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Autore: Ace of Spades    28/02/2022    3 recensioni
«Una cosa Mihawk la sapeva con assoluta certezza: in quell'appartamento non era l'unica persona pericolosa.
E se lo aveva capito lui, probabilmente ne erano a conoscenza tutti.
Quindi la domanda era: per quale motivo avevano accettato di condividere uno spazio in cui vivere?
Il rasoio di Occam: a parità di fattori la soluzione più semplice è quella giusta.
Perché si annoiavano.»
.
.
.
Tre giovani studenti universitari decidono di dividere le spese abitando insieme. Piuttosto normale, certo, se non fosse che le tre persone in questione vogliono uccidersi a vicenda per far passare il tempo.
Non possono farlo? Ah no? Andate a dirlo a Crocodile, Doflamingo e Mihawk.
Genere: Comico, Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Crocodile, Donquijote Doflamingo, Drakul Mihawk | Coppie: Shichibukai/Flotta dei 7
Note: AU, Nonsense, What if? | Avvertimenti: nessuno
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XIX
 

It's too early for surrender
Too late for a prayer
We can't go to hell if we're already there
They say the end is coming
And I need to prepare
We can't go to hell if we're already there








Mihawk trovò davvero Doflamingo sdraiato sul pavimento, ma purtroppo ancora respirante.
Crocodile stava placidamente bevendo seduto su una sedia. In effetti non lo aveva mai visto senza una tazza o un sigaro in mano quando si rilassava.
Stava per rimproverarlo sul fatto di aver lasciato il biondo vivo e vegeto, quando si rese conto che Doflamingo era sí sdraiato per terra, ma con le mani legate dietro la schiena.
"Kinky" sussurrò Mihawk e a Crocodile venne uno strano dejavu.
"Tu e Shanks siete molto legati" commentò bevendo.
 
Lo spadaccino si sedette di fronte a lui.
"Anche Doflamingo a quanto pare"
Il moro gli sorrise.
"Immaginavo avessi avuto storie anche con uomini, ma ho il sentore che siano tutti morti per cause naturali, e non credo nemmeno per mano tua."
 
"Probabile. Ho provato emozioni, ho deciso che non era per me, grazie per l'opportunità, recensione una stella."
Doflamingo sghignazzò.
"Con tutto il rispetto per questa tua opinione, che è zero, sei completamente in errore"
 
Crocodile sbuffò e lasciò che Mihawk li ignorasse in favore di prepararsi una cioccolata calda.
"Una volta ho assoldato degli assassini per ucciderlo" cominciò lo spadaccino mentre versava la bevanda dentro un calice da vino, solo per far innervosire il moro. "Si è presentato a casa mia con una scatola di cioccolatini dicendo ‹È stato un bel gesto, ha significato molto per me sapere che sono sempre nei tuoi pensieri.›… Da quel momento credo di aver smesso di cercare un significato nell'esistenza del Rosso."
 
Crocodile inspirò mentre Mihawk si girava la cioccolata, ovviamente innervosito dal calice.
"Dovresti fare un esame di coscienza più spesso, aiuta a superare i problemi."
 
"Già. Ma tu devi essere drammatico prima" concluse il biondo accavallando una gamba sull'altra e rivolgendogli un sorrisetto di scherno.
Il moro roteò gli occhi e tornò ad ignorarlo.
"Stiamo discutendo la mia relazione con Shanks? Oppure mi stavate aspettando per guardare un film? O pranzare?" chiese Mihawk appoggiandosi allo schienale.
 
"Entrambi! Ma Croco-chan doveva fare prima il drammatico. Non mi sorprenderei se tra qualche anno avesse un ufficio con una bella scrivania, una poltrona nera in pelle, e accogliesse le persone girandosi lentamente e dicesse ‹Ci vediamo di nuovo Signor Bond.›, il tutto con un gatto in grembo." concluse Doflamingo facendo spallucce, o almeno provandoci, a causa del nodo stretto attorno ai polsi e agli avambracci.
 
I due lo guardarono per qualche secondo e poi risero.
 
"Un bel look in effetti, ti donerebbe anche Mister Zero."
"Certo. Tutto mi donerebbe considerando chi sono. Ed è inutile che mi prendi in giro.
Tu avresti un castello da qualche parte, su cui girano strane leggende di fantasmi e omicidi, e i bambini che provano ad avvicinarsi scapperebbero urlando al solo rumore di qualcuno che affila una lama." lo rimbeccò Crocodile mentre Mihawk annuiva.
"Un sogno. Magari allevo qualche animale pericoloso da mettere in giardino. E nel tempo libero vado a trovare Doflamingo nella sua isola tropicale abitata da persone che lo amano e lo adorano come una divinità, mentre lui si gode la vita in una villa sul monte più alto, con piscine e fenicotteri, mentre tutto attorno ci sono girasoli e iris." aggiunse Mihawk spostando lo sguardo sul biondo.
"Mi usereste solo per costruirvi un alibi"
"Non dimenticare le piscine"
"Che amici di merda"
"Gli opposti si attraggono, ma sono i simili che continuano ad essere parte della tua vita fino alla morte."
 
"Che poesia Croco-chan"
"Stai zitto e rimani lí finché non ho finito di cucinare"
"Sei davvero cattivo"
"Allora aspetta di vedermi con qualcuno che non mi piace"
"Sei davvero adorabile, ringrazia che sono legato. Anche se ho le gambe libere e…"
"No." commentò Mihawk portandosi una mano sulla fronte.
 
Incredibile quanto il tempismo abbia un ruolo in tutto, accade qualcosa nel momento esatto che ti serve per poter andare avanti, o semplicemente capire qualcosa che hai lasciato indietro.
E io di questi due non mi libererò mai.
 
"Faccio la pasta con pomodorini, basilico e bufala così non c'è bisogno di cucinare qualcosa di vegetariano per Mipo"
"Grazie"
"Tanto sappiamo tutti che la carne l'ha già mangiata oggi"
"Doflamingo fai schifo"
"Lo so"
 
E non sono certo di volere che le cose vadano diversamente.
 
 
 
 
˗ˏˋ  𔘓   ˎˊ˗
 
 
 
 
"Signor Crocodile, lei ha messo le mani in una situazione che non le concerne, e purtroppo ora ne dovrà pagare le conseguenze." commentò l'uomo mentre attorno i suoi amichetti ridevano.
 
Peccato non aver mangiato prima di andare al lavoro oggi, una bella bistecca ora sarebbe stata perfetta.
 
Le manette che lo tenevano ancorato al palo in metallo dietro di lui gli stavano dando fastidio, segandogli i polsi. Dal volto dell'uomo non scaturiva però alcuna emozione, se non un leggero divertimento. Attorno agli occhi vi era qualche ruga che rendeva il sguardo ancora più profondo e difficile da sopportare, mentre i vestiti di marca, ora sporchi di fango e sangue, trasmettevano potere.
Chiunque se lo fosse trovato davanti avrebbe capito di essere di fronte a qualcuno che non andava provocato. Un uomo saggio avrebbe fatto un passo indietro per farlo passare, un pazzo lo avrebbe rapito e appeso ad un palo per liberarsi della sua enorme influenza nell'ambiente illegale della malavita.
 
"Qualche ultima parola?" commentò il tizio che aveva parlato poco prima, alzando la pistola e puntandogliela in faccia. "Vuoi pregare Dio?"
Altre risate.
 
"Non sono un uomo religioso" commentò con una voce bassa e canzonatoria. "Ma, se dovessi esprimere la mia idea a riguardo, credo che come aiuto dall'alto sceglierei un cecchino"
Appena finito di pronunciare l'ultima parola, dei colpi, più simili a dei sibili, sferzarono l'aria attorno a lui, colpendo uno ad uno le persone che aveva di fronte.
 
 
A circa cinquecento metri di distanza, su un tetto di un vecchio edificio, un uomo dai capelli scuri maneggiava un fucile, guardando dentro il mirino e sparando ogni due secondi precisi.
"Adoro guardarti quando uccidi la gente. E Adoro ancora di più quando spari perché arricci il piede destro in alto, Dio, è così adorabile"
"Shanks"
"Cosa, mon cher?"
"Taci, sto lavorando"
L'uomo dai capelli rossi appoggiò nuovamente il mento sul palmo della mano con un sospiro, e continuò a guardare Drakul Mihawk, campione di kendo e affermato traduttore, nonché assassino a tempo perso, continuare a premere il grilletto.
 
Doflamingo entrò e vide una marea di corpi stesi sul pavimento.
Trovò quello che stava cercando poco più avanti, e un ghigno gli si ampliò sul volto.
Nonostante fosse legato e impotente, Crocodile riusciva comunque ad intimorire e a dominare l'intera stanza in cui si trovava con la sua presenza.
"Croco-chan, ti vedo poco in forma"
L'altro non si degnò nemmeno di rispondergli, ma lo fissò alzando un sopracciglio.
"Ok, ti libero. Anche se morte, sangue, tu legato ad un palo… potrebbe benissimo essere uno dei miei sogni preferiti"
"Se vuoi essere sicuro di non dormire ti colpisco volentieri" rispose il moro inclinando la testa.
"Kinky"
 
Crocodile sorrise.
 
 
.
 
 
"Smettila di toccarmi con quello stantuffo o ti stacco la mano a morsi"
Mihawk si fermò qualche secondo per rivolgere uno sguardo divertito all'uomo seduto davanti a lui.
"Sarebbe alquanto interessante da vedere."
"Smettetela di flirtare quando io non ci sono" sbottò il biondo entrando nella stanza quasi sbattendo i piedi.
 
A volte si comporta come un bambino di tre anni.
 
"Sono un po' preoccupato se questa è la tua idea di flirt, ma, trattandosi di te, non sono nemmeno troppo sorpreso" commentò lo spadaccino, mentre continuava a disinfettare il taglio sulla fronte di Crocodile.
"Chi dei due mi ha usato come esca questa volta?" commentò quasi ringhiando il moro.
"Croco-chan. Mi offendi. Qui c'è solo una persona che sapeva dove fossi, ed è la stessa che ha avuto il tempo per appostarsi su un tetto" rispose Doflamingo.
"E invece mi dispiace, ma ero lí solo perché me lo ha detto il Rosso. A quanto pare voleva liberarsi di quella cellula terroristica da mesi, ovviamente sono riuscito a sapere cosa progettavano di fare, quando e a chi, e ho agito di conseguenza."
Crocodile roteò gli occhi al cielo in un gesto di stizza.
"La dovete smettere di usarmi tutti come esca per risolvere i vostri problemi. Prima Doflamingo, dopo te, Mihawk, adesso Shanks."
 
Doflamingo si piegò in avanti e gli sollevò il volto, passandogli il pollice sulle labbra.
"Ma nessuno di noi è così sexy con i vestiti strappati e ricoperto di sangue, come potremmo scegliere qualcun altro"
Sul volto di Mihawk si dipinse un'espressione disgustata alla vista della dimostrazione d'affetto tra i due: erano passati anni da quando si erano messi insieme, ma tutt'ora, la prima reazione che gli provocava assistere alla loro strana e malata pda, era un rigurgito.
 
Si allontanò per prendere una bottiglia di whisky dalla dispensa rivolgendo le spalle alla coppia.
Nonostante avessero finito gli studi, fossero cresciuti e si fossero fatti un nome nel mondo legale e non, quell'appartamento rimaneva un posto sicuro, un luogo di incontro per giocare a poker, guardare film o semplicemente prendersi una pausa da tutto il resto.
Lo avevano comprato e rimesso in sesto perché - come amava ricordare Crocodile - alla fine erano dei sentimentali, e si erano legati a quelle quattro mura sgangherate.
 
"Doflamingo, lo sai che non devi rivolgermi la parola prima delle 9 di mattina"
"Ma sono le sette di sera!"
"Da qualche parte sono ancora le otto, silenzio"
 
Nell'angolo del salotto spiccava una vecchia bicicletta, un monito e un ricordo di quando rischiarono di farsi arrestare perché avevano deciso di salirci in tre e di tornare a casa: Doflamingo pedalava, Crocodile era seduto sul sellino e Mihawk sul portapacchi (nonostante volesse andare nel cestino davanti).
 
"Oh, Falchetto andiamo a bere in terrazza! Sta piovendo, è perfetto, adoro la pioggia"
"Aiuta a pulire le tracce di un delitto" commentò Crocodile passandogli davanti.
"Non se usi come arma un pezzo di ghiaccio" gli rispose Mihawk, e Crocodile sbattè il suo bicchiere contro il suo in segno di assenso.
"Comincio a mettere in dubbio la vostra sanità mentale."
"Sulla tua nessuno ha mai avuto dei dubbi"
"Vero, non ricordo di aver mai avuto un simile fastidio" ghignò il biondo.
"Vi siete tolti le scarpe prima di entrare in casa, vero? Se sporcate il pavimento vi butto fuori" sbottò Crocodile guardandoli male.
"Croco-chan non iniziare con le tue manie" rispose Doflamingo togliendosi comunque le scarpe, seguito a ruota da un divertito Mihawk.
 
 
Le cose cambiano per rimanere sempre le stesse.
 
 
Si sedetterò in terrazza a bere; Crocodile accese un sigaro e nessuno parlò più. Poco dopo smise di piovere e il cielo si rischiarò, mostrando qualche timida stella e una falce di luna.
 
 
 
 
 
 
The End
 
 
 
 
 
 
 
Angolo dell'autrice:
Ebbene sí, è finita. Se siete stati attenti è finita esattamente come è iniziata, con le stesse battute e le stesse reazioni.
Volevo trattare della loro vita universitaria mentre erano invischiati nel crimine, ma non ho resistito nel mettere alla fine un pezzo sul futuro e su come si sarebbero svolte le loro vite una volta adulti.
Anche qui c'è una citazione da un film che ho usato in altre storie, RED.
E anche qui c'è un'amicizia che non avrebbe dovuto svilupparsi, ma che invece resiste e si fortifica con gli anni.
 
Spero davvero che vi sia piaciuta.
Lasciatemi un commento se volete,
A presto,
Ace of Spades
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