dai rapporti, ma non capisco come Milan possa desiderare una COmune per dei militari e farli vivere come allegri cittadinotti di una cittadina qualsiasi per fare un esempio. Sono o sembrano per lo più... sperduti. Tenuti insieme dall'attesa del
Peccato che come ttuti non abbia capito niente di me e che io non sono una persona normale, non cè bisogno di nessuno e ne di Alaric per ammettere da me che per come mi hanno cresciuta quegli orsi eremiti dei miei, senza mai nessuno se non sbattendoti a scuola o in ambienti dopo lo stare a casa sempre soli con loro e basta, non sia una persona che altri definirebbero
Ma per quelli come lui, si può equiparare la cosa anche a questi soggetti? Il bisogno impellente? necessario? O come affermano alcuni molestatori di bambini, che gli era impossibile resistere e
Se le cose stanno così, se quelle persone non sono state aiutate dalle terapie normali, l'unica cosa che posso pensare è, anzi, due cose posso pensare. O si reclutano per certi tipi di lavori, e in quel caso dando in mano loro la possibilità come un dono di sfogare tali cose in un ambiente controllato, oppure procedere con le ricerche di David basate sul controllo e manipolazione mentale che vorrebbero utilizzare proprio per salvare, aiutare i soggetti come questi, oltre chi è in coma, è uscito tragicamente a livello mentale da incidenti o shock o dolore immensi da romperli da... ridiscendere a livello mentale di un bambino.
Le carte degli studi dei Neri del periodo, affermano che è possibile creare o modellare soggetti in e con determinate condizioni, e il ocntrollo mentale sfociato in due progetti famosi, hanno dimostrato che risulta si possibile ma a nche in parte soddisfacente. L'unica cosa chiave però, che concorda anche Milan e fortunatamnete lui è più umano di molti su queste cose, se il soggetto si arrende, arresta la forza di risposta e accetta, condizionamento e impianto o impressione di una Personalità nuova e voluta o, se non tutta, modellare soggetto perchè agisca in determinati modi, voluti, senza intaccare il resto...
Ho visitato in in ghilterra, italia, francia, spagna, per ora solo zone vicine, ospedali e cliniche per osservare dei soggetti da anni immobilizzati a letto per incidenti, danni subiti da altri, coma, stati comatosi o da regressione mentale per traumi e shock così forti da danneggiare la Personalità primaria o originale.
Questi soggetti potrebbero essere ottimi per testare le nuove macchine di David e sperimentare così la copiatura e reimmissione di una mente ripulita. NOn si è ancora a livello di prender el'originale e manipolarlo e usare come un programma in C++ che possa essere scritto e composto... non funziona così, ovviamente. Ma è possibile invece secondo gli studi del laboratorio, studiare la scansione del cervello, individuare le aree necessarie e provare a mandare impulsi elettrici, tonali e luminosi nelel zone dove è necessario tagliare i ponticelli e osservare il soggetto che ne verrebbe fuori.
Peccato solo che alcuni di questi malati non sono coscienti per dare il loro Ok come potrebbero fare i soldati mentalmente danneggiati che in qualunque secondo dimenticano ogni cosa della loro vita o di attimi degli ultimi tempi come resettati. A quelli presi da Milan la situazione parrebbe migliorata, sebbene adesso possono avvalersi di tecniche e studi migliori. E quindi, che fare?
Sono combattuta nell'usare questi soggetti con scuse o o altro per portarle qui e tentare di ridare loro una mente migliore di quella che hanno. Per David se tutto va bene, sarebbe possibile innescare un processo di avviamento dei settori del cervello, come premento un poulsante e il computer avvia i processi di boot, così che la mente abbia quegli impulsi che si riscontrano in quelli che si sono svegliati.
Questo è il resoconto che potrei scrivere all'acqua di rose. Ovviamente la procedura spiegata meglio sarebbe da livello universitario, per chi sa di medicina, e sebbene io conosca il nome e cosa sono, molti nomi specifici di parti o organi mi sono sconosciuti e l'ho seguito solo perchè mentre parlava mi mostrava diagrammi illustrati. Ma ho compreso cosa volesse dire.
Mi ha spiegato che la blue box che io ho già e non sento e non avverto in alcun modo come temevo (e la gente piange e dice che schifo o mai o fate schifo con questo schifo ad aziende che vendono e propongono le coppette mestruali, senza averle provate e capito cosa sono veramente per le persone. Ho trovato ripugnanti le donne che trovavano normale e giusto l'assorbente normale anche se dei migliori e più questo e più quello, affermnado che mai e che schifo la coppetta. E poi sono le stesse che no nsanno neanche come sono là sotto come confromazione e tutto quanto. E si lagnano pechè trovano schifosa la coppetta perchè interna, ma i tamponi interni che cvausa danni veri si, assorbenti esterni che fanno veramnete schifo rispetto la coppetta si... si, lo so che questa parentesi è di più ma oggi mi è scappata l'ennesima occhiata a commenti sulla coppetta e sono inviperita. Per una come me, che si sente come costretta ad avere due organi in più non necessari e fastidiosi, seno troppo grosso e ovaie, è terribile leggere quelle cose schifando un oggetto che mi ha dato davvero, veramnete, seriamente, dignità e forza per sopportare qualcosa ogni mese che non volevo e desideravo. Il mio ciclo è uno schifo, con sintomi dei peggiori da star male tutto il giorno se non prendo ninete e l'idea di un assorbente nel senso di un qualcosa che assorbe e sta addosso a te con quel liquido... per me è una sofferenza e una costriuzione avere quei due organi e dover subire qualcosa che non mi serve veramnete. A che pro tenere il ciclo ogni mese per una come me? Adesso non ho più bisogno di coppetta, perchè sono riuscita a mettere nelle clausule un dispositivo nel braccio elettronico con una dose per un paio di anni che regola la somministrazione in base alle indicazioni del mio corpo. Una versione nuova di quello a fiammifero classico a quanto pare, che adatta il rilascio al soggetto e non è un medicinale sommistrato in egual dose a tutte tipo pillola o con concentrazione specifica per tutte. E questo per aiutare ogni tipo di corpo, diverso dall'altro. per non intaccare i risultati della black box e stoddarde mi hanno chiesto di non fare operazioni, quindi ho avuto finalmente, cosa che là non potevo avere sia per soldi che per mentalità dovendo subire ciò che non volevo. Perchè io, umana, devo sottostare a qualcosa di tale portata, umiliante e che ti crea danno fisico e mentale, se no nvuoi figli? E tutte a lamentarsi che fa schifo la coppetta, eh? Piuù pulita e sicura delle schifezze che usano ancora e le reputano migliori. Complimenti donne, sapete davvero essere mentalmente a posto! Applausi, non so che altro dire, per esser inviperite su un oggetti che dagli 1930 avrebbe aiutato tante e quelle come me dal sopportare senza sentire niente e in maniera più pulita e senza odori quello schifo. Non posso non voler applaudire al cervello regredito umano!) e che quest ascatola serve proprio come elemento in più per il tentativo di salvare le menti.
So bene che questo significherebbe anche fare bordello, vero, se cadesse in mani maligne. Non che i progetti da cui deriva questo di David non fossero già in mani pericolose, ma la tecnica di copiare, studiare e imprimere le menti... le hanno già?
Milan dice che hanno quacosa di simile ma ancora un modo di imprimerle romperndo prima la priche dell'originale o Primo e poi ricompattandola con la nuova personalità. Sia come sia,, dopo aveer visto quei soldati che dovevano scrivere ogni cosa per poi dimenticare cosa avevamo detto poco prima o cosa avevano fatto il giorno precedente, che non capivano cosa accadeva loro intorno e tanti altri sintomi. Uno dei medici della clinica che li tiene per loro sicurezza in terapie singole o di gruppo, ha detto che non ci sono terapie vere e possibili per riportali alla normalità, anche senza memoria. Che sono destinati a restare con loro o altri centri ed essere seguiti come bambini o anziani con l'alzheimer, per fare un esmepio.
E mi sono chiesta cosa daremmo a quelle persone che hanno servito, così dicevano con convinzione, il loro paese e le libertà degli altri per salvarli, se poi... e davvero io potrei essere di aiuto veramente, se collaboro fino alla fine?
Posso fare qualcosa di buono, per chi ne ha bisogno? posso essere concretamente una delle persone che hanno davvero fatto qualcosa per ilmondo, per migliroare, quanto possibile?
Ripeto, ho paura, seriamente, che tutto ciò che stanno studiando metri e metri sotto di me, possano finire male e per fare danni. David vorrebbe che, con la scatola ormai posizionata e chiaramente in funzione, mi prestassi alla prima scansione. Con la scatola, la scansione sarebbe nettamente superiore a quelle senza, e ho detto di si. Voglio sapere cosa accade, vogli ovedere il risultato. Se la blue box permette oltre a monitorare il mio corpo, anche a studi importanti fattiper il bene e, oltre questo, avere collegamento con apparecchi e altri, voglio provare.
Non ho altro da perdere. Cosa mi costa? Dopo aver visto gli altri che hanno accettato la sperimentazione, pagati è vero ma sempre che hanno accettato di loro sponte e ancora ora dicon oche lo rifarebbero di nuovo per la speranza di aver fortuna... non voglio essere come prima.
Prima perla mia malattia e per cosa sono non diventata per decidere cosa volevano gli altri, sebbene abbiano ributtato la colpa dei miei fallimenti su di me, tutto, come se fossi io e solo io in tutto, non voglio più sentirmi un parassita o qualcuno che vegeta sulle spalle di altri senza fare niente.
Non vogolio sentirmi così perchè io no nsono così, non riesco a non fare neinte e non voglio provare ancora la sensazione di qualcuno che campa sulle spalle degli altri. Quindi ho iniziato a darmi da fare per ricambiare cosa ho qui e farò la scansione.
E se tutto andrà bene con le gradiante e gli edifici che voglio far mettere, per cosa sono destinati, tutti quelli che sembrano sperduti e senza scopo se non il loro lavoro, avranno ben altro da vivere e da sperimentare, perchp abbiano nuovi e altri scopi e motivaizoni per alzarsi dal letto ed esistere. Nuove mete, nuovi sogni, nuovi desideri, nuovi hobby e interessi da provare almeno un paio di volte prima di capire se o meno sono per loro.
perchè l'uomo è fatto per lavorare e restare impegnato, e infondo, non si dice che il lavoro nobilita l'uomo? Ma non intendo solo e solamente quello di soldato.
Se Milan vuole fare una Comune dove il concetto di soldato è nuovo, allora che faccia io qualcosa per lasciare davvero unas orta di eredità e di me a questo mondo che magari perduri oltre me, alla faccia dei figli del cazzo. Tutte le grandi persone del passato sono rimaste impresse sulle pagine della storia umana perchè erano loro, cosa hanno ivnentato, portato, fatto e non perchè e chi hanno figliato. E questo non lo può rivoltare nessuno, possono solo confutarlo perchè la storia stessa lo dimostra. L'eredità vera e perdurante non sono i figli biologici, ma azioni e decisioni, cosa si lascia e si porta nel mondo e in mano a chi, nel caso. Ancora oggi esistono cose di millenni fa che parlano di quella persona, non di quanto e se ha figliato e tanto mi basta.
Io non sono come gli altri, e gli altri non vogliono capirlo. Con Rò mi sono sentita una merda, in tutti i sensi, perchè come i miei e gli altri in generale mi confrontava e mi diceva che dovevo esser così come lui voleva che fossi e anche se non è come col sesso, ma fanculo, godo che che non abiba deciso di dargli cosa voleva in toto e così a nessun altro. Io sono io e apaprtengo solo a me stessa e deve accadere chissà che miracolo perchè possa dire a qaulcuno
Milan continua a dirmi di pensare che questo sia un fatto unico e raro e che per ciò che crede, i mondi paralleli si sovrappongono e a volte quasi convergono in parti più sottili tanto da toccarsi, finendo per aprire un varco dove molte persone si sono ritrovate in un altro piano della realtà, finendo per testimoniare vite e situazioni totalmente contrarie alla loro realtà. E che quindi io in questo esatto momento, seocndo la sua teoria, dovrei essere o morta in malo modo con le mie mani, o disperata ancora in vita perchè come ho fatto io in questo temevo di fallire e di essere scoperta e dover finire di nuovo tra i medici ma questa volta tra gli psiminchia o chissà che altra soluzione. E questo mi sconforta. perchè in qualsiasi mondo ho la vaga sensazione che io sarei finita in questo modo:
1. qui, adesso, questo mondo, sebbene sembri impossibile e fuori da ogni logica
2. morta in qualche modo in maniera manuale e cruenta
3. morta in qualche modo in maniera manuale e cruenta
4. morta in qualche modo in maniera manuale e di botto, senza dolore
5. sono morta per qualche ladro o incidente, magari!!!!
6. ho continuato a soffrire perchè le prove che ho fatto non hanno funzionato (vedi i tizi che sono sopravvissuti a botte di medicinali ma niente)
7. trovata per qualche motivo e finita dai medici, impossibilitata ad avere pace
8. che altro?
9. obbligata a sposarmi e darla per dare i fottuti figli che piagnucolano ogni giorno (vogliamo i nipoti!!! ma vaffanculo, neanche vedono la mia disperazione e vogliono che im faccia fare per fare loro nipoti, fanculo!)
10. Ancora altro non bello
Insomma, niente di roseo. Niente. Perchè sposarmi significava il meno peggio. Rò o qualcun altro simile e magari era pure stronzo fgaceno cose alle spalle mentre io mi disperavo e dovevo subire cambiamenti nel cervello perchè gli stronzetti che dovevo sparare fuori finissero in priorità rispetto me stessa. E no noso immaginare che altro.
E poi... in questi giorni che ho visto quella gente, ho pensato anche ad altro. Sia che muoia là come Lia nel mondo comune e sia qui, sebbene Milan e Jd dicano di essermi amici... quanti di loro ricorderebbero ME? Cosa sono? COme sono? Perchè lo sono? Come sono? E via dicendo?
Se dessi loro un libro vuoto da riempire, che parole inchiostrerebbero su quelle pagine avorio? Che frasi costruirebbero?
Che persona, di me, lascerebbero ad asciugare dopo averl levato la penna?
Sarei io?
Sarebbe quella che volevano vedere come nel mondo comune?
Rimpiangerebbero come quelli la me che non sono stata perchè non ero io?
Rimembrerebbero quale persona?
Quella che si è creata a causa della gente che mi porta voler vedere la sofferenza sulla faccia della feccia sebbene meriterebbero di peggio?
E chi scriverebbe di me con amore?
E chi con amicizia, almeno quello?
E chi con rimpianto per altro?
Chi come la mia famiglia sicura se fossi morta per mia mano e con dolore, perchè nessuno mi avrebbe amata da lasciarmi andare con pace e un sorriso senza soffrire, mi avrebbe mandato li mortacci mia perchè è loro che ho fatto soffrire e non ho dato loro nessun modo di orgoglio e simile, come mi urlavano contro?
Riceverei solo una pagina di maledizioni e considerazioni ed epiteti poco carini perchè
Ci sarebbe stato qualcuno che avrebbe mai scritto
Chi si sarebbe ricordato di cosa ho sofferto, come sono diventata, come dice Jd ammantata di odio e rancore, che desidera essere la Punizione sulla testa della feccia, perchè così io sono diventata?
E chi avrà visto mai la vera me, se nascosta, almeno un pochino, o se no è sparita e non l'ha vista?
Chi...?
CHI?
Oh anima effimera che non sono altro. Che mi celo nel profondo del vuoto dal quale non sono più potuta uscire. Il giorno in cui potrei aver pace sarei leggera e priva di paura. Come un animale amato e al sicuro. Che quel giorno ha chiuso gli occhi in silenzio. La sofferenza è svanita lontano e la vocina disperata non piange più. Riposa, riposa in pace, mi direi. Ciò che hai fatto varrebbe un racconto. E si.Nel racconto che ho scritto, della mia storia, potevo esistere in libertà e senza pesi. Senza zavorre chiamatge famiglia o parenti. Senza il sangue. Costruendo me con quello che cèra. COn la mia forza, capacità vere, senso e scopo. Per non morire più di dolore e amarezza. Senza rimpianti e pentimenti.
Quindi riposa e chiudi gli occhi in pace, mia amata Me.Ecco il mio ultimo sforzo, racchiuso tra le pagine che nessuno al mondo riempirà per e di te. Perchè nessuno potrebbe farlo.nessuno ha mai avuto la chiave del tuo cuore, del tuo te!Chi ti ha amata ha con se la penna capace di modellare il tuo te e la tua storia, qualunque sia dal suo cuore, perchè resti per te.Una storia o un racconto solo tuo e per te. Oh, mia effimera me. Se nel libro vi fosse il cuore di chi ti amata, vivresti veramente più della vita vera.Storie, racconti, memento e altro, dove tu vivresti cosa hai perduto in questa vita ma vi fosse in quella che gli altri creerebbero per te.TE! la TE, vera.Affinchè vi fosse vita, esistenza, felicità, te e quella persona.Affinché la tua luce non conosca ombra come ti è caduta addosso proiettata dagli altri nel tempo del tuo respiro umano.Che lo splendido,splendido, mondo che hai creato e in cui hai vissuto più della realtà ti faccia vivere per sempre, anche dopo aver chiuso gli occhi.
La tua storia, la tua esistenza, la tua te!Affinchè quel tuo mondo non venga infangatod alla tristezza e dolore.Riposa, riposa in pace per davvero appena potrai. Nell' illusione che hai creato, chiamata mondo così reale quasi quanto il dolore. Dove hai conosciuto ciò che bramavi.
Oh, disperata me. Che tu abbia pace, perchè sei giunta in un luogo che poteva anche esser uno scrigno di felicità, ma vi sei giunta troppo tardi.
E il tuo cuore rotto non potrà essere riunito.
Non smetterò di pronunciare il tuo nome nella storia che ti dedico, per continuare a dare vita ai tuoi desideri mai realizzati e perduti.
Che niente e nessuno ti trascini nelle tenebre dell'oblio, come accadde e nelle quali ti lasciarono.
Sei come un'aquila. Avevi le capacità tutte per tua natura, ma sei stata abbattuta. L'aquila è caduta dal cielo e come pezzi di te, le piume si son sparse per mare e per monti e nessuno esiste per trovarle e ridarti le ali.
Dai pace al tuo povero animo, amata te.Ti donerò una storia che parla di te, te e ancora te e di cosa cela il tuo cuore, e... la tua esistenza.
Gask era rientrato da alcune commissioni nell'isolato. O meglio, nel negozio dove vi era quella tizia che faceva da mappa indicatrice con un nome mitologico. Ve ne erano alcune in quella città, data la sua ampiezza, e vicino il luogo dove stavano ve ne era una. Carina, ricciolina con boccoli naturali fitti e fini che sommati uno sull'altro creavano una capigliatura gonfia e piena di movimento. Pensava che capelli del genere fosse definiti afro oppure finti per quegli apparecchi da donne per acconciare col calore, invece si era ricreduto allo Chateau quando vi arrivò e vi trovò sia colleghi che colleghe con capelli tenuti liberi nel tempo libero ricci, boccolosi, fitti, quasi finti per lui. invece scoprì che erano veri.
Quel giorno che aveva visto quel dipinto che sembrava Kianta nella galleria era rimasto sorpreso. Milan lo aveva accompagnato per mostrargli i suoi tesori, parlava di capolavori di vari pittori, aveva parlato di uno che aveva nominato
"So a chi rivolgermi per i dipinti originali e che sa darmi una risposta definitiva sulla veridicità e qualità dell'opera, che sia pittorica, scultorea e altri. Ma non è solo questo. Diciamo che noi... siamo maestri nell'usare le lampade ad ultravioletti. Non immagini cosa ti sei perso negli ultimi mesi con le lampade attivate nell'androne dello Chateau... quante risate! Giuro, un giorno ti faccio fare questa esperienza! prendi un dipinto mio, prendi un altro che sappia trasmettere ciò che ha il soggetto ritratto che vuoi far vedere in modo magico e misterioso, prendi speciali pellicole che sembrano come chiara d'uovo nelle opere originali e dopo averci stampato il soggetto che deve risultare magico, applichi sul mio dipinto quella pellicola così che non si noti niente neacnhe dal basso dove si vede chiaramente la parte inferiore. Applichi particolari lampade con frequente specifiche e... la pittura speciale della pellicole mostrerà ciò che tu vuoi! Aggiungi ancora un pizzico di sovrannaturale con lo stesso soggetto in carne ed ossa e che appare e scompare grazie alle proiezioni così come oggetti o altro, ma sia prima, che mentre che dopo, questi hanno toccato con la mano la veridicità della presenza fisica del soggetto magico... mettici la storia della vecchia padrona di casa e arti oscure e avrai una serata spettacolare..."
"Mi sono un pò confuso, comunque è uno scherzo, no?" fece Gask perchè l'amico aveva parlato veloce spiegando cose che non conosceva
"Poi te lo farò vedere, sia i preparativi che il resto... ti piacerà vedrai. Intanto ammira la mia collezione, modesta ma quelli di pregio maggiore sono ovviamente in un ambiente protetto sia da mani furbine che da temperatura e tutto. le opere originali possono deteriorarsi e abbiamo dei caveau in caverne naturali qui sotto o sotto la montagna che li mantengono al meglio... qui invece espongo anche originali ma più recenti o copie così ben fatte che potrebbero scambiarle per vere, senza la tecnologia. Guarda questi uomini, queste donne, che drappeggi, che mangnificienza nel rendere i volti con sole pennellate di colore come se fossero quasi una fotografia. Quasi! Le pennellate comunque si vedono e non sono quadri iper realistici come quelli di mio fratello, ma posso assicurarti che valgono quanto non ti aspetto. Per me, oltre il valore dei soldi, valgono anche per come delle persone abbiano usato un dono per rendere su tela con colori persone reali e mantenerle e rispecchiarle adesso a noi. Guardati intorno e dimmi cosa ti trasmettono.
Gask chiuse la porta dietro di sè e trovò la sala grande con alcuni degli uomini che stazionavano lì fino a nuovo ordine mantenendo il posto e controllando i segnali dei gps, la situazione nei quartieri, i soggetti sotto contratto e le situazioni giornaliere della città da trasmettere a chi era sopra di loro in grado. Sebbene non fosse una torre, ma un punto d'ancoraggio per rifornimenti, soste e simili, era comunque provvista di molte cose e altamente protetta. E in ogni punto d'ancoraggio vi era una stanza detta spogliatoio dove Kianta vestiva e rivestiva, cambiava o prendeva accessori in più. Se non lei, chi aveva bisogno di abiti e oggetti di ricambio per uscire vestito in modo differente o per avviarsi be sistemato alla prossima tappa dell'incarico.
le torri invece erano basi complete vere e proprie e in edifici storici o di pregio, mentre i punti d'ancoraggio in quartieri definiti importanti.
Ognuno era occupato alla sua mansione. Chi a lavorare ai computer, o ai sistemi vari di sorveglianza e comunicazione, a controllare casse e rifornimenti ricevuti da mettere nella stanza di stoccaggio. Chi controllava e provvedeva alla manutenzione di armi, equipaggiamento, allestimenti delle varie stanze o la camerata, dove dormivano in letti a castello, provvedendo a pulizia e tutto. nessuno per quell'entrata lo degnò di attenzione se non un saluto. Erano troppo indaffati essendovi Kianta, ad aggiornare le varie torri o sedi per i bollettini giornalieri o i suoi movimenti per un controllo di sicurezza della sua posizione.
A lei non piaceva, la sentiva lamentarsene sempre, ma Kovacs gli disse di non farci caso, chiudersi le orecchie e far finta di niente. Era una cavia dell'organizzazione ed essendo amica di Milan e dei veterani e persona con capacità primarie, sia per scatola che stoddarde che la sua capacità di dissociazione e uso delle varie personalità uniti alle proiezioni, era importante che non le accadesse niente. Era libera di andare dove desiderava ma per ciò che aveva nel suo corpo e il suo valore per l'orgenizzazione era meglio che non cadesse in mano a nessuno. Se qualcuno sapeva di lei in quanto cavia per cosa testava o lo scoprisse se finiva in mani loro, era un guaio. E cèra da ricordare la questione della Romania, dove aveva fatto un incontro per mantenere accordi e amicizia per i loro fini, e accedere alle conoscenze di certi gruppi religiosi di cui quelle famiglie facessero parte e quelle Baba, come le chiamavano loro sebbene fosse un nome più russo, ma loro preferivano quello per capirsi. le antiche conoscenze religiose e magiche erano importanti per Milan e cosa intendeva fare e il rischio che lei finisse morta seriamente, o sepolta o che perdesse la memoria o altro aveva messo in allarme tutti.
Gask osservò immagini sugli schermi mentre varie telecamere inquadravano settori specifici della città e tornò dopo i saluti, a pensare ai fatti suoi. Sopratutto perchè essendo un punto d'ancoraggio vecchio, ossia uno dei primi, alcuni dei membri che vi stazionavano fissi e non a rotazione avevano un ritratto, un vero ritratto e non foto, che raffigurava Kianta in abiti di tipo antichi. Quel quadro aveva sorpreso Gask la prima volta che vi era andato perchè era messo in una sorta di angolo che i fissi usavano e solo loro. Si trattava di una nicchia come da tè o caffè dove passavano il tempo insieme, un angolo con un tavolo quadrato addossato quasi al muro con sedie intorno, con delle piante a delimitare la dimensione. QUando erano tutti i fissi a voler giocare a carte, vedere quanche film o altro insieme, tiravano un pò la tavola e uno con la schiena alla parete prendeva posto. Sopra la sua testa vi era questo ritratto. L'impressione che Gask avvertì fu di gelo alla schiena. L'aveva visto dopo quello nella galleria ed erano diversissimi. Quello che compariva nel suo campo visivo in quel momento ritraeva una giovane donna castana, occhi castani, capelli lunghi e ricci, con boccoli grossi e corposi, tenuti sciolti ad eccezione di quelli sulle tempie torati indietroe legati da qaulcosa che non si vedeva ma si comprendeva dalla piuma abbinata come colore all'abito che faceva capolino. L'abito era bianco e si notava qualche dettaglio ma era per lo più seduta su un'antica poltrona in legno decoratissimi e lavorato pieno di riccioli e simboli. Era posizionata verso la sinistra della sedia, verso la zona tra bracciolo e schienale, e con il braccio sinistro si reggeva sul bracciolo mentre la mano destra era posata sul polso dell'altro braccio, in una posa comoda e serena. Aveva qualcosa nella mano sinistra ma dalla prima volta non sapeva che fosse. L'abito era bianco quasi perlaceo pieno di decori e ricami argento ma non sapeva dire molto. Al collo non aveva una collana ma un qualcosa legato al centro della gola che pareva nel tessuto dell'abito come un completamento, senza però giungere al petto, il quale aveva una scollatura che lui non sapeva descrivere come tipo ma mostrava petto e le forme del seno senza essere volgare. Quello che colpiva piùà del ritratto era l'espressione di quella ragazza. Sembrava un sorriso seducente e calcolato, e quando chiese a Kovacs disse di non pensare che appariva come se sorridesse a chi osservava. Anche se apreva che con lo sguardo seguisse in ogni angolo lo spettatore, era un sorriso più al pittore che a qualcun altro. Era un ritratto eseguito da un pittore russo e con cui lei aveva ottimi rapporti, tanto da amare posare per lui e che ogni incontro di posa era quasi un divertimento.
La prima volta che osservò da vicino il ritratto constatò che non pareva per niente quello della galleria. Dopo aver guardato diversi quadri e commentato con Milan come li vedesse e considerasse, si era girato e aveva visto un viso conosciuto dietro una delle due porte. Aprendole e tenendole aperte si celavano e andò senza dire niente verso di questi dubbioso. Chiedendosi perchè vi fosse un dipinto di Kianta nascosto dietro una porta. ma avvicinandosi non notò solo uno. Sei quadri di varie grandezze, due che erano celati per metà dalle porte per la dimensione, incorniciavano la porta e rappresentavano la stessa persona con abiti e atteggiamenti diversi.
In uno a sinistra guardando la porta lei era inclinata in avanti, reggendo i gomiti sulle ginocchia e le mani in posizioni diverse e uno sguardo così triste e sofferente, sconsolato, che quasi pareva parlare veramente di cosa potesse provare. Era quasi triste vedere quel dipinto con quell'espressione.
Gli altri invece erano seri o con un sorriso che si poteva definire sensuale ma osservando bene era bene un sorriso che prendesse più in giro che provocante. Ogni quadro la ritraeva sempre di tre quarti sia di corpo che di viso, a sinistra o a destra. Varie parti di stanza contornavano il tutto.
Ma uno in basso a destra pareva così strano e quello che lo aveva fatto avvicinare da notare la differenza con gli altri. In tutti i vestiti erano bianchi come aderenti il corpo con vari decori e due invece con abiti di stampo chiaramente antico come fossero tipi diversi di periodo. E i capelli erano in quasi tutti nello stesso stile, sciolti tranne quelli laterali portati dietro, solo una ciocca semplice o più corpose in base ad abito e accessori per i capelli con piuma lunga e qualche ciocca in tutti sulla fronte ben sistemata ce arrivavano quasi alle sopracciglia. Uno solo notò rigirando lo sguardo, la ritraeva con i capelli acconciati in modo elaborato, ma no ncapiva se erano tutti legati indietro e poi con boccoli che scendevano o ocme gli altri con solo quelli superiori legati, e un altro dove erano chiaramente come una coda di cavallo ben curata fino alle punte arricciate, ma con ciocche anteriori dall'orecchio in avanti, lasciate libere e boccolose. Un dipinto la ritraeva con abito dritto con una strana coda gonfia dietro, l'altro pareva in stile Maria Antonietta come nel suo periodo. Erano due dei tre con abiti antichi.
Quello in basso pareva simile ma spiccava per la diversità. Ritraeva una Kianta con capelli lunghi e allo stesso modo degli altri, cioè sciolti con ciocche laterali tirate dietro, ma pareva più un disegno che un dipinto. Era più pallida e seria ed era l'unico ritratto dove le si vedeva il viso di fronte. Milan vicino a lui non disse niente, finchè Gask stesso non chiese perchè vi fosse Kianta nascosta dietro la porta.
"Quella non è Kianta..." fece lui quasi greve
"Ma... ma si, che è lei"
"No, amico mio. Non è lei. Ritrae un'altra persona che per varie ragioni ho voluto spostare dal mio salottino secondario a qui. Diciamo mantenere una promessa. Anche se... se fosse qui mi strangolerebbe" fece lui con una risata non amara ma quasi di rimpianto
"Non capisco... vuoi dire che cèrano due Kianta?"
"Vacci piano... Kianta era ed è sempre unica. Ma cèra un'altra persona che questi ritratti mostrano. Tutto qui..."
"non capisco... "
"Questa persona era la mia partner di lavoro qui all'organizzazione. Kianta l'ha sostituita dopo che è giunta qui..."
"Vuoi dire che prima cèra questa ragazza nei ritratti e poi è arrivata Kianta che le somiglia come fossero sorelle?"
"Io direi più figlia... eh eh... non guardarmi così, sto scherzando, ovviamente. Anche se è vero che considero Kianta quasi come sua figlia..."
"non ci credo ancora che... sono identiche!"
"Già, buffa la vita vero?"
"E cosa dice Kianta vedendosi identica a questa nei ritratti?"
"Non si sono... mai conosciute. Dopo che questa persona è morta, Kianta è giunta e semplicemente l'ha sostituita"
"E' morta....!?"
"Lei si..." fece Milan indicando col mento i ritratti "Avrai notato che in alcuni non è propriamente con un'espressione..."
"sembra addolorata"
"non immagini quanto. COmunque lei è morta, non voleva essere ricordata e così diciamo per scherzo avevo messo questi ritratti nel secondo salottino che fa anche da camera da letto, la conosci... poi però per mantenere la promessa ho deciso di metterli qui, nascosti eppure presenti. Tutto ciò che ha fatto prima di morire, beh.... l'ha fatto per gli altri e in quello in cui credeva. Meritava un ricordo e una storia seppur minima rispetto a ciò che avrebbe avuto nella società là fuori... mi chiedeva sempre che tipo di vita e storia avrei visto su di lei se molte cose non fossero state come... sono andate!... ma io non sono bravo a scrivere, mio fratello lo stesso, così quella storia è rimasta in noi semplicemente e lei è diventata quasi un'icona russa.... lei rideva e diceva una cosa sui sovrani russi, gli ultimi..." fece parlando più a se stesso osservando i ritratti
"cioè?"
"... parlava della famiglia dello Tzar Nicola II e cosa accadde loro... e dopo cosa accadde in Russia, i loro ritratti, prima bruciati e sporcati con gli sputi di rabbia e odio divennero... come icone russe da riverire. Ancora oggi da quel periodo rosso, lo tzar e la sua famiglia sono riveriti e considerati come santi e la cosa diceva era assurda. L'odio per loro, per la loro incapacità di governare e vedere veramente il proprio popolo e i problemi, li aveva portati a quella fine tragica e l'inizio dialtre pagine di storie brutte per la Russia... e nnostante questo l'animo umano aveva ripreso quelle figure mutandole in quasi martiri... sai che martiri significa portatori di parola?... bhè, per lei sembrava questo... ma portatori di cosa dopo averli giustiziati, non riusciva a capire, ma ancora oggi loro sono in molti case o in altarini... e lei per alcuni nostri scherzi mi prendeva in giro su questo. Dimenticati di me, dimenticami... se un giorno dovessi dire trovami, allora qualcosa è grave, ma finchè ti dirò dimenticami, sono sicura che tutto andrà bene e non desidero restare in nessuna cosa a questo mondo. Presto anche i ritratti della mia piccola vendetta per mie regole verranno tolti dal muro, prima o poi, e anche io finirò nell'oblio della storia umana. E non voglio che vi sia dolore per la ima scomparsa perchè io sono andata via per trovare pace. ninete dolore, niente mancanza, niente di ciò che la gente fa per tenere incatenati i morti a questo piano materiale... amare significa anche lasciare andare. Se si ama, non si incatena così come ho visto e letto di chi tenta di far tornare i morti o tenta di tenere stretto un marito o moglie o amante in ogni modo anche se queti non vuole. Amare a volte vuol dire anche fare male... così coe io no nvoglio far male a nessuno, non fatene a me, lasciatemi andare dimenticandomi..."
"Perchè pensava questo?"
"Ah..." fece Milan amaramente "troppo lunga da spiegare. ma lei.... lei è la fautrice di molte cose qui. Dove io non potevo o non mi andava, vi si è messa d'impegno e ora hai visto che tutto va come un orologio..."
"SI... in effetti è davvero efficiente in ogni cosa questo posto... ma spiegami una cosa... perchè voleva andare via? E perchè questo sembra diverso? E'... strano..." fece Gask intento a guardare il ritratto in basso a destra
"Mh... quel ritratto..." iniziò, glissando la prima domanda "come vedi è molto, molto strano. Fu Alaric a trovarlo veramente. Dove, lascia stare, storia lunga. E' però diciamo in un film, ecco, e la cosa che ti sembra strana è dettata da come è realizzato. Quella stessa persona diceva che nelle foto no nsi rivedeva, non era fotogenica, e oltre questo quando Alaric mostrò questo lei sembrò... turbata! Vi si rivedeva chiaramente. Come mai prima d'ora in foto o video. E la cosa che la colpì fu cosa sembrasse. Qui ne mancano di parti, questo è solo un ritaglio dall'originale dove vi era un uomo e un bambino, come vedi compaiono parti perchè è tagliata. Ebbene, basta che osservi lei e le parti che si vedono dell'uomo che qui non ci sono e ti accorgi delle stranezze. Cè anche metà viso del neonato. Dopo averlo guardato un pò, non ricordo neanche ora che ci penso perchè Alaric lo mostrò... ma lui ha sempre di queste uscite per colpire male le perosne e apparire il migliore. Brutto lato, questo, in lui. Resta il fatto che lei dopo averlo osservato bene disse
"un cosa?"
"AH si, vedi... i memento mori sono ritratti, fotografie o vecchi dagherrotipi in base alla disponibilità dlele persone per questi servizi al tempo costosissimi che ritraevano defunti. In pratica era un modo per commemorarli e tenerli vicino. prima della fotografia i morti si tenevano vicino al cuore tramite ciondolo che contenevano unghie o capelli del defunto. O conservando loro oggetti personali. Non cèra modo di avere unha foto come oggi di tutto e ancora di più di una persona morta. Con l'arrivo della fotografia si decise di rendere la morte più vicina alla realtà delle cose, accettando che ogni defunto ricco o povero, avesse almeno una foto da morto. Così i mememto mori sono istanti bloccati dagli scatti in cui un morto viene fotografato da solo o con un parente, amante, compagno oaltro morti vicini o con i cari ancora in vita. Quindi sistemavano i vivi e in mezzo a loro i morti, così che almeno una volta avessero un ricordo di chi non potevano più avere con loro. Non hai idea di quante di queste fotografie sono andate perdute perchè la gente da dopo la seconda guerra è così schiizzinosa che invece di mostrare rispetto per ciò che si ritrovava per le mani, comprando l'edificio, ricendole in eredità o altro... quanta testimonianza di vite passate finite nei cestini invece che in un museo sulla fotografia. Oggigiorno non si dà più valore a niente e se vi fosse una machcina del tempo, quei soggetti nelle foto, quelli che restavano vivi, avrebbero... pianto di dolore e disperazione sapendo che quelle fotografie così care ma anche così danarose che a volte si vendevano oggetti personali per avere i soldi per quelle foto... beh, sapere che finivano nella pattumiera e poi chissà in quale discarica... una delle cose che questa persona lamentava era questo. L'inumanizzazione delle persone del nuovo secolo. Da una parte hanno il gusto morboso dell'orrido facendo foto e andando in luoghi di tragici eventi per selfie ricordo o dire
"E a Kianta..."
"Cosa...?"
"Dico, somiglia a Kianta, anche..."
"Ah, si... guarda caso, a volte il caso non è mai casuale, sono proprio identiche... ma adesso andiamo nell'altra sala, ci sono due dipinti di un pittore che imamgino almeno lui, tu conosca, che voglio farti vedere. Sono copie, ma gli originali li ho sotto e non immagini quanto li ho pagati e il loro valore..."
"Si ma..."
"Qui abbiamo visto tutto" fece Milan spingendolo verso la piccola anticamera e chidendosi le porte uscendo "il meglio di famoso questa volta è là e poi ti farò vedere l'altra mia collezione di armi" chiudendo ogni discorso sui ritratti.
E ogni volta in quelle tre volte che erano stati lì un giorno intero per far muovere Veròna dove servisse, vedeva quel ritratto. E ogni volta che passavsa sembrava quasi che lo fissasse, mentre lavoravano mettendo al gabbio come diceva lei cinquanta persone, traumatizzandone trenta e prendendo a ceffoni il resto mentre redarguiva i pescetti piccoli che quelli usavano per fare lavori sporchi.
"Io giungo dove i santi falliscono, se credete in me, scendete in strada e raccogliete i frutti di ciò che semino. Dovete essere anche voi a fare i passi necessari, o la vostra vita sarà piatta e ferma fino a che anche il vostro cuore non darà linea piatta. E ogni persona merita il meglio, io giungo dove serve ma per i miracoli, dovete capire che siete voi umani a farli, non noi che lavoriamo in toto..." ripeteva Kianta come Veròna a tutti.
"Ehi amico, sei tornato. Fatto tutto?" domandò Django con un sorriso davanti la porta del camerino dove Kianta si cambiava. Gask nel parlargli aveva notato Zidgi e Kovacs chini sulle ginocchia a fissare da una lama di luce della prota del camerino, sganasciandosi dalle risate.
"Che succede?" domandò allora all'amico, avendo da quando era diventato uno di loro ottimi rapporti con loro
"Ah... il capo è in modalità sonnellino corgie... " fece con un sorriso volpone
"Un che...?"
"Ma dai... il capitano Jd no nti ha mai raccontato del sonnelino corgie?" fece questi sorpreso
"si mi ha parlato dei corgie.... ah, aspetta. una volta sull'aereo, mi aveva detto che Kianta era nella piccola cabina con lettino reclinabile e di sicuro come ogni volta che era stanchissima si metteva come un corgie, si, ora credo di ricordare..."
"E tu l'hai mai vista dormire come un corgie?"
"...io? NO... ma perchè, come dorme un corgie? Ha qualche modo strano?"
"Quei barilotti per la loro forma di solito dormono a pancia in giù o in su. con le zampe larghe spalmati sul pavimento. Di oslito prediligono a pancia in su con le zampe aperta a stella. Quando il capo è così stanco da addormentarsi senza accorgersene tipo sul divanetto qui negli spogliatoi, la trovi lunga lunga a stella e un cuscino di quelli tubolari e fini sotto il collo. Ecco perchè la chiamiamo dormire alla corgie..."
"Ah, ora ho capito. quindi sta dormendo così, adesso?"
"Ah ah, si! Credo che abbia risentito della ferita bruttissima di quel tizio nella fuga che si è aperto un braccio per lungo che potevi farcirlo, anche se non sembra se la cosa è veramente brutta da essere gore le viene un colpo... tipo i tirocinanti che svengono il primo giorno di lavoro pratico..."
"Vuoi dire che è svenuta!?"
"Ma no...! intendo che vede tutto bianco, diventa bianca per il colpo e il corpo le si fa lento... così dico sempre! E' solo che si prende un colpo come capita a tutti. Non le piace il gore se le ferite sono davvero brutte ma finire all'ospedale. Regge nelle foto, ma nella realtà se finisce troppo vicina ogni tanto la vedi vacillare. Ma questo non dirlo a nessuno o la sua facciata da dura cade "fece con l'ultima frase come un cospiratore "ad ogni modo sembra che stiamo tutti bene, nessun ferito tranne quell'idiota che per scappare è finito su un muretto con cocci di vetro a protezione e si è quasi eviscerato. Ora però è in modalità corgie sul divanettto ancora vestita da Veròna, l'abito lungo che indossava e non era prevista la corsa per acciuffarlo. Cazzo, era comico vedere lei correre dall'altra parte per fermarlo con un abito come se uscisse da un cazzo di film storico "ridendo di gusto "hai visto le facce della gente che ci vedeva? Andava tutto bene finchè non si è messo a correre proprio dove non pensavamo potessero andare quei conigli mattacchioni. Meno male che l'abito non si è sporcato, l'avresti sentire tirare giù le madonne e tutti i santi in italiano, senti a me.." fece lui indicando ridendo gli altri due che se la ridevano fissando oltre lo spiraglio
"Cioè?"
"Di solito quando è incavolata, sovrappensiero o non se ne accorge parla in italiano. Neanche lo capisce, le succede e basta... dai, vuoi vedere il capo che dorme come un corgie? Quando è così stanca da crollare in quel modo pssono suonare pure le campane della morte, lei col cavolo che si desta, dai, dai..." spingendolo verso gli altri due "fatelo entrare, è troppo divertente quando dorme come un corgie..."
"Aspetta..." fece Gask ma senza finrie la frase perchè fu indirizzato dai tre dentro la stanza e la porta socchiusa.
Lui li fissò male aprendo le braccia come per dire
Questo di color grigio perla morbido, non sapeva se di velluto o altro tipo, era addossato alla parete e conteneva Kianta nel suo abito più scuro, non avorio, di Veròna come strega antica. L'operazione era da svolgersi in una casa, non all''aperto o luoghi ampi e quindi si era vestita senza gli abiti che preferiva. Ma la situaizone era precipitata quando la squadra che doveva dare supporto a nord del quartiere si era trovato fermato dalla polizia e per il controllo avevano dovuto operare immediatamnete e da soli. La fuga aveva portato zidji e Django a fare da guardie a quelli incaprettati, mentre Kianta incavolata nera aveva seguito, nonostante l'abito, di corsa maledicendolo l'ultimo che si era svincolato nella parte posteriore che apriva verso la strada opposta. Essendovi la polizia a sinistra che controllava la squadra di supporto che ancora mostrava documenti e tesserini identificativi, il coniglio avev deviato a destra verso la casa accanto per non andare in strada, ma non aveva ricordato un fattore chiave che non notò nella fuga. per non andare in strada si era fatto la zona posteriore della casa accanto e doveva superare l'ultima per quartiere per l'altra strada laterale. Ma nella corsa non aveva notato o ricordato che quel lato il proprietario aveva fatto mettere sulla cima del muretto cocci di vetro. Così Kianta non potendo seguirlo, aveva iniziato a chiamare nel sistema di comunicazione nascosto che avevano, inserito nell'orecchio, il gruppo fermo con la polizia, finchè un urlo disumano non aveva atterrito tutti. Kianta si era nascosta per non essere vista con abito mentre il gruppo di supporto, i due della polizia che li avevano fermati, Kovacs e Gask giravano intorno per trovarlo infilzato sui cocci facendosi tagli profondi e orribili, da paura. Come non avesse visto i cocci dal basso, non era chiaro.
Così, la vide distesa con tutto l'abito e ancora gli stivaletti ai piedi da donna in stile vittoriano che spountavano da sotto l'orlo della gonna. Aveva un piede e una mano che sembravano levitare oltre il bordo del divano, semplicemente si era messa comoda ed erano rimasti in fuori. Il braccio destro era ripiegato con la mano sopra la spalla destra. Aveva un cuscino a salsicciotto lungo e sottile sotto la nuca e la testa quindi era parallela al tetto. Respirava piano e qualcosa sembrava dargli fastidio ma in quel momento non capiva cosa.
Si stava più che altro chiedendo come potesse ridursi per la stanchezza a quel modo da buttarsi sul divano per impersonare una strega che cacciava la feccia da non sentire odore di cibo e scattare come un soldatino di latta a cui avevi dato la carica. Quando si parlava di cibo, ne sentiva l'odore, o incrociava i carri che portavano le provviste dalla Fattoria, lei diventava raggiante, le luccicavano gli occhi e correva. Sia per salutare chi veniva dalla fattoria e sia per accalappiarsi qualcosa. Alaric ogni mese per ripicca, portava a Milan, direttamente nel suo ufficio nelle piccole riunioni che faceva ogni tanto, una lista con cosa mancava dai frigoriferi interrati naturali che avevano o le celle frigorifere della cucina. Kianta, quanto pareva come quella che l'aveva preceduta, ambiva più il salato che il dolce, nonostante molte volte le veniva l'assalto micidiale della voglia di roba zuccherata. Dolci con panna, meringhe, torrone duro, torta di frutta di ogni tipo ma senza crema pasticcera, profiterols, tiramisù e altri. Ma solo in certi momenti, per i lresto adorava i cibi salati. Quindi Alaric arrivava, fissava serio tutti e poi elencava cosa mancava. In prevalenza rimanenze di polpettone o prodotti lavorati di carne come spiedini messicani, spiedini di mini involtini, involtini, pizza, salsiccia grossa, patate in ogni tipo di pietanza. Di verdure hummus come se piovesse e arraffava piatti di verdure solo le andava. ne mangiava, dalle minestre ai minestroni, piatti vari di sole verdure o piatti vegetariani. Ma quando mangiava in orario nel suo ufficio, non andava mai nel refettorio perchè si lamentava che no nsi sentiva mai accettava in nessuno modo e in nessun posto.
Quando non mangiava in ufficio ed era in giro, arraffava roba anche da sola dalle celle frigorifere sotterranee naturali, ossia zone scavate strategiche come si faceva con i formaggi e salumi dop di vari paesi o piccole grotte ai piedi della montagna che chiudevano con un vari tipi di chiusure che solo pochi potevano aprire, lei compresa. Le celle naturali avevano un'inclinazione dall'apertura alla zona quadrata scavata di decine di metri secondo calcoli precisi e ospitavano negli scaffali scavati fino al tetto vari tipi di cibo in conserva, a maturare come formaggi e salumi e carni di vari tipi, alle verdure e pesce affumicati e ben conservati. Le celle frigorifere delle cucine tenevano solo per una settimana max i cibi da usare, per poi rifornire al termine con roba fresca dalla fattoria direttamente o dalle celle sotterranee.
Kianta vi entrava, vi erano guardie ma la lasciavano passare e quando non andava nelle cucine si fregava la roba che le andava da mangiare quando le veniva fame. E Alaric compiva tutto per bene per poi fare lo splendido come se denunciasse un malvivente. Scorze o buccia esterna in base a come le si chiamava dai formaggi aperte tutte tagliate e prese. Lei le adorava, le puniva e spazzolava bene ed era la parte dei formaggi che prediligeva. Trecce come le chiamavano di salumi, di solito una corda naturale che teneva tre salsiccette di salame, di altri tipi di salumi o carne affumicata. Scatole e scatolette di vario cibo pronto che poteva consumare senza cuocere o riscaldare. Prodotti caseari di vario tipo anche morbidi come il gorgonzola, tipi di pani e prodotti da forno che potevano durare del tempo compresi biscotti e altro che stavano però nella cella adibita a quel tipo di alimenti. Dalle cucine arraffava cosa le veniva, olive condite, prodotti pronti, vaschette che riempiva lei stessa e poi scappava via. O cucinava lei stessa.
Alaric lamentava anche l'uso della cucina al di fuori dell'orario dei pasti come fosse un peccato mortale, quando rispetto a lui Kianta non mangiava negli orari previsti. Lui si faceva i pasti comodo nel refettorio, lei che svolgeva più cose di lui, non aveva il tempo o non le andava di tornare in ufficio a mangiare e quidni si portava la roba o se la cucinava per poi mandare tutto su con il portavivande elettrico fino al piano della sua stanza.
Mangiava di tutto, ogni volta esplodeva di felciità per ogni cibo come se fosse una festa mangiarlo eppure nel piatto di era una cotoletta panata di carne, sottile e croccante come piaceva a lei con verdure a parte e patatine fritte, ma niente. Fumavano ancora ma lei era distesa, abbandonata sopra il divano come se dovesse dormire eoni.
Di colpo Gask si rese conto della cosa strana. L'abito scuro lo mimetizzava, ma si accorse per il lucchiio alla luce che la cosa stonata era una chiazza lucida che scendeva fino a terra. Rosso sangue. Pareva che dal ventro partisse una pozza di sangue che scendeva fino al pavimento e dalla lucentezza pareva fresco.
Gask si impanicò, lei respirava, ma quel sangue era uscito fino a terra. Si buttò su di lei, premendo con forza per fermare l'emorragia, chiamando i tre ma gli giungevano schiamazzi e risate isterici. Sentiva sotto i palmi qualcosa di gelloso e freddo, fissando la porta per chiamarli, finchpè non si accorse che non sentiva le mani umidicce e appiccicose. Si appiccicavano sulla chiazza sul vestitol ma se lasciava non avvertiva il sangue, turbato fissò le mani pulite e poi il sangue sul vestito. Che scivolò via come un tovagliolo che finiva a terra per la gravità.
Esterrefatto e a bocca aperta toccò ancora il vestito, constatando che non cèrano strappi, buchi o sangue.
Kianta si svegliò di soprassalto e vedendo Gask inginocchiato sopra di lei si spaventò da balzare via finendo sul tavolino, che si ribaltò facendo volare in aria e a terra ciò che conteneva. Kianta stordita per il risvegli obrusco e lo spavento si tastò dove aveva sentito la forte pressione, guardò Gask che era sconvolto e incredulo, passando lo sguardo dalle mani pulite all'abito intonso prima e in quel momento si era sporcato nel balzo di paura.
"TUUU!!! MALEDEEETTTTO!!" si inviperì irata "Sei smepre tuuu!!!! Cosa stavi fancedo???!!??? Cosa toccavi??? TUUU!!!"
"Aspetta... loro mi..." vedendola così arrabbiata e fuori di sè da urlargli contro "avevi del sangue e..." prendendo la roba rossa che gli era sembrata sangue. Era una roba gelloso leggermente appiccicosa e lucida che pareva davvero sangue " che roba è?"
"TUUU! FUORI DI QUI" gli urlò contro afferrando il coltello che prima era vicino il piatto, in quel momento invece per terra come tutto il resto e glielo tirò contro mentre Gask si alzava e con le mani cercava di calmarla, finchè non fece dietrofront alla vista dell'oggetto verso la porta. Il coltello si conficcò sul muro dieci centrimentri a sinsitra della porta, poco dopo che lui fu fuori, socchiudendo la porta. Affannanato, provò a infilare la testa dentro per dire la sua, indicando il sangue finto, ma si vide Kianta isterica come una iena senza il pasto preferito che gli rispondeva con la forchetta, che finì contro la porta richiusa prontamente.
"Ma che..." fece lui, mentre dentro lei sfuriava male, sbattendo le cose contro la porta "Ehi, finitela di ridere! Che cazzo è successo!"
"Scusa, veramente, ma è sempre diveertente fare scherzi del genere! E' un sangue finto che usiamo per le nsotre messinscene, pare veramnete sangue colato se non lo tocchi o ti avvicini troppo, anche appiccicoso come il sangue senza sporcare... mi spiace, amico" fece Kovacs con le lacrime agli occhi ridendo come un pazzo "ma questi due hann oscommesso che ci saresti cascato mentre io no, e ho perso... è stato grandioso!"
"Dormiva e le è venuto un colpo! E ora mi odia..." si lamentò Gask metnre teneva la porta "che faccio, continuo a tenerla bloccata? Se esce mi ammazza?" domandò disperato metnre Kianta cercava di aprire la porta e batteva urlando. Gli altri del punto d'appoggio che lavoravano là erano accorsi. Ed erano divis in tre sezioni. Un gruppo pareva indispettito per lo scherzo, ma Gask mentre teneva la porta non capiva per cosa lo fossero. Un gruppo era disperato e pagava l'altro sogghignante che riceveva i soldi della scommessa. Chiaramente non era il primo scherzo.
"Era da tempo che dovevamo fartelo per benvenuto nel gruppo di lavoro con Veròna, adesso sei ufficialmente battezzato come Ombra di Kianta nelle sue trasferte. Tutti loro che sono qui sia fissi sia in rotazione, sono Ombre secondarie, ossia danno supporto a noi. E ci siamo fatti scherzi dal primo giorno di tutti. Quindi benvenuto anche se dopo settimane al duro lavoro di Ombra..."
"Vi ringrazierò in un altro momento, giuro, adesso ho paura seriamente di lasciare la porta" fece Gask offeso mentre continuava a impedirle di uscire per trucidarlo.
"Stai calmo, le passerà. Capo..." fece Kovacs finchè non si accorsero che da qualche attimo la porta era in modalità tranquillità, ossia non succedeva niente. E dopo due secondi un vetro infranto si levò dall'altro lato della grande stanza. "Oh, cazzo, la finestrella che dà sulla sala..." fece lui indicando l'angolo della stanza ampia, a destra vi era una finestrella piccola in alto a vasistas.
Kovacs e gli altri due andarono a vedere e trovarono svoltato l'angolo la finestra aperta all'interno della stanzetta ma il vetro in frantumi davanti a loro, con un manico di scopa che pestava a caso in fuori con rabbia.
"Vi ho sentito! Vi torco il collo, vi butto in mezzo agli struzzi che ci pensano loro a voi! Giuro! Vi lancio contro i cinghiali! Prima di appendo a un albero, poi di cospargo di miele e panna e vi lascio in mano agli animali nel bosco profondo! Vi faccio vedere io lo scherzo! E quell'altro idiota, appena mi tocca di nuovo gli faccio lo scalpo! E uso quello per lavarmi la macchina!! Vi picchio! Vi storco l'anima...!!!!" sbraitò lei da dentro, muovendo il bastone per picchiare qualcuno
"Capo, non sapevamo che avrebbe creduto seriamnete... pensava che..."
"Che faccio lascio la porta?" chiese Gask con paura ancora a barricare la porta
"Avvicinati alla fienstra e parlarle " fece Zidji a Kovacs indicandoli la finestrella in alto da cui spuntava la mano col bastone "ti do... ti do... cosa cè qui! Arance, no... frutta, no! Succhi, no... cosa cè che possiamo darle per calmarla?" fece cercando come un matto qualcosa
"Ti hoi sentito" fece lei con occhi cattivissimi apparendo col viso dalla finestrella, segno che si era arrampicata su qualcosa "te lo do io il qualcosa per calmarla, vieni qui! VIENI! E' un ordine! Vieni che ti faccio ingoiare questo sangue finto e te lo mangerai pezzo per pezzo!!"
"Chiamate il leader... la guardia costiera! Quella forestale! Accidenti, qualcuno!! Lo so che mi attaccherà in alto al Big Ben come monito per tutti!! Oh no, alla torre dei corvi!! Finirò come i corpi dei condannati che stavano mesi sui palazzi per ricordare di no nfare cazzate! Che faccio... OOHHHH, mi guarda!!!" fece Zidgi disperato mentre Kianta stava alla finestrella con occhi sbarrati incazzata e lo fissava, fissava, fissava. Con sguardo omicida.
"Chiama l'esorcista, va. Qua il demonio non arriva, vede la sua incazzatura e scappa direttamente! Pure se andasse all'inferno farebbe venire l'ansia ai demoni... ma l'esorcista se ha quella faccia è l'arma migliore" fece uno che era tornato verso Gask, a bassa voce, ridendo. "Ehi amico, preparati perchè se stasera tornavate allo Chateau, mi sa che sarà solo lei a farlo, sola. Voi non so dove finirete!"
gask sospirò e prese il telefono, tenendo ancora con una mano la porta per chiedere cosa fare a Jd e Milan, o almeno uno dei due. Così arrabbiata l'aveva vista solo contro la feccia, quando si sfogava e faceva male a loro. Ogni volta che lei era incazzata sia con lui che per altre cose, Jd sorrideva e rispondeva serafico
DAlla porta vide un bastone per scope volare verso la zona che poteva vedere, seguito da altri oggetti e minacce di morte.
Ci voleva ben più di un tè o un dolce.
un mese prima della Cancellazione
"Dunque, hai deciso? Qualè la tua risposta? Inutile ricordarti che sno qui solo in via eccezionale, perchè vorrei che fossi dei miei, perchè tu vali là dove la società cadente in varie cose ti ha bollato come inutile... Sono qui non solo per darti l'opportunità che nessuno in questa società di lacrime ti darebbe neanche se finissi sui giornali, ma per la Mano che voglio darti perchè tu puoi... anche per gli altri. Tu puoi fare la differenza anche per altri e cancellare freddo, dolore, solitudine, paura, disperazione, invisibilità, tormenti di fame e di affetto e tutto quanto... vuoi ancora considerarti esente dalla mia proposta?"
Lia si trovava in Inghilterra con i tre che le facevano da Ombre e parlava in una zona pericolosa e così miserevole e abbandonato dalla civiltà ma stradipante di danni, rifiuti, resti di vagabondaggi, macchine e oggetti rubati lasciati come scheletri terrificanti, palazzi in via di disfacimento e incuria. Ma pieni di persone in cerca di un tetto, sebbene porte,, finestre, intonaco, mobili, servizi ormai diventi o rotti, ogni cosa era sparita, lasciando solo uno spettro di cosa era stato. E così gli altri di quel quartiere. Tutti ammassati contro fuochi di fortuna, chi per miracolo con stufette collegate al generatore che succhiava benzina come se ne valesse della sua vita, per paura che non ve ne fosse più per restare viva. Questo sembrava, come quelle anime perse che vagavano in quei luoghi.Perfino un generatore vecchio e malconcio ma arrancava di vita era assimilabile agli umani a cui dava luce e calore nel buio delle loro vite.
"Te l'ho già detto, non voglio... hai fatto cose buone qui. Siamo un pò più sicuri senza quella gente che hai cacciato come un affamato contro una preda per la cena, ma non so chi tu sia... una strega...!" fece sia con voce che con una smorfia come se fosse assurdo "Come se fosse possiible che qualcosa di grande possa cadere dal cielo e cambiare le cose... vivo per strada da anni, prima per la crisi, poi per come vanno le cose in questo paese..."
"non è solo in questo paese, amico mio, ma io vago ovunque ci sia bisogno. Spagna, Francia, Italia, qui, e tutti i paesi dell'europa. Almeno per ora. Suddivido il mio tempo in vari paesi e alle persone che posso aiutare per prime. Non tutte possono essere aiutare per prima... e se non credi alle streghe, che dire.... la gente crede a Dio, angeli, un uomo che è nato da una vergine e faceva cose magiche ma la Chiesa nata per onorarlo ha bruciato chi pensava potesse fare lo stesso... eppure loro invocano un potere divino per fare robe... un controsenso secondo me, ma la gente ci crede e i religiosi sono una piaga su questo mondo. E non si crede in una strega? Diveertente..." fece lei guardandolo con un sorriso monello
"Padre Jhon dice..."
"Padre e preti posono dire cosa vogliono, ma molte brutture del mondo sono solo causa loro o delle religioni in generali. Quelle che credono in un Dio, almeno. Io eisto creedndo in qualcosa di più vicina a noi, e sono qui a chiederti se vuoi ritrovare dignità e umanità, così come a molti altri. Ma tu rifiuti... ti ammiro, per questo. Se tutti avessero la tua fibra, ci sarebbero meno disperati per le strade, invisibili ai cosidetti
Lia indossava, per impersonare Veròna, uno dei completi con doppiopetto e pantaloni, monocolore e con accessori e decori di un azzurro quasi metallizzato, particolare. Il mantello che Kovacs e gli altri due definivano d'ordinanza per la mise che aveva scelto dopo aver accettato, dopo pressioni di Milan, di rendere reale un personaggio fittizio che altre non riuscivano a fau uscire da schizzi e idee. A completare il cappello che ormai indossava sempre, un cappello in feltro puro modello Trillby del colore del completo con con cinghia in cuoio e chiusura argentata intorno alla corona per dividere la tesa dalla cupola come un decoro.
"Puoi dire quello che vuoi, ma vivo così da tanto tempo che non ricordo comè la vita che potrei dire di prima. Se tu sei una strega, non vivrai nemmeno come la gente normale là fuori... quindi...?"
"per questo mi piaci" fece lei con un sorriso a tutto denti "e mi rattrista che tu no nvoglia seriamente prendere in mano la tua vita ora che io, strega o meno se non mi credi, te la concedo... Sai, una persona che conosco afferma che noi che definiamo questa una realtà, in verità ne viviamo una fra tante. Altri mondi paralleli a questi ci vedono in situazioni e vite differenti.E ogni vita è come una storia di noi ma in base alle diverse scelte e decisioni. E questa è una storia su di me in mondi diversi, la storia di un mondo in cui vivo non come un' umana ma come una strega...
"anch'io posso immaginare diverse possibilità per la mia vita ...questa storia che mi descrivi va oltre qualsiasi cosa io possa immaginare... " fece lui scuotendo la testa
"Eppure... è una vita che quest'altra versione di te ha vissuto. Ma immagina che io possa prendere due versioni di te che non incontreresti mai... e te le porgessi d'innanzi per capire come possono svoltare le cose, basta solo una, una scelta, una decisione, una qualsiasi stupidaggine per te ma che non è veramente... Io non sono il fulcro di questa storia. Tu lo sei. Come lo fu per me, l'attore principale è colui che dovrà nascere con nuovo nome e un'identità reale e viva. Il te nuovo c he io voglio far nascere... ma se hai terrori e incubi su cosa potrebbe essere la tua vita oltre questo... Non penso che alcuno potrebbe pienamente capire e certamente non credere e pensare che qualcuno la capirebbe che non fosse te. Così era per la me prima di essere ciò che vedi con i tuoi occhi. Non devi capire e basta. Prendi e fai tuo, decidi e fai una scelta. Non so se tornerò presto, come ho detto sono qui per..." fermandosi alzando gli occhi e vedendouna testa, per lei conosciuta, scrutare oltre il davanzale e poi ritrarsi all'interno. Lia sorrise. "Come ti dissi, non sono qui per te questa volta nello specifico, ma per ciò che sei, veramente sei e non cosa vogliono veedre gli altri, io posso accoglierti ed essere il cambiamento per altri. Pensaci, prima che vada via, io ho qualcun altro da incontrare..."
"se parli di Celeste... se non hai buone intenzioni, lasciala stare. Almeno lei... lei..." fece l'uomo quasi preoccupato come implorandola
"Tu... tu sei riuscire a scendere a patti con questo lato del mondo e della vita, ma lei no... ma non per è pietà che aiuto. Io giungo per chi so, vedo e sento che vale la pena essere salvato. Chi non vuole, chi non accetta, chi non riesce ad abbandonare la via vecchia per la nuova... non posso fare niente. Posso solo sperare che coloro che io ho aiutato possano dove io, per tempo, capacità magiche e desiderio, non posso. Altrimenti, che rinascita darei se non permettessi a coloro che accolgo tra le mie fila di servitori di aiutare gl ialtri rimasti indietro? Sarei come la feccia in alto là, su quei palazzi che stiamo vedendo in lontananza che luccicano sotto il riverbero del sole, ma dentro trasudano marcio. Io non sono negativa, e non uso le persone. Stringo contratti o faccio rinascere di nuovo, sostengo quando vedo che la persona lo merita nonostante tutto, come te, ma non porto le persone al peggio. Io tolgo il peggio dalle persone... E quella ragazza, chi lo sa, se decidi di non accettare di nuovo la mia Mano, potresti rivederla rinata, qui... per te" gli disse guardandolo negli occhi dopo essersi fermata vicino a lui. Si fissarono e lei proseguì, mentre l'uomo restava in silenzio come a pensare.
Lia proseguì in mezzo alla gente che definiva sperduta all'interno della società. Finchè si trovavano entro le mura ipotetiche della città ed erano nativi di città e regione, erano solo speduti. Un tempo sempre in inghilterra, le sventurate dei secoli passati che finivano per le famiglie, problemi vari e personali per strada, e si prostituivano, erano mal viste ma anche definite
Tutti ormai la conoscevano, cè la guardava con paura perchè non le aveva parlato mai, chi con interesse ma chissà di che tipo, altri come se volessero correre da lei e dire o fare qualcosa. o altri atteggiamenti che potevano essere qualcosa ma anche altro.
Non poteva salvare tutti, non poteva aiutare tutti, non poteva fare molto se non individuare soggetti idonei che potessero diventare dei loro e fare la differenza, anche per chi restava indietro come quelli là intorno. Alcuni di quelli anche in altri paesi che aveva raccolto operavano al posto suo portando qualcosa di primaria necessità a chi conoscevano da prima o semplicemente in nuovi luoghi. Erano comunque tutti simili, non cèra bisogno di ambientarsi molto.
Quelli che erano con lei oltre le Ombre portarono dei sacchi tipo da spazzatura in un angolo ormai come circoscritto per loro, e atteso occupato da chi era intorno a loro mentre raggiungevano l'edificio alle spalle dell'uomo che ancora si ostinava a non volerla seguire.
Poi si fermò. Fece un mezzo girò lento e guardando negli occhi i presente e disse loro che aveva portato il necessario per loro per risollevarsi un pò come umani.
Sapeva bene che per la disperazione ogni voltwa si accalcavano intorno ai suoi aiutanti. All'inizio come pazzi volendo le buste loro in mano per prendere da sè gli oggetti, stracciandole. Così aveva optato per tenere ancora buste grandissime tipo da spazzatura e vedere il loro comportamento e se e quanto si rompevano, bucavano o venivano tirate quelle buste, per valutare le persone che accorrevano e quanta disperazione avessero per comportarsi a stadi inferiore all'umano. Non era rimasta contenta le prime volte della Raccolta e la Mano, quando aveva visto occhi insani per la vita vissuta e il bisogno di avere cosa necessitavano. Poi, non in tutti i luoghi, ma comunque qualche volta bizze e lamentele sulle file e su chi voleva cosa accadevano di rado, ma mai come prima perchè dopo aver usato le proiezioni o un colpo di pistola, aveva inteso con quella gente dei comportamenti da persone. Aveva ricordato loro che erano persone e lei non era come la gentaglia che si definiva perbene che li ignorava.
Che le dessero il rispetto dovuto per cosa faceva per loro.
Ogni bene che necessitavano in base alla stagione era donato una volta alla settimana e se si trattava di cibo, un camion apposito parcheggiava e dava cibo caldo o fresco con annesse bibite in base ai periodi. Frutta e carne per tenerli su almeno una volta al giorno e non rivedere di nuovo istanti di pazzia come le era capitato. Non si era mai spaventata, aveva solo provato dispiacere per come l'essere umano si riduceva in ambienti e situazioni degradanti dentro e fuori e ritrovarsi invisili, dei nessuno e inutili, ma ritenuti fuori la società comuqnue. E aveva chiesto loro che erano interessati, avrebbe portato persone indonee a insegnare loro mestieri e occupazioni, perchè avessero modo di avere qualche carta vincente nel caso trovassero lavoro o possibilità di risalire la china con fatica, ma era possibile.
Non per tutti, non con tutti, ma alcuni facevano piccole cose per i negozi della zona vicina, quando lei stessa era in zona accettavano di farle da corrieri per piccole cose da portare alla gente ricevendo un compenso. Come osservatori e informatori. Molti come quell'uomo di mezza età non accettava di essere aiutati o seguirla, così lei proponeva di ricompensare ciò che erano. E quindi li pagava per piccole cose, anche solo come piccoli corrieri di lettere o oggetti per persone che avessero bisogno e non aveva i ltempo di visitare.
Ovviamente solo quando era là, altrimenti si affidavano al loro piccolo centro mobile di aiuto, gestito proprio da persone come loro che non adatti a fare molte cose per l'organizzazione per varie cose, o non capacità, vivevano in edifici con una piccola stanzetta o condivisa con altri, con vitto e alloggio e pasti finchè non avessero trovato di meglio imparando un mestiere o lavorando in altri settori, aiutando però nel tempo che avevano tutto completo le persone che avevano nella Torre o edifici di proprietà dell'organizzazione. Custodi, imbianchini, guardiani, tuttofare, come mestieri base. Qualcosa di grande per chi era rimasto senza neinte e per strada in tutti i sensi.
Per quelle persone che la osservavano, senza questa volta fissare con bramosia i sacchi, cèra solo un aiuto settimanale per il grosso e giornaliero per almeno un pasto, autando poi i singoli se avessero bisogno in vari modi entro sera. Era persone veramnete vuote, perdute, che arrancavano ogni giorno in zona in cerca dello stesso posto caldo d'inverno, un pasto gratis quando riuscivanoe raccattado robaccia nel tentativo di trovare qualcosa di utile per avere qualche soldo per sigarette e liquori. Ma la situazione non era così come si potrebbe descrivere. Era molto peggio. Lia aiutava anche le famiglie povere che una casa bene o male l'avevano ma erano a un passo dall'essere come quella gente che la fissava. Erano così tanti quelli che erano col sedere quasi a terra se non del tutto e non vedeva che questo, scrostando la facciata scintillante della città piena di persone che guardavano solo il loro.
Quelli potevano essere loro parenti, possibili amici, persone che avevano perso il sorriso e tutto quanto cèra di umano per inselvatichirsi dentro alla ricerca di sopravvivenza giornaliera. E molte volte di notte, a causa del freddo o per stronzi che se la rpendevano con chi era impotente.
Quelle stesse persone intorno a lei l'avevano vista giungere come un rombo di tuono, tra suoni e immagini dei sistemi di proiezioni, e pestare a sangue quelle stesse persone che recavano danni e disperazione in chi lo era già. Aveva prove video e audio di cam nascoste e grazie agl iagganci, aveva portato quei piccoli pezzettini di stronzo al gabbio come meritavano, chiedendo con le pressioni dovute, di far tenere quei capi d'accusa per sempre, senza cancellazione in caso di accordi e simili.
O se erano di buona famiglia più dei altri e più stronzi come capitava sempre, chiamava degli ex teppistelli che aveva aiutato a uscire dal livello sociale in cui si viveva, a strati in base a soldi, luogo in cui si vive e posizione, e dando loro un futuro. E quegli stessi erano stati Signori in confronto ad altri da aver ringraziato in tutti i sensi Lia lavorando e studiando sodo, dando quanto potevano a chi era rimasto dove vivevano prima e in casi possibili, portando loro stessi i beni necessari la settimana o, su sua richiesta come da contratto, presentandosi al suo richiamo perchè prendessero a sberle gl istronzi che sporcavano le strade.
A disarmare gli stronzi ci pensavano i suoi, ovviamente, infatti diceva sempre a quei tre
Aveva perfino giocato con alcuni di loro, facendo togliere tutto, letteralmente tutto a famiglia e loro stessi da finire per strada. Milan non sembrava contento quando era serio e compito, ma lei voleva che provassero almeno una settimana cosa si provava essere buttati fuori di casa e senza niente, tra quella gente. Estremo, ma quando andò da loro e li vide peggio di chi non volevano vedere o sbeffeggiavano, fece un discorsetto e fece firmare loro un documetno ufficiale per cui se si proclamavano colpevoli, avrebbero riavuto indietro tutto, ma con la penale di aiutare ogni settimana le persone bisognose. E con la clausula che se avessero provato a fare i furbi con denunce e avvocati, non avrebbe avuto pietà. Perchè come disse a loro
"Avevo nei miei programmi della giornata delle cacce al coniglio nero, ma ho deciso di farli correre un altro pò per agguantarli dopo e impedirgli di lordare ancora di più le strade. Ho deciso di venire qui per protare un giorno extra di aiuto, vi rinnovo la proposta di far giungere qualcuno che possa insegnarvi qualsiasi mestiere o impiego se volete tentare di rirpendere in mano la vostra vita. Decisione vostra. SApete chi sono, e come strega in quanto tale, posso usare le mie capacità solo in determinati modi e per specifici fini, aiutare e accompagnare gli umani verso la strada che necessitano o punire chi viola l'equilibrio del mondo. Con ciò che provvedo nel tempo perso provo ad aiutarvi entro i miei limiti, poichè sono molte le persone nel mondo che hanno necessità. Io e altre non possiamo intercedere al posto delle persone, possiamo solo sostenere e concedere cose in determinate condizioni. Ma non ci dimentichiamo di voi, io sono solo più decisa ad essere in mezzo a voi. Se accettate l'aiuto che posso dare, potreste riuscire a risalire la china, ma è una decisione vostra, invece di vegetare stagnando in questo posto negli stessi giorni tutti uguali. Perfino io ho delle restrizioni e regole sul cambiare la realtà delle cose. Ma siete voi gl iattori principali della vostra vita."
Si voltò e si avviò al piano superiore, superando celando il disgusto, l'ambiente terribile che le si prospettava intorno tra pattume vario, come una discarica ovunque perfino pericoloso come attrezzi per la droga, gente seduta in vari modi sugli scalini, alcuni abbandonati dopo una dose, altri demoralizzati dalla vita che si stringevano solo nei vestiti aspettando come i gatti i momenti dei pasti per uscire e accaparrarsi cosa potevano, come avessero un orologio biologico settato.
Al primo piano vi erano le ragazze meno fatte e incapaci di vendersi se nel pieno della ragione, che volevano stare lontano dalla strada.
La ragazza che lei voleva prendere era spalmata contro la parete non appena Lia entrò, come in preda al terrore di nascondersi ma non cèra modo.
Alcune ragazze tra materassi e lenzuola cos lerci da non sembrare più cosa erano vite prima, iniziarono ad alzarsi ma lei chiese loro con la mano di restare ferme. Vennero raggiunte dai tre che in iziarono a distribuire oggetti vari, tra creme varie per la pellee generi di pulizia della persona a cibo in scatola.
"Celeste... per quale motivo ti ritrai per la mia venuta? Ti sei fatta per caso?"
"no, no... no.no" fece lei con la testolina di capelli sporchi, per quanto era magra, che cercava di fare no con la testa ma si muoveva in modo orribile
"Lascerò correre i sintomi che vedo, non sono la polizia ne qualcuno che vuole toglierti cosa tu e le altre pensate sia il megli oper voi. Ma per cosa sei tu, in quella testolina, il tuo quoziente e le tue capacità prima delle droga... quelli fanno parte della te normale che dovrebbero tornare. Ed essere utili. A te? No, non solo...:" fece Lia accovacciandosi davanti alla ragazza dopo aver stretto l'impermeabile in stile detective che usava quando pioveva perchè no ntoccasse troppo terra "potresti aiutare loro, le tue amiche di disgrazie, ma anche quelli là fuori. E non solo chi conosci che condivide con te questo quartiere ma tanti altri... Datemene uno" fece ai ragazzi, indicando una scatola che stavano dando alle ragazze e Kovacs glielo consegnò avvicinandosi, facendo stringere la ragazza le braccia contro gambe a protezione "ascolta" fece questa volta alla giovane che aveva occhi spiritati ma chiaramnete era lucida e aveva solo qualche effetto di cosa aveva preso ore prima "mangia questo per adesso e rimettiti un pò di carne sopra. Certo, non è un cibo miracoloso, ma a me mette il buonumore..."
La giovane prese con paura la scatola. non era di plastica ma una confezione particolare in foglie larghe e verdi ben legata con una posata in bambù. Non era la prima volta che ricevevano quel cibo, da mangiare subito e quindi non in confezioni in scatoola a lunga conservazone come quelli distribuiti prima. Aprì l'involto ben stretto con della cordina sottile chiara e si avventò con la posata su quella che si dimostrò una bella e generosa porzione di hummus. Con della roba dentro.
"Si tratta di hummus con verdure e carne. Per facilitarci il trasporto abbiamo creato un piatto unico, che vi terrà su per alcune ore mentre vi levate quella roba dalla mente. Sempre che non vi sia rimasta... Celeste, ascolta..." le disse mentre quella mangiava "calma, vai con calma, nessuno te lo porta via "vedndola inboccarsi grossi parti di hummus in bocca con foga "sai... vuoi sapere quando ho assaggiato l'hummus la prima volta?"
La domanda attirò l'attenzione della giovane che mangiò con calma, presa dallinteresse del discorso.
"Vuoi saperlo? bene... ho assaggiato l'hummus la prima volta in aereo. Ero con una persona. E stavo andando con lei in Irlanda. Ricordo ancora la mia vita da umana e quando provai su quell'aereo economico un qaulcosa che non conoscevo..."
"Quando eri ancora umana...?"
"Tu sai chi sono"
"Si, tu vieni chiamata strega e prendi quelli che spacciano, le gang, quelli pericolosi..."
"si, non così vago e non così da niente.... comunque io lo faccio perchè sono rinata come Strega, lo sono diventata perchè determinate cosa hanno voluto che così accadessero. Adesso siete relativamente al sicuro, tranne dallo spacciatore a quanto pare "fissando lei e le altre con cipiglio e rimprovero "ma potete stare più tranquille. nessuno come prima vi toccherà e se giungerà qualcun odi nuovo, sapete come chiamarmi. oltre questo,io ti ho scelta tra tutti perchè sento, avverto, che potresti essere quacluno di capace per te stessa e tutti gli altri. Essere una mia sostituta nell'impegno che il mio ruolo ordina, di aiuto e guida per chi non ne ha... ma per fare questo, devi rinascere come una nuova te. Divenire qualcosa e qualcuno non sol ocome prima come salute e mente, ma anche migliore. E camminare in questa società come più di tanti altri. Ma solo se lo vuoi e se accetti il cambiamento che ti vedrebbe come una nuova te... "
"E perchè non le altre?"
"Innanzitutto...Non sono io a decidere. per ciò che sono... ci sono determinate persone che possono essere ciò che vorrei diventassero e tra queste ci sono incognite. Se posso per tutti questi che sono come fari nella notte. hanno quel qualcosa li rende capaci di essere ciò che non si aspettano e a seguire voi, tutti gli altri. Rispetto loro, io sono qui per te per un motivo. La volontà. La decisione. La scelta. Loro, non accetteranno mai perchè non vedono altra via che la droga e il fuggire. E con queste condizioni, io non posso operare. Vedi... se non cè l'intenzione di risollevarsi, essere salvati, mutare quei sogni che tanto raccontano... vero ragazze?" fece verso di loro solo portando il mento verso la spalla e vltando gli occhi senza però vederle "quante volte avete raccontato i vosti sogni, cosa desideravate... ma senza poi avere la volontà e forza di abbandonare cosa conoscete e di cui non avete paura per l'ignoto? Prefendo vendervi piuttosto che mostrare cosa siete...? E quindi..." ritornando a Celeste "Tu puoi, invece. La volontà cè e hai uno scopo. Un motivo. hai in te la forza e il cervello per essere migliore di tutti e di chi odi... Anche per loro ci sarebbe possibilità, ma una volta varcata la soglia del cambiametno, non si torna indietro, questo è chiaro dall'inizio e lo ribadisco. Nè ragione, nè pentimento, si va di faccia verso la nuova scelta, ma non tutti sono pronti o intenzionati. Così come fu per me, anche voi umani potrete..."
"Ma io... non... sai perchè sono finita qui?" fece lei tremando e singhiozzando
"Si, ma se ti è di aiuto per sfogarti e far uscire cosa tieni dentro che è peggiorato dalla droga, per fortuna non è delle peggiori, ti ascolto..."
"io... le mie amiche mi avevano dato quella roba... dicevano che mi aiutava a dimenticare... ma poterlo dimenticare.... no, no, no era lui che era per me, lo so, lo sentiva, era l'uomo per me. Era perfetto!!!" con voce stridula "ma lui prima scelse di andare in un'altra università e poi... poi tornò con quella... e così ci ho provato, gli ho detto... io sono qui, sono sempre stata qui, perchè quella estranea?" dimendosi come una pazza, agitata e gesticolando molto "ma lui mi ha detto che non gli piacevo, che... dovevo vedere altrove. Che quella che si era portato indietro per le feste era speciale, era straordinaria... IO! IO DOVEVO ESSERE!!!"
"E quindi?" fece Lia con voce calma e misurata "hai preso quella roba?"
"Non studiavo, non... avevo la testa sempre a pensare. A lavoro era pure peggio. Era lì, questo chiodo fisso e sentivo la pressione di qualcosa che non risucivo a fare. E lui che compariva con lei al fianco. E così per scacciare tutto hoaccettato di prenderla. Ma prendi ora, prendi ancora, ho finito per averne bisogno sempre, senza ero... ero... e poi... poi era tutto uno schifo, lo vedevo sempre e se non cèra perchè all'università con lei, gl iamici parlavano di lui..."
"E poi sei finita per scappare di casa?"
"Si... tempo dopo, io... non trovavo il mio posto a lavoro, a casa, e studiare era un peso perchè non avevo lo mente sgombra. Non dormivo e questo pensavo mi aiutasse ma... alla fine ho deciso di venire qui, in questo posto dove studiava per parlargli di nuovo ma... ho perso i soldi in droga, nell'arbergo dove stavo e i mezzi pubblici che prendevo per andare da lui. E sempre mi cacciava. Poi ho litigato con lei... e non volevo tornare. Non avevo niente da fare a casa, capisci? Dovevo tornare per cosa!? Dovevo restare qui con lui. L'ho aspettato fuori da campus, dove potevo stare e alla fine mi ha fatto mettere quella cosa restrittiva o come si chiama, non potevo avvicinarmi... ho speso tutto e sono finita senza unca camera e soldi e... avevo bisogno di un aiutino, sai... e lui era stato il mio primo e mi scacciava a quel modo.... perchè!?" facendo come una pazza allucinata
"quindi voi due eravate stati insieme ma poi era andato via per studiare..." le chiese, vedendo interrota da Kovacs che le avev aprotato delle particolari sedie in legno pieghevoli in poco spazio, che lei accettò
"Si, si... ero così contenta. Era stato la fine del liceo, sai? Da quanto mi piaceva... e a una festa sono stata con lui... lo amo, si, so che lo amo più che di me stessa e io aspetto, sto aspettando che finisca di studiare per raggiungerlo prima che parta...." sorridendo in modo ambiguo
"da quanto tempo lo aspetti?"
"...uh... un pò! Ma è per amore. Lo amo. Dobbiamo stare insieme è così che deve essere, lui è quello solo per me. Altrimenti non sarei stata con lui. Ma è arrivata quella...quella!! ma io e lui staremo insieme e proverò di nuovo cosa ho provato quella volta e per sempre... si, tornerà da me e io sarò felice. Riproverò l'amore... vedrai..."
"Ma se lo aspetti qui, così, con quali possibilità pensi di riuscirci....?" le domandò, inclinando verso la spalla la testa ma prima che quella potesse pensarci troppo da rispondere, Lia decise di continuare a tenerla occupata con la testa su cqualcosa che la trascinasse via dal bisogno di droga e restasse lucida "vorrei.... che ti mi spiegassi cosè che un umano prova... questo amore che dici, spiegami cosè e comè in tutto ciò che ne concerne..."
"Cosa... perchè... hai detto che tu eri umana.... e poi sei diventata una strega..."
"corretto... ma vedi, io ero già da prima diversa e in un certo senso, destinata ad essere ciò che sono adesso. A me da principio è stato precluso molto dell'essere umani. non so cosa e come si prova quello che tu definisci amore. Quello che hai condiviso con lui quella volta. Cosa significa per una donna, essendo il tuo lato della situazione, l'amore e cosa si prova... per questo..." accavallando le gambe e poggiando il mento sulla mano chiusa che si sosteneva col gomito sul ginocchio "ti prego, descrivimi ogni cosa e illustrami cosè l'essere umano e cosa signidica qualcosa che a me è sconosciuto.... Fammi entrare nel tuo mondo per capirlo...Racconhtami cosa si prova ad essere innamorati e cosa significa amore in questi casi e quando si sta con qualcuno... rivela tutto il tuo cuore..."
"Secondo te, perchè si è messa a chiedere queste cose? NOn le sono mai interessate e non vedo perchè ora..." domandò Zidgi a Kovacs sottovoce dopo aver distribuito cosa avevano portato e si erano sistemati a triangolo, spalla con spalla, per controllare corridoio, porta e stanza.
"Non so" rispose l'altro "Non credo sia per qualcosa in particolare, sempre che non stia escogitando qualcosa. E mi auguro di no, lo sa solo dio cosa combina quando riesce a scappare da sola senza di noi o cosa si inventa. Non vorrei ripetere l'esperienza di lei arrestata e portata al gabbio..."
"Ma non cè nenanche entrata, dietro le sbarre. Ha giocato con quei sergenti e detective nella stanzetta e poi se ne è andata come una regina, pure accompagnata con gli onori... e adesso quel tizio e altri che ha contattato lavorano con noi, seppur senza sapere molto. Sono soui collabotoratori e informatori e in cambio lei smuove un pò le acque se le portano le prove per lei concrete che hanno ragione e vogliono supporto. Pensano che siamo un qualche gruppo segreto militare del governo... posso capire perchè si diverte a giocare con la gente, anche se ho sempre il freddo per quanto rischia. Se finisse con una pallottola in testa no nci sono stronzetti in lei che possano salvarla, non da quello! Ma comprendo che sia per un bene a cui tiene.... Ma questo! Una come lei che ti prende a calci sui coglioni letteralmente, o come quello che glielo ha pinzato con la cucitrice... cosa le viene a fare queste domande intime a una tizia sballata, guardala, sembra una pazza furiosa.... per me le sta dando corda nel peggiore dei modi. Farli eccitare con le loro paranoie e follie e..."
"Se lo fa, avrà un motivo. Quella ragazza pare abbia un Qi davvero interessante e sai che per primi cercano soggetti interessanti. Dopo, altri dietro prove. Sul perchè chieda su quell'argomento, non saprei. A lei non interessa per niente e non ci tiene a sapere cosa si prova ad essere una donna. per lei è qualcosa fuori dal suo Io, per lei essere umana è superare la soglia dell'istinto e degli ormoni e andare a qualcosa di più puro, o lameno così mi pare abbia detto. Anche a me sembra strano, ma sai anche tu che su sesso e informazioni biologiche ne sa più di noi, che conosciamo solo la pratica. NOn mi stupirei se fosse solo per raccogliere informazioni per la sua conoscenza e basta"
"Ah... quando ci ha fatto il terzo grado per chi vedevamo nel tempo libero e ci ha chiesto a cosa servisse il monte di venere e perchè fosse così. Cosa cazzo ne so io, pensavo, ma mentre si preparava e ci faceva il terzo grado, sicuro per conoscerci, e ci ha spiegato il perchè fosse in quel modo e cosa preservasse con la sua forma, mi sono sentito un idiota. NOn avrei mai pensato che fosse così per quel motivo..."
"Perchè secondo te esistono le Lezioni? Non per far perdere tempo alla gente..."
"Si, ma appunto una cosa è scoprire perchè è così quella parte anatomica, ma chiedere cose del genere, a che le serve? E' un argomento che non intende mai trattare a meno che non fa domande mirate e simili. Ora sta seduta là tranquilla e comoda a sentire una tizia fuori di testa drogata, intelligente quanto volete, ma folle come un caimano incazzoso... guarda gli occhi da pazza!!! mi fa paura... mi auguro di non aver mai a che fare con donne così! E dio ce ne scampi se lei si interessa a fare domande a ogni donna e uomo che le capiti a tiro!... su qualcosa che lei odia, non è parte di lei e non conosce se non nella teoria"
"Dimentichi le risate che ci siamo fatti quando a tutti i ragazzi che si prostituivano per soldi per andare avanti per strada, ha chiesto cosa si prova ad avere il gamberetto e come influivano su di loro gli ormoni? Ha chiesto loro di spiegare tutto quello che succedeva, io sono dovuto uscire perchè le risate mi stavano ammazzando! Chiedeva cose personali come con questa ragazza, e per capire quanto di se stessi cèra contro gli ormoni. E peggio, se vendendosi a chiunque mostava i soldi, provassero o meno qualcosa, se no come si sentivano, se si... cosa significava secondo loro chiudere gli occhi e far fare.... se vi era solo risposta del corpo infingardo come lo chiama, come con gli strupri che va a cavolo suo, oppure erano come lei. Penso che sia solo compresione. Tutto qua. Quello che mi preme ora è l'appuntamento di più tardi. Quel gruppo di spacciatori portoricani. Ho paura che voli il piombo!"
"Cè un accordo con quelli, per poi bam!, li acchiappiamo come tutti gli altri a sporcarsi di polvere e pietre per raspare nelle miniere al posto dei poveri disgraziati e scontare le loro pene. Per non parlare di cosa ha fatto ai piccoli e medi papponi di ragazze sia comprate dall'estero che della loro città che portarono ad essere oggetti mentre lui guadagnava. Peggio se minorenni. Sinceramente, non ho provato pena o ansia nel vedere o sapere cosa gli aveva fatto fare perchè capissero cosa significava essere oggetti e sentire su di se la violazione di qualcuno... quelli un pò più per bene di facciata li ha lasciati a terra nudi e come diceva lei
"e le ha aiutate anche quando le prese tutte per quel tizio e disse loro
" Avrà ragione, ma lei butta all'aria cose che nella società qui fuori sono gestite da leggi.Per rabbia, odio, rancore verso lo schifo, bypassa la legge..."
"legge che non funziona, ricordi?" gli risposero
"... Punisce negli stessi modi con cui loro agiscono su altri e animali. In un modo da giudizio non universale, ma infernale. So benissimo che la giustizia di questa società è gestita e utilizzata da schifo e la feccia vince quasi sempre, ma come lei ha preso alle dipendenze dello Chateau soggetti con disturbi per toglierli dalla società ed è un bene ma usarli come boia... cazzo, ragazzi! Se me lo meritavano, ma vedere, assistere, alla distruzione posteriore di quei papponi e venditori del sesso in modo brutale da un alktro tizio in molti modi ... ci vuole stomaco. E lei non ne ha... Lei stessa ha ammesso che dopo aveer cucuto la ferita del capitan Jd quel giorno, aver tolto i tatuaggi da chi sappiamo, aver visto ferite, lacertazioni varie aveva i sintomi di chi non regge la vista del gore! Vertigini, debolezza muscolare, puntini e lampi bianchi... eppure dice che per punizione dei suoi stessi peccati lei deve vedere cosa ha deciso su quelli. Sono d'accordo con il punire in modo esemplare. Ma lei... non mi fa paura per come per la rabbia e odio rivolge le cose contro chi se le merita, ma come e per quanto riversa ciò che prova sui colpevoli in modo che ne abbiano memoria fino alla fine dei loro giorni. perchè di questo si tratta. Noi come soldati abbiamo fatto per meri ordini, anche se da quando ha cambiato le cose nell'organizzazione mi pare tutto più con un senso, ma questo.... Più la seguo e la osservo, più mi rendo conto che dietro l'apparenza della svitatezza folle di cui parla il capitano Alaric cè altro, esagerato forse perchè vi mette tutto ciò che ha dentro, ma è solo a modo suo ed è come..."
"una corazza? Si, me ne sono accorto. I suoi test giocando ocn la gente pazza ferendosi o facendosi ferire per testare sul campo, non nei laboratori, la risposta di scatola e stoddarde ha i suoi perchè! Se lei dimostra che sono operativi in ogni situazione e con massimo margine di velocità e funzioni, tanti dei nostri in futuro pootrebbero salvarsi e non morire. lei userebbe quelle fisse, come si chiamano che le resteranno sempre nel corpo, mentre quelle che sta preparando e studiando il dottor David con i suoi colleghi sono a breve scadenza, una volta esaurito il tempo cessano si funzionre e sono espulsi dal corpo come scarti. E questo significa che anche noi come altri, grazie a lei, potremmo avere cure veloci, mirate, sicure. la scatola e i test che fa sono per impiegare arti e modelli robotici o programmi e funzioni artificiali per chi non ha arti o problemi motori. Così da muoversi o fare le cose col pensiero. Chi altro avrebbe accettato qualcosa del genere? Io no, lo ammetto. NOn lo farei mai, quindi che posso dire? Da quando le siamo alle costole abbiamo visto un ammodernamento dello Chateau, il ricontrollo delle zone aperte dello Chateau stesso portando tutti negli edifici nuovi che prima erano ancora cantieri. I progetti con Madame per dare a tutti svaghi e interessi da sfogare. Botteghe e laboratori dove imparare un mestiere e scoprire scopi e motivazioni per intraprendere nuovi percorsi di vita e lavoro. Ha allestito un angolo solo nostro con le gradinate al posto del campo di allenamento libero. Le lezioni, addestramenti e corsi di vario tipo che puoi seguire o meno, una gestione di camerate e stanze, così così come i bagni e turni e cucina... no, tutti possono lamentarsi ma una pazza come una campana non fa cose del genere e mettere regoloe e indicazioni di comportamento spiegando come e eprchè ci sono e perchè vanno seguiti da far filare le cose al secondo come un orologio. La mensa... ci pensi? E cosa ora mangiamo? E cosa lei fa sia come se stessa parlando con le persone, che come Veròna... chi tra noi lo avrebbe fatto?"
I tre si guardarono occhi negli occhi girando la testa verso gli altri e non dissero altro.
"Ragazza!!!" esordì con un completo sobrio monocolore e molto elegante comunque, che lo faceva sembrano non uno sposo ma un nobile d'altri tempi "eccoti, finalmente!"
Lia alzò la testa dal libro fissandolo accigliata e un pò scocciata.
"Che bello rivederti allo Chateau senza rinhiuderti in isolamento a causa degli altri. Mi ha piacere che ti sei calmata dopo che abbiamo parlato. E..."
"E cosa, qualè il succo del discorso dopo che hai chiesto di non farlo, ma di calmarmi e dare a tutti un'altra chance...?"
"Beh... Ti ho cercava quasi ovunque, poi mi sono ricordato che ami leggere distesa quasi contro un bovindo che dà sul giardino e ho girato questa zona, perchè abbiamo solo qui i bovindi, tra l'altro! Se non eri nella stanza della colazione, non potevi che essere qui!" sviando
"hai cercato... sei entrato di nuovo in camera mia?" fece lei chiudendo il libro con un segnalibro sottilissimo mentre si girava un pò dal davanzale del bovindo su cui stava sempre "sai che mi da sui nervi se qualcuno entra in camera mia e pure con scarpe e abiti da fuori!" lo apostrofò secca
"E io ti ho giurato, ragazza, che non ho mai più superato la soglia di camera tua nè altro da quella volta. Quella volta, era solo per parlarti senza persone intorno. Anche il dialogo che abbiamo avuto davanti i paddock, aveva comunque testimoni. Visivi ma testimoni uguali. Dovevo solo verificare delle impressioni, ma non farei mai una cosa del genere ulteriormente. Ormai dovresti saperlo..."
"Si, si... e poi il mio gusto immobiliare come lo chiami tu non ti soddisfa, quindi non torneresti affatto da me..."
"Anche per quello. A te piacciono gli ambienti piccoli, dai toni caldi e funzionali. Ad ogni modo, non sono qui per discutere di questo, anche perchè sei tu che ormai vieni sempre nelle mie stanze per perlare o passare il tempo. Da te sarebbe cmoe girare dentro una gabbia..." portandosi il medio verso la radice del naso ma poi sviando
"Che simpatico! Grazie per dire che io sto bene in piccoli e angusti spazi ammobiliati in stile povero, questo stai dicendo, no?"
"Ho vissuto fino alla maggiore età in una casa non povera ma sufficiente col necessario per non vivere come nel medioevo. E' così brutto voler finalmente dopo tante fatiche, gustarsi il giusto della modernità e comodità?" sorridendo con le mani nei pantaloni
"Non ti sto addossando nessuna colpa o altro. E lo sai. Trovo i tuoi gusti, come quelli di tuo fratello parecchio... eccessivi. E' un pò come mi sentivo quandpo ci invitavano a un matrimonio, sai, di quelli dove se non hai oro addosso e non ti vesti in un certo modo sei un poveraccio! QUanto odiavo questa cosa e ambita era una sala ricevimenti sotto la montagna, in alto rispetto la città. Mia madre mi vestiva,e intendo fino a che non vi ho incontrato, con cosa voleva lei. E quindi qualsiasi cosa avessi addosso non mi stava veramnete e mi faceva sembrare una scappata di casa, anche perchè non erano di qualità per niente. Risparmio. E ogni volta in mezzo a parenti che invece sapedvano vestirsi e come farsi truccare e pettinare... guardando quella sala così sfarzosa, gli addobbi e la gente ben vestita, mi sentivo ancora di più fuori dal mondo. Poi come le mummie, dei cugini che per la madre orribile dovevano stare impalati sulla sedia, alzandosi solo per andare in bagno e poi zitti, muti, a guardare più la tovaglia del tavolo che altro e io dovevo fare lo stesso, perchè i parenti che passavano dicevano
"E' come per gli abiti che indosso, per voi due. Sono magnifici, di grandissima fattura e qualità, sono qualcosa che su di me perdono ogni qualità e non dirmi che non è vero. Io so di non saperli portare, di non essere adatta a vestirli perchè sono oltre ciò che io sono. O almeno, intendo indossarli sempre e comunque come fate voi. Su di voi quegli abiti hanno qualcosa in più ed è gisutificato che li teniate sempre e sia il vostro stile. Ma io quando mi guardo allo specchio per le feste o quando mi chiedete di indossarli, sebbene siano di mio gusto... io non mi rivedo affatto nella persona che voi vorreste che fossi. Si, è qualcosa di particolare avere indosso quelle vere opere d'arte, perchè questo osno, rispetto agli straccetti moderni, ma se ho provato a sentirmi io dentro, sopratutto quelli bianchi che considero
"Pensavo che ormai avessi sentito te stessa in ogni abito. E ora stai indossando abiti con cui ti senti a tuo agio. Quindi qualè il problema?"
"Questi, fatti dagli uomini nella bottega, sono abiti con cui mi sento libera e... si, tranquilla e me stessa, non lo nego... ma io parlo della controparte femminile. Vedi, io sono cresciuta con tutti intorno che mi modellavano perchè fossi la donna, ripeto, la donna che avrei dovuto essere per tutti. Una principessa che per educazione si fa pure mettere i piedi in testa,c osì fu per le mie nonne e pure mia madre, idiote e imbecilli, perchè la donna deve essere in tal modo. E ancora, come donna avrei dovuto essere bella con qualsiasi cosa fosse accettato da loro e nel rispetto del decoro, femminile ma non volgare da attirare attenzione. peccato solo che quello che mi propinavano non era adatto a me, dai colori all ostile e via dicendo. E ho perso la bussola. Le compagne in ogni sezione scolastica mi prendeano in giro e mi dicevano che li facevo sfigurare, mi trattavano oltre tutto il resto così da schifo che non capivo io chi fossi allo specchio. E ogni volta mia madre che mi diceva con schifo
"Fra non molto te ne andrai, come diciamo tutti morirai, e sei ancora a questo crocevia? Mi era sembrato che per i ritratti, le feste, ogni evento che facciamo per mostrare ciò che ci serve per agganciare chi ci interessa... che ti piacesse, ti sentissi a tuo agio. Dai ritratti non mi sembra che tu sia a disagio con gli abiti..."
"Lo vedi? Non hai capito... non è che indossandoli dovrei avere crisi! E' guardandomi negli specchi quando passo, guardando le altre donne, sostenendo le associaizoni dei diritti lgbt, è... tu stesso sai cosa si prova ad indossare un abito straordinario e... il problema è che tu, in questo caso perchè parlo con te, ti senti perfettamente in te e in esso perchè ti ci rivedi in ogni cosa! Sei uomo, maschio, è nel tuo stile e in cose sei sentirti perfettamente dentro ciò che indossi. Ti rispecchia. Sei te al cento per cento. Fin da piccola mi è stato inculcato il fatto che indossare determinate cose rispecchia la persona. Cose per donne, Cose per uomini e via dicendo. Da dove vengo io è impensabile che una donna viva e si vesta da uomo senza far cadere la montagna con critiche e sdegno. quindi quella percezione che mi hanno impresso, come la paura degli errori, il terrore di fare la cosa sbagliata da avere ansia... che mi ha fatto cadere col sedere a terra quando io no nero così... mi domando se quegli abiti meritino di essre indossati da me o meno. Se è giusto che una come me vesta in quel modo straordinario, mentre donne migliori di me nella storia li hanno avuti indosso cercando di cambiare le cose e il mondo ma essendo donne, dall'aspetto agli organi. Io che non provo ninete, che non sono niente, che non mi vedo ne pesce ne carne, come dovrei sentirmi in quei vestiti e apparire ed essere davanti ai vostri ospiti di riguardo che sbavano per qualcosa di unico e straordinario che non vedono nelle loro grigie e monotone vite? Cosa vedono e mostro? E quanto rispetto a loro merito qualcosa di tale pregio e valore? Non lo so, so solamente che seppur è bellissimo avere l'onore di indossare quei lavoro straordinari, mi vedo allo specchio e non so chi e cosa vedo. Che persona sono? Chi sono? Cosa sono? Cosa dicono quegli abiti di qualcuno che non è ciò che dovrebbe essere?"
"Non vuoi più partecipare alla festa di domani? Eppure è quella veneziana che la gente ama e indosserai una replica della Pompadour... quello azzurro tra parentesi..."
"..." lanciandogli un'occhiata che pareva di delusione ma anche indecisione "che volevi comunque..."
"Come al solito tergiversi e poi cambi discorso. Bene. preparti, perchè andiamo verso il mare..."
"... verso... il mare?" domandò stranita, alzandosi in piedi "cosa intendi, perchè dovrei cambiarmi...."
"Nah, direi che sei perfetta anche così, anzsi, va benissimo per ciò che voglio mostrarti... mettiti solo sopra una giacca o un giaccone di Veròna e vieni..."
lei restò ccon la bocca aperta confusa, aveva indosso una camicia bianca pià larga della sua figura, con colletto ampio in stile pullover che si allacciava al collo con due cordini di cotone o cravatte in tessuto. Lo scollo a V aveva una balza tipo rouches che terminava vicino alla vita. Realizzata in tessuto di garza di cotone, era leggera e usata per l'interno, essendovi i riscaldamneti per la centrale geotermica che alimentava tramite cavi che avevano sotterrato fino a Torri e Chateau, mantenendo unatemperatura costante. Le maniche lunghe non avevano volume ma si arricciavano leggermente alla cucitura, erano larghe e ampie e raccolte nel polsino che si allacciava con cordini doppi di cotone. Le maniche avevano una balza attaccata al polsino che cadeva parzialmente sulla mano.Un gilet nero molto rustico con bottoni in velluto copriva la camicia, dalle forme nette e un colletto rigido. Però lo teneva aperto fino a sotto il seno, quindi la camicia era visibile sotto e terminava poco sopra la vita dei pantaloni.
Questi avevano una cintura dello stesso tessuto e cincorporata in vita alta con bottoni e patta frontale.Andavano a stringere la larga camicia e non erano aderenti al corpo, sebbene fossero su misura, erano abbastanza larghi da essere comodi senza fasciare e far vedere troppo. Due tasche laterali erano posizionate sul prontale, non sul fianco, con decoro di bottoni come la fascia ampia che fungeva da cintura in vita.Le gambe dei pantaloni erano bloccati da stivaletti corti bicolor che richiamavano lo stile da donna ottocentesco con tacchetto e lacci.
"ma... sono vestita da casa" fece lei veedndolo uscire
"Vai benissimo, su sbrigati che andiamo..." le fece lui tornando di qualche passo dentro e con un braccio indicandole la porta.
A porte a la Reine sulla Manica.
Avevano parcheggiato con il lato di Kianta verso l'interno, quindi quando era scesa dalla macchina dove cèrano i tre e due delle Fanciulle di Dorde che gli facevano da guardie del corpo, spacciandole come ragazze capaci di particolari poteri.
"Cosa facciamo qui? Dobbiamo controllare i dissilatori? ne hai fatto mettere uno nuovo?"
Si voltò in direzione del Palais Bénédictine, che non poteva realmente vedere ma aveva compreso dove si trovassero. Tra Fécamp e Senneville-sur-Fécamp dove vi era un WWII Bunker e lo utilizzavano anche come zona di addestramento chiudendo l'accesso a turisti ed escursionisti, facendo un percorso con attrezzature per chilometri tra acqua e zone impervie. Di difficfile percorrenza, peggio se per le maree, era una zona panoramica dall'alto e con accordo siglato con i proprietari del terreno sovrastante, che tra l'altro ospitava un settore di immagazzinaggio elettrico tramite tale eoliche. I proprietari a causa della ripidità della scogliera oltre che del luogo, l'avevano fatta riconoscere come, ma con sovvenzione anche per mantenere i guardiani che controllavano la zona e i lavori di controllo in casi di crolli o danni invernali, avevano fatto si che d'inverno lontano dai turisti curiosi fosse un ottimo luogo isolato di addestramento. In segreto e controllando punti salienti della D79 e stradine secondarie. Bloccando la stradina che si avvicina a chapelle Notre Dame du Salut e dall'altra parte Le Val Saint Nicolas, si creava un ampio perimetro di controllo, mascherandosi come geologo o scienziati o altre cariche di salvaguardia della zona naturale dall'alto, mentre nel basso proseguivano le operazioni per reclute di addestramento o allenamento per tutti gli altri. Discesa, scalata, percorso, nuoto e altre sequenze di lavoro, permettevano di usufruire di un ambiente multilivello e con diversi fattori per massimizzare gli sforzi. Ma non solo quello. Insieme ad altri porti, il Port de Fécamp era utilizzato da loro con mezzi non contrassegnati o con una edlle aziende dietro cui si nascondevano pubbliche, per i loro impieghi e viaggi. E utilizzavano la zona panoramica del bunker per le comunicazioni con i loro mezzi che seguivano la costa, qualora avessero bisogno di lasciar andare carichi e persone da non mostrare in porto ma lasciare vicino la Porte a la Reine e recuperarli facendoli risalire dalle scale o altri mezzi smontabili dal piano delle pale eoliche e bunker. Dall'alto dove si trovavano quindi potevano vedere un panorama ampio e se vi era un loro mezzo, comunicare tramite frequenze private senza recarsi al porto, e avendo una vicinanza con zone marina per tornare allo Chateau.
"Siamo qui per mostrarti l'ultimo acquisto dello Chateau..." fece lui, indicando le sue spalle col mento e poi seguewndola con lo sguardo, mentre Lia si avvicinava alla zona verso lo strapiombo ma solo per guardare cosa cèra fermo metri dopo, in mezzo alle onde.
Ferma immobile vi era una nave enorme che pareva uscita da qualche racconto ottocentesco o novecentesco.
"hai parlato dell'Amerigo Vespucci, la Palinuro,questqa invece dell'altra più famosa una goletta. Del tuo rammarico di non aver potuto trovar modo di andartene per marina, nei carabinieri o militari in generale. Sia per l'altezza che per pochi punti quando hai presentati sia domanda che fatto i test di ammissione. Ti ho già dato modo di entrare in alcuni sottomarini operativi, a cosa mi servirebbero altrimenti gli agganci...?, mentre erano in controllo e riparazione. E sebbene tu preferisca quelli, tanto da averli portati nelle tesine di maturità e aver letto libri e romanzi a proposito, ho trovato questo gioiellino da un armatore e commerciante russo e ne ho approfittato. In pratica è un cugino delle due che ho già citato e dela nave scuola della Marina militare tedesca, il Gorch Fock II, USCGC Eagle, la Mircea, della Marina militare romena dove sei salita dopo aver incontrato alcune persone di spicco di quel paese, poi la Nippon Maru II, , la Sedov... tutte sono tra gli ottanta e piùdi cento metri. Questa è circa novanta, vanta le stesse qualità di ingegneria e composizione interna delle cugine, anch'essa è antica ma tenuta in maniera maniacale da un cliente di quel mio amico che..."
"fammi indovinare, quel tizio che spaccia armi e apparecchi con elementi radioattivi pericolosi come fossero noccioline... e l'aveva lui?"
"Si, lui ma ha fatto solo da garante tra me e il venditore. Come vedi è in splendide condizioni, come se avesse solo qualche anno dal varo inaugurale, a bordo ci sono già i membri dell'equipaggio che ho scelto già dei nostri e non è solo per scopi militari. Ma a meno che non ne trovi o ne ordini una nuova dalle più antiche..."
"Vuoi comprarne un'altra?"
"...Si" fece lui sorridendo "Vedi, questa l'ho presa per capriccio. Cosa saremmo noi se non avessimo ogni risorsa militare possiible? Abbiamo già quei mini sottomarini da due o quattro posti che sono in alcuni posizioni strategiche che entrano ed escono da sotto da alcune Torri. Tua idea. Non abbiamo sottomarini degni di questo nome, ma grazie agli agganci posso pagare chi sappiamo noi in alcuni paesi perchè quegli stessi mezzi lavorino per noi per ciò che ci serve... dietro denaro e possibilità, ogni governo ti porge ciò che vuoi.... e poi, hai detto che il vanto della Marina del tuo paese è prorpio la nave scuola più conosciuta. E ho intenzione di far fare migliorie a questo gioiellino per superare quel mezzo del tuo paese... ma non per spavalderia... bada bene"
"perchè dalla tua espressione ho quasi paura di sapere che come le altre cose, hai preso ispirazione da me?"
"a che ci sta a fare la statua che ti raffigura e ha un significato, altrimenti? ovvio... Vedi, voglio usare questa meraviglia della creazione umana che molti ormai snobbano per mezzi moderni per incrementare le entrate e le conoscenze offrendo qualcosa di unico lì sopra..."
"Oh, ti prego... chi lo ha pensato, tu o tuo fratello?"
"Senza fine... Tu trascini la nostra vita ...Senza un attimo di respiro ...Per sognare ...Per potere ricordare ...Quel che abbiamo già vissuto ...Senza fine
...Tu sei un attimo senza fine ...Non hai ieri ...Non hai domani ...Tutto è ormai ...Nelle tue mani, Non m'importa della luna ...Non m'importa delle stelle" cantando la canzone che a volte Lia stessa cantava come altre
"Che vuoi dire..." gli chiese dubbiosa
"Andiamo, oltre che cantarla è anche presente in un film che ti piace di anni fa. Dove cè un'attrice mi pare australiana che ami. Ed è cantata proprio da una italiana..."
"veramente no, quel brano è originale di Monica Mancini, non della Rettondini..." sorridendogli monella "lo si capisce da come canta l'italiano, comunque... comprendo a quale alludi, ma..." rallentando mentre sembrava connettere gli elementi "stai prendendo ad esempio quella storia per ricreare altri scenari per i tuoi amici e ospiti su quella nave che hai preso?"
"perchè no? prendiamo ad ispirazone quel film, Agatha Christie, il classico dei thriller e gialli su navi come intrattenimento unico a feste e organizzazioni per cose private... quel film poteva essere fatto meglio, meritava di meglio, ma... quello che voglio dire è che questa nave avrò un ulteriore e nuovo varo, è ormeggiata lì solo per non entrare nel porto là infondo, sto decidendo quale cantiere navale meritevole può mettervi mano... e poi sarà un gioiellino galleggiante, capace di presetnare ogni cosa vogliamo alle persone e..."
"Si, ho capito.... in pratica un ampianto delle offerte, ma sull'acqua..."
"Proprio così! E la vareremo noi due, facendo un giro su questa meraviglia galleggiante..."
"noi?"
"L'ho presa anche perchè tu tra non molto te ne andrai via, non sei salita su una nave tranne quel traghetto perchè ai tuoi genitori veniva sempre la vena religiosa e dovevano fare un cammino spirituale verso il santo più famoso con le mani piagate scarrozzando voi e... questa volta salirai su qualcosa che è esclusivo nostro. Per ora. Appena la farò sistemare con nuovi componenti interni ed esterni, la presenterò come..."
"Dorde... perchè siete così gentili con me? Ciò che avrei voluto, che desideravo mi è concesso, eppure io non sono una dei vostri, non sono veramente dei vostri..."
"non sei una militare, ma non significa che non sei dei nostri. vedi, come i marinai, anche i militari osno molto aggregativi. Riconoscono i loro e li accettano, gli altri sono esterni. Si vive in branco, così si è preparati alla vita militare. il proprio branco di appartenenza, ossia quello in cui si è assegnati. Ma io voglio dei militari diversi, una Comune che possa vederli tutti fratelli. Fratelli, militari si, ma fratelli prima di tutti, dal primo all'ultimo. Che possa esistere in simbiosi senza conflitti o differenze. Uniti da una credenza comune che possa essere da esempio ai comuni. Alle persone là fuori, raggruppati in città, migliaia ma distanti comunque. Senza conoscersi. Senza sapere neanche dell'esistenza dell'altro, nonostante vi viva entro pochi chilometri. Forse io provendo da un ambiente dove si era accomuniti agli altri del villaggio. Ci sono persone che ammirano gli Amish solo per un motivo, che sono un gruppo unito quando cè bisogno. A meno che non si tratti di abusi e cose che vergognano tutti e si tacciano, chi ha bisogno comunque viene aiutati. Sono arretrati come diritti, ma tutti, da chi ha più potere nel gruppo al più in basso, sono pronti a fare cosa possono per te. Le comunità del genere sono così. E vorrei fare questo. passare, per me, da una realtà comuqnue di vicinanza a una di distanza, prima come mlitare e poi vivendo nelle città da solo e recandomi alla base... quanta distanza e indifferenza l'un con l'altro. La freddezza come intorno vi fossero solo mosche. L'incapacità empatica e di vicinanza... non voglio sproloquiare ma per farti capire perchè ci tengo a una Comune..."
"Già, e Milan ancor adi più perchè ama stare in mezzo alla gente, più di te..."
"Quello è vero..." le disse sorridendo, facendo altri passi verso il bordo, raggiungendola, lasciando indietro gli altri, quindi parlando quasi da soli "... ma se gli uomini sono cambiati, se hanno accettato e visto finalmente in positivo i cambiamenti, cambieranno anche nei tuoi confronti. So bene che l'esperimento è deciso da tempo e dopo quasi otto mesi, giungerà il tuo momento di andar via. Ma se avessi motivi di continuare..."
"oh, ti prego smettila...."
"Quando ti annoi ad osservare e fare lavori alla scrivania, anche all'esterno, scrivi, scrivi sempre. Come qui..." prendendo dalla tasca un foglietto, mentre Lia aggrottava le sopracciglia, iniziando a leggere suddividendo le frasi con una lieve pausa e un respiro " L'odio nel cuore, l'amore nella mente ... Profondi quanto la parola sempre inudita... Questo fortissimo senso di niente... Distruggi per creare, continua a farmi male... Al mio funerale voi vestitevi normale...Con un grido dentro che nessuno può sentire..."
"quello non è..." iniziò a dire lei, ma lui la stoppò con una mano.
"Qualsiasi cosa tu possa pensare, non puoi non ammettere che un posto veramente, rispetto là fuori cè... per te. Che improtanza ha se allo specchio ti vedi con quegli abiti da donna e non sai se meriti indossarli, se non dovresti metterli per non senti di esserlo o che altro. E' la mente a creare le prime catene, e non sto dicendo che sei tu che ti fai problemi, ma che se i dipinti, per fare gli scherzoni, per qualcosa che ti anima li hai indossati senza farti scrupoli... allora, che lo specchio s ene vada a quel paese. Non ti riconosci nelle foto? bruciale. non ti rivedi nei video? distruggili. Se vedi dall'altra parte edllo specchio una te che non sia te, allora ricercala o costruiscila tu. Rendi non te meritevoli di indossarli, ma gli abiti meritevoli di essere indossati da te, perchè basta rivoltare le cose a volte, come ci hai sempre mostrato, e mostrare l'altro lato che nessuno vedeva. E... vedi ciò che lo specchio ti mostra. per trovare delle risposte. Per vedere come dici sempre con la metne e non con gli occhi e... PER SMETTERE DI CREDERE DI
Lia rimase a fissare la nave ferma sulle onde, mentre si incupiva.
"Dorde... tu che sei più maturo su molte cose di Milan... comprenderai che non tutte le cose si possono riparare. Non possiamo usare la filosofia giapponese dell'oro per riparare qualcosa di rotto perchè diventi qualcosa di nuovo e più ricco. Molte volte si può fare, ma non per tutto. A volte i cocci sono così piccoli o troppi o impossibili da sistemare che è meglio gettare via tutto. Diverse possibilità come diversi sono i cuori e altrettante le persone... no ntutti possono essere salvati e aiutati. Non sempre... e io ne sono la prova. Non piaccio a nessuno, nono importa dove vado. E non è solo perch mi hai chiesto di sistemare il porcilaio che Milan e i veterani avevano combinato. Anche tua è la colpa... lavori e stai sempre via tranne le volte che sei allo Chateau ma agisci come sappiamo entrambi o ti chiudi nel tuo studio. E non fai altro che controllare le cose come vanno. Mi auguro che rispetto i miei, vediate gli errori e impariate da ciò che una comune, una venuta da fuori, vi ha messo davanti. Se volete cambiare il mondo, dovete inziiare a farlo a casa vostra e nei vostri cuori. Non basta cambiare i vestiti e pensare che così qualcosa vada avanti. E comunque... ho i miei peccati da espiare, e ho intenzione di farlo andandomene..."
Se hai peccato, è anche il mio peccato per averteli fatti fare. Quindi portiamo insieme la tua croce. Finché vivrò... porterò la tua croce. Anche se tu te ne andrai. Anche se preferirei di no... ma ho promesso che avrei mantenuto tutto così comè, masimo ampliarlo, che fosse l'azione di Veròna o l'organizzazione... Io però preferirei che vivessi... ne abbiamo parlato quelle volte..."
"Già, quelle volte..." gli sorrise "Anche tu pensi per buonismo...? Riuscirò... a vivere...?
"non avrai altro che ciò sentirai di meritare, ci sono molte comodità là fuori nel mondo o ancora con noi. Ci sono tante cose che non puoi trovare lì e il mondo è comunque un posto bellissimo, seppur in mezzo alla sporcizia incrostata, che vale la pena di vedere..."
"Tu hai scopi, desideri, ambizioni dall'essere chi o meglio colui che cambierà il mondo per vederlo decente come vorresti che fosse..."
"Anche io ho i miei peccati. Milan ha i suoi peccati, c'era un modo per risolverlo senza andartene ma bisognava usare tempo e cuore, tempo per cancellare tutto ciò che hanno riversato in te da romperti e il cuore che ti hanno detto di non avere..."
il tuo mondo è troppo distante per me, e non intendo come è adesso lo Chateauk, sarei felice di vivervi, sarebbe il luogo per me, adesso però" puntualizzò "ma comunque nonostante le cose da fare che mi piacciono, un cavallo che mi hai dato, modo di fare cose che avrei voluto... mi sento uguale a quando stavo chiusa tra quelle pareti. Cè qualcosa che... non so dirlo, ma non si innesca quella cosa che ha colpito molti per dire
"se pensi di dover espiare centinaia di peccati, allora continua a vivere e vivere. Vivendo più che puoi... con tutto ciò che hai hai la possibilità di far sfumare come nebbia tutto ciò che ti blocca e ti fa star male..
"davvero sarebbe per te l'unico modo per espiare i miei peccati? Venire a patti con un cuore diverso dal normale, un corpo che non può amare e un vuoto che sembra un gelido pavimento che gela pure un cuore? Me lo aspetterei da Jd questo discorso..."
"sarai sicuramente in grado di farlo un giorno. Piccoli passi come hai fatto il resto...."
"Cosa, quale... Dorde, io sono inutile, un fallimento, non sono in grado di fare niente. Tu affermi che non è così, che io da sola ho fatto cose che gli zombie che lavoravano per te si sognavano, vedi come vivevano loro stessi senza cambiare in modo corretto. Non sono intelligente, non sono acuta, sono negata per certe cose, sono impacciata, litigo con matematica e simili, ho fallito non solo negli studi ma anche come elemento della società..."
"E di nuovo questo discorso! La musica, dal suonarla, non era per te! Lo sai tu, lo sapevano i professori non perchè stronzi ma perchè era lampante, hai sopportato pressioni enormi anhce dalle parole che sentivi dagl istessi adulti che dovevano essere le tue guide di vita, e invece hai dovuto sforzarti fino all'inverosimile per gli altri. Per te stessa niente, non hai vissuto neinte perchè dovevano tenerti solo la loro ala nel modo che dicevano loro ma hai fallito tutto perchè non era per te e non eri come gli altri che fingevano per avere ciò che agognavano. Tu da loro hai ottenuto solo rimproveri, richieste e accuse fino alla fine. Non hai potuto laurearti in cosa volevano loro, non gli hai dato soddisfazione di dire che
"Per favore basta!Non serve a niente rivangare il passato. Dobbiamo parlare del presente... e nel presente tutto ciò che mi hanno instillato mi ha portata a essere inutile, incapace, fallita anche adesso. Quello che è cambiato allo Chateau e alle persone... era una cosa che poteva fare chiunque vedesse cosa ho visto io. ma come l'ho visto? perchè lo vedo allo specchio ogni giorno. Non ho fatto miracoli, l'unica cosa buona che sto facendo è testare i dispositivi perchè chi avrà necessità di arti e simili che aiutino nella vita reale e nei problemi di ogni giorno possa avere qualcosa che si muova e risponda, non mere protesi fisse e impossibili da usare come arti normali. per una risposta ed efficiente per le cure mediche... e acchiappare la feccia del mondo! Ma questo... alla fine non cancella tutto. Quel vuoto non se ne è andato. Quel senso di inutilià e incapacità, idem. Non piaccio a nessuno checché
se ne dica... O almeno tu, Milan, Jd, Lubo... alla fine mi sono accorta che anche voi tendete ad aspettarvi tutto ciò che credete sia in me o mi denoti per come mi vedete, e non siate soddisfatti di me quando esco fuori perchè in verità io sono così, dai vostri confini... se agisco come io sento e voglio, voi avete da dire la vostra.... e non piacendo a nessuno e non riscontrando ciò che desidererei... a che serve continuare?"
"hai comunque delle cose da fare..."
"Io sono ciò che è anche Veròna? Se come dici lei è modellata da me, è un essere crudere, duro... E così, non posso espiare i miei peccati, perchè facendo cosa tu e Milan mi dite, di dare corpo ai miei incubi per riversarli sulla feccia, io agisco comunque in un determinato modo che sarebbe attaccabile. Per quanto io sia lorda per tutto ciò che nero che cè in me per rabbia, odio, rancore e risentimento, continuando ho scelto di dannare la mia anima tanto quanto lo è la loro e viceversa. Meriterei cosa? Continuare ad acchiapparli rischiando anche la vita degli uomini perchè subiscano una percentuale di cosa meritano? E poi? E poi, io? Non l'avevo detto agli uomini che mi odiano perchè io sconbullato tutto e ancora non si sono abituati o mi vedono come una dannata stronza che fa regole e dice loro come essere e cosa fare? Ogni cosa cala su di me come una spada di damocle per portarmi all'inferno, anche s enon ho timore. Come dissi ai miei, non ho motivo di credere e spremermi per essere religiosa solo per paura che possa finire in qualche luogo alla Bosch, preferisco essere me stessa sempre e comunque, non agire in modo falso e andare di faccia da questo Dio se esiste e dirgli
"lo butti via? Butti ogni possibilità...?
"non .i lascerai andare? Mi stai dicendo questo? vuoi anche tu incatenarmi come un uccellino in gabbia per buonismi? Siamo amici, ma chi ama, non importa il tipo di amore, deve amare in toto, anche lasciando andare. Ci sono mille persone e più migliori di me. E lo sai anche tu. Il vostro è solo abitudine, come fu per me con la mia famiglia finchè non ressi più... il vostro desiderio di spingermi a continuare è solo egoismo. Mi fa ridere che gli uomini vedano in me una stronza ed egoista perchè affermano che non li ascolto... mentre ho reso qualcosa nelle loro vite perchè non finiscano come me... "
"Ok... manterrò la promessa..." poco convinto
"mi fa piacere sentirtelo dire... tuttavia, io sono un essere di illusioni, sia per quelle che mi sono fatte e mi accompagnano e per voi che non riuscite ad afferrare la me vera e propria... e tu sei una persona che si sente e vive in questo mondo normale nonostante tutto e che voglia cambiarlo. Abbiamo mondi diversi a cui far riferimento. Tornerò alle illusioni. Quando me ne andrò resterò nel mondo che io ho creato, perchè nel momento in cui David attiverà il processo dell'esperimento, io me ne andrò nel mio mondo, divenuto reale quanto il dolore e dove io controllo tutto. E là resterò mentre, se tutto va bene, la mia Personalità primaria diverrà vuoto. E tu dovresti restare nel tuo mondo e continuare il lavoro che avete iniziato e a cui io ho partecipato. Ma il vostro sogno, desiderio, speranza, come vuoi chiamarlo... dovete proseguirlo e renderlo reale. E ancora di più... promettimi, no, giurami chenon permetterai mai che il vostro interesse per l'occulto e per le sette e simili vi influenzi. La religione non deve far parte del nuovo mondo come fanno le attuali. Più ricche dei governi stessi, che tengono nelle loro mani i membri dei governi e persone potenti per le palle! tranne quelle del Groove... quelle sono altre persone ma cosa fanno, è sempre religione che loro applicano nel mondo e sugl ialtri. Giurami che una volta che me ne sono andata, che io non vi controllo e vi consiglio e tengo a freno, non cadrete nella rete di quella gente..."
"Lia... io credo nella Continuità. E' vitale per noi restare esattamente noi per proseguire come dici il lavoro. Se noi moriamo lasciando in eredità, l'eredità in cui crediamo e non del sangue, tutto in mano a persone di cui ci fidiamo e scegliamo... ma sono ugualmente persone che rispetto a te, possono cadere sottoproposte, vizi, senso della famiglia e cedere qualsiasi cosa per cosa considero ambizioso o vitale o importante. Per questo, oltre la nostra amicizia, desideravo che continuassi... adesso il mondo di cui parli, il mio mondo, è quello che conosco nell'organizzaione, ancora di più allo Chateau.
Tutti i tuoi interessi, hobby, cose che ti piacciono e che ami fare e poi... è come se ti sgonfiassi, perdessi tutto e... "
"Dorde... anche se con voi ho fatto ciò che mi piaceva, ho avuto esperienze positive nel fare e provare ciò che desideravo da una vita... non è ancora giunto il giorno in cui quel qualcosa, quel vuoto o qualsiasi cosa sia... venga soppiantato da un'altra cosa che manca o che necessita per continuare... e non è ancora vvenuto e non credo affatto che verrà tale giorno. Tu vuoi che io strisci, seriamente, come la gente come me che arranca giorno dopo mese e dopo anno, con dolore costante e vuoto o mancanza che non mi recano nulla se non impellenza di andare? Io non sono il tipo da strisciare a questo mondo alla ricerca di qualcosa che mi tenga in modalità sopravvievenza costante come un mezzo affogato che anela aria. Non ho voglia di giungere al giorno di morte naturale, se in un letto di morte o nel peggiore dei casi in modo orribile da qualche parte, piena di coscienza di una cosa.... che invece di sentire quel qualcosa che mi spinge ad andarmene come se fosse una necessità preziosa. Tu, come altri, non puoi capire! Cosa ci si sente! Cosa provo! Cosa sento dentro, qualsiasi cosa sia! Continuare come i buonisti là fuori che ti dicono, dicono a te, cosa devi fare con quella che è la tua vita, sia per coglionaggine perchè non sanno cosa significa essere ME per stronzate religiose! Io non accetto che ci sia un dio che decida per me, così come non accetto che qualsiasi coglione dica a me se e quando morire, se e quando continuare e continuare a respirare nonostante il mio dolore! Ancora oggi quel qualcosa che tu, Zay e ric, tuytti i coglioni di questo mondo continuare a ciarlare che sarebbe venuto... non cè! E non verrà! Ed è come un bisogno seriamente e impellente vivo in me da non poter coprire con nessuna cosa che ho già provato! "
"Lo so, però tutto il tuo impegno, tutto ciò che hai fatto varrebbero se continuassi, inoltre..."
"Inoltre, amico mio, mi stai chiedendo di restare nella mia carica, o in tutte le mie cariche, perchè non hai nessun altro di fidato a cui dare non solo la tua vita, quella che hai creato che come tuo fratello è connessa in toto all'ìorganizzazione, ma anche perchè non cè altri che possano essere corertti e giusti da affidare tutto..."
"Esistono altri come te, non comprabili, incorruttibili, ma bisogna trovarli.. e con questa persona se mai la trovammo... saremmo amici allo stesso modo?"
"Una delle cose che tu e tuo fratello avete compreso con me, è che forse cè motivo di avvicinarsi e avere amici... sempre presi dal controllare che tutto sia ancora sotto controllo, che nessuno vi tradisca come fu per quei tre, tutto... tutto il lavoro fatto e la paura gelante del perdere pezzi o tutto per qualcuno che si fa comprare, corrompere, giostrare da altri... un controsenso però, detto da chi se lo fa fare da sette e simili..."
"Lia... noi crediamo nell'Oltre e in cose insondabili, ancora... siamo persuasi che esista qualcosa negli altri piani..."
"questo però non vuol dire lasciarsi abbindolare da credere che un libro possa permettere il vostro concetto di Continuità..."
"Io credo diversamente da David, così come te. Tu che trabocchi di cose positive e che sono per altri fonte di vita eppure... qualcosa ti trascina verso la Soglia per superarla e perdere questo corpo mortale. E poi dopo l'Accordo e aver parlato con David, hai deciso di essere tu Dio e primo precursore della Continutà come la considera il transumanesimo. David è sicuro che ci siamo. Considera a il cervello umano, scansionato, a un livello quasi umano, reale come se stesso, o te o me che siamo di carbonio ma con un'anima. Temo che più avanti si possa considerare le scan come una parte reale della mente e dell'uomo, affermando che si vive realmente anche se l'originale muore. Infatti tua scelta è quella di cancellare la tua Personalità azzerando la mente, dando spazio ad un'altra persona, diversa eppure comunque te, che possa rialzarsi e vivere. Se vivere per ella sarà come la pensiamo noi o te... dipenderà dall'esito e dalla mia convinzione che molte cose siano più legate all'anima che al mero cervello..."
"Pensiero tuo. Io ti osno stata vicina e ho accettato di far parte in minimo coinvolgimento in molte feste e rituali della vostra religione che nulla hanno di negativo o simile. E fin qui ok. L'energia e l'ambiente, ho accettato e ti ho aiutato. NOn mi pensto di quelle feste così come quelle per tutti legate alle altre religioni ma.. da fin troppo tempo un individuo definito realmente esistito e che deve tornare ha portato morte, dolore, catene, sofferenza e molto peggio... anche Ercole o altri della
"E pensi che noi dalla promessa della nostra Continuità futura con quel libro e le loro conoscenze, non possiamo..."
"Io no ncredo che sia realmente e materialmente possibile prendere la tua anima o quella di Milan un giorno e portarla in un nuovo luogo. Quei video che hai visto che in cinquanta ore di riti e attese un corpo si è ridestato dalla morte sicura e abbia parlato, si sia non solo mosso ma rialzato... no, non ci credo. Dopo il Groove e cose che mi hai mostrato di altre sette... no. Ma anche i miei viaggi in Romania e la mia amicizia con quelle famiglie... divenire parte e membro dell' antico culto rumeno che secondo voi è più antico e sicuro. Con anche la convinzione che i Cavalieri templari avessero trovato e scoperto in terra santa la vera radice della loro religione e ad essa vi si attenevano con riti esterni alla madre chiesa e la diceria che avessero cerimonie e oggetti non cattolici fosse vera. È chiaro che i culti dei cavalieri esistevano fin dai tempi dell'antica Roma e se esistono ancora, chiaramentre sono radicati nel luogo ove hanno deciso di insidiarsi. D quello che ho visto, dalla Baba come la chiamiamo noi e... ma anche il tuo avvicinarti ai membri di quella società segreta fraterna rumena, che praticano l'antica loro religione pagana e una danza acrobatica rituale nota come calus. Sono convinta che tu e Milan, per quanto possiate rintracciare tutti i gruppi segreti, anche massonici, e pagani e sette del mondo... non potrere avere lo stesso risultato che potrebbe avere Milan, anche con me. Il che significa che tra poco, appena svolgeremo il test, sapremo, o meglio, saprete se ha funzionato e se io sarò divenuta un mero pacchetto di pochi megabyte di dati si, ma... sarebbe comunque una continuazione della mia mente. Da quando ho dato un calcio anche alla fiducia a Zay e Ric e cosa dicevano della loro credenza, non penso più neanche all'anima. Dentro di me ho sempre timore della reincarnazione. Che se è un fondo di verità, non vi sia modo per me di cessare come anima ma potrei ifnire in qualunque paese di secondo o terzo mondo o arabo nel peggiore dei modi, dove le donne sono quello che ancora sono anche nella civilissima società di primo mondo, e ripetere il ciclo, rivedendo tutto ciò che ho vissuto ma anche in peggio. Come le spose tristi di messico, venezuela e altri sud americani dove le ragazze sono letteralmente vendute alla famiglia dello sposo. In India cè la tratta delle vacche, dove devi essere vista nuda da tutte le donne della famiglia dello sposo e accettata come fossi una vacca al mercato. Devi essere schiava di tuo marito e fare ogni cosa ti dice, sfornare figli e fare cosa tutti ti dicono... e di essere... Mi dispiace solo lasciare questo corpo alla nuova personalità che sarà come un bambino piccolo, ma se tu e tuo fratello siete uomini d'onore come affermate di essere, che i giuramenti e promesse sono tanto preziosi quanto appunto l'onore dell'uomo che li pronuncia e valgono perfino la sua stessa vita. Avete mantenuto le clausule e mi aspetto che lo facciate anche quando non ci sono più... ma ho comunque paura che il decorso di vita che io ho avuto possa non valere il tempo che ci impiegherà a concretizarsi come individuo e fare le sue scelte..."
"Secondo le clausule non permetteremo che nessuno si avvicini, ti tocchi o ti faccia nietne... varrà anche dopo. Anche perchè per quanto lei sarà un nuovo individuo, sarà comunque te. Sarà lei, ma sarà comunque te, e sebbene con nuovo nome che sceglierà, l'anima sarà comunque quella. Non importa se per sbaglio la chiameremo Lia. Per me sarà sia tua figlia che... diciamo, la versione pura e innocente di te che riprenderà da dove tutto si è rotto"
"Tu e questa convinzione che ella sarà mia figlia... io direi più sorella minore... resta il fatto che non posso chiedere a voi di farle da guide di vita... non so, sareste solo voi e tutti uomini per giunta a farle da guide i primi tempi... ma voglio fidarmi dell'onore che ormai nel nuovo millennio non esiste più La parola data, l'onore, la reputazione non per finzione ma per azioni e parole... ve ne erano prima, ma ora..."
"Noi lo siamo... ormai dovresti credere in noi..."
"Lo faccio... ma sono anche in tensione..." fece lei fissando ancora come prima quel nuovo acqusito su onde e gli uomini come formichine laboriose che giravano e facevano cose sul ponte mentre il vento colpiva lei e Dorde ma non eccessivo da essere fastidioso "sappiamo entrambi che io ho accettato di essere Messaggera e membro speciale dell'organizzione in Romania ma anche altri luoghi come tua spalla ma anche la fiamma Cinerea... per trovare informazioni e modi di impossessarci dell'antica conoscenza per la tua idea di Continuità e verità dell'Oltre. le fiamme... le abbiamo create per darci un tono per la nsotra religione che ormai è riconosciuta anche nelle società là fuori, così come quella amata dai big del cinema e altre, quelle si che sono allucinanti ma... è anche vero, e dimmi che è così, che da quando io sono arrivata tra voi ho fatto da controllore e revisore dei vostri movimetni e comportamenti. Da quando ci sono io, tu e tuo fratello ci siete andati più piano con sette e studi alchemici ed esoterici. Vi ho fatto da cane da guardia e temo che con la mia dipartita, possiate riprendere come prima a partecipare pure a riti... dimmi che non è vero?" gl ichiese fissando la nave ma spostando lgi occhi su di lui
"Noi..."
"No!" lo interruppe "adesso voglio solo vedere questa nona meraviglia del mondo secondo Dorde, e Milan, e vedere che soggettini vi hai messo sopra. parleremo dopo, davanti un tè, per cena, quando vorrai. O ci sarai, visto che torni solo quando ti fa comodo o sparisci nel tuo studio di pittura, là sotto. Ma vorrei solo... che tu vedessi con la mente e non con gli occhi. Che comprendessi perchè ti chiedo di allontanare e tagliare i ponti con quella gente delle logge e sette. Le religioni, del genere come quella cattolica e araba, sono solo portatori di dolore e sofferenza, per gl ialtri però! Chi ci crede ciecamente è capace solo di incatenare gl ialtri. Senza uamnità, senza considerazione delle libertà e pensiero di chi sta loro intorno. Le religioni fanno soffrire e uccidono! E loro vi porteranno alla rovina..."
"Lia... io ho la possibilità di vedere dei libri antichi e potenti che possono aprirci le porte per la Continuità così che noi, con chi vogliamo ancora accanto, possiamo restare e tornare sempre e per sempre, continuare il filo del lavoro e cambiare il mondo come volevamo..."
"Non credo che sia possibile, ne abbiamo già parlato. Ti fanno credere di avere misteri insondabili e nascosti, che conoscono solamente loro e che possono farsi beffe del ciclo delle cose, come con la morte, affermando che possono riportare indietro la tua anima in un corpo nuovo. Comprendo che siate cresciuti in un ambito legato a tradizioni pagane piene di superstizioni, ma Dorde... ciò che tu desideri non potrà avverarsi. Primo, io non voglio restare, non riesco ...."
"Non dirlo! Tu sei tra quelle persone che possono realizzarsi, contro quelle non realizzate. Leggi tutti i giorni e di tutto, ti rallegri per il prossimo, per le cose andate bene col nostro aiuto o se sono stati loro, ancora di più, a riuscirci con la forza che hanno ripreso per la Mano o l'aiuto dato da Veròna. Accogli i cambiamenti con entusiasmo e ne sei promotrice Discuti di idee e soluzioni e possibilità. Impari in continuazione. Ti assumi le tue responsabilità e fallimenti e ancora di più pensi di aver commesso peccati mentre fai le cose per il bene. Provi gratitudine e sproni, lodi, valorzzi chi è capace, fa le cose, si impegna e... ti poni mete e sviluppi piani di qualsiasi tipo, anche se ormai mancano pochi giorni alla tua fine. Non sei come i fallimenti, quelli si lo sono, non tu, che guardano spazzatura e solo perchè non hanno nulla da fare, criticano sopratutto il prossimo, temono i cambienti e cercano di impedirli, nutrono risentimenti su e per gl iatlri e sono pronti a puntare il dito senza vedere i propri peccati. Discutono solo su gli altri e cosa hanno fatto e non maturano ne crescono. Restano sempre uguali e sporchi dentro. Incolpano tutti gli altri per cosa non va nelle loro vite, e mentre tu incolpi i tuoi errori di aver chinato la testqa e accontentato chi ti stava intorno per avere un pò di ocnsiderazione, questi sputano veleno su cosa non sanno fare e combinare nella vita. Pensano solo ai propri diritti o orticello e non pongono mai a se stessi mete da farsi e raggiungere nella vita. Hai fatto più in questi otto mesi con noi e molti che ti giudicano o non ti accolgono. So che sbagliano, ma sono cambiati un pò.... se decidi veramente di confermare quel giorno il test, sparirai. Mentre tutti loro resteranno a questo mondo. E io e Milan abbiamo bisogno di qualcuno come te non corruttibile e sincero, pieno di buoni propositi che vada avanti con noi. I ragazzi, i veterani, ancora adesso non hanno intensione di impegnarsi più di tanto, sembrano stagnare adesso in cosa hai cambiato e vi si trovano bene. Non sono adatti a impegni come quelli che ti abbiamo chiesto di prendere. E se te ne vai, non sapremo chi mettere..."
"E avete pensato, tu e tuo fratello, di mettere mano a tali incombenze di vostra mano, se temete di affidarle a qualcuno di non degno. Io non accetterò che per le vostre fissazioni esoteriche buttiate all'aria tutto il lavoro. Io non so fare niente, non sono capace di molto ma per amicizia vi ho aiutato, per fare la cosa giusta, ho accettato di impegnarmi... avevate da sempre delle regole chiare, invece dei militari si sono messi a fare gli allegri campeggiatori. Vogliamo svegliarsi visto che volete cambiare il mondo ma sembrate come pinocchio nel mondo magico dove tutto sembra possibile ma cè l'inghippo, o si è seri?"
"..." sospirò "Io sono serio sulla cosa e lo sai. Milan è più ragazzino su questo punto, e non a caso è lui che ha creato la Strega Veròna e ti ha chiesto di aiutarlo a mettere in pratica una cosa che lo diverte, in primis. Tu sei stata al gioco perchè hai il piccolo vizio di vedere una cosa e pensare
"Ci sono persone che senza un mezzo attendono solo la spinta per riemergere dall oschifo di quella società. persone che sole non possono avvalersi di diritti o sostegno, persone ancora oggi schiave sia nella società di primo mondo che negli altri. Schiavi del lavoro e impegni con cui vivono, o schiavi letteralmente da cui on possono sfuggire. E tanti altri esempi. Se dentro la tua stessa orgaqnizazione cè casino e schifo, non ti lamentare se il mondo ci metterà secoli andando avanti così ad avere generazioni con il cervello di capire e seguirti. Io ho accettato di ascoltare te e tuo fratello dopo lo schifo delle Muse e la condotta vergognosa degli uomini per ovvi motivi, siamo amici, almeno così andate dicendo. Vi ho ascoltato, mi avete promesso di essere più presenti e occuparvi di più dei vostri compiti. Di ridimensionare ruoli e compiti delle persone, visto che è voi che ascoltano..." fece con rabbia "e ancora adesso so, e lo so, che avete la testa a cose spiritiche, ma la Continuità e la Credenza hanno fatto meno della scienza. Vuoi scomettere? Ti mostrerò come la fede su cose reali porterò un vero dio..."
"te l'ho detto. Lo faccio per noi. Per mantenere qualcosa in cui mi sono trovato più in passato. Voglio che l'organizzaizone continui, che queste persone continuino non solo lo scopo dell'esistenza di tutto ciò che abbiamo creato e per cosa. Noi..."
"Ti avviso. Ho cambiato idea solo perchè qualcuno, non voi due, mi ha detto di mantenere i nervi saldi e non cedere dietro la rabbia o i compromessi. Che se si vuole vivere in un ambiente con regole precise nero su bianco e hai accettato, devi mantenerle. Perchè diciamolo, se tu godi delle parti positive di ciò che cè, lamentarti di quelle che tu ritieni stringenti e fastidiose... sei un pò uno stronzo! Neanche avessimo messo la legge irrevocabile del dare una fetta di culo ogni settimana... e che cavolo, mi fate incazzare! Cosa cè di così strano? Ricordarsi le cortesie ed educazione, seguire led scalette di pulizia e condivisione degli spazi, chiedere e avvisare prima di ciò che si vuole fare..."
"cambieranno. Hai visto i cambiamenti, anche per i tuoi interventi di.. dimostrazione molto, molto chiari ed esplicativi "rise " anche questo ha fatto qualcosa. Il tuo non guardare età, sensibilità e chi cè presente e mettere le cose nero su bianco con dimostrazioni o video esplicativi sulla cosa in ogni sua parte, così da chiarire e non esservi punti d'ombra. Perchè tu sei così, ogni cosa deve essere vista,s tudiata, capita e rigirata da conoscerla bene. E ritieni che tutto debba essere così. E per tutti. Perchè imparino a osservare le cose da ogni angolatura e pensino. Usino il cervello. Ma le abitudini dono dure a morire, ci vuole tempo perchè comprendano e vedano, si adattino e poi le facciano loro..."
"Lo dici solo perchè non ci sei molto. Sono io che giro, controllo, osservo per farti un favore, e a tuo fratello... mi auguro che dopo che non ci sarò più, e cose saranno cambiate e un giorno nache quelli come, per tutti i miei aspetti, siano accolti e considerati almeno con un sorriso e un posto tra loro. Ma io non ne avrò mai uno, sarebbe stato un buon posto dove fermarsi, ma ciò che è accaduto in queste settimane, tutto ciò che ho visto per il vostro lavoro e abbiamo solo sgrattato la punta dell'iceberg... e la testa dura di quella gente che persevera, perdura nei punti neri della società là fuori..." scuotendo la testa " la gente potrà odiarmi, vedermi come cattiva,s tronza, tutto ciò che gli passa per la testa, me ne frego. Tutte le mie paure di non essere abbastanza, di non essere niente, di non essere come dovrei essere come mi dicevano, di sbagliare ad essere me stessa, di fallire ogni cosa che facevo e ritrovarmi i commenti di tutti... potranno anche aver influenzato la mia me di ora, ma ora basta. Non voglio continuare a camminare in questo mondo, voglio svanire via... voglio dare un'opportunità a questo corpo e questa anima di tentare una volta sola, ma senza di me. Ciò che porto dietro è il fallimento di quella società. Chi era feccia dentro ma sapeva apparire come un angelo ha fatto strada, ha ottenuto cose che non meritavano mentre io, io sempre sola, sempre dispiaciuta per tutto ciò che mi finiva addosso e non riuscivo a uscirne fuori. Anche qui non ho trovato un posto per me. Non cè nessuno che vuole restare al mio fianco perchè io sono io. Tutti voi che dite di essere miei amici... andiamo! Tu e Milan mi vedete per l'utilità anche per i test. Si, sto aiutando tanti in futuro testando queste cose, ma l'ho fatto solo per questo. Jd è come fuori posto qui, bravo tiratore e osservatore delle persone, ecco perchè sa essere accettato ovunque ma... tutti voi non vedete ME. Tu stesso hai sempre questa frase.
"sono persone importanti per..."
"Se voi permettete a quella gente di entrare nell'ingranaggio dell'organizzazione, buttate via tutto quanto. E peggio mostrare il nucleo stesso dell'organizzazione. Ma la vita da militari con tutta la gente che tu conosci che agisce nell'ombra e manovra dvvero al posto delle marionette pubbliche... ma non vi hanno insegnato niente? A che ci siete date loro la Chiave e via..."
"Da ieri ho accettato di rendere te la Chiave del nucleo. Come atto di buona fede per farti comprendere che sono serio..."
"E io ho chiesto di decidere quale male era minore sull'attribuzione della Chiave per lo stesso motivo e per tutti voi. Se tu e tuo fratello in base a chi era la chiave o entrambi come volevate fare, finivate in mano di qualcuno... se scopriva la cosa, a che serve il sistema difensivo? Come per tutto ho agito per gli altri , non per me. Adesso sono la Guardiana del Nucleoe manterrò il mio compito. nessuno si aspetterebbe che sia io e non voi... eppure tremo. Tremo Dorde..." gli disse con foga "non sono sicura che siate abbastanza forti dea non cadere sempre e sempre nell'inghippo dell'occulto e cose mistiche. E' il vostro tallone d'achille. Siete pazzi all'idea di trovare chi può impedire che voi come anima e ricordi muoriate. Perchè possiate continuare a lavorare e mantenere il vostro Sogno di un mondo umano e vero, realmente progredito. E non la marmaglia che brulica nelle città paventando idee religiose, di odio di vario tipo, di giudizio, di... che schifo..."
"Tu vedi il mondo in una maniera che i più non comprendono. perchè..."
"perchè sono scemi, perchè non sanno ragionare con la looro testa, perchè ottenebrati dall'idea e paura di finire lontano dalla società come fu per me. Perchè a molti hanno fatto il lavaggio del cervello perchè fossero come gli adulti volevano. Perchè nelle loro vite hanno avuto come un cazzotto in faccia esperienze che li ha portati a pensare a quel modo... tante cose ma non tutti sono così nel profondo, come si dice il male interno o nel dna. Tante idee su questa cosa ma la cattiveria non sempre è insita nella persona ma viene creata dagl ialtri. E così in una città, nessuno conosce altri, peggio i vicini e sempre per odio. Tutti guardano il proprio orticelli per la smania di possedere e avere libertà che poi rovinano gli altri. Il mondo che vorremmo vedere, Dorde, non giungerà entro le nostre vite carnali. E lo sai anche tu. Ecco perchè siete in fissa, anche per le credenze di quando eravate bambini, con l'idea che la parte non materiale, degli altri piani, possa aiutarvi a restare al timone. Avete paura che con la vostra morte qualcuno butti via tutto. Che i nuovi Milan e Dorde possano fare casini, gettando nel water la vostra vita spesa per qualcosa in cui credevate. Anche quelle persone che incontri e per cui lavori che agiscono alle spalle di tutti e nessuno mai conoscerà il loro nome, aspetto, la loro vita e cosa hanno fatto perchè tutto fose come lo conosciamo... un giorno verrano sostituiti e questo non gli va a genio. Loro agiscono in un modo freddo, calcolato, preciso che ne tu e io potremmo mai... eppure hanno più potere di te perfino, e si aggrappano ad ogni modo con unghie e denti anche alla loro età per restare là dove sono. Ma tu e tuo fratello, ricercate qualcosa che si usava negli anni ottanta e novanta, anche prima ma il boom fu in quel periodo, e io non lo accetto"
"Sai bene che quelle persone sono così per come sono, la loro vita e cosa pensano di fare con le decisioni e le azioni, seppur per mano di altri. Il bene del mondo, di certe persone, del loro paese... tu stessa se avessi due scelte, una acchiappare per esempio un tizio pericoloso e nel metnre decidere se lasciarlo andare per salvare al vita ad una persona a terra. so benissimo che diversamente da molti, tu vedresti il futuro. Una vita salvata contro altre in pericolo o morte perchè quel tizio non è stato preso. La caccia per ritrovarlo. Anche tu hai la tendenza a considerare il più che il singolo. un pò come quel discorso che facesti con Zay sul figlio di Cora e Phib. Erano questi i nomi? Considerati il problema e il male che quel bambino poteva essere sia da se, se era come la feccia con cui stava, sia per cosa potevano usarlo e non cèra possibilità di sapere se avesse cervello dal ragionare da se o essere un fesso come ttuti quelli che muoiono per la famiglia e la credenza che ubbidire ed essere coesi con gli altri sia il bene. Solo l'orticello loro e sono migliori. Io stessa non ho problemi a pensare che io valgo meno dei più perchè così come io non valgo niente e di fatto non ho portato niente a questo mondo, nei più ci saranno quelli che sono e possono... e allo stesso modo uno dei vostri è migliore di me per cosa sa fare, io sono sostituibile, loro no. E lo sai anche tu. Togliendo Veròna e quel poco che ho fatto, e solo perchè avevo i mezzi che avete voi, di fatto tutto il mio lavoro per accontentarvi dal vostro
"..."
" voi permettetevi di dare loro più di quello che meritano, fateli vostri alleati e promettete loro cose... E allora urlerò la mia rabbia, sappilo. Io e la religione siamo nemici, e per religione intendo la credenza che vi sia qualcosa di superiore che ci giostra come in the Sims, come vuole. E peggio decidere per e su altri cosa devono fare e dire agli altri come e cosa fare con le loro vite, quando la religione è deve essere una cosa persona. Tua, basta! Non esiste che i bambini siano indottrinati ocn le baggianate quando no ncapiscono. Così ogni religione dice quando accadono le cose e possono solo dirti