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Autore: piccola_Calliope    06/02/2022    2 recensioni
Potrei riassumere questa storia come un gran caos pieno di cose non dette, di segreti non svelati, di amore in tempi sbagliati...Si in effetti è un gran caos, il caos di Marina e Giacomo...
Se volete farvi venire un pò di ulcera, avete appena trovato la storia perfetta per voi ;)
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Prologo
POV. MARINA
Sono stesa sul mio letto, con il mio bel piumone arancione della Winx credo che il mio sedere si trovi proprio sulla faccia di Tecna, poverina è sempre stata la Winx più sfortunata, quella che nessuno considera…Forse un po' le somiglio, si in fondo sono una Tecna, la Winx anonima…No scusate la parentesi totalmente inutile, ricominciamo: sono stesa sul mio letto a fissare il soffitto, tra meno di una settimana sarà Capodanno, un anno di merda va via e un anno di merda arriva, si è cosi che va, gli anni passano, ma per quanto mi riguarda fanno sempre schifo, sono piene di sfighe, si se ve lo state chiedendo sono una ragazza molto sfigata…No mi sono ripersa nuovamente nei miei pensieri, di questa storia alla fine non si capirà assolutamente nulla, ricomincio di nuovo:
Sono stesa sul mio letto a fissare il soffitto, tra meno di una settimana sarà Capodanno…In quel momento apre la porta della mia camera Giorgia, la mia migliore amica.
-Bussare no?-le domando scocciata, odio le intrusioni improvvise.
-Ciao adorabile Marina, sono anche io molto felice di vederti-risponde lei.
-Che vuoi?-sbuffo, lo ammetto non sono un tipetto molto socievole, anzi sono proprio una di quelle acidelle a cui piace rimanere rintanate nella propria stanza, lontano da tutto e tutti.
Giorgia fissa schifata un barattolino di yogurt al limone, sulla mia scrivania.
-Era lì anche tre giorni fa?-domanda.
Io mi copro il viso con il cuscino, non ho voglia di parlare e non ho voglia di sentire i suoi rimproveri, Giorgia è sempre stata quella un po' mammina che mi riprende per la qualunque.
-Che vuoi fare a Capodanno?-mi chiede improvvisamente.
Io mi scopro il viso e la fisso indignata.
-Anche tu adesso vuoi rientrare in quelle personcine fastidiose, che ti chiedono cosa fai a Capodanno e se osi rispondere loro, ‘’niente’’, ti guardano disgustate?-chiedo.
-Dai Mari non puoi rimanere a casa-mi rimprovera.
-A me non interessa Capodanno-sbuffo.
-Alfy ha avuto un’idea-sorride lei.
Alfy è diminutivo di Alfredo ed è il suo ragazzo, stanno insieme da tipo 7 anni credo e si amano tantissimo, loro sono una di quelle coppie che si fanno soprese super sdolcinate per San Valentino.
-Sentiamo la meravigliosa idea di Alfy-la prendo in giro.
-Alfy ti vuole bene non è giusto che lo prendi in giro-adesso è lei che sbuffa.
-Dai dimmi la sua idea-in realtà non mi interessa, ma voglio farla contenta e quindi la ascolterò.
-Ti ricordi la sua casina in montagna dove siamo andati 2 anni fa per il mio compleanno?-chiede esaltata.
Io annuisco.
-Ecco sta organizzando una bellissima serata insieme ai suoi amici, io ci vado e bhe potresti venire anche tu, Alfy pensa che ci sia un suo amico che ti starebbe simpaticissimo-mi sorride.
Si devo fare una parentesi su Alfy, è un bravissimo ragazzo, molto educato e molto studioso tra poco si laureerà in fisioterapia, io e lui siamo sempre andati d’accordo, mi vuole un bene immenso e anche io gliene voglio…Però, lui ha da sempre un obiettivo, vuole trovarmi un ragazzo e in questi anni mi ha presentato di tutto, suoi colleghi, suoi ex compagni di scuola, il tecnico del pc, l’idraulico, il figlio del suo padrone di casa, davvero di tutto ed inutile dire che si sono rivelati tutti dei fallimenti, gli unici che non mi ha mai presentato sono i suoi amici, perché ha paura di sentirsi dire ‘’che diavolo di ragazza mi hai presentato’’… Se è adesso è arrivato a volermi presentare un suo amico, è finita, per lui sono davvero un caso disperato.
-No e no-rispondo a Giorgia.
-Cosa no?-chiede lei.
-Non voglio venire al vostro festino e non voglio conoscere gli amici di Alfy-rispondo.
-Ma perché?-Giorgia mette su il broncio.
-Perché le feste mi annoiano e i ragazzi ancor di più-dico.
Si alla vostra domanda rispondo si, una delusione d’amore mi ha reso cosi cinica, mi hanno spezzato il cuore e purtroppo quelle come me non riescono a mettersi nuovamente in gioco, ma preferiscono chiudersi dentro il loro castello circondato dal laghetto con dentro i coccodrilli.
-Alfy ti sta per aggiungere al gruppo di Whatsapp-mi comunica.
Io sbarro gli occhi, se c’è  una cosa che odio in assoluto, questi sono proprio i gruppi di Whatsapp, aggiungici poi che questo serve ad organizzare un inutilissimo festino di Capodanno.
-Mari-Giorgia sta per dire qualcosa di serio, il suo sospiro prima di chiamarmi è indice di ciò.
-Dimmi Gio-rispondo.
-Non ti dico di farti stare simpatico Giacomo, ma ti prego esci dal tuo castello, sei una persona stupenda, non ostinarti a tenerla nascosta al mondo intero, altri ti apprezzeranno come facciamo io ed Alfy, stai privando il mondo di una persona stupenda, non sono tutti Alessandro e non tutti ti disprezzeranno come ha fatto lui, ma anzi, sei cosi simpatica, sei sempre stata quella buffa tra le due, anche se fai la stronza è facile volerti bene, quindi ok, non considerare Giacomo, ma almeno vieni a divertirti-mi fa una carezza fra i capelli.
-Ok vengo-sbuffo.
Lei si apre in un sorrisone.
-Giacomo non lo cago-le dico.
-Lo so stronzetta-mi abbraccia.

POV. GIACOMO
Sto lavando la mia macchina e Alfredo il mio migliore amico, è seduto su una sedia a fissarmi da più di mezz’ora.
-Mi devi dire qualcosa?-domando.
-Hei Giacomino che fai a Capodanno?-sorride.
-Credo starò con i miei-rispondo.
-E invece io ho una proposta da farti-si esalta subito, si Alfredo è uno dal entusiasmo facile.
-E sarebbe?-domando. -Sarebbe interessante se fosse un festino pieno di spogliarelliste-sorrido.
-E’ un festino, bravo hai indovinato, ma a casa mia in montagna e senza spogliarelliste, qualche vecchio amico ed un’ amica molto carina di Gio-dice.
-Chissà perché ma ero sicuro mi volessi presentare una-dico.
Ho chiuso una relazione da quasi un anno e da allora non ho avuto più nessuna ragazza, se non una relazione occasionale quest’estate, Alfredo mi vorrebbe vedere felice e sistemato e quindi ha cercato di organizzarmi qualche appuntamento, ma io mi sono sempre rifiutato.
-Io penso davvero che possa fare al caso tuo-mi dice.
-Dai ok ci vengo, come si chiama?-domando.
-Sei un grande-mi dà una pacca sulla spalla. -Giacomino ti devo avvisare, è una tipetta un po' difficile, una di quelle un po' stronze, ma ha un gran cuore, è una ragazza tutta da scoprire, però tu sei grintoso, simpatico secondo me riuscirai a scalfire il suo guscio-mi dice tutto contento.
-Il suo nome?-chiedo ancora.
-Marina-sorride.
-Ha il nome di una stronzetta dal cuore d’oro-rido.
-Ti sto mettendo nel gruppo di Whatsapp per Capodanno-mi dice.
Quella sera mi metto a leggere i vari messaggi nel gruppo e anche io comunico le mie preferenze riguardo a cosa mangiare…Abbiamo scritto tutti, tutti tranne uno, la famosissima Marina.
Prendo il suo contatto, non ha la privacy nell’immagine del profilo, la osservo, è molto carina e ha una foto buffa con una linguaccia, sorrido, sono sicuro che è proprio un bel tipetto, è online…Le scrivo.
Visualizza subito e poi si disconnette, sorrido.
-Stronza-dico.
Poso il telefono sul letto e mi vado a fare una doccia.
Finita la doccia, mi siedo sul water con l’accappatoio a riflettere sul senso della vita, sono stato fidanzato con Roberta per quasi 3 anni, siamo andati a convivere subito ed era tutto un sogno, lei ogni domenica mi preparava una torta, facevamo spesso l’amore, ci piaceva guardare i film accoccolati sul divano, la mia famiglia la adorava, però poi è finito tutto, lei ha iniziato a guardarmi con occhi diversi come se fosse annoiata, da lì mille litigi fin quando un giorno io ho fatto la valigia e sono andato via, lei non mi hai mai cercato, forse l’amore è questo condividere con qualcuno tanto per poi un giorno stancarsi e mandare tutto a puttane.
Il suono del mio telefono attira la mia attenzione, è un messaggio.
Afferro il telefono e sorrido, è la stronzetta dal cuore d’oro.

POV. MARINA
‘’ Lo sai che hanno organizzato questo festino per me e te?’’.
Alfy deve aver parlato tanto di me a questo Giacomo…Apro la sua immagine del profilo, ha uno sguardo molto serio, è molto bello, bisogna essere oggettivi lui rientra in quei ragazzi bellissimi che noti per strada, ha gli occhi quasi neri, uno sguardo così penetrante e ogni suo lineamento sembra essere stato disegnato, da un eccelso pittore, ha il naso drittissimo, giuro è perfetto.
E’ online, sta aspettando la mia risposta.
-Aspetta un altro po' Giacomino-mi disconnetto e vado a prendere al piano di sotto un altro vasetto del mio yogurt al limone, si mi piace lo yogurt al limone, è acido come me.
Mentre me lo gusto, rifletto su che tipo di risposta fornirgli…
‘’ Tempo perso 😉’’
‘’Non ti piaccio? Spezzerai il cuore di Alfy’’
Rido, sembra simpatico.
‘’Non ti offendere, non sei il mio tipo.’’
‘’Nemmeno tu il mio’’
-Furbetto-affermo ad alta voce, mentre sorrido osservando la chat.
‘’Allora va alla grande 😊’’
‘’Non tanto per Alfy ‘’
‘’Se ne farà una ragione’’
‘’Se ti dico che in realtà ti trovo carina pensi ci stia provando?’’
Sorrido, ancora una volta.
‘’Esatto, quindi non dirlo’’
‘’Ok’’
‘’Bhe, addio’’. L’ultima parola deve essere sempre la mia, è un dato di fatto.
Visualizza e non risponde.
Il mattino seguente…
‘’Se ti mandassi il buongiorno sembrerai un tipo interessato?’’
‘’Decisamente’’
‘’Allora Nonbuongiorno’’
Sorrido ancora una volta per un suo messaggio, è molto bello e sembra davvero simpatico, ma a me non va, io non ho nessuna voglia di conoscerlo, di mettermi in gioco, di affezionarmi a qualcuno e poi soffrire come un cane mentre mando giù chili di Nutella e guardo commedie romantiche, che non mi strappano un sorriso, ma mi fanno piangere come una disperata, l’amore è un’equazione che porta sempre allo stesso risultato, soffrire.
‘’Nonbuongiorno a te’’ rispondo e spero che la cosa finisca qui.
In quel momento apre la porta di camera mia Giorgia, nascondo il cellulare non voglio che sappia che ci siamo sentiti.
-Sei pronta a preparare il borsone per i giorni in montagna?-chiede entusiasta.
-Buongiorno Giorgina-sbuffo.
-Saranno dei giorni fantastici-sorride tutta contenta.

POV. GIACOMO
Sono in macchina con Alfy per raggiungere la sua casa in montagna.
-Non capisco perché non sei andato con Giorgia-dico.
-Giorgia è con Marina-risponde.
-E tu non potevi andare con loro?-domando.
-Devo pensare che non vuoi passare un po' di tempo con il tuo migliore amico?-chiede fintamente offeso.
-Tu e Gio fate tutto insieme, mi è solo sembrato strano-ammetto.
-Sono ragazze mettono la musica a tutto volume e improvvisano balletti imbarazzanti mentre sono in macchina insieme, lasciale divertire da sole-sorride.
-Anche Marina improvvisa balletti imbarazzanti?-domando.
-Hai visto la sua foto whatsapp è carina vero?-chiede.
-E’ menefreghista e sarcastica-dico.
-La sua foto?-domanda Alfy interdetto.
Io apro la chat con Marina e gli passo il mio telefono.
-Giacomo ti ha risposto e non sai quanto questa possa essere considerata una vittoria-esclama.
-Alfy parliamoci chiaro, è una piena di complessi ne sono sicuro-affermo.
-Vi siete scambiati poche parole, è presto per parlare-mi risponde.
-Non mi va di avere relazioni o frequentazioni, lo sai-dico.
Marina è molto carina, Marina è senza dubbio molto intelligente, e non nego che questo suo modo di fare cosi scazzato potrebbe attirare la mia attenzione, è scontato che una ragazza cosi intrighi…Ma a me davvero non va, non voglio frequentare nessuno men che meno una che analizzerebbe ogni mia parola o comportamento, per poi rinfacciarmi qualsiasi cosa, sto bene da solo, in questo momento sono veramente sereno e non voglio problemi.
Alfy si zittisce, sa che è inutile insistere. Arriviamo nella casa in montagna, siamo i primi ed iniziamo a dare una ripulita.
-Ti posso fare una domanda?-chiedo all’improvviso mentre spazzo il pavimento della cucina.
-Dimmi-risponde.
-Ma Marina che mangia? Non ha scritto nulla sul gruppo-affermo.
-Io e Gio conosciamo bene i suoi gusti, per questo non ha risposto-mi dice.
-E conoscete i sui gusti anche in fatto di ragazzi? Avete scelto di presentarle me-dico.
Lui sorride e riprende a lavare i piatti.
-Perché non rispondi?-insisto.
-Ho capito perché non vuoi frequentarla-mi dice.
-Perché?-domando.
In quel momento qualcuno apre la porta.
-Amore mio-sento la voce di Giorgia.
Le mie mani inspiegabilmente iniziano a sudare…
-Ciao bellissimi-Giorgia con tutto il suo entusiasmo, fa il suo ingresso in cucina.
-Amore-Alfy le va incontro per poi lasciarle un casto bacio sulle labbra.
Un secondo dopo dietro di lei compare Marina, è completamente vestita di nero, perfino i suoi occhiali da sole sono di quel colore, è bassina, una puffetta, scazzata si toglie gli occhiali, e il mio cuore perde  un battito, non è carina, lei è bella, non ha un filo di trucco, un’espressione mista tra l’assonnato e lo schifato, ma è davvero bellissima, credo che non si sia spazzolata nemmeno i capelli, sospiro.
-Hei Mercoledi-Alfy la prende in giro, lei rotea gli occhi.
Poi mi osserva, la mia salivazione è azzerata, che diavolo sta succedendo? Il mio cervello smette di funzionare, sento solo il battito del mio cuore.
-Dov’è la mia stanza?-sbuffa, non mi saluta, che stronza.
-Ti immaginavo più alta e più carina-la butto lì e lei mi osserva nuovamente.
-Stai parlando con me?-domanda indignata.
-Sei alta una mela o poco più proprio come un puffo?-chiedo.
-E tu sei cretino per finta o sei nato cosi?-mi guarda malissimo.
-Vieni Mercoledi ti faccio vedere la tua stanza-Alfy la prende per mano e se la trascina al piano superiore.
-Che diavolo fai?-Giorgia mi aggredisce.
-Gio ti voglio bene, ma non devi dirmi cosa fare, io faccio quello che voglio e la tratto come voglio-rispondo e la lascio da sola in cucina.
E’ inspiegabile quello che mi è appena successo, nessuna ragazza mi hai mai fatto sentire cosi al primo sguardo…Nemmeno Roberta, e per assurdo io credevo che lei fosse l’amore della mia vita, poi arriva dal nulla una ragazza antipatica che non ha nessunissima intenzione di aprirsi con me e boom smetto di funzionare correttamente, che poi io non sono mai stato il tipo che provoca gli altri, ma non so lei…Sono davvero senza parole.

POV. MARINA
-Simpaticissimo il tuo amico-rimprovero Alfy, l’atteggiamento di quel Giacomo mi ha davvero indisposta.
-E’ nervoso per delle sue questioni familiari, sono sicuro che non aveva nessuna intenzione di provocarti, è un ragazzo tranquillissimo-mi dice. -Dai Mari non te la prendere-mi scompiglia i capelli.
E’ assurdo mi sembrava un ragazzo simpatico, alla fine era scontato non avremmo avuto una relazione, ma almeno credevo ci saremmo stati simpatici e avremmo passato due giorni in serenità e invece no, lui è rientrato da subito nella mia lista nera, ma poi perché provocare dal nulla una sconosciuta? A pranzo non ci consideriamo e ci sediamo lontani, invece altri amici di Alfy si rivelano decisamente un’ottima compagnia, meglio così.
-Che ti metti per stasera?-Giorgia apre la mia stanza mentre sono seduta sul letto in accappatoio.
-Giorgia tu devi smettere di aprire la porta della mia stanza e se fossi stata a fare cose con qualcuno?-chiedo.
Lei scoppia a ridere.
Le lancio un leggings contro.
-Stronza-sbuffo.
-Dai che ti metti?-insiste.
-Quello-mostro un jeans e un maglioncino nero sulla poltrona.
-Perché non metti questo? E’ sempre nero-mi sorride e adagia sul letto un vestitino nero molto semplice con scollo a cuore e gonnellina a palloncino.
-Mi scoccio con i vestiti lo sai-dico.
-Io te lo lascio qui, pensaci-mi sorride e poi mi lascia sola.
Riapro la chat di Giacomo…Nemmeno io so il perché…
Scrivo e invio.
Decido di indossare il vestitino e non solo, mi faccio i boccoli e mi metto il rossetto rosso, mi osservo allo specchio e sono molto soddisfatta del risultato.
Faccio un sospiro e apro la porta della mia camera.
-Ti divertirai stasera Marina-dico.

POV. GIACOMO
‘’ Sarò anche alta una mela o poco più, ma nella botte piccola c’è il vino buono 😉’’
Sorrido leggendo quel messaggio, forse alla fine provocarla non è stato proprio un errore.
-Come mai questo sorrisone?-mi domanda Alfy.
-Niente ho letto una cazzata su facebook-rispondo.
Sto ballando con i miei amici mentre sorseggio un cocktail preparato da me, quando mi volto verso le scale e la vedo…Avete presente quelle scene a rallentatore, che spesso ci sono nei film romantici? Ecco io ne sto appena vivendo una…Marina è…
-Chiudi la bocca-mi sussurra Alfy alle spalle.
-Buonasera-Marina mi regala  un sorrisetto malizioso.
-Che bella che sei tesoro-Giorgia le da un bacio sulla guancia.
Lei va a prendersi un cocktail, ci osserviamo tutta la sera, senza però scambiarci una parola.
-Secondo me l’hai incuriosita-mi dice Alfy.
-Può essere-sorrido.
-Giacomo, non sentirti meno, tu vali tanto e conoscendo Mari sono sicuro che lei vedrà il tuo valore, se ne avrete la possibilità-dice Alfy e io gli sorrido, lui mi conosce davvero benissimo, è come un fratello per me e legge i miei pensieri…Ho sempre avuto questa paura quella di non essere mai abbastanza, per le varie situazioni, per le ragazze, per la vita, mi sono sempre sentito quello difettoso e alla fine tanti mi hanno fatto sentire cosi.
Arrivano gli ultimi dieci secondi dell’anno, durante il conto alla rovescia io e Marina ci guardiamo negli occhi e non so, mi sembra assurdo pensare questa cosa, ma sento che si è appena istaurato tra noi un legame indistruttibile, qualcosa che niente e nessuno, potrà distruggere, è assurdo, credo di aver trovato la mia persona…Ma com’è possibile così tanto in cosi poco? E’ irreale, io non vivo in un film romantico.
-Buon anno-urliamo tutti insieme allo scoccare della mezzanotte.
Tra vari brindisi e balletti io non ho la possibilità di avvicinarmi a Marina, ma poi noto che lei esce fuori, cosi prendo un plaid sul divano e la raggiungo, è di schiena che sorseggia il suo cocktail e osserva i nostri amici ubriachi, giocare a palle di neve, le appoggio il plaid sulle spalle, lei sussulta, poi mi sorride.
-Mi sorridi perché sei un po' brilla?-le chiedo.
-Possibile, l’alcool mi rende più socievole-risponde.
Restiamo in silenzio uno accanto all’altra.
-Alla fine credo che tu sia un po' simpatico-mi dice.
-Io credo che tu sia bellissima-ammetto.
-Anche se sono alta una mela o poco più?-domanda ridendo.
-Soprattutto perché sei alta una mela o poco più-sorrido.
Lei mi sorride.
-Sei davvero come Mercoledi Addams?-domando.
-Scoprilo-sorride ancora una volta, e ha per me un sorriso meraviglioso.
-Buon anno Puffetta-le bacio la guancia.
-Amici?-mi porge la mano.
-Amici-la stringo.

Angolo autrice
Salve, per chi mi segue da tempo, sono finalmente tornato, per chi per la prima volta ha aperto una mia storia, spero sia di tuo gradimento :)
Allora che mi dite? Che ve ne pare? Come vi sembrano Marina e Giacomino? 
PS. In questa storia posso dirvi che mai nulla è come sembra.
A prestissimo.
  
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