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Autore: Sleepesleep    17/01/2022    0 recensioni
Dedica una canzone ad una coppia o ad un personaggio...
Genere: Angst, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Altri
Note: AU, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Canzone: Carioca- Raphael Gualazzi
Coppia: Tanaka x Shimizu
Triste, molto triste, piangiamo con Tanaka
 
La luce soffusa crea ombre sbiadite sui corpi sudati, la musica risuonava alta nella sala inebriante. Forse è l’alcool, forse è l’eccitazione che serpeggia nell’aria ma Tanaka è certo di aver scorto un angelo volteggiare infondo al locale. Una voce indistinguibile lo sta chiamando eppure non riesce a capir nulla, la testa vortica in preda all’euforia, non voleva che finisse quella sensazione, era tutto così bello e lucente.
Vedo
Nel buio luci
Di un locale a due passi da me
Nel fumo
Una voce
Mi sospira dai balla con me

 
Ed eccola sotto la luce artificiale la sua Circe, oh donna concedigli questo ballo, concedigli la tua voce. Denti affilati d’avorio dipingono un sorriso malefico sul delicato viso, oh ti prego Circe predi il suo dolore. Tanaka sbanda verso di lei, la ammira e sussurra perso negli occhi scuri della sconosciuta << Si il mio sogno per stasera >>. Lei alza le spalle arrogante, la pelle pallida è fredda sotto il tocco delicato del ragazzo, oh Circe puoi avvelenare il suo cuore?
Occhi scuri
E pelle carioca
Carioca
Ma chi l’avrebbe detto
Sento solo la musica
Forse sei il diavolo
Ma sembri magica

 
Le loro labbra si toccano bollenti, che il cielo possa aver pietà di quest’uomo perso. L’alcol rende tutto evanescente, etereo, tramuta gli angeli in demoni. Circe dimmi quale delle tue magie hai usato? Dimmi che puoi spegnere la città solo per quella sera, solo per quella notte.  La musica continua in sottofondo ovattata, le mani si muovono in preda alla smania del possedere, Tanaka non ricorda più il perché fosse lì o chi fosse.
Vedo
Nel buio
Il tuo viso a due passi da me
Non hai
Scuse
Per tenermi lontano da te

 
<< Lascia che sia io a consolarti per stanotte >> sussurra la sconosciuta sulle labbra del giovane, Tanaka non è certo se lo abbia sentito sul serio o se sia solo stato un insieme di suoni confusi. Circe confondi la sua mente portandolo alla follia, te ne prego fagli dimenticare le sue parole. Lei si muove leggiadra ridendo, Tanaka la stringe a sé forse con troppa disperazione, vorrebbe poterla baciare ma lei rifugge. Circe sei così morbida, così calda, rendilo tuo schiavo, trasforma ogni uomo in un tuo schiavo.
Che io sia maledetto
Dai non fare la stupida
Fammi un sorriso
Che la noche se ne va

 
Lei sorride quasi riuscisse a percepire quel bisogno disperato di scappare di Tanaka, un sorriso predatore di un animale pronto a divorare la sua preda e Tanaka non si oppone, non gli dispiacerebbe essere divorato da quella donna. Circe liberalo, te ne prego.
Ma chi l’avrebbe detto
Sento solo la musica
Forse sei il diavolo
Ma sembri magica

 
 Il tempo sia aggroviglia su sé stesso, forse scorre troppo in fretta o forse è troppo lento, lui non lo sa, vuole solo che quella sera non finisca mai, vuole solo rimanere aggrappato a quel corpo così caldo. Tutto vortica intorno, le luci e la musica si spengono piano, il buio si diverte a staccarlo da quel sogno, lui prova ad opporsi, non vuole cedere alla ragione ma è un uomo debole e prima di crollare riesce a scorgere solo gli occhi scuri della donna divertiti, la notte scorre via tra le sue dita capricciosa.
La vita quasi mi supera
Resto qui adesso
Che si spegne la città
Bastava un sogno carioca

 
 Il risveglio è traumatico, tutto si è spento, Circe è sparita con la sua magia. Il sole illumina le ombre che si diradano, tutto torna alla sua immagine e i desideri si infrangono sotto i raggi pigri. Tanaka si rialza a fatica, non sa dove sia o come ci sia arrivato, sa solo che è vicino al limite e che il baratro lo sta chiamando a sé. Il sapore amaro del sangue misto con l’alcol rende ancora più disgusto il tutto, con rammarico osserva la sua fede, il piccolo anello freddo simbolo del suo vuoto, che gli ricorda costantemente la verità.
Non me ne importa di quel che pensi
Non me ne importa di quel che senti
Non mi ricordo neanche chi sei tu
Voglio sorridere dei miei sbagli
Voglio rivivere sogni immensi
Voglio una vita che non finisce più

 
 Chiunque fosse la Circe della sera prima non è riuscita ad alleviare il dolore, Shimizu se n’è andata, lo aveva lasciato. << Sono stanca, Tanaka, sono stanca di te e delle tue continue scuse, non è quella la vita che ho sempre voluto, tu non fai altro che bloccarmi, non posso raggiungere i miei obbiettivi con te >> gli aveva detto con fermezza la sua ormai ex moglie, aveva dato la colpa a lui di tutto, infondo lui era patetico, lo era sempre stato, era certamente colpa sua. Lacrime fredde solcarono il viso del giovane, faceva male, dannatamente male ma non poteva farci nulla. Si trascinò senza forze verso casa, tra poco i bambini si sarebbero svegliati, lui doveva essere lì per loro e ci sarebbe stato, loro erano l’ultima cosa che lo tratteneva…
   
 
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