Grazie a chiunque legga, sono benvenute le recensioni e soprattutto suggerimenti e critiche
CAPITOLO 52
Emozionata
ci misi un po’ per addormentarmi, il caldo corpicino di Avise
premuto contro il
mio mi aiutò a tranquillizzarmi.
I fiori si
estendevano tutto intorno come al solito, ondeggiando a causa di una
leggerissima brezza. Portai per istinto una mano verso il ventre tondo
che però
era assente. La rialzai passandomela tra i capelli con un sospiro che
divenne
un sorriso alla vista di Solas che avanzava tranquillo. Senza una
parola si
avvicinò e mi accolse tra le braccia prendendo possesso
dolcemente della mia
bocca. Feci scorrere le mani sul suo petto fino a passarle ai lati del
collo,
mettendo buona parte del mio peso contro di lui. Ci staccammo senza
fiato e
sorridemmo entrambi. Misi ancora le labbra contro le sue in un leggero
tocco, fissandolo
innamorata persa -Sono completamente pazza di te, lo sai?- domandai in
un
mormorio -Tua figlia ha messo le mani come al solito dove non avrebbe
dovuto…-
aggiunsi sempre con un largo sorriso
Lui
alzò un
sopracciglio guardandomi incuriosito -E il piccolo terremoto cosa ha
fatto?-
chiese con una vena ironica nella voce
Posai ancora
le labbra sulle sue -Ha fatto volare a terra il tuo quaderno dei
disegni… si è
spalancato sul pavimento. Non ho potuto evitare che lo sguardo
cadesse…-
spiegai
Mi
mostrò un’espressione
un po’ abbattuta -Sorpresa saltata, ne deduco?-
Iniziai a
massaggiargli i lati del collo con le mani -Ho ammirato solo un Dorian
disegnato in modo divino… e conseguente glifo…-
replicai
-Hai
apprezzato?- domandò incerto
Sorrisi -Stai
scherzando? Va oltre qualsiasi aspettativa- lo tirai verso il mio viso
per un
altro bacio profondo -Ti avrei voluto steso sul nostro letto. Pronto
per essere
cavalcato, ma fen…-
In quel
momento venni presa in braccio e strinsi le gambe attorno alla sua vita
-Non hai
guardato anche il resto?- disse incredulo
-No! Devi
darmelo tu! E poi non volevo trasformarmi in una fontana davanti a
nostra figlia-
Sorrise -Una
fontana?-
Mostrai una
smorfia -I miei ormoni… Mi emoziono troppo per
niente…- borbottai
-Mmm…-
infilò il viso nell’incavo del mio collo,
sfiorandomi con la punta del naso la
pelle -Tornerò in fretta. Mi mancate anche vo-
-Ti
conviene, se no tua figlia non tornerà a dormire da sola-
scherzai
Ridacchiò
e
iniziò a camminare, trasportandomi.
-Dove
andiamo?- domandai
-A metterci
comodi e se vuoi c’è qualche spirito mio amico che
vorrebbe conoscerti-
Gli lasciai
un leggero bacio sulle labbra -Volentieri-
-Mia Signora-
disse Abelas, spostai l’attenzione su di lui con un sospiro
di sollievo, stavo leggendo
e controllando tutta la corrispondenza di cui di solito si occupava in
parte
anche Solas, così da facilitarci e velocizzare il lavoro.
-Dimmi- e posi
una firma liberandomi del foglio mettendolo su una pila di altrettanta
carta.
In quei momenti Josy mi mancava ancora di più.
-Una visita
non prevista, la strega delle selve ci ha trovato-
Sorpresa
abbozzai lentamente un sorriso -È sola?-
-È
accompagnata
da un elfo e da un ragazzo, suo figlio immagino-
-Sì,
l’elfo
è il suo compagno, nonché l’Eroe del
Ferelden. Portali pure qui, sospettavo che
sarebbe riuscita a eludere la chiave degli eluvian, dopotutto
è la figlia di
Flemeth-
Osservai
Abelas allontanarsi e mi appoggiai meglio con la schiena alla poltrona.
Mithra
stava tenendo impegnata Avise, se non avessi avuto qualcuno che ogni
tanto mi
faceva tirare il fiato, non so come avrei fatto.
Osservai le
colonne dalla mia scrivania sotto il porticato, era una bella giornata
e avevo
fatto in modo di non restare al chiuso. Un dolore mi arrivò
dal ventre. Ahi! E
mi guardai la pancia appoggiando la mano dal lato colpito. Era un
calcio? -Da’len…-
borbottai
-Tutto bene
mia Signora?- udii Abelas domandarmi con tono preoccupato. Alzai gli
occhi su
di lui e sorrisi lievemente -Sto…- mi bloccai ricevendone un
altro. Ahi! E
ahi!!
-Calci?- mi
arrivò alle orecchie la voce di Morrigan e la fissai in
viso. Mi mostrava un
sorrisetto come se la sapesse lunga -Davvero? Pensavo bussassero-
scherzai
La maga
sbuffò e si avvicinò decisa, lasciando indietro i
suoi due uomini. Abelas si
piazzò tra di noi beccandosi un’occhiataccia dalla
maga
-Abelas, vai
per favore-
-Ma…
mia
Signora…- tentò
-Ora-
replicai lapidaria
Per nulla
convinta la Sentinella si allontanò, andando a chiamare dei
rinforzi,
conoscendolo.
Morrigan si
chinò da parte a me e coprì la mia mano con la
sua. Una magia che riconobbi si
sprigionò, mettendo a dormire il cucciolo. Sospirai
profondamente -Grazie, mi
ricorderò del trucco-
-Mi
sorprende Inquisitore che non ci sia l’elfo eretico a
ronzarvi intorno-
Sorrisi -Non
usare quel titolo, sai che non mi piace- passai subito dandole del tu.
Lo
sapevamo entrambe che mi stava prendendo in giro. Nel tempo passato a
Skyhold
eravamo diventate ottime amiche, mi piaceva quel suo modo diretto di
dire le
cose, senza fronzoli e cose inutili. Trovavo divertenti i battibecchi
che aveva
con il mio lupo, due arroganti nella stessa stanza creavano un sacco di
scintille.
I due uomini
con un cenno di Morrigan si avvicinarono. I miei occhi si posarono sul
ragazzo
più giovane stupita. Lo avevo visto bambino, ma ora era
cresciuto parecchio. I
tratti infantili erano stati persi del tutto
-Crescono
vedo…- mormorai
-Sta
diventando tutto suo padre…- replicò con una
punta di orgoglio sempre presente
quando parlava dell’Eroe del Ferelden
Mi alzai
andando incontro ad entrambi con un sorriso -Keiran non ti riconoscevo
quasi,
sei alto come tuo padre- e rivolsi l’attenzione
sull’uomo da parte a lui, iridi
verdi e capelli castani, mi mostrava un sorriso gentile che dava vita
al
vallaslin di Andruil
-Andaran
atish’an, Theron Mahariel-
Sorrisi
-Finalmente
incontro l’Eroe del Ferelden, l’uomo che ha fatto
perdere la testa a Morrigan-
Rise e
guardò il suo cuore che alzava gli occhi al cielo -Non sono
qui per
spettegolare Yen-
-Lo so, lo
so, ma dovrete riposare e mangiare qualcosa. E penso dovresti essere
informata
su alcuni fatti- e riguardai Mahariel -Entrambi-
-Elfi
ovunque, ti sei data da fare in questi anni-
Alzai le
spalle -Lo faccio per amore, dovresti conoscermi ormai- risposi
Ridacchiò
-Avrei
dedotto per noia. Hai tolto a Ferelden e Orlais della terra senza
spargimenti
di sangue. Molto più impressionante che uccidere un magister
corrotto dal
flagello-
Morrigan si
appoggiò al parapetto di schiena con la sua solita
nonchalance. Restai a
fissarla un attimo, non sembrava invecchiare di un giorno e la postura
fiera
che teneva me la faceva ammirare. Puntò quegli occhi dorati
su di me -Ho
qualcosa di strano?- replicò indispettita
Sorrisi -No,
stavo solo pensando che se non ci piacessero gli uomini ad entrambe, ci
avrei
potuto provare- le risposi e scatenai quell’espressione
indignata che avevo già
visto anni prima. Cercava sempre di rimanere tanto seria e misteriosa
ed era
divertente vedere quando non ci riusciva
-Tsk…-
Risi -Scherzo
lethallan, però se fossi stata un uomo…-
Mi
interruppe -Ti vedo più serena rispetto a quando ci siamo
viste l’ultima volta-
Sorrisi -Lo
sono e anche tu lo sei-
Abbozzò
un
sorriso -Non ho ancora visto la causa del tue gioie…- e fece
cenno al ventre -…e
dolori-
-Vuoi farmi
credere che per coincidenza sei arrivata proprio quando Solas non
è qui?-
-Potrei
aver… udito delle voci. Non ritenendole affidabili
però-
Leliana ora
era diventata una voce. Ridacchiai -La vostra antipatia reciproca
è leggenda.
Il lavoro iniziato al Palazzo d'Inverno non è finito e se
devo spiegarti tutto,
preferirei che tuo marito sia presente, senza dover ripetere due volte-
-Non siamo
sposati- replicò
-Come sei
poco romantica…-
-E tu in
modo eccessivo-
-Quindi mi
stai chiedendo di aiutarti a risolvere un'intricata magia del sangue
che
neanche quel tuo presunto Dio a cui sei legata sa dove mettere le
mani?- rise e
si voltò verso il suo compagno decisa -Mi serve un
po’ del tuo sangue-
L’elfo
alzò
un sopracciglio -Quando fai così…-
-Cosa, vhenan?-
rispose Morrigan puntualizzando il vezzeggiativo come avvertimento
-Non posso
rifiutare presumo…-
-No- disse
definitivamente la maga
Mi morsi la
lingua per non mettermi a ridere, mi schiarii la voce -Theron hai
scoperto
qualcosa in questi anni per una cura?- domandai
Negò
con la
testa -L’unica cosa che ho potuto approfondire è
come si organizza la prole
oscura. Si stanno spostando lentamente a nord. Hanno iniziato a nascere
nuove
specie, schegge di lyrium rosso li ricoprono. La Legione dei Morti non
ha mai
arrancato tanto come in questo ultimo anno-
Mostrai una
smorfia -C’è già stato più
di un Flagello nel nord del Thedas…-
-E come vi
stavo dicendo l'Architetto è vivo. Non so se lo facesse per
trovare veramente
una soluzione o era semplice curiosità della propria
condizione-
-Perché
lasciarlo vivere?- domandai
-Un aiuto in
battaglia e poteva muoversi senza difficoltà nelle Vie
Profonde per
informazioni- rispose l’elfo
-Lo incontri
sempre no? In sedici anni nulla- proferì Morrigan sarcastica
-Trovavo uno
spreco ucciderlo e grazie all’Inquisitore sappiamo che
probabilmente è uno dei
magister del Tevinter corrotti dal Flagello. Se Corypheus era ancora
vivo e l'Architetto
anche, gli altri cinque?-
-Sinceramente?
Preferirei non doverci pensare…- risposi e sospirai
passandomi una mano fra i
capelli
Ci fu
qualche minuto di silenzio -Se non fosse per le orecchie da una certa
distanza
potrei scambiarvi per sorelle- disse Mahariel spostando lo sguardo da
una
all’altra
Abbozzai un
sorriso e con me Morrigan serrando le labbra in una linea sottile
-In un certo
senso... Considero Morrigan una delle mie migliori amiche-
La maga
voltò il viso di lato facendo finta di interessarsi a
qualcosa. Notammo
entrambi un lieve rossore sulle guance -Quante smancerie-
borbottò
Ridemmo
-Non ci
credo! Non ci credo!-
-Calmati Nala-
disse Shani rivolgendo gli occhi al cielo
-Calmarmi?!
Ma sai chi è!? Mi hanno sempre raccontato un sacco di storie
su di lui!-
esclamò eccitata l’elfa
-Trovo
più
straordinario che stia insieme a un’umana-
-Perché?-
domandai curiosa
Alzò
le
spalle -Di solito gli elfi vanno sempre con gli elfi, soprattutto i
dalish. Ma
posso dire che esistono eccezioni di ogni genere, ed essendo un Custode
Grigio…-
spiegò il suo punto di vista
-Nella vita
succedono tante cose e la donna umana ama molto il suo elfo, anche se
non lo
ammetterà mai-
Shani
ridacchiò -Non mi serviva la Dea dell’amore per
constare ciò- e indicò Theron che
stava parlando con delle elfe emozionate quanto Nala -La maga dalla
faccia sta
cercando di non uccidere qualcuno a breve-
Infatti
Morrigan aveva un’espressione alquanto temibile, si rivolse a
Keiran che poco
dopo si avvicinò al padre recuperandolo.
Quest’ultimo si beccò uno sguardo
truce dalla maga che avrebbe incenerito un arcidemone. L’elfo
però sorrideva a
Morrigan che si alzò e se ne andò, poco dopo lui
la seguì. Mi avvicinai a
Keiran -Come va?-
Il ragazzo
sorrise -Bene, spero…- e guardò dalla parte dove
erano spariti i suoi genitori
Ridacchiai
-Penso
che tuo padre sia ben allenato e tienilo tra noi, divertito, da questi
piccoli
battibecchi con tua madre-
Keiran mi
mostrò una faccia dubbiosa
-Capirai
quando incontrerai qualcuno che ti piacerà-
-Non sono
convinto, ma lo terrò a mente- rispose
Sorrisi -Tutto
bene? Deve essere strano per te ritrovarsi circondati da tanti elfi-
-A dir la
verità no, o meglio, sto capendo cosa deve provare
papà. Ho sempre trovato
normale vedere per lo più solo umani, e mi identifico meglio
anche io non
avendo delle orecchie a punta- e alzò inconsapevolmente una
mano toccandosi un
orecchio -Ma non trovo nulla di strano che due razze diverse si amino,
non
sarei qui se no- concluse con un sorriso
-Giusto-
fissò il mio ventre tondo -Vuoi sentire?- domandai a quello
sguardo
-Posso?-
domandò speranzoso
-Certo
Keiran-
Alzò
la mano
e mi toccò, il cucciolo rispose quasi immediatamente per mia
sorpresa
-Oh! Si
è
mosso!- disse agitato
Ridacchiai
-Già-
-Mi
piacerebbe avere un fratello o una sorella- mormorò
Trovavo un
po’ strano in effetti che la maga e il suo elfo non ne
avessero avuto un altro,
era evidente si amassero anche dopo sedici anni. La domanda era molto
personale
dopotutto, se mi fosse comparsa l’occasione forse avrei
chiesto a Morrigan.
Alzai lo
sguardo e notai la maga osservarci con un’espressione tenera,
si avvicinò -Keiran…-
Chiamato
tolse la mano e si rivolse subito verso sua madre -Papà?-
-Ti sta
aspettando per quelle lezioni di tiro con l’arco-
-Vado
subito!-
-Se vuoi
penso che Avise sarà felice di avere per un po’ un
nuovo compagno di giochi-
proposi
Gli si
illuminò lo sguardo -Io…- e guardò la
maga che fece un cenno di assenso. Keiran
sorrise -Dopo le lezioni di papà andrò a
trovarla- rispose con un sorriso e si
allontanò
Lo guardammo
entrambe andarsene
-Chiedi-
venne da Morrigan
-Dici che ho
una domanda?-
Si
voltò
verso di me con un sopracciglio alzato che diceva di non farle perdere
tempo
-Vedere te e
Theron assieme, così affiatati dopo anni… non
avete mai voluto un secondo
figlio?-
Morrigan
rimase in silenzio per un po’ assorta -Voluto sì,
ma potuto…- sospirò -Un
Custode Grigio con l’avanzare della corruzione diventa
sterile, ma il Rituale
con cui abbiamo avuto Keiran ha avuto un prezzo. Non posso averne
altri- spiegò
tranquilla e mi fissò
-Mi
dispiace…-
Sorrise e
negò con la testa -Non farlo, ho fatto la mia scelta tanti
anni fa e mi va bene
così-
-Mamae!
Mamae!- urlò eccitata Avise
All’improvviso
vidi la maga bloccarsi sorpresa -Ma che…!?- e voltare la
testa dietro di lei. Mia
figlia l’aveva afferrata. Avise guardò me e di
nuovo la donna, la lasciò
rendendosi conto dell’errore e correndo poi tra le mie
braccia. Ridacchiai
notando che le due continuavano a fissarsi, lo sguardo di Morrigan si
era
addolcito parecchio. Passai una mano fra i capelli ramati di mia figlia
accarezzandola -Tranquilla Avise, non hai fatto nulla di male- notavo
che era
un po’ imbarazzata -Vero zia Morrigan?- lanciai
l’innocente provocazione
La maga mi
guardò con un’espressione perplessa, come se fossi
impazzita, infine abbozzò un
sorriso, si inginocchiò all’altezza di mia figlia
-Sono un’amica della tua
mamma e sei proprio bellissima Avise-
-Grazie-
mormorò,
notai che la stava osservando bene. Le accarezzai ancora la testa
-Dov’è la zia
Mithra, Avise?-
-In giadino
a cecarmi- replicò con poco interesse, sembrava ipnotizzata
dagli occhi di
Morrigan e la maga replicava quell’interesse. Infine si
rimise diritta -Ora so
il colore di capelli dell'elfo… combinazione letale con i
tuoi occhi, farà una
strage tra un po’ di anni-
Ridacchiai
-Posso
solo dire che l’elfo alla prospettiva non è che
sia proprio entusiasta-
-Tsk…
se le
assomiglia solo un poco di carattere farà quel che vuole-
-Assolutamente-
confermai con un sorriso e ritornai seria -Avise ti ho già
spiegato che non
devi sparire senza dire niente a nessuno. Ora la zia Mithra
sarà preoccupata-
-Mmm…-
mormorò
-Lo sarei se
non conoscessi dei trucchetti- arrivò la voce
dell’elfa alle spalle che
guardava mia figlia con un sopracciglio alzato
-Cioè?-
domandai curiosa
Sorrise
furba e orgogliosa di sé, schioccò le dita e
notai per la prima volta un
bagliore argentato nelle sue iridi -Magia e tanta pratica. Ti lascio il
piccolo
terremoto. A domani Avise e non far disperare la mamma-
Mia figlia
si staccò da me e le corse incontro prima che si girasse per
andarsene,
allargando le piccole braccia per farsi abbracciare. Mithra si
chinò e
l’abbracciò dandole dei baci sulla guancia che la
fecero ridere.
Erano
passante già due settimane, avevo il mio bel da fare tra
scartoffie, Avise e il
cucciolo che mi tirava dei sonori calci. Mi si piazzò
davanti alla scrivania
Abelas con fare stranamente cupo
-Cosa?-
domandai con già un po’ di ansia
Sì
schiarì
la voce -Solas sta tornando-
-Bene-
replicai felice alla notizia, mi mancava sempre di più il
non averlo intorno a
far giocare Avise, a borbottare commenti sulla posta che ci dividevamo
o i baci
e altri gesti affettuosi che ci scambiavano
L’espressione
di Abelas rimaneva però tesa. Mi salì un groppo
in gola -Parla-
-Un
incidente con un manufatto in Nevarra. È svenuto e non
riprende coscienza-
Mi alzai di
scatto quanto me lo permetteva il ventre, strinsi con forza il bordo
del tavolo
con entrambe le mani -Manufatto? Non doveva solo stringere accordi!?
Abelas!!!-
urlai in collera. L’uomo si tese ancora di più
-Non era una cosa prevista, ma
se ignorato poteva creare danni…- spiegò
-Infatti!!-
e a quel mio sfogo mi arrivò un calcio, misi una mano sul
ventre e mi morsi il
labbro inferiore cercando di calmarmi
-Tutto bene,
mia signora?- disse allarmato
Sospirai -Bene,
dov’è ora?- quell’uomo, quello stupido
lupo orgoglioso non riusciva a stare fermo
un attimo! Come i suoi figli! Maledizione! Un altro calcio. Ahi. Dovevo
calmarmi. Ci mancava solo di partorire prima del previsto ed era ancora
un po’
troppo presto.
-Lo stanno
portando nelle vostre camere proprio ora-
Senza
ulteriori indugi mi avviai con alle calcagna Abelas. Poco dopo vidi
uscire
dalla mia camera da letto un elfo che mi porse un cenno con il capo
-Come sta?-
chiesi cercando di tenere la voce ferma
-Fisicamente
non c’è nulla che non vada, anche lo spirito
sembra integro, non c’è traccia di
magia residua, ma è da ieri sera che non si sveglia- disse
l’uomo
Bloccata non
sapevo che pensare
-Potrebbe
però farlo a breve sentendo una voce familiare, non resta
che tentare-
-E se non
funziona?- replicai di getto
-Proveremo
con degli incantesimi. È stato investito da
un’onda d’urto, il manufatto lo ha
rigettato violentemente contro una parete-
Non detti
risposta e mi fiondai ad aprire la porta della stanza. Steso a letto
sembrava
stesse semplicemente dormendo, indossava ancora l’armatura
-Aiutami a toglierla
e se potete tenere Avise per qualche giorno, preferirei che non veda
suo padre
così…-
-Certo-
Una volta
finito restai sola con Solas. Mi stesi al suo fianco e gli posai una
mano sul
viso accarezzandolo, respirava tranquillo. Passai il pollice sul labbro
inferiore e mi chinai lasciandogli un leggero bacio -Vhenan, mi fai
morire di
preoccupazione- e gli lasciai un altro bacio sulla fronte -Sai il
cucciolo ha
iniziato a farsi sentire, decisamente molto- dissi con un tono
più allegro. Non
ricevetti alcuna risposta, presi un libro e iniziai a leggere ad alta
voce,
finché non mi addormentai.
Un movimento
mi destò, aprii gli occhi e guardai di lato, trovandolo in
posizione seduta. Mi
alzai anche io -Solas!- lo chiamai con il cuore colmo di
felicità che si fosse
ripreso. Si voltò e mi fissò confuso, guardo la
stanza e si passò una mano
sulla testa, togliendola poi come se si fosse scottato -Solas?- che gli
prendeva?
Mi
guardò di
nuovo squadrandomi -Mi scuso, ma non so come sia finito qui, mia
signora. Ci
conosciamo?-
Il mio cuore
perse un battito. Cos…? Era uno scherzo?
-Vhenan non
è divertente- risposi seria
Alzò
un
sopracciglio all’appellativo affettuoso e mi fissò
in viso, gli occhi poi
caddero sul mio ventre tondo -No, non lo è. Ho bevuto troppo
ieri sera e Dirthamen
ha pensato bene di farmi questo scherzo?-
La mia bocca
si fece arida -Dove pensi di trovarti?- chiesi con paura e un filo di
voce
-Arlathan?-
Ciao a tutti!
Non aggiornavo da una vita, ma finalmente ce l'ho fatta! Vi
è piaciuto il capitolo? Morrigan è il mio secondo
personaggio e romance preferita in DAO, spero di non averla
storpiata in qualche modo. Per la perdita di memoria non è
una novità in questo genere di storie, ma spero che con un
personaggio particolare e millenario come Solas riesca a renderlo
più interessante. Ho già pronto il prossimo
capitolo, infatti ci sarà un aggionamento al cap53
più veloce rispetto all'ultimo anno(peggio di una lumaca, lo
so...). Se avete voglia i pareri sono sempre ben accetti! Al prossimo
capitolo!