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Autore: MaryFangirl    15/01/2022    3 recensioni
Un incidente ha fatto cambiare tutto...l'amore può esistere al di là delle differenze?
Genere: Commedia, Hurt/Comfort, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hideyuki Makimura, Kaori Makimura, Ryo Saeba, Saeko Nogami
Note: Lime, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Con il passare dei mesi, Kaori progredì visibilmente. I pochi passi che era riuscita a compiere alle parallele si trasformarono gradualmente in un andare avanti e indietro. A un certo punto Tatsuya le offrì di provare le stampelle. L'esercizio richiedeva alla donna una certa sicurezza e la paura di cadere era ben presente. Ma sapeva di dover superare i suoi timori se voleva andare avanti. Qualche giorno dopo, quando la giudicò stabile con le stampelle, Tatsuya suggerì a Kaori di andare a passeggiare fuori nel
parco in modo da abituarsi dolcemente agli ostacoli sulle strade di cemento. Camminando lentamente, Kaori superò con successo la nuova fase, nonostante l'apprensione. E la gioia che provò camminando sul suolo del parco, in piedi sulle sue gambe, fu immensa.

Era seduta su una panchina insieme al fisioterapista e l'autunno stava lentamente arrivando. Le foglie degli alberi cominciavano a ingiallire e si levava un vento fresco che annunciava sottilmente l'arrivo di un freddo più intenso. Ora Kaori, del tutto riabilitata, cominciava a guadagnare indipendenza. Sapeva che le stampelle sarebbero sempre state indispensabili, ma poter stare in piedi e camminare come tutti le faceva dimenticare quel piccolo dettaglio pratico. Aveva sempre saputo che, nonostante i progressi della medicina, era impossibile tornare a uno stato precedente rispetto all'incidente.

"Credo che sia il momento che tu inizi a volare con le tue ali" dichiarò Tatsuya un mattino.

"Intende dire che posso rientrare a casa?" fece Kaori con occhi brillanti di gioia.

"Penso di sì. A meno che tu non ti sia innamorata di questo posto e desideri rimanere ancora un po'" rise lui.

"I quattro mesi trascorsi qui hanno sicuramente creato dei ricordi...come posso ringraziarla per tutto quello che ha fatto per me. Senza di lei non ci sarei mai riuscita"

"Kaori, sei una giovane donna molto coraggiosa, non ho mai dubitato della tua capacità di tornare a camminare"

"Ma lei si è preso cura di me, mi ha incoraggiata..."

"Credimi, non ho fatto granché. Gli incoraggiamenti maggiori sono arrivati senza dubbio da tuo fratello e da quell'uomo che veniva ogni giorno"

"Senza di loro sarei stata perduta"

"Ora non ti resta che vivere la tua vita!" disse Tatsuya, alzandosi. "Sei giovane, puoi scegliere il percorso su cui desideri vivere"

"Grazie...grazie di tutto" mormorò lei con occhi pieni di lacrime.

Osservandolo mentre se ne andava, Kaori si sentì stringere il cuore. Era appena stata voltata una nuova pagina della sua vita...su un futuro verso il quale doveva avanzare. Una futuro che ora sarebbe stato scelto da lei.
Afferrando le stampelle, tornò in camera sua e annunciò la buona notizia al fratello. Lui andò a prenderla nel pomeriggio.
La giovane donna stava finendo di fare i bagagli quando lui bussò alla porta. Vederla in piedi gli provocò come sempre una forte emozione e
si chiese se sarebbe mai riuscito a realizzare pienamente il miracolo che era accaduto.

Seduta in auto, la giovane ripensò ai saluti al centro, tutti si erano emozionati vedendola andare via, ma allo stesso tempo erano stafi felici.
Certo, avrebbe continuato ad essere seguita regolarmente, ma la parte più importante era alle sue spalle. Osservando il paesaggio che scorreva, sorrise gioiosamente. Giunti all'edificio di City Hunter, il cuore di Kaori si gonfiò di gioia. Era passato così tanto tempo da quando era stata lì. Chiudendo gli occhi un momento, le tornarono in mente molti ricordi. Tanta felicità, tanto amore...

Scendendo dalla macchina, con l'aiuto del fratello salì le scale. Non si fece trasportare, poteva farcela da sola. Nonostante lo sforzo, fu così felice di poter finalmente salire le scale che la fatica non le dispiacque.
Arrivata alla porta, sospirò. Non era sicura del perché, ma si sentiva strana. Quando aprì ed entrò, fece a malapena un passo che un'orda di applausi e grida
esplosero. Erano tutti presenti e si congratularono con la giovane per aver perseguito la sua lotta. Con le lacrime agli occhi lei ringraziò tutti per quella festicciola improvvisata. Cercando lo sweeper, gli rivolse un sorriso emozionato. Lui la ricambiò discretamente, non era abituato a ostentare i suoi sentimenti e Kaori lo aveva ben capito da tempo.

Sul divano, con un bicchiere di succo d'arancia in mano, tutti si aspettavano un breve discorso. Schiarendosi la gola per non piangere, le dichiarò:

"Ammetto di non essere molto dotata per i discorsi, ma proverò a riassumere quello che sento. Da sette mesi mi avete incoraggiata, mi avete offerto la vostra amicizia, ho scoperto una vita che non immaginavo, delle persone che hanno più rispetto per l'essere umano di quanto il resto della società non ne avrà mai...per tutto quello che mi avete dato, vi ringrazio...e qualsiasi cosa accadrà, avrete sempre tutti un posto speciale nel mio cuore"

Alla fine del monologo, le lacrime scorsero liberamente. Con tenerezza, suo fratello la baciò sulla fronte. Finalmente sua sorella avrebbe potuto gustare la felicità alla quale aveva diritto.
Il buon umore continuò a impregnare quelle mura per qualche ora, poi lasciò posto alla notte calante. Quando tutti se ne furono andati, Kaori era sempre sul divano
e guardava nel vuoto in un punto immaginario. Col bicchiere in mano, Ryo le si avvicinò.

"Posso sapere l'oggetto dei tuoi pensieri?"

"Stavo pensando che non può essere tutto vero. Che dopo tutti questi anni, sicuramente sto ancora sognando ad occhi aperti"

"Ti assicuro che non è un sogno"

"Allora adesso non c'è più niente di proibito, vero? Tutto ciò che era impossibile può diventare realtà?"

"L'hai già dimostrato, no? I sogni possono diventare realtà se ci si crede parecchio, e se si è disposti a dare tutto..."

"Sai..." cominciò lei arrossendo, "c'è una cosa che ho sempre sognato di fare"

Davanti al brusco silenzio di Kaori, Ryo la guardò incuriosito.

"Perché ti blocchi così?"

"Perché c'è il rischio che mi prendi in giro se te lo dico"

"Sai bene che non lo farò"

"Bene, allora mi lancio. Ho sempre sognato di ballare un lento..." Kaori avvampò.

Ryo sorrise. Lasciando il bicchiere sul tavolino, tese la mano alla giovane. Nel frattempo, una musica dolce partiva dalle casse del sistema hifi.

"Mi concede questo ballo?" dichiarò lui, con la mano sempre tesa.

Alzando gli occhi su Ryo, lei non trovò alcuno sguardo ironico, nessun cenno che stesse scherzando, semplicemente lo sguardo di un uomo che desiderava far ballare una donna.

"Beh..." balbettò, "non posso farlo senza stampelle" voltando il capo per nascondere i suoi occhi umidi, disse "sono stata sciocca a dire una cosa del genere"

"In questo caso, sarò io il tuo appoggio" rispose Ryo con tatto.

Un po' tremante, lei prese la mano di Ryo, che la strinse tra le braccia perché non cadesse senza le stampelle, e lentamente iniziarono a ondeggiare al ritmo lento della canzone.

Il cuore di Kaori iniziò a battere più forte...era ancora più meraviglioso di qualunque altra cosa. Ed era diverso rispetto a quando si trovava tra le braccia di Ryo per 'obbligo'. Con il passare dei secondi, Kaori si abbandonò sempre di più a quel calore.
Senza pensarci, appoggiò la testa al petto di Ryo. Lui inconsciamente strinse l'abbraccio. Era come se avesse paura che lei potesse sfuggire... e più di ogni altra cosa, quella sera la voleva contro di sé. Quando la musica finì, nessuno dei due se ne accorse e continuarono a ballare.
Nessuna parola disturbò quel momento magico.

Quando Kaori alzò il capo immergendo il suo sguardo in quello di Ryo, il bagliore che vide nella profondità delle sue pupille rifletteva il proprio. Le sue guance assunsero una tinta rosea per tanta intensità. Come se il tempo scorresse al rallentatore, Ryo abbassò lentamente il viso verso quello di Kaori. Quando le loro labbra si incontrarono,
per entrambi si scatenarono i fuochi d'artificio. Non rendendosi conto di cosa stava facendo, o meglio rendendosene conto fin troppo bene, Ryo sapeva di non poter più contenere i sentimenti che aveva nel profondo del suo cuore.

Lei era entrata nella sua vita come un angelo caduto dal cielo e, dolcemente, gli aveva fatto scoprire un mondo ancora sconosciuto. Sentimenti mai provati prima, che pensava di non essere in grado di provare.
Gradualmente il bacio divenne più appassionato e sensuale. Kaori lo ricambiò come fosse questione di vita o di morte. Senza fiato si separarono, per poi ritrovarsi qualche secondo dopo.

Kaori sentì le proprie gambe tremare, e non era solo perché era rimasta in piedi un po', erano le emozioni ad essere troppo forti.
Quando Ryo mise fine al bacio la guardò negli occhi, prima di accarezzarle teneramente la guancia con la punta delle dita.
Alla sensazione, lei chiuse gli occhi e appoggiò il viso sul suo palmo. Sapeva che quella notte non voleva stare lontana da lui. Lui la baciò leggermente sul naso e lei lo strinse con più forza.

"Non voglio che mi lasci...vorrei restare così per tutta la vita..." sussurrò lei, a malapena udibile.

"Kaori...perché io? Non ho il diritto...tu meriti..."

Prima che finisse la frase, lei portò l'indice sulle sue labbra. 

"No...sei tu quello che voglio, adesso e sempre...c'è molto più amore in te di quanto pensi. E il mio cuore ha scelto te. Non posso farci niente, la vita è così, le cose accadono senza poterle controllare. E io non voglio controllare niente, voglio vivere..."

Prima che lui potesse parlare, lei lo baciò di nuovo. Lui comprese il significato di quel bacio e sebbene la ragione gli dicesse di interromperlo subito, il suo cuore fu più forte. Anche lui voleva vivere...vivere come un uomo...

Prendendola tra le braccia, la portò nella sua stanza. Appoggiandola delicatamente sul letto, le accarezzò le morbide labbra con il pollice mentre la osservava protettivamente. Immergendo la testa nel suo collo, la baciò teneramente, attento a  ogni piccola reazione. Dal suo respiro irregolare, capì che il suo piacere stava aumentando. Con gesti precisi e teneri cominciò a  spogliarla. Kaori si sentì subito presa dalla paura...il suo corpo non le era mai piaciuto e temeva la reazione di Ryo davanti alle sue cicatrici. Percependo il suo disagio, Ryo si chinò verso il suo orecchio, toccando le linee sporgenti dovute alle operazioni con la punta delle dita.

"Hai un corpo magnifico, Kaori...non dubitarne"

Felice di quelle parole, la giovane gli rivolse uno splendido sorriso. Ryo aveva la capacità di rimuovere ogni suo dubbio, ogni sua ostinata paura dicendo poco.
Quando le sue dita le accarezzarono le gambe, lei emise un piccolo grido. Pensando di averle fatto male, lui si raddrizzò subito.

"Che c'è, Kaori?"

"Niente..." rispose lei con le lacrime agli occhi, "solo che...è bello poter finalmente sentire le tue carezze sulle mie gambe. Non l'avrei mai creduto possibile..."

Sorridendo, Ryo tornò sul suo viso, bevendo le lacrime che le rigavano le guance. Era così bella in quel momento...oltre alla bellezza fisica c'era qualcos'altro che brillava in lei. La luce della vita, la luce dell'amore...riprendendo le sue labbra, continuò ad accarezzarla. Voleva più di ogni altra cosa avvicinarla all'amore, mostrarle la bellezza dell'atto fisico. Voleva fare l'amore con la donna che occupava il suo cuore con lentezza e tenerezza. Rassicurata tra le sue braccia, lei iniziò a spogliarlo, scoprendo
la morbidezza e la forza del suo corpo. Con dita sottili lo toccò, facendolo, con suo grande stupore, sospirare di piacere.

Quando lui liberò il suo seno del tessuto di pizzo, ammirò quella bellezza della natura...con amore e delizia assaggiò, offrendo a Kaori sensazioni fino ad ora insospettate. Quando la sentì pronta ad andare oltre, liberò entrambi degli ultimi indumenti. Anche se un po' imbarazzata nel vedere per la prima volta la nudità di un uomo in tutto il suo splendore, Kaori cercò di non mostrare il suo tumulto e si concentrò sulle parole d'amore e sulle carezze dello sweeper.

Lentamente, senza fretta, lui ricevette il dono che Kaori non aveva concesso a nessuno fino ad allora. Facendo intrecciare le loro dita, le baciò la fronte bagnata mentre portava la giovane donna sulle vette del piacere. Il dolore che lei provò non fu nulla in confronto all'intensa felicità che avvertì in tutto il suo essere e nel suo cuore. In un ultimo grido, raggiunsero insieme l'unione totale.

Ansimando, Ryo la baciò sulle labbra, prima di rotolare su un lato e abbracciarla. Istintivamente, lei si accoccolò a lui, felice come non mai. L'amore appena sperimentato era oltre ogni immaginazione. Accarezzando i capelli della ragazza che ora disegnava linee immaginarie sul petto di lui, Ryo lasciò che il suo cuore parlasse in uno slancio d'amore.

"Kaori...io...io..." iniziò un po' goffamente.

Capendo quello che voleva dirle, lei si raddrizzò un po' e lo guardò con un sorriso raggiante.

"Ti amo anch'io" rispose, abbracciandolo.

Felice delle sue parole, sentiva di dover fare a sua volta il grande passo. Stringendola, si avvicinò al suo orecchio e le sussurrò la più bella dichiarazione che un uomo potesse fare a una donna. Piangendo di gioia, Kaori sapeva che il suo destino era ormai unito a quello di quell'uomo e nulla avrebbe potuto spezzare il legame. Nella beatitudine della notte, intrecciati, Kaori si addormentò.
Ryo ne fu incapace e rimase buona parte del tempo ad ammirarla.

Quello che lei gli aveva appena dato era un regalo inaspettato per uno come lui. Si era abbandonata tra le sue braccia senza paura, fidandosi completamente di lui...cosa gli aveva detto? Che voleva vivere...ma era stato lui a sentirsi più vivo che mai. Le parole che per la prima volta aveva pronunciato a Kaori dimostravano che era bello vivere. Più di tutto ora voleva amare la vita in cui era apparso un angelo con le ali un po' ferite, ma più coraggioso di tutto...

Stringendosi alla donna, lei emise il suo nome in un sospiro. Chiudendo gli occhi, si lasciò andare al richiamo della notte e si addormentò, per la prima volta
appagato e sereno. 
  
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